" Quelle cime avevano tutto per diventare le "nostre": non le trovavi sulle cartoline, non c'erano rifugi, non c'erano strade, erano difficili, faticose e impervie. La corriera per raggiungerle costava, e talvolta non rimaneva che affidarsi alle gambe. Bastava abbandonare la strada e nessuno ci avrebbe ritrovato per giorni. Oltre i sentieri, lasciato alle spalle ogni contatto umano, potevamo perderci tra i nostri sogni quasi irraggiungibili. Bisognava solo volerlo." - I Monti del Sole, Manolo.
Monti del Sole, un mondo a sé... Sono sempre dell'idea che bisogna andarci con chi li conosce per bene, oltre ad avere una spiccata abitudine a posti selvaggi e a montagne di un certo tipo. Grazie per aver condiviso questa giornata anche con noi.
comunque sei proprio forte, ho guardato 6/7 dei tuoi video e mi trasmettono una calma ed una serenità assurda, inoltre tratti di montagna, che adoro, insomma nuovo canale youtube preferito
Bello il video fatto alcuni anni fa in un giorno ( rispondo dal tablet di mio figlio sono Margherita) è un percorso completo e bellissimo per chi ama questi monti nulla di scontato devi essere preparato
Quanto smarzumer, ma che giro pazzesco! In compagnia é sempre più rassicurante, ti ho sentito più rilassato rispetto a Cime Laste e forcella Cacciatori 😉
Eh si! Anche se ad essere onesti la parte più scabrosa non l’ho filmata, e ho avuto qualche titubanza 😅 Però guarda, come sempre sono un grande sostenitore della soggettività delle cose: la giornata di questo video oggettivamente più tecnica di quella in oltrepiave, ma non tra le più difficili in montagna. Tra le più difficili magari giornate anche facili, ma in cui di testa non c’ero. Per quello non sopporto l’idea di “tutorial” in montagna, o di video-guida: è tutto dipendente dalle condizioni, interiori e ambientali. A parità di allenamento 1000m possono essere una passeggiata oppure insormontabili, un 6a facile come una scaletta o impossibile. No?
Dipende tutto dal meteo e da come ti svegli la mattina (anche se fai bene la 💩, LOL), però anche la compagnia è determinante, essere isolati in un luogo selvaggio fa apparire tutto più complesso rispetto ad essere in compagnia, un " dai che ghe a femo!" a volte è meglio di una botta di adrenalina. Rimaniamo in attesa della tua white season 23/24 ☺@@LucaLoro #keepsafe
Anni 80. Ferie ad Agordo da Milano. Sento parlare di luoghi epici dai local. Sono i Monti del Sole che alla sera chiudono con una porta rosa la quinta a sud della conca Agordina se li vedi da Listolade. Buse, grotte, mughi e un bivacco. Voglio andare. I local mi dissuadono, ma io vado. Parto dal Mis per il bivacco e mi perdo. Incontro una vipera nera e decido di tornare sui miei passi. Salgo a forcella Franche e cerco di scalare li ‘Spiz de Meodi” non trovo la via di cresta, si fa sera e torno a casa. Da quel tentativo epico non sono più tornato là dentro. Il ‘Bus de le neole’ è rimasto un sogno giovanile infranto. Grazie per avermi riportato in quei posti meravigliosi e in qualche modo familiari👍
Ciao Luca,credo di aver capito che siete saliti verso la forcella Zana poi vi siete addentrati nei Feruch dal versante opposto quindi ho visto siete passati per la forcella delle Corsie raggiunto quella dei Pom e discesi al Valdo,capisco quelli che dici 16 km circa,complimenti davvero ho visto strapiombi niente male,grazie ciao.
I sentieri CAI tra paleo e strapiombi mi ricordano tanto le Apuale. Il resto invece mi pare una follia 😅 Quelle rocce marce non mi darebbero per niente fiducia. Solo una domanda: ti avevano informato per bene sulle caratteristiche di questo giro?
Sul marcio mi verrebbe da dirti che è una “tecnica tutta particolare”, ed in effetti è anche così, ma soprattutto ci trovi persone particolari. È più simile alla neve, al ghiaccio, come approccio mentale. Qui in Dolomiti inutile dirti che anche la più compatta delle pareti ha dei punti deboli e la roccia siamo abbastanza abituati a vederla così. Ci si abitua. Per quanto riguarda il giro si, sapevo tutto. Ma finché non ci sei, non sai. Chi mi ha invitato mi segue su UA-cam, e ha pensato fosse alla mia portata, così a scatola chiusa e senza tanti discorsi preventivi. Giustamente direi ho avuto i miei pensieri, non è da prendere con leggerezza, ma è un terreno che mi piace e ho già voglia di tornare.
@@LucaLoro conosco bene le Dolomiti 😉. Purtroppo io su questo tipo di sentieri (quelli del video intendo) mentalmente non sono tranquilla, non mi diverto, mi mettono agitazione. Ma è una condizione mia mentale. Le Apuane (io vivo abbastanza vicino: a Pistoia) sono piene di sentieri così, ma facendo spesso trekking da sola, li evito assolutamente. Cmq complimenti per il coraggio! 😁
Giro di un certo impatto emotivo per chi ha qualche problema con la verticalità. Certo, affascinanti i Monti del Sole, ma oggettivamente per pochi, almeno il giro che avete portato a termine. Quella conca nei pressi della forcella era il Valon de le Coraie, vero? Affascinante e oscuro. 👍
Se ti riferisci al vallone da cui si vede la forcella Coraie, quello è il van piciol, che poi scende verso la val pegolera. La val delle Coraie è dall'altra parte della forcella, non si vede molto perché va molto velocemente in profondità.
Giusta considerazione, a cui fatico a rispondere. Hai mai fatto percorsi del genere? Domanda non accusatoria, ma per farmi capire come mai lo chiedi. In linea di massima ti direi che è difficilissimo procedere legati e in sicurezza in un percorso simile, che essendo caratterizzato da moltissimi traversi andrebbe messo in sicurezza ogni pochi metri per evitare pendoli enormi. I tempi si dilaterebbero incredibilmente, e con questi la stanchezza e la fatica mentale, andando alla fine dei conti ad abbassare (secondo me) la sicurezza generale del giro. In un mondo politically correct e senza barriere (di cui sono sostenitore, ci mancherebbe!) luoghi come questi richiedono un certo livello di base per esser frequentati. Punto e fine. Non ci si assicura in cengia, non si è mai fatto, non lo facevano i cacciatori e non lo facciamo noi. Se ci vai è perché ti senti a posto così, sennò non fa per te (un “tu” impersonale eh!). Ci sono percorsi nel limbo, la cresta dei Triestini a Cima dei Preti, lo spigolo Fanton alla Croda Bianca, in cui volendo si fa cordata, si fa roccia in un senso classico, anche se quasi tutti quelli che conosco, e io stesso in Croda Bianca, siamo andati slegati, ma qui non è così. È questo il senso pionieristico di cui parlo. È il bello di quei luoghi, l’essenza della natura ancora selvaggia, del procedere in maniera primordiale. La poesia del luogo sta anche lì, nel gesto semplicissimo, nei pensieri che affiorano mentre ti trovi sul ciglio del precipizio… Tutto quanto sopra a prescindere dal rischio e dall‘imprudenza. Quella è relativa e finché siamo su difficoltà del genere più da attribuire alla persona che al luogo in sè. Come dico più volte: è tutto facile. Va solo gestito molto bene.
@@LucaLoro Grazie Luca per la articolata riflessione. No, devo dire che non ho esperienza di percorsi del genere e, se mi capitasse mai di incrodarmi in situazioni simili, mi troverei probabilmente in difficoltà. Paradossalmente nel video mi ha fatto un certo effetto vedere questo gruppo relativamente numeroso di persone, ciascuno in qualche modo ad arrangiarsi per conto suo, su un terreno - di certo molto affascinante - ma anche infido, con sassi mossi, mughi che tengono finchè tengono, e sotto un bel vuoto ... ad ogni modo, ciao e alla prossima !!
Verso i minuti finali Paolo, compagno di gita dietro di me, sintetizza efficacemente: “starei ore così, è come una meditazione, non pensi a niente, solo a dove mettere le mani e i piedi.” Sembra banale ma è molto vero e realistico. Alla fine si, ciascuno è nel suo mondo lì, e spesso le parole sono di troppo. Poi ti dico, conosco più persone che mai ci metterebbero piede rispetto a quelli che amano questi luoghi, quindi sono io ad essere in minoranza. È un mondo strano in cui c’è questo altrettanto strano modo di procedere. È simile allo sci ripido per certi versi, più che all’alpinismo.
Uno ci potrebbe anche provare , anche per il gusto dell’avventura, certo è che apparentemente si rischia. Poi è probabile che inevitabilmente la compressione dei tempi del video porti a sottolineare i momenti “critici” a discapito dell’aspetto meditativo, bello anche quello ! Ciao
@@claudiovolpi8357 La corda risolve certi problemi ma ne crea contemporaneamente altri, è più utile e facile sulle difficoltà medie/alte che sul grado basso. È spesso una falsa promessa di sicurezza per il principiante, simile alla ferrata in questo, ma oggettivamente la montagna è sempre rischiosa, si tratta di valutare quale delle opzioni disponibili è quella meno pericolosa.
Guarda, con mia totale sorpresa, il conteggio di fine giornata per me è stato ZERO ZECCHE. E salvo contraddizioni, anche per i miei colleghi. In compenso qualche altro simpaticissimo insetto mi ha massacrato di punture pruriginosissime una caviglia, tipo pulce, o non so cosa. Però zecche nada.
@@LucaLoro Fortunelli. Mi è capitato qualcosa del genere un paio di anni fa sul Bosconero. Mi son trovato le gambe dalle ginocchia in giù martoriate da qualche piccolo e silente bastardello. Io pensavo a pulci perché non ho visto niente tranne gli effetti, altri mi han detto cimici dei letti. Misteri. Vista la prossimità geografica magari è lo stesso stronzetto.
" Quelle cime avevano tutto per diventare le "nostre": non le trovavi sulle cartoline, non c'erano rifugi, non c'erano strade, erano difficili, faticose e impervie. La corriera per raggiungerle costava, e talvolta non rimaneva che affidarsi alle gambe. Bastava abbandonare la strada e nessuno ci avrebbe ritrovato per giorni. Oltre i sentieri, lasciato alle spalle ogni contatto umano, potevamo perderci tra i nostri sogni quasi irraggiungibili. Bisognava solo volerlo." - I Monti del Sole, Manolo.
Monti del Sole, un mondo a sé... Sono sempre dell'idea che bisogna andarci con chi li conosce per bene, oltre ad avere una spiccata abitudine a posti selvaggi e a montagne di un certo tipo. Grazie per aver condiviso questa giornata anche con noi.
comunque sei proprio forte, ho guardato 6/7 dei tuoi video e mi trasmettono una calma ed una serenità assurda, inoltre tratti di montagna, che adoro, insomma nuovo canale youtube preferito
Wow, gorgeous place. Love the atmosphere in this one. Nicely done!
Non ci andrei mai da sola,conosco la loro particolarità:solo per camorz 😅
Luca,i veci te ga' bacchetta'.😂
Ravanata maestosa! 😍
Bello il video fatto alcuni anni fa in un giorno ( rispondo dal tablet di mio figlio sono Margherita) è un percorso completo e bellissimo per chi ama questi monti nulla di scontato devi essere preparato
Stupendo.
Quanto smarzumer, ma che giro pazzesco! In compagnia é sempre più rassicurante, ti ho sentito più rilassato rispetto a Cime Laste e forcella Cacciatori 😉
Eh si! Anche se ad essere onesti la parte più scabrosa non l’ho filmata, e ho avuto qualche titubanza 😅
Però guarda, come sempre sono un grande sostenitore della soggettività delle cose: la giornata di questo video oggettivamente più tecnica di quella in oltrepiave, ma non tra le più difficili in montagna. Tra le più difficili magari giornate anche facili, ma in cui di testa non c’ero. Per quello non sopporto l’idea di “tutorial” in montagna, o di video-guida: è tutto dipendente dalle condizioni, interiori e ambientali.
A parità di allenamento 1000m possono essere una passeggiata oppure insormontabili, un 6a facile come una scaletta o impossibile. No?
Dipende tutto dal meteo e da come ti svegli la mattina (anche se fai bene la 💩, LOL), però anche la compagnia è determinante, essere isolati in un luogo selvaggio fa apparire tutto più complesso rispetto ad essere in compagnia, un " dai che ghe a femo!" a volte è meglio di una botta di adrenalina. Rimaniamo in attesa della tua white season 23/24 ☺@@LucaLoro #keepsafe
Bravissimo
Anni 80. Ferie ad Agordo da Milano. Sento parlare di luoghi epici dai local. Sono i Monti del Sole che alla sera chiudono con una porta rosa la quinta a sud della conca Agordina se li vedi da Listolade. Buse, grotte, mughi e un bivacco. Voglio andare. I local mi dissuadono, ma io vado. Parto dal Mis per il bivacco e mi perdo. Incontro una vipera nera e decido di tornare sui miei passi. Salgo a forcella Franche e cerco di scalare li ‘Spiz de Meodi” non trovo la via di cresta, si fa sera e torno a casa. Da quel tentativo epico non sono più tornato là dentro. Il ‘Bus de le neole’ è rimasto un sogno giovanile infranto. Grazie per avermi riportato in quei posti meravigliosi e in qualche modo familiari👍
Bellissima testimonianza, grazie!
Credo che mi accontenterò del Valdo 🥵
che stile
Ciao Luca,credo di aver capito che siete saliti verso la forcella Zana poi vi siete addentrati nei Feruch dal versante opposto quindi ho visto siete passati per la forcella delle Corsie raggiunto quella dei Pom e discesi al Valdo,capisco quelli che dici 16 km circa,complimenti davvero ho visto strapiombi niente male,grazie ciao.
Ciao Luca,in che mese era ?
ciao, mi sembra di capire che al bivio siete saliti a forcella zana, puoi indicare brevemente l itinerario da lí a forcella coraie?
Conta delle zecche a fine giornata? 😂
Zero! Incredibile ma vero.
Mi piace già solo dal titolo (e non intendo solo il pulsantino)
I sentieri CAI tra paleo e strapiombi mi ricordano tanto le Apuale. Il resto invece mi pare una follia 😅 Quelle rocce marce non mi darebbero per niente fiducia. Solo una domanda: ti avevano informato per bene sulle caratteristiche di questo giro?
Sul marcio mi verrebbe da dirti che è una “tecnica tutta particolare”, ed in effetti è anche così, ma soprattutto ci trovi persone particolari. È più simile alla neve, al ghiaccio, come approccio mentale. Qui in Dolomiti inutile dirti che anche la più compatta delle pareti ha dei punti deboli e la roccia siamo abbastanza abituati a vederla così. Ci si abitua.
Per quanto riguarda il giro si, sapevo tutto. Ma finché non ci sei, non sai.
Chi mi ha invitato mi segue su UA-cam, e ha pensato fosse alla mia portata, così a scatola chiusa e senza tanti discorsi preventivi. Giustamente direi ho avuto i miei pensieri, non è da prendere con leggerezza, ma è un terreno che mi piace e ho già voglia di tornare.
@@LucaLoro conosco bene le Dolomiti 😉. Purtroppo io su questo tipo di sentieri (quelli del video intendo) mentalmente non sono tranquilla, non mi diverto, mi mettono agitazione. Ma è una condizione mia mentale. Le Apuane (io vivo abbastanza vicino: a Pistoia) sono piene di sentieri così, ma facendo spesso trekking da sola, li evito assolutamente. Cmq complimenti per il coraggio! 😁
Si parte col botto, come con le morose.
Così si vede subito se c'è la fiamma per la montagna 🤭🤭🤭
@@Facchy1977😊
Giro di un certo impatto emotivo per chi ha qualche problema con la verticalità. Certo, affascinanti i Monti del Sole, ma oggettivamente per pochi, almeno il giro che avete portato a termine. Quella conca nei pressi della forcella era il Valon de le Coraie, vero? Affascinante e oscuro. 👍
Se ti riferisci al vallone da cui si vede la forcella Coraie, quello è il van piciol, che poi scende verso la val pegolera.
La val delle Coraie è dall'altra parte della forcella, non si vede molto perché va molto velocemente in profondità.
Bellissimo video, ma - confesso - non capisco il perchè in passaggi tanto esposti non vi siate legati !
Giusta considerazione, a cui fatico a rispondere.
Hai mai fatto percorsi del genere? Domanda non accusatoria, ma per farmi capire come mai lo chiedi.
In linea di massima ti direi che è difficilissimo procedere legati e in sicurezza in un percorso simile, che essendo caratterizzato da moltissimi traversi andrebbe messo in sicurezza ogni pochi metri per evitare pendoli enormi. I tempi si dilaterebbero incredibilmente, e con questi la stanchezza e la fatica mentale, andando alla fine dei conti ad abbassare (secondo me) la sicurezza generale del giro.
In un mondo politically correct e senza barriere (di cui sono sostenitore, ci mancherebbe!) luoghi come questi richiedono un certo livello di base per esser frequentati. Punto e fine. Non ci si assicura in cengia, non si è mai fatto, non lo facevano i cacciatori e non lo facciamo noi. Se ci vai è perché ti senti a posto così, sennò non fa per te (un “tu” impersonale eh!).
Ci sono percorsi nel limbo, la cresta dei Triestini a Cima dei Preti, lo spigolo Fanton alla Croda Bianca, in cui volendo si fa cordata, si fa roccia in un senso classico, anche se quasi tutti quelli che conosco, e io stesso in Croda Bianca, siamo andati slegati, ma qui non è così. È questo il senso pionieristico di cui parlo. È il bello di quei luoghi, l’essenza della natura ancora selvaggia, del procedere in maniera primordiale. La poesia del luogo sta anche lì, nel gesto semplicissimo, nei pensieri che affiorano mentre ti trovi sul ciglio del precipizio…
Tutto quanto sopra a prescindere dal rischio e dall‘imprudenza. Quella è relativa e finché siamo su difficoltà del genere più da attribuire alla persona che al luogo in sè. Come dico più volte: è tutto facile. Va solo gestito molto bene.
@@LucaLoro Grazie Luca per la articolata riflessione. No, devo dire che non ho esperienza di percorsi del genere e, se mi capitasse mai di incrodarmi in situazioni simili, mi troverei probabilmente in difficoltà. Paradossalmente nel video mi ha fatto un certo effetto vedere questo gruppo relativamente numeroso di persone, ciascuno in qualche modo ad arrangiarsi per conto suo, su un terreno - di certo molto affascinante - ma anche infido, con sassi mossi, mughi che tengono finchè tengono, e sotto un bel vuoto ... ad ogni modo, ciao e alla prossima !!
Verso i minuti finali Paolo, compagno di gita dietro di me, sintetizza efficacemente: “starei ore così, è come una meditazione, non pensi a niente, solo a dove mettere le mani e i piedi.”
Sembra banale ma è molto vero e realistico. Alla fine si, ciascuno è nel suo mondo lì, e spesso le parole sono di troppo.
Poi ti dico, conosco più persone che mai ci metterebbero piede rispetto a quelli che amano questi luoghi, quindi sono io ad essere in minoranza. È un mondo strano in cui c’è questo altrettanto strano modo di procedere. È simile allo sci ripido per certi versi, più che all’alpinismo.
Uno ci potrebbe anche provare , anche per il gusto dell’avventura, certo è che apparentemente si rischia. Poi è probabile che inevitabilmente la compressione dei tempi del video porti a sottolineare i momenti “critici” a discapito dell’aspetto meditativo, bello anche quello ! Ciao
@@claudiovolpi8357 La corda risolve certi problemi ma ne crea contemporaneamente altri, è più utile e facile sulle difficoltà medie/alte che sul grado basso.
È spesso una falsa promessa di sicurezza per il principiante, simile alla ferrata in questo, ma oggettivamente la montagna è sempre rischiosa, si tratta di valutare quale delle opzioni disponibili è quella meno pericolosa.
Dopo aver visto il video mi sono controllato se avevo qualche zecca
E? Com’è andato il conteggio…
@@LucaLoro nessuna per fortuna 🤣 ma sono posti meravigliosamente selvaggi, avventure che ti restano per sempre dentro.
Spero non abbiate trovato troppi mughi tra quelle zecche.
Guarda, con mia totale sorpresa, il conteggio di fine giornata per me è stato ZERO ZECCHE. E salvo contraddizioni, anche per i miei colleghi.
In compenso qualche altro simpaticissimo insetto mi ha massacrato di punture pruriginosissime una caviglia, tipo pulce, o non so cosa. Però zecche nada.
@@LucaLoro Fortunelli.
Mi è capitato qualcosa del genere un paio di anni fa sul Bosconero.
Mi son trovato le gambe dalle ginocchia in giù martoriate da qualche piccolo e silente bastardello.
Io pensavo a pulci perché non ho visto niente tranne gli effetti, altri mi han detto cimici dei letti.
Misteri.
Vista la prossimità geografica magari è lo stesso stronzetto.
Confermo zero zecche😊 bel lavoro Luca e alla prossima (infatti c'è tanto da esplorare...)👌@@LucaLoro
ATTENZIONE …i M.d.S creano dipendenza!😅