Il *Belìce* è un fiume siciliano che ebbe ai greci il nome di un Dio, *Ὕψας **_pronuncia (Húpsās)*, dagli arabi, durante la dominazione saracena, il nome di *al-Qārib _(il vicino)_* e dagli *Arbëreshë di Sicilia* il nome di *Honi* perché nasce nella *Piana degli albanesi* e dagli *italiani* una pronuncia sbagliata di cui il Dio del fiume se ne amareggiò. Durante il terremoto della valle del Belìce del 1968 _(370 morti di cui 10 soccorritori, 1.000 feriti e 90.000 sfollati)_ i giornalisti della RAI commisero un arbitrio: *_spostarono la cadenza dalla seconda sillaba alla prima per cui il Belìce divenne il Bèlice._* *E questo fosse niente.* In questa valle vi è *Salaparuta, il luogo più importante nella storia del Jazz. Se Salaparuta non fosse esistita, mai esistita, se i *salitani* non avessero mai fatto parte del genere umano non avremmo avuto *Nick La Rocca* nato a New Orleans (figlio di Girolamo di di Salaparuta e Vita De Nina) che nel 1918 sostituì la parola jass in jazz nel nome della sua formazione, che divenne così il primo a farsi riconoscere con il nome jazz: *Original Dixieland Jazz Band*. La Rocca, da molti, è considerato un pioniere del jazz classico, uno dei primi interpreti in assoluto. La sua arte influenzò tutto quello che venne dopo. *E questo fosse niente.* Non avremmo avuto *Louis Prima*, nato a New Orleans, ma nipote di Luigi Di Prima emigrato da Salaparuta nella seconda metà dell’Ottocento. Louis Prima era molto orgoglioso delle sue origini, e ad ogni esibizione non mancava di far sapere al pubblico che era italo-americano e di New Orleans. Nel suo modo di cantare e di suonare erano evidenti molte influenze dell’Italia Meridionale: la teatralità dei gesti della sceneggiata o dell’opera dei pupi, l’arte scenica e le feste popolari del sud. Iniziava i concerti sempre con: *_“My name is Louis Prima, I'm from New Orleans e song’Italiano”_* Dal pubblico rispondeva sempre uno - non si sa se era lo stesso di sempre a New Yor, a Los Angeles, a Miami - *_“Uè, paisà”_* Lui scoppiava a ridere e iniziava con *Keely Smith* o con *Sam Butera* al sax un duetto, una macchietta. *E a volte per una pronuncia sbagliata noi roviniamo tutto: Belìce, Belìce non Bèlice.*
As a fan of Louis Prima i give this:😊😊😊😊😊😊👍👍👍👍👍👍
I am waiting for your U.S. tour. We need some Louis Primo revival on this side of the pond.
👏👏👏👏👏👏👏👏
Grande Ray. Love you.
bellisssimisssimoooooooooooooooooooooooooooooooooooo
Ah ces Italiens et leur sens de l'exagération :-)
per me è il n1 u boss
Perché???
Il *Belìce* è un fiume siciliano che ebbe ai greci il nome di un Dio, *Ὕψας **_pronuncia (Húpsās)*, dagli arabi, durante la dominazione saracena, il nome di *al-Qārib _(il vicino)_* e dagli *Arbëreshë di Sicilia* il nome di *Honi* perché nasce nella *Piana degli albanesi* e dagli *italiani* una pronuncia sbagliata di cui il Dio del fiume se ne amareggiò.
Durante il terremoto della valle del Belìce del 1968 _(370 morti di cui 10 soccorritori, 1.000 feriti e 90.000 sfollati)_ i giornalisti della RAI commisero un arbitrio: *_spostarono la cadenza dalla seconda sillaba alla prima per cui il Belìce divenne il Bèlice._*
*E questo fosse niente.*
In questa valle vi è *Salaparuta, il luogo più importante nella storia del Jazz. Se Salaparuta non fosse esistita, mai esistita, se i *salitani* non avessero mai fatto parte del genere umano non avremmo avuto *Nick La Rocca* nato a New Orleans (figlio di Girolamo di di Salaparuta e Vita De Nina) che nel 1918 sostituì la parola jass in jazz nel nome della sua formazione, che divenne così il primo a farsi riconoscere con il nome jazz: *Original Dixieland Jazz Band*. La Rocca, da molti, è considerato un pioniere del jazz classico, uno dei primi interpreti in assoluto. La sua arte influenzò tutto quello che venne dopo.
*E questo fosse niente.*
Non avremmo avuto *Louis Prima*, nato a New Orleans, ma nipote di Luigi Di Prima emigrato da Salaparuta nella seconda metà dell’Ottocento.
Louis Prima era molto orgoglioso delle sue origini, e ad ogni esibizione non mancava di far sapere al pubblico che era italo-americano e di New Orleans. Nel suo modo di cantare e di suonare erano evidenti molte influenze dell’Italia Meridionale: la teatralità dei gesti della sceneggiata o dell’opera dei pupi, l’arte scenica e le feste popolari del sud.
Iniziava i concerti sempre con: *_“My name is Louis Prima, I'm from New Orleans e song’Italiano”_*
Dal pubblico rispondeva sempre uno - non si sa se era lo stesso di sempre a New Yor, a Los Angeles, a Miami - *_“Uè, paisà”_*
Lui scoppiava a ridere e iniziava con *Keely Smith* o con *Sam Butera* al sax un duetto, una macchietta.
*E a volte per una pronuncia sbagliata noi roviniamo tutto: Belìce, Belìce non Bèlice.*
N
Orrendo
mais c'est pas mal ça 👍🇨🇵🖐️