gli stessi racconti che mi faceva mio nonno fino a prima di morire..... a 96 anni..... sono stati uomini di una tempra e di una forza che noi non avremo mai! onore e rispetto!!!
Mio nonno è ancora vivo, reduce della campagna di Russia, alpino della Julia, mi ricorda sempre quanto è assurda la guerra e quanto i morti non hanno nazionalità, sono tutti uguali. Memorie che valgono oro solo per chi le sa ascoltare.
Onore a Te nonno Salvatore ! Un racconto commovente, anche perché oltre al fronte hai visto anche la prigionia nell'immensità dell'Unione sovietica, dove le possibilità di sopravvivenza erano come vincere la lotteria di Capodanno. ho conosciuto anch'io, di persona, un militare che l'avevano portato nei campi di lavoro in Mongolia a raccogliere il lino, si doveva raccoglierne una quantità minima per poter mangiare, più ne raccoglievi e più avevi da mangiare mi ha detto.
Mio bisnonno è morto nel 2013 ad novembre ed lui era ad Stalingrado nel 1942 è nato il 12 novembre del 1912 mi raccontò dei russi che cercarono di circondarli con i carrarmati ma riuscirono ad fuggire era fuciliere scelto si chiamava Giovanni Baldassini di podenzana
bellissimo documento! qquesto testimonianze non devono andare mai distrutte., i giovani di oggi ..di domani devono sapere cosa è stata la campagna di Russia e la seconda guerra mondiale e le guerre in generale!
GRANDE SALVATORE!!!! NOI AVEVAMO CARRIARMATI GROSSI COME STA STUFA ,I RUSSI LI AVEVANO GROSSI COME UNA CASA!!!!!!!! GRANDE!!! GRAZIE GRAZIE GRAZIE PER TUTTO QUELLO CHE HAI FATTO! ONORE!
I reduci di guerra .... Mio nonno quando beveva lui apriva dei fiaschi di vino e dopo era un casino ... Era fissato con il moschetto lo prendeva caricava scaricava ... Parlava sempre delle donne Russe dice erano brave bellissime ... Davanti alla mi nonna le figliole .... Che ride ... Era matto da lega poi il moschetto le pistole gliele levarono gliele fecero sparire le teneva sempre in mano ... Che risate quando beveva era un casino ... Era sempre un uomo di più di cento chili fino a 90 anni alzava le damigiane di vino e infischiava ...
gli alpini iniziarono la manovra di ripiegamento solo il 16/17 gennaio del 1943; le altre divisioni coinvolte nella ritirata (Ravenna, Cosseria, Pasubio, etc) scapparono senza voltarsi, ma gli alpini resistettero un mese ancora
Bersagliere a 20, bersagliere per tutta la vita. Così era uno dei tanti modi di dire: 3° RGT Bersaglieri, caserma Mameli, viale Suzzani 125 Milano. (01 giugno 1972 / 31 agosto 1973 agli ordini di un bravo Capitano come Rucco e del Suo vice D'Aria).
gli stessi racconti che mi faceva mio nonno fino a prima di morire..... a 96 anni..... sono stati uomini di una tempra e di una forza che noi non avremo mai! onore e rispetto!!!
Mio nonno è ancora vivo, reduce della campagna di Russia, alpino della Julia, mi ricorda sempre quanto è assurda la guerra e quanto i morti non hanno nazionalità, sono tutti uguali. Memorie che valgono oro solo per chi le sa ascoltare.
Testimonianza molto importante e bella. Grazie a questi signori (intervistato e intervistatori )che si fa vera cultura.
magnifico racconto grande onore a te Caporale e a tutti i tuoi commilitoni EROI PER SEMPRE
Onore a Te nonno Salvatore ! Un racconto commovente, anche perché oltre al fronte hai visto anche la prigionia nell'immensità dell'Unione sovietica, dove le possibilità di sopravvivenza erano come vincere la lotteria di Capodanno. ho conosciuto anch'io, di persona, un militare che l'avevano portato nei campi di lavoro in Mongolia a raccogliere il lino, si doveva raccoglierne una quantità minima per poter mangiare, più ne raccoglievi e più avevi da mangiare mi ha detto.
Mio bisnonno è morto nel 2013 ad novembre ed lui era ad Stalingrado nel 1942 è nato il 12 novembre del 1912 mi raccontò dei russi che cercarono di circondarli con i carrarmati ma riuscirono ad fuggire era fuciliere scelto si chiamava Giovanni Baldassini di podenzana
Bellissima intervista, complimenti!
bravissimi martin e marco, un lavoro veramente ben fatto, grazie a voi (E SOLO VOI) abbiamo un documento importantissimo!! continuate così!!!!!
bellissimo documento! qquesto testimonianze non devono andare mai distrutte., i giovani di oggi ..di domani devono sapere cosa è stata la campagna di Russia e la seconda guerra mondiale e le guerre in generale!
Interessante e commovente. Complimenti per un lavoro ben fatto.
GRANDE SALVATORE!!!! NOI AVEVAMO CARRIARMATI GROSSI COME STA STUFA ,I RUSSI LI AVEVANO GROSSI COME UNA CASA!!!!!!!!
GRANDE!!! GRAZIE GRAZIE GRAZIE PER TUTTO QUELLO CHE HAI FATTO!
ONORE!
grazie per darci lustro
bella intervista...
Stupenda testimonianza... Onore a te Salvatore DeCapua
Onore a te soldato.
Onore a te
I reduci di guerra .... Mio nonno quando beveva lui apriva dei fiaschi di vino e dopo era un casino ... Era fissato con il moschetto lo prendeva caricava scaricava ... Parlava sempre delle donne Russe dice erano brave bellissime ... Davanti alla mi nonna le figliole .... Che ride ... Era matto da lega poi il moschetto le pistole gliele levarono gliele fecero sparire le teneva sempre in mano ... Che risate quando beveva era un casino ... Era sempre un uomo di più di cento chili fino a 90 anni alzava le damigiane di vino e infischiava ...
gli alpini iniziarono la manovra di ripiegamento solo il 16/17 gennaio del 1943; le altre divisioni coinvolte nella ritirata (Ravenna, Cosseria, Pasubio, etc) scapparono senza voltarsi, ma gli alpini resistettero un mese ancora
un leone!
ONORE A QUEST'UOMO E AI SUOI COMMILITONI, CADUTI E REDUCI
Bersagliere a 20, bersagliere per tutta la vita. Così era uno dei tanti modi di dire: 3° RGT Bersaglieri, caserma Mameli, viale Suzzani 125 Milano. (01 giugno 1972 / 31 agosto 1973 agli ordini di un bravo Capitano come Rucco e del Suo vice D'Aria).