Il Portico di Gamma

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  • Опубліковано 5 вер 2024
  • Ecco dove è finito il Portico di Gamma a Monte Morrone.
    La vicenda è iniziata quasi un anno fa.
    Abbiamo ricevuto una serie di segnalazioni con cui ci chiedevano di intervenire a Monte Morrone, dove a seguito di lavori stavano distruggendo un bene archeologico protetto: il Portico di Gamma.
    L’edificio ben visibile dalle case del centro storico, era di epoca romana, conosciuto come “PORTICUS IN GAMMA”, citato e descritto nel libro di Giuseppe Lugli come: “ un grande fabbricato romano di età sillana costruito su platea di roccia naturale circondata da un porticato che nel lato nord misura ..”;
    Come di consuetudine abbiamo inoltrato (16 febbraio 2021) segnalazioni a tutte le autorità preposte (ovvero a 9 diversi destinatari tra cui tra cui la Sovrintendenza Archeologica per il Lazio che da qualche tempo ha un ufficio a latina e quindi ha modo di controllare il territorio).
    Dopo il consueto “silenzio tombale”, abbiamo inoltrato due richieste di accesso agli atti (il 20 aprile e il 6 giugno 2021) , semplicemente per avere notizie.
    Nel frattempo chi ci aveva segnalato la cosa, ci comunicò che il portico di Gamma non c’era più e al suo posto era visibile una voragine.
    Solo dopo la seconda richiesta di accesso agli atti, inoltrata ai sensi dell’art. 328 del codice penale, abbiamo ricevuto risposta della Sovrintendenza che sostanzialmente dichiarava CHE CI ERAVAMO SBAGLIATI, IL PORTICO DI GAMMA NON ERA LÀ.
    Inoltre era stato eseguito un sopralluogo, ma l’edificio era stato già totalmente distrutto ed era in corso la ricostruzione. Non c’era traccia di compromissione di beni archeologici.
    Affermazioni che si commentano da sole.
    Dal Comune come di consuetudine : NESSUNA RISPOSTA.
    Da sei mesi abbiamo quindi chiesto più volte, e continuiamo a farlo, dove sia oggi il Portico di Gamma, visto che dove era non c’è più.
    Ritenendo gravissimo quello che è accaduto, abbiamo fatto noi una ricostruzione grafica degli eventi.
    Partendo da una serie di aereo fotogrammetrie di anni diversi e con ”data certa”, sono stati incrociati i dati catastali , una fotogrammetria di Google del 2016, la piantina riportata dal Lugli e una foto scattata con il drone durante i lavori.
    Riproponiamo la nostra ricostruzione grafica a prova “di bambino”, che sarà allegata ad una nota che invieremo alla Sovrintendenza e ad altri.
    INUTILE DIRE CHE DOVE INDICATO DALLA SOVRINTENDENZA NON C’È, E NON C’È MAI STATA TRACCIA DEL PORTICO DI GAMMA, QUINDI ATTENDIAMO CHE QUALCUNO CONTESTI QUESTA NOSTRA RICOSTRUZIONE E CI INDICHI DOVE SIA OGGI IL PORTICO DI GAMMA.
    Così viene gestito il patrimonio storico, archeologico e culturale nel nostro paese.

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