grazie della lezione! Non mi é chiarissimo il discorso maggiore/minore, cioé io posso usare questa scala blues derivata dalla pentatonica minore anche per improvvisare su accordi maggiori?
Ciao Riccardo, se utilizzi la scala pentatonica minore/blues su un accordo maggiore o 7ª di dominante, ottieni la caratteristica sonorità blues, per via dell’effetto prodotto dalla 3ª minore della scala “contro” la 3ª maggiore dell’armonia. Per esempio, se suoni la scala pentatonica minore/blues di G su un accordo di G/G7, ottieni questo risultato. Viceversa, se usi la scala pentatonica maggiore su un accordo maggiore, non stai facendo altro che “affermare” la tonalità eseguendo la scala maggiore meno due note (4ª e 7ª della scala). Per esempio, se suoni la pentatonica maggiore di G su un accordo di G/Gmaj7, stai suonando le note della scala maggiore di G, omettendo le note di C e F# (4ª e 7ª della scala maggiore di G). Il risulto che ottieni è simile al risultato che otterresti suonando la scala maggiore di G, e tutt’altro che “blues”. Vista la relazione biunivoca che esiste tra la scala pentatonica maggiore e la scala pentatonica minore relativa, ottieni lo stesso risultato se suoni la scala pentatonica minore di E su un accordo di G/Gmaj7. In questo caso, anche se stai “pensando” alla scala pentatonica minore di E, stati ancora suonando le note della scala maggiore di G, meno la 4ª e la 7ª della scala (C e F#). In questo caso, se utilizzi la scala blues di E stai aggiungendo un’ulteriore nota, A# o Bb, che è estranea all’armonia. La nota di A# o Bb non fa parte dell’accordo di G/Gmaj7, ma è anzi particolarmente dissonante, per via del contrasto con la nota di B contenuta nell’accordo. È comunque possibile utilizzare la scala blues di E su un accordo di G/Gmay7, ma devi stare attento a trattare la nota aggiuntiva come un cromatismo e giustificare la tensione di quella nota all’interno del fraseggio. In pratica, per capire la relazione accordi/scale devi pensare in termini “funzionali”, ovvero pensare alla funzione che le note della scala hanno rispetto all’armonia. Per un pò di teoria sulla relazione tra scala maggiore e scala minore naturale, e di conseguenza tra scala pentatonica maggiore e minore, ti consiglio di guardare la lezione "Costruzione delle scale pentatoniche”, che trovi qui: ua-cam.com/video/p8K6pzymy4s/v-deo.html Ciao, Marco
Lo sviluppo lineare,va fatto in tutte le tonalità!? Perché cambiano ovviamente gli intervalli!Grazie! Complimenti per la didattica,molto comprensibile e dettagliata!!!
Ciao Roldano, grazie del messaggio. Si, in linea di massima, ma inizierei con due o tre tonalità a destra e a sinistra del circolo delle quinte, ad esempio Am (C), Em (G), C#m (D) e Dm (F), Gm (Bb). Quando ti senti a tuo agio con queste tonalità comincerei a esplorare le altre. Tieni presente che in realtà cambiando tonalità gli intervalli che compongono la scala non cambiano, ma ovviamente cambia la loro posizione sulla tastiera. Quello che è importante è memorizzare la posizione del primo grado, che è il riferimento per localizzare gli altri intervalli della scala.
@@CorsodiChitarraModerna Grazie,sì certo,giustissimo,gli intervalli sono gli stessi!!! Veramente un ottima spiegazione,ancora complimenti e buon anno che verrà!!!!
Complimenti. Lei è molto bravo.
Le tue lezioni sono chiare. Grazie. Anche il primo corso musicale era di buona qualità.🎉
Ottima, lezione, Maestro 👍🏻
Grazie per la condivisione 🎸
Grazie a te ho ripreso a fare le scale e ad esercitarmi con continuità cosa che prima non riuscivo a fare, grazie
finalmente una spiegazione chiara e completa,davvero complimenti per il metodo di insegnamento 👍
Grazie per la chiarezza. Ottima lezione
Grazie, maestro!
ottima lezione grazie
grazie della lezione! Non mi é chiarissimo il discorso maggiore/minore, cioé io posso usare questa scala blues derivata dalla pentatonica minore anche per improvvisare su accordi maggiori?
Ciao Riccardo, se utilizzi la scala pentatonica minore/blues su un accordo maggiore o 7ª di dominante, ottieni la caratteristica sonorità blues, per via dell’effetto prodotto dalla 3ª minore della scala “contro” la 3ª maggiore dell’armonia. Per esempio, se suoni la scala pentatonica minore/blues di G su un accordo di G/G7, ottieni questo risultato.
Viceversa, se usi la scala pentatonica maggiore su un accordo maggiore, non stai facendo altro che “affermare” la tonalità eseguendo la scala maggiore meno due note (4ª e 7ª della scala). Per esempio, se suoni la pentatonica maggiore di G su un accordo di G/Gmaj7, stai suonando le note della scala maggiore di G, omettendo le note di C e F# (4ª e 7ª della scala maggiore di G). Il risulto che ottieni è simile al risultato che otterresti suonando la scala maggiore di G, e tutt’altro che “blues”.
Vista la relazione biunivoca che esiste tra la scala pentatonica maggiore e la scala pentatonica minore relativa, ottieni lo stesso risultato se suoni la scala pentatonica minore di E su un accordo di G/Gmaj7. In questo caso, anche se stai “pensando” alla scala pentatonica minore di E, stati ancora suonando le note della scala maggiore di G, meno la 4ª e la 7ª della scala (C e F#). In questo caso, se utilizzi la scala blues di E stai aggiungendo un’ulteriore nota, A# o Bb, che è estranea all’armonia. La nota di A# o Bb non fa parte dell’accordo di G/Gmaj7, ma è anzi particolarmente dissonante, per via del contrasto con la nota di B contenuta nell’accordo. È comunque possibile utilizzare la scala blues di E su un accordo di G/Gmay7, ma devi stare attento a trattare la nota aggiuntiva come un cromatismo e giustificare la tensione di quella nota all’interno del fraseggio.
In pratica, per capire la relazione accordi/scale devi pensare in termini “funzionali”, ovvero pensare alla funzione che le note della scala hanno rispetto all’armonia.
Per un pò di teoria sulla relazione tra scala maggiore e scala minore naturale, e di conseguenza tra scala pentatonica maggiore e minore, ti consiglio di guardare la lezione "Costruzione delle scale pentatoniche”, che trovi qui:
ua-cam.com/video/p8K6pzymy4s/v-deo.html
Ciao,
Marco
@@CorsodiChitarraModerna grazie mille per la risposta chiara ed esaustiva, ora é tutto molto chiaro!
Lo sviluppo lineare,va fatto in tutte le tonalità!? Perché cambiano ovviamente gli intervalli!Grazie! Complimenti per la didattica,molto comprensibile e dettagliata!!!
Ciao Roldano, grazie del messaggio. Si, in linea di massima, ma inizierei con due o tre tonalità a destra e a sinistra del circolo delle quinte, ad esempio Am (C), Em (G), C#m (D) e Dm (F), Gm (Bb). Quando ti senti a tuo agio con queste tonalità comincerei a esplorare le altre.
Tieni presente che in realtà cambiando tonalità gli intervalli che compongono la scala non cambiano, ma ovviamente cambia la loro posizione sulla tastiera. Quello che è importante è memorizzare la posizione del primo grado, che è il riferimento per localizzare gli altri intervalli della scala.
@@CorsodiChitarraModerna Grazie,sì certo,giustissimo,gli intervalli sono gli stessi!!! Veramente un ottima spiegazione,ancora complimenti e buon anno che verrà!!!!
Grazie sig.maestro ottima lezione👍👍👏👏
Anzi se puoi aiutami ad avere maggiore sicurezza e manualità con lo strumento. Grazie
Sono un chitarrista