Possiedo un terreno molto ventoso e soleggiato, in piena estate 14 ore di sole senza la minima ombra. Arido è dir poco. Appena arrivato ho notato subito l'ailanto molto diffuso e ho raso al suolo tutto per lasciare spazio alle altre piantine spontanee e ad alcuni allori che ho piantato come frangivento, ma le giovani piantine avevano uno sviluppo lentissimo a causa delle condizioni estreme. Quindi dopo un paio d'anni ho deciso di lasciare nuovamente crescere gli ailanti come protezione alle piantine. Data la sua forte vigoria ha funzionato benissimo. Man mano che noto che iniziano a fare concorrenza li elimino. Ora ci convivo ma con un controllo costante e interventi manuali. Ecco un'altra funzione utile. Sei bravo a fare i video, mi sono iscritto subito
Il più grande problema dell'Ailanto è che per colpa del disboscamento, vecchi boschi con alberi come tiglio, castagni, faggi ecc..., vengono invasi dall'ailanto, un grande problema per l'ecosistema e per i nostri bellissimi boschi ... Bel video!! un saluto dalla Valtellina 🌲
Davvero. Praticamente sotto i 600 metri trovi solo quello di selvatico. Perché nessuno pulisce i terrazzamenti e vicino alle strade passano solo con il trattore che da una passata é basta senza estirpare
Abitando sul Carso casa di carpini neri, querce, pinus nigra (piantati all’epoca del Impero Austroungarico proprio per creare un terreno più ricco e fertile) e castagni negli ultimi anni abbiamo riscontrato diverse difficoltà di incendi, dove ettari di alberi secolari sono purtroppo scomparsi. Oggi l’ailanto data la sua natura di crescere velocemente ha avuto la meglio su tutte le specie autoctone che crescono molto lentamente. Oggi stiamo assistendo a una lenta scomparsa delle specie autoctone con ormai una monotematica di sommaco (autoctono ma ormai fuori controllo) e ailanto e l’estinzione delle specie prima menzionate e del ginepro comune, sommerso dallo sommaco. Parlando con la guardia forestale, loro non possono fare niente in quanto la maggior parte dei terreni sono suolo privato e non esiste una legge che obblighi a tagliare questo alberi, anzi se uno lo taglia e il proprietario lo denuncia, può avere guai legali. In Germania e Austria, aiutano con una legge ad hoc, dove obbligano i proprietari dei terreni a pulirli dalle piante infestanti come l’ailanto. Se controllato non vedo problemi, ma dove ci sono disboscamenti, bisognerebbe intervenire in modo sistematico! L pianta di per se è anche intelligente creando una chioma folta d’estate (ombra) e avendo pochi rami e tozzi, facilitando la penetrazione della luce d’inverno… se solo non fosse cosi aggressiva…
Con un'associazione nazionale (Fare Verde) vorremmo presentare un progetto regionale per eradicare l'ailanto.Potrebbe dare una mappatura indicativa di dove è diffuso sul Carso? Grazie mille
.....mi stupisce sempre, come la natura vuole la vita....a tutti i costi.... ❤🌱🌺....grazie per aver evidenziato i pro e i contro Gian Marco....la buona convivenza ha bisogno di rispetto da entrambe le parti 🙏🏼❤️😘
Veramente un ottimo video!! (mi sono subito iscritto) Complimenti per l'equilibrio tra competenza tecnica scientifica, consapevolezza e conoscenza delle questioni biologiche e ambientali dell'Ailanto, amore per la natura, e per le capacità di comunicazione. Grazie!
Darei anche un altro consiglio anche a chi vive in città, perché l'ailanto è molto vigoroso e cresce un po' dappertutto. Dato il suo sviluppo veloce è comune trovarlo ad esempio in aree industriali abbandonate. Ebbene se nelle vicinanze delle vostre abitazioni ci sono piante adulte e quindi fruttifere vi consiglio di raccogliere i frutti che trovate in terra e smaltirli nell'indifferenziato che andrà poi incenerito. Estripate inoltre le plantule perché riescono a radicare anche nelle crepe dei muri e negli spazi tra mattoni o piatrelle esterne. Inoltre radicano anche nei tombini e nelle grondaie dove per la pioggia si raccolgono anche centinaia di frutti. Le piante quando crescono rischiano di rompere le opere e più diventano grosse più difficile sarà rimuoverle. Per riconoscere frutti e plantule potete comodamente cercare sul web. Amo le piante ma in questo caso il contenimento è necessaro.😊
E' la prima volte che mi avvicino ad un argomento così specifico e ho pochissima conoscenza in materia, ma il tuo modo di esporre lo rende facile e interessante .mi hai fatto venire voglia di conoscere di più il mondo degli alberi e delle piante, non pensavo fosse così interessante grazie.
Giusto qualche tempo fa cercavo il nome di questa pianta che dalle mie parti chiamano "Americano"! Grazie per il video, per la tua passione e per la tua competenza. 🙏
Io me la sono trovato piantato su una scarpata al confine della mia proprietà. Funziona come la Robinia pseudoacacia, senza avee le spine. Purtoppo è cresciuta al massimo. I polloni escono dalla mia parte, che è la più alta ed essendo all'ombra delle chiome, fa solo piccoli getti che estirpo immediatam.e facilm. L'edera è diventata padrona, e sale sempre più, tanto da occupare lo spazio fra tronco e tronco, e fa da frangivento naturale. Certo dovrò regolarla con le metodologie di un altro tuo video. Bravo, grazie, perfetto.
Io l'ho eliminato in 3 anni facendo un cerchiaggio alto circa 10 cm in primavera sulla corteccia del tronco vicino alla base sull' 80% della sua circonferenza (non 100%). Per 3 anni in primavera. Così facendo la pianta spende tutte le sue risorse per riprendersi e NON CRESCE NESSUN POLLONE.
Di fronte a casa mia c'è una collina artificiale a ridosso della ferrovia. E' stata fatta per motivi acustici ed estetici (piuttosto del classico muro fono assorbente). Nel tempo sono cresciuti alberi ed arbusti ma in particolare questa pianta che ha riempito quasi tutta l'area. Non capivo com riuscisse a ricrescere tanto velocemente, visto che la tagliavano come semplice pianta e dopo un paio d'anni c'erano già veri e propri alberi. Ho scoperto qualcosa di nuovo, grazie!
So che il politicamente corretto oggi penetra ovunque ma dell'ailanto non si può dire altro che è una pianta infestante che ammorba le colture. Si è presentato nel mio giardino e (visto che non utilizzo diserbanti) ho cercato meccanicamente di eradicarlo Macchè! Si è impossessato del giardino e ha scalzato facendoli seccare i peri e i meli. Li trovi dappertutto oramai e la regione non fa nulla NULLA per contrastare il fenomeno. Noto sempre più spazi verdi non curati vittima di ailanto e della vitalba che soffocano alberi bellissimi e vecchi di trent'anni! Insomma per chi come me nei ritagli di tempo si dedica felicemente al giardinaggio, queste piante sono una vera e propria maledizione!
Hai ragione da vendere. Ma la cosa più assurda è che, nonostante le direttive comunitarie vietino semina, trapianto, diffusione ecc. e nel contempo raccomandano l'estirpazione, l'ailanto è comunemente in vendita (soprattutto semi). Provate a cercare sulla rete. Che dire: i paradossi non finiscono mai 🙂
Capisco il non voler usare veleni,ma in questo caso,dopo un solo taglio degli ailanti,e uno,massimo due diserbi specifici,avresti risolto il problema e salvato il frutteto. Si parla di pochi millilitri di prodotto. A parte l'improponibile eradicazione manuale(con sega, piccone e zappa) qualsiasi altra operazione è più impattante, sull'ambiente. Pensa ai litri e litri di gasolio(oltre al costo)di un'escavatore che estirpa meccanicamente... Gli estremismi non portano mai nulla di buono
Generalmente dovrebbe essere sufficiente incidere il fusto , applicare sopra un impacco contenente sale che lentamente entra nel circolo linfatico ed avvelena la pianta , facendola seccare !
Interessante come viene chiamato in Moldova, dove ho lavorato per più di 30 ,clon cioè clone. Anni fa con un mio caro amico boscaiolo del posto si parlava delle piante non autoctone e della biodiversità, mentre stavamo tagliando Robinie,americane, che da loro sono piantate apposta per produrre legna da ardere per l'inverno. Grazie bella puntata.❤️😃🥂👍
Vero! Spiega bene e velocemente con precisione, primo video che vedo sul canale, iscritto immediatamente, l'ailanto è per me un problema perché ha colonizzato la parte di proprietà a ridosso del bosco prima delle nogare dove molti anni addietro c'erano i gelsi perché tutta la zona era coltivata a gelso tabacco e vite e fino a pochi anni fa' esistevano le rovine di una filanda che occupava buona parte del paese fino a metà fine 800. Probabilmente come detto nel video è stato un tentativo di produzione di seta alternativa. Adesso è una pianta endemica nelle cavezzaie di campagna e all'inizio dei sentieri di montagna. È un'ottima cosa che si possa usare nel cippato, era fino ad ora una lotta senza quartiere tenere libera la siepe a fianco della casa perché riempie ogni centimetro libero e la soffocava. Adesso so come procedere e come utilizzarla 👍
Buongiorno, ho 3 alveari e grazie all’ailanto producono un miele molto buono, ricorda un po’ il tè alla pesca. Abito in campagna e ancora non ha infestato da noi, ma le api raccolgono nel raggio di 3 km normalmente. Non so quali difficoltà possa presentare questa pianta, ma se si presentasse da noi penso che invece sarebbe utile proprio per le mie api. Complimenti per i tuoi video👏👏👏
E soprattutto, lo vieterei per legge nei parchi pubblici, con obbligo di rimozione. Se è vero che può rinaturalizzare aree abbandonate, al contempo arreca danno a quelle che devono essere tenute in buono stato, come marciapiedi, piste ciclabili, parchi giochi etc.
In tre anni sono riuscito a eliminarlo dal giardino con endoterapia con glifosato e successivo abbattimento sui tronchi principali, per eliminare le piante più piccole è stato invece necessario estirpare ed eliminare le decine e decine di radici, praticamente lavorando a mano i primi 40 cm di suolo sassoso e bruciando le enormi carotone bianche orizzontali che l’ailanto sviluppa a 10-15 cm di profondità, con relativi filamenti da cui sviluppa nuove piante. Sui ricacci che ci sono comunque stati l’alternanza di telo nero, tagli a brevi intervalli, nuova estirpazione e glifosato sulla superficie di taglio hanno finalmente ucciso tutto. Questo a costo di aver inquinato il terreno col diserbante, di ore ed ore di lavoro, di ritardo nel trapianto di altre specie in attesa della bonifica del terreno, e comunque senza poter agire sulla colonizzazione dei terreni adiacenti di altra proprietà. Ci sono tante altre piante pioniere che fornisconoa naloghi servizi ecosistemici. L’ailanto andrebbe eliminato per legge: la convivenza è impossibile
Comprendo la tua posizione.. È vero anche che da apicoltore professionista inviterei ad eliminare il glifosato ...altro che ailanto.... Comunque capisco la tua necessità di eliminarlo e la fatica che hai fatto
Anch'io ero sulle prime arrabbiato con l'ailanto. Ma pensiamoci: se invece di inquinare dappertutto che ormai il mondo è pieno dei nostri vomiti, se questa pianta fosse un segno di qualcosa? Potrà essere utile a qualcosa? Farà sempre ossigeno, polline, ecc. Anche la robinia (acacia) una volta era infestante e straniera. Mi dispiace per i nostri olivi e per gli amati castagni, bisogna stare attenti a coltivare bene i campi e il bosco.
ti sei fatto un bel mazzo ma tra alianto e glifosato preferirei il primo nel mio giardino; per cortesia informati bene sui danni mostruosi causati dal glifosato sul numero e la salute degli insetti impollinatori
Purtroppo non ho avuto molta scelta: il terreno era completamente coperto di una foresta di centinaia di alberelli alti da due a quattro metri attorno all’albero principale alto quindici, peraltro una femmina, con relativa produzione di semi. Il terreno era completamente saturo di ailanti, inutilizzabile e inaccessibile. Ho tentato in primis la cercinatura a secco, i risultati sono stati deludenti, davano luogo a strani riscoppi vegetativi, e probabilmente per raggiungere un soddisfacente grado di bonifica avrei impiegato forse 10 anni invece di 3. L’endoterapia mi è parso un buon compromesso, peraltro copiato dalla bonifica sull’isola di Montecristo. È chiaro che trovare un compromesso ottimale tra esigenze umane e tutela ambientale è praticamente impossibile, io ho fatto la mia quota di danno su un cumulo di terra misto a macerie, abbandonato dai proprietari precedenti e colonizzato da specie aliene invasive, questo col proposito di ripopolare l’area con cerri, sambuchi, castagni, carpini, betulle e altre spontanee locali, usando sostanze tossiche, machete e motosega per avere risultati in un tempo adeguato all’aspettativa di vita umana. Inneggiare alla naturalezza della successione ecologica non pecca di dogmatismo?!
@@orto_dosso pur restando della mia idea riguardo il glifosato (che personalmente toglierei proprio dal commercio) la mia non era una critica ma solo una richiesta di consapevolezza, cosa che già hai. Ciao
L'eliminazione dell'ailanto (chiamato da me albero merd.) dal mio terreno è la mia missione da 4 o 5 anni. Uso le tecniche viste nel video, ma con anche un po di veleno (blando, senza patentino) cosi, solo per farlo soffrire di piu :)
Ciao, video molto interessante su un problema sempre più presente. Negli ultimi anni si sta verificando una vera e propria esplosione anche nelle vallate prealpine. Domanda: ci sono alberi "nostrani" che tollerano le tossine dell'ailanto? Grazie e complimenti per il tuo lavoro
E' il clima che sta cambiando , a favorire lo sviluppo di questa pianta asiatica anche nelle vallate alpine ! Prima faceva mediamente piu' freddo , soprattutto d'inverno , e questo in parte , ne ostacolava la diffusione ...
Complimenti sempre. Volevo chiedere se il cerchiaggio vale anche per i lecci di un po' di anni. Volevo anche chiedere che tipo di elettrosega hai usato.
Questa pianta mi ha fatto dannare per anni.. Con molta pazienza e un po' di tempo sono riuscito finalmente a estirpare tutte. Tagli e piccone, come vedo una piantina di 30 cm la tiro fuori anche a mano con tutte le radici.. Mai tagliarle col decespugliatore perché da una ne diventano 10
Grazie, bel video, nel tempo ho imparato a sopportarlo, ma in effetti cresce ovunque. Domanda: avevo sentito dire che si può abbatterlo, creare una conca sul tronco rimasto e mettere sale, in tal modo dovrebbe uccidere la pianta e impedire la crescita dei polloni, cosa ne pensi?
Mi spiace di non poter allegare qualche foto della mia situazione pre e post intervento, ma proverò a descriverla. Situazione iniziale di invasione, alberi di ogni altezza fino a 4 metri per circa 300 mq. Altri punti a spot. Ho proceduto con 1 estirpazione meccanica con mezzi pesanti 2 rivoltare terreno 3 togliere manualmente ogni ricaccio. Per questa parte, spero che nel giro di tre anni riuscirò a debellare totalmente le nuove piante. Per altri alberi di altezza superiore a 5 metri, ho proceduto in due modi differenti : a. Taglio alla base e diserbo con runway b. Cercinatura con le modalità indicate nel video. Con il primo metodo, a distanza di oltre un mese non vedo nuovi germogli. Con il secondo, inizialmente era fiorito rigoglioso, con il caldo di agosto pian piano sta seccando nel giro di 4 mesi. Ringrazio vivamente questo video per ogni spunto e spero che queste esperienze possano servire a qualcuno impegnato nella lotta s questa interessante ma deleteria specie
Che meraviglia il video!!! Sei veramente bravo. Non sapevo che l'ailanto fosse una infestante! Forse perché non ho il giardino e non vivo in mezzo al verde. Di sicuro ne ho visti. Fai due coccole a Franco😅 da parte mia. Ciaoo😊😊😊
Ciao Gian Marco. Complimenti, video molto interessante! Posso chiederti come si chiama il fungo patogeno che puo essere usato contro l'ailanto? Grazie in anticipo
A Genova ha un nome poco lusinghiero, lo chiamiamo 'albero del piscio' per l'odore nauseabondo che emana dopo aver staccato le foglie, non avrei mai pensato che con una tale puzza, ci si potesse fare il miele, grazie!
Ma veramente questo odore di piscio non l'ho mai sentito. Anzi quando è in fiore l'ailanto emana un odore paradisiaco, che si sente da lontano, e si capisce perché attiri tanto le api.
Ho provato a eliminare piante di ailanto con la cercinatura ma non è stato facile. Asportando anelli di corteccia alti 3-4 cm ho notato che la linfa che gocciolava dalla parte superiore del taglio gemeva verso il basso. Ebbene su questa linfa riuscivano a ricostruirsi i tessuti fino a cicatrizzare la ferita. Ho visto che è meglio cercinare asportando la corteccia per un altezza di 20-25 cm. Facendo questa operazione ad un'altezza di 20 cm circa dal suolo si possono più facilmente eliminare i polloni, anche semplicemente calpestandoli per staccarli dal fusto. Spero di essermi spiegato. Provate. 😊
ciao, scusa la domanda un po fuori tema: potrei utilizzare i fusti giovani al posto delle canne, per tenere i miei pomodori? il suo legno è robusto abbastanza? grazie
Più che il tipo conta il modo, sempre in piena estate va diserbato, su piccoli alberelli lo spruzzi direttamente sulle foglie ma su esemplari con un tronco di almeno 5 cm bisogna forare il tronco e con una siringa iniettarlo nella zona di circolo della linfa ( zona meristematica)
Ho visto che è stato utilizzato, salvo poi pentirsene, al posto della robinia, per consolidare scarpate e argini. Ho notato anche che soffre meno di altre piante le escursioni climatiche, l'ho visto dal livello del mare fino agli accessi al Parco Nazionale di Abruzzo, Lazio e Molise, a oltre 1300 m. Il fatto che si sviluppa così rapidamente lo renderebbe adatto a catturare CO2, ma che fare poi del legno? certamente non impieghi "nobili", ma potrebbe essere adatto per truciolati, carta, pellet?
E sì! Così magari quelli trovano lavoro,e stanno bene a casa loro,e finiscono i conflitti! E a chi le vendiamo, poi,le armi? Dove andiamo a sotterrarli, i nostri veleni? Questi sono pure capaci di chiedere un prezzo equo x le loro materie prime,se iniziamo ad avere idee sensate...
Grazie dei consigli: ho da anni un bosco di ailanti in un giardino grande che non riesco a eliminare in nessun modo e che minaccia di demolirmi la casa.
È sempre bello il modo che hai di apprezzare ogni singola pianta per quello che può offrire, andando oltre le nostre mere esigenze estetiche. Questa non la conosco ma ho lo stesso problema con l’olmo. Premetto che come te faccio molta fatica a eliminare una pianta, mi dispiace persino tagliare il prato perché si riempie di margherite, tarassaco, malva e non ti scordar di me (sì forse c’è un po’ di confusione) ma l’olmo mi è diventato talmente infestante che insomma… va eliminato. Lo ritrovo ovunque, in mezzo alla siepe o in mezzo ad altri cespugli e soprattutto, dove mi da più fastidio, tra la casa e il marciapiede, lì proprio non ci dovrebbe stare, in una serie di ciuffi ostinatamente resistenti. Ho altre erbette che mi crescono, come fossero una piccola bordura ma loro sono così carine, hanno foglioline piccole e scure e fiorellini gialli che mi piange il cuore estirparle e fastidio non ne danno. Ma l’olmo no, lo taglio continuamente, proprio alla base, quando ancora spuntano i primi rametti ma niente da fare, mi rimane una sorta di ceppo dove rigetta sempre. Come posso fare? In giardino va anche bene ma tra i pietrini della pavimentazione diventa un problema. Mi piacerebbe un video anche su questa pianta per vedere se, grazie al tuo aiuto, riesco a far pace con lei.
Ciao Serena-21 ho apprezzato molto le tue considerazioni. Secondo me il "prato che si riempie di margherite, tarassaco ecc." non devi considerarlo un problema né tanto meno una confusione anzi è un pezzetto di biodiversità che stai conservando. Ti accorgerai che le varie piante crescono in zone diverse perché hanno esigenze diverse. Anche le cure colturali sono importanti: ad esempio le margheritine (Bellis perennis) crescono meglio sui prati sfalciati con il tosaerba perché la rosetta basale è sotto la superficie di taglio delle lame. Casomai fai attenzione ad eliminare le piante aliene infestanti. Sulla rete trovi l'elenco. Per le piantine di olmo che non riesci a eliminare con l'estirpazione manuale puoi provare a recidere la piantina e trattare la superficie di taglio con qualche goccia di glifosato o, se preferisci non usarlo, puoi provare con qualche goccia di acido muriatico, quello che vendono al supermercato. Ho provato, su altre piante, basta metterne qualche goccia con un pennellino. Il trattamento va ripetuto. Ci vuole pazienza. Le quantità usate sono così modeste da non creare problemi. Prova. Buon lavoro.
Ciao Carlo, intanto ti ringrazio per la risposta. Preciso solo che mi dispiace tagliare il prato non perché i fiori che crescono sono un problema ma proprio perché amo tutti i suoi colori, e mi piace così. Per cui sono costretta a tagliarlo solo per poterci camminare. La confusione era semmai perché ci sono persone che hanno prati tipo campo da golf, estremamente perfetti, non è il mio caso! Per quanto riguarda le soluzioni che proponi sull’eliminazione dell’olmo semmai ti chiedo se possono causare problemi ai cani e ai gatti che girellando in giardino mi smangiucchiano di tutto. Anche se dici che bastano poche gocce non vorrei rischiare nemmeno un solo mal di pancia 😉
@@Serena-21 ciao la mia opinione è che i prati come quelli da golf sono finti non perfetti. La "perfezione", ammesso che esista, è nei sistemi complessi quindi ben vengano i prati con molte specie. Vuoi mettere un prato con piante e fiori diversi, ognuno con un diverso periodo di fioritura e di aspetto, che attira animali (insetti, ragni, lombrichi, chiocciole, uccelli ...): c'è da perdersi! Inoltre i prati monocolturali richiedono tanti trattamenti, compreso il diserbo selettivo, che preferisco non fare. Anche per motivi di risparmio. Per quanto riguarda il pericolo per gli animali domestici mi sono posto anch'io il problema: ho 4 gatti. L'ho affrontato spruzzando nella parte trattata il repellente che si usa per evitare che i gatti marchino il territorio. Un'altra possibilità che ho provato è quella di impedire l'accesso con cappuccio di rete o altro (scatola di cartone, cartone del latte ...) da mettere sulla parte trattata. Finora agli animali non è successo niente. Prova. Buon divertimento!🙂
Bravo Ma come....! Non hai detto la cosa più negativa.... che puzza ! Ha un odore impestante fa venire quasi mal di testa. E uno degli alberi infestanti non autoctoni che detesto di più insieme all'acacia, poi viene il bamboo e i rovi Sono piante che fanno parte dell'inquinamento prodotto da noi umani. A proposito...potresti anche dare consigli su come ridurre o limitare il bamboo ? Una pianta che cresce a vista d'occhio è una risorsa lo devo ammettere, le su canne sono quasi come l'acciaio, ma quando è troppo è troppo, Io nel mio terreno ne ho un bosco di 1000 Mq, pensa che è tanto fitto che all'interno è buio, ora devo ridurlo ma credo sarà impossibile. Ha i ceppi e le radici dure come l'acciaio, le quali dopo averlo tagliato continuano a rimanere nel terreno, non so come fare. Fra qualche secolo avrà occupato tutta la valle, sostituendo tutti gli altri alberi della zona, un danno tremendo all'ecosistema autoctono ☹ Grazie ciao.
Effettivamente mi preoccupava l'ailanto ma vedendo come si stanno ingigantendo queste foreste di bambù,bellissime,maestose mi domando avranno mai un limite di sviluppo ?
Condivido! In un paese civile si sarebbe creato un esercito di operai statali, volontari e liberi cittadini proprietari di terreni infestati per avviare un piano di bonifica nazionale. È un problema serio e nel corso dei decenni sta colonizzando sempre più aree. Per non parlare delle stazioni o delle periferie dove è sinonimo di degrado per eccellenza. Nel mio piccolo ho bonificato un area di mia proprietà nel corso di 5 anni di lavoro ma serve a poco se dall'altra parte della strada il vicino lascia crescere le piante madri. Serve un intervento nazionale che ne vieti la propagazione
In estate ci sono decine di specie autoctone, sia erbacee che arbustive, che fioriscono fornendo il nettare agli impollinatori... e lo fanno egregiamente da decine di migliaia di anni. Le api e gli altri insetti non hanno mai avuto bisogno dell'ailanto, della robinia, della buddleja o della paulownia, queste ultime svolgono sicuramente un importante funzione ecologica nei loro habitat di origine, non qui dove colonizzano spazi che poi non cedono alle specie autoctone senza l'intervento umano. Stesso discorso sulla produzione di sostanza organica e miglioramento del suolo; l'olmo e l'orniello sono degli ottimi alberi pionieri che si prestano bene alla successione ecologica, e sui terreni più disperati ci sono cisti, ginestre, mirto, elicriso, timo che oltre ad essere delle pioniere sono alcune tra le specie che vanno in fioritura d'estate come scrivevo all'inizio... e non hanno alcuna "controindicazione". L'ailanto purtroppo sfugge troppo facilmente di mano, e recuperare un terreno infestato anche con le utilissime tecniche che hai illustrato è un'impresa comunque ardua. Se si può prevenire evitando di diffonderlo ancora meglio.
Assolutamente d'accordo, l'alianto non deve essere un sostituto né tantomeno una scelta. Laddove cresce in terreni di nostra competenza è giusto combatterlo. L'idea è quello di eliminarlo nella maniera più costruttiva possibile, perciò utilizzando la sua biomassa per giovare al suolo.
Bel video e molto utile! Forse mi puoi dire se la pianta che produce brutte noci nerastre che spesso si vedono in terra anche in città e’ un ailanto o forse solo gli somiglia…😊
Io sono disperato. Sono 5 anni che lo combatto: tagli, abbattimenti, escavatore per togliere le radici... ma ogni volta mi ritrovo in una situazione peggiore. Prima correva solo lungo il confine, una fascia di 4 metri di larghezza per 400 metri di lunghezza, dopo l'ultimo abbattimento mi sono spuntati miliardi di piantine di ailanto ovunque anche nel centro del terreno. Probabilmente abbattendoli sono volati tutti i semi. Comunque non ce la faccio più Mi ha anche ucciso 4 noci centenari
Ciao, visto la serie di attività per controllare i rovi, l'aliante da convertire da problema a risorsa, ti volevo chiedere se è possibile quali consigli puoi dare per la gestione e, soprattutto, il contenimento attivo di una avanzata di un bambuseto senza ricorrere a prodotti chimici o una ruspa!! Grazie!
Spero Gian Marco non me ne voglia, ma sul sito di natura e bellezza c'è un video dedicato. In breve fori il tronco del bambù con il trapano e ci versi prima del sale e poi dell'acqua. Il bambù così muore ma non vai a "salinizzare" il terreno.
La prima tecnica è simile a quella del bambù infestante a fusto grande che crea piccole foreste nei giardini dei malcapitati che non conoscevano le caratteristiche della pianta (si propaga sottoterra facendo nascere nuove canne a distanza di alcuni metri, al contrario del bambù "a cespuglio" che ersta compatto). Una volta tagliato il fusto, si tagliano i polloni anche per 3-4 anni per indebolirne le radici.
Conoscevo già l’ailanto e alcune delle sue caratteristiche, la cosa che mi sono sempre domandato è perché non venga usato, ad esempio, per la produzione di pellet per riscaldamento. Visto le caratteristiche che ha, tra cui la veloce crescita e il fatto di adattarsi a terreni poveri, potrebbe evitare il taglio di alberi molto più lenti a crescere e più “nobili”. Che io sappia, è una cosa che stanno provando a fare con l’albero di Paulonia, creano dei terreni adibiti alla coltivazione di questa pianta, che però ha un legno utile sia per creare pellet da riscaldamento che alla fabbricazione di mobili. Il legno dell’ailanto non è proprio adatto a questo tipo di lavorazione? E per quale motivo? La mia non vuole essere una provocazione ma una vera e propria riflessione per cercare di capire, vista la mia ignoranza in materia e anche le difficoltà riscontrate lo scorso inverno nel reperire questo tipo di “combustibile ecologico” e allo smisurato aumento dei prezzi che ha avuto.
Suppongo che come tipo di legname sia ben poco valido come combustibile, produrrebbe un pellet troppo scarso qualitativamente e non potrebbe avere un prezzo che valga la pena il commercializzarlo
Ciao Gian Marco, proprio quest'anno mi è spuntato un ailanto nel mio orto, l'ho subito tagliato visto che era piccolino. Da noi si dice pure l'albero del sole. Anche il cippato solo di ailanto, dicono che abbia una sostanza allelopatica ma io l'ho usata l'anno passato senza problemi. Del resto ho messo pure un paio di robinie, l'importante è la loro gestione. Vedi credo che l'essere più alieno che ci sia nel mondo è proprio l'uomo visto che le piante sono sulla Terra molto prima di noi. Le varie contaminazioni vegetali e animali ci sono sempre state ora vanno di moda di contaminazioni microscopiche. Buona domenica
Per eliminare la corteccia non si potrebbero usare le capre? Non so se l'ailanto è di loro gradimento, ma quando le avevo mi hanno fatto seccare varie piante da frutta divorando la corteccia...
il legno di ailanto, da quel che so, è poco gradito ai tarli, inoltre ha una struttura in parte porosa ed in parte "lunga" che lo rende ottimo per la produzione di carta, ma anche come legno "isolante", probabilmente potrebbe andar bene anche come legno di risonanza, ma quest'ultimo aspetto dovrebbe testarlo un liutaio. dalle mie parti, trattato con calce ( come per il legno di quercia ) in passato è stato talvolta usato come legno da costruzione per rifare le travi dei tetti delle masserie, con ottimi risultati vista la lunghezza dei tronchi e la facile lavorabilità.
Credo che sia tutta questione di avere la giusta mentalita'... In Asia non gettano via nulla , e perfino da piante ritenute infestanti , come il bambu' , ricavano legno con cui costruiscono mille cose durevoli , addirittura ci fanno le impalcature per i palazzi !! Qui da noi invece , ogni cosa e' vista come un problema... Non riusciamo ad essere in sintonia con la natura ... 😢
Video molto interessante, la tecnica della cercinatura lo praticata su un ailanto di 30/40 anni ma e morto dopo parecchi anni , la tecnica della endoterapia e cercinatura insieme secondo te e piu efficace? E la tecnica dei chiodi in rame credi possa funzionare???
L'endoterapia prevede che il prodotto che mandi in circolo debba circolare, appunto. Se inietti e contemporaneamente limiti la circolazione linfatica è un controsenso...
Nella mia zona non è presente ailanto,ma abbiamo la robinia pseudoacacia che ha una proliferazione e da più o meno gli stessi problemi. Anche questa molto nettarifera. E contrariamente all ailanto ha un legno interessante per vari usi. Bel contenuto
Invece anche l'Ailanto ha il suo parassita, la bellissima falena Bombice dell'Ailanto, se proprio reintroducete quella e ne avre due belle esotiche invece che una sola! L'Ailanto e il suo Bombice per più equilibrato e più biodiversità!
@@orestecaroppo Mmmh dubito fortemente che sia così dannosa per l'albero... inoltre l'obiettivo secondo me è preservare la biodiversità che già potenzialmente abbiamo, non introdurre ulteriori specie.
Possono essere utilizzati gli stessi metodi per eliminare la robinia? Il terreno accanto al mio ne è infestato e mi crescono polloni da tutte le parti. Alcuni di questi ci sono “scappati” e ho tre alberelli giovani 😢
Non verrà mai eradicato del tutto, specialmente nelle aree abbandonate. Ma se a quelli piccoli si facesse come faccio io a volte, si piega il fusto fino a sfilacciarlo, ma senza troncarlo? Dice però che questa pianta "bastarda" abbia un legno tenero che non permette di essere piegato senza rompersi, sbaglio?
No, anche se le foglie sono simili. L'ailanto cresce di più, ha le infiorescenze meno compatte e che non formano una sorta di pannocchia ma ricadono verso il basso.
Fa la famosa noce immangiabile come frutto? Io ho un ailanto di 150 anni. Purtroppo è stato colpito da un fulmine ha sofferto molto ma è ancora vivo e io lo amo moltissimo
E' vero ha un pessimo odore ... a me però ricorda l'infanzia perché dove sono nato era pieno di piante e con i piccioli delle foglie giocavamo facendo dei frustini. Non è stato detto che è una pianta che fa tanta ombra.
@@alessandrosimongini2312 è vero, molti la apprezzano per l'ombra.... Anche io la conosco da quando ero bambino, e giocavamo con i semi come fossero soldi; ugualmente a te anche noi facevamo i frustini togliendo via le foglie dai rametti
Purtroppo la catalpa è proprio un altro albero, magari nella tua zona viene chiamato erroneamente così. Prova a cercare la catalpa, è tutta un altra pianta.
Possiedo un terreno molto ventoso e soleggiato, in piena estate 14 ore di sole senza la minima ombra. Arido è dir poco.
Appena arrivato ho notato subito l'ailanto molto diffuso e ho raso al suolo tutto per lasciare spazio alle altre piantine spontanee e ad alcuni allori che ho piantato come frangivento, ma le giovani piantine avevano uno sviluppo lentissimo a causa delle condizioni estreme.
Quindi dopo un paio d'anni ho deciso di lasciare nuovamente crescere gli ailanti come protezione alle piantine. Data la sua forte vigoria ha funzionato benissimo.
Man mano che noto che iniziano a fare concorrenza li elimino. Ora ci convivo ma con un controllo costante e interventi manuali.
Ecco un'altra funzione utile.
Sei bravo a fare i video, mi sono iscritto subito
Anch'io ho intenzione di farlo, se gestito i benefici per le altre piante sono enermi
Il più grande problema dell'Ailanto è che per colpa del disboscamento, vecchi boschi con alberi come tiglio, castagni, faggi ecc..., vengono invasi dall'ailanto, un grande problema per l'ecosistema e per i nostri bellissimi boschi ...
Bel video!! un saluto dalla Valtellina 🌲
Davvero. Praticamente sotto i 600 metri trovi solo quello di selvatico. Perché nessuno pulisce i terrazzamenti e vicino alle strade passano solo con il trattore che da una passata é basta senza estirpare
@@lemmysheehan esatto, purtroppo in aree con terrazzamenti è così, e chissà che fastidio danno agli Agricoltori... Un saluto e stay metal 🤘🏼
Ciao e grazie della bella esposizione in italiano perfetto. 👍👍👍👏👏👏
Il più grande problema dell'Ailanto è che ci sia gente come te che ne parla male!
@@orestecaroppo non se ne può parlare bene, dai...
Abitando sul Carso casa di carpini neri, querce, pinus nigra (piantati all’epoca del Impero Austroungarico proprio per creare un terreno più ricco e fertile) e castagni negli ultimi anni abbiamo riscontrato diverse difficoltà di incendi, dove ettari di alberi secolari sono purtroppo scomparsi. Oggi l’ailanto data la sua natura di crescere velocemente ha avuto la meglio su tutte le specie autoctone che crescono molto lentamente. Oggi stiamo assistendo a una lenta scomparsa delle specie autoctone con ormai una monotematica di sommaco (autoctono ma ormai fuori controllo) e ailanto e l’estinzione delle specie prima menzionate e del ginepro comune, sommerso dallo sommaco. Parlando con la guardia forestale, loro non possono fare niente in quanto la maggior parte dei terreni sono suolo privato e non esiste una legge che obblighi a tagliare questo alberi, anzi se uno lo taglia e il proprietario lo denuncia, può avere guai legali. In Germania e Austria, aiutano con una legge ad hoc, dove obbligano i proprietari dei terreni a pulirli dalle piante infestanti come l’ailanto. Se controllato non vedo problemi, ma dove ci sono disboscamenti, bisognerebbe intervenire in modo sistematico! L pianta di per se è anche intelligente creando una chioma folta d’estate (ombra) e avendo pochi rami e tozzi, facilitando la penetrazione della luce d’inverno… se solo non fosse cosi aggressiva…
Con un'associazione nazionale (Fare Verde) vorremmo presentare un progetto regionale per eradicare l'ailanto.Potrebbe dare una mappatura indicativa di dove è diffuso sul Carso? Grazie mille
.....mi stupisce sempre, come la natura vuole la vita....a tutti i costi.... ❤🌱🌺....grazie per aver evidenziato i pro e i contro Gian Marco....la buona convivenza ha bisogno di rispetto da entrambe le parti 🙏🏼❤️😘
Grazie Letizia ☺️
E' difficile pero' stabilire una buona convivenza con delle piante infestanti come l'ailanto !!
@@osservatoreesterno2398 perché devi dirle infestanti? Chiamale festose!
Veramente un ottimo video!! (mi sono subito iscritto) Complimenti per l'equilibrio tra competenza tecnica scientifica, consapevolezza e conoscenza delle questioni biologiche e ambientali dell'Ailanto, amore per la natura, e per le capacità di comunicazione. Grazie!
Darei anche un altro consiglio anche a chi vive in città, perché l'ailanto è molto vigoroso e cresce un po' dappertutto. Dato il suo sviluppo veloce è comune trovarlo ad esempio in aree industriali abbandonate. Ebbene se nelle vicinanze delle vostre abitazioni ci sono piante adulte e quindi fruttifere vi consiglio di raccogliere i frutti che trovate in terra e smaltirli nell'indifferenziato che andrà poi incenerito. Estripate inoltre le plantule perché riescono a radicare anche nelle crepe dei muri e negli spazi tra mattoni o piatrelle esterne. Inoltre radicano anche nei tombini e nelle grondaie dove per la pioggia si raccolgono anche centinaia di frutti. Le piante quando crescono rischiano di rompere le opere e più diventano grosse più difficile sarà rimuoverle. Per riconoscere frutti e plantule potete comodamente cercare sul web. Amo le piante ma in questo caso il contenimento è necessaro.😊
Perché non fai questo su di te anziché su quei semi e su quelle plantule? Sei razzista verde vedo
E' la prima volte che mi avvicino ad un argomento così specifico e ho pochissima conoscenza in materia, ma il tuo modo di esporre lo rende facile e interessante .mi hai fatto venire voglia di conoscere di più il mondo degli alberi e delle piante, non pensavo fosse così interessante grazie.
Mi fa molto piacere 😍 grazie!
Giusto qualche tempo fa cercavo il nome di questa pianta che dalle mie parti chiamano "Americano"! Grazie per il video, per la tua passione e per la tua competenza. 🙏
Io me la sono trovato piantato su una scarpata al confine della mia proprietà. Funziona come la Robinia pseudoacacia, senza avee le spine. Purtoppo è cresciuta al massimo. I polloni escono dalla mia parte, che è la più alta ed essendo all'ombra delle chiome, fa solo piccoli getti che estirpo immediatam.e facilm. L'edera è diventata padrona, e sale sempre più, tanto da occupare lo spazio fra tronco e tronco, e fa da frangivento naturale. Certo dovrò regolarla con le metodologie di un altro tuo video. Bravo, grazie, perfetto.
Io l'ho eliminato in 3 anni facendo un cerchiaggio alto circa 10 cm in primavera sulla corteccia del tronco vicino alla base sull' 80% della sua circonferenza (non 100%). Per 3 anni in primavera.
Così facendo la pianta spende tutte le sue risorse per riprendersi e NON CRESCE NESSUN POLLONE.
Di fronte a casa mia c'è una collina artificiale a ridosso della ferrovia. E' stata fatta per motivi acustici ed estetici (piuttosto del classico muro fono assorbente). Nel tempo sono cresciuti alberi ed arbusti ma in particolare questa pianta che ha riempito quasi tutta l'area. Non capivo com riuscisse a ricrescere tanto velocemente, visto che la tagliavano come semplice pianta e dopo un paio d'anni c'erano già veri e propri alberi. Ho scoperto qualcosa di nuovo, grazie!
So che il politicamente corretto oggi penetra ovunque ma dell'ailanto non si può dire altro che è una pianta infestante che ammorba le colture. Si è presentato nel mio giardino e (visto che non utilizzo diserbanti) ho cercato meccanicamente di eradicarlo Macchè! Si è impossessato del giardino e ha scalzato facendoli seccare i peri e i meli. Li trovi dappertutto oramai e la regione non fa nulla NULLA per contrastare il fenomeno. Noto sempre più spazi verdi non curati vittima di ailanto e della vitalba che soffocano alberi bellissimi e vecchi di trent'anni! Insomma per chi come me nei ritagli di tempo si dedica felicemente al giardinaggio, queste piante sono una vera e propria maledizione!
Hai ragione da vendere. Ma la cosa più assurda è che, nonostante le direttive comunitarie vietino semina, trapianto, diffusione ecc. e nel contempo raccomandano l'estirpazione, l'ailanto è comunemente in vendita (soprattutto semi). Provate a cercare sulla rete. Che dire: i paradossi non finiscono mai 🙂
Stai tranquillo, per carità se pensi al politicamente corretto anche qui sei già finito.
Capisco il non voler usare veleni,ma in questo caso,dopo un solo taglio degli ailanti,e uno,massimo due diserbi specifici,avresti risolto il problema e salvato il frutteto.
Si parla di pochi millilitri di prodotto.
A parte l'improponibile eradicazione manuale(con sega, piccone e zappa) qualsiasi altra operazione è più impattante, sull'ambiente.
Pensa ai litri e litri di gasolio(oltre al costo)di un'escavatore che estirpa meccanicamente...
Gli estremismi non portano mai nulla di buono
😢
Generalmente dovrebbe essere sufficiente incidere il fusto , applicare sopra un impacco contenente sale che lentamente entra nel circolo linfatico ed avvelena la pianta , facendola seccare !
Interessante come viene chiamato in Moldova, dove ho lavorato per più di 30 ,clon cioè clone.
Anni fa con un mio caro amico boscaiolo del posto si parlava delle piante non autoctone e della biodiversità, mentre stavamo tagliando Robinie,americane, che da loro sono piantate apposta per produrre legna da ardere per l'inverno.
Grazie bella puntata.❤️😃🥂👍
Grazie!
Vero! Spiega bene e velocemente con precisione, primo video che vedo sul canale, iscritto immediatamente, l'ailanto è per me un problema perché ha colonizzato la parte di proprietà a ridosso del bosco prima delle nogare dove molti anni addietro c'erano i gelsi perché tutta la zona era coltivata a gelso tabacco e vite e fino a pochi anni fa' esistevano le rovine di una filanda che occupava buona parte del paese fino a metà fine 800. Probabilmente come detto nel video è stato un tentativo di produzione di seta alternativa. Adesso è una pianta endemica nelle cavezzaie di campagna e all'inizio dei sentieri di montagna. È un'ottima cosa che si possa usare nel cippato, era fino ad ora una lotta senza quartiere tenere libera la siepe a fianco della casa perché riempie ogni centimetro libero e la soffocava. Adesso so come procedere e come utilizzarla 👍
Grazie, utilissimo per me questo video registrato con grande chiarezza espositiva.
Fantastico video !!! Ne ho tantissime piante infatti tagliato ricresce più forte di prima
Grazie Luisa!
Buongiorno, ho 3 alveari e grazie all’ailanto producono un miele molto buono, ricorda un po’ il tè alla pesca. Abito in campagna e ancora non ha infestato da noi, ma le api raccolgono nel raggio di 3 km normalmente. Non so quali difficoltà possa presentare questa pianta, ma se si presentasse da noi penso che invece sarebbe utile proprio per le mie api. Complimenti per i tuoi video👏👏👏
Grazie per le spiegazioni che mi dai , sempre chiare e interessanti .guardare i tuoi video è interessantissimo. Grazie
Grazie mille Antonio!
E soprattutto, lo vieterei per legge nei parchi pubblici, con obbligo di rimozione. Se è vero che può rinaturalizzare aree abbandonate, al contempo arreca danno a quelle che devono essere tenute in buono stato, come marciapiedi, piste ciclabili, parchi giochi etc.
Conosco questa pianta purtroppo.vicino alla mia casa nasce da per tutto ed una seccatura ai me.
Cercavo proprio informazioni su questa pianta 🤩Sarebbe interessante avere più info riguardo ai macerati…buona giornata e grazie!
ciao tratti sempre argomenti interessanti grazie !!!!!
Grazie!
In tre anni sono riuscito a eliminarlo dal giardino con endoterapia con glifosato e successivo abbattimento sui tronchi principali, per eliminare le piante più piccole è stato invece necessario estirpare ed eliminare le decine e decine di radici, praticamente lavorando a mano i primi 40 cm di suolo sassoso e bruciando le enormi carotone bianche orizzontali che l’ailanto sviluppa a 10-15 cm di profondità, con relativi filamenti da cui sviluppa nuove piante. Sui ricacci che ci sono comunque stati l’alternanza di telo nero, tagli a brevi intervalli, nuova estirpazione e glifosato sulla superficie di taglio hanno finalmente ucciso tutto. Questo a costo di aver inquinato il terreno col diserbante, di ore ed ore di lavoro, di ritardo nel trapianto di altre specie in attesa della bonifica del terreno, e comunque senza poter agire sulla colonizzazione dei terreni adiacenti di altra proprietà. Ci sono tante altre piante pioniere che fornisconoa naloghi servizi ecosistemici. L’ailanto andrebbe eliminato per legge: la convivenza è impossibile
Comprendo la tua posizione..
È vero anche che da apicoltore professionista inviterei ad eliminare il glifosato ...altro che ailanto....
Comunque capisco la tua necessità di eliminarlo e la fatica che hai fatto
Anch'io ero sulle prime arrabbiato con l'ailanto. Ma pensiamoci: se invece di inquinare dappertutto che ormai il mondo è pieno dei nostri vomiti, se questa pianta fosse un segno di qualcosa? Potrà essere utile a qualcosa? Farà sempre ossigeno, polline, ecc. Anche la robinia (acacia) una volta era infestante e straniera. Mi dispiace per i nostri olivi e per gli amati castagni, bisogna stare attenti a coltivare bene i campi e il bosco.
ti sei fatto un bel mazzo ma tra alianto e glifosato preferirei il primo nel mio giardino; per cortesia informati bene sui danni mostruosi causati dal glifosato sul numero e la salute degli insetti impollinatori
Purtroppo non ho avuto molta scelta: il terreno era completamente coperto di una foresta di centinaia di alberelli alti da due a quattro metri attorno all’albero principale alto quindici, peraltro una femmina, con relativa produzione di semi. Il terreno era completamente saturo di ailanti, inutilizzabile e inaccessibile. Ho tentato in primis la cercinatura a secco, i risultati sono stati deludenti, davano luogo a strani riscoppi vegetativi, e probabilmente per raggiungere un soddisfacente grado di bonifica avrei impiegato forse 10 anni invece di 3.
L’endoterapia mi è parso un buon compromesso, peraltro copiato dalla bonifica sull’isola di Montecristo.
È chiaro che trovare un compromesso ottimale tra esigenze umane e tutela ambientale è praticamente impossibile, io ho fatto la mia quota di danno su un cumulo di terra misto a macerie, abbandonato dai proprietari precedenti e colonizzato da specie aliene invasive, questo col proposito di ripopolare l’area con cerri, sambuchi, castagni, carpini, betulle e altre spontanee locali, usando sostanze tossiche, machete e motosega per avere risultati in un tempo adeguato all’aspettativa di vita umana. Inneggiare alla naturalezza della successione ecologica non pecca di dogmatismo?!
@@orto_dosso pur restando della mia idea riguardo il glifosato (che personalmente toglierei proprio dal commercio) la mia non era una critica ma solo una richiesta di consapevolezza, cosa che già hai. Ciao
Grazie per questo video molto utile !! un saluto dalla Danimarca!😀
Grazie mille! Salutami la Danimarca!
L'eliminazione dell'ailanto (chiamato da me albero merd.) dal mio terreno è la mia missione da 4 o 5 anni. Uso le tecniche viste nel video, ma con anche un po di veleno (blando, senza patentino) cosi, solo per farlo soffrire di piu :)
Ottima informazione. Ogni anno sempre peggio nel mio orto. Grazie infinite.
Ciao, video molto interessante su un problema sempre più presente. Negli ultimi anni si sta verificando una vera e propria esplosione anche nelle vallate prealpine. Domanda: ci sono alberi "nostrani" che tollerano le tossine dell'ailanto? Grazie e complimenti per il tuo lavoro
Grazie mille!
Noto spesso che il Bagolaro riesce a convivere se non addirittura a vincere sull'Ailanto.
In effetti il bagolaro vince anche sulle rocce! È uno spaccasassi!
E' il clima che sta cambiando , a favorire lo sviluppo di questa pianta asiatica anche nelle vallate alpine !
Prima faceva mediamente piu' freddo , soprattutto d'inverno , e questo in parte , ne ostacolava la diffusione ...
Complimenti sempre. Volevo chiedere se il cerchiaggio vale anche per i lecci di un po' di anni. Volevo anche chiedere che tipo di elettrosega hai usato.
Ottimo video, come sempre! Sai dirmi che fungo si può utilizzare sull'Ailanto?
Grazie mille, il fungo è Verticillium nonalfalfae
Interessantissimo. E tu molto positivo.
Questa pianta mi ha fatto dannare per anni.. Con molta pazienza e un po' di tempo sono riuscito finalmente a estirpare tutte. Tagli e piccone, come vedo una piantina di 30 cm la tiro fuori anche a mano con tutte le radici.. Mai tagliarle col decespugliatore perché da una ne diventano 10
Bravo! Video molto ben fatto. Affrontai anche io l'argomento qualche anno fa, è una tematica complessa, ma tu l'hai affrontato egregiamente.
Grazie mille e complimenti per il canale😍
Allora adesso si guarda anche il tuo video.
Grazie, bel video, nel tempo ho imparato a sopportarlo, ma in effetti cresce ovunque. Domanda: avevo sentito dire che si può abbatterlo, creare una conca sul tronco rimasto e mettere sale, in tal modo dovrebbe uccidere la pianta e impedire la crescita dei polloni, cosa ne pensi?
buondi, quindi il cippato usato subito non e tossico? solo le radici sono tossiche?
Sei stato pazzesco nella spiegazione , tutto esatto e esaustivo
Adoro l ailanto io allevo sempre la Samia.❤
Mi spiace di non poter allegare qualche foto della mia situazione pre e post intervento, ma proverò a descriverla.
Situazione iniziale di invasione, alberi di ogni altezza fino a 4 metri per circa 300 mq. Altri punti a spot. Ho proceduto con
1 estirpazione meccanica con mezzi pesanti
2 rivoltare terreno
3 togliere manualmente ogni ricaccio.
Per questa parte, spero che nel giro di tre anni riuscirò a debellare totalmente le nuove piante.
Per altri alberi di altezza superiore a 5 metri, ho proceduto in due modi differenti :
a. Taglio alla base e diserbo con runway
b. Cercinatura con le modalità indicate nel video.
Con il primo metodo, a distanza di oltre un mese non vedo nuovi germogli.
Con il secondo, inizialmente era fiorito rigoglioso, con il caldo di agosto pian piano sta seccando nel giro di 4 mesi. Ringrazio vivamente questo video per ogni spunto e spero che queste esperienze possano servire a qualcuno impegnato nella lotta s questa interessante ma deleteria specie
Molto interessante grazie 🌱
Grazie!
Scusa,per eliminare solo le radici dove aver tagliato l'albero?
Grazie
Che meraviglia il video!!! Sei veramente bravo. Non sapevo che l'ailanto fosse una infestante! Forse perché non ho il giardino e non vivo in mezzo al verde. Di sicuro ne ho visti. Fai due coccole a Franco😅 da parte mia. Ciaoo😊😊😊
Grazie per la lezione.
A Verona è chiamato "spusolente" veniva usato a volte per fare i manici dei badili.
Ciao Gian Marco. Complimenti, video molto interessante! Posso chiederti come si chiama il fungo patogeno che puo essere usato contro l'ailanto? Grazie in anticipo
Grazie mille, il fungo è Verticillium nonalfalfae
Bel video, continua cosi
Ottimo video!!
Quando si effettua la cercinatura? Sempre a luglio/agosto?
quanto sei bello !
ma il legno può essere usato x riscaldamento visto che cresce cosi velocemente?
A Genova ha un nome poco lusinghiero, lo chiamiamo 'albero del piscio' per l'odore nauseabondo che emana dopo aver staccato le foglie, non avrei mai pensato che con una tale puzza, ci si potesse fare il miele, grazie!
Ma veramente questo odore di piscio non l'ho mai sentito. Anzi quando è in fiore l'ailanto emana un odore paradisiaco, che si sente da lontano, e si capisce perché attiri tanto le api.
Ed è anche miele dal sapore deciso e particolarmente dolce
BASTA RAZZISMO VERDE
W L'AILANTO
PARLATE DI COME PIANTARLO MEGLIO
NON DI COME ESTIRPARLO
E a livello combustione? Rende bene calorificamente come legno da ardere?
Ho provato a eliminare piante di ailanto con la cercinatura ma non è stato facile. Asportando anelli di corteccia alti 3-4 cm ho notato che la linfa che gocciolava dalla parte superiore del taglio gemeva verso il basso. Ebbene su questa linfa riuscivano a ricostruirsi i tessuti fino a cicatrizzare la ferita. Ho visto che è meglio cercinare asportando la corteccia per un altezza di 20-25 cm. Facendo questa operazione ad un'altezza di 20 cm circa dal suolo si possono più facilmente eliminare i polloni, anche semplicemente calpestandoli per staccarli dal fusto. Spero di essermi spiegato. Provate. 😊
Grazie Carlo!
ciao, scusa la domanda un po fuori tema: potrei utilizzare i fusti giovani al posto delle canne, per tenere i miei pomodori? il suo legno è robusto abbastanza? grazie
Si sono adatti👍 però prima falli seccare qualche settimana sennò rischi di fare delle talee
@@AmicodellePiante grazie!
Interessantissimo
Che diserbanti andrebbero utilizzati, tanto per curiosita?
Più che il tipo conta il modo, sempre in piena estate va diserbato, su piccoli alberelli lo spruzzi direttamente sulle foglie ma su esemplari con un tronco di almeno 5 cm bisogna forare il tronco e con una siringa iniettarlo nella zona di circolo della linfa ( zona meristematica)
Ho visto che è stato utilizzato, salvo poi pentirsene, al posto della robinia, per consolidare scarpate e argini. Ho notato anche che soffre meno di altre piante le escursioni climatiche, l'ho visto dal livello del mare fino agli accessi al Parco Nazionale di Abruzzo, Lazio e Molise, a oltre 1300 m. Il fatto che si sviluppa così rapidamente lo renderebbe adatto a catturare CO2, ma che fare poi del legno? certamente non impieghi "nobili", ma potrebbe essere adatto per truciolati, carta, pellet?
Visto che è infestante e cresce anche tra il cemento,non si potrebbe utilizzare per fermare l'avanzata del deserto Sahariano?!
E sì!
Così magari quelli trovano lavoro,e stanno bene a casa loro,e finiscono i conflitti!
E a chi le vendiamo, poi,le armi?
Dove andiamo a sotterrarli, i nostri veleni?
Questi sono pure capaci di chiedere un prezzo equo x le loro materie prime,se iniziamo ad avere idee sensate...
Ma il deserto del Sahara si sta rinverdendo, specialmente al centro sud.
Grazie dei consigli: ho da anni un bosco di ailanti in un giardino grande che non riesco a eliminare in nessun modo e che minaccia di demolirmi la casa.
Buono a sapersi grazie.
È sempre bello il modo che hai di apprezzare ogni singola pianta per quello che può offrire, andando oltre le nostre mere esigenze estetiche. Questa non la conosco ma ho lo stesso problema con l’olmo. Premetto che come te faccio molta fatica a eliminare una pianta, mi dispiace persino tagliare il prato perché si riempie di margherite, tarassaco, malva e non ti scordar di me (sì forse c’è un po’ di confusione) ma l’olmo mi è diventato talmente infestante che insomma… va eliminato. Lo ritrovo ovunque, in mezzo alla siepe o in mezzo ad altri cespugli e soprattutto, dove mi da più fastidio, tra la casa e il marciapiede, lì proprio non ci dovrebbe stare, in una serie di ciuffi ostinatamente resistenti. Ho altre erbette che mi crescono, come fossero una piccola bordura ma loro sono così carine, hanno foglioline piccole e scure e fiorellini gialli che mi piange il cuore estirparle e fastidio non ne danno. Ma l’olmo no, lo taglio continuamente, proprio alla base, quando ancora spuntano i primi rametti ma niente da fare, mi rimane una sorta di ceppo dove rigetta sempre. Come posso fare? In giardino va anche bene ma tra i pietrini della pavimentazione diventa un problema. Mi piacerebbe un video anche su questa pianta per vedere se, grazie al tuo aiuto, riesco a far pace con lei.
Ciao Serena-21 ho apprezzato molto le tue considerazioni. Secondo me il "prato che si riempie di margherite, tarassaco ecc." non devi considerarlo un problema né tanto meno una confusione anzi è un pezzetto di biodiversità che stai conservando. Ti accorgerai che le varie piante crescono in zone diverse perché hanno esigenze diverse. Anche le cure colturali sono importanti: ad esempio le margheritine (Bellis perennis) crescono meglio sui prati sfalciati con il tosaerba perché la rosetta basale è sotto la superficie di taglio delle lame. Casomai fai attenzione ad eliminare le piante aliene infestanti. Sulla rete trovi l'elenco. Per le piantine di olmo che non riesci a eliminare con l'estirpazione manuale puoi provare a recidere la piantina e trattare la superficie di taglio con qualche goccia di glifosato o, se preferisci non usarlo, puoi provare con qualche goccia di acido muriatico, quello che vendono al supermercato. Ho provato, su altre piante, basta metterne qualche goccia con un pennellino. Il trattamento va ripetuto. Ci vuole pazienza. Le quantità usate sono così modeste da non creare problemi. Prova. Buon lavoro.
Ciao Carlo,
intanto ti ringrazio per la risposta. Preciso solo che mi dispiace tagliare il prato non perché i fiori che crescono sono un problema ma proprio perché amo tutti i suoi colori, e mi piace così. Per cui sono costretta a tagliarlo solo per poterci camminare. La confusione era semmai perché ci sono persone che hanno prati tipo campo da golf, estremamente perfetti, non è il mio caso! Per quanto riguarda le soluzioni che proponi sull’eliminazione dell’olmo semmai ti chiedo se possono causare problemi ai cani e ai gatti che girellando in giardino mi smangiucchiano di tutto. Anche se dici che bastano poche gocce non vorrei rischiare nemmeno un solo mal di pancia 😉
@@Serena-21 ciao la mia opinione è che i prati come quelli da golf sono finti non perfetti. La "perfezione", ammesso che esista, è nei sistemi complessi quindi ben vengano i prati con molte specie. Vuoi mettere un prato con piante e fiori diversi, ognuno con un diverso periodo di fioritura e di aspetto, che attira animali (insetti, ragni, lombrichi, chiocciole, uccelli ...): c'è da perdersi! Inoltre i prati monocolturali richiedono tanti trattamenti, compreso il diserbo selettivo, che preferisco non fare. Anche per motivi di risparmio. Per quanto riguarda il pericolo per gli animali domestici mi sono posto anch'io il problema: ho 4 gatti. L'ho affrontato spruzzando nella parte trattata il repellente che si usa per evitare che i gatti marchino il territorio. Un'altra possibilità che ho provato è quella di impedire l'accesso con cappuccio di rete o altro (scatola di cartone, cartone del latte ...) da mettere sulla parte trattata. Finora agli animali non è successo niente. Prova. Buon divertimento!🙂
Ci provo. Grazie ancora👍
Bravo
Ma come....!
Non hai detto la cosa più negativa.... che puzza !
Ha un odore impestante fa venire quasi mal di testa.
E uno degli alberi infestanti non autoctoni che detesto di più insieme all'acacia, poi viene il bamboo e i rovi
Sono piante che fanno parte dell'inquinamento prodotto da noi umani.
A proposito...potresti anche dare consigli su come ridurre o limitare il bamboo ?
Una pianta che cresce a vista d'occhio è una risorsa lo devo ammettere, le su canne sono quasi come l'acciaio, ma quando è troppo è troppo,
Io nel mio terreno ne ho un bosco di 1000 Mq, pensa che è tanto fitto che all'interno è buio, ora devo ridurlo ma credo sarà impossibile.
Ha i ceppi e le radici dure come l'acciaio, le quali dopo averlo tagliato continuano a rimanere nel terreno, non so come fare.
Fra qualche secolo avrà occupato tutta la valle, sostituendo tutti gli altri alberi della zona, un danno tremendo all'ecosistema autoctono ☹
Grazie ciao.
Effettivamente mi preoccupava l'ailanto ma vedendo come si stanno ingigantendo queste foreste di bambù,bellissime,maestose mi domando avranno mai un limite di sviluppo ?
Condivido!
In un paese civile si sarebbe creato un esercito di operai statali, volontari e liberi cittadini proprietari di terreni infestati per avviare un piano di bonifica nazionale.
È un problema serio e nel corso dei decenni sta colonizzando sempre più aree. Per non parlare delle stazioni o delle periferie dove è sinonimo di degrado per eccellenza.
Nel mio piccolo ho bonificato un area di mia proprietà nel corso di 5 anni di lavoro ma serve a poco se dall'altra parte della strada il vicino lascia crescere le piante madri.
Serve un intervento nazionale che ne vieti la propagazione
Odori tu ...
Io vorrei piantarlo invece!
ottimo video esplicativo
Grazie Dario!
In estate ci sono decine di specie autoctone, sia erbacee che arbustive, che fioriscono fornendo il nettare agli impollinatori... e lo fanno egregiamente da decine di migliaia di anni. Le api e gli altri insetti non hanno mai avuto bisogno dell'ailanto, della robinia, della buddleja o della paulownia, queste ultime svolgono sicuramente un importante funzione ecologica nei loro habitat di origine, non qui dove colonizzano spazi che poi non cedono alle specie autoctone senza l'intervento umano.
Stesso discorso sulla produzione di sostanza organica e miglioramento del suolo; l'olmo e l'orniello sono degli ottimi alberi pionieri che si prestano bene alla successione ecologica, e sui terreni più disperati ci sono cisti, ginestre, mirto, elicriso, timo che oltre ad essere delle pioniere sono alcune tra le specie che vanno in fioritura d'estate come scrivevo all'inizio... e non hanno alcuna "controindicazione". L'ailanto purtroppo sfugge troppo facilmente di mano, e recuperare un terreno infestato anche con le utilissime tecniche che hai illustrato è un'impresa comunque ardua. Se si può prevenire evitando di diffonderlo ancora meglio.
Assolutamente d'accordo, l'alianto non deve essere un sostituto né tantomeno una scelta. Laddove cresce in terreni di nostra competenza è giusto combatterlo. L'idea è quello di eliminarlo nella maniera più costruttiva possibile, perciò utilizzando la sua biomassa per giovare al suolo.
Ma non si potrebbe usare la tossina delle radici di ailanto per produrre un diserbante naturale?
bellissima pianta.
Bel video e molto utile! Forse mi puoi dire se la pianta che produce brutte noci nerastre che spesso si vedono in terra anche in città e’ un ailanto o forse solo gli somiglia…😊
È il noce nero americano. Assomiglia tanto all'ailanto
@@AmicodellePiante grazie! Ero proprio curiosa! 👋
Complimenti video bellissimi
Grazie mille😍
Anche la canna di bambù è infestante e difficile da estirpare. Per favore potresti fare un video con i suggerimenti per poterla eliminare ? grazie
Con la bomba atomica forse riesci. Io ci ho provato in tutte le maniere, anche col mini escavatore ma niente da fare.
Nelle Marche (parte centrale) lo chiamiamo TOCCACIELO, appunto perché cresce così in alto da toccare il cielo.
La mia pianta preferita!
Bravo! Grande!
Può essere utile il cippato anche da bruciare. Sai dirmi se ha un elevato potere calorico?
Non ho dati a disposizione, ma date la leggerezza e la struttura del legno di ailanto, penso sia poco efficiente come combustibile.
Io sono disperato. Sono 5 anni che lo combatto: tagli, abbattimenti, escavatore per togliere le radici... ma ogni volta mi ritrovo in una situazione peggiore. Prima correva solo lungo il confine, una fascia di 4 metri di larghezza per 400 metri di lunghezza, dopo l'ultimo abbattimento mi sono spuntati miliardi di piantine di ailanto ovunque anche nel centro del terreno. Probabilmente abbattendoli sono volati tutti i semi. Comunque non ce la faccio più Mi ha anche ucciso 4 noci centenari
Grazie, infatti mi è cresciuto vicinissimo a degli ulivi ! L'ho tagliato un anno fa' e già ha ripreso il sopravvento quasi ci ho rinunciato
Ciao Gianmarco devo usare la stessa procedura di fermare la linfa anche se sono piccoli di un anno gli lberelli di ailanto, grazie caro
Se sono piccoli di un anno conviene sradicarli completamente 👍☺️
Scusami Gianmarco e se gli alberelli sono di 2/3anni cosa faccio,la cerchiatura?
Molto interessante. 👍
Grazie!
Ciao, visto la serie di attività per controllare i rovi, l'aliante da convertire da problema a risorsa, ti volevo chiedere se è possibile quali consigli puoi dare per la gestione e, soprattutto, il contenimento attivo di una avanzata di un bambuseto senza ricorrere a prodotti chimici o una ruspa!!
Grazie!
Spero Gian Marco non me ne voglia, ma sul sito di natura e bellezza c'è un video dedicato. In breve fori il tronco del bambù con il trapano e ci versi prima del sale e poi dell'acqua. Il bambù così muore ma non vai a "salinizzare" il terreno.
Tanti killer verdi qui vedo! Ma che macabro raduno
Se per caso scopri che macerati e/o infusi facessero bene a qualcos'altro sarei interessata anch'io. Scrivo da Baratti - Piombino (LI)
Grazie!
La prima tecnica è simile a quella del bambù infestante a fusto grande che crea piccole foreste nei giardini dei malcapitati che non conoscevano le caratteristiche della pianta (si propaga sottoterra facendo nascere nuove canne a distanza di alcuni metri, al contrario del bambù "a cespuglio" che ersta compatto). Una volta tagliato il fusto, si tagliano i polloni anche per 3-4 anni per indebolirne le radici.
Conoscevo già l’ailanto e alcune delle sue caratteristiche, la cosa che mi sono sempre domandato è perché non venga usato, ad esempio, per la produzione di pellet per riscaldamento. Visto le caratteristiche che ha, tra cui la veloce crescita e il fatto di adattarsi a terreni poveri, potrebbe evitare il taglio di alberi molto più lenti a crescere e più “nobili”. Che io sappia, è una cosa che stanno provando a fare con l’albero di Paulonia, creano dei terreni adibiti alla coltivazione di questa pianta, che però ha un legno utile sia per creare pellet da riscaldamento che alla fabbricazione di mobili. Il legno dell’ailanto non è proprio adatto a questo tipo di lavorazione? E per quale motivo? La mia non vuole essere una provocazione ma una vera e propria riflessione per cercare di capire, vista la mia ignoranza in materia e anche le difficoltà riscontrate lo scorso inverno nel reperire questo tipo di “combustibile ecologico” e allo smisurato aumento dei prezzi che ha avuto.
Suppongo che come tipo di legname sia ben poco valido come combustibile, produrrebbe un pellet troppo scarso qualitativamente e non potrebbe avere un prezzo che valga la pena il commercializzarlo
@@ragnarvankarel6139esatto
Il taglio ad anello sulla corteccia è utile anche in piante molto grandi di diametro è di età?
Prova su di te che sei grande, e poi ci dici!
Sicuramente su piante con diametro maggiore di 20 cm ed è utile per il suo contenimento soprattutto in bosco
Bravissimo
da noi in Calabria lo chiamano "a fitentara" (la pianta che fa puzza)
Ciao Gian Marco, proprio quest'anno mi è spuntato un ailanto nel mio orto, l'ho subito tagliato visto che era piccolino. Da noi si dice pure l'albero del sole. Anche il cippato solo di ailanto, dicono che abbia una sostanza allelopatica ma io l'ho usata l'anno passato senza problemi. Del resto ho messo pure un paio di robinie, l'importante è la loro gestione. Vedi credo che l'essere più alieno che ci sia nel mondo è proprio l'uomo visto che le piante sono sulla Terra molto prima di noi. Le varie contaminazioni vegetali e animali ci sono sempre state ora vanno di moda di contaminazioni microscopiche. Buona domenica
Grazie mi hai fatto un consiglio ottimo dovevo eliminare degli ailanto perkè mi aveva seccato alberi da frutta...👍
Per eliminare la corteccia non si potrebbero usare le capre? Non so se l'ailanto è di loro gradimento, ma quando le avevo mi hanno fatto seccare varie piante da frutta divorando la corteccia...
Le capre purtroppo l'ailanto lo ignorano 😥
Il glifosate agisce per endoterapia?
Predi una molecola specifica che sia provatamente efficace.
Costa come il glifosate
il legno di ailanto, da quel che so, è poco gradito ai tarli, inoltre ha una struttura in parte porosa ed in parte "lunga" che lo rende ottimo per la produzione di carta, ma anche come legno "isolante", probabilmente potrebbe andar bene anche come legno di risonanza, ma quest'ultimo aspetto dovrebbe testarlo un liutaio.
dalle mie parti, trattato con calce ( come per il legno di quercia ) in passato è stato talvolta usato come legno da costruzione per rifare le travi dei tetti delle masserie, con ottimi risultati vista la lunghezza dei tronchi e la facile lavorabilità.
Credo che sia tutta questione di avere la giusta mentalita'... In Asia non gettano via nulla , e perfino da piante ritenute infestanti , come il bambu' , ricavano legno con cui costruiscono mille cose durevoli , addirittura ci fanno le impalcature per i palazzi !!
Qui da noi invece , ogni cosa e' vista come un problema... Non riusciamo ad essere in sintonia con la natura ... 😢
Può essere usato come siepe??
Nooo
Video molto interessante, la tecnica della cercinatura lo praticata su un ailanto di 30/40 anni ma e morto dopo parecchi anni , la tecnica della endoterapia e cercinatura insieme secondo te e piu efficace? E la tecnica dei chiodi in rame credi possa funzionare???
L'endoterapia prevede che il prodotto che mandi in circolo debba circolare, appunto.
Se inietti e contemporaneamente limiti la circolazione linfatica è un controsenso...
Molto interessante! Una domanda: ritieni che il cambiamento climatico possa avvantaggiare l'ailanto rispetto alle piante autoctone?
Assolutamente si, si tratta di una pianta molto resistente al caldo e alla siccità.
Nella mia zona non è presente ailanto,ma abbiamo la robinia pseudoacacia che ha una proliferazione e da più o meno gli stessi problemi. Anche questa molto nettarifera. E contrariamente all ailanto ha un legno interessante per vari usi. Bel contenuto
Le foglie di robinia possono inoltre essere consumate da vari animali, mentre l'ailanto "nemmeno le capre"...
Invece anche l'Ailanto ha il suo parassita, la bellissima falena Bombice dell'Ailanto, se proprio reintroducete quella e ne avre due belle esotiche invece che una sola! L'Ailanto e il suo Bombice per più equilibrato e più biodiversità!
@@orestecaroppo Mmmh dubito fortemente che sia così dannosa per l'albero... inoltre l'obiettivo secondo me è preservare la biodiversità che già potenzialmente abbiamo, non introdurre ulteriori specie.
@@mynickisrick1478 W L'AILANTO!
Sei un grande
Grazie Guido!
Possono essere utilizzati gli stessi metodi per eliminare la robinia?
Il terreno accanto al mio ne è infestato e mi crescono polloni da tutte le parti. Alcuni di questi ci sono “scappati” e ho tre alberelli giovani 😢
Assolutamente si👍☺️
Non verrà mai eradicato del tutto, specialmente nelle aree abbandonate. Ma se a quelli piccoli si facesse come faccio io a volte, si piega il fusto fino a sfilacciarlo, ma senza troncarlo? Dice però che questa pianta "bastarda" abbia un legno tenero che non permette di essere piegato senza rompersi, sbaglio?
Spero non arrivino mai semi di Ailanto nel mio giardino, ho giá troppo da fare con erbacce di ogni genere e dimensione ❤
In autunno ,il fogliame assume dei colori bellissimi!
Si chiama anche sommacco,per caso?
No, anche se le foglie sono simili. L'ailanto cresce di più, ha le infiorescenze meno compatte e che non formano una sorta di pannocchia ma ricadono verso il basso.
Vogliamo dimenticare l'odore meraviglioso che emettono i fiori?
10:19 perché non ripensare alla sera?
Ma col secca tutto non funziona?
Si possono portare adesso le piante di salvia e rosmarino
Conviene aspettare ancora un mesetto
Fa la famosa noce immangiabile come frutto? Io ho un ailanto di 150 anni. Purtroppo è stato colpito da un fulmine ha sofferto molto ma è ancora vivo e io lo amo moltissimo
No, quello è il noce nero americano.
l'ailanto fa dei semini piccoli piccoli
Bellissimo e molto utile, questo video; io aggiungerei anche che questa pianta ha un odore particolare che a me proprio non piace.....!!!!
E' vero ha un pessimo odore ... a me però ricorda l'infanzia perché dove sono nato era pieno di piante e con i piccioli delle foglie giocavamo facendo dei frustini.
Non è stato detto che è una pianta che fa tanta ombra.
@@alessandrosimongini2312 è vero, molti la apprezzano per l'ombra....
Anche io la conosco da quando ero bambino, e giocavamo con i semi come fossero soldi; ugualmente a te anche noi facevamo i frustini togliendo via le foglie dai rametti
Qui in Trentino viene chiamato Catalpa. È un termine dialettale?
Purtroppo la catalpa è proprio un altro albero, magari nella tua zona viene chiamato erroneamente così. Prova a cercare la catalpa, è tutta un altra pianta.
@@AmicodellePiante grazie mille