Grazie, Vittorio, per questo "discorso perfetto" che ci hai illustrato. Sembra di essere proprio nel bel mezzo di esercizi spirituali tenuti dal predicatore in voga del momento, erudito, sapiente, accattivante che cerca di ammaestrare e convincere il povero Asclepio e introdurlo nella sapienza e nella conoscenza della vita tra passato , presente e futuro. Ci sono tanti spunti interessanti. Ne colgo uno per una riflessione. "Come Dio ha voluto che l'uomo interiore sia creato a sua immagine, allo stesso modo l'uomo sulla terra crea gli dei a sua somiglianza." Il tentativo dell'uomo di andare oltre la sua umanità e creare il divino attraverso statue, simulacri e immagini quasi come una proiezione di se stesso. Noi poi li chiamiamo idoli. In fondo questo tentativo è rimasto o meglio c'è sempre stato in noi il desiderio di scoprire nel nostro essere umani qualcosa che ci trascende e forse ci valorizza e perchè no ci salva anche.
Grazie sempre per i tuoi contributi, illuminanti. Le traduzioni anche meno antiche, per quanto si cerchi di restare fedeli al testo originale, sono sempre interpretazioni degli autori, spesso condizionate anche dalle proprie idee e dalla propria formazione precedente
Grazie a te! C'è del vero in quello che dici, però bisogna anche fare attenzione a non nascondersi dietro un dubbio radicale per evitare di approfondire: il tema della traduzione, e specie sulle implicazioni culturali delle traduzioni, è molto complesso, e coinvolge la dimensione del limite e dell'interpretazione, come giustamente ricordi. Tuttavia esistono traduzioni anche molto letterali nell'antichità, consapevoli di svolgere un ruolo particolare, pur con tutti i loro limiti.
Caro Vittorio, ciao. Volevo fare una domanda/riflessione riguardo le statue e il paganesimo. Mi sono sempre chiesto, è mai possibili che popoli molto colti per l'epoca come i greci gli egizi i sumeri , credevano in tantissimi dei rappresentati con statue inventate senza valore e solo un popolo di pastori, nomadi anche un po' predoni come erano gli ebrei avevano capito solo loro che c'è un solo vero Dio, adottato poi da noi cristiani, un popolo che non ha mai espresso una personalità di rilievo in nessuna disciplina. Non ti sembra un po' strano? In sintesi tutti i popoli colti credevano statuette di terracotta e solo i modesti ebrei erano i custodi della verità?
caro Salvatore, 1) in realtà i dati archeologici ci dicono chiaramente che presso gli Israeliti erano molto popolari statuette e idoli di vario tipo, quindi le dottrine aniconiche sono uno specifico della letteratura Biblica e della teologia postesilica. Dove per altro, secondo Genesi, le "statue" di YHWH sono niente meno che gli esseri umani in persona! 2) Il tema della statuaria non è necessariamente connesso con la dialettica monoteismo/politeismo. Come del resto è evidente anche oggi presso il cristianesimo maggioritario occidentale. 3) Sinceramente dire che il popolo ebraico non ha espresso nessuna personalità di rilievo in nessuna disciplina significa non avere idea della storia occidentale almeno da Filone di Alessandria a Karl Marx, quindi non mi pare il caso di commentare oltre. Un caro saluto, però take it easy! ^^
Grazie, Vittorio, per questo "discorso perfetto" che ci hai illustrato. Sembra di essere proprio nel bel mezzo di esercizi spirituali tenuti dal predicatore in voga del momento, erudito, sapiente, accattivante che cerca di ammaestrare e convincere il povero Asclepio e introdurlo nella sapienza e nella conoscenza della vita tra passato , presente e futuro. Ci sono tanti spunti interessanti. Ne colgo uno per una riflessione. "Come Dio ha voluto che l'uomo interiore sia creato a sua immagine, allo stesso modo l'uomo sulla terra crea gli dei a sua somiglianza." Il tentativo dell'uomo di andare oltre la sua umanità e creare il divino attraverso statue, simulacri e immagini quasi come una proiezione di se stesso. Noi poi li chiamiamo idoli. In fondo questo tentativo è rimasto o meglio c'è sempre stato in noi il desiderio di scoprire nel nostro essere umani qualcosa che ci trascende e forse ci valorizza e perchè no ci salva anche.
Grazie Giuseppe! C'è molto di interessante in questo testo, anche solo per potersi mettere in discussione =)
Grazie Vittorio soprattutto per spiegare la complessità e la pluralità di queste idee che hanno una continuità nella storia,grazie davvero
Grazie a te cara Ariella!
Grazie sempre per i tuoi contributi, illuminanti. Le traduzioni anche meno antiche, per quanto si cerchi di restare fedeli al testo originale, sono sempre interpretazioni degli autori, spesso condizionate anche dalle proprie idee e dalla propria formazione precedente
Grazie a te! C'è del vero in quello che dici, però bisogna anche fare attenzione a non nascondersi dietro un dubbio radicale per evitare di approfondire: il tema della traduzione, e specie sulle implicazioni culturali delle traduzioni, è molto complesso, e coinvolge la dimensione del limite e dell'interpretazione, come giustamente ricordi. Tuttavia esistono traduzioni anche molto letterali nell'antichità, consapevoli di svolgere un ruolo particolare, pur con tutti i loro limiti.
Grazie come sempre un ottimo spunto sull'ermetismo, complimenti, buona settimana.
Grazie caro Massimo, buona settimana a te!
Grazie mille Vittorio per il video!!Molto interessante come sempre!!Un abbraccio
Sempre gentilissimo caro Ionut! Un abbraccio =)
Bellissima puntata, bellissimo approccio nei confronti dell'ermetismo, bravissimo
Grazie di cuore Angelo! 😊
Caro Vittorio, ciao. Volevo fare una domanda/riflessione riguardo le statue e il paganesimo. Mi sono sempre chiesto, è mai possibili che popoli molto colti per l'epoca come i greci gli egizi i sumeri , credevano in tantissimi dei rappresentati con statue inventate senza valore e solo un popolo di pastori, nomadi anche un po' predoni come erano gli ebrei avevano capito solo loro che c'è un solo vero Dio, adottato poi da noi cristiani, un popolo che non ha mai espresso una personalità di rilievo in nessuna disciplina. Non ti sembra un po' strano? In sintesi tutti i popoli colti credevano statuette di terracotta e solo i modesti ebrei erano i custodi della verità?
caro Salvatore, 1) in realtà i dati archeologici ci dicono chiaramente che presso gli Israeliti erano molto popolari statuette e idoli di vario tipo, quindi le dottrine aniconiche sono uno specifico della letteratura Biblica e della teologia postesilica. Dove per altro, secondo Genesi, le "statue" di YHWH sono niente meno che gli esseri umani in persona! 2) Il tema della statuaria non è necessariamente connesso con la dialettica monoteismo/politeismo. Come del resto è evidente anche oggi presso il cristianesimo maggioritario occidentale. 3) Sinceramente dire che il popolo ebraico non ha espresso nessuna personalità di rilievo in nessuna disciplina significa non avere idea della storia occidentale almeno da Filone di Alessandria a Karl Marx, quindi non mi pare il caso di commentare oltre. Un caro saluto, però take it easy! ^^
Grazie Vittorio per la precisazione della tua rispista al p.to 2). Molto chiaro e conciso!
Buonooo
:)