Orazio Strano - Una famiglia distrutta
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- Опубліковано 15 вер 2024
- UNA FAMIGLIA DISTRUTTA
Vi presento una famiglia
Che viveva tra gli affanni:
Padre, madre ed una figlia
All'età di sette anni
Un bel dì, Giorgio Messina
La sua sposa ha salutato
E alla sua cara bambina
La stringeva e la baciava
Partì lui per emigrare
In Svizzera, a Basilea
Per potere guadagnare
Era buona quell'idea
Arrivò con tanto brio
Prese posto giù in miniera
Dove disse: "O mio buon Dio
Qui mi sembra una galera!"
Ma che cosa posso fare
Se codesto è il mio destino?
Dovrò tanto sopportare
Come un santo pellegrino
Giorgio sempre lavorava
E tesseva come un ragno
Alla sposa lui mandava
Tutto quanto il suo guadagno
La moglie, Carmelina Granata
Il denaro se lo spendeva per i suoi capricci
Facendosi elegante e bella
Lei usciva ogni sera, lasciando la figlia a letto
Carmelina fu invitata
Una sera per ballare
E la donna maritata
Fece tanto innamorare
Ad un certo Nino Zanni
Che cercò di dominarla
Con i suoi perfetti inganni
Poi voleva conquistarla
Fu una notte senza luna
Ninò entrò da Carmelina
E la donna, bella e bruna
Abbracciò la sua rovina
Stava sveglia la bambina
E si mise ad ascoltare
Poi sentiva la mammina
Con un uomo a chiacchiere
Disse: "Il babbo mio è vinuto
Questa notte all'insaputa"
E così, con grido acuto
Non restò la bimba muta
"Mamma mia", chiamò con gioia
"Apri, presto, debbo entrare
Perché sola sento noia
Voglio il babbo riabbracciare"
L'infame donna ebbe un brivido di paura
E disse a Nino: "Alzati e vai via!"
E fece entrare la bambina
Che le diceva:
"Mamma mia, dov'è mio padre?
Era qui, è andato via?"
Rispondeva già la madre:
"Hai sognato, figlia mia
Il papà non viene ora
Credi a me, che non t'inganno
Passa troppo tempo ancora
Se verrà per capodanno
Mariuccia, non essere triste
Vai a letto, dormi, riposa"
Più la figlia non insiste
Ma rimane assai dubbiosa
La bambina intelligente
Con il cuore suo sincero
Non toglieva dalla mente
Quella notte di mistero
Stava sempre ad ascoltare
Con scaltrezza e senso acuto
Ed ancor sentì parlare
A quell'uomo scanosciuto
Dopo tanta, tanta attesa
La figliola, in un istante
Vede mamma, di sorpresa
Abbracciata con l'amante
La bambina fu legata
L'indomani, dalla madre
Poi venne bastonata
Per non dire niente al padre
Mariuccia una mattina
S'è assentata dalla scuola
E di corsa s'avvicina
Dalla nonna e piange sola
Raccontò poi ogni cosa
Alla sua stimata nonna
Di sua madre velenosa
Traditrice e infame donna
La vecchia dettò una lettera alla bambina
Facendo sapere tutto a suo figlio
Poi accompagnò Mariuccia a casa
Sgridando sua nuora:
"Hai tradito mio figlio
Ma al suo ritorno saprà ogni cosa"
Con rancore, Carmelina
All'amante raccontava:
"Quella vecchia ci rovina"
E di ucciderla pensava
Carmelina, delirante
Una notte già si affretta
Ad uccider, con l'amante
Quella vecchietta
Dopo ancora, pensa Nino
A Maria, quell'angioletto
Corre e va nel suo lettino
Per scannarla, il maledetto
Grida Mela, in quell'istante:
"Non toccar la figlia mia"
Gli risponde quel furfante:
"Questa qui ci fa la spia"
Poi con gesto assai brutale
Spinge forte Carmelina
Tira un colpo di pugnale
Ed uccide la bambina
Lei gli disse: "Gran vigliacco
Tu mi hai fatto il cor gelare"
Lui rispose: "Prendo un sacco
E la vado a sotterrare"
L'assassino era sul punto di uscire
Con la bambina nel sacco
Che si sentì bussare alla porta
"Chi è?", rispose Carmelina
"Apri presto, sposa amata
Sono io, il tuo prediletto"
Cosicché la scellerata
Mette il sacco sotto il letto
Pure Nino si nascose
Sotto il letto, il disonesto
Poi la moglie gli rispose:
"Giorgio, aspetta che mi vesto..."
Gli aprì, la malvivente
Di paura tutta presa
Giorgio presto entrò furente
E lei disse: "Oh, che sorpresa!"
Carmelina si buttò al collo del marito
Ma lui la respinse con violenza e le disse:
"Dov'è nascosto il tuo amante?"
E mentre lei negava si sentì tossire
"Esci, vigliacco", gridò Giorgio
"Che ti tolgo la tosse"
E prese dalla valigia un'accetta
Esce allor da sotto il letto
Nino Zanni, in tutta fretta
Giorgio grida: "Maledetto!"
E gli mena con l'accetta
Muore Nino dissanguato
Peggio ancora d'un maiale
Che la gola gli ha tagliato
Giorgio, all'uomo criminale
Dopo vede il sacco a terra
Sotto il letto e sconosciuto
E con dubbio già lo afferra
Per vedere il contenuto
Giorgio apre il sacco e grida:
"Figlia, figlia mia, ti hanno assassinata
Ma ti vendicherò!"
Traditrice ed assassina
Si scatena la tempesta
Tira un colpo a Carmelina
E le mozza già la testa
Dopo corre dalla mamma
Vede il lutto sulla porta
E si è spenta la sua fiamma
Che sua madre già era morta
Sorge l'alba, canta il gallo
Resta solo col suo pianto
Se ne va dal maresciallo
E racconta tutto quanto
Giorgio dopo fu arrestato
Lo travolse la bufera
Il destino gli fu ingrato
E morì nella galera