Intervento super interessante. Ultimamente quando sento parlare qualcuno dati alla mano, con competenza, proprietà di linguaggio e senza offendere nessuno, mi commuovo.
Bellissimo intervento. Complimenti anche al nuovo editing video che ha saputo accompagnare, e quindi valorizzare, questo importante invito a riflettere.
L' enfasi che viene data in modo trasversale e continuo al " disagio", alla " fragilità ", all essere " vittime", alla " inclusivita''" e varie altre categorie che purtroppo sembrano essere poi dei biglietti da visita di molti soggetti ( piuttosto che altri modelli o valori direi e sottendenti altre visioni dell' essere), questo dovrebbe essere un campanello di allarme degli operatori. Che questa incessante sollecitazione generi tanto disagio e malessere vien da sé. Nessuno di questi medici che reclami più equilibrio, che sottolinei la presenza costante di messaggi, film , storie ultra violente e superficiali, il gusto quasi perverso a parlare su tutto ormai in termini di emergenza o allarme. Vedi una " informazione " che ossessivamente ci ricorda 24 volte il giorno a tv o radio fatti efferati, tragedie e ingiustizie e disastri. Serve a qualcosa ripetere in modo ossessivo tutto ciò? Reiterare la cupezza e non la luce... Penso sopratutto ai bimbi o giovanissimi. Forse paradossalmente, tutto questa comunicazione incontinente e tra l altro schematica, crea disagio o peggio, emulazione negativa. Peccato perché esiste anche quella mossa dalla bellezza o pratica sana. Una "società" che evoca la malattia piuttosto che il vigore e la gioia. Onestamente temo questo loop quale costume. Anche spazio ad altro auspicherei. Siamo quello che mangiamo diceva un tale. Per non parlare poi della droga ( in quanto gli effetti sono tossici e avviluppanti) che si chiama smarthpone o tablet o qualsiasi schermo appioppato ai piccoli. Per fortuna le nostre istituzioni tengono in grande stima anche strumenti alternativi alla iperdigitalizzazione. Favorendo uno sviluppo, una crescita e capacità di operare in senso lato più organica e complessa. Promuovere, indipendentemente dalla tecnologia, un essere più attivo, autentico e pensante. E magari allegro.
Ti invito a riprovare, stavolta dal vivo (in presenza) e quando la tua mente ti suggerirà di mollare ancora, di lasciare perdere, tu parlane col tuo psicoterapeuta e vai avanti
La maggior parte dei terapeuti sono i primi a non essere realizzati e quindi alla fine si limitano per lo piu a parlare a partire dalla loro immagine lavorativa. Infatti quello che sono bravi a dirti e' la diagnosi, che e' su base piuttosto razionale ma non sanno veramente come aiutarti ad un livello piu profondo perche sono loro i primi a non essere stati in grado di aiutare loro stessi ad un livello piu profondo...
Brava psicoterapeuta. Però, son rimasto deluso quando le ho sentito dire che visitava i pazienti online durante il covid. Perché i suoi colleghi che mi son piaciuti durante la pandemanza, sono quelli che son stati sospesi e non potevano neanche vitare online.
@@francescoolivieri6323che superficiale sei a rispondere "cresci" a qualcuno che non hai neppure idea di chi sia e quanto bisogno di "crescere" abbia.
Molto interessante soprattutto la riflessione sui rapidi cambiamenti e gli strumenti inadeguati ereditati dal passato. Solo non mi è chiaro cosa si collega a cosa: restare equivale a viverla fino in fondo e restare al diventare un imbecille insensibile alla vita? O vice versa? O mi sono perso qualcosa o c'era qualche passaggio nel libro che non permette questa disambiguazione. Ogni intervento è il benvenuto.
Cioè: basta la parola "psicoanalisi" per eccitarti? Sei un caso estremo. Io per esempio mi deprimo invece. E considero la psicoanalisi una religione laica abbastanza superficiale.
@@cuiperindy2120 per eccitarti? È curioso che tu mi abbia messo in bocca queste parole, se consideri la psicoanalisi una religione laica evidentemente non la conosci abbastanza, per quanto riguarda la superficialità.. È l'esatto opposto, infatti è definita la psicologia del profondo..
@@cuiperindy2120 "per eccitarti?" È curioso che tu abbia usato queste parole non credi? Se pensi che la psicoanalisi sia una religione laica forse non la conosci abbastanza, se pensi che sia superficiale forse non sai che è definita psicologia del profondo, l'esatto opposto...
@@Gabriele.gabriele conosco abbastanza la psicoanalisi, grazie. Ed il termine "eccitarsi" non era sintomatico di proprio nulla, prego. Era intenzionalissimo ed asintomatico. Poi, se tu sei un buon freudiano ci troverai sempre qualcosa di inconscio o di rimosso nel fatto che io lo abbia usato. Ma il problema è tuo. Anzi, vostro.
Di solito apprezzo tantissimo i video di questo format, ma in questo caso (e lo dico da studente e grande appassionato di psicologia) devo dire che non ho trovato l'intervento particolarmente interessante. Non è stato approfondito nulla, nemmeno i punti che la Dottoressa Morelli stessa lascia intendere siano per lei questioni fondamentali.
Non ha approfondito ok ma secondo il tuo giudizio credi che gli argomenti trattati possano essere effettivamente alcune delle cause per i problemi psichici umani?
La psicanalisi serve a dare lavoro a tutti i laureati del settore e a chi può permettersi di pagare per anni l analisi rimanendo nella condizione di eterni malati 😂
@@adrianovanhalen421 Poniamo che lei avesse dolore alla spalla destra e andasse a trovare un medico. Poniamo poi che questi fallisse nel suo mestiere, non riuscendo ad alleviare il dolore. Cosa farebbe? Darebbe la colpa a tutta la medicina o cercherebbe un altro medico?
il tuo esempio non calza per nulla. In medicina (quella seria) se una cura fallisce ci sono i mezzi per capire il perché (prescrizione sbagliata, diagnosi sbagliata o difficile, altre complicanze,etc), in psicoanalisi non c'è nulla, chiacchiere, miti. Tutto si basa sull'affabulazione, e la voglia di farsi affabulare di chi si sottopone a terapia o di chi legge i libri di psicoanalisi.
Intervento super interessante. Ultimamente quando sento parlare qualcuno dati alla mano, con competenza, proprietà di linguaggio e senza offendere nessuno, mi commuovo.
Uno dei migliori canali, senz’ombra di dubbio
Bellissimo intervento. Complimenti anche al nuovo editing video che ha saputo accompagnare, e quindi valorizzare, questo importante invito a riflettere.
L' enfasi che viene data in modo trasversale e continuo al " disagio", alla " fragilità ", all essere " vittime", alla " inclusivita''" e varie altre categorie che purtroppo sembrano essere poi dei biglietti da visita di molti soggetti ( piuttosto che altri modelli o valori direi e sottendenti altre visioni dell' essere), questo dovrebbe essere un campanello di allarme degli operatori. Che questa incessante sollecitazione generi tanto disagio e malessere vien da sé.
Nessuno di questi medici che reclami più equilibrio, che sottolinei la presenza costante di messaggi, film , storie ultra violente e superficiali, il gusto quasi perverso a parlare su tutto ormai in termini di emergenza o allarme. Vedi una " informazione " che ossessivamente ci ricorda 24 volte il giorno a tv o radio fatti efferati, tragedie e ingiustizie e disastri. Serve a qualcosa ripetere in modo ossessivo tutto ciò? Reiterare la cupezza e non la luce...
Penso sopratutto ai bimbi o giovanissimi. Forse paradossalmente, tutto questa comunicazione incontinente e tra l altro schematica, crea disagio o peggio, emulazione negativa.
Peccato perché esiste anche quella mossa dalla bellezza o pratica sana. Una "società" che evoca la malattia piuttosto che il vigore e la gioia. Onestamente temo questo loop quale costume. Anche spazio ad altro auspicherei. Siamo quello che mangiamo diceva un tale. Per non parlare poi della droga ( in quanto gli effetti sono tossici e avviluppanti) che si chiama smarthpone o tablet o qualsiasi schermo appioppato ai piccoli.
Per fortuna le nostre istituzioni tengono in grande stima anche strumenti alternativi alla iperdigitalizzazione. Favorendo uno sviluppo, una crescita e capacità di operare in senso lato più organica e complessa. Promuovere, indipendentemente dalla tecnologia, un essere più attivo, autentico e pensante. E magari allegro.
Grazie!!
Super interessante !
La freddezza e il senso di distacco della tecnologia nella terapia online mi ha fatto terminare due importanti percorsi psicoterapici....
Ti invito a riprovare, stavolta dal vivo (in presenza) e quando la tua mente ti suggerirà di mollare ancora, di lasciare perdere, tu parlane col tuo psicoterapeuta e vai avanti
Si si, ma il problema è proprio la terapia non in presenza...@@FabioNodari-vw5mc
La maggior parte dei terapeuti sono i primi a non essere realizzati e quindi alla fine si limitano per lo piu a parlare a partire dalla loro immagine lavorativa. Infatti quello che sono bravi a dirti e' la diagnosi, che e' su base piuttosto razionale ma non sanno veramente come aiutarti ad un livello piu profondo perche sono loro i primi a non essere stati in grado di aiutare loro stessi ad un livello piu profondo...
Ha fatto una ricerca scientifica , o ha delle statistiche da fonte credibili, o è solo una sua impressione?
Brava psicoterapeuta. Però, son rimasto deluso quando le ho sentito dire che visitava i pazienti online durante il covid. Perché i suoi colleghi che mi son piaciuti durante la pandemanza, sono quelli che son stati sospesi e non potevano neanche vitare online.
Le nuove tecnologie per la psicoanalisi vuol dire solo un bancomat psicologico
"La psicoanalisi serve ancora oggi? Lo abbiamo chiesto a questa psicoanalista..."
Infatti. Oste, com'è il vino? Buono?
Lo volevi chiedere ad un idraulico?
@@cuiperindy2120l’oste professionale che ti vuole far tornare ti dice la verità, cresci!
@@francescoolivieri6323che superficiale sei a rispondere "cresci" a qualcuno che non hai neppure idea di chi sia e quanto bisogno di "crescere" abbia.
Molto interessante soprattutto la riflessione sui rapidi cambiamenti e gli strumenti inadeguati ereditati dal passato.
Solo non mi è chiaro cosa si collega a cosa: restare equivale a viverla fino in fondo e restare al diventare un imbecille insensibile alla vita? O vice versa? O mi sono perso qualcosa o c'era qualche passaggio nel libro che non permette questa disambiguazione.
Ogni intervento è il benvenuto.
pls che brano è al minuto 20:40?
Like ancora prima di aver visto il video, mi è bastato "psicoanalisi"
Cioè: basta la parola "psicoanalisi" per eccitarti? Sei un caso estremo. Io per esempio mi deprimo invece. E considero la psicoanalisi una religione laica abbastanza superficiale.
@@cuiperindy2120 per eccitarti? È curioso che tu mi abbia messo in bocca queste parole, se consideri la psicoanalisi una religione laica evidentemente non la conosci abbastanza, per quanto riguarda la superficialità.. È l'esatto opposto, infatti è definita la psicologia del profondo..
@@cuiperindy2120 "per eccitarti?" È curioso che tu abbia usato queste parole non credi? Se pensi che la psicoanalisi sia una religione laica forse non la conosci abbastanza, se pensi che sia superficiale forse non sai che è definita psicologia del profondo, l'esatto opposto...
@@Gabriele.gabriele conosco abbastanza la psicoanalisi, grazie. Ed il termine "eccitarsi" non era sintomatico di proprio nulla, prego. Era intenzionalissimo ed asintomatico. Poi, se tu sei un buon freudiano ci troverai sempre qualcosa di inconscio o di rimosso nel fatto che io lo abbia usato. Ma il problema è tuo. Anzi, vostro.
Di solito apprezzo tantissimo i video di questo format, ma in questo caso (e lo dico da studente e grande appassionato di psicologia) devo dire che non ho trovato l'intervento particolarmente interessante. Non è stato approfondito nulla, nemmeno i punti che la Dottoressa Morelli stessa lascia intendere siano per lei questioni fondamentali.
Non ha approfondito ok ma secondo il tuo giudizio credi che gli argomenti trattati possano essere effettivamente alcune delle cause per i problemi psichici umani?
Visti tutti i film da cui avete tratto le clip, mi sfugge solo quello in B/N al 21.15. aiuto.
Persona, di Ingmar Bergman.
Lontano 1966 ;)
Il termine guarigione è diventato ridicolo nel mondo contemporaneo
L’unica cosa interessante di questo video è la riflessione finale.
E lei sarebbe?
@@Gabriele.gabriele Mi scusi, ma non comprendo la sua domanda.
@@maxtolo ecco appunto, buona giornata
Bravaaaaaa! Del Covid sa dire solo çhe ora adeguano (gli psicanalisti) iloro strumenti.
Chiss''e' scemm.
La psicanalisi serve a dare lavoro a tutti i laureati del settore e a chi può permettersi di pagare per anni l analisi rimanendo nella condizione di eterni malati 😂
Presumo che lei in una stanza d'analisi non ci sia entrato nemmeno col pensiero
Io ci sono entrato da due anni e mezzo e ho fatto anche molto altro e condivido😂
@@adrianovanhalen421
Poniamo che lei avesse dolore alla spalla destra e andasse a trovare un medico. Poniamo poi che questi fallisse nel suo mestiere, non riuscendo ad alleviare il dolore. Cosa farebbe? Darebbe la colpa a tutta la medicina o cercherebbe un altro medico?
il tuo esempio non calza per nulla. In medicina (quella seria) se una cura fallisce ci sono i mezzi per capire il perché (prescrizione sbagliata, diagnosi sbagliata o difficile, altre complicanze,etc), in psicoanalisi non c'è nulla, chiacchiere, miti. Tutto si basa sull'affabulazione, e la voglia di farsi affabulare di chi si sottopone a terapia o di chi legge i libri di psicoanalisi.