Polipi intestinali

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  • Опубліковано 21 сер 2014
  • Che cosa sono i polipi intestinali? Il video spiega quali rischi sono associati alla loro insorgenza, com'è possibile identificarli e trattarli.
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    I polipi intestinali sono delle piccole protuberanze che si formano nel rivestimento più interno dell’intestino, specialmente nell'intestino crasso, quindi nel colon e nel retto. La forma di questi polipi può ricordare quella di un piccolo fungo o cavolfiore, che sporge verso il lume interno dell'organo, con o senza gambo a seconda dei casi. I polipi intestinali possono essere singoli o multipli ed avere dimensioni variabili; talvolta misurano pochi millimetri, altre volte raggiungono alcuni centimetri di diametro. Di solito, i polipi intestinali non causano sintomi e hanno una natura benigna, cioè non evolvono in altre gravi patologie. Tuttavia esiste un certo rischio di trasformazione in senso maligno; tale degenerazione, comunque molto lenta, è più probabile per alcuni tipi di polipi, come quelli di grosse dimensioni. Per questo motivo, la precoce identificazione e asportazione di polipi al colon sospetti ne previene una possibile evoluzione in cancro del colon-retto.
    I polipi intestinali possono comparire a qualsiasi età, anche se nella maggior parte dei casi si sviluppano dopo i 50 anni. Le cause di tale fenomeno non sono ancora del tutto chiare, tuttavia è noto che alcuni fattori possono favorirne la comparsa. Il rischio di polipi intestinali aumenta soprattutto se vi è una certa “familiarità”, cioè se sono già stati riscontrati dei polipi intestinali in altri familiari stretti. Anche fumo, obesità, scarsa attività fisica e abuso di alcol aumentano le probabilità di soffrirne. Tra i fattori dietetici predisponenti, ricordiamo l'eccessivo consumo di carni rosse e di grassi saturi in genere; viceversa, diete ricche di fibre e una sufficiente attività fisica sembrano avere un ruolo protettivo. Un altro importante fattore che aumenta le probabilità di sviluppare i polipi è la presenza di malattie infiammatorie croniche del colon-retto, tra cui la rettocolite ulcerosa e il morbo di Crohn.
    Esistono diversi tipi di polipi intestinali, classificati principalmente in base alla loro forma. Si possono distinguere, in particolare, polipi peduncolati e polpi sessili. I primi, quelli peduncolati, come dice il nome, hanno un peduncolo, cioè una sorta di gambo, a cui è attaccata una testa. Per fare un paragone, assomigliano a piccoli funghi che sporgono al di sopra del rivestimento interno dell’intestino. Al contrario, i polipi sessili sono senza peduncolo e molto piatti; non avendo il gambo, assomigliano a un nodulo presente sulla parete dell’intestino. Per questa loro forma, diversamente dai polipi peduncolati (che possono essere recisi alla base del gambo), la rimozione chirurgica dei polipi sessili è più difficoltosa. Oltre che per la loro forma, i polipi intestinali si possono classificare anche in base al numero. Alcune persone sviluppano un singolo polipo intestinale, altre presentano polipi multipli. Nello specifico, si parla di poliposi quando sono presenti più di cento polipi. Per quanto riguarda la relazione tra polipi e cancro del colon-retto c’è da sottolineare ancora una volta che non tutti i polipi sono a rischio di evoluzione maligna. Anche in questo senso, infatti, è possibile distinguere diversi tipi di polipi. I polipi iperplastici, ad esempio, sono piccole escrescenze caratterizzate da una mucosa a rapida proliferazione e considerati sostanzialmente innocui, perché la loro trasformazione in un tumore maligno è rara. Anche i polipi amartomatosi, detti anche polipi giovanili, sono lesioni non neoplastiche, generalmente di origine familiare. Infine, si trovano i polipi neoplastici o adenomatosi, che sono più inclini a trasformarsi nel tempo in una neoplasia maligna. È pertanto corretto considerare gli adenomi colon-rettali come delle lesioni precancerose. Senza scendere troppo nei dettagli, anche i polipi adenomatosi, a loro volta, sono distinti in polipi tubolari, villosi e tubolo-villosi. Tra questi sottotipi, quelli a maggior rischio cancerogeno sono i polipi villosi.
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