@@New-gx8mm Il fratello di Lila è spesso violento e impulsivo. Comunque aggiungerai Alfonso tra i personaggi maschili positivi, non mi sembra una brutta persona
Vale,quanto è vero ciò che dici : Lila ci nasci ! E sono d'accordo anche sul fatto che lei non abbia mai amato realmente nessun uomo in vita sua,nemmeno suo figlio Rino. Forse solo Tina aveva dato una forma al suo essere così "smarginato"...ma è durato troppo poco e si è toccato il punto del non ritorno. Ho amato anche Lenu' , l'ho trovata vera e reale in tutta la sua storia. Ma un personaggio come Lila,a mio avviso,è uno dei più belli e incredibili che la letteratura ci ha donato. E,come dici tu,solo la Ferrante poteva riuscirci. Lila e Lenu' avranno sempre un posto nel mio cuore❤
"Storia del nuovo cognome" è anche il mio preferito. Al momento è tutto ciò che riesco a dire. Ho finito la saga qualche giorno fa. Non piango facilmente per gli avvenimenti reali della mia vita ma quando si tratta di fiction mi si spezza il cuore come se fosse un biscotto friabile. Avevo bisogno di qualcuno con cui piangere, grazie.
Al minuto 20 e qualcosa parli di "Nessuna figura maschile positiva in 4 libri"... Verissimo. Però, scusa, dove sono le personalità femminili positive? Non lo sono certo né Lila né Lenù e questo è uno dei punti di interesse dell'opera (che a mio giudizio lavora per l'anti-immedesimazione).
eh esatto, non si tratta di figure maschili negative, è che non c'è proprio una persona completamente positiva nell'amica geniale. perchè così è la realtà
Ti sbagli . Lila s Lenu pur avendo comportamenti alle volte discutibili non vengono mai mostrate in maniera negativa ma sempre come delle povere vittime del maschio violento maschilista di turno o della mentalità maschilista dell' epoca
@@simon2312 dobbiamo aver letto libri totalmente diversi. In che modo la cattiveria di Lila e l’invidia, l’insicurezza di Lenù sono imputati al maschilismo? Non ho proprio visto le protagoniste come vittime. Lenù si sente dire da sua stessa figlia che l’unica cosa che le fosse mai importata davvero sia Lila. Lila punisce e tratta male a sua volta portandosi dietro la smarginatura. Elena ammette di sbagliare. Il maschilismo e il patriarcato sono naturalmente raffigurati nelle loro conseguenze reali, sulle due donne e non. Questo non rende le rende vittime e basta
@@simon2312non sono d'accordo. All'interno dell'opera, dei pensieri, delle azioni e delle parole che si dicono si vede che non c'è della positività totalizzante, ed è giusto così, perché noi donne siamo esseri umani piene di pulsioni, di cattiveria, di negatività se vogliamo. Abbiamo tutto il diritto di fare anche schifo quanto può esserlo un uomo, almeno all'interno di un'opera di finzione.
Secondo me Lila ha conservato le bambole per tutta la sua vita, in quanto l'amicizia con Lenù era l'unica cosa che la tratteneva dallo smarginarsi. Una volta che Elena rompe la loro promessa, Lila le dà le bambole in quanto decide di chiudere con lei e smarginarsi totalmente così da sparire da tutto
Io lessi per la prima volta l'Amica Geniale a 11 anni, in contemporanea all'uscita della serie sulla Rai. Inutile dire che ora sto rileggendo per la seconda volta tutti e 4 i volumi, a malincuore mi trovo all'ultimo libro. E inutile dire che AMO PROFONDAMENTE questa trilogia e ovviamente la penna della Ferrante, così schietta e avvincente, e questa saga ormai possiede una posticino importante nel mio cuore❤
L'amica geniale. Lessi questo titolo nella lista di libri che la prof di italiano ci consigliò al terzo anno di liceo, in occasione della gita scolastica che avremmo fatto quello stesso anno a Napoli. Non conoscevo la Ferrante, ignoravo la trama di questo libro, ma qualcosa mi ha portato a sceglierlo tra i tanti lì presenti. Lessi così il primo volume. Pensai: wow,molto bello... Ma mi fermai lì e non proseguii mai la lettura. Forse per pigrizia, forse perché non l'avevo colta interamente, poiché quel libro, più che leggerlo per piacere, ho dovuto studiarlo, per l'interrogazione. Ora eccomi qui. A dicembre decido di riprenderlo in mano, di assaporarne la lettura che prima non ero riuscita a captare totalmente. Aproffitto del bonus cultura, e compro la tetralogia completa. Gli acquisti più belli che abbia mai fatto. Ho trovato la lettura davvero travolgente, a tratti in grado di suscitare un forte pathos. Oggi, ho tristemente concluso la lettura di questa saga meravigliosa, che mi ha lasciato dell'amaro in bocca e mi ha fatto vivere mille emozioni contrastanti. A volte mi sono sentita Lila, a volte Elena. Ho appoggiato alcune loro scelte, altre no. Il volume che più mi ha fatto innamorare de ''l'amica geniale'' è senza dubbio l'ultimo: avvincente, malinconico ed incalzante, penso sia il libro che faccia da cornice all'intera storia di amicizia tra queste due donne
Molte caratteristiche di Lenù mi ricordano una persona per me assai importante. La amo completamente. Fossi stato nel romanzo avrei fatto qualunque cosa per stare con lei, per valorizzarla, per darle quell'equilibrio interiore che costantemente le sfugge. Purtroppo nel romanzo non ci sono, ma nella realtà io sto con una Lenù 😊, mi piace pensare che almeno una versione di lei sia riuscita far coincidere affetto e amore, e questo mi consola fortemente.
Ho finito il quarto volume propio oggi ed appena ho chiuso pagina sono andata a veder il tuo video perché avevo bisogno di confrontare la marea di sentimenti provati nella lettura della quadrilogia. Grazie grazie di cuore per avermi fatto scoprire questa autrice e la sua opera. La perdita della madre di Lenu e la scomparsa di Tina mi hanno fatto versare un fiume di lacrime. Io credo che Lila abbia amato veramente solo la figlia ed a Lenu a metà, perché tra loro due sempre c'era un miscuglio d'amore, gelosia e inviadia. Credo che Lenu pensava perciò che sempre se sarebbero rintracciate, non potevano vivere a lungo né vicine né lontane. Ed è stato veramente triste vedere come Lenu alla fine abbia capito che Lila si poteva fare a meno di lei.
Credo che questa sia la prima storia "epica" dell'Italia repubblicana, dal dopoguerra fin quasi ad oggi. Vissuta attraverso due eroiche protagoniste. E dove si rappresentano tutte le contraddizioni, i mali, assieme ad attese e speranze in una lotta continua che attraversa anche lo stesso rapporto tra Lia ed Elena che è qualcosa di diverso da una mera 'amicizia' quanto, piuttosto, un rapporto simbiotico. Forse mi sbaglio, ma mi appare tutto così e, come ogni racconto epico, esprime concetti e valori universali.
io ho comprato l’amica geniale quando vivevo a berlino ed ero venuta in italia a trovare i miei genitori in estate, e poi finito quello non potevo più avere gli altri! li ho commissionati ai miei genitori la prima volta che sono venuti a trovarmi in autunno, soffrendo moltissimo nell’attesa 😭😂 comunque avevo sempre pensato che fossi stata male per la sparizione della bimba di Lila (io lì ero in lacrime, mamma mia), mi ha sorpresa molto sapere che non fosse stato quello il momento. anch’io tra Lenù e Lila sono più Lenù, però l’ho disapprovata tanto tanto tantissimo nel terzo libro per come si comporta con le figlie e il marito per via di NinoMerda, e non l’ho proprio potuta perdonare. la sua invidia, la sua gelosia, il suo senso di inadeguatezza le ho capite e perdonate e mi sono anche immedesimata, ma la sua fissa per Nino per me è incomprensibile. Lila l’ho sempre percepita più come fatta in un certo modo punto e basta, incapace di essere diversa da ciò che è e quasi prigioniera del suo essere se stessa, mentre Lenù è molto più padrona delle sue azioni, e quindi l’avrei presa a sberle. comunque questa quadrilogia è diventata parte del mio modo di vedere il mondo, non mi succedeva da harry potter, che bello ❤️
Io Lenu invece l ho capita non ha Mai veramente voluto SPOSARE Pietro e le figlie SONO arrivate ma non SONO state desiderate la sua OSSESSIONE per Nino, umana tenera si mi ha ANCHE fatto rabbia ma nel quarto nel terzo l ho capita stava vivendo il suo sogno..
Ciao! Sono nuova :) Mi piace che parli di te mentre descrivi e commenti i libri che leggi. In fondo, i libri che leggiamo e quello che ne traiamo dipende da noi, dalla nostra storia e dalla nostra sensibilità. È un po' come se attraverso il libro tu ti stessi raccontando. Detto questo, ho letto la quadrilogia e l'ho apprezzata. Trovo che il personaggio di Lila sia assolutamente perfetto nella sua caratterizzazione - leggendo impari a riconoscerne le caratteristiche - ma penso anche che una persona del genere nella vita reale non potrebbe esistere, perché è come se non avesse contorni, troppo perfetta e troppo fragile allo stesso tempo. La serie non l'ho vista, ho guardato solo alcuni spezzoni su UA-cam, ma penso che le due attrici protagoniste adolescenti siano assolutamente perfette per i ruoli, soprattutto quella che interpreta Lila.
Che bello ascoltarti. Che bello sapere che c'è qualcun'altro che prende la lettura così seriamente come faccio io. A volte, parlando con così tanto trasporto delle mie letture (la tetralogia in primis) mi sono sentita addosso sguardi perplessi. Ascoltare i miei pensieri nelle tue parole è stato come una boccata d'aria fresca. ❤️
Sarà che io mi rivedo più in Lila che in Lenú, ma quando Lenú faceva certe cose e non potevo fermarla, mi veniva da tirare il libro al muro.. Però quando hai specificato che almeno la scelta della perdita della verginità in quel modo non l'hai accettata, ho tirato un sospiro di sollievo... La mia fase più difficile nella lettura invece è stata durante la scomparsa di Tina... Lì avevo il cuore a pezzi come non mai...
L'ambito della perdita della verginità è un argomento che assolutamente non richiede identificabilità nel personaggio! Perché dietro ci sono delle scelte, decisioni, stati d'animo che sono totalmente personali! Esattamente come la nuda e cruda realtà del rione, specialmente in quegli anni! La Ferrante è cruda e diretta, perché rappresenta la realtà sociale di cui sta parlando! Dietro ad ogni singolo personaggio ci sono delle psicologie così fini e delicate che disegnano ogni personaggio, che reale o finzione è lo specchio di chi vive quella realtà. Lila ha un carattere forte... intenzionato a trovare l'amore...ma non lo ha mai fatto, perché è stata tradita da tutti. Tutti coloro che la illudevano di farle vivere un sogno ma che in realtà poi...pensavano solo alla loro soddisfazione personale! Lo stesso Nino Sarratore la scansa nel momento in cui Lila cerca di riprendersi in mano la felicità e cerca di aiutarlo. Lenu' dal suo canto è estremamente timida ma decisa a farsi rispettare. Abbiamo un iniziale incertezza e voglia di fare come Lila...la perdita della verginità stessa quindi, è legata quasi ad un OBBLIGO, una GARA a chi fa meglio. Dopo Lenu' matura e si prende ciò che vuole nonostante la contrasti la sua eccessiva timidezza! Nino Sarratore piace perché ha un lato molto dolce, è ammaliatore, anche se poi si rivela essere un poco di buono! Stiamo comunque parlando di BAMBINI. E non per gli attori che realmente lo sono...ma stanno interpretando la vita di adolescenti, deviati dalla dura vita del Rione; allontanati dallo studio per lavorare, costrette a sposarsi per ricevere un sostentamento anche per la famiglia Sono ragazzine e ragazzini che desiderano solo amore ma che non arriva mai!
@@federicagerichievich8960 Bellissimo riassunto ma non comprendo il senso cone risposta al mio messaggio. Condivido tutto ciò che hai scritto, ma io mi riferivo ad una MIA sensazione mentre leggevo quella scena, non al contesto del personaggio stesso. 😉
@@fubettina nono io sono partita proprio dalla perdita della verginità! Che è talmente delicato e personale come argomento che non si può "commentare" perché è come se ti fosse semplicemente raccontato per dirti quel che è successo ma è difficile trovarci una spiegazione! La stessa cosa dell'immedesimazione è difficile da trovare nel libro perché sono delle personalità estremamente deviate dalla vita proprio del RIONE...quindi con degli avvenimenti proprio precisi! Quindi è difficile pensare a "Lenu' o Lila non potevo fermarle mentre facevano determinate cose!" Capisci? È tutto estremamente legato!
@@federicagerichievich8960 Ah ok adesso ho capito meglio... Sia l'argomento che la situazione a cui tutto è legato è abbastanza delicato in effetti. Però penso anche che per quanto sia difficile immedesimarsi in una cosa così soggettiva, venga naturale farlo. Forse sbaglio, ma io mentre leggo lo faccio istintivamente sempre pensarci. Altrimenti non riesco a rendere reale quello che leggo, ne tanto meno a provare emozione. Non so se riesco a fare capire quello che voglio dire, però sia per questo episodio, ma in generale proprio, non è per giudicare (bene o male che sia) quello che sta facendo il personaggio, ma piuttosto un tentativo di empatizzare con il personaggio stesso. Penso sia una cosa positiva
@@fubettina certo certo ci sta sentirsi più legate ad un personaggio se ci si riesce! Io per esempio non ci sono riuscita proprio perché non mi sono mai trovata a dover affrontare cose così gravi e personali a tal punto delle protagoniste! Però magari è proprio un mio limite 😉
Come ti capisco Valeria! Anche io ho una Lila da sempre nella mia vita ma non avrò mai niente a che fare con quello stile, che pure amo. Empatizzo anche molto con il panico che hai provato. Nel mio caso due scene mi hanno letteralmente atterrita: il padre di Lila che la scaraventa ancora bambina dalla finestra e poi la sparizione della figlia, mentre il suo sguardo di madre è altrove. Una storia così intensa da lasciare il segno inciso nella carne.
Valeria, faccio parte di quella schiera di persone a cui hai fatto conoscere Elena Ferrante con quel primo video e non ti ringrazieró mai abbastanza. Questo é il video migliore che tu abbia fatto, ho visto (e a volte intravisto) piccole cose che mi fanno essere grata di averti scoperta e di averti seguita in questi anni. Grazie.
Secondo me bisognerebbe raccontarla in maniera diversa. Lenú é un personaggio che si sviluppa in maniera positiva rispetto a Lila. Lila si sentiva quasi invincibile quando era bambina, ma man mano che cresce diventa sempre più vittima delle persone che ha sempre odiato. Così come anche secondo me un messaggio molto importante che vuole dare la Ferrante, è che anche chi è colto e chi è apparentemente una persona molto dedita allo studio e alla famiglia può essere una persona che tradisce o che può far del male
La saga dell'amica geniale è un mondo e condivido quasi tutti i tuoi pensieri. L'unica cosa che mi lascia perplessa è il discorso sull'assenza di figure maschili positive, perchè in questi libri non c'è nulla di positivo. Non ci sono uomini positivi, non ci sono donne positive, non ci sono luoghi positivi, non ci sono rapporti positivi e in qualche modo non c'è nessun accadimento positivo.
Io ho 14 anni, e mentre leggevo L’Amica Geniale mi sentivo come te. Le ultime due pagine dell’ultimo volume non volevo leggerle, sono rimasta tre giorni senza leggerle perché non sapevo che fare, cosa leggere quando le avrei concluse. Veramente, tutto ciò che hai detto me lo sono sentita anch’io dentro ❤️
Grazie per aver voluto parlarci di te in modo così sincero fino a commuoverti . Personalmente sono cosi le recensioni che preferisco. Sei una persona molto sensibile,mi assomigli
Vabè io mi esprimo perché è una delle poche saghe che ho concluso. Onestamente a me ha dato quasi fastidio quando Elena davanti agli eventi rimaneva impassibile, senza reagire. Nonostante tutto ho sempre sperato che l'amicizia di lila ed Elena si riaffermasse anche da adulte in un modo più esplicito, ma solo ora mi rendo conto che non c'è modo migliore per descrivere un'amicizia come è riuscita a fare la Ferrante. Per questa saga solo applausi.
Diciamo che Elena Ferrante difficilmente crea personaggi maschili tutti d'un pezzo, non so se hai letto "i giorni dell'abbandono": anche lì vi è la figura della didone abbandonata, come lo è melina, e come lo sono in qualche modo anche lila e lenù.
È toccante come ne hai parlato. Mi sono emozionata a sentirti raccontare questa saga. Anche io mi sono legata molto ai personaggi e nemmeno io credo di essermi ripigliata 😂😂😂 Se vuoi rivivere l’emozione ti consiglio di ascoltare gli audiolibri narrati da Anna Bonaiuto, una magia
Mi sono ritrovata molto nelle tue parole. Grazie per aver dato forma alla miriade di pensieri che affollano la mia mente da quando ho finito la tetralogia ❤
Ho letto la saga ormai qualche anno fa ma credo che il 2020 sarà l'anno della rilettura. Mi sono piaciuti tantissimo ma sono sicura di essermi persa dei pezzi di bellezza nella foga della lettura.
Lì dentro c'ho passato sei mesi e ancora sento tutte le emozioni che ho provato in quel periodo ogni volta che se ne parla. Lila l'ho detestata, ho detestato i suoi comportamenti e ho detestato come Lenù fosse così sommersa da quella personalità tossica; ogni momento ho sperato nella loro separazione, che le loro vite smettessero di farsi così male. Appena terminata la saga l'ho chiuso con un sospiro di sollievo, ero piena dei comportamenti di Lila e da Lenù che non ne usciva; si spezzerà in mille pezzi, ma mentre si spezza lei, senza scrupolo, senza ritegno spezza tutti coloro che le stanno intorno che magari non hanno la sua stessa forza e il suo stesso vuoto. Questa saga è stato davvero un viaggio e ogni volta che si apre la porta subito ripiombi in quelle dinamiche, assurdo!
Più che nessun personaggio maschile positivo, affermazione cui opporrei Enzo, Pietro, Franco e pure il padre di Lenù, direi che non esiste una sola relazione sana! Tutte sono malate, disfunzionali, tossiche o, comunque, problematiche, da quelle familiari a quelle amorose, inclusa la principale relazione tra lei e Lila, vero fulcro di ogni romanzo. Non sono d'accordo sul fatto che Lila sia cattiva, al contrario credo sia Lenù a vederla e descriverla perfidamente in questo modo, in quanto poco empatica ed egoista. Il fatto di leggere la realtà attraverso gli occhi di Lenù rende inevitabile l'immedesimazione, personalmente, solo in "Storia della bambina perduta" ho realizzato quanto poco lei sia riuscita a comprendere, realmente, Lila. Dissento anche sul mancato amore: Lila ha amato veramente solo (purtroppo) Sarratore oltrechè Elena ed i figli, infatti, come con le persone che amava così totalmente, ha sempre preteso il massimo da lui, sprigionato tutte le sue emozioni senza filtri, desiderato ardentemente che diventasse ciò che lei non avrebbe mai potuto.
Non credo Lila abbia amato veramente Nino voleva fuggire dal marito che la picchiava, infatti lo dimentica presto e arriva a gioire quando si rende conto che Rino non e suo figlio. Credo che abbia amato Enzo perche' per lui decide di avere un altro figlio mentre prima non voleva ripetere l esperienza.
Io non ho ancora letto la Ferrante... Ho paura di entrare in quel mondo e la certezza che quando la leggerò sarà amore. Comunque, dopo questo video direi che aspettiamo una rubrica dedicata al mondo che la Ferrante ha creato! Grazie! ♥️
Sicuramente l'autrice ha un vissuto particolare e complesso con la figura materna e anche con la sua stessa prole. L' ambivalenza dei sentimenti verso la genitorialità è un tema troppo ricorrente nei suoi romanzi per non essere autobiografico. Io ho letto l'intera tetralogia in 12 giorni. Mi ha letteralmente travolto! Era da tempo che leggere non mi dava emozioni così potenti.
Stupendo 😍 anche a me ha accompagnato questa saga, in particolare nel mio primo anno di università, un periodo di passaggio. Mi ha proprio infuso forza durante momenti critici, in cui ho dovuto affrontare i miei "nemici" faccia a faccia, soprattutto attraverso il personaggio di Lila. Lei ha, purtroppo e per fortuna, tanti tratti in comune con me, come personalità e storia di vita; in un altro modo e in misura minore ha contribuito anche la storia di Lenù. La scena dello stupro di Lila mi ha fatto comprendere la vera natura di cose aberranti che avevo subìto e accettato passivamente fino ad allora. E la cosa migliore è stato vedere un personaggio forte come Lila che comunque al momento della violenza soccombe, almeno temporaneamente, che farlo non è una perdita di dignità, che semplicemente non c'è scelta o questa è forzata, e che l'ordine costituito della nostra società patriarcale ci influenza tutte, anche la più ribelle. Come dici anche tu mi ha cambiata, o almeno ha contribuito a farlo. Mi spiace se ho scritto in modo strano ma sono sull'onda dell'emozione. Credo comunque che Enzo e Pasquale siano i personaggi maschili positivi, anche loro con delle ombre, anche loro influenzati dal maschilismo imperante perché non possono non esserlo, per qualcuno discutibili, ma coerenti e fondamentalmente molto buoni. Certo l'inadeguatezza maschile (non come naturale ma come socialmente determinata) caratterizza la narrazione della Ferrante.
Purtroppo ho dovuto interrompere appena hai accennato agli spoiler, sto leggendo ancora il primo libro, ma sicuramente appena li avró finiti correrò a vedere questo video, troppo curiosa di sapere cosa ne pensi! Ah, ed è grazie a te se ho deciso di leggerli ☺️ grazie grazie.
Oggi ho finito l'ultimo libro e subito sono venuta a vedere la tua recensione. Ammetto di aver letto il primo libro e di esserne rimasta convinta a metà e ammetto di aver letto gli altri solo xke tu ne hai parlato tanto bene e quindi me ne sono incuriosita. Sono contenta di aver terminato tutti e quattro i libri perchè effettivamente rappresentano una bella cronaca dell'Italia del secondo 900 e la scrittura della Ferrante è potente. Mi è piaciuto inoltre il fatto che il personaggio di Lenù ha avuto un'evoluzione e un''ascesa sociale (una persona che "ha fatto la sua fortuna"). Mi sono piaciute tantissime cose di questi libri e sarebbe impossibile elencarle tutte, ma più di tutto la cosa che mi ha colpito è stato come la Ferrante ha raccontato l'amicizia di Lila e Lenù: per me la Ferrante è una donna perchè solo una donna riesce a descrivere così bene un rapporto di amicizia così, perchè lei deve averlo vissuto...le gelosie, il senso di inferiorità, il continuo confronto, il perdonarsi e il tradirsi nuovamente e alla fine di tutto volersi ancora bene.... a mio avviso questo è ciò che rende questo racconto davvero geniale!
Ti adoro. Sei splendida, particolare, profonda. Wow. Mi hai incuriosito. Non ho visto la serie tv perché mi trasmetteva tristezza e angoscia. Però, magari potrei farmi coraggio e provare a leggere il primo libro. Vedremo.
L'ambito della perdita della verginità è un argomento che assolutamente non richiede identificabilità nel personaggio! Perché dietro ci sono delle scelte, decisioni, stati d'animo che sono totalmente personali! Esattamente come la nuda e cruda realtà del rione, specialmente in quegli anni! La Ferrante è cruda e diretta, perché rappresenta la realtà sociale di cui sta parlando! Dietro ad ogni singolo personaggio ci sono delle psicologie così fini e delicate che disegnano ogni personaggio, che reale o finzione è lo specchio di chi vive quella realtà. Lila ha un carattere forte... intenzionato a trovare l'amore...ma non lo ha mai fatto, perché è stata tradita da tutti. Tutti coloro che la illudevano di farle vivere un sogno ma che in realtà poi...pensavano solo alla loro soddisfazione personale! Lo stesso Nino Sarratore la scansa nel momento in cui Lila cerca di riprendersi in mano la felicità e cerca di aiutarlo. Lenu' dal suo canto è estremamente timida ma decisa a farsi rispettare. Abbiamo un iniziale incertezza e voglia di fare come Lila...la perdita della verginità stessa quindi, è legata quasi ad un OBBLIGO, una GARA a chi fa meglio. Dopo Lenu' matura e si prende ciò che vuole nonostante la contrasti la sua eccessiva timidezza! Nino Sarratore piace perché ha un lato molto dolce, è ammaliatore, anche se poi si rivela essere un poco di buono! Stiamo comunque parlando di BAMBINI. E non per gli attori che realmente lo sono...ma stanno interpretando la vita di adolescenti, deviati dalla dura vita del Rione; allontanati dallo studio per lavorare, costrette a sposarsi per ricevere un sostentamento anche per la famiglia Sono ragazzine e ragazzini che desiderano solo amore ma questo non arriva mai!
In tutta la saga non c'è un solo personaggio maschile positivo. Tutti maschilisti,violenti , arroganti e chi più ne ha più ne metta Una fiction con ruolo ribaltati avrebbe sollevato valanghe di polemiche e non sarebbe mai stata trasmessa in Rai
"Nino Sarratore sei il male,per te solo lame" la descrizione perfetta
minuto 20, nessun personaggio maschile positivo dici; no, dai, Enzo non lo merita
Ho pensato anch'io ad Enzo
Aggiungerei anche Pietro, pur con i suoi limiti
Anche il papà di Lenù e il fratello di Lila sono 2 uomini affidabili x me
@@New-gx8mm Il fratello di Lila è spesso violento e impulsivo.
Comunque aggiungerai Alfonso tra i personaggi maschili positivi, non mi sembra una brutta persona
Roberto il marito di Carmen 😊
Questa quadrilogia mi ha sfondato il cuore. Non avrei altre parole per descrivere le sensazioni che ho provato nella lettura.
"Che schifo essere un lettore, io ero lì e non potevo fare niente" ...che bella frase hai detto... quanto è vero!
Vale,quanto è vero ciò che dici : Lila ci nasci ! E sono d'accordo anche sul fatto che lei non abbia mai amato realmente nessun uomo in vita sua,nemmeno suo figlio Rino. Forse solo Tina aveva dato una forma al suo essere così "smarginato"...ma è durato troppo poco e si è toccato il punto del non ritorno. Ho amato anche Lenu' , l'ho trovata vera e reale in tutta la sua storia.
Ma un personaggio come Lila,a mio avviso,è uno dei più belli e incredibili che la letteratura ci ha donato. E,come dici tu,solo la Ferrante poteva riuscirci. Lila e Lenu' avranno sempre un posto nel mio cuore❤
"Storia del nuovo cognome" è anche il mio preferito. Al momento è tutto ciò che riesco a dire. Ho finito la saga qualche giorno fa. Non piango facilmente per gli avvenimenti reali della mia vita ma quando si tratta di fiction mi si spezza il cuore come se fosse un biscotto friabile. Avevo bisogno di qualcuno con cui piangere, grazie.
Al minuto 20 e qualcosa parli di "Nessuna figura maschile positiva in 4 libri"... Verissimo. Però, scusa, dove sono le personalità femminili positive? Non lo sono certo né Lila né Lenù e questo è uno dei punti di interesse dell'opera (che a mio giudizio lavora per l'anti-immedesimazione).
eh esatto, non si tratta di figure maschili negative, è che non c'è proprio una persona completamente positiva nell'amica geniale. perchè così è la realtà
Ti sbagli . Lila s Lenu pur avendo comportamenti alle volte discutibili non vengono mai mostrate in maniera negativa ma sempre come delle povere vittime del maschio violento maschilista di turno o della mentalità maschilista dell' epoca
@@simon2312 dobbiamo aver letto libri totalmente diversi. In che modo la cattiveria di Lila e l’invidia, l’insicurezza di Lenù sono imputati al maschilismo? Non ho proprio visto le protagoniste come vittime. Lenù si sente dire da sua stessa figlia che l’unica cosa che le fosse mai importata davvero sia Lila. Lila punisce e tratta male a sua volta portandosi dietro la smarginatura. Elena ammette di sbagliare. Il maschilismo e il patriarcato sono naturalmente raffigurati nelle loro conseguenze reali, sulle due donne e non. Questo non rende le rende vittime e basta
@@simon2312non sono d'accordo. All'interno dell'opera, dei pensieri, delle azioni e delle parole che si dicono si vede che non c'è della positività totalizzante, ed è giusto così, perché noi donne siamo esseri umani piene di pulsioni, di cattiveria, di negatività se vogliamo. Abbiamo tutto il diritto di fare anche schifo quanto può esserlo un uomo, almeno all'interno di un'opera di finzione.
Ci vorrebbe un video solo sul finale del quarto libro. È inquietante
Secondo me Lila ha conservato le bambole per tutta la sua vita, in quanto l'amicizia con Lenù era l'unica cosa che la tratteneva dallo smarginarsi. Una volta che Elena rompe la loro promessa, Lila le dà le bambole in quanto decide di chiudere con lei e smarginarsi totalmente così da sparire da tutto
È così, certo.@@vittoria2382
Io lessi per la prima volta l'Amica Geniale a 11 anni, in contemporanea all'uscita della serie sulla Rai. Inutile dire che ora sto rileggendo per la seconda volta tutti e 4 i volumi, a malincuore mi trovo all'ultimo libro. E inutile dire che AMO PROFONDAMENTE questa trilogia e ovviamente la penna della Ferrante, così schietta e avvincente, e questa saga ormai possiede una posticino importante nel mio cuore❤
L'amica geniale. Lessi questo titolo nella lista di libri che la prof di italiano ci consigliò al terzo anno di liceo, in occasione della gita scolastica che avremmo fatto quello stesso anno a Napoli. Non conoscevo la Ferrante, ignoravo la trama di questo libro, ma qualcosa mi ha portato a sceglierlo tra i tanti lì presenti. Lessi così il primo volume. Pensai: wow,molto bello... Ma mi fermai lì e non proseguii mai la lettura. Forse per pigrizia, forse perché non l'avevo colta interamente, poiché quel libro, più che leggerlo per piacere, ho dovuto studiarlo, per l'interrogazione. Ora eccomi qui. A dicembre decido di riprenderlo in mano, di assaporarne la lettura che prima non ero riuscita a captare totalmente. Aproffitto del bonus cultura, e compro la tetralogia completa. Gli acquisti più belli che abbia mai fatto. Ho trovato la lettura davvero travolgente, a tratti in grado di suscitare un forte pathos. Oggi, ho tristemente concluso la lettura di questa saga meravigliosa, che mi ha lasciato dell'amaro in bocca e mi ha fatto vivere mille emozioni contrastanti. A volte mi sono sentita Lila, a volte Elena. Ho appoggiato alcune loro scelte, altre no. Il volume che più mi ha fatto innamorare de ''l'amica geniale'' è senza dubbio l'ultimo: avvincente, malinconico ed incalzante, penso sia il libro che faccia da cornice all'intera storia di amicizia tra queste due donne
Molte caratteristiche di Lenù mi ricordano una persona per me assai importante. La amo completamente. Fossi stato nel romanzo avrei fatto qualunque cosa per stare con lei, per valorizzarla, per darle quell'equilibrio interiore che costantemente le sfugge. Purtroppo nel romanzo non ci sono, ma nella realtà io sto con una Lenù 😊, mi piace pensare che almeno una versione di lei sia riuscita far coincidere affetto e amore, e questo mi consola fortemente.
Ho finito il quarto volume propio oggi ed appena ho chiuso pagina sono andata a veder il tuo video perché avevo bisogno di confrontare la marea di sentimenti provati nella lettura della quadrilogia. Grazie grazie di cuore per avermi fatto scoprire questa autrice e la sua opera. La perdita della madre di Lenu e la scomparsa di Tina mi hanno fatto versare un fiume di lacrime. Io credo che Lila abbia amato veramente solo la figlia ed a Lenu a metà, perché tra loro due sempre c'era un miscuglio d'amore, gelosia e inviadia. Credo che Lenu pensava perciò che sempre se sarebbero rintracciate, non potevano vivere a lungo né vicine né lontane. Ed è stato veramente triste vedere come Lenu alla fine abbia capito che Lila si poteva fare a meno di lei.
Grazie per esserti donata in questa recensione appassionata. ❤ È una quadrilogia che ti sconvolge 😢
Credo che questa sia la prima storia
"epica" dell'Italia repubblicana, dal dopoguerra fin quasi ad oggi.
Vissuta attraverso due eroiche
protagoniste. E dove si rappresentano tutte le contraddizioni, i mali, assieme
ad attese e speranze in una lotta continua che attraversa anche lo stesso
rapporto tra Lia ed Elena che è qualcosa di diverso da una mera 'amicizia'
quanto, piuttosto, un rapporto simbiotico. Forse mi sbaglio, ma mi appare tutto
così e, come ogni racconto epico, esprime concetti e valori universali.
Per me siamo di fronte a una scrittrice grande come la Morante
io ho comprato l’amica geniale quando vivevo a berlino ed ero venuta in italia a trovare i miei genitori in estate, e poi finito quello non potevo più avere gli altri! li ho commissionati ai miei genitori la prima volta che sono venuti a trovarmi in autunno, soffrendo moltissimo nell’attesa 😭😂
comunque avevo sempre pensato che fossi stata male per la sparizione della bimba di Lila (io lì ero in lacrime, mamma mia), mi ha sorpresa molto sapere che non fosse stato quello il momento.
anch’io tra Lenù e Lila sono più Lenù, però l’ho disapprovata tanto tanto tantissimo nel terzo libro per come si comporta con le figlie e il marito per via di NinoMerda, e non l’ho proprio potuta perdonare. la sua invidia, la sua gelosia, il suo senso di inadeguatezza le ho capite e perdonate e mi sono anche immedesimata, ma la sua fissa per Nino per me è incomprensibile. Lila l’ho sempre percepita più come fatta in un certo modo punto e basta, incapace di essere diversa da ciò che è e quasi prigioniera del suo essere se stessa, mentre Lenù è molto più padrona delle sue azioni, e quindi l’avrei presa a sberle.
comunque questa quadrilogia è diventata parte del mio modo di vedere il mondo, non mi succedeva da harry potter, che bello ❤️
Nino è un verme viscido,come lo schifoso di suo padre
Io Lenu invece l ho capita non ha Mai veramente voluto SPOSARE Pietro e le figlie SONO arrivate ma non SONO state desiderate la sua OSSESSIONE per Nino, umana tenera si mi ha ANCHE fatto rabbia ma nel quarto nel terzo l ho capita stava vivendo il suo sogno..
Ciao! Sono nuova :) Mi piace che parli di te mentre descrivi e commenti i libri che leggi. In fondo, i libri che leggiamo e quello che ne traiamo dipende da noi, dalla nostra storia e dalla nostra sensibilità. È un po' come se attraverso il libro tu ti stessi raccontando. Detto questo, ho letto la quadrilogia e l'ho apprezzata. Trovo che il personaggio di Lila sia assolutamente perfetto nella sua caratterizzazione - leggendo impari a riconoscerne le caratteristiche - ma penso anche che una persona del genere nella vita reale non potrebbe esistere, perché è come se non avesse contorni, troppo perfetta e troppo fragile allo stesso tempo. La serie non l'ho vista, ho guardato solo alcuni spezzoni su UA-cam, ma penso che le due attrici protagoniste adolescenti siano assolutamente perfette per i ruoli, soprattutto quella che interpreta Lila.
Che bello ascoltarti. Che bello sapere che c'è qualcun'altro che prende la lettura così seriamente come faccio io. A volte, parlando con così tanto trasporto delle mie letture (la tetralogia in primis) mi sono sentita addosso sguardi perplessi. Ascoltare i miei pensieri nelle tue parole è stato come una boccata d'aria fresca. ❤️
Sarà che io mi rivedo più in Lila che in Lenú, ma quando Lenú faceva certe cose e non potevo fermarla, mi veniva da tirare il libro al muro.. Però quando hai specificato che almeno la scelta della perdita della verginità in quel modo non l'hai accettata, ho tirato un sospiro di sollievo...
La mia fase più difficile nella lettura invece è stata durante la scomparsa di Tina... Lì avevo il cuore a pezzi come non mai...
L'ambito della perdita della verginità è un argomento che assolutamente non richiede identificabilità nel personaggio! Perché dietro ci sono delle scelte, decisioni, stati d'animo che sono totalmente personali! Esattamente come la nuda e cruda realtà del rione, specialmente in quegli anni! La Ferrante è cruda e diretta, perché rappresenta la realtà sociale di cui sta parlando! Dietro ad ogni singolo personaggio ci sono delle psicologie così fini e delicate che disegnano ogni personaggio, che reale o finzione è lo specchio di chi vive quella realtà. Lila ha un carattere forte... intenzionato a trovare l'amore...ma non lo ha mai fatto, perché è stata tradita da tutti. Tutti coloro che la illudevano di farle vivere un sogno ma che in realtà poi...pensavano solo alla loro soddisfazione personale! Lo stesso Nino Sarratore la scansa nel momento in cui Lila cerca di riprendersi in mano la felicità e cerca di aiutarlo.
Lenu' dal suo canto è estremamente timida ma decisa a farsi rispettare. Abbiamo un iniziale incertezza e voglia di fare come Lila...la perdita della verginità stessa quindi, è legata quasi ad un OBBLIGO, una GARA a chi fa meglio. Dopo Lenu' matura e si prende ciò che vuole nonostante la contrasti la sua eccessiva timidezza!
Nino Sarratore piace perché ha un lato molto dolce, è ammaliatore, anche se poi si rivela essere un poco di buono!
Stiamo comunque parlando di BAMBINI. E non per gli attori che realmente lo sono...ma stanno interpretando la vita di adolescenti, deviati dalla dura vita del Rione; allontanati dallo studio per lavorare, costrette a sposarsi per ricevere un sostentamento anche per la famiglia
Sono ragazzine e ragazzini che desiderano solo amore ma che non arriva mai!
@@federicagerichievich8960 Bellissimo riassunto ma non comprendo il senso cone risposta al mio messaggio. Condivido tutto ciò che hai scritto, ma io mi riferivo ad una MIA sensazione mentre leggevo quella scena, non al contesto del personaggio stesso. 😉
@@fubettina nono io sono partita proprio dalla perdita della verginità! Che è talmente delicato e personale come argomento che non si può "commentare" perché è come se ti fosse semplicemente raccontato per dirti quel che è successo ma è difficile trovarci una spiegazione! La stessa cosa dell'immedesimazione è difficile da trovare nel libro perché sono delle personalità estremamente deviate dalla vita proprio del RIONE...quindi con degli avvenimenti proprio precisi! Quindi è difficile pensare a "Lenu' o Lila non potevo fermarle mentre facevano determinate cose!" Capisci? È tutto estremamente legato!
@@federicagerichievich8960 Ah ok adesso ho capito meglio... Sia l'argomento che la situazione a cui tutto è legato è abbastanza delicato in effetti. Però penso anche che per quanto sia difficile immedesimarsi in una cosa così soggettiva, venga naturale farlo. Forse sbaglio, ma io mentre leggo lo faccio istintivamente sempre pensarci. Altrimenti non riesco a rendere reale quello che leggo, ne tanto meno a provare emozione. Non so se riesco a fare capire quello che voglio dire, però sia per questo episodio, ma in generale proprio, non è per giudicare (bene o male che sia) quello che sta facendo il personaggio, ma piuttosto un tentativo di empatizzare con il personaggio stesso. Penso sia una cosa positiva
@@fubettina certo certo ci sta sentirsi più legate ad un personaggio se ci si riesce! Io per esempio non ci sono riuscita proprio perché non mi sono mai trovata a dover affrontare cose così gravi e personali a tal punto delle protagoniste!
Però magari è proprio un mio limite 😉
Storia del nuovo cognome è la VITA.
Credo sia il tuo video più bello in assoluto.
Come ti capisco Valeria! Anche io ho una Lila da sempre nella mia vita ma non avrò mai niente a che fare con quello stile, che pure amo. Empatizzo anche molto con il panico che hai provato. Nel mio caso due scene mi hanno letteralmente atterrita: il padre di Lila che la scaraventa ancora bambina dalla finestra e poi la sparizione della figlia, mentre il suo sguardo di madre è altrove. Una storia così intensa da lasciare il segno inciso nella carne.
Valeria, faccio parte di quella schiera di persone a cui hai fatto conoscere Elena Ferrante con quel primo video e non ti ringrazieró mai abbastanza. Questo é il video migliore che tu abbia fatto, ho visto (e a volte intravisto) piccole cose che mi fanno essere grata di averti scoperta e di averti seguita in questi anni. Grazie.
Secondo me bisognerebbe raccontarla in maniera diversa. Lenú é un personaggio che si sviluppa in maniera positiva rispetto a Lila. Lila si sentiva quasi invincibile quando era bambina, ma man mano che cresce diventa sempre più vittima delle persone che ha sempre odiato. Così come anche secondo me un messaggio molto importante che vuole dare la Ferrante, è che anche chi è colto e chi è apparentemente una persona molto dedita allo studio e alla famiglia può essere una persona che tradisce o che può far del male
La saga dell'amica geniale è un mondo e condivido quasi tutti i tuoi pensieri. L'unica cosa che mi lascia perplessa è il discorso sull'assenza di figure maschili positive, perchè in questi libri non c'è nulla di positivo. Non ci sono uomini positivi, non ci sono donne positive, non ci sono luoghi positivi, non ci sono rapporti positivi e in qualche modo non c'è nessun accadimento positivo.
Video superlativo, semplicemente grazie perché ne avevamo bisogno tutti❤
Io ho 14 anni, e mentre leggevo L’Amica Geniale mi sentivo come te. Le ultime due pagine dell’ultimo volume non volevo leggerle, sono rimasta tre giorni senza leggerle perché non sapevo che fare, cosa leggere quando le avrei concluse. Veramente, tutto ciò che hai detto me lo sono sentita anch’io dentro ❤️
Grazie per aver voluto parlarci di te in modo così sincero fino a commuoverti . Personalmente sono cosi le recensioni che preferisco. Sei una persona molto sensibile,mi assomigli
Oddio storia di chi fugge e chi resta è il mio preferito
Vabè io mi esprimo perché è una delle poche saghe che ho concluso. Onestamente a me ha dato quasi fastidio quando Elena davanti agli eventi rimaneva impassibile, senza reagire. Nonostante tutto ho sempre sperato che l'amicizia di lila ed Elena si riaffermasse anche da adulte in un modo più esplicito, ma solo ora mi rendo conto che non c'è modo migliore per descrivere un'amicizia come è riuscita a fare la Ferrante.
Per questa saga solo applausi.
Diciamo che Elena Ferrante difficilmente crea personaggi maschili tutti d'un pezzo, non so se hai letto "i giorni dell'abbandono": anche lì vi è la figura della didone abbandonata, come lo è melina, e come lo sono in qualche modo anche lila e lenù.
È toccante come ne hai parlato. Mi sono emozionata a sentirti raccontare questa saga. Anche io mi sono legata molto ai personaggi e nemmeno io credo di essermi ripigliata 😂😂😂 Se vuoi rivivere l’emozione ti consiglio di ascoltare gli audiolibri narrati da Anna Bonaiuto, una magia
Faranno la quarta serie che si chiama proprio Storia della bambina perduta. Sarà vero? Sono curiosa di vederla😊.
Mi sono ritrovata molto nelle tue parole. Grazie per aver dato forma alla miriade di pensieri che affollano la mia mente da quando ho finito la tetralogia ❤
Ho letto la saga ormai qualche anno fa ma credo che il 2020 sarà l'anno della rilettura. Mi sono piaciuti tantissimo ma sono sicura di essermi persa dei pezzi di bellezza nella foga della lettura.
Lì dentro c'ho passato sei mesi e ancora sento tutte le emozioni che ho provato in quel periodo ogni volta che se ne parla.
Lila l'ho detestata, ho detestato i suoi comportamenti e ho detestato come Lenù fosse così sommersa da quella personalità tossica; ogni momento ho sperato nella loro separazione, che le loro vite smettessero di farsi così male.
Appena terminata la saga l'ho chiuso con un sospiro di sollievo, ero piena dei comportamenti di Lila e da Lenù che non ne usciva; si spezzerà in mille pezzi, ma mentre si spezza lei, senza scrupolo, senza ritegno spezza tutti coloro che le stanno intorno che magari non hanno la sua stessa forza e il suo stesso vuoto.
Questa saga è stato davvero un viaggio e ogni volta che si apre la porta subito ripiombi in quelle dinamiche, assurdo!
Più che nessun personaggio maschile positivo, affermazione cui opporrei Enzo, Pietro, Franco e pure il padre di Lenù, direi che non esiste una sola relazione sana! Tutte sono malate, disfunzionali, tossiche o, comunque, problematiche, da quelle familiari a quelle amorose, inclusa la principale relazione tra lei e Lila, vero fulcro di ogni romanzo.
Non sono d'accordo sul fatto che Lila sia cattiva, al contrario credo sia Lenù a vederla e descriverla perfidamente in questo modo, in quanto poco empatica ed egoista.
Il fatto di leggere la realtà attraverso gli occhi di Lenù rende inevitabile l'immedesimazione, personalmente, solo in "Storia della bambina perduta" ho realizzato quanto poco lei sia riuscita a comprendere, realmente, Lila.
Dissento anche sul mancato amore: Lila ha amato veramente solo (purtroppo) Sarratore oltrechè Elena ed i figli, infatti, come con le persone che amava così totalmente, ha sempre preteso il massimo da lui, sprigionato tutte le sue emozioni senza filtri, desiderato ardentemente che diventasse ciò che lei non avrebbe mai potuto.
Non credo Lila abbia amato veramente Nino voleva fuggire dal marito che la picchiava, infatti lo dimentica presto e arriva a gioire quando si rende conto che Rino non e suo figlio.
Credo che abbia amato Enzo perche' per lui decide di avere un altro figlio mentre prima non voleva ripetere l esperienza.
Pietro? Quello che ha dato uno schaiffo alla moglie e traumatizzato le sue figlie piccole con la questione del tradimento?
Aspettavo da tantissimo questo video !!! Condivido in pieno davvero ogni cosa xhe hai detto ❤️
Bellissima recensione. Brava
La senti tantissimo Lenú. Perciò ti commuovi❤️
Io non ho ancora letto la Ferrante... Ho paura di entrare in quel mondo e la certezza che quando la leggerò sarà amore. Comunque, dopo questo video direi che aspettiamo una rubrica dedicata al mondo che la Ferrante ha creato! Grazie! ♥️
Eccoci qui, grazie. ❤️
Una Lila
Sicuramente l'autrice ha un vissuto particolare e complesso con la figura materna e anche con la sua stessa prole. L' ambivalenza dei sentimenti verso la genitorialità è un tema troppo ricorrente nei suoi romanzi per non essere autobiografico. Io ho letto l'intera tetralogia in 12 giorni. Mi ha letteralmente travolto! Era da tempo che leggere non mi dava emozioni così potenti.
Aspettavo questo video da tempo❤️❤️❤️
Stupendo 😍 anche a me ha accompagnato questa saga, in particolare nel mio primo anno di università, un periodo di passaggio. Mi ha proprio infuso forza durante momenti critici, in cui ho dovuto affrontare i miei "nemici" faccia a faccia, soprattutto attraverso il personaggio di Lila. Lei ha, purtroppo e per fortuna, tanti tratti in comune con me, come personalità e storia di vita; in un altro modo e in misura minore ha contribuito anche la storia di Lenù. La scena dello stupro di Lila mi ha fatto comprendere la vera natura di cose aberranti che avevo subìto e accettato passivamente fino ad allora. E la cosa migliore è stato vedere un personaggio forte come Lila che comunque al momento della violenza soccombe, almeno temporaneamente, che farlo non è una perdita di dignità, che semplicemente non c'è scelta o questa è forzata, e che l'ordine costituito della nostra società patriarcale ci influenza tutte, anche la più ribelle.
Come dici anche tu mi ha cambiata, o almeno ha contribuito a farlo. Mi spiace se ho scritto in modo strano ma sono sull'onda dell'emozione.
Credo comunque che Enzo e Pasquale siano i personaggi maschili positivi, anche loro con delle ombre, anche loro influenzati dal maschilismo imperante perché non possono non esserlo, per qualcuno discutibili, ma coerenti e fondamentalmente molto buoni. Certo l'inadeguatezza maschile (non come naturale ma come socialmente determinata) caratterizza la narrazione della Ferrante.
Purtroppo ho dovuto interrompere appena hai accennato agli spoiler, sto leggendo ancora il primo libro, ma sicuramente appena li avró finiti correrò a vedere questo video, troppo curiosa di sapere cosa ne pensi! Ah, ed è grazie a te se ho deciso di leggerli ☺️ grazie grazie.
Oggi ho finito l'ultimo libro e subito sono venuta a vedere la tua recensione. Ammetto di aver letto il primo libro e di esserne rimasta convinta a metà e ammetto di aver letto gli altri solo xke tu ne hai parlato tanto bene e quindi me ne sono incuriosita.
Sono contenta di aver terminato tutti e quattro i libri perchè effettivamente rappresentano una bella cronaca dell'Italia del secondo 900 e la scrittura della Ferrante è potente.
Mi è piaciuto inoltre il fatto che il personaggio di Lenù ha avuto un'evoluzione e un''ascesa sociale (una persona che "ha fatto la sua fortuna").
Mi sono piaciute tantissime cose di questi libri e sarebbe impossibile elencarle tutte, ma più di tutto la cosa che mi ha colpito è stato come la Ferrante ha raccontato l'amicizia di Lila e Lenù: per me la Ferrante è una donna perchè solo una donna riesce a descrivere così bene un rapporto di amicizia così, perchè lei deve averlo vissuto...le gelosie, il senso di inferiorità, il continuo confronto, il perdonarsi e il tradirsi nuovamente e alla fine di tutto volersi ancora bene.... a mio avviso questo è ciò che rende questo racconto davvero geniale!
Ti adoro. Sei splendida, particolare, profonda. Wow. Mi hai incuriosito. Non ho visto la serie tv perché mi trasmetteva tristezza e angoscia. Però, magari potrei farmi coraggio e provare a leggere il primo libro. Vedremo.
Grazie mille Valeria 🖤
Ora ho capito perché nell’ultimo volume, ti venivano gli attacchi di panico. Povera Lila🥺
L'ambito della perdita della verginità è un argomento che assolutamente non richiede identificabilità nel personaggio! Perché dietro ci sono delle scelte, decisioni, stati d'animo che sono totalmente personali! Esattamente come la nuda e cruda realtà del rione, specialmente in quegli anni! La Ferrante è cruda e diretta, perché rappresenta la realtà sociale di cui sta parlando! Dietro ad ogni singolo personaggio ci sono delle psicologie così fini e delicate che disegnano ogni personaggio, che reale o finzione è lo specchio di chi vive quella realtà. Lila ha un carattere forte... intenzionato a trovare l'amore...ma non lo ha mai fatto, perché è stata tradita da tutti. Tutti coloro che la illudevano di farle vivere un sogno ma che in realtà poi...pensavano solo alla loro soddisfazione personale! Lo stesso Nino Sarratore la scansa nel momento in cui Lila cerca di riprendersi in mano la felicità e cerca di aiutarlo.
Lenu' dal suo canto è estremamente timida ma decisa a farsi rispettare. Abbiamo un iniziale incertezza e voglia di fare come Lila...la perdita della verginità stessa quindi, è legata quasi ad un OBBLIGO, una GARA a chi fa meglio. Dopo Lenu' matura e si prende ciò che vuole nonostante la contrasti la sua eccessiva timidezza!
Nino Sarratore piace perché ha un lato molto dolce, è ammaliatore, anche se poi si rivela essere un poco di buono!
Stiamo comunque parlando di BAMBINI. E non per gli attori che realmente lo sono...ma stanno interpretando la vita di adolescenti, deviati dalla dura vita del Rione; allontanati dallo studio per lavorare, costrette a sposarsi per ricevere un sostentamento anche per la famiglia
Sono ragazzine e ragazzini che desiderano solo amore ma questo non arriva mai!
Grazie 🙏😘
Mi hai fatto venire voglia di rileggerla. ❤️ Anch'io sono Lenú.
Più che una recensione è un video di reazione
Io ho trovato delle figure maschili positive: il padre di Lenù e Rino, il fratello di Lila. Sono 2 uomini di cui ti puoi fidare
Sì, Rino... quello che picchia la moglie.
purtroppo devo ancora leggere l'ultimo quindi appena finirò come prima cosa tornerò a questo video
12:35 ahahaha concordo
IL QUARTO LIBRO È STRAZIANTE,HO FINITO DI LEGGERLO IERI💔
Appena posso me lo godo, non vedo l’ora 😊
Ho appena finito l'ultimo libro. Sono distrutto.
Che bel trucco Vale! 💞
In tutta la saga non c'è un solo personaggio maschile positivo. Tutti maschilisti,violenti , arroganti e chi più ne ha più ne metta
Una fiction con ruolo ribaltati avrebbe sollevato valanghe di polemiche e non sarebbe mai stata trasmessa in Rai
Enzo Scanno.
@@silviazoppi7986E Pietro Airota.
Io invece sono Lila.. non so se è un bene 😅
Brava, brava, brava...👏🏻👏🏻👏🏻👏🏻👏🏻
Enzo è l'unico che si salva
A me questi 4 libri non sono piaciuti.