N°110 Meditazione con Una coppia di Lupi (Canis lupus italicus) 3 tassi (Meles meles) eun capriolo

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  • Опубліковано 8 вер 2024
  • Contemplare il mondo delle creature notturne che abbandonano il folto della selva per attraversare, incuriosite, quei campi che l’uomo ha sottratto al grembo della terra per farne il luogo della propria attività trasformativa, richiede sempre molta prudenza! Ma, fortunatamente, dagli anni del servizio militare in Libano e dalla gioventù passata in Canada, feci tesoro dei preziosi insegnamenti sulla mimetizzazione e, soprattutto, del voluttuoso accogliere il mondo che si fa avanti in noi per mezzo dei sensi. È in questa sintesi panica, mediata pur sempre da un velo di presenza e razionalità, che avvengono incontri inaspettati e memorabili, come quello immortalato ieri sera. Spero tanto che vi possa piacere!
    Meditare fuori all’aperto di notte non è facile, ma con la felice esperienza che, in gioventù, ebbi con i nativi americani e agli anni passati nel reggimento della Folgore, ho appreso l’importanza della mimetizzazione e dell’affidarsi ai sensi di, vista, odore, movimento, colori, consistenza e confondermi con l’ambiente con abbigliamento mimetico, nascondendo il corpo in mezzo alla vegetazione, mascherando l’odore umano e soprattutto rimanendo immobile senza un minimo movimento, usando una forma di meditazione di consapevolezza. Anche questa volta, la mia grande passione che, da sempre tentando la sua conciliazione con il lavoro, è ormai arrivata a far parte della mia vita, mi ha regalato un incontro inaspettato! Quando la meditazione di consapevolezza incontra l’avventura, e ti regala emozioni inattese, arrivano animali selvatici a pochi metri di distanza, senza che si accorgano della mia presenza. Questa di ieri sera mi regala un’altra emozione che, documentata da una videocamera ad infrarossi fissata su un ramo sopra la mia testa documenta l'incontro con due Lupi, una famiglia di tassi e un capriolo maschio. Sperando di avervi fatto cosa gradita, vi esprimo i miei più cordiali saluti. Giovanni Tinteri

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