CIVIL WAR l'imperdibile film di Alex Garland

L’America sta vivendo un momento difficile, forse ne avete sentito parlare. Destra contro sinistra, conservatori contro liberal, fede cieca contro verità di parte. Quello che una volta era un divario ideologico ora sembra un abisso incolmabile. Nessuno sembra essere d’accordo su concetti semplici come, ad esempio, “fatti” o “realtà”. Civil War di Alex Garland affronta di petto questo “what if?” immaginando un futuro così poco lontano da poter essere accidentalmente scambiato per il presente, in cui gli Stati Uniti sono di nuovo in guerra contro sé stessi.
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[@barbarajanematera1969]

Grande Film. Appena visto e molto attuale.

[@AMBITO-rh6ty]

Ho guardato la tua colta recensione più di una volta. Direi quasi la più dotta fra quelle che mi hai mandato.
Riflettendoci, mi è venuto da pensare che probabilmente soltanto il benessere abbia assicurato e assicurerà la democrazia. Le tensioni sociali e internazionali comincerebbero laddove cala il benessere. Sintetizzando al massimo: povertà -> dittatura.
Come se la struttura economica di una società determinasse la sovrastruttura culturale e politica. A questa visione delle cose, piuttosto fondata, Freud aggiungeva tuttavia l'osservazione che se anche si realizzassero benessere e giustizia in tutte le società (cosa peraltro auspicabile anche grazie alla tecnica) il problema di una radicale e inconscia aggressività umana potrebbe riemergere inaspettatamente (Il disagio della società).
Questa tematica mi sembra che sia stata rappresentata concisamente in un vecchio film che avrai sicuramente visto: Il pianeta proibito.
Quanti pretesti, persino morali, l'essere umano riesce a trovare per giustificare il proprio infierire su un altro essere umano!
Ciao Walter e grazie.