Non serve molto per capire la grandezza del gramde torino. Parliamo di una leggenda eterna. Se già sin da allora fosse esistita la champions il torino ne avrebbe vinte 5 di fila. Mentre noi della juve saremmo ancora miseramente a 2. Basta poco per cambiare la storia, purtroppo a cambiare quella storia fu una tragedia.
Che Grande Uomo Boniperti, purtroppo oggi uomini di successo con una nobiltà d'animo simile non ne nascono più...erano avversari,erano tutti grandi campioni dello sport...ma erano anche grandi Uomini.
Mi innamorai da bambino della Juventus, grazie all'avvocato Giovanni agnelli ed Giampiero boniperti, io ero piccolo e non lo capivo ma, sentivo i commenti della gente grande, e cosi inizio il mio amore per la signora, oggi e diverso, altre culture manca la loro signorilità
Grande uomo. Grande presidente. Il "Grande Torino" è un mito dello sport, deve essere sempre onorato, stimato, ricordato, portato ad esempio da tutti gli sportivi, come ha fatto Boniperti sia da calciatore sia da dirigente, essendo esso un patrimonio incommensurabile di tutta la civiltà italiana ed europea, calcistica e non, degli ultimi 80 anni. Sono juventino ma pagherei per vedere un Toro forte davvero, in grado di farmi vivere l'epopea che ho potuto conoscere solamente dai giornali e dai racconti di mio padre.
Purtroppo, da juventino, devo darti ragione sulla coppa dell'85...una vergogna che non abbiamo mai lavato. Sul campo mi sta bene tutto, potevano anche non sapere, ma dopo andava restituita la coppa o - come minimo - non mostrarla al rientro. Il Grande Torino e la sua storia dovrebbero insegnarla nelle scuole!
Restituire la coppa? Sarebbe stata una sconfitta per i 39 Angeli bianconeri in paradiso. Quella coppa è il simbolo che ci unisce tutti, che ci fa ricordare di quei 39 Angeli innocenti, vittime della ferocia inglese. Non strumentalizziamo tutto, non ragionare come quelli della "Coppa vinta con i morti". L' avvocato aveva ordinato il rientro a Torino della Juventus quella sera, stessa cosa la società Liverpool ma fu la UEFA a far giocare la partita ugualmente (e fu meglio, in caso di partita rinviata la tragedia avrebbe assunto dimensioni ancora più grandi). Quella coppa non dobbiamo considerarla come una coppa dei campioni ma come la coppa dei nostri 39 Angeli.
@@michelecarrera1999 sono convinto che, tale e l'invidia degli anti juventini che, se non la giocavi quella sera, ti dicevano, avete messo in pericolo altre persone non giocandola, oppure, avete trovato la scusa per non perdere quella sera, ansicche vincerla l'avremmo persa ti dicevano, neanche con i morti l'avete vinta, se si rinviava e si vinceva la chiamavano la coppa dei morti, quella del 96 e pure fasulla in quanto dicono che erano dopati, se un giorno verrà la terza avranno un'altra scusa per dire che e fasulla.
@@sulteriosultan8229 a parte il rispetto per i morti ed il dolore delle famiglie, a parte che non era una situazione facile per giocatori e dirigenti... Detto questo, almeno avrebbero potuto evitare di esultare (ricordo Platini all'uscita dall'aereo), poi si parla di stile Juve... boh!
Complimenti plc20100, il commento mi sembra di una sportività ed una obiettività unici...Per cortesia, almeno su queste cose, che sono cose della VITA, pertanto serie, dove si parla di morti ecc, gradirei non leggere commenti di questo tipo , per lo meno sulla MIA pagina, Vi spiace? Grazie.
L'uomo che disse che vincere non è importante ma è l'unica cosa che conta non ha la mia stima. Ha sempre rappresentato la supponenza e l'arroganza del potere economico e sportivo che ha stritolato la nostra città ed il nostro paese. Poi, per carità, rispetto alla dirigenza attuale della Juventus questi signori svettano per eleganza e savoir faire. Ma, detto questo, nulla di più.
Nel calcio e l unica cosa che conta vincere. Ma non vuol dire a tutti i costi. Questo e quello che secondo me non si e capito della frase. Non a tutti i costi. E chi ha fatto sport di qualsiasi genere sa che l unica cosa che conta e vincere. Il resto sono chiacchere o alibi che trovano il tempo che trovano
@@danielenicolasi8167 son del Toro e pure io l'ho interpretata come dici tu...che poi è la verità, certo, quando perdete ve la sbatto in faccia sta frase celebre ...come un boomerang, ma alla fine, dati alla mano...pensando al Toro per dire, dominammo la finale....ma vincemmo un C...perchè' vincere è l'unica cosa che conta...ed aver giocato meglio non mi ha rinfrancato anzi, ha reso indimenticabile in senso negativo quella notte di merda.
*Buona domenica con ode a Piero Umiliani, Giampiero Boniperti da Barengo morto il 18 giugno 2021 e a "Quello lí"* Buona domenica sopratutto a chi soffre in silenzio la mancanza delle "domeniche di pallone", una domenica senza *Boniperti* , *l'odiato Boniperti* al quale il mondo del mito lo ringrazia per non aver compreso il " *verbo calcistico* " di un ragazzino di Lanus nei sobborghi di Buenos Aires. Ma non poteva perché " *quello lì* " era il Suo opposto. Giampiero Boniperti é classe, arroganza e prepotenza ma la classe, l'arroganza e la prepotenza dei potenti, dei faraoni, degli imperatori, del pavone: *lo stile Juventus* , lo stile di Giovanni Francesco Luigi Edoardo Aniceto Lorenzo Agnelli, figlio di Edoardo e di Aniceta Frisetti, che fissava appuntamenti a Benito Andrea Amilcare Mussolini, presidente del consiglio dei ministri, e non si presentava perché " _erano usciti impegni all'ultimo momento non rinviabili_ " " *Quello lí* " é il miracolo degli ultimi, é Odisseo, é Mosè, é Annibale, é Palestina, é Blues, é la coda del pavone. Nel 1963 Giampiero Boniperti, ritiratosi dal calcio giocato da due stagioni, divenne presentatore di una trasmissione televisiva che parlava di calcio, tecnica di calcio. La trasmissione calcistica passò alla storia anche per la sigla DRIBBLING, un pezzo raffinato, jazz, pop e coralità dei balletti tipici degli anni sessanta, del *grande Piero Umiliani* . *"Il Gioco del calcio"* fu una trasmissione ideata da Bruno Beneck e condotta, appunto, da Giampiero Boniperti dal 7 novembre 1962 al 2 gennaio 1963 ( _replicata nell'estate del 1964_ ) in cui *Losi, Hamrin, Sivori, Rivera, Piola, Cervato, Mora* insegnavano le tecniche calcistiche. Il brano qualche anno più tardi, nel 1968, divenne la sigla della DOMENICA SPORTIVA. Per un'altra trasmissione storica del calcio televisivo, 90° MINUTO, il GRANDE UMILIANI compone il tema "DISCOMANIA", (inciso nel 1978) sigla finale dal 1981 al 1987, altro esempio di longevità musicale delle composizioni del maestro. *Grande Boniperti, Grande Umiliani, "Quello lí" é un miracolo.* Vincenzo Russo Traetto ua-cam.com/video/86sCWkA3zo4/v-deo.html
Ué pirlotto cazzo te ne frega della nostra Coppa Campioni?! Voi prima giocatela una finale... ah che non sia finale UEFA con Moggi dirigente però :))))
Mr. B. Restituire quella Coppa sarebbe stato come fare finta che non fosse successo niente. Invece erano morti 39 angeli bianconeri e quella coppa deve rimanere a memoria di quell'evento tragico, affinchè certi scempi non accadano mai piú. I giocatori festeggiarono perchè non sapevano della reale portata della tragedia, ma furono esultanze di rabbia e non di gioia. La Juve aveva ordinato di non rientrare in campo con la coppa, solo che Platini, in piena trance agonistica rientrò per farla vedere ai tifosi. Di tutto questo si scusarono i giocatori ed il giorno dopo il numero 10 bianconero era all'ospedale dai tifosi feriti.
@@granatakorpsgranatakorps5921 Ahahahahahah chi?? Se tifi Torino vai tanquillo dai :))) Le altre negli ultimi 9 anni, come il tuo toro, sono lì solo per far numero in Seria A, basta vedere le rose.
Mr. B. Restituire quella Coppa sarebbe stato come fare finta che non fosse successo niente. Invece erano morti 39 angeli bianconeri e quella coppa deve rimanere a memoria di quell'evento tragico, affinchè certi scempi non accadano mai piú. I giocatori festeggiarono perchè non sapevano della reale portata della tragedia, ma furono esultanze di rabbia e non di gioia. La Juve aveva ordinato di non rientrare in campo con la coppa, solo che Platini, in piena trance agonistica rientrò per farla vedere ai tifosi. Di tutto questo si scusarono i giocatori ed il giorno dopo il numero 10 bianconero era all'ospedale dai tifosi feriti.
acomo Bonetti 1. la Juve non voleva giocare quella finale 1bis l'avvocato aveva ordinato il ritorno in patria dei bianconeri 2. si dovette giocare per motivi di ordine pubblico 3. Il liverpool non voleva giocare senza l'ufficializzazione della finale 3 bis bis pensa in caso di vittoria Liverpool l'italiano medio avrebbe detto 8 su 8, tant'é che in moltissime partite della Juve si inneggia a quella tragedia. 4. Platini e co. sbagliarono ad esultare ma vanno giustificati perché in completa trance agonistica e messi in mezzo ad una cosa più grande di loro(arrabbiati e addolorati hanno sfogato tutto in quell'esultanzaarrabbiata, in giusta e di cui poi si sono pentiti. Inoltre avevano notizie frammentarie e non sapevano l'entità della tragedia. 4bis il giro di campo fu ordinato dalle autorità belghe per far fuoriuscire i tifosi del Liverpool e tenere dentro quelli della Juve 5. Platini ha parlato dell'Heysel sia da pres. Uefa che in inverviste ed autobiografia. 6. leggi cosa ne pensa la madre di Giuseppina Conti, ragazzina 17enne perita in quel giorno infausto. 8 detto ciò bisogna ricordare sempre e per primi i 39 angeli bianconeri. 8bis quella coppa rimarrà a memoria di quella tragedia.
Ridicolo come tutti quelli che usano la tragedia dell'85 per infangare il nome della Juve. Bisogna conoscere i fatti prima di sparare a 0. Qualunque squadra avrebbe giocato e accettato quella coppa, poche, come la Juve, non volevano giocarla. Ma la uefa decise cosi. Vergogna lo dici a quelli della partita della lattina, se hai voglia informati cosa sia. Vergogna lo dici a quelli che insultano i morti dell'heysel e di superga senza essere puniti. Alla Juve devi rispetto per 100 e piu motivi. Una su tutte, senza di lei non esisteva neanche una coppa del mondo nella bacheca della figc, e il calcio italiano chissa quanto ci avrebbe messo a fare il salto di qualità che fece prendendo come esempio la società Juve, anni '30 in primis, che rivoluzionarono il calcio italiano. Guardatevi l'ippica, che fate meglio.
@@raffaeledeguida1819 Raffaele, quanto il signor Giacomo sostiene qui sopra corrisponde alla verità dei fatti. Aggiungo che i disordini non furono affatto provocati dai sostenitori della Juventus, che, di fatto, furono vittime e non carnefici. Ma non capisco che senso abbiano queste polemiche, di fronte ad un commento di Boniperti sul Grande Torino che mi sembra garbato e sincero. La saluto cordialmente. Alessandro Errigo, giornalista
Non mi piace. Non mi piace sentire Boniperti parlare dei nostri Eroi. Quello stesso Boniperti che esultò con la Coppa Campioni al cielo, la coppa di Bruxelles. Vergognati Marisa, sei un infame. UG
Frank-To Ma quando mai ha esultato? Fu lui stesso quella sera ad ordinare il rientro immediato in patria della Juventus. La Uefa poi decise di far giocare e fu Meglio perché altrimenti il numero delle vittime sarebbe aumentato ancora
Un grande! Riconoscere i meriti dell'avversario non è da tutti.
R.I.P
Non serve molto per capire la grandezza del gramde torino. Parliamo di una leggenda eterna. Se già sin da allora fosse esistita la champions il torino ne avrebbe vinte 5 di fila. Mentre noi della juve saremmo ancora miseramente a 2. Basta poco per cambiare la storia, purtroppo a cambiare quella storia fu una tragedia.
Leggendario Giampiero, signore sportivo e vincente. Uomini così purtroppo se ne vanno per età e non tornano più
Che Grande Uomo Boniperti, purtroppo oggi uomini di successo con una nobiltà d'animo simile non ne nascono più...erano avversari,erano tutti grandi campioni dello sport...ma erano anche grandi Uomini.
Giusta descrizione che fà onore al Grande Torino !!!!!
da granata.........grandissima persona!!!!
Mi innamorai da bambino della Juventus, grazie all'avvocato Giovanni agnelli ed Giampiero boniperti, io ero piccolo e non lo capivo ma, sentivo i commenti della gente grande, e cosi inizio il mio amore per la signora, oggi e diverso, altre culture manca la loro signorilità
Grande grandissimo signore
Se penso ai dirigenti della juve attuali e del recente passato.... altro pianeta
Un grande Torino che rimarrà per sempre nei cuori con onore non dicasi purtroppo della Juventus troppi affarismi loschi.
@@maurizioaglietta3185 disse il coglione
Grande uomo. Grande presidente. Il "Grande Torino" è un mito dello sport, deve essere sempre onorato, stimato, ricordato, portato ad esempio da tutti gli sportivi, come ha fatto Boniperti sia da calciatore sia da dirigente, essendo esso un patrimonio incommensurabile di tutta la civiltà italiana ed europea, calcistica e non, degli ultimi 80 anni. Sono juventino ma pagherei per vedere un Toro forte davvero, in grado di farmi vivere l'epopea che ho potuto conoscere solamente dai giornali e dai racconti di mio padre.
Un grande giampiero uomo e giocatore immenso da torinista rip giampiero
ONORE AL GRANDE TORINO, da un compaesano di Aldo e Dino BALLARIN. Che la terra gli sia lieve, a TUTTI LORO.
Grande persona Boniperti 👏
Una persona per bene Boniperti, duro ma corretto.
Da interista : onore alla sportività di Boniperti , un vero campione , un vero uomo .
Se penso ai dirigenti antisportivi di adesso per non parlare della gran parte delle tifoserie mi viene da dire: Grande Presidente.
Purtroppo, da juventino, devo darti ragione sulla coppa dell'85...una vergogna che non abbiamo mai lavato. Sul campo mi sta bene tutto, potevano anche non sapere, ma dopo andava restituita la coppa o - come minimo - non mostrarla al rientro.
Il Grande Torino e la sua storia dovrebbero insegnarla nelle scuole!
Restituire la coppa? Sarebbe stata una sconfitta per i 39 Angeli bianconeri in paradiso. Quella coppa è il simbolo che ci unisce tutti, che ci fa ricordare di quei 39 Angeli innocenti, vittime della ferocia inglese. Non strumentalizziamo tutto, non ragionare come quelli della "Coppa vinta con i morti". L' avvocato aveva ordinato il rientro a Torino della Juventus quella sera, stessa cosa la società Liverpool ma fu la UEFA a far giocare la partita ugualmente (e fu meglio, in caso di partita rinviata la tragedia avrebbe assunto dimensioni ancora più grandi). Quella coppa non dobbiamo considerarla come una coppa dei campioni ma come la coppa dei nostri 39 Angeli.
@@michelecarrera1999 sono convinto che, tale e l'invidia degli anti juventini che, se non la giocavi quella sera, ti dicevano, avete messo in pericolo altre persone non giocandola, oppure, avete trovato la scusa per non perdere quella sera, ansicche vincerla l'avremmo persa ti dicevano, neanche con i morti l'avete vinta, se si rinviava e si vinceva la chiamavano la coppa dei morti, quella del 96 e pure fasulla in quanto dicono che erano dopati, se un giorno verrà la terza avranno un'altra scusa per dire che e fasulla.
@@sulteriosultan8229 a parte il rispetto per i morti ed il dolore delle famiglie, a parte che non era una situazione facile per giocatori e dirigenti...
Detto questo, almeno avrebbero potuto evitare di esultare (ricordo Platini all'uscita dall'aereo), poi si parla di stile Juve... boh!
@@marcocostanzo4924 la verità è che se l'invidia fosse febbre tutto il mondo ce l'avrebbe
Grande persona !!!!!
Lascio' il calcio in una partita dicendo il calcio è una cosa seria
Complimenti plc20100, il commento mi sembra di una sportività ed una obiettività unici...Per cortesia, almeno su queste cose, che sono cose della VITA, pertanto serie, dove si parla di morti ecc, gradirei non leggere commenti di questo tipo , per lo meno sulla MIA pagina, Vi spiace? Grazie.
👏👏👏👏👏👏👏
Il grande Torino è di tutti
Il toro è di tutti ma forza Milan
L'uomo che disse che vincere non è importante ma è l'unica cosa che conta non ha la mia stima. Ha sempre rappresentato la supponenza e l'arroganza del potere economico e sportivo che ha stritolato la nostra città ed il nostro paese.
Poi, per carità, rispetto alla dirigenza attuale della Juventus questi signori svettano per eleganza e savoir faire.
Ma, detto questo, nulla di più.
Nel calcio e l unica cosa che conta vincere. Ma non vuol dire a tutti i costi. Questo e quello che secondo me non si e capito della frase. Non a tutti i costi. E chi ha fatto sport di qualsiasi genere sa che l unica cosa che conta e vincere. Il resto sono chiacchere o alibi che trovano il tempo che trovano
@@danielenicolasi8167 son del Toro e pure io l'ho interpretata come dici tu...che poi è la verità, certo, quando perdete ve la sbatto in faccia sta frase celebre ...come un boomerang, ma alla fine, dati alla mano...pensando al Toro per dire, dominammo la finale....ma vincemmo un C...perchè' vincere è l'unica cosa che conta...ed aver giocato meglio non mi ha rinfrancato anzi, ha reso indimenticabile in senso negativo quella notte di merda.
Il Toro è di tutti ma....forza milan
Matto a chi?🐂
parla bene
*Buona domenica con ode a Piero Umiliani, Giampiero Boniperti da Barengo morto il 18 giugno 2021 e a "Quello lí"*
Buona domenica
sopratutto a chi soffre in silenzio la mancanza delle "domeniche di pallone", una domenica senza *Boniperti* , *l'odiato Boniperti* al quale il mondo del mito lo ringrazia per non aver compreso il " *verbo calcistico* " di un ragazzino di Lanus nei sobborghi di Buenos Aires.
Ma non poteva perché " *quello lì* " era il Suo opposto.
Giampiero Boniperti é classe, arroganza e prepotenza ma la classe, l'arroganza e la prepotenza dei potenti, dei faraoni, degli imperatori, del pavone: *lo stile Juventus* , lo stile di Giovanni Francesco Luigi Edoardo Aniceto Lorenzo Agnelli, figlio di Edoardo e di Aniceta Frisetti, che fissava appuntamenti a Benito Andrea Amilcare Mussolini, presidente del consiglio dei ministri, e non si presentava perché " _erano usciti impegni all'ultimo momento non rinviabili_ "
" *Quello lí* " é il miracolo degli ultimi, é Odisseo, é Mosè, é Annibale, é Palestina, é Blues, é la coda del pavone.
Nel 1963 Giampiero Boniperti, ritiratosi dal calcio giocato da due stagioni, divenne presentatore di una trasmissione televisiva che parlava di calcio, tecnica di calcio.
La trasmissione calcistica passò alla storia anche per la sigla DRIBBLING, un pezzo raffinato, jazz, pop e coralità dei balletti tipici degli anni sessanta, del *grande Piero Umiliani* .
*"Il Gioco del calcio"* fu una trasmissione ideata da Bruno Beneck e condotta, appunto, da Giampiero Boniperti dal 7 novembre 1962 al 2 gennaio 1963 ( _replicata nell'estate del 1964_ ) in cui *Losi, Hamrin, Sivori, Rivera, Piola, Cervato, Mora* insegnavano le tecniche calcistiche.
Il brano qualche anno più tardi, nel 1968, divenne la sigla della DOMENICA SPORTIVA.
Per un'altra trasmissione storica del calcio televisivo, 90° MINUTO, il GRANDE UMILIANI compone il tema "DISCOMANIA", (inciso nel 1978) sigla finale dal 1981 al 1987, altro esempio di longevità musicale delle composizioni del maestro.
*Grande Boniperti, Grande Umiliani, "Quello lí" é un miracolo.*
Vincenzo Russo Traetto
ua-cam.com/video/86sCWkA3zo4/v-deo.html
Forza Toro
Ué pirlotto cazzo te ne frega della nostra Coppa Campioni?! Voi prima giocatela una finale... ah che non sia finale UEFA con Moggi dirigente però :))))
Mr. B. Restituire quella Coppa sarebbe stato come fare finta che non fosse successo niente. Invece erano morti 39 angeli bianconeri e quella coppa deve rimanere a memoria di quell'evento tragico, affinchè certi scempi non accadano mai piú. I giocatori festeggiarono perchè non sapevano della reale portata della tragedia, ma furono esultanze di rabbia e non di gioia. La Juve aveva ordinato di non rientrare in campo con la coppa, solo che Platini, in piena trance agonistica rientrò per farla vedere ai tifosi. Di tutto questo si scusarono i giocatori ed il giorno dopo il numero 10 bianconero era all'ospedale dai tifosi feriti.
Voi con moggi siete finiti in serie B
@@granatakorpsgranatakorps5921 Diciamo che dal 2011 ci siam rifatti ;)
@@plc20100 si togliendo i sogni agli altri a chi veramente vinceva sul campo
@@granatakorpsgranatakorps5921 Ahahahahahah chi?? Se tifi Torino vai tanquillo dai :))) Le altre negli ultimi 9 anni, come il tuo toro, sono lì solo per far numero in Seria A, basta vedere le rose.
Ciao Marisa come stai? ahahahahaa
4 maggio 1949 la nostra tragedia
29 maggio 1985 la vostra vergogna
Mr. B. Restituire quella Coppa sarebbe stato come fare finta che non fosse successo niente. Invece erano morti 39 angeli bianconeri e quella coppa deve rimanere a memoria di quell'evento tragico, affinchè certi scempi non accadano mai piú. I giocatori festeggiarono perchè non sapevano della reale portata della tragedia, ma furono esultanze di rabbia e non di gioia. La Juve aveva ordinato di non rientrare in campo con la coppa, solo che Platini, in piena trance agonistica rientrò per farla vedere ai tifosi. Di tutto questo si scusarono i giocatori ed il giorno dopo il numero 10 bianconero era all'ospedale dai tifosi feriti.
acomo Bonetti
1. la Juve non voleva giocare quella finale 1bis l'avvocato aveva ordinato il ritorno in patria dei bianconeri 2. si dovette giocare per motivi di ordine pubblico 3. Il liverpool non voleva giocare senza l'ufficializzazione della finale 3 bis bis pensa in caso di vittoria Liverpool l'italiano medio avrebbe detto 8 su 8, tant'é che in moltissime partite della Juve si inneggia a quella tragedia. 4. Platini e co. sbagliarono ad esultare ma vanno giustificati perché in completa trance agonistica e messi in mezzo ad una cosa più grande di loro(arrabbiati e addolorati hanno sfogato tutto in quell'esultanzaarrabbiata, in giusta e di cui poi si sono pentiti. Inoltre avevano notizie frammentarie e non sapevano l'entità della tragedia. 4bis il giro di campo fu ordinato dalle autorità belghe per far fuoriuscire i tifosi del Liverpool e tenere dentro quelli della Juve 5. Platini ha parlato dell'Heysel sia da pres. Uefa che in inverviste ed autobiografia. 6. leggi cosa ne pensa la madre di Giuseppina Conti, ragazzina 17enne perita in quel giorno infausto. 8 detto ciò bisogna ricordare sempre e per primi i 39 angeli bianconeri. 8bis quella coppa rimarrà a memoria di quella tragedia.
Loris Panchieri vergognati per questo commento, buffone
Ridicolo come tutti quelli che usano la tragedia dell'85 per infangare il nome della Juve.
Bisogna conoscere i fatti prima di sparare a 0. Qualunque squadra avrebbe giocato e accettato quella coppa, poche, come la Juve, non volevano giocarla. Ma la uefa decise cosi.
Vergogna lo dici a quelli della partita della lattina, se hai voglia informati cosa sia.
Vergogna lo dici a quelli che insultano i morti dell'heysel e di superga senza essere puniti.
Alla Juve devi rispetto per 100 e piu motivi. Una su tutte, senza di lei non esisteva neanche una coppa del mondo nella bacheca della figc, e il calcio italiano chissa quanto ci avrebbe messo a fare il salto di qualità che fece prendendo come esempio la società Juve, anni '30 in primis, che rivoluzionarono il calcio italiano.
Guardatevi l'ippica, che fate meglio.
@@raffaeledeguida1819 Raffaele, quanto il signor Giacomo sostiene qui sopra corrisponde alla verità dei fatti. Aggiungo che i disordini non furono affatto provocati dai sostenitori della Juventus, che, di fatto, furono vittime e non carnefici. Ma non capisco che senso abbiano queste polemiche, di fronte ad un commento di Boniperti sul Grande Torino che mi sembra garbato e sincero. La saluto cordialmente. Alessandro Errigo, giornalista
Il ladro di Barengo
Non mi piace. Non mi piace sentire Boniperti parlare dei nostri Eroi. Quello stesso Boniperti che esultò con la Coppa Campioni al cielo, la coppa di Bruxelles. Vergognati Marisa, sei un infame. UG
Frank-To Ma quando mai ha esultato? Fu lui stesso quella sera ad ordinare il rientro immediato in patria della Juventus. La Uefa poi decise di far giocare e fu Meglio perché altrimenti il numero delle vittime sarebbe aumentato ancora
Lui ha festeggiato una coppa tu hai festeggiato i morti ....verme
A noi non piace sentire te Frank