Attrito - L'Attimo Del Dubbio (Full Album + Testi)

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  • Опубліковано 3 лют 2014
  • Artista: Attrito
    Album: L'Attimo Del Dubbio (2014)
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    "Ci sono momenti difficili, complicati, che sembrano portare alla rassegnazione, attimi di solitudine e di inerzia in cui ci si abbandona nelle mani della quotidianità, della persuasione, dell'abitudine. Lotte che sembrano non avere fine. Ci sono poi quegli attimi in cui tutto sembra più lucido, in cui si sceglie, si concretizza e si rifiuta. Attimi che possono durare un istante e contenere la libertà di dire "io sono vivo". L'impulso che fa abbracciare l'ignoto, ciò che si oppone alla monotonia della costrizione, la consapevolezza del proprio essere unico e l'unico autore del proprio pensiero e delle proprie azioni. È quell'attimo che è una scintilla per il fuoco delle nostre coscienze, che può far cadere un mondo di certezze alle spalle. È l'attimo in cui decidiamo che rischiare le conseguenze di una scelta sia comunque meglio che rischiare di non farla mai una scelta. È l'attimo in cui si affilano le idee così come si affilano i coltelli.
    È l'attimo del dubbio."
    01 - Polvere
    semina sconfitte sotto un'ombra di cemento
    l'aria rarefatta, io schivo controvento
    l'odore claustrofobico che serra i cancelli
    e una stoffa dipinta di niente
    una stoffa dipinta di morte
    sotto un'ombra di cemento
    siamo polvere di fuoco per gli occhi dell'impero
    come potrei amare un posto a cui non appartengo
    come potrei amare un posto che non mi appartiene
    siamo sperimentazione, siamo corpi senza nome
    automa, lo sguardo fisso al suo cospetto
    no! senso di potenza e vanità
    nelle mie notti sogno ancora la realtà
    l'ho vista in fiamme
    semina sconfitte sotto un ombra di cemento
    l'aria opaca e oltre il mondo sospetto
    imponente fantasma di marce eleganze
    di una stoffa dipinta di niente
    siamo sperimentazione o siamo polvere?
    o siamo polvere?
    02 - Io e Dio
    Non è la mia causa, non abbasso la guardia
    oggi da qui riparto io
    rivolto al nulla creatore
    ad ogni passo l'incognita che fa la mia occasione
    mi ammazza la sua ombra, non resta che distruggerla
    non avrò pace finché non vedrò cenere
    finché non vedrò frantumarsi il cielo
    e insieme la condanna che respiro sulle pietre
    di questa terra
    vuole annullarmi!
    lasciarmi scomparire dietro un pugno di miseria
    vuole annullarmi!
    trafiggere con la rassegnazione ogni mia sera
    vuole annullarmi!
    strappare dai miei sogni le scintille potenziali
    vuole annullarmi, vuole annullarmi
    ed io saprò essere polvere?
    Sapremo essere polvere?
    Non abbasso la guardia, saprò stare in piedi
    allora avrò gettato un altro dio dalle mie tasche
    Mi accorgo mentre scrivo che anche la mia mano trema,
    che Cristo ha vinto nella pace di chi ancora non si accetta
    gioia di vivere opponiti a questa rinuncia
    opponiti a questa rinuncia
    03 - Come Soffocare
    ricordo quel sogno
    non capivo dove stessimo andando
    vedo ancora uno spettacolo di foglie,
    è colla negli occhi e le mani
    sono ancora legate tra loro
    un istante di vita sul mondo
    poi di nuovo l'angoscia nel petto
    è come soffocare
    tra le piume di una coperta di spine
    tra le piume di una coperta di spine soffocare
    sotto la stessa paura, la conosco!
    ancora cammino nel grigio
    ancora nella tristezza del grigio
    è colla negli occhi e le mani
    sono ancora legate tra loro
    e è come soffocare
    ancora cammino nel grigio
    torna ogni tanto quel mostro e ci accoglie,
    ci illude in un nuovo percorso
    solo un passo per capire che è ancora lo stesso
    e domani nemmeno quel passo!
    04 - Quelle Mura
    voglio respirare l'aria ancora un'ultima volta
    prima di vedere solo quelle strette quattro mura
    come può essere capace questa vita
    di abbandonare il sogno
    di un'esistenza mai vissuta?
    ritorna da me
    ritorna da me salvezza
    ritorna da me vendetta
    per fuggire da quelle mani tese
    gabbia del corpo, gabbia della mente
    questo sole a scacchi anche là fuori è una condanna
    ma qui non c'è il giorno, non c'è la notte
    amico, non ti ho mai visto
    ma le tue urla mi raccontano tutto di te
    forse quelle mura
    sono anche attorno a me
    ascoltami, dobbiamo bruciare queste gabbie
    quando riaprirò gli occhi sarà tutto finito?
    05 - Sguardo Corto
    dietro la distanza degli eventi
    l'inerzia in questi giorni che sbriciola gli occhi
    sa di luce che abbaglia le vite nell'oblio delle indifferenze
    quando riuscirò a saperlo?
    punte di ghiaccio pungono la fronte
    e forse è l'ultimo pensiero che hai soffocato:
    "lei" non nasce dal niente e forse è troppo il poco che stringo.
    sono queste, sono queste, sono queste
    le coscienze sempre salve, le distanze
    dietro la distanza degli eventi,
    l'inerzia in questi giorni che sbriciola gli occhi
    sguardo corto!
    osserva ciò che ti circonda
    non è forse la tua condanna?
    osserva l'inganno
    si mostra lontano ma è sotto casa
    sotto uno sguardo corto

КОМЕНТАРІ • 6

  • @claudioortolan2110
    @claudioortolan2110 11 місяців тому

    Visti nel '87 a Villa Pisani ( Montebelluna TV ) ricordo la cantante bellissima donna e l' invito ad andare a Roma a Forte Prenestino a vederli purtroppo non realizzato bei tempi boys cazz 😢 nostalgia canaglia 🫶😋

  • @nomeecognome2578
    @nomeecognome2578 6 років тому

    I miei preferiti del punkhardcore italiano

  • @ollimrto6815
    @ollimrto6815 2 роки тому

    ❤🤘

  • @valonarecords3112
    @valonarecords3112 7 років тому

    cazzo siete dei grandissimi!

  • @becero9484
    @becero9484 Рік тому

    Porco dio che album! un abbraccio ai compagni di Trento.Saluti afasici da berlino

  • @edoliverdiseasehc4313
    @edoliverdiseasehc4313  10 років тому +6

    06 - Notti Eventuali
    i muri osservano anche se la città tace
    sembra un manto di occhi questa scatola di vetro
    è il suo giudizio che organizza queste anime alienate
    così distanti in pochi metri
    anche sta notte così distanti
    un filo spinato divora spazi spenti
    luoghi della costrizione senza luce
    il loro fare resta un cancro maledetto
    e passa spesso silenzioso nelle vene
    occhi di ferro conservano i respiri
    di chi sente il suo rumore
    forse stanotte
    forse stanotte succede qualcosa
    guardo distante,
    anche oggi il cielo grigio sembra stanco di morire
    ma forse sta notte è successo qualcosa
    boom!
    07 - Come In Una Notte D'Inverno
    Qui regna attualmente la più grande calma.
    Tutto è silenzioso come in una notte d'inverno
    avvolta nella nebbia, solo un piccolo rumore
    un piccolo rumore misterioso e monotono
    come gocce che si infrangono:
    sono le rendite dei capitali
    che cadono nelle casseforti
    nelle casseforti dei capitalisti
    facendole quasi debordare
    si ode distintamente
    il continuo montare delle ricchezze dei ricchi
    di tanto in tanto si mescola a questo sordo scrosciare
    qualche singhiozzo emesso a bassa voce
    è il singhiozzo dell'indigenza
    talvolta echeggia un leggero suono metallico
    un leggero suono
    come d'un coltello che s'affila
    08 - L'Incubo Della Quiete
    Nella testa voci ripetono:
    potrebbe essere tutto diverso.
    Le soffoco quotidianamente
    Urla quotidiane sono gemiti,
    anche oggi sento i chiodi della solita tempesta!
    Grandine sui miei propositi
    individui risucchiati nelle fauci della folla
    nella folla si ricalcano i ritratti dei più unici momenti
    vedo nascere i sovrani della vita solo in questo mare calmo,
    solo in questo mare calmo
    dove l'anima dell'ordine si nutre di consensi
    la paura (affogo) ne delimita orizzonti (vedo)
    le case sono trappole (sento)
    nuove ansie ci bombardano le ore
    le nostre possibilità, le mie possibilità
    abbandoniamo ogni modello
    e finalmente rivolgiamoci a noi stessi
    e finalmente io ti vedo
    pensiero che ritorna nell'azione
    nell'odio assaporato nel disprezzo
    dell'obbedienza tanto quanto del comando
    09 - Normalità
    Pianificata forma di pazzia:
    (hai trovato)sterile riscontro, indomito e pensante
    libera il pensiero, miccia della mente
    eclissi per quel sole travolgente
    routine! dannata illusione di coerenza
    aspetto il mio battito più forte
    l'occhio mi tiene con sé tra le morse
    paranoia, angoscia, apatia e congelamento
    è sanità mentale! docilità, è utilità
    la piaga dietro il viso che consideri normale
    chi è normale?
    routine! dannata illusione di coerenza
    vittima dell'esistenza
    senza ragione! la tua ragione,
    a perdersi nella normalità
    sopravvivenza
    legge, morale, regola perversa
    vita senza volontà
    la ragione che d'inerzia si consuma e si rassegna.
    Un'eresia nell'ordine aspettando le macerie
    lucciola che accende questa tua normalità
    10 - Decisione
    Mentre la nebbia è ancora lontana
    e sono ancora sveglio
    verniciati di una luce stanca: attimi
    arrugginisci gelida e ingombrante distrazione
    rabbia stringimi!
    perché io possa respirare ancora quella vita
    disfare i nodi per ricordare gli attimi
    per ricordare quegli attimi che erano miei
    apro gli occhi, grido e non mi riconosco più
    sentimento lacero, lo stringo nei pugni
    è la luce che ancora è rimasta,
    per poco non perdo il confine
    è il confine delle mie certezze
    11 - Non dormirò
    maledico l'insonnia
    che mi accompagna da giorni, il vento che mi ascolta
    sembra dirmi che non ho più scelta
    per ogni istante rubato
    brilla negli occhi una cieca vendetta
    per ogni istante rubato
    non dormirò fino all'alba della mia rivolta
    non dormirò
    continua il morso sulla mia pelle:
    quello che perdo, cosa mi serve?
    continua il morso, non ho più tempo
    i miei fantasmi mi stanno uccidendo
    devo strapparli e non dargli più ascolto
    è l'attimo del dubbio quel momento
    prepara la tensione quel momento
    mentre corrono i pensieri: domani è troppo tardi!
    dopo questa luna tornerò
    dopo questa luna tornerò per stringere
    nelle mie mani i sensi, nelle mie mani
    su questa mano conto i miei giorni e penso
    dove questa notte hanno dormito i miei nemici e dove
    si sono consumati ancora fuochi di vendetta
    sembrano chiudersi le dita sembra stringersi il pugno
    io no, non dormirò