La cosa adorabile di Odifreddi è la sua propensione al ragionamento logico in ogni campo. Da anni, con piacere, lo leggo e lo ascolto. Mi è capitato in un paio di occasioni di sentirlo parlare di cose che conoscevo piuttosto bene e che lui, da come si esprimeva, aveva solo sfiorato. Anche in quei casi, con tutte le approssimazioni ovvie, si è sempre espresso in modo generalmente corretto. Può sembrare una cosa banale, ma non è per nulla comune.
La Vergine Maria ci dice oggi attraverso la preghiera del Santo Rosario che è la nostra intercessore in questi tempi difficile, confidammo in Dio è appoggiamoci a nostra madre Maria . Amen.
Purtroppo, è soltando una utopia e non una realtà. Per principio ogni essere umano erronea, quindi non ci aspettiamo dei dei supereroi nelle persone, ma semmai dei liberi pensatori educatori.
@@enrico_semeraroalberobello1522 qualsiasi persona col cervello appena funzionante si sarebbe rotto i coglioni di imbattersi sempre in questo prezzemolino che straparla da tutte le parti di argomenti che non conosce perche' lui stesso si rifiuta di conoscere , dato che il suo primo scopo e' quello di diffondere il suo credo negazionista e bestemmiatore.
Questo video lo vedrei ancora una infinità di volte. 1 perché mi piace 2 perché non ho capito nulla 3 perché quando sto sulla spiaggia purtroppo non riesco a quantificare la miriade di granelli della sabbia invece di guardare tette e culi 4 poichè non riesco a quantificare il numero di molecole solo del mar Mediterraneo 5 poichè se penso a questi numeri mi viene un tal male di testa che vado a prendere un OKI o una aspirina. Signor Odifreddi lei è un grande personaggio. Grazie
Buonasera professore, volevo chiederle quale stima avesse usato per quello che chiama il "volume dell'elettrone", dato che l'elettrone, attualmente, è assunto come puntiforme, non avendo strumenti sufficientemente sensibili per darne una stima del raggio, se non un limite superiore. Grazie in anticipo.
Già Vincenzo Galilei adottò il temperamento equabile sul liuto e scrisse una raccolta di brani nelle 24 tonalità molto prima di Bach. Il liuto (ma anche la chitarra del sec. XVII) avevano i tasti, ma erano dei legacci semoventi di budello, proprio per permettere all'esecutore di temperare lo strumento in base alla tonalità del brano. Come è risaputo col temperamento pitagorico, o zarliniano non tutte le tonalità risultavano intonate soprattutto in contesto armonico contrappuntistico. Una buona approssimazione era data dal temperamento mesotonico. Era questa la ragione per cui solo alcune tonalità erano utilizzare e altre no, perché risultavano stonate. Il temperamento equabile che divideva l'ottava in 12 semitoni uguali, risolveva il problema, ma appiattiva l'espressione musicale che sfugge all'orecchio dell'uomo odierno. Vi sono comunque esecuzioni ancora oggi, nell'ambito della musica barocca, che usano i molteplici temperamenti storici. Alexander J. Ellis adottò il sistema centesimale attribuendo 100 cent al semitono, 200 cent era il tono, mentre 50 cent il quarto di tono, 1200 cent l'ottava. Molto interessante l'idea di infinito in musica, ma la fine non potrebbe essere l'inizio e l'inizio la fine, come nei canoni inversi di Bach, ma ancora prima di lui Machaut? ua-cam.com/video/dcfPr4IN2MM/v-deo.html
Già, perché. Perché i migliori non si sporcano le mani con la politica, che è fatta in modo che la selezione richiede un copioso pelo sullo stomaco e solo i più propensi alla malversazione vanno avanti.
Comunque non serve leggere lo Zibaldone, basta leggere L'infinito per trovare l'infinito. Esso è sublimato a livello poetico e anche esplicitamente citato "questo infinito silenzio".
@@giggigiggi9345 un'idea di "infinito" pervade certamente la maggioranza dei versi, ma poi c'è l'effettivo "infinito silenzio", che ovviamente non è un silenzio descritto da un punto di vista matematico, ma non per questo la parola è usata in modo improprio, anzi.
Il mio papà, quando avevo 7 anni mi spiegò l'infinito così "immagina un cubo di roccia, alto un km, largo un km e lungo un km. Ogni mille anni un colibrì viene ad affilarsi il becco sulla roccia. Quando tutta la roccia sarà consumata, non sarà passato nemmeno un minuto del tempo infinito" poi mi disegno' il simbolo dell'infinito.....per mesi ho disegnato fiorellini formati da simboli dell'infinito. Così l'ho spiegato a mia figlia e poi a mia nipote....e ha sempre funzionato 😊😊
Professore...secondo lei 10milioni di Lombardi vaccinati entro l'estate... dovrebbero essere ..dunque...da marzo ad agosto sono 6 mesi, quindi 6x30gg =180giorni... 10.000.000:180= 55.555,5556 al giorno... giusto... possibile?
l'infinito è la lunghezza da un numero matematico immaginario uno al numero due se rimuoviamo la regola di arrotondamento dopo otto o dieci cifre decimali, perché in questo modo è impossibile arrivare al numero due. Solo la regola dell'arrotondamento dei numeri dopo un certo numero di decimali confuta la matematica stessa come una scienza precisa.
è tutto un assurdo, più senti i logici e più assurdo sembra il mondo. Il risultato finale dei discorsi logici è un mal di testa, in fine della lezione del professore sembrava che la mia testa era una sfera gonfiata all'infinito, e dentro la mia testa infinita era un altra testa ancor più grande e infinita. Sicuramente questa è la situazione della testa di un logico: "l'essere fuor di testa".
La cosa è molto più semplice di come credi: per capire gli infiniti della logica moderna serve un'intelligenza finita. Semplicemente, la tua intelligenza è insufficiente.
odifreddi dice che la scienza moderna dice che l’universo è finito, ma non è del tutto corretto, è l’universo osservabile ad essere finito, cioè la porzione di universo dalla quale la luce ha avuto il tempo di raggiungerci, come un orizzonte, mentre si ritiene che l’universo si estenda infinitamente oltre al nostro orizzonte
Forse un concetto di infinito che trova corrispondenza in una cosa percettibile con la ragione, senza pensare all'astazione dei numeri, è la temperatura verso l'alto.
piu' universi come il nostro ma separati e distanti, come tante bolle di sapone, possiamo pensarli come possibili con il pensiero ma non come realta' effettivamente esistenti , non lo sapremo mai , impossibile uscire da questo nostro unico universo
Sei talmente logico e matematico, che non riesco a finire di seguirti, quindi per me sei un prof. infinitamente indefinito. più mi concentro sull'infinito e più mi avvicino alla pazzia, 👍
Ottimo tutto pero' segnalo che (min 14'22'') non e' Kubrik che trasse il film dal libro di Clarke ma viceversa o meglio Clarke scrisse sceneggiatura e libro allo stesso tempo
in realtà lo stimolo alla realizzazione del film ebbe inizio dalla lettura che Kubrik fece del racconto precedente di Clarke "The sentinel"(1951) che è considerato l'embrione di "2001 Space Odissey" (1968).
Professore, potrebbe spiegarci cosa c'è di realmente infinito in un buco nero? Non la massa, non la densità (perché cmq il buco nero ha un volume non nullo) Anche quello al centro della nostra galassia ha una massa di miliardi di soli, quindi la materia contenuta è finita. L'eventuale poetico universo al suo interno avrebbe questo limite, oppure no? A volte penso che i buchi neri siano sopravvalutati, solo perché non ci possiamo vedere dentro e nemmeno la luce ne può uscire. Non sono "solamente" palle informi di materia molto concentrata? Anche la Terra, se fosse costretta in un volume molto piccolo (mi pare pari a quello di una mela) diventerebbe un buco nero. Tutto continuerebbe com'è ora, la Luna non si accorgerebbe nemmeno del cambiamento. Non per questo però il buco nero diventerebbe interessante o magico, sbaglio? Qualcuno qui può fare luce sui buchi neri ;-)?
Riformulo la domanda: da che dati o esperimenti deduciamo che c'è una singolarità? Non potrebbe essere che la massa del buco nero, finita, sia solamente circoscritta in una sfera molto molto piccola, e molto densa (all'interno dell'orizzonte degli eventi) tipo un nucleo, formato da quark o altre particelle elementari? Noi, da fuori, e senza poter vedere dentro, come faremmo ad decidere questo caso finito dal caso infinito della singolarità?
@@Deathflame82 la cosa infinita nel buco nero, almeno secondo il trattamento della relatività generale, è la curvatura dello spazio-tempo nella singolarità. Nei trattamenti di gravità quantistica (teoria delle stringhe, gravità quantistica a loop) la singolarità non c'è più, anche se questi trattamenti sono ancora in sviluppo e non definitivi (per es. cerca 'fuzzball' su wikipedia). Non c'è nessun dato sperimentale che provi o suggerisca l'esistenza della singolarità; quello che è ormai dimostrato abbastanza sicuramente è l'esistenza dei buchi neri (=regioni dello spazio tempo con un orizzonte degli eventi da cui niente può uscire, ecc). Secondo me se chiedi a 100 fisici teorici che si occupano di buchi neri 99 risponderanno che la singolarità in realtà non c'è, a causa appunto delle modifiche quantistiche alla relatività generale nelle regioni di altissima curvatura.
@@luckyluckydog123 grazie della risposta. Sempre parlando intuitivamente e non da fisico teorico, non dovrebbe essere ovvio il fatto che non ci può essere una massa non nulla in un volume nullo? Inoltre, non dovrebbe essere impossibile comprimere la materia oltre il limite per cui le particelle elementari si debbano avvicinare a una distanza minore della distanza di Plank? Non so se esista una "massima densità di Plank" ecco, ma intuitivamente mi sembrerebbe quello il limite inferiore, ma non zero, generando la singolarità.
@@Deathflame82 è impossibile parlare di buchi neri "intuitivamente", perché sono oggetti per cui l'intuizione costruita sulla nostra esperienza di tutti i giorni non funziona. Secondo l'intuizione si può argomentare che la quantità di materia si conserva sempre, ma già a livello di relatività speciale questo non è vero (la massa si può convertire in altre forme, e.g. in radiazione in una reazione nucleare). Nei buchi neri la massa iniziale della stella è tutta trasformata nella curvatura dello spazio tempo, e a livello della relatività generale non rimane niente della massa iniziale. Va anche detto che, dal punto di visto dell'universo fuori dall'orizzonte degli eventi, la formazione del buco nero richiede un tempo infinito, quindi la singolarità è super-nascosta (primo perché per noi fuori ci mette un tempo infinito a formarsi, e poi perché, anche aspettando all'infinito, è dentro il buco). Dal punto di vista di un corpo che cade nel buco, la singolarità invece si forma in un tempo finito. Certo, la densità di Plank esiste, ma il trattamento standard dei buchi neri non contempla la meccanica quantistica in alcun modo (quindi niente particelle elementari e niente densità di Plank).
Il Prof dice che per la scienza l'universo non è infinito. Da ignorante, non mi è chiaro cosa c'è, per la scienza, oltre i limiti dell'universo. Il nulla? E il nulla non è infinito?
Il modo più semplice per immaginare l'infinito mi pare sia il pensare ai numeri, o ai puntini costituenti un segmento. E siccome entrambi sono infiniti, anche le cose esistenti devono essere infinite altrimenti l'infinitezza dei numeri/puntini non avrebbe corrispettivi nel mondo materiale. O no? 😊
Ma i puntini hanno dimensione "zero" per definizione. Quindi la lunghezza complessiva dei puntini allineati in un segmento è 0 X infinito = 0. Anzi non si potrebbero neanche allineare, perché non hanno una dimensione lungo la quale metterli in fila, il che non porta da nessuna parte. Più giusto pensare ai numeri reali tra zero e uno, che sono infiniti. Ma anche qui si cade nel paradosso. Giustamente il prof.dice che la superficie di una sfera è una quantità finita....ma c'è di mezzo il pi-greco che ha infiniti decimali. Dunque abbiamo una grandezza geometrica finita, ma contenente in sè infiniti elementi numerici, cioè incalcolabile. Il prof. lo sa bene ma non può scendere in tutti i dettagli in questa sede.
@@vitovittucci9801 Ma certo non intendevo trattare l'infinito in senso strettamente matematico che non è il mio campo ma scherzosamente casomai il paradosso è insito nella natura stessa del mondo il tempo come lo spazio si può dividere all'infinito e questo infinito è dunque infinitesimale ed incorporeo .. Più si indaga la materia più i suoi minimi componenti si assottigliano stringi stringi arriveranno al vuoto entro cui risiede la chiave ultima di tutta questa nostra rappresentazione.
Si può pensare che lo spazio nelle dimensioni dei quanti , oltre un certo limite , non sia più divisibile . Si raggiunge il limite minimo indivisibile di unità di spazio.
Vorrei fare una riflessione su l'infinito. Noi siamo gli osservatori del cosmo e la fonte per parlarne è il nostro cervello che è strutturato da miliardi di cellule neurali che obbediscono alle leggi fisico/matematiche del nostro universo. Quindi tutto quello che noi osserviamo, pensiamo è reale o realizzabile nel nostro universo e anche l infinito che fa parte del nostro pensiero lo è. Lo scienziato Einstein solo con la forza del pensiero, con le sue equazioni, con la fisica teorica ha predetto le leggi della relatività ristretta e generale del nostro universo. Quindi dentro di noi c'e l'infinito sotto forma di pensiero. Allora perché dare dei limiti al microcosmo e al macrocosmo quando il finito è infinito? Per dirla in breve, oltre ai miltiuniversi, sono realizzabili anche infiniti ciclici, senza inizio ne fine. L'omega "grande" o infinito assoluto è fuori e dentro di noi in quanto il nostro pensiero ha dentro di sé la comprensione dell'infinito. Non so se è chiara la riflessione di pensiero infinito. Il 🙃🙂🙄😅😅😅
E' il ragionamento ontologico di S. Anselmo per dimostrare l'esistenza di Dio. Siccome riesco a pensare all'infinito, allora questo è reale o realizzabile. Non ricordo più quale filosofo tedesco replicò ."Allora basta pensare a una quantità infinita di talleri per averli in tasca. Siamo ricchi ! "
@@vitovittucci9801 i talleri sono reali o sono realizzabili. Per il calcolo della probabilità : sono ricco o sono povero , o tutto o niente, infinito o più infiniti, Grazie per la risposta molto riflessiva, saluti 😇😇😇
L'infinito è un concetto che possiamo solo immaginare... ma non vedere o sperimentare. Si pensa che ogni cosa nella realtà fisica non sia infinita, ma FINITA: nemmeno le infinitesime parti di spazio. Non si può spezzattare un centimetro di spazio all'inifinito.. ad un certo punto raggiungeremmo la lunghezza di Planck. Quindi passeremmo in piccoli "parti" di spazio , tantissime ma non infinite. Forse se le cose fossero veramente infinite non potremmo neanche muoverci, poichè il moto sarebbe un processo infinito e quindo non si raggiungerebbe mai un passaggio da un punto A ad un punto B
@@itsiwhatitsi il macrocosmo e il microcosmo hanno dei limiti e quindi possiamo definirli " finiti " ma il "tutto", dal macro al micro, dalla relatività ai quanti, è un continua trasformazione ciclica e infinita. Niente si crea, nulla si distruggere ma il tutto si trasforma "Lavoiser ". Quando parlo di infinito mi riferisco alla ciclicità fluttuale quantistica dell'universo, dal Big Bang al big crunck, o alla morte termica per espansione infinita dello stesso se la costante e >1. Nulla vieta il riformarsi di materia e antimateria dalle fluttuazioni quantistiche del "nulla". Trasformazione ciclica infinita dell'universo. Questo ci nega la possibilità di una teoria del tutto, come ricercata dal chiarissimo astrofisico Hawking, in quanto rincorrere l'infinito non ci è possibile, l'infinito che rincorre l'infinito. Se sbaglio, correggetemi, grazie
@@michelecaliano5098 sì la costante "e" è l'Entropia... le fluttuazioni e i cambiamenti sembrano rendere impossibile un vero determinismo. Anche se troveremo una formula per spiegare il grande e il piccolo questa "formula" non sarà mai in grado di controllare le cose. Basta il già scoperto principio di indeterminazione per dirci che l'imprevedibilità è sempre e comunque insita nelle cose. La cosa che dicevo prima è che "matematicamente" esistono infiniti punti in un segmento, ma fisicamente questo processo non è fattibile per cui l'infinito in fisica non esiste
19:50 ma quando? Mi pare che non sia molto aggiornato. La teoria del cosiddetto multiverso dice esattamente quello che dicevano nell'800, che sicuramente avevano ragione. L'universo non può che essere infinito, anche se si usa l'escamotage di chiamarlo multi- invece di uni-. Qui Ghisellini lo illustra. ua-cam.com/video/jUWy10cBE6U/v-deo.html Si vede che passa troppo tempo coi preti a rileggere la bibbia e non riesce ad aggiornarsi su cosa pensano altri. Come noto ognuno si mette coi propri simili ... E sarebbe allievo di Tullio Regge? "Ma mi faccia il piacere...."
Incredibile quanto si sia ragionato sull' infinito in tutti i modi possibili nell' arco di secoli e secoli quando noi tutti abbiamo la dimostrazione di un infinito in una superficie finita: I peli di un gatto
Le tesi sono teorie pertanto si tratta di supposizioni non della realtà, ce lo ha fatto comprendere la visuale il Telescopio spaziale Hubble dopo la riparazione della sua ottica.
@@tullio284 hai ragione. Tuttavia c’è un imprecisione: il telescopio non era il telescopio spaziale Hubble, ma era il telescopio Planck, che ci ha fornito le immagini della radiazione cosmica di fondo per capire che l’universo ha 13,8 miliardi di anni.
Fantasticando ho usato come unità di misura il nostro Cosmo pensando facente parte di un super Cosmo, dove il nostro Cosmo fa parte di una super galassie di cento miliardi di cosmi in un super Cosmo, dove a sua volta il super Cosmo fa parte di una iper galassia di un iper Cosmo, che a sua volta fa parte di una mega galassia in un mega Cosmo, che fa parte di una ultra galassia in un ultra Cosmo, che fa parte di una arci galassia di un arci Cosmo, che fa parte di una extra galassia di un extra Cosmo, che fa parte di una multi galassia di un multi cosmo ....domanda .. quante stelle conta il multi Cosmo ?
quanto è infinito l'infinito? tutto va inserito in un contesto di gradualità. il numero è in grado di rappresentare completamente il numerico? o qualcosa manca. Come diceva E. Block nella filosofia del non ancora.
La seguo da molto tempo. la sua intelligenza chiarificatrice ha un effetto calmante e allo stesso tempo esilarante su di me.
Volevo dire la stessa cosa ma tu lo hai espresso meglio 😊 👏
Grazie professore,lei,come sempre,illumina questo mondo .
La cosa adorabile di Odifreddi è la sua propensione al ragionamento logico in ogni campo. Da anni, con piacere, lo leggo e lo ascolto. Mi è capitato in un paio di occasioni di sentirlo parlare di cose che conoscevo piuttosto bene e che lui, da come si esprimeva, aveva solo sfiorato. Anche in quei casi, con tutte le approssimazioni ovvie, si è sempre espresso in modo generalmente corretto. Può sembrare una cosa banale, ma non è per nulla comune.
Non basta solo la logica ci vuole la conoscenza quindi é meglio non sforare in settori che non si conoscono bene e questo vale per tutti anche per Lui
Ermete Trismegisto Odifreddi 😊
Grandioso 🙏
Un altro meraviglioso momento di apprendimento delizioso! Grazie Professore!!
La Vergine Maria ci dice oggi attraverso la preghiera del Santo Rosario che è la nostra intercessore in questi tempi difficile, confidammo in Dio è appoggiamoci a nostra madre Maria . Amen.
Ascolto il professore da anni, riesce sempre ad incantarmi. Grazie
Lo Spazio è la Luce del Tempo?
Superlativo, inesprimibile a parole...!
Da 47' 55" la perfetta sintesi del concetto di infinito . Una vertigine per il pensiero, grazie Maestro.
Sarebbe bello che il numero dei video di questo canale fosse infinito. Grazie Professor Piergiorgio Odifreddi!
Purtroppo, è soltando una utopia e non una realtà.
Per principio ogni essere umano erronea, quindi non ci aspettiamo dei dei supereroi nelle persone, ma semmai dei liberi pensatori educatori.
@@enrico_semeraroalberobello1522 qualsiasi persona col cervello appena funzionante si sarebbe rotto i coglioni di imbattersi sempre in questo prezzemolino che straparla da tutte le parti di argomenti che non conosce perche' lui stesso si rifiuta di conoscere , dato che il suo primo scopo e' quello di diffondere il suo credo negazionista e bestemmiatore.
Eccezionale e straordinario Piergiorgio Odifreddi
@@luciano3039 Sei straordinario! La tua affermazione è semplicemente eccezionale
@@luciano3039 Io continuerò a parlare con te perché mi fa molto piacere parlare con te. Comunque piacere io mi chiamo Francesco Damele
@@luciano3039 Di dove sei ?
@@luciano3039 Ti piace la Liguria ? Ti piacciono Genova e Savona?
@@luciano3039 Molto lieto . Il piacere è tutto mio di parlare con te.
Professore è sempre un piacere ascoltarla Grazie!!
Questo video lo vedrei ancora una infinità di volte.
1 perché mi piace
2 perché non ho capito nulla
3 perché quando sto sulla spiaggia purtroppo non riesco a quantificare la miriade di granelli della sabbia invece di guardare tette e culi
4 poichè non riesco a quantificare il numero di molecole solo del mar Mediterraneo
5 poichè se penso a questi numeri mi viene un tal male di testa che vado a prendere un OKI o una aspirina.
Signor Odifreddi lei è un grande personaggio. Grazie
6. Hai ragione, dopo aver fumato è un esperienza fotonica
@@barabus710
8) Dopo questa cazzata mi sento megglio. Grazzie di esisdere
Mille grazie prof. Odifreddi.❤️
bellissimo grazie professore
Buonasera professore, volevo chiederle quale stima avesse usato per quello che chiama il "volume dell'elettrone", dato che l'elettrone, attualmente, è assunto come puntiforme, non avendo strumenti sufficientemente sensibili per darne una stima del raggio, se non un limite superiore. Grazie in anticipo.
web.archive.org/web/20190410164332/gabrielse.physics.harvard.edu/gabrielse/overviews/ElectronSubstructure/ElectronSubstructure.html
Potrei ascoltare il professor Odifreddi ogni giorno per ore e non riuscirei ad annoiarmi.
sempre ottimo, Prof!
Già Vincenzo Galilei adottò il temperamento equabile sul liuto e scrisse una raccolta di brani nelle 24 tonalità molto prima di Bach. Il liuto (ma anche la chitarra del sec. XVII) avevano i tasti, ma erano dei legacci semoventi di budello, proprio per permettere all'esecutore di temperare lo strumento in base alla tonalità del brano. Come è risaputo col temperamento pitagorico, o zarliniano non tutte le tonalità risultavano intonate soprattutto in contesto armonico contrappuntistico.
Una buona approssimazione era data dal temperamento mesotonico.
Era questa la ragione per cui solo alcune tonalità erano utilizzare e altre no, perché risultavano stonate.
Il temperamento equabile che divideva l'ottava in 12 semitoni uguali, risolveva il problema, ma appiattiva l'espressione musicale che sfugge all'orecchio dell'uomo odierno. Vi sono comunque esecuzioni ancora oggi, nell'ambito della musica barocca, che usano i molteplici temperamenti storici.
Alexander J. Ellis adottò il sistema centesimale attribuendo 100 cent al semitono, 200 cent era il tono, mentre 50 cent il quarto di tono, 1200 cent l'ottava.
Molto interessante l'idea di infinito in musica, ma la fine non potrebbe essere l'inizio e l'inizio la fine, come nei canoni inversi di Bach, ma ancora prima di lui Machaut?
ua-cam.com/video/dcfPr4IN2MM/v-deo.html
Grande prof.. dovresti entrare in Politica al posto di quei 4 ingornanti
@@luciano3039 "ce manca"...neanche la grammatica....
Ma perché non ci sono persone così al governo?
Già, perché. Perché i migliori non si sporcano le mani con la politica, che è fatta in modo che la selezione richiede un copioso pelo sullo stomaco e solo i più propensi alla malversazione vanno avanti.
PERCHE' NON SIAMO RIUSCITI A LIBERARCI DALLA PIAGA DEI PRETI .- g.GARIBALDI .
@@luciano3039 "ce ne sono tante..." ma se non sei in grado di scrivere una riga in italiano, perchè commenti?
Grazie infinite professore
Odifreddi = infinito.
Grande Piergiorgio |cyborg| Odifreddi
Comunque non serve leggere lo Zibaldone, basta leggere L'infinito per trovare l'infinito. Esso è sublimato a livello poetico e anche esplicitamente citato "questo infinito silenzio".
.. e mi sovvien l'eterno e le morte stagioni.... Un concetto poetico dell'infinito del tempo. (sono in linea con Leil
@@giggigiggi9345 un'idea di "infinito" pervade certamente la maggioranza dei versi, ma poi c'è l'effettivo "infinito silenzio", che ovviamente non è un silenzio descritto da un punto di vista matematico, ma non per questo la parola è usata in modo improprio, anzi.
Può essere che Home Simpson faccia capolino dall'orecchio destro di Odifreddi?
Il mio papà, quando avevo 7 anni mi spiegò l'infinito così "immagina un cubo di roccia, alto un km, largo un km e lungo un km. Ogni mille anni un colibrì viene ad affilarsi il becco sulla roccia. Quando tutta la roccia sarà consumata, non sarà passato nemmeno un minuto del tempo infinito" poi mi disegno' il simbolo dell'infinito.....per mesi ho disegnato fiorellini formati da simboli dell'infinito. Così l'ho spiegato a mia figlia e poi a mia nipote....e ha sempre funzionato 😊😊
Ci vorrebbero infiniti Odifreddi!!
Mamma mia, no, grazie. Si fa fatica a correggere le minchiate che dice uno, figuriamoci infiniti!
Adesso avete capito perché Odifreddi è “Odifreddi”??? Grazie Prof.😊❤
Professore...secondo lei 10milioni di Lombardi vaccinati entro l'estate... dovrebbero essere ..dunque...da marzo ad agosto sono 6 mesi, quindi 6x30gg =180giorni... 10.000.000:180= 55.555,5556 al giorno... giusto... possibile?
l'infinito è la lunghezza da un numero matematico immaginario uno al numero due se rimuoviamo la regola di arrotondamento dopo otto o dieci cifre decimali,
perché in questo modo è impossibile arrivare al numero due.
Solo la regola dell'arrotondamento dei numeri dopo un certo numero di decimali confuta la matematica stessa come una scienza precisa.
Ecco, non hai capito un cazzo, bravo.
è tutto un assurdo, più senti i logici e più assurdo sembra il mondo. Il risultato finale dei discorsi logici è un mal di testa, in fine della lezione del professore sembrava che la mia testa era una sfera gonfiata all'infinito, e dentro la mia testa infinita era un altra testa ancor più grande e infinita. Sicuramente questa è la situazione della testa di un logico: "l'essere fuor di testa".
La cosa è molto più semplice di come credi: per capire gli infiniti della logica moderna serve un'intelligenza finita. Semplicemente, la tua intelligenza è insufficiente.
Grande prof!
odifreddi dice che la scienza moderna dice che l’universo è finito, ma non è del tutto corretto, è l’universo osservabile ad essere finito, cioè la porzione di universo dalla quale la luce ha avuto il tempo di raggiungerci, come un orizzonte, mentre si ritiene che l’universo si estenda infinitamente oltre al nostro orizzonte
Che cos'è l'infinito se non la folle idea di un tempo mai iniziato e di uno spazio senza fine
Forse un concetto di infinito che trova corrispondenza in una cosa percettibile con la ragione, senza pensare all'astazione dei numeri, è la temperatura verso l'alto.
ma, quando si parla di sabbia sulla spiaggia, quanto é profonda la spiaggia in questione?
Due metri e venti.
@@aaaab384
Avrei detto di piú.
L’infinito è cosa dell’ aldilà. Dopo la nostra morte comincia il nostro infinito
piu' universi come il nostro ma separati e distanti, come tante bolle di sapone, possiamo pensarli come possibili con il pensiero ma non come realta' effettivamente esistenti , non lo sapremo mai , impossibile uscire da questo nostro unico universo
Sei talmente logico e matematico, che non riesco a finire di seguirti, quindi per me sei un prof. infinitamente indefinito. più mi concentro sull'infinito e più mi avvicino alla pazzia, 👍
volume della sfera=Diametro della sfera^3x( ꙥ/6).
Ottimo tutto pero' segnalo che (min 14'22'') non e' Kubrik che trasse il film dal libro di Clarke ma viceversa o meglio Clarke scrisse sceneggiatura e libro allo stesso tempo
in realtà lo stimolo alla realizzazione del film ebbe inizio dalla lettura che Kubrik fece del racconto precedente di Clarke "The sentinel"(1951) che è considerato l'embrione di "2001 Space Odissey" (1968).
1h15' ahia! La chitarra consente, grazie alla tecnica del c.d. "bending" di coprire tutte le frequenze, il pianoforte no! ☺
Professore, potrebbe spiegarci cosa c'è di realmente infinito in un buco nero? Non la massa, non la densità (perché cmq il buco nero ha un volume non nullo)
Anche quello al centro della nostra galassia ha una massa di miliardi di soli, quindi la materia contenuta è finita. L'eventuale poetico universo al suo interno avrebbe questo limite, oppure no?
A volte penso che i buchi neri siano sopravvalutati, solo perché non ci possiamo vedere dentro e nemmeno la luce ne può uscire.
Non sono "solamente" palle informi di materia molto concentrata?
Anche la Terra, se fosse costretta in un volume molto piccolo (mi pare pari a quello di una mela) diventerebbe un buco nero. Tutto continuerebbe com'è ora, la Luna non si accorgerebbe nemmeno del cambiamento. Non per questo però il buco nero diventerebbe interessante o magico, sbaglio?
Qualcuno qui può fare luce sui buchi neri ;-)?
Riformulo la domanda: da che dati o esperimenti deduciamo che c'è una singolarità? Non potrebbe essere che la massa del buco nero, finita, sia solamente circoscritta in una sfera molto molto piccola, e molto densa (all'interno dell'orizzonte degli eventi) tipo un nucleo, formato da quark o altre particelle elementari?
Noi, da fuori, e senza poter vedere dentro, come faremmo ad decidere questo caso finito dal caso infinito della singolarità?
@@Deathflame82 la cosa infinita nel buco nero, almeno secondo il trattamento della relatività generale, è la curvatura dello spazio-tempo nella singolarità. Nei trattamenti di gravità quantistica (teoria delle stringhe, gravità quantistica a loop) la singolarità non c'è più, anche se questi trattamenti sono ancora in sviluppo e non definitivi (per es. cerca 'fuzzball' su wikipedia). Non c'è nessun dato sperimentale che provi o suggerisca l'esistenza della singolarità; quello che è ormai dimostrato abbastanza sicuramente è l'esistenza dei buchi neri (=regioni dello spazio tempo con un orizzonte degli eventi da cui niente può uscire, ecc). Secondo me se chiedi a 100 fisici teorici che si occupano di buchi neri 99 risponderanno che la singolarità in realtà non c'è, a causa appunto delle modifiche quantistiche alla relatività generale nelle regioni di altissima curvatura.
@@luckyluckydog123 grazie della risposta.
Sempre parlando intuitivamente e non da fisico teorico, non dovrebbe essere ovvio il fatto che non ci può essere una massa non nulla in un volume nullo?
Inoltre, non dovrebbe essere impossibile comprimere la materia oltre il limite per cui le particelle elementari si debbano avvicinare a una distanza minore della distanza di Plank? Non so se esista una "massima densità di Plank" ecco, ma intuitivamente mi sembrerebbe quello il limite inferiore, ma non zero, generando la singolarità.
@@Deathflame82 è impossibile parlare di buchi neri "intuitivamente", perché sono oggetti per cui l'intuizione costruita sulla nostra esperienza di tutti i giorni non funziona. Secondo l'intuizione si può argomentare che la quantità di materia si conserva sempre, ma già a livello di relatività speciale questo non è vero (la massa si può convertire in altre forme, e.g. in radiazione in una reazione nucleare). Nei buchi neri la massa iniziale della stella è tutta trasformata nella curvatura dello spazio tempo, e a livello della relatività generale non rimane niente della massa iniziale. Va anche detto che, dal punto di visto dell'universo fuori dall'orizzonte degli eventi, la formazione del buco nero richiede un tempo infinito, quindi la singolarità è super-nascosta (primo perché per noi fuori ci mette un tempo infinito a formarsi, e poi perché, anche aspettando all'infinito, è dentro il buco). Dal punto di vista di un corpo che cade nel buco, la singolarità invece si forma in un tempo finito.
Certo, la densità di Plank esiste, ma il trattamento standard dei buchi neri non contempla la meccanica quantistica in alcun modo (quindi niente particelle elementari e niente densità di Plank).
@@luckyluckydog123 grazie mille per l'ottima spiegazione.
Ero curioso di capire dove esattamente l'intuizione comune fosse sbagliata.
Infinito è il sapere che lei prof.riesce ad esprimere
Il Prof dice che per la scienza l'universo non è infinito. Da ignorante, non mi è chiaro cosa c'è, per la scienza, oltre i limiti dell'universo. Il nulla? E il nulla non è infinito?
Il modo più semplice per immaginare l'infinito mi pare sia il pensare ai numeri, o ai puntini costituenti un segmento. E siccome entrambi sono infiniti, anche le cose esistenti devono essere infinite altrimenti l'infinitezza dei numeri/puntini non avrebbe corrispettivi nel mondo materiale. O no? 😊
Ma i puntini hanno dimensione "zero" per definizione. Quindi la lunghezza complessiva dei puntini allineati in un segmento è 0 X infinito = 0. Anzi non si potrebbero neanche allineare, perché non hanno una dimensione lungo la quale metterli in fila, il che non porta da nessuna parte. Più giusto pensare ai numeri reali tra zero e uno, che sono infiniti. Ma anche qui si cade nel paradosso. Giustamente il prof.dice che la superficie di una sfera è una quantità finita....ma c'è di mezzo il pi-greco che ha infiniti decimali. Dunque abbiamo una grandezza geometrica finita, ma contenente in sè infiniti elementi numerici, cioè incalcolabile. Il prof. lo sa bene ma non può scendere in tutti i dettagli in questa sede.
@@vitovittucci9801 Ma certo non intendevo trattare l'infinito in senso strettamente matematico che non è il mio campo ma scherzosamente casomai il paradosso è insito nella natura stessa del mondo il tempo come lo spazio si può dividere all'infinito e questo infinito è dunque infinitesimale ed incorporeo .. Più si indaga la materia più i suoi minimi componenti si assottigliano stringi stringi arriveranno al vuoto entro cui risiede la chiave ultima di tutta questa nostra rappresentazione.
Zero x infinito non è zero: è forma indeterminata.
Si può pensare che lo spazio nelle dimensioni dei quanti , oltre un certo limite , non sia più divisibile . Si raggiunge il limite minimo indivisibile di unità di spazio.
@@vitovittucci9801 Quattro secoli di sviluppo della matematica caduti nel nulla. Non hai capito una mazza di niente.
Vorrei fare una riflessione su l'infinito. Noi siamo gli osservatori del cosmo e la fonte per parlarne è il nostro cervello che è strutturato da miliardi di cellule neurali che obbediscono alle leggi fisico/matematiche del nostro universo. Quindi tutto quello che noi osserviamo, pensiamo è reale o realizzabile nel nostro universo e anche l infinito che fa parte del nostro pensiero lo è. Lo scienziato Einstein solo con la forza del pensiero, con le sue equazioni, con la fisica teorica ha predetto le leggi della relatività ristretta e generale del nostro universo. Quindi dentro di noi c'e l'infinito sotto forma di pensiero. Allora perché dare dei limiti al microcosmo e al macrocosmo quando il finito è infinito? Per dirla in breve, oltre ai miltiuniversi, sono realizzabili anche infiniti ciclici, senza inizio ne fine. L'omega "grande" o infinito assoluto è fuori e dentro di noi in quanto il nostro pensiero ha dentro di sé la comprensione dell'infinito. Non so se è chiara la riflessione di pensiero infinito. Il 🙃🙂🙄😅😅😅
E' il ragionamento ontologico di S. Anselmo per dimostrare l'esistenza di Dio. Siccome riesco a pensare all'infinito, allora questo è reale o realizzabile. Non ricordo più quale filosofo tedesco replicò ."Allora basta pensare a una quantità infinita di talleri per averli in tasca. Siamo ricchi ! "
@@vitovittucci9801 i talleri sono reali o sono realizzabili. Per il calcolo della probabilità : sono ricco o sono povero , o tutto o niente, infinito o più infiniti, Grazie per la risposta molto riflessiva, saluti 😇😇😇
L'infinito è un concetto che possiamo solo immaginare... ma non vedere o sperimentare. Si pensa che ogni cosa nella realtà fisica non sia infinita, ma FINITA: nemmeno le infinitesime parti di spazio. Non si può spezzattare un centimetro di spazio all'inifinito.. ad un certo punto raggiungeremmo la lunghezza di Planck. Quindi passeremmo in piccoli "parti" di spazio , tantissime ma non infinite. Forse se le cose fossero veramente infinite non potremmo neanche muoverci, poichè il moto sarebbe un processo infinito e quindo non si raggiungerebbe mai un passaggio da un punto A ad un punto B
@@itsiwhatitsi il macrocosmo e il microcosmo hanno dei limiti e quindi possiamo definirli " finiti " ma il "tutto", dal macro al micro, dalla relatività ai quanti, è un continua trasformazione ciclica e infinita. Niente si crea, nulla si distruggere ma il tutto si trasforma "Lavoiser ". Quando parlo di infinito mi riferisco alla ciclicità fluttuale quantistica dell'universo, dal Big Bang al big crunck, o alla morte termica per espansione infinita dello stesso se la costante e >1. Nulla vieta il riformarsi di materia e antimateria dalle fluttuazioni quantistiche del "nulla". Trasformazione ciclica infinita dell'universo. Questo ci nega la possibilità di una teoria del tutto, come ricercata dal chiarissimo astrofisico Hawking, in quanto rincorrere l'infinito non ci è possibile, l'infinito che rincorre l'infinito. Se sbaglio, correggetemi, grazie
@@michelecaliano5098 sì la costante "e" è l'Entropia... le fluttuazioni e i cambiamenti sembrano rendere impossibile un vero determinismo. Anche se troveremo una formula per spiegare il grande e il piccolo questa "formula" non sarà mai in grado di controllare le cose. Basta il già scoperto principio di indeterminazione per dirci che l'imprevedibilità è sempre e comunque insita nelle cose. La cosa che dicevo prima è che "matematicamente" esistono infiniti punti in un segmento, ma fisicamente questo processo non è fattibile per cui l'infinito in fisica non esiste
19:50 ma quando? Mi pare che non sia molto aggiornato.
La teoria del cosiddetto multiverso dice esattamente quello che dicevano nell'800, che sicuramente avevano ragione. L'universo non può che essere infinito, anche se si usa l'escamotage di chiamarlo multi- invece di uni-. Qui Ghisellini lo illustra.
ua-cam.com/video/jUWy10cBE6U/v-deo.html
Si vede che passa troppo tempo coi preti a rileggere la bibbia e non riesce ad aggiornarsi su cosa pensano altri.
Come noto ognuno si mette coi propri simili ...
E sarebbe allievo di Tullio Regge?
"Ma mi faccia il piacere...."
Incredibile quanto si sia ragionato sull' infinito in tutti i modi possibili nell' arco di secoli e secoli quando noi tutti abbiamo la
dimostrazione di un infinito in una superficie finita:
I peli di un gatto
In realtà la tesi più accreditata al momento circa l'età dell' universo è 18 miliardi di anni
Le tesi sono teorie pertanto si tratta di supposizioni non della realtà, ce lo ha fatto comprendere la visuale il Telescopio spaziale Hubble dopo la riparazione della sua ottica.
@@tullio284 hai ragione. Tuttavia c’è un imprecisione: il telescopio non era il telescopio spaziale Hubble, ma era il telescopio Planck, che ci ha fornito le immagini della radiazione cosmica di fondo per capire che l’universo ha 13,8 miliardi di anni.
Catilina, non abusare della mia pazienza finita...
Errore professore. Kubrick non trasse Odissea nello spazio dal libro di Clark ma furono scritti di pari passo da un idea di Kubrick
Infinito = indefinito(t)
Fantasticando ho usato come unità di misura il nostro Cosmo pensando facente parte di un super Cosmo, dove il nostro Cosmo fa parte di una super galassie di cento miliardi di cosmi in un super Cosmo, dove a sua volta il super Cosmo fa parte di una iper galassia di un iper Cosmo, che a sua volta fa parte di una mega galassia in un mega Cosmo, che fa parte di una ultra galassia in un ultra Cosmo, che fa parte di una arci galassia di un arci Cosmo, che fa parte di una extra galassia di un extra Cosmo, che fa parte di una multi galassia di un multi cosmo ....domanda .. quante stelle conta il multi Cosmo ?
quando parla di religione e mette a tacere tutti è esaltante
Turner...
Fossi stato al posto di Mattarella, avrei preferito Odifreddi tutta la vita
Grande, l’infinito non esiste nel nostro spazio-tempo finito. Come disse Einstein la unica cosa infinita che conobbe fu la stupidità umana 😊
Terzo💪😎
2021.02.2 A
Le hai contate tu??? 11 miliardi di stelle??? Ma fammi il piacere!
di sicuro i numeri sono infiniti
Le palle sono tante milioni di milioni ma le palle dei matematici sono palle di qualità!
Ma va la'.
Quasi tutti abbiamo 10 dita, è sufficiente questa affermazione, mio cuggino ne ha 25
www.wikiwand.com/it/Polidattilia
La logica dell'infinito non appartiene a GALILEO GALILEI????
quanto è infinito l'infinito? tutto va inserito in un contesto di gradualità. il numero è in grado di rappresentare completamente il numerico? o qualcosa manca. Come diceva E. Block nella filosofia del non ancora.
come dice Dowkins siamo classificatori classificati dalle nostre classificazioni.......
Dawkins intendi?
@@TheIceThorn bella thelce
evviva la ZETETICA.......