Il generale in questione nella sua figura, per tutto il corso del film, incarna perfettamente la follia lucida dell'essere un brutale guerrafondaio. Gli sarebbero state bene in bocca le parole di Serse in 300: "Ucciderei con gioia ognuno dei miei uomini se questo mi garantisse la vittoria"
Questo film insegna molto. Gian Maria Volonté immenso. Molto bravo anche l'attore che impersonifica il Generale: un pazzo che ha perso il significato delle parole. La "disciplina in guerra" è ben altra cosa che ordinare la fucilazione di un subordinato per un fatto come quello narrato.
Scena piuttosto emblematica su quanto fossero impreparati gli ufficiali generali italiani,molto spesso membri dell'aristocrazia,del tutto inetti ad occupare tali ruoli Non che poi agli altri eserciti andasse tanto meglio,neh
Leggetevi "un anno sull'altipiano" di Emilio lussu, e se non vi piace leggere su ad alta voce di radio rai potete ascoltare la lettura vigorosa di Marco Paolini
Va detto che una cosa del genere non è mai accaduta realmente per un solo motivo, ogni soldato era buono come carne da cannone. In compenso le decimazioni erano fin troppe, come racconta la storia.
Purtroppo erano i sistemi che adottavano tutti quanti, non erano una nostra esclusiva. C'è un bel film con Kirk Douglas, "Orizzonti di gloria", storie analoghe ma con i Francesi.
l'Italia perse praticamente tutte le battaglie contro il suo diretto rivale al fronte, ovvero l'Austria. Fortuna per noi, lo schieramento per il quale combattevamo (cambiandolo all'ultimo con un vergognoso patto segreto a Londra, tradendo di fatti le nostre promesse pre-belliche) vinse la guerra. Le battaglie nelle quali venimmo coinvolti, c'è da aggiungere, ebbero peso ben inferiore agli eventi cruciali della guerra. Per tutte queste ragioni nella conferenza di pace l'Italia, da vincitrice, non ottenne praticamente nulla, a parte lo sterminio di una generazione di giovani.
Perchè dopo caporetto con Diaz cambiammo dottrina e portammo allo sfinimento gli austriaci respingendo le loro offensive sul piave, sviluppammo il corpo degli arditi e la dottrina dell'infiltrazione, ovvero un attacco in cui piccoli gruppi di assaltatori prendevano il nemico di sorpresa e avanzavano sulle seconde linee nemiche senza aspettare rinforzi, disgregando la linea delle trincee per preparare il terreno per un secondo attacco massiccio. Così sfondammo a vittorio veneto e costringemmo gli austriaci alla resa. A quel punto i tedeschi si videro perduti perchè noi potevamo avanzare da sud fino in baviera, così firmarono la pace con gli alleati. Dire che abbiamo avuto un peso nullo è puro revisionismo di un certo colore, le offensive italiane erano funzionali ad impedire al nemico di spostare truppe in russia o in francia, e de facto fummo l'unica potenza ad ottenere uno sfondamento consistente, il resto dell'intesa non mise mai piede nel territorio tedesco o austriaco.
bah nullo non lo ha detto nessuno, vero vittorio veneto fu una vittoria importante che iniziò la disfatta dell'austria-ungheria, ma non si può in alcun modo dimenticare che l'impero asburgico fosse in profondissima crisi già all'alba della guerra, tanto più il conflitto avanzava tanto più gli austriaci vedevano impossibile il sostentamento economico delle ostilità (ti consiglierei di leggere joseph roth sull'argomento). non c'è però dubbio che l'ago della bilancia lo fece pendere soprattutto l'ingresso degli stati uniti nel conflitto nel 1917, in un periodo che vedeva le potenze centrali in discreto vantaggio sull'intesa. la motivazione principale per la quale, in ultimo, la germania sempre nel '17 si disinteressò al fronte russo fu che la russia uscì dal conflitto a causa della rivoluzione d'ottobre, non tanto perchè gli italiani "tenessero in stallo" gli austriaci. alla russia la germania estorse un'esosa pace e mosse a occidente le sue truppe.
angelo meda Il mio bisnonno ha combattuto la prima guerra mondiale nella Sassari, si è beccato delle schegge di bomba nella gamba ma è sopravvissuto. I suoi racconti sono comunque terribili.
È cambiato l'esercito. Oggi le forze armate italiane sono all'avanguardia come tecnologia bellica, preparazione, tattica ed organizzazione. E soprattutto i soldati sono professionisti che hanno scelto liberamente di arruolarsi rispetto ad un secolo fa, quando figli di contadini e artigiani venivano obbligati a imbracciare un fucile e andare a farsi trucidare per la guerra di qualcun'altro
Che bello morire in guerra, da uomini, per un ideale! Noi sfortunati oggi moriamo di inedia, da disoccupati, per un paese tenuto in piedi da vili ragionieri!
Nella fattispecie, nel film viene interpretato il Generale Leone, che pretese la fucilazione del soldato che aveva dato l'alt. Il tenente interpretato è il tenente Lussu che fece davvero sparare ad un albero e poi presentò al Generale Leone il corpo dell'esloratore ucciso dagli Austriaci facendolo passare per l'uomo fucilato. Stessa cosa per quanto riguarda la scena del Generale che si sporge dalla trincea e poi ordina ad un caporale di imitarlo. Il caporale viene colpito alla spalla da un cecchino e il Generale si congratula con lui definendolo un eroe. Avevamo più di un pazzo al comando al comando delle divisioni e tanti soldati che morirono per soddisfare la loro pazzia.
Capolavoro Volontè uno dei migliori attori Italiani di tutti i tempi
Il generale in questione nella sua figura, per tutto il corso del film, incarna perfettamente la follia lucida dell'essere un brutale guerrafondaio. Gli sarebbero state bene in bocca le parole di Serse in 300: "Ucciderei con gioia ognuno dei miei uomini se questo mi garantisse la vittoria"
Questo film insegna molto. Gian Maria Volonté immenso. Molto bravo anche l'attore che impersonifica il Generale: un pazzo che ha perso il significato delle parole. La "disciplina in guerra" è ben altra cosa che ordinare la fucilazione di un subordinato per un fatto come quello narrato.
Che Botta di culo il contadino!
Che persone squallide tanti generali di allora.
Grande d'animo la mia stima☺️
La brutale ottusità del potere assoluto. Di vita o di morte su qualsiasi individuo ad esso sottoposto.
Si, ma anche la mite passività di chi obbedisce in silenzio anche davanti agli ordini più folli
Scena piuttosto emblematica su quanto fossero impreparati gli ufficiali generali italiani,molto spesso membri dell'aristocrazia,del tutto inetti ad occupare tali ruoli
Non che poi agli altri eserciti andasse tanto meglio,neh
Ma questo è tratto da "Un anno sull'altipiano" o mi sbaglio? C'è la stessa scena nel libro
A quanto pare siamo fra i pochi ad averlo letto 😥
Yes
Leggetevi "un anno sull'altipiano" di Emilio lussu, e se non vi piace leggere su ad alta voce di radio rai potete ascoltare la lettura vigorosa di Marco Paolini
Va detto che una cosa del genere non è mai accaduta realmente per un solo motivo, ogni soldato era buono come carne da cannone. In compenso le decimazioni erano fin troppe, come racconta la storia.
Politikantis
NE-SEI-SICURO?
DURANTE-LA-BATTAGLIA-DI-STALINGRADO....I-SOLDATI-CHE-SI-RITIRAVANO-VENIVANO-AMMAZZATI-DAI-LORO-STESSI-COMILITONI
PERCHE-CONSIDERATI-DISERTORI
non c'è mai stata notizia certa al riguardo
Politikantis ma ne sei così sicuro? O meglio come pensi di Saperlo?
ma come non è mai accaduta realmente... i militari trovati ubriachi venivano fucilati sul posto senza processo...
Continuo a chiedermi come con questi sistemi l'Italia vinse la guerra...
Purtroppo erano i sistemi che adottavano tutti quanti, non erano una nostra esclusiva. C'è un bel film con Kirk Douglas, "Orizzonti di gloria", storie analoghe ma con i Francesi.
l'Italia perse praticamente tutte le battaglie contro il suo diretto rivale al fronte, ovvero l'Austria. Fortuna per noi, lo schieramento per il quale combattevamo (cambiandolo all'ultimo con un vergognoso patto segreto a Londra, tradendo di fatti le nostre promesse pre-belliche) vinse la guerra. Le battaglie nelle quali venimmo coinvolti, c'è da aggiungere, ebbero peso ben inferiore agli eventi cruciali della guerra. Per tutte queste ragioni nella conferenza di pace l'Italia, da vincitrice, non ottenne praticamente nulla, a parte lo sterminio di una generazione di giovani.
Mattia Santangelo Ecco
Perchè dopo caporetto con Diaz cambiammo dottrina e portammo allo sfinimento gli austriaci respingendo le loro offensive sul piave, sviluppammo il corpo degli arditi e la dottrina dell'infiltrazione, ovvero un attacco in cui piccoli gruppi di assaltatori prendevano il nemico di sorpresa e avanzavano sulle seconde linee nemiche senza aspettare rinforzi, disgregando la linea delle trincee per preparare il terreno per un secondo attacco massiccio. Così sfondammo a vittorio veneto e costringemmo gli austriaci alla resa. A quel punto i tedeschi si videro perduti perchè noi potevamo avanzare da sud fino in baviera, così firmarono la pace con gli alleati.
Dire che abbiamo avuto un peso nullo è puro revisionismo di un certo colore, le offensive italiane erano funzionali ad impedire al nemico di spostare truppe in russia o in francia, e de facto fummo l'unica potenza ad ottenere uno sfondamento consistente, il resto dell'intesa non mise mai piede nel territorio tedesco o austriaco.
bah nullo non lo ha detto nessuno, vero vittorio veneto fu una vittoria importante che iniziò la disfatta dell'austria-ungheria, ma non si può in alcun modo dimenticare che l'impero asburgico fosse in profondissima crisi già all'alba della guerra, tanto più il conflitto avanzava tanto più gli austriaci vedevano impossibile il sostentamento economico delle ostilità (ti consiglierei di leggere joseph roth sull'argomento). non c'è però dubbio che l'ago della bilancia lo fece pendere soprattutto l'ingresso degli stati uniti nel conflitto nel 1917, in un periodo che vedeva le potenze centrali in discreto vantaggio sull'intesa. la motivazione principale per la quale, in ultimo, la germania sempre nel '17 si disinteressò al fronte russo fu che la russia uscì dal conflitto a causa della rivoluzione d'ottobre, non tanto perchè gli italiani "tenessero in stallo" gli austriaci. alla russia la germania estorse un'esosa pace e mosse a occidente le sue truppe.
Assoluto capolavoro.
incredibile, splendido il finale col generale che onora quello che voleva far fucilare
E se quel poveraccio avesse dato l'ordine di ritirata cosa avrebbe fatto? L'avrebbe fatto squartare vivo?
Certo
Che film è?
Uomini contro
Classici italiani, tanto cuore e niente preparazione militare.
Ci fu tutto meno che il cuore
Ecco spiegata la Brigata Catanzaro. Che strage inutile...
Sparare al generale
Macellazione inaudita di giovani e padri di famiglia,io ho perso il nonno,lo dico e lo ripeto sono stati dei macellai altro che onore e gloria
angelo meda Il mio bisnonno ha combattuto la prima guerra mondiale nella Sassari, si è beccato delle schegge di bomba nella gamba ma è sopravvissuto. I suoi racconti sono comunque terribili.
Lo stato li ricorda come eroi ma erano vittime. Vittime di quello stesso governo che mandò a morire il loro stesso popolo
Nessun onore e nessuna gloria, solo tanta violenza inutile!
Non è molto differente oggi la mentalità di certi ufficiali
i nostri generali sono davvero cambiati ??? o la testa è rimasta quella ??
È cambiato l'esercito. Oggi le forze armate italiane sono all'avanguardia come tecnologia bellica, preparazione, tattica ed organizzazione. E soprattutto i soldati sono professionisti che hanno scelto liberamente di arruolarsi rispetto ad un secolo fa, quando figli di contadini e artigiani venivano obbligati a imbracciare un fucile e andare a farsi trucidare per la guerra di qualcun'altro
@@rompighiaccio184 sono le guerre che non ci sono più... O cmq anche quelle sono cambiate oggi so fanno coi droni
Bro it’s The Ugly guy
Ha fatto bene il tenente
Che bello morire in guerra, da uomini, per un ideale!
Noi sfortunati oggi moriamo di inedia, da disoccupati, per un paese tenuto in piedi da vili ragionieri!
Ma fatti vedere da uno bravo perdio
Per un ideale? O per un comando di chi ti fa fucilate per una cagata...
sto film mi ha sempre fatto schifo
non era così
E invece come sarebbe andata?
chi lo sa
ma da quel che disse un soldato intervistato (ovviamente del primo conflitto mondiale) ne parlò diversamente
si ma tutti i generali non erano dei mini cadorna
Nella fattispecie, nel film viene interpretato il Generale Leone, che pretese la fucilazione del soldato che aveva dato l'alt. Il tenente interpretato è il tenente Lussu che fece davvero sparare ad un albero e poi presentò al Generale Leone il corpo dell'esloratore ucciso dagli Austriaci facendolo passare per l'uomo fucilato.
Stessa cosa per quanto riguarda la scena del Generale che si sporge dalla trincea e poi ordina ad un caporale di imitarlo. Il caporale viene colpito alla spalla da un cecchino e il Generale si congratula con lui definendolo un eroe. Avevamo più di un pazzo al comando al comando delle divisioni e tanti soldati che morirono per soddisfare la loro pazzia.
Nino Fois bellissimo commento