Malarazza (Tu ti lamenti, ma che ti lamenti? Pigghia nu bastoni e tira fora li denti!) - fisarmonica

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  • Опубліковано 23 чер 2022
  • Malarazza è una canzone che Domenico Modugno, nel 1976, ha scritto partendo da una poesia di un anonimo siciliano, pubblicata nel 1857 da Lionardo Vigo Calanna, marchese di Gallodoro. Qui è cantata da Ginevra di Marco.
    Il testo parla di un servo che viene picchiato e maltrattato da un prepotente e chiede giustizia a Gesù che, sconsolato, gli risponde di farsi giustizia da solo, se la vuole, tirando fuori i denti e combattendo perché nessuno la farà mai al posto suo. Il testo è in siciliano e noi vi proponiamo anche la traduzione.
    Malarazza” è una canzone che Domenico Modugno, nel 1976, ha scritto partendo da una poesia di un anonimo siciliano, pubblicata nel 1857 da Lionardo Vigo Calanna, marchese di Gallodoro. Qui è cantata da Ginevra di Marco.
    Il testo parla di un servo che viene picchiato e maltrattato da un prepotente e chiede giustizia a Gesù che, sconsolato, gli risponde di farsi giustizia da solo, se la vuole, tirando fuori i denti e combattendo perché nessuno la farà mai al posto suo. Il testo è in siciliano con anche la traduzione.
    Nu servu tempu fa d’intra na piazza
    Prigava a Cristu in cruci e ci dicia:
    “Cristu, lu mi padroni mi strapazza
    mi tratta comu un cani pi la via.
    Si pigghia tuttu cu la sua manazza
    Mancu la vita mia dici che è mia
    Distruggila Gesù sta malarazza!
    Distruggila Gesù fallu pi mmia!
    …fallu pi mia!”
    Tu ti lamenti, ma che ti lamenti? Pigghia nu bastoni e tira fora li denti!
    Tu ti lamenti, ma che ti lamenti? Pigghia nu bastoni e tira fora li denti!
    E Cristu m’arrispunni dalla cruci:
    “Forsi si so spizzati li to vrazza?
    Cu voli la giustizia si la fazza!
    Nisciuni ormai chiù la farà pi ttia!
    Si tu si un uomo e nun si testa pazza,
    ascolta beni sta sentenzia mia,
    ca iu ‘nchiodatu in cruci nun saria
    s’avissi fattu ciò ca dicu a ttia.
    Ca iù ‘inchiadatu in cruci nun saria!”
    Tu ti lamenti, ma che ti lamenti? Pigghia nu bastoni e tira fora li denti!
    Tu ti lamenti, ma che ti lamenti? Pigghia nu bastoni e tira fora li denti!
    Traduzione:
    Un servo tempo fa dentro una piazza
    pregava Cristo in Croce e gli diceva:
    Cristo, il mio padrone mi picchia,
    mi tratta come un cane della strada,
    si prende tutto con le sue mani,
    neanche la mia vita dice che è mia.
    Distruggila, Gesù, questa razza infame!
    Distruggila, Gesù, fallo per me!
    … fallo per me!
    Tu ti lamenti, ma che ti lamenti? Prendi un bastone e tira fuori i denti!
    E cristo mi risponde dalla croce:
    forse si sono spezzate le tue braccia?
    Chi vuole la giustizia, se la faccia!
    Nessuno ormai la farà più per te.
    Si tu sei un uomo e non una testa pazza
    ascolta bene questo mio consiglio
    perché io non sarei inchiodato qui
    se avessi fatto ciò che ti dico.
    Io non sarei inchiodato qui!
    Tu ti lamenti, ma che ti lamenti? Prendi un bastone e tira fuori i denti!

КОМЕНТАРІ • 1

  • @marcellabernabucci1337
    @marcellabernabucci1337 Рік тому +2

    Bellissima poesia, la racconterei a chi dico io, e tu mi hai capito vero? 😃👏