Andromaca - Le Troiane di Euripide

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  • Опубліковано 12 вер 2024
  • Euripide, Le Troiane - Si sa, sono i vincitori che fanno la storia e quando si raccontano le vicende di guerra, sopravvivono soprattutto i resoconti delle vittorie e le grandi imprese degli eroi trionfatori. La guerra di Troia non fa eccezione: sappiamo bene di come Menelao ha raccolto attorno a sè gli altri re della Grecia per riprendersi Elena (rapita da Paride o scappata con lui?), di come abbiano dichiarato guerra a Troia, di come questa guerra sia durata 10 anni logorando le loro forze e le loro alleanze e di come nessuno degli eroi greci abbia potuto avere un sereno ritorno in patria. Ma che cosa resta dei vinti? Cosa rimane della guerra dopo che il fuoco ha distrutto tutto e che gli uomini sono stati uccisi? Cosa resta di Ecuba, regina di Troia, e delle sue figlie? Cosa resta di Andromaca, moglie del principe Ettore, il campione dei troiani? I re greci si spartiscono il bottino di guerra e questo comprende anche le donne. Euripide nella sua magnifica tragedia “Le troiane” decide di lasciare da parte il punto di vista dei vincitori e soffermarsi proprio su di loro, le mogli e le figlie dei vinti. Scritta nel pieno della guerra del Peloponneso, vuole dare un monito agli ateniesi desiderosi di lanciarsi in battaglia: non tutte le guerre vengono vinte... e a quel punto, sarà meglio essere morti o dover sopportare il dolore della vita?
    Interpretato da Rachele Gatti

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