mi sembra che il concetto di anima espresso si avvicini molto a quello di Aristotele per cui seppur ente che la rende viva,l’anima rimane pur sempre inseparabile dalla materia .È una posizione che pur assumendo gradazioni più o meno sofisticate(si parla della coscienza come emanazione dell’attività cerebrale o di fenomeno emergente ) fondamentalmente rimane monistica.Da contrapporre a una concezione duale(anima e corpo due enti totalmente distinti)che se legittima nell’ambito di una trascendenza(come nelle religioni monoteiste) diventa problematica in ambiente filosofico al momento in cui l’anima diventata spirito ,mente ,la res cogitans deve relazionarsi con il cervello(la res extensa) perché inevitabilmente insorgono quei problemi che Cartesio ha tentato di risolvere in modo acrobatico ricorrendo alla ghiandola pineale.
Caro Giovanni ciao. Secondo me non sei un fan di Mancuso. Sempre ha sostenuto che l’anima la posseggono anche gli animali. Per approfondire puoi leggere De Anima di Aristotele.
@@dorossolomos2619 ciao caro, grazie per il consiglio...hai indovinato, non sono un fan di Mancuso, ma non lo sono in genere di tutti coloro che credono. Io non penso che esista l anima, ma che essa non sia altro che un prodotto del nostro cervello, e che quando questo si spegne, ciao a tutto , anima compresa! B. Notte e grazie di nuovo per il consiglio
Sono d’accordo con la tua impostazione. Ma dobbiamo tenere presente l’influenza che ha su di noi la cultura dominante. Mi ricordo agli inizi degli anni 70 quando siamo arrivati in Italia per studiare, ragazzi intorno ai 20 anni, avevamo la illusione di scegliere l’indirizzo politico. In una Italia che i venti del marxismo dominavano da per tuto pensavamo di avere la libertà di scelta. La scelta era obbligatoria o Stalin o Toschi o Mao o Berlinguer o Bakunin o qualcos’altro ma sempre nella sinistra.
Condivido pienamente i pensieri del prof Mancuso,grazie perché ho un riscontro del mio sentire.grazie.
Ogni volta che ascolto questo intervento condivido pienamente.
Oh, Vito Mancuso... meno male che esisti!
Condivido rafforza il mio pensiero
Mancuso un faro, grazie
Un faro di che? Della selva oscura in cui pascola. Ma fuori dalla selva, non serve a nulla!
Se nelle scuole, la religione venisse insegnata con queste modalità, molte meno persone si sarebbero allontanate da essa.
L'adoro Mancuso ho sempre cercato qst sincretismo.
mi sembra che il concetto di anima espresso si avvicini molto a quello di Aristotele per cui seppur ente che la rende viva,l’anima rimane pur sempre inseparabile dalla materia .È una posizione che pur assumendo gradazioni più o meno sofisticate(si parla della coscienza come emanazione dell’attività cerebrale o di fenomeno emergente ) fondamentalmente rimane monistica.Da contrapporre a una concezione duale(anima e corpo due enti totalmente distinti)che se legittima nell’ambito di una trascendenza(come nelle religioni monoteiste) diventa problematica in ambiente filosofico al momento in cui l’anima diventata spirito ,mente ,la res cogitans deve relazionarsi con il cervello(la res extensa) perché inevitabilmente insorgono quei problemi che Cartesio ha tentato di risolvere in modo acrobatico ricorrendo alla ghiandola pineale.
Grazie!
Ciao vito,me la dai una definizione,non ambigua dell anima? E perché l avremmo solo noi uomini e non gli animali?
Caro Giovanni ciao.
Secondo me non sei un fan di Mancuso. Sempre ha sostenuto che l’anima la posseggono anche gli animali.
Per approfondire puoi leggere De Anima di Aristotele.
@@dorossolomos2619 ciao caro, grazie per il consiglio...hai indovinato, non sono un fan di Mancuso, ma non lo sono in genere di tutti coloro che credono. Io non penso che esista l anima, ma che essa non sia altro che un prodotto del nostro cervello, e che quando questo si spegne, ciao a tutto , anima compresa! B. Notte e grazie di nuovo per il consiglio
Sono d’accordo con la tua impostazione. Ma dobbiamo tenere presente l’influenza che ha su di noi la cultura dominante.
Mi ricordo agli inizi degli anni 70 quando siamo arrivati in Italia per studiare, ragazzi intorno ai 20 anni, avevamo la illusione
di scegliere l’indirizzo politico. In una Italia che i venti del marxismo dominavano da per tuto pensavamo di avere la libertà di scelta.
La scelta era obbligatoria o Stalin o Toschi o Mao o Berlinguer o Bakunin o qualcos’altro ma sempre nella sinistra.
Ragionare prima mile volta a buttare per una esisteza di eser omo con cosheza umane