Lo scorso anno ho seguito questo consiglio e mi sono trovato benissimo. Adesso ho appena (auto)installata la sonda di temperatura esterna che regola la temperatura di mandata in funzione della T esterna.
risolvere problemi di condensa e muffa praticando dei fori nella parete equivale a nuovi ponti termici con zone intorno al foro ancora più fredde. meglio imporsi di fare corretti ricambi d'aria, possibilmente veloci e in corrente d'aria. nelle mezze stagioni se il punto di rugiada misurato all'esterno risulta ad una temperatura minore rispetto al punto di rugiada misurato all'interno, allora posso fare un ricambio d'aria senza rischiare di portare altra umidità all'interno. per scoprirlo ci serve un termoigrometro con punto di rugiada, anzi meglio 2 (uno sul davanzale esterno e uno in casa): amzn.to/3tpZHpG (costa ma è utile)
una caldaia non a condensazione ha purtroppo temperature di mandata più elevate, ma il principio di evitare alte temperature e lunghe ore di stop vale per tutti
Non riesco a capire come con le Valvole Termostatiche sul 3 (ovvero 20° ) uno possa tenere l'acqua di mandare a 40°. Cioè, capirei se uno NON usasse le valvole termostatiche e tenesse sempre i termo accesi con acqua di mandata a 40° (questo lo capirei). Io con l'acqua di mandata a 50°/55° gradi e le valvole sul 3, i 20° me li sogno
la valvola va aperta al massimo, la mandata va abbassata e modulata in base al freddo esterno, va escluso il termostato ambiente (o messa la caldaia in manuale) di stanza in stanza chiudo un po' la valvola termostatica se mi sembra troppo calda. nel giro di qualche giorno avrò finalmente bilanciato l'impianto. poi continuerò a gestire solo la mandata (in base al meteo)
Lo scorso anno ho seguito questo consiglio e mi sono trovato benissimo. Adesso ho appena (auto)installata la sonda di temperatura esterna che regola la temperatura di mandata in funzione della T esterna.
e con un buon igrometro con punto di rugiada potrà gestire anche l'umidità interna facilmente
Salve cosa ne pensa dei soliti fori nel miro per permettere uno sfiato costante verso l'esterno?
Grazie
risolvere problemi di condensa e muffa praticando dei fori nella parete equivale a nuovi ponti termici con zone intorno al foro ancora più fredde.
meglio imporsi di fare corretti ricambi d'aria, possibilmente veloci e in corrente d'aria.
nelle mezze stagioni se il punto di rugiada misurato all'esterno risulta ad una temperatura minore rispetto al punto di rugiada misurato all'interno, allora posso fare un ricambio d'aria senza rischiare di portare altra umidità all'interno.
per scoprirlo ci serve un termoigrometro con punto di rugiada, anzi meglio 2 (uno sul davanzale esterno e uno in casa): amzn.to/3tpZHpG (costa ma è utile)
Per chi ha una caldaia tradizionale, l’impostazione sarà sempre la stessa da lei citata?
una caldaia non a condensazione ha purtroppo temperature di mandata più elevate, ma il principio di evitare alte temperature e lunghe ore di stop vale per tutti
Non riesco a capire come con le Valvole Termostatiche sul 3 (ovvero 20° ) uno possa tenere l'acqua di mandare a 40°. Cioè, capirei se uno NON usasse le valvole termostatiche e tenesse sempre i termo accesi con acqua di mandata a 40° (questo lo capirei). Io con l'acqua di mandata a 50°/55° gradi e le valvole sul 3, i 20° me li sogno
è logico non riuscire ad avere 20°... sempre i termo accesi, bassa mandata e bassi consumi 🤷♂️
@espertocasaclima_video quindi a che livello dovrei tenere le valvole termostatiche? 4 o 5? E l'acqua di mandata a 35/40°?
la valvola va aperta al massimo,
la mandata va abbassata e modulata in base al freddo esterno,
va escluso il termostato ambiente (o messa la caldaia in manuale)
di stanza in stanza chiudo un po' la valvola termostatica se mi sembra troppo calda.
nel giro di qualche giorno avrò finalmente bilanciato l'impianto.
poi continuerò a gestire solo la mandata (in base al meteo)
@@espertocasaclima_video quando apro le finestre devo chiudere le valvole giusto? La mandata a 35°? Devo tenerli accesi notte e giorno sempre?