Madonna ragazzi! Prof così ci vizia! Ci manca solo Bisin e possiamo tranquillamente dire agli studenti di chiudere i manuali 😂😂...scherzo! Grazie infinite per la divulgazione Prof ❤
Interessantissimo chiarimento sulla finalità del patto di stabilità! Prof. i suoi chiarimenti sono per me sempre indispensabili nella comprensione degli argomenti. Grazie davvero!
In questo contesto di politiche nazionaliste e sovraniste, una politica fiscale unitaria a livello di Eurozona è molto poco realistico. Riprenderei in considerazione l'analisi delle aree valutarie ottimali, dividendo i paesi del "Sud Europa" da quelli del Nord europei, cercando di capire se in questo modo si avrebbe una maggior possibilità di applicare politiche fiscali più adatte alle diverse situazioni dei singoli stati. Se riusciste a trattare questo tema in uno dei prossimi video sarebbe fantastico! Grazie di tutto l'impegno che ci mettete!
ok, sono al 15:50 e penso: la california è uno stato USA, non può emettere bonds e non è permesso loro fallire. fortuna: 19:30 arriva la sveglia di Boldrin. thanks, I was waiting for that. (also, in USA cities can fail and do that, plus they can issue municipal bonds).
Segnalo le proposte (7punti) elaborate dall'European Fiscal Board per variare le regole europee accennate dal prof.Monacelli , riassunte in questo articolo su La Voce di oggi: www.lavoce.info/archives/61143/regole-fiscali-europee-una-proposta-di-riforma/
Se la California fallisse, questo non impatta il debito pubblico USA , ma impatta il debito fatto dalla California ( ...come è accaduto per Detroit). L' EU non ha un debito unificato, ma ogni paese sovrano è responsabile del proprio debito. Se l'Italia fallisse, vi sarebbe un contagio dall'Italia (...in particolare attraverso il sistema bancario italiano...), su tutti gli altri paesi europei con inevitabili ricadute sull'Euro (..che per questo è una valuta debole). Il giochetto l'hanno capito tutti i governanti italiani che sull'argomento hanno avuto comportamenti sempre costantemente coerenti, ossia l'aumento del debito ! Andreotti e Craxi dicevano, abbastanza apertamente, che valeva la pena fare debito in quanto l'avrebbero pagato gli altri paesi europei. Per questo la Thatcher (..che detestava quei due ineffabili statisti, come tutti quelli che sono seguiti in Italia) , non ha adottato l'Euro ! Quale è l'ultima speranza degli straccioni italici , con in testa il grigio burocrate Mattarella ? Arrivare ad una crisi dell'Euro che porti la BCE a consolidare tutto il debito acquistato con il Q.E. emettendo ...chiamiamoli... "Nuovi Titoli E.U." che potrebbero essere venduti/comprati, in quanto garantiti da tutti i paesi europei ed utilizzabili come riserva internazionale. Questo sarebbe "... O Miracle ch'a fatte o pisciavinnolo Masaniello" , ma i paesi rigorosi NON VORRANNO STARCI ! Per questo, a mio avviso, o l' Euro salta (...e con lui l'EU..) , o vince il pescivendolo italico ossia : (come dice Boldrin) ci sarà chi produce il vino e chi, facendosi dare soldi dallo Stato, lo berrà tutto !
Il commento di cui sopra l'ho scritto io, Loris Erminio Carrarro, utilizzando il PC di una mia conoscente , della quale ovviamente è apparso il nome. Mi scuso di questo fatto con i possibili lettori.
Grazie per il tempo e la divulgazione. Tuttavia, non ho ben capito (magari colpa mia) cosa si intende di preciso (ma anche in generale) con politica fiscale armonizzata. Ho l'impressione che si usi questa espressione nel dibattito pubblico come modo per dire che il Lussemburgo e l'Irlanda (cosiddetti tax haven nella loro fantasia) devono alzare le tasse. Monacelli faceva l'esempio di un sussidio di disoccupazione europeo, che a occhio è una cosa diversa, quali sono altri esempi che si possono fare in merito? Potreste approfondire questo aspetto nel prossimo video per favore, credo sarebbe utile, non solo a me. Grazie mille e buona serata a entrambi.
Credo intendessero dire che un soggetto europeo deve stabilire la politica fiscale da farsi, quindi dove mettere incentivi, dove toglierli, in che misura ecc... il che presuppone la rinuncia degli stati all'autonomia sulla politica fiscale per questo molto difficile da realizzare, almeno così ho capito io, poi il livello di rinuncia si stabilisce negoziando con tutti gli altri partner e può essere di più o di meno
Grazie Riccardo, anche io l’ho intesa come hai scritto tu nel commento. Premesso ció, rinunciare a una certa quota dell’autonomia fiscale, è diverso dal rinunciarvi totalmente o quasi. Considerato che questa seconda tesi mi pare abbastanza di moda in certi ambienti (vedi tweets Enrico Letta), mi chiedevo quale fosse l’opinione dei 2 Prof in merito. È fattibile? È retorica? Pro/contro?
Pillola storica, fonte Alan Milward: il 60% è esattamente ciò che dice Boldrin. Dopo una lunga discussione, davanti ad un caffè, i ministri decisero di stabilire un tetto che fosse semplicemente la media tra i vari paesi ed il risultato fu il 60%.
Domanda: in parte, quella assicurazione persa detta dal prof Monacelli, non viene coperta dalla sicurezza della Germania (e della BCE) che tende a tenere i tassi di interesse più bassi rispetto ad una condizione non di unione monetaria? In questo modo il Paese con un temporaneo aumento di disoccupazione può fare più deficit a costo più basso...
Grazie prof.,come sempre. Volevo chiedere,fattele debite differenze, esiste un analogo del fiscal compact in USA ? Come vengono coordinate le politiche economiche degli stati a livello federale ? Grazie in anticipo.
Flessibilità c'è, la Voodoo economics pure la complessità anche pertanto è tutto molto più soggettivo di quanto lo si voglia far credere quindi ho si ha l' assenso della comunità di rifermento (UE nel caso) oppure non ci si può muovere.Quindi tutto ricade in politica e poco in economia così facendo tutti potenzialmente hanno ragione e questo è un problema...
Prof, mi scusi. Lei risulta tra gli economisti che firmarono nel 2009 l'appello contro la politica keynesiana di Obama per contrastare la crisi. Nel video sembra che dica il contrario, cioè che fare quel tipo di politica fiscale è da manuale, come la teoria economica prevede per le fasi recessive. Ci ha ripensato oppure c'è un qualche dettaglio che mi sfugge? Vengo in pace, senza intenzioni polemiche. Grazie
No, non ci ho ripensato. Non ho voluto entrare nei dettagli (e neache qui posso, richiederebbe mezz'ora e rinvio a documenti di 11 anni fa che non son certo di poter trovare) ma lo "stimolo" di BO purtroppo aveva due componenti. Una, quella che mi andava bene ma era 1/3 circa, erano i grants agli stati (che ci stanno). L'altra era una serie di spese per programmi strutturali suoi che nulla avevano di congiunturale o di risposta alla crisi ma erano spesa pubblica strutturale per anni ed anni. Questi erano l'oggetto della lettera che venne organizzata e firmata anche da me. Questa sua osservazione apre un tema piu' generale, il seguente. Se la spesa pubblica anticiclica fosse solo tale dovremmo osservare un aumento della medesima in recessione ed una DIMINUZIONE della medesima a recessione terminata (espansione). Invece non succede. La spesa pubblica aumenta SEMPRE, in recessione molto ed in espansione un po' meno, ma aumenta. Questo vuol dire che i programmi che si avviano non sono quelli "keynesiani" ma altra cosa, strutturale. Rimangono per sempre. E questo porta ad una crescita continua del rapporto fra spesa pubblica e pil. Ovunque nel mondo avanzato e non. Guardi i dati e vedra' che cosi' e'. e non lo ritengo salutare.
@@LiberiOltre Domanda, è spiegabile con la teoria della "publich choise" e quindi con un fallimento dello stato a livello globale, dovuto principalmente alla struttura di incentivi sottostante alla democrazia rappresentativa?....Mi spiego, a me la cosa che viene in mente è che il policy maker di turno, non per forza il politico, ha interesse ad acquisire potere e prestigio, e anche quando quello che viene messo in atto dai predecessori contrasta con le proprie idee, non viene mai cancellato/eliminato anche se riconosciuto inutile o dannoso. Il processo sarebbe il seguente: il policy maker individua un problema, piccolo o grande che sia, che sta a cuore a un gruppo di soggetti; propone una soluzione che solitamente comporta una spesa; quando deve attuare quello che propone, non lo farà cancellando ciò che ritiene inutile/dannoso per non scontentare il gruppo d'interesse favorevole a ciò che è stato fatto prima; risultato è un aumento di spesa pubblica se queste soluzioni comportano interventi di politica fiscale, se invece parliamo di leggi, avremo una sovrapproduzione di norme e regole che si sovrappongono e/o contrastano tra loro; potremmo avere svalutazioni monetarie continue, se l'intervento richiesto da un gruppo d'interesse è di questo tipo (politica del cambio), o, esempio, continua immissione di liquidità (politica monetaria). Tutti gli effetti di second best vengono ignorati per cui a t2 avremo altri problemi, sentiti da un gruppo di soggetti che domanderà soluzioni, a cui il policy maker darà la risposta che questi vogliono sentirsi dire, per massimizzare prestigio o voti, e la giostra riparte....l'end game non c'è mai a meno del fallimento dello stato (inteso come impossibilità a ripagare i creditori) o rivolta popolare dovuta al cumulo degli effetti di second best, e quando le cose che dovrebbero essere fatte sono quelle che il policy maker propone è per pura coincidenza (matching) tra quello che andrebbe fatto e la richiesta del gruppo d'interesse di riferimento.
La domanda che pongo sicuramente tradisce la mia impreparazione: perché le banche europee sono piene di debito domestico e non di debito di altri paesi eu?
Buongiorno , grazie per la lezione. Non sono un economista ma per hobby cerco di capire come funziona il marchingegno economico;qualcuno può spiegarmi com'è possibile che i singoli stati USA non possono creare debito e tuttavia gli USA hanno circa 22.000 miliardi dollari di debito pubblico?
Magari sono paranoico e complottista, ma il fatto che esistano cose estremamente aleatorie e quindi non oggettive come il "deficit strutturale", non rende tutto quanto più facile da manipolare? La domanda alla fine è sempre la stessa: le cose non funzionano per stupidità o per malizia?
Consiglio di ascoltarlo a 1.25 o 1.50 come velocità di riproduzione. Video meno fluido del solito. Nel complesso cmq buono (ma non siete rimasti nella mezz'ora =)
Madonna ragazzi! Prof così ci vizia! Ci manca solo Bisin e possiamo tranquillamente dire agli studenti di chiudere i manuali 😂😂...scherzo!
Grazie infinite per la divulgazione Prof ❤
Il Prof Monacelli alle spalle ha lo stesso sfondo dalla trading room di Gianluca :)
È il panottico sul mondo.
Grandissimi entrambi !!
Mitico Monacelli
Viva l'Officina del Macroeconomista!
Un video da far ascoltare a tutti
Ottimo Tommaso Monacelli!
Grazie, bella lezione, è stato bellissimo vederti tracannare con Shy
è la fase 1 del governo ombra
Interessantissimo chiarimento sulla finalità del patto di stabilità! Prof. i suoi chiarimenti sono per me sempre indispensabili nella comprensione degli argomenti. Grazie davvero!
Grazie ancora una volta!!
In questo contesto di politiche nazionaliste e sovraniste, una politica fiscale unitaria a livello di Eurozona è molto poco realistico. Riprenderei in considerazione l'analisi delle aree valutarie ottimali, dividendo i paesi del "Sud Europa" da quelli del Nord europei, cercando di capire se in questo modo si avrebbe una maggior possibilità di applicare politiche fiscali più adatte alle diverse situazioni dei singoli stati.
Se riusciste a trattare questo tema in uno dei prossimi video sarebbe fantastico!
Grazie di tutto l'impegno che ci mettete!
Grazie infinite per la qualità dei suoi contenuti
Stupendo!
Grazie professore
Video molto interessante, grazie. Bisognerebbe farlo vedere a Mattarella.
Ottimo, grazie mille!
Ancor prima di ascoltare lascio un commento, grazie professore per la divulgazione
Questa é la più grande chiacchierata fin'ora probabilmente
Grazie!!!
Lezione molto gradita, spero ne arrivino altre
Una nuova pillola (pillolone forse e' piu' appropriato) di economia! Ottimo. Mi mancavano.
Complimenti per il video di qualità, discorso molto interessante ed estremamente importante, visto l'andazzo del dibattito pubblico.
Commento tattico
Orfeo Pezzotti risposta tattica 😉
Allungamento del thread Tattico :)
Lol tattico
Boccaccia tattica! Siete grandi, grazie. MB
Un saluto tattico a tutti
Ci manca Fabio! Ottima chiacchierata
ok, sono al 15:50 e penso: la california è uno stato USA, non può emettere bonds e non è permesso loro fallire. fortuna: 19:30 arriva la sveglia di Boldrin. thanks, I was waiting for that. (also, in USA cities can fail and do that, plus they can issue municipal bonds).
Dopo quante lezioni viene rilasciato un diploma? :D Grazie in anticipo ;-)
Grazie. Utilissimo. Metterei il nome della rubrica anche nel titolo
Segnalo le proposte (7punti) elaborate dall'European Fiscal Board per variare le regole europee accennate dal prof.Monacelli , riassunte in questo articolo su La Voce di oggi:
www.lavoce.info/archives/61143/regole-fiscali-europee-una-proposta-di-riforma/
Se la California fallisse, questo non impatta il debito pubblico USA , ma impatta il debito fatto dalla California ( ...come è accaduto per Detroit). L' EU non ha un debito unificato, ma ogni paese sovrano è responsabile del proprio debito. Se l'Italia fallisse, vi sarebbe un contagio dall'Italia (...in particolare attraverso il sistema bancario italiano...), su tutti gli altri paesi europei con inevitabili ricadute sull'Euro (..che per questo è una valuta debole). Il giochetto l'hanno capito tutti i governanti italiani che sull'argomento hanno avuto comportamenti sempre costantemente coerenti, ossia l'aumento del debito ! Andreotti e Craxi dicevano, abbastanza apertamente, che valeva la pena fare debito in quanto l'avrebbero pagato gli altri paesi europei. Per questo la Thatcher (..che detestava quei due ineffabili statisti, come tutti quelli che sono seguiti in Italia) , non ha adottato l'Euro ! Quale è l'ultima speranza degli straccioni italici , con in testa il grigio burocrate Mattarella ? Arrivare ad una crisi dell'Euro che porti la BCE a consolidare tutto il debito acquistato con il Q.E. emettendo ...chiamiamoli... "Nuovi Titoli E.U." che potrebbero essere venduti/comprati, in quanto garantiti da tutti i paesi europei ed utilizzabili come riserva internazionale. Questo sarebbe "... O Miracle ch'a fatte o pisciavinnolo Masaniello" , ma i paesi rigorosi NON VORRANNO STARCI ! Per questo, a mio avviso, o l' Euro salta (...e con lui l'EU..) , o vince il pescivendolo italico ossia : (come dice Boldrin) ci sarà chi produce il vino e chi, facendosi dare soldi dallo Stato, lo berrà tutto !
Il commento di cui sopra l'ho scritto io, Loris Erminio Carrarro, utilizzando il PC di una mia conoscente , della quale ovviamente è apparso il nome. Mi scuso di questo fatto con i possibili lettori.
molto bene
Grazie per il tempo e la divulgazione. Tuttavia, non ho ben capito (magari colpa mia) cosa si intende di preciso (ma anche in generale) con politica fiscale armonizzata. Ho l'impressione che si usi questa espressione nel dibattito pubblico come modo per dire che il Lussemburgo e l'Irlanda (cosiddetti tax haven nella loro fantasia) devono alzare le tasse. Monacelli faceva l'esempio di un sussidio di disoccupazione europeo, che a occhio è una cosa diversa, quali sono altri esempi che si possono fare in merito? Potreste approfondire questo aspetto nel prossimo video per favore, credo sarebbe utile, non solo a me.
Grazie mille e buona serata a entrambi.
Credo intendessero dire che un soggetto europeo deve stabilire la politica fiscale da farsi, quindi dove mettere incentivi, dove toglierli, in che misura ecc... il che presuppone la rinuncia degli stati all'autonomia sulla politica fiscale per questo molto difficile da realizzare, almeno così ho capito io, poi il livello di rinuncia si stabilisce negoziando con tutti gli altri partner e può essere di più o di meno
Grazie Riccardo, anche io l’ho intesa come hai scritto tu nel commento. Premesso ció, rinunciare a una certa quota dell’autonomia fiscale, è diverso dal rinunciarvi totalmente o quasi. Considerato che questa seconda tesi mi pare abbastanza di moda in certi ambienti (vedi tweets Enrico Letta), mi chiedevo quale fosse l’opinione dei 2 Prof in merito. È fattibile? È retorica? Pro/contro?
molto molto interessante, prof monacelli molto chiaro. ci sarà il 5 e 6 ottobre?
Certamente!
Pillola storica, fonte Alan Milward: il 60% è esattamente ciò che dice Boldrin. Dopo una lunga discussione, davanti ad un caffè, i ministri decisero di stabilire un tetto che fosse semplicemente la media tra i vari paesi ed il risultato fu il 60%.
Domanda: in parte, quella assicurazione persa detta dal prof Monacelli, non viene coperta dalla sicurezza della Germania (e della BCE) che tende a tenere i tassi di interesse più bassi rispetto ad una condizione non di unione monetaria? In questo modo il Paese con un temporaneo aumento di disoccupazione può fare più deficit a costo più basso...
Grazie prof.,come sempre. Volevo chiedere,fattele debite differenze, esiste un analogo del fiscal compact in USA ? Come vengono coordinate le politiche economiche degli stati a livello federale ? Grazie in anticipo.
No, non esiste. Se ascolta lo spighiamo. Ci ritorneremo.
Cmq il podcast con Shy è arrivato a 280K visualizzazioni.
Addirittura? Ammazza
Ha venduto più copie di thriller
Un saluto al prof.Ghironi, spero riuscira' a partecipare alla prossima.
Rubrica nel titolo :)
#liberioltre
Flessibilità c'è, la Voodoo economics pure la complessità anche pertanto è tutto molto più soggettivo di quanto lo si voglia far credere quindi ho si ha l' assenso della comunità di rifermento (UE nel caso) oppure non ci si può muovere.Quindi tutto ricade in politica e poco in economia così facendo tutti potenzialmente hanno ragione e questo è un problema...
Algoritmo
Prof, mi scusi. Lei risulta tra gli economisti che firmarono nel 2009 l'appello contro la politica keynesiana di Obama per contrastare la crisi. Nel video sembra che dica il contrario, cioè che fare quel tipo di politica fiscale è da manuale, come la teoria economica prevede per le fasi recessive. Ci ha ripensato oppure c'è un qualche dettaglio che mi sfugge? Vengo in pace, senza intenzioni polemiche. Grazie
No, non ci ho ripensato. Non ho voluto entrare nei dettagli (e neache qui posso, richiederebbe mezz'ora e rinvio a documenti di 11 anni fa che non son certo di poter trovare) ma lo "stimolo" di BO purtroppo aveva due componenti. Una, quella che mi andava bene ma era 1/3 circa, erano i grants agli stati (che ci stanno). L'altra era una serie di spese per programmi strutturali suoi che nulla avevano di congiunturale o di risposta alla crisi ma erano spesa pubblica strutturale per anni ed anni. Questi erano l'oggetto della lettera che venne organizzata e firmata anche da me.
Questa sua osservazione apre un tema piu' generale, il seguente. Se la spesa pubblica anticiclica fosse solo tale dovremmo osservare un aumento della medesima in recessione ed una DIMINUZIONE della medesima a recessione terminata (espansione). Invece non succede. La spesa pubblica aumenta SEMPRE, in recessione molto ed in espansione un po' meno, ma aumenta. Questo vuol dire che i programmi che si avviano non sono quelli "keynesiani" ma altra cosa, strutturale. Rimangono per sempre. E questo porta ad una crescita continua del rapporto fra spesa pubblica e pil. Ovunque nel mondo avanzato e non. Guardi i dati e vedra' che cosi' e'. e non lo ritengo salutare.
Chiarissimo e illuminante come sempre.
@@LiberiOltre Domanda, è spiegabile con la teoria della "publich choise" e quindi con un fallimento dello stato a livello globale, dovuto principalmente alla struttura di incentivi sottostante alla democrazia rappresentativa?....Mi spiego, a me la cosa che viene in mente è che il policy maker di turno, non per forza il politico, ha interesse ad acquisire potere e prestigio, e anche quando quello che viene messo in atto dai predecessori contrasta con le proprie idee, non viene mai cancellato/eliminato anche se riconosciuto inutile o dannoso. Il processo sarebbe il seguente: il policy maker individua un problema, piccolo o grande che sia, che sta a cuore a un gruppo di soggetti; propone una soluzione che solitamente comporta una spesa;
quando deve attuare quello che propone, non lo farà cancellando ciò che ritiene inutile/dannoso per non scontentare il gruppo d'interesse favorevole a ciò che è stato fatto prima; risultato è un aumento di spesa pubblica se queste soluzioni comportano interventi di politica fiscale, se invece parliamo di leggi, avremo una sovrapproduzione di norme e regole che si sovrappongono e/o contrastano tra loro; potremmo avere svalutazioni monetarie continue, se l'intervento richiesto da un gruppo d'interesse è di questo tipo (politica del cambio), o, esempio, continua immissione di liquidità (politica monetaria). Tutti gli effetti di second best vengono ignorati per cui a t2 avremo altri problemi, sentiti da un gruppo di soggetti che domanderà soluzioni, a cui il policy maker darà la risposta che questi vogliono sentirsi dire, per massimizzare prestigio o voti, e la giostra riparte....l'end game non c'è mai a meno del fallimento dello stato (inteso come impossibilità a ripagare i creditori) o rivolta popolare dovuta al cumulo degli effetti di second best, e quando le cose che dovrebbero essere fatte sono quelle che il policy maker propone è per pura coincidenza (matching) tra quello che andrebbe fatto e la richiesta del gruppo d'interesse di riferimento.
Grandissimi, ma quando inizia "L'officina del microeconomista" ??
La domanda che pongo sicuramente tradisce la mia impreparazione: perché le banche europee sono piene di debito domestico e non di debito di altri paesi eu?
Sarebbe possibile passare da titoli di stato nazionali a titoli di stato europei?
Buongiorno , grazie per la lezione. Non sono un economista ma per hobby cerco di capire come funziona il marchingegno economico;qualcuno può spiegarmi com'è possibile che i singoli stati USA non possono creare debito e tuttavia gli USA hanno circa 22.000 miliardi dollari di debito pubblico?
Risposta ovvia, perché è lo stato Federale che lo fa, i federati invece hanno limiti stringentissimi ...
Potreste spiegare meglio il metodo assicurativo che permette di aiutare stati che hanno shock?
Magari sono paranoico e complottista, ma il fatto che esistano cose estremamente aleatorie e quindi non oggettive come il "deficit strutturale", non rende tutto quanto più facile da manipolare? La domanda alla fine è sempre la stessa: le cose non funzionano per stupidità o per malizia?
Malizia.
E' sempre il solito vizio della deresponsabilizzazione all'italiana.
Consiglio di ascoltarlo a 1.25 o 1.50 come velocità di riproduzione.
Video meno fluido del solito.
Nel complesso cmq buono (ma non siete rimasti nella mezz'ora =)
Basta che il cervello si abitui, dopo diventa facile anche seguire a 2x