Cabernet Sauvignon: perché è il più piantato al mondo?

Поділитися
Вставка
  • Опубліковано 30 січ 2025
  • Visita il nostro sito
    gustamishop.com/
    E’ uno di quei vitigni che è un po’ sulla bocca di tutti, la scelta spesso più facile cui si dirige l’indice quando cerca affannoso nella carta vini, fra vitigni sconosciuti. Ha una sua abbreviazione spesso usata anche dai non addetti ai lavori, parlo del cabernet sauvignon, ridotto spesso a cabernet!
    Ciao, sono Giovanni di Gustami e lavoro nel mondo del vino artigianale e naturale.
    In due precedenti video abbiamo parlato di quelle che abbiamo definito le grandi rockstar della viticoltura, la voce e la chitarra solista del vino, cioè il pinot nero e lo chardonnay.
    In questo video passiamo passare alla parte ritmica, al charleston, alle bacchette, ai tom, alla batteria del vino, ossia l’anima tonante, talvolta cesellata, talvolta ruvida e tannica dell’enologia.
    Come vi ho anticipato parliamo del Cabernet Sauvignon.
    A quanto pare non solo i sommelier se ne sono innamorati in tutte le sue sfaccettature e in tutta la sua complessità, infatti ad oggi è in assoluto il vitigno più piantato al mondo, con i suoi 341 mila ettari. Ecco, un motivo dovrà pur esserci!
    Parlando dell’origine di questo vitigno, è stato uno dei primissimi di cui si è riuscita a stabilire l’origine, studiandone il DNA: deriva da un incrocio di cabernet franc e sauvignon blanc.
    Sì, se ve lo state domandando anche un vitigno bianco può essere progenitore di un vitigno a bacca rossa!
    Quest’uva si mostra con un grappolo di dimensione medio-piccola, ricco di profumo, colore e tannino e le foglie sono molto ben riconoscibili, tanto che in vigna già guardandole si riconosce il vitigno stello.
    La maturazione è lenta e progressiva, rendendo la scelta della data di vendemmia facile e al contempo assai difficile. Non sempre arriva a piena maturazione pertanto, anche nella sua patria nativa Bordeaux, spesso si tende ad unirla ad uve con maturazioni più precoci come ad esempio il Merlot al fine di poter dare sentori di pienezza e maturità al vino anche in annate fredde o non ideali alla maturazione.
    Quanto alla vinificazione e all’affinamento, qui c’è da sbizzarrirsi! Questa varietà si esprime appieno con i più disparati affinamenti risultando sempre assai interessante. La complessità invece per il vignaiolo sta invece nel gestire quel tannino così graffiante e la maturazione che può dare vini freschi e vivaci così come vini opulenti, maestosi e dal grandissimo potenziale di invecchiamento.
    Pertanto quello che andremo a trovare nel bicchiere quando finalmente degusteremo un cabernet sauvignon è:
    al naso un bouquet articolato che si muove fra la mora matura, il ribes nero, varie spezie, cannella ma anche note in alcuni casi più ‘’verdi’’ come tecnicamente vengono definite quelle note spiccatamente erbacee oppure anche più mature e, passatemi il termine, ‘’marmellatose’’
    al palato si mostrerà poi come denso, materico e ricco di tannino, talvolta suadente talvolta nervoso, per così dire..sicuramente il tannino lo aiuta nell’affinamento, rendendo possibile un invecchiamento di quest’ultimo anche per decine di anni.
    Se vuoi scoprire questo vitigno così come altri, visita il nostro sito gustamishop.com/
    Per restare aggiornato sull’uscita dei prossimi video iscriviti al nostro canale ed attiva la campanella.
    Seguici anche sui nostri canale Instagram e Facebook, dove puoi trovarci come Gustami Eccellenze.
    Ciao!
    #GustamiEccellenze #VinoNaturale #VinoArtigianale
    ====================================================
    Visita il nostro sito
    gustamishop.com/
    Iscriviti al nostro canale
    / @gustamieccellenze5827
    Seguici su Instagram
    / gustamieccellenze
    Seguici su Facebook
    / gustamieccellenze

КОМЕНТАРІ •