NON MI SENTO BENE CERCO QUALCOSA IN QUELLO CHE MI VIENE MA HO SOLO QUESTO NON PUÒ ESSER LO STESSO SE NON SI FESTEGGIA INSIEME QUANDO TI SCORRE NELLE VENE QUANDO QUALCOSA LÌ TI PREME MA È SEMPRE PIÙ FACILE TAGLIARE CHE ALLUNGARE PENSI DI ESSERE BUONO MA SAI CHE QUANDO RIDI SEI COME LE IENE PENSO DI CAPIRE OGNI VOLTA CHI SONO MA NON HO MAI DETTO VOI PER ME CHI SIETE CADO RICADO RICADO RICADO RICADO E RICADO. MA NON È CHE QUANDO SON NATO IL CORDONE A ME L'HANNO LASCIATO? CERCO ANCORA UN EQUILIBRIO NON FINISCO UNA COSA CHE INIZIO QUANDO DICO MIO PADRE È UNO STRONZO MA VORREI RINCONTRARE QUEL TIZIO.
Ringrazio Charlie innanzitutto per la pazienza che ha avuto Grazie a lui ho conosciuto Chris Su una panchina rollava weeda, io il fumo Eravamo in villa a Seguro Arrivavo col cinquantino rosso Milano Est, Milano Ovest In circonvallazione un freddo addosso Il cavo dell’acceleratore rotto E mi ricordo a quei tempi stavo sui venti Dicevi “quante rime inventi”, condizionavo gli altri Correggevano il mio stile a tempo sui quattro quarti Io invece dritto contro il muro Quando rimo, chiudo gli occhi Sopra un treno regionale che porta al mio futuro E a tutte le fermate vedo scendere qualcuno, ah ti assicuro In quei momenti senti solo i consigli del coach all’angolo Non badi al pubblico, al casino che faranno, no Me ne sbattevo del metronomo Esuberante, logorroico Per molti un problema cronico, per altri un flow da fenomeno Sfera l’aveva capito come al solito Io non sapevo usare i social, avevo una maglia rossa Ralph Lauren tarocca A differenza di Giona che mi dava consigli su come si posta Col tempo ho imparato così tanto da quel ragazzo Spero di avergli lasciato qualcosa in cambio O mi sentirei in debito un sacco Ringrazio Ghali, così lungimirante in quegli anni con le idee di marketing Io e i ragazzi eravamo più provinciali, addetti al catering Pensa che mi propsavi, avevo solo sedici anni Tu già te la comandavi, Rap’n’Roll, Troupe D’Elite Mi dicevi sali a Milano che ce la fai Senza manuale su come inseguire i sogni Sul come parlare ai sordi, sul come fare dei soldi In classifica l’hip hop, non il pop, str*nzi Ai tempi con me c’era IZI, ancora in crisi, con il diabete Prima del film, prima di “Bimbi”, quanti litigi ma ancora insieme Io ti ringrazio per sempre Diego Siamo cambiati da allora ma forse meglio E questo mi onora, mi rende fiero Anche se a scuola il diploma non l’abbiam preso È mio fratello quello Per te faccio un casino in un litigio È il bambino prodigio con un etto nello zaino Vai a letto ma è sempre casa di un altro E tra i bimbi di “Bimbi” nessuno che mi somigli quanto Rkomi Non parlo di metrica, non parlo del flow o i suoni Siamo figli dei film visti insieme nei blocchi Anche se con due caratteri opposti Mi parli sempre con gli occhi e ricordi Fanno a gara per saltare fuori In quegli anni ero spaesato, ho pensato Un paesano è passato dalla piazza di spaccio a far la star sul palco E io ti ho spinto a questo e quell’altro Il tuo talento l’ho sempre ammirato ma non ne faccio un vanto Ti ho spinto così tanto da averti allontanato Quando son tornato, avevi un altro sguardo Più convinto, più coraggio Il nostro affetto non è cambiato Nessun conflitto, nessun contratto Ed è perfetto così I ragazzi di “Bimbi” ciò che ci può accomunare È che siam cresciuti tutti senza la presenza di un padre Tedua Lo-fi for u Tedua! Quando giocavi a pallone per la strada Prima di tradir la fidanzata Prima di mollare la scuola Prima di fuggire di casa Eravamo bimbi Eravamo bimbi ❤
bellissimo🤩
NON MI SENTO BENE
CERCO QUALCOSA IN QUELLO CHE MI VIENE
MA HO SOLO QUESTO
NON PUÒ ESSER LO STESSO
SE NON SI FESTEGGIA INSIEME
QUANDO TI SCORRE NELLE VENE
QUANDO QUALCOSA LÌ TI PREME
MA È SEMPRE PIÙ FACILE TAGLIARE CHE ALLUNGARE
PENSI DI ESSERE BUONO MA SAI CHE QUANDO RIDI SEI COME LE IENE
PENSO DI CAPIRE OGNI VOLTA CHI SONO MA NON HO MAI DETTO VOI PER ME CHI SIETE
CADO RICADO RICADO RICADO RICADO E RICADO.
MA NON È CHE QUANDO SON NATO IL CORDONE A ME L'HANNO LASCIATO?
CERCO ANCORA UN EQUILIBRIO
NON FINISCO UNA COSA CHE INIZIO
QUANDO DICO MIO PADRE È UNO STRONZO MA VORREI RINCONTRARE QUEL TIZIO.
Ringrazio Charlie innanzitutto per la pazienza che ha avuto
Grazie a lui ho conosciuto Chris
Su una panchina rollava weeda, io il fumo
Eravamo in villa a Seguro
Arrivavo col cinquantino rosso
Milano Est, Milano Ovest
In circonvallazione un freddo addosso
Il cavo dell’acceleratore rotto
E mi ricordo a quei tempi stavo sui venti
Dicevi “quante rime inventi”, condizionavo gli altri
Correggevano il mio stile a tempo sui quattro quarti
Io invece dritto contro il muro
Quando rimo, chiudo gli occhi
Sopra un treno regionale che porta al mio futuro
E a tutte le fermate vedo scendere qualcuno, ah ti assicuro
In quei momenti senti solo i consigli del coach all’angolo
Non badi al pubblico, al casino che faranno, no
Me ne sbattevo del metronomo
Esuberante, logorroico
Per molti un problema cronico, per altri un flow da fenomeno
Sfera l’aveva capito come al solito
Io non sapevo usare i social, avevo una maglia rossa Ralph Lauren tarocca
A differenza di Giona che mi dava consigli su come si posta
Col tempo ho imparato così tanto da quel ragazzo
Spero di avergli lasciato qualcosa in cambio
O mi sentirei in debito un sacco
Ringrazio Ghali, così lungimirante in quegli anni con le idee di marketing
Io e i ragazzi eravamo più provinciali, addetti al catering
Pensa che mi propsavi, avevo solo sedici anni
Tu già te la comandavi, Rap’n’Roll, Troupe D’Elite
Mi dicevi sali a Milano che ce la fai
Senza manuale su come inseguire i sogni
Sul come parlare ai sordi, sul come fare dei soldi
In classifica l’hip hop, non il pop, str*nzi
Ai tempi con me c’era IZI, ancora in crisi, con il diabete
Prima del film, prima di “Bimbi”, quanti litigi ma ancora insieme
Io ti ringrazio per sempre Diego
Siamo cambiati da allora ma forse meglio
E questo mi onora, mi rende fiero
Anche se a scuola il diploma non l’abbiam preso
È mio fratello quello
Per te faccio un casino in un litigio
È il bambino prodigio con un etto nello zaino
Vai a letto ma è sempre casa di un altro
E tra i bimbi di “Bimbi” nessuno che mi somigli quanto Rkomi
Non parlo di metrica, non parlo del flow o i suoni
Siamo figli dei film visti insieme nei blocchi
Anche se con due caratteri opposti
Mi parli sempre con gli occhi e ricordi
Fanno a gara per saltare fuori
In quegli anni ero spaesato, ho pensato
Un paesano è passato dalla piazza di spaccio a far la star sul palco
E io ti ho spinto a questo e quell’altro
Il tuo talento l’ho sempre ammirato ma non ne faccio un vanto
Ti ho spinto così tanto da averti allontanato
Quando son tornato, avevi un altro sguardo
Più convinto, più coraggio
Il nostro affetto non è cambiato
Nessun conflitto, nessun contratto
Ed è perfetto così
I ragazzi di “Bimbi” ciò che ci può accomunare
È che siam cresciuti tutti senza la presenza di un padre
Tedua
Lo-fi for u
Tedua!
Quando giocavi a pallone per la strada
Prima di tradir la fidanzata
Prima di mollare la scuola
Prima di fuggire di casa
Eravamo bimbi
Eravamo bimbi
❤
grazie mille per il testo🙏