FREUD e la nascita della PSICOANALISI (Con Stefano Mistura)

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  • Опубліковано 20 лип 2024
  • FREUD e la nascita della PSICOANALISI (Con Stefano Mistura)
    ***SIGMUND FREUD - Nasce a Freiberg (Moravia) il 6 magg. 1856 e muore a Londra il 23 sett. 1939; neuropatologo, fondatore della psicoanalisi. Appartenente a famiglia ebrea ortodossa, visse a Vienna fin dall’età di quattro anni; lasciò l’Austria nel 1938 per la persecuzione nazista. Benché austriaco per formazione culturale e ambientazione sociale, Freud fu veramente cittadino europeo.
    La vita di Freud si identifica in gran parte con la storia della psicoanalisi, da lui fondata e impostata come movimento di idee e come pratica terapeutica; per comprendere questa disciplina è quindi essenziale il riferimento alle sue lontane premesse, nella biografia dell’autore.
    Freud si iscrisse nel 1873 alla facoltà di medicina dell’università di Vienna, mosso da un’intensa curiosità scientifica per la conoscenza delle relazioni umane intese in senso antropologico, in modo cioè da implicare l’origine e il funzionamento della vita mentale individuale e la sua riflessione nel campo della società umana. Tale obiettivo si chiarì definitivamente solo più tardi nella mente di Freud, i cui inizi furono caratterizzati da una ricerca ansiosa e anche disordinata di una via nuova, ancora insicura: studente di medicina, egli frequentava con una certa assiduità anche le lezioni di filosofia di Brentano. Dopo la laurea (1881) Freud si interessò così di anatomia cerebrale, di fisiologia e farmacologia, di neuropatologia (con studi sull’afasia), una disciplina, quest’ultima, della quale ottenne la libera docenza nel 1885. Freud dimostrò il suo spirito di innovazione e di indipendenza già a partire da quest'anno, quando decise di uscire dall’orizzonte culturale viennese per attingere all’insegnamento di Charcot, neuropatologo alla Salpêtrière di Parigi; alla sua scuola il giovane Freud imparò ben presto che esistono dei fatti morbosi mentali generatori di sintomi non dipendenti da lesioni organiche, ma da processi esclusivamente psichici che il malato stesso non conosce. Tornato a Vienna, si propose di comunicare questa convinzione ai colleghi medici, senza però ottenere considerazione. Recatosi nel 1889 a Nancy per alcune settimane, al fine di conoscere il metodo della suggestione ipnotica che veniva usato da Hippolyte Bernheim più diffusamente rispetto a Charcot, cioè non solo su soggetti isterici, si convinse che non soltanto fatti morbosi, ma anche intere sequenze di comportamento fornito di un certo senso possono venire determinate da processi psichici che rimangono sconosciuti al soggetto stesso (comando post-ipnotico). Si veniva così precisando quel concetto di «inconscio dinamico» che avrebbe rivoluzionato tutta la cultura a cominciare da quella medica e psichiatrica.......
    ***STEFANO MISTURA è direttore del Dipartimento di Salute mentale e delle Dipendenze patologiche dell'Azienda Usl di Piacenza. Romano di nascita e piacentino d'adozione, è uno dei protagonisti della psichiatria italiana. Allievo di Franco Basaglia e Giovanni Jervis, apprezzato conoscitore di Freud, Mistura ha vissuto gli anni che hanno portato alla liberalizzazione degli ospedali psichiatrici attraverso la legge 180, una normativa che, tra le poche in Europa, prevede che la malattia mentale sia vista come elemento legato alla salute e non come sinonimo di repressione. Mistura appartiene a coloro che hanno contribuito al connubio tra filosofia e psichiatria, psicanalisi e psicoterapia. Studioso di Baruch Spinoza, è collaboratore della casa editrice Einaudi per la quale ha curato diverse pubblicazioni di carattere psichiatrico e psicanalitico. Nella sua vasta produzione scientifica compaiono anche diversi saggi.

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