Non tolgo che la maggior parte dei documentari siano sensazionalistici, e poco rigidi scientificamente, perché vogliono far scalpore e su questo non ci piove. Sicuramente vengono fatte soprattutto vedere situazioni estreme per disturbare e tanto altro, ma di fatto per chi non considera l'animale solo come merce, in termini di produzione sono disturbanti. Se è stato provato che mucche e maiali, per esempio, provano attaccamento, dolore, curiosità etc come un cane e quando prendo un cane mi si dice, il suo benessere non si basa sul fatto che lo tieni al caldo, che lo nutri e lo porti dal veterinario, ma devi: farlo socializzare, giocare, passare del tempo con lui, fargli passare del tempo libero con i suoi simili etc.. penso valga per qualsiasi animale che ha capacità simili. Quindi per quanto si abbia ragione portando dati, vedere mucche stipate, sovraffollamento e vedere certi allevamenti forse la ritrosia viene da una questione morale che trovo forse la più importante. In molti santuari soprattutto in germania e stati Uniti vediamo comportamenti che negli allevamenti non ci sono, come addirittura il gioco.. La scelta a questo punto rimane etica e di una produzione eccessiva non necessaria, senza contare quello che sta succedendo negli Stati Uniti in cui i controlli sono solo secondari alla produzione. Scusate se sono andata fuori tema.
La scelta etica non è necessariamente scontata come si pensa. La popolazione mondiale ha necessità di di sfamarsi e non è fattibile senza le carni animali. Quindi salviamo gli animali o salviamo le persone? Questo senza contare i sacrifici comportamentali. Il cibo non è solo nutrizione, ma anche appagamento. Per molti italiani, è parte integrante di cosa li spinge a vivere, gli aspetti corpontamentali non sono da sottovalutare.
Ah questo lo ricordo, è quello che se su IG gli si ricorda che vive in un mondo fatato utopico e con i suoi post non fa altro che fare il gioco di chi giustifica il consumo fuori controllo di carne (che è assodato, in Italia come in tutti i paesi industrializzati, i dati lo provano), banna ad area. Poi con la coda di paglia trova giustificazioni che non reggono, che non fa propaganda. Ma lui almeno la coda ce l’ha ancora, parlaci della caudectomia e del rifiuto delle lobby di allevatori all’obbligo 2025. E delle deroghe già previste (ma no, che strano?) Parliamo del fatto che il benessere degli animali da allevamento (quindi quelli intensivi) sia una farsa che serve solo a giustificare il consumatore al quale interessa minimamente la loro situazione. Tanto quelli a cui non frega nulla non guardano nemmeno queste denominazioni che poi si traducono in etichette Pinocchio sulla confezione del supermercato. Le norme italiane ed europee sono una presa in giro, sembra che via via ottengano novità sostanziali (sessaggio in ovo per evitare la triturazione di milioni di pulcini vivi? Si, vedremo quando verrà applicato al 100% della produzione compresa quella di uova per prodotti industriali) ma alla fine quello che conta è che comunque vivono stipati in pochi centimetri quadrati al buio per una frazione della loro vita. Una vita così è meglio che venga conclusa quanto prima, soprattutto se sei un pollo broiler che non sta nemmeno in piedi. Adoro il Project, ma questo video lo salterò 👎🏼 Se ce ne sarà mai uno con Gabriele Bernardini, quello potrebbe incuriosirmi.
@@3cani ho visto ora che ha bloccato anche me. Avrà cancellato anche la mia domanda fatta su IG. 😂 Era una domanda lecita, mi interessava avere una risposta. Peccato! Si chiama il piatto consapevole, volevo sapere consapevolezza in che senso, sicuramente è consapevole di chi può commentare (se d’accordo con lui) e chi no.
Condivido tutto. Questa normalità con cui vengono usati termini come fecondazione, ciclo produttivi ecc. Vi rendete conto di quanto sia marcio questo sistema??? Ma mettersi nel piatto na manciata di legumi, tofu e altre proteine vegetali no,? Vi assicuro che a 2 gr pro kilo di peso corporeo x chi fa palestra ci si arriva alla grande. Basta finanziare questo sistema di sofferenza che oltretutto distrugge il pianeta.
Dopo un po' non ho più retto. Sentire certi discorsi solo economici su esseri viventi trattate come macchine che "a fine carriera" stremate vengono "caricate" su camion portate sl macello. Per non parlare dei vitelli staccati alla nascita dalla madre. L altro giorno ne ho visto uno in zona montagna in una gabbia che aspettava di andare alla morte senza aver neanche visto la madre. Ho accarezzato il muso tenero e ho pianto. Gli allevatori non conoscono pietà. Felice di non mangiare carne da anni, di non essere complice di tanta crudeltà.
Ma come pensi che vada in natura? È quasi impossibile per un animale arrivare alla vecchiaia, vengono sbranati o presi da un’epidemia Questa cosa del “ la carne non è cibo “ è un’idea prettamente umana
@@concettam4262 gli allevamenti intensivi sicuramente, qua parlava di un allevamento normale Ma non ha senso considerare una “ cattiveria “ il nutrirsi di animale
@@Ilpiatto_consapevole Per me invece hai detto solo una marea di kazzate. La teoria è una cosa la realtà dei fatti è un"altra. Ovunque in tutta Europa, in tutto il pianeta. Continua a raccontare le favole alla gente, per fortuna c'è chi si informa e approfondisce questi argomenti con video, testimonianze e prove sul campo ed ha modo quindi di contraddire tutto quello che hai detto. Ed essendo veterinario inizia a parlare degli animali con rispetto e non come oggetti. E magari a non mangiarli. Non sei credibile.
Quindi i veterinari, in epoca moderna, sono dei volgari burocrati pagati dalle aziende che producono derivati animali, il cui unico scopo è certificare che le aziende per cui lavorano rispettino gli illusori/aleatori precetti concernenti il "benessere animale". Sarebbe bello domandare a questi veterinari burocrati se il trattamento riservato agli animali negli allevamenti intensivi (dai veterinari stessi certificato come benessere...) fosse applicato ai loro parenti, amici, mogli, mariti o figli lo considererebbero ancora benessere oppure lo chiamerebbero tortura, aberrazione, ingiustizia...l'ipocrisia umana è qualcosa di rivoltante.
Tempi di attesa, cicli e fecondazioni sono attività che avvengono con o senza veterinario, in un'azienda zootecnica. Il ruolo del medico veterinario nell'allevamento è quello di migliorare il più possibile il benessere degli animali, fin quando sono in vita, curandone e prevenendone le malattie e favorendone il benessere psicologico, ovviamente entro i limiti economici di un mercato che dipende solo in minima parte dalla qualità del suo lavoro.
Beh meno male che uno associa il veterinario al vero benessere animale!! Io l mia laurea in veterinaria non l’avrei mai utilizzata per fare a pezzi gli animali. Poi uno fa ciò che crede, se ami gli animali non te li mangi. Punto
Come affermato più volte il "benessere" degli animali ci deve essere affinché siano più produttivi e a vantaggio economico dell'allevatore... Io non mangio più carne da un po'
Parlate di animali come fossero oggetti a vostro uso e consumo; vi piacerebbe che medesimo trattamento lo subissero le vostre mogli, madri, sorelle, figlie, mariti, padri, fratelli, figli e amici? Ecco perché i politici sono guerrafondai...perché in guerra ci mandano altri e i figli degli altri.
La carne è diventata parte integrante della convivialità solo negli ultimi 80 anni. Ora se fai una cena e non si arrostiscono almeno 3kg di carne, passi per tirchio. Nonni e bisnonni, vedevano la carne una volta a settimana se andava molto bene, altrimenti mangiavano tutto cibo di origine vegetale, legumi poveri, soprattutto, ma non per questo la loro vita aveva meno senso. Ora che sappiamo come calibrare i macro nutrienti anche di origine vegetale, stiamo ancora a difendere i fasti dell ingordigia? Senza dimenticare che è dalla vicinanza tra uomini e animali che hanno avuto origine gran parte delle malattie fino alle pandemie...
Il confronto vero sulla sostenibilità dovrebbe essere fatto tra quanto è impattante produrre un kg di proteine da fonti vegetali rispetto a quelle animali e, alla luce di ciò, valutare quanto sia necessario che le proteine che assumiamo siano di origine animale.
Non credo le persone scelgano le proteine solo sul piano della sostenibilità. Sicuramente è un elemento da tenere in considerazione soprattutto alla luce che le evidenze scientifiche spingono per una dieta prevalentemente vegetale.
@@project_invictusNo, assolutamente. Anzi, negli USA ma ora anche in Europa iniziano a girare degli studi, finora sempre messi da parte per motivi ideologici, che mostra i benefici di una dieta ricca di proteine e grassi animali. Occupati di allenamento, Biasci, lascia perdere la nutrizione.
Probabilmente senza gli allevamenti intensivi non potremmo garantire il consumo attuale di carne e sicuramente questa tipologia di allevamento è sotto certi aspetti meno impattante sull’ambiente (infatti in Italia ci sono più foreste adesso che 100 anni fa), ma gli allevamenti intensivi sono dei veri e propri lager per animali, e su questo c’è poco da discutere, e non siamo consapevoli che per nutrirci ammazziamo 70 miliardi di animali ogni anno. Inoltre, l’attuale consumo di carne nei paesi moderni è sicuramente eccessivo (90 kg all’anno per gli Europei, 150 per i Nord Americani).
@@busdragofumagalli4361 Stanno bene perché mangiano e bevono tutti i giorni e sono protetti dai predatori? Guarda che si mangiava tre volte al giorno anche nei campi dì concentramento in Germania, e solo l’un per cento dei prigionieri è morto, ma è evidente che quelle persone non stavano lì per scelta, se avessero potuto se ne sarebbero scappate via di corsa, discorso analogo per gli animali concentrati in questi allevamenti, con la differenza che sono carne da macello. Ma quello che hai scritto è anche giusto, la Natura è raramente idilliaca ed è discutibile che se questi animali vivessero allo stato naturale farebbero una vita così migliore, raramente in natura gli animali se la passano alla grande.
90 kg è già comunque tantissimo. Io da anni ho ridotto il consumo di carne in generale, per ragioni ambientali, etiche e di salute. Quello di carne bovina drasticamente, credo la mangerò forse 10 volte all'anno. Può essere certamente ipocrita sul piano etico, ma è un compromesso.
@@busdragofumagalli4361 sicuramente, perché tu, animale che normalmente pascoleresti , interagiresti con tuo figlio, i tuoi simili, ti faresti i cavoli tuoi ecc..., invece vivresti da Dio in un cubicolo 2x1 per il resto della tua vita, proprio da Dio... Non raccontiamoci favole solo perché giustifichiamo i nostri gusti su... Io trovo inconcepibile che solo per un fatto di gusto al palato, giustifichiamo questi disastri in tutti i sensi.
Finché il denaro sarà più importante della salute umana, degli animali e delle piante, i governi e le industrie non miglioreranno nulla, nè gli allevamenti nè i prodotti che danno alle coltivazioni ma temo che il vero problema sia che siamo troppi a questo mondo ed IN POCHI siamo disposti a fare un passo indietro, RINUNCIARE e RIDURRE al minimissimo il consumo animale/latte e in generale il consumo delle FINITE risorse del pianeta. Stiamo andando verso l'autodistruzione ma in pochi si informano, capiscono e sono pronti a rinunciare😢 1. Come mai la carne supercontrollata del supermercato, cuocendo, si restringe dando acqua? 2. Polli con petti così grandi da non poter stare in piedi... 3. Le ispezioni negli allevamenti sono CONCORDATE con gli allevatori 😂 E potrei andare avanti...qualcuno si chiede dov'è Dio. Io mi chiedo dov'è l'uomo 😢😢😢 Vorrei vedere se quello che facciamo al pianeta/animali ce lo facessero a noi... Ma di cosa stiamo parlando????
Ho iniziato il video pensando di guardare tutt'altro... Di rientro da quello che per me è uno degli allenamenti più faticosi di corsa una Tempo Run si vede che avevo poco ossigeno al cervello e avevo letto "Allenamenti Intensivi"... Ho pure pensato certo che suona proprio male 😂
Non ho ancora visto il video ma c'è poco da discutere: gli animali sono essere viventi senzienti, provano emozioni e di sicuro non vogliono vivevere di merda per poi essere ammazzati malamente unicamente perché a noi "ci piace il loro cadavere". Si può vivere in perfetta salute senza mangiare gli animali e ciò impatta anche molto meno sull'ambiente (e questi sono fatti). Go vegan.
La questione etica è molto personale, la questione ambientale è oggettiva. Inoltre davvero esistono animali che non devono essere uccisi? Secondo me questi animali esistono
Ci sono moltissimi siti dove si può comprare carne importata, echitettata come carne argentina ecc.... ma chi controlla che non sia carne americana fatta passare da quei paesi? Come i nostri prodotti che vengono fatti in cina, poi arrivano da noi e solo perchè li inscatoliamo qua possiamo denominarli italiani
@@manuelegarzelli647 sull'etichetta della carne fresca è obbligatorio indicare dove l'animale nasce, dove viene allevato e dove viene macellato... Per cui non c'è questo problema.
Penso di non aver mai visto qualcosa di cosi lontano dalla realtà, il fatto che un canale affidabile come invictus abbia dato spazio a dei pensieri cosi pericolosi è molto deludente.
Se la questione è solo meglio estensivo o intensivo, la risposta è nessuna delle due. Fine. Il consumo di carne e derivati che il mercato vorrebbe non è sostenibile per consumo di risorse, inquinamento, biodiversità. Che la gente creda che una o l'altra carne sia più o meno sana ormai sono discorsi sorpassati. Ne riparliamo quando l'avremo capito, magari tra una inondazione, una mucillagine, una catastrofe e l'altra. E intanto i governi e le stesse multinazionali della carne si affrettano ad accaparrarsi terreni e risorse che sanno di stare consumando in maniera spropositata, a discapito nostro, sempre. Ricordiamocelo.
Che sciocchezza. Pensi che l’umanità smetterà di mangiare carne no. Allora conviene che sia fatto nella maniera che meno danneggia l’ambiente. Anche l’agricoltura danneggia l’ambiente. Tutto è un compromesso
"Che la gente creda che una o l'altra carne sia piú o meno sana ormai sono discorsi superati". Falso. Non si può pretendere che tutti abbiano la stessa sensibilitá sul tema dell inquinamento, della sostenibilità ambientale ecc. Per me se un cibo è sano e non nuoce alla mia salute, allora va bene. Fine. Non ho velleità di salvare il mondo.
Perché le catastrofi le fanno solo gli allevamenti o più che altro gli allevamenti? Magari sei anche uno che ha un animale da compagnia, anche quello causa disastri no?
@@Pisellini non servono fonti, basta un ragionamento logico semplice di trasformazione energetica, è più efficiente nutrire per anni un animale a soia(tanto per esempio) sprecando una moltitudine di spazio, acqua ed inquinando con deiezioni, gas ecc.., poi accopparlo e mangiarlo o è più efficiente che la soia ce la mangiamo direttamente noi usando molto meno spazio ed acqua e risparmiandoci le deiezioni ed il gas serra?
" creare consapevolezza sullo stato attuale degli allevamenti intensivi in Italia" quindi i programmi come Report, Indovina chi viene a cena, Piazza Pulita e le documentazioni di EssereAnimali, FoodforProfit etc etc cosa hanno fatto? Secondo me, se mangi carne, devi essere consapevole dalla sofferenza degli animali. Inutile girarci intorno!
Che un ragazzino all’ultimo anno di università metta in dubbio la divulgazione fatta da report (mi viene in mente in servizio su amatori fatto qualche anno fa o food for profit della Innocenzi), mi lascia un po’ perplesso…
@@dany72314 il punto è che report fa sensazionalismo. Per fortuna ci sono i veri report ministeriali e le linee guida. Non fosse così le aziende chiuderebbero commettendo reati
Non è divulgazione quella. È attivismo. Video e immagini che ha presentato non hanno alcuna valenza scientifica né statistica. Sull'uso di antibiotici, non ha mai citato EFSA, per dire...
É un argomento ad personam: il fatto che sia uno studente non significa che abbia torto. Se vuoi ti elenco un po' di fallacie logiche sfruttate da report per fare scena in alcuni suoi reportage... Che non significa che tutto faccia schifo.quel che fanno, ma che in certi casi non siano stati professionali
@@project_invictusdiciamo che da un ragazzo che ha scelto questa professione non ci sia aspetta né che conosca la realtà degli allevamenti (ha studiato solo la teoria, e presume che tutte le regole vengano rispettate ovunque, che mi pare un po’ naïf onestamente…), né tantomeno che si esponga contro l’industria prima ancora di essere assunto. Mi limito a far notare che non sia proprio la persona più imparziale e con meno conflitti di interesse, insomma.
@@DannyJCash la laurea in medicina veterinaria è diversa dalla laurea in medicina umana. Abbiamo 6 mesi di tirocinio all'ultimo anno più innumerevoli attività pratiche sparse nel corso dell'università. Inoltre io ho affiancato e affianco veterinari liberi professionisti che non hanno nulla a che fare con l'università. Prima di farsi un'idea su qualcosa, bisognerebbe conoscerla.
Boh, io in rete leggo che una mucca in natura vivrebbe 20 anni, una mucca da latte vive in media 5 anni, e allora che sono quei discorsi sul toro che la coprirebbe sempre, che in allevamento vive meglio e di piu ecc..?
@@Ilpiatto_consapevole beh hai lasciato capire che in natura la mucca vivrebbe 'peggio' perché più volte ingravidata che in allevamento, poi hai detto che l'attesa della nuova ingravidata è per il bene della mucca che cosi vive più a lungo per produrre latte per chi lo beve e poi viene macellata quando non serve più perché la sua produzione diventa insufficiente per chi la mantiene, tutti questi punti "a favore" degli allevamenti intensivi li trovo quanto meno MOLTO di parte...degli allevatori ovviamente. Dimmi in quali delle motivazioni da te portate, la vita di una mucca in catene, dovrebbe essere avvantaggiata rispetto ad una non in catene.
La mucca in natura vive 20 anni praticamente mai. Quasi nessun animale erbivoro arriva alla morte di vecchiaia: si muore molto prima (soprattutto da cuccioli)
@@StefanoZamprogno perdonami se te lo dico, ma questa è una deduzione che hai fatto tu. Il ritmo riproduttivo influenza relativamente poco la qualità e l'aspettativa di vita di un bovino. Inoltre negli allevamenti intensivi le vacche non vengono allevate alla catena (anzi, ciò succede solo in alcuni allevamenti estensivi, specie durante l'inverno, ed è una forma di allevamento che - personalmente - non condivido affatto sotto tutti i punti di vista).
@@marcopomodoro2286 Esatto. Non conviene proprio fare il paragone con ciò che accade in natura. La stragrande maggioranza dei ruminanti selvatici muore entro il primo anno di vita, per cui l'aspettativa di vita media è decisamente bassa.
Quante supercazzole in un supervideo Complimenti a piatto consapevole per la ua spiegazione che nn ha nessun filo logico Ha detto tutto e il contrario di tutto proprio come quello che condannate voi Ottimo video che ha fatto cadere la vostra credibilità Siete stati molto autolesionisti Oserei dire quasi intensivi ma senza essere consapevoli Addios
Un veterinario che dovrebbe prendersi cura degli animali che invece orgogliosamente se li “cura” e se li mangia e ne parla come se fossero oggetti… validi in quanto tali solo nelle mani degli esseri umani. Quanto la nostra specie può essere piena di se anche se mascherata da una parlata tranquilla e pacata..
Lo sai che tu sei una "peccatrice" tanto quanto il veterinario, per il tuo stile di vita? La filiera dell' automobile che presumo tu usi quotidianamente, credi che agisca ed operi nel rispetto dell'ambiente, degli animali e degli umani? E il tuo telefonino? Le tue scarpe? La tua energia? Sai questi oggetti su quanti UMANI, hanno calpestato la dignità? Perdona le mie domande esplicitamente provocatorie, il mio obiettivo è quello di far capire a persone che si pongono "nell'alto dell'empireo", che tutti noi occidentali siamo privilegiati, e almeno indirettamente carnefici di un mondo alquanto sporco ed ingiusto. Dovesse il mondo (o un dio) esprimere un giudizio su parametri assoluti, probabilmente non saremmo giudicati brave persone; e lo dico da non credente. Perciò ti esorto ad essere più umile quando scrivi questi commenti. Tutti noi abbiamo ancora tanto da fare per migliorarci e per migliorare questa esistenza.
Concordo in pieno, specismo a go go. Continuiamo pure, tanto la specie superiore si autoestinguerà ma non prima di aver raso al suolo la foresta amazzonica per coltivare la soia per gli allevamenti intensivi
Il consumatore che "trova il latte di montagna troppo gustoso"dovrebbe fare un percorso di rieducazione alimentare.... è un po' come chi mette lo zucchero nel caffè.
In definitiva, la carne che viene dagli allevamenti intensivi, dove sono stipati, vivono nel loro sporco e presi a bastonate è qualitativamente simile a quella che viene dagli allevamenti allo stato brado, che brucano l'erba, vedono la luce del sole. Così come per i derivati, come latte e uova. Io ci credo poco, anzi, non ricordo le fonti, ma ho sentito che lo stress subito rende la carne differente dall'animale vissuto serenamente.
Scusate l’ignoranza, ma l’allenamento intensivo non promuove l’ uso e a volte abuso di antibiotici che se anche non ci ritroviamo direttamente nel piatto, avendo cessato il loro decorso biologico promuovono comunque il selezionamento di batteri antibiotico resistenti come i casi di Listeria, e.coli e campylobacter trovati asnalizzando la carne di pollo della Lidl? Notizie riportate da Repubblica, non dal blog vegan di turno. In questo caso qualcosa nel circuito non deve proprio aver funzionato a dovere! È il famoso white striping nei pollo? Cioè onestamente al di là dei valori nutrizionali in sé ci deve essere una sostanziale differenza fra il pollo a 5€ al kg è il pollo a 15€ al kilo del contadino che ha ruspato tutta la sua vita e quando lo vai a mangiare ha tutti i sapori di sto mondo!
ciao ti consiglio sempre di cercare le fonti, ti lascio qualche dato www.epicentro.iss.it/ben/2003/lu-ago2003/1 Sulla parte organolettica sicuramente val la pena il pollo ruspante, anche dal punto dei valori nutrizionali anche se cambia meno di quello che si crede se non per il quantitativo di grassi.
Sarebbe meglio poter scegliere direttamente al supermercato se è stato curato il benessere dell'animale ( come avviene già in alcuni paesi,dove in etichetta si legge come è allevata la carne, oppure quale alimentazione ha seguito la mucca per quanto riguarda il latte). Per quanto riguarda i prodotti del contadino, sono comunque meno controllati: ricordo una puntata sull ILVA di Taranto fatta da report (sempre loro😅) dove facevano vedere che il formaggio di un contadino che faceva pascolare le pecore a ridosso dell'acciaieria fosse altamente tossico (lui stesso credo sia morto per questa cosa)
non capisco perché sto video.. un canale che parla di Fitness... xché parlare di allevamenti? non ce n'era bisogno... invitate anche chi ha da controbattere.. non un ragazzo appena laureato che non ha visto praticamente nulla x adesso.... voglio vedere tra 20anni che direbbe. Parlate di fitness che lo fate bene.... il resto non vi compete
Ti invito a non dire cose di cui non sai nulla. Io sin da quando ho iniziato l'università giro per allevamenti e ho affiancato veterinari di animali da reddito di varie parti d'Italia per fare pratica extra. Ho visitato decine di allevamenti pugliesi, campani, emiliani, abruzzesi, piemontesi. Già con l'università ne visitiamo tanti, ma io ne ho visitati il decuplo dei miei colleghi... E ti posso dare nome e cognome dei veterinari che ho seguito in giro per l'Italia, e se non ci credi puoi chiedere a loro se è vero.
Mi sembri un po' restrittivo ed autoritario, l'informazione è libera e doverosa , ognuno sul suo canale è libero di parlare di ciò che vuole ..... soprattutto quando si parla di salute pubblica...grande project 👍 bravo Michele 💪
Mia bis nonna allevava i suoi polli, ben trattati e la loro carne era fenomenale buona e nutriente, mia nonna lavorava in un allevamento di polli....ebbene nonostante la potessero mangiare ogni giorno e si parla degli anni 50 lei non si è mai permessa di mangiarne uno di quei polli allevati, mangiava esclusivamente quelli allevati da sua madre...chi lavora in questi allevamenti sa bene che carne ne vien fuori da quelle povere creature sfruttate al midollo...gli allevamenti non sono altro che un business come qualsiasi altra attività produttiva,solo con impatto negativo sul nostro ecosistema e moralità....non che le immense industrie petrolifere chimiche o meccaniche non producano inquinamento ma qua purtroppo ad aggravare la situazione è una questione infinira sul maltrattamento sottomissione e sfruttamento di altri esseri viventi capaci di provare paura e dolore. A mio avviso sarebbe da sensibilizzare l opinione pubblica sul consumo di carne e cercare di spingere sul chiudere gli intensivi promuovendo un allevamento sostenibile dove non c'è discapito in nessuna delle parti, la carne subirà un aumento di prezzo è vero ma tutto andrà a giovare sulle nostre vite ambiente e soprattutto coscienze. Limitare,come dicono le linee guida di una sana alimentazione, il consumo di carni sopratutto rosse ed insaccati non può che far solo bene al nostro organismo, il consumismo porta solo a spreco. Quanta carne viene buttata ogni giorno dagli scaffali dei supermercati?ve lo siete mai chiesti?quanta acqua e foraggio c'è dietro a una bistecca di manzo? Quante multinazionali farmaceutiche guadagnano su quella fetta di carne? Bisogna aprire gli occhi sui temi sensibili dello sfruttamento delle risorse per il nostro benessere e quello del nostro mondo. Non si può continuare su questa strada Non possiamo far arricchire pochi a nostro esclusivo discapito.
Che il palato si sia assuefatto ai sapori dettati dai cibi industriali è scontato, altrettanto si può apprezzare (qualitativamente), quando si assapora una carne, formaggio, uova che provengono da animali alimentati non industrialmente, affermare che un salmone allevato, che non mangia alghe, abbia la stessa quantità di omega 3 di quello selvaggio, mi pare azzardato. L'ultima domanda non esattamente esauriente, non ha rispoto in merito al mais usato negli allevamenti, etc. Quindi la filiera cosiddetta "grass fed" sarebbe solo una trovata commerciale? Grazie per l'informazione, non esattamente obiettivo nell'ultima parte
@@claudiocapelli7507 scusa porta le fonti grazie Ti metto io intanto una ricerca da cui puoi partire per vedere quelle correlate: www.sciencedirect.com/science/article/abs/pii/S0013935116311811?via%3Dihub
@@mitcha813 sul sempre, difficile dirlo, sicuramente mi metterei alla prova, pur non conoscendone la provenienza, certo di prenderci in larga misura, d'altronde, se quelli che non hanno mai assaporato un latte prodotto da mucche alpine, avvertono uno "sgradevole" sapore,, altrettanto posso discriminare facilmente un ortaggio cresciuto forzatamente, come pure qualsiasi altro cibo di provenienza industriale, serve solo aver un termine di paragone, che spesso, è quello che manca.
@@project_invictusConfido molto sulla serietà e professionalità del dottor Vendrame, bologo nurtizionista, da una veloce occhiata nella prima ricerca, parliamo di soli 100 pesci, caturati in prossimità delle coste norvegesi, con un potenziale mescolamento di alcuni evasi dalle "gabbie". (n.d.r.) Più qualche dubbio sugli istituti Norvegesi che hanno finanziato la ricerca. Ci sono diversi filmati indipendenti di come vengono gestiti gli allevamenti nei fiordi Norvegesi, personalmente, accetterei con meno patemi una concentrazione leggermente superiore di metalli + o - pesanti, rispetto a pesci cresciuti ed alimetati in quelle condizioni e modalità. p.s. magari invitare Stefano, così che possa evntualmente esporre il suo punto di vista?
Personalmente ho fatto la scelta di limitare il consumo di carne e pesce e credo che continuerò ad andare avanti sperando di arrivare presto al vegetarianesimo assoluto, per questioni etiche. Ma BEN VENGA la divulgazione in questo senso, specialmente in un ambito che al giorno d'oggi vede una delle più alte concentrazioni di supercazzole, insieme all' ambito scienze motorie/allenamento. Ho ascoltato con estremo interesse, penso sia davvero un contenuto di grande valore. Grazie Andrea e complimenti a Michele, mio vicino di regione. Un saluto da Matera.
A proposito di allevamenti, nei commenti di questo video vedo molti polli (probabilmente geneticamente modificati per scrivere stronzate). Ottimo video, finalmente qualcuno che può tirare quattro schiaffi in faccia alle notizie da sensazionalismo. Continuate così.
molto interessante come sempre, contenuto apprezzatissimo. segnalo pero' che sto guardando da 20 minuti , e non sto scherzando, mi sono uscite 17 pubblicita'. e' insostenibile. interrompo anche se vorrei continuare a guardare
Video interessante, alcune cose non le conoscevo, tipo che non c’è differenza salutare tra salmone allevato e pescato. Gli accenni sull’etica potevate evitarli, perché si percepisce chiaramente che l’obbiettivo del video è altro. Per esempio la faccia di Andrea quando si parla di animalisti, report, insostenibilità degli allevamenti estensivi, è di palese soddisfazione. Sembra che provi piacere a smascherare i “buoni”, probabilmente hai dei bias verso di loro 😅. Fare le pulci a loro è come smascherare la mamma di un qualcosa mentre hai i ladri in casa.
P.S. Da onnivoro ad onnivoro, riguardo agli allevamenti estensivi, è bello e figo dire che sono meno sostenibili degli allevamenti intensivi, ma purtroppo il problema reale è un altro, cioè il consumo smisurato di carne, ergo gli animalisti hanno ragione.
@@pasqualefracasso5166 tu hai letto questi studi o ne hai soltanto sentito parlare,letto un titolo di un sito online a caso e sei venuto qui a ripeterlo senza sapere un caxxo?
@@Pisellinibasta fare una ricerca su Google sugli allevamenti di cavalli per il business del sangue e si trovano molte fonti, anche su UA-cam ci sono servizi video a riguardo
@@pasqualefracasso5166 si va bene l abbiamo capito. Il punto è: TU HAI FATTO QUESTE RICERCHE? HAI LETTO GLI STUDI? Lo hai fatto sì o no? Perchè secondo me ripeti a pappagallo dei titoli di qualche blog.
prima di tutto il tema per l'opinione pubblica è delicato ma penso l'abbiate affrontato con professionalità e chiarezza. Sottolineo che un altro aspetto poco considerato, oltre al benessere animale che non è mai stato contemplato negli allevamenti (limitato solo alla sicurezza alimentare), non viene mai considerato l'impatto nell'ambiente degli allevamenti intensivi, se non esclusivamente nelle emissioni odorose e/o inquinanti. Rilevate con metodi non efficaci e al solo fine di rispettare parametri imposti e decisi senza considerare le conseguenze ambientali in senso più ampio degli stessi. Vivere in condizioni di sovraffollamento (paragonato a come vivrebbero gli animali allo stato brado), non porta alla proliferazione di virus, all'aumento esponenziale di batteri e patogeni? e questi ultimi potrebbero essere diffusi nell'ambiente selvatico notoriamente sprovvisto di sanità che ne controlli lo stato? Guardie forestali per esempio consigliano di raccogliere le feci dei cani domestici quando a passeggio nel bosco poiché potrebbero avere virus, per i quali i domestici sono vaccinati, mentre gli animali selvatici no.Questo è solo un esempio. Chiedo se quanto domandato o affermato sia frutto di suggestioni oppure abbia fondamenti teorici validi da esplorare. Poiché penso che l'impatto ambientale degli allevamenti intensivi, come dell'uomo in generale, vada oltre il solo nostro benessere, ma anche alla tutela di ciò che ci circonda. Comprendo bene l'esigenza di produrre alimenti per soddisfare il fabbisogno alimentare ma credo si sia trascurato troppo e troppo a lungo di come questo impatta su tutto l'ambiente naturale. Penso che sia necessario un passo indietro per farne 2 in avanti ricercando un maggiore equilibrio nelle tecniche di allevamento. Ho colto l'occasione dell'argomento sugli allevamenti intensivi, ma si potrebbe estendere il ragionamento a tanti altri argomenti.
Caro Andrea, quando io ero piccolo mio nonno mi chiese quale era la bestia peggiore che esistesse; io cominciai a elencargli gli animali feroci: il leone, la tigre, lo squalo, ecc... ma lui mi disse che nessuna di queste era la bestia peggiore, ma che era l'ignoranza. E aggiungo: mio padre quando ormai ero un adolescente, mi spiegò che nella vita è meglio avere a che fare con pazzo, che con un ignorante. Ti cito le sue testuali parole, "Con un pazzo, quando ha i momenti di lucidità ci puoi ragionare, con un ignorante mai". Effetto Dunning-Kruger docet! Non te prendere troppo...porta pazienza. Questo video è un tassello in più per allargare la visione delle cose, e aumentare la nostra conoscenza(poi ognuno ha il diritto di avere le proprie opinioni, che per alcuni quelle 'vere', sono solamente quelle loro!!) Scusa lo sfogo. Grazie.
ho guardato tutto il video facendo altro e forse mi sono perso qualcosa... per tutti gli antibiotici che prendono i polli non vi è nessun rischio per l'uomo?
la filiera del pollo da carne (ma anche quella delle galline ovaiole) ha tante sotto-filiere antibiotic-free, fortunatamente. Il tema dell'antibiotico resistenza, ad ogni modo, è molto complesso e la correlazione tra medicina veterinaria e medicina umana è ancora poco chiara, purtroppo. Trovi diversi approfondimenti in materia sulla mia pagina. Per qualsiasi dubbio sono a completa disposizione in direct.
Ciao Andrea,grazie per il tuo lavoro sempre. Questo ragazzo ha davvero una visione ristretta della realtà. Come molti studenti appassionati vede e vive l’esaltazione di ciò che studia. Davvero limitato e poco arricchente questo video,semplicemente perché c’è lui che ripete la lezioncina a memoria
@@demon7989 l etica è qualcosa di soggettivo. Non può imporre la sua soggettività sugli altri, a meno che quest ultima non la danneggi, e non mi sembra che questo avvenga. Quindi la sua etica e morale se la può tenere tranquillamente per se 😊.
Al di là delle finalità del video, mi pare uno strawman. Vengono criticate pagine e realtà di presunta disinformazione, ma non si specifica chi e come diffonde queste falsità (anche se, nei commenti, si citano Ranucci e e Report). Il mondo vegan e animalista è molto vario e fare di tutta l'erba un fascio, non segnalando i contenuti critici, mi sembra un tentativo di portare acqua al mulino dell'ospite. Per capirci, ho molto apprezzato il vostro intervento sull'intervista delle Iene a Calabrese e Berrino, banalmente perché siete entrati nel merito e non avete parlato, generalmente, di "esperti di nutrizione over 60" o di "dietologi maschi etero-cis". Insomma, la generalizzazione mi è sembrata un po' pretestuosa e finalizzata ad attaccare posizioni forse non così condivise anche all'interno del mondo vegan, animalista o green. Cosa ne pensate? CAVEAT: sono animalista, il mio punto di vista non è neutrale e potrei avere dell'affettato di lupini sugli occhi. CAVEAT bis: apprezzo molto il vostro lavoro e anche per questo ci ho pensato a lungo prima di muovere questa accusa. So che nelle logiche di UA-cam interagire ora non ha molto senso, ma ogni vostro feedback è graditissimo.
in che senso? come tutte le facoltà di medicina dopo i primi anni lavori sul campo coi tirocini. Inoltre parliamo di normative vigenti non di testi universitari
A prescindere da tutta quest'aria fritta, la domanda che tutti i mangiacarogne dovrebbero porsi è: mangiare carne, pesce, uova, latte e derivati è per homo "sapiens" una necessità oppure un sordido capriccio? Risposta: un sordido capriccio, quindi tutta l'energia utilizzata per svolgere siffatte (abominevoli) attività potrebbe essere utilizzata per altre attività meno dannose, energivore nonché raccapriccianti...
Il dito indica la luna. Lo stolto guarda il dito ignorando la luna, l'intelligente tralascia il dito osservando la luna. Mangiacarogne non vi sta bene? Ok allora saprofagi, ma il centro del discorso non è questo...
Non ti ha chiesto se sono più sostenibili gli allevamenti intensivi o estensivi ma se sono sostenibili in generale, forse era meglio non rispondere per te... Eh
niente è sostenibile, perché praticamente tutte le nostre attività hanno un impatto negativo sull'ambiente. Esistono solo cose più sostenibili e meno sostenibili di altre.
Molto interessante. Ottima idea fornire questa prospettiva. Sono più confusa di prima 😊 perché fino ad oggi, pur preferendo il pesce alla carne, ho scelto di mangiare carne biologica immaginando che l' animale avesse almeno vissuto una vita felice ... 🤔 Nei supermercati scelgo in genere quella con scritto "filiera controllata", "solo carne italiana", "senza uso di antibiotici o ormoni "......
Allevamento intensivo = n di capi per ettaro elevato , estensivi n d8 capi per ettaro basso . La tecnologia è una coseguenza . Mi dispiace ma in quesro punto ha cannato di brutto
Guarda, ci sono allevamenti estensivi in cui le vacche sono allevate alla catena, raggiungendo quindi una densità enormemente superiore a qualsiasi allevamento intensivo. La definizione di allevamento intensivo la trovi su qualsiasi manuale di zootecnia, anche quelli per gli istituti tecnici.
@@hardogtrainer6719 per un singolo animale allevato intensivamente hai bisogno di molti più ettari, perché per produrre di più deve anche mangiare di più...
@@Ilpiatto_consapevole ci stai girando attorno ,ma sai ho sostenuto più di un esame a riguardo , i mangimi concentrati , le tecniche di allenamento sono fatte per tenere più animali nella stessa stalla , poi uno estensivo come dici tu che lo tiene a catena ma magari ha 3 vacche su una montagna di 1000 ettari .
Non ho modo di argomentare scientificamente e evito giudizi che sarebbero esclusivamente frutto di sensazione personale. Racconto però un episodio che ho personalmente vissuto quando sono stato invitato a visitare l'allevamento di maiali di un mio cliente, allevamento che mi era stato descritto come assolutamente lontano da quello intensivi descritti da media e social, con animali ben tenuti e con spazi per muoversi dignitosamente. Io ho visto in realtà enormi capannoni divisi in innumerevoli recinti stipati da bestie enormi schiacciate l'una sull'altra come un match di Tetris. Teoricamente doveva essere un luogo di maggiore benessere per animali comunque destinati alla macellazione. Non oso e davvero non riesco ad immaginare allevamenti realmente intensivi 😞
In molti casi i veterinari sono i complici di questo sistema industriale malato che produce cibo solo col fine lucrativo considerando gli animali come oggetti al nostro servizio. Gli allevamenti intesivi esistono (e sono anche a Brescia) e sono la stragrande maggioranza in Italia, molti veterinari sono collusi col sistema permettendo ricette, medicine, trattamenti, etc. per far passare come legali alcuni passaggi. Questo video cerca di riabilitare un sistema che non e' salvabile ne giustificabile, se non avete empatia e non provate sofferenza guardando e sapendo come davvero vanno le cose sono caxxi vostri, vivrete meglio. Felice di essere diventato vegano da qualche mese, vivo alla grande, mi alleno, faccio 4 sport e non tornero' piu' indietro. Mangiatevi la carne se volete e non sapete farne a meno ma non cercate di giustificarvi con queste affabulazioni. Andatevi a guardare i servizi di alto giornalismo di Sabrina Giannini. Peccato che Andrea Biasci che reputo una persona intelligente, invece di frapporsi al sistema industriale e difendere le minoranze, avalli tutto cio' e faccia anche video a difesa di questi affaristi. Poi voi parlate di fake news, ma fatemi il piacere. Che tristezza.
@@eriksosso3804 guarda ci limitiamo a portare i dati e a discutere su quello. Le scelta politiche non sempre sono generate dalla convenienza economica ma possono perseguire un’ideologia morale. In tal senso non entriamo nel merito limitandoci alla sfera scientifica.
Argomento molto sensibile e complicato, parlarne aiuta a ridurre le bufale che circolano per avere una base comune su cui discutere. I casi singoli di allevatori disonesti o che pensano di essere furbi non devono togliere credibilità a chi lavora in modo onesto. Detto questo, che un allevatore intensivo si preoccupi di una gallina che sta male, mi risulta difficile da credere, nel migliore delle ipotesi gli da una bastonata e spera che non abbia contaminato le altre, non credo che interessi molto all'allevatore curare un animale se curarlo gli costa di più che perderlo, magari una mucca la cura ma una gallina sono più i No! che i Si. Visto che il come vivono gli animali non cambia in modo importante la qualità del prodotto, almeno dal punto vista nutrizionale, non credo che agli allevatori sopra tutto chi fa intensivo, interessi il benessere dell'animale, che vorrei ricordare che con la parola benessere si intende sia sul piano biologico, che sul piano psichico che sociale, e l'allevamento intensivo non ha niente di benessere per l'animale, o mi sbaglio!?!?
In un allevamento intensivo avicolo si preoccupa della salute degli animali nel momento in cui viene intaccata la mortalità o riduce l'accrescimento. E' disposto a pagare per curare e prevenire malattie infettive contagiose che si ripercuotono, quindi, sul bilancio economico della sua attività. Un "contadino" è davvero difficile che curi le sue galline, semplicemente perché 1) non ha un legame affettivo tale da giustificarlo 2) il suo reddito non dipende dalla mortalità di quelle galline. Per benessere animale, come giustamente hai detto tu, si intende sia il benessere fisico che il benessere psicologico. Anche quest'ultimo, negli allevamenti, sta acquisendo molta più importanza, e la sua valutazione (attraverso la misurazione delle libertà di espressione dei comportamenti naturali) è parte integrante dei controlli ufficiali e dell'autocontrollo nelle aziende zootecniche, nonché della ricerca scientifica. Infatti, anche il benessere psicologico, oltre ad essere indissolubilmente legato al benessere animale e quindi come tale va incentivato e protetto, ha un ruolo importante sulla produttività di un'azienda zootecnica. Per garantire il benessere psicologico, tuttavia, spesso sono necessari investimenti e costi molto elevati, per cui, seppur il malessere psicologico rappresenti un costo, in un'ottica di bilanciamento tra costi e benefici, viene spesso messo da parte, ma le cose stanno lentamente cambiando, come testimoniato dai cambiamenti legislativi in corso in materia di benessere animale on farm, durante il trasporto e in sede di macellazione (a tal proposito, ti invito a leggere gli ultimi report EFSA). P
@@Ilpiatto_consapevole ti ringrazio e mi fa molto piacere che si incominci a dire e a scrivere che il benessere animale è un bene, mi rincresce che il fine è solo quello produttivo, puramente egocentrico, ma purtroppo (ed è molto triste) lo si dice da un po di decenni anche per noi essere umani: "il benessere del dipendente aumenta la produttività", NO! io dico che aumenta l'umanità e il benessere comune.
@@Ilpiatto_consapevole non si deve trascurare, sono assolutamente d'accordo, ma sono convinto che l'una non prescinda l'altra, bisogna solo metterle nel giusto ordine 🙂
@@project_invictusa me piace questo canale ma oggi avete toppato. Quale sarebbe la realtà dei fatti? L’ha detta anche lui la realtà dei fatti e poi se una mucca la facciamo partorire continuamente dopo 9 mesi ed alcune persone pensano sia prima qual’è la differenza? La fa la grandezza della gabbia? Il numero di animali ammassati? La differenza lo fa il principio, il vedere gli animali solo come oggetti per i consumatori, non come esseri viventi con sentimenti come noi e il diritto di vivere come noi. Riascoltatevi.
Da Allevamenti europei..cuoci carne e rilascia una marea d' acqua.. carne .dal Brasile e Argentina non rilascia quasi nulla e la qualita é tutta un altra....con cosa le pompano lo sanno solo loro🎉..a me viene in mente propio un bodybuillder dopato😂😂
La quantità di acqua nei muscoli non dipende solo da eventuali impieghi illeciti di farmaci, fortunatamente. Sono diversi i fattori che la determinano. Ti invito a leggere i miei post sull'argomento e la IIIa edizione italiana del manuale di ispezione e controllo delle carni.
Non tolgo che la maggior parte dei documentari siano sensazionalistici, e poco rigidi scientificamente, perché vogliono far scalpore e su questo non ci piove. Sicuramente vengono fatte soprattutto vedere situazioni estreme per disturbare e tanto altro, ma di fatto per chi non considera l'animale solo come merce, in termini di produzione sono disturbanti. Se è stato provato che mucche e maiali, per esempio, provano attaccamento, dolore, curiosità etc come un cane e quando prendo un cane mi si dice, il suo benessere non si basa sul fatto che lo tieni al caldo, che lo nutri e lo porti dal veterinario, ma devi: farlo socializzare, giocare, passare del tempo con lui, fargli passare del tempo libero con i suoi simili etc.. penso valga per qualsiasi animale che ha capacità simili. Quindi per quanto si abbia ragione portando dati, vedere mucche stipate, sovraffollamento e vedere certi allevamenti forse la ritrosia viene da una questione morale che trovo forse la più importante.
In molti santuari soprattutto in germania e stati Uniti vediamo comportamenti che negli allevamenti non ci sono, come addirittura il gioco..
La scelta a questo punto rimane etica e di una produzione eccessiva non necessaria, senza contare quello che sta succedendo negli Stati Uniti in cui i controlli sono solo secondari alla produzione.
Scusate se sono andata fuori tema.
Si assolutamente su questo condivido al 100%.
L'unico commento pieno di buon senso che ho letto fin ora.
Concordo al 100%
Neanche i "santuari" però rappresentano le vere condizioni di vita degli animali in natura
La scelta etica non è necessariamente scontata come si pensa.
La popolazione mondiale ha necessità di di sfamarsi e non è fattibile senza le carni animali.
Quindi salviamo gli animali o salviamo le persone?
Questo senza contare i sacrifici comportamentali. Il cibo non è solo nutrizione, ma anche appagamento.
Per molti italiani, è parte integrante di cosa li spinge a vivere, gli aspetti corpontamentali non sono da sottovalutare.
Ah questo lo ricordo, è quello che se su IG gli si ricorda che vive in un mondo fatato utopico e con i suoi post non fa altro che fare il gioco di chi giustifica il consumo fuori controllo di carne (che è assodato, in Italia come in tutti i paesi industrializzati, i dati lo provano), banna ad area.
Poi con la coda di paglia trova giustificazioni che non reggono, che non fa propaganda. Ma lui almeno la coda ce l’ha ancora, parlaci della caudectomia e del rifiuto delle lobby di allevatori all’obbligo 2025. E delle deroghe già previste (ma no, che strano?)
Parliamo del fatto che il benessere degli animali da allevamento (quindi quelli intensivi) sia una farsa che serve solo a giustificare il consumatore al quale interessa minimamente la loro situazione. Tanto quelli a cui non frega nulla non guardano nemmeno queste denominazioni che poi si traducono in etichette Pinocchio sulla confezione del supermercato.
Le norme italiane ed europee sono una presa in giro, sembra che via via ottengano novità sostanziali (sessaggio in ovo per evitare la triturazione di milioni di pulcini vivi? Si, vedremo quando verrà applicato al 100% della produzione compresa quella di uova per prodotti industriali) ma alla fine quello che conta è che comunque vivono stipati in pochi centimetri quadrati al buio per una frazione della loro vita. Una vita così è meglio che venga conclusa quanto prima, soprattutto se sei un pollo broiler che non sta nemmeno in piedi.
Adoro il Project, ma questo video lo salterò 👎🏼
Se ce ne sarà mai uno con Gabriele Bernardini, quello potrebbe incuriosirmi.
@@3cani ho visto ora che ha bloccato anche me. Avrà cancellato anche la mia domanda fatta su IG. 😂 Era una domanda lecita, mi interessava avere una risposta. Peccato! Si chiama il piatto consapevole, volevo sapere consapevolezza in che senso, sicuramente è consapevole di chi può commentare (se d’accordo con lui) e chi no.
Condivido tutto. Questa normalità con cui vengono usati termini come fecondazione, ciclo produttivi ecc.
Vi rendete conto di quanto sia marcio questo sistema??? Ma mettersi nel piatto na manciata di legumi, tofu e altre proteine vegetali no,? Vi assicuro che a 2 gr pro kilo di peso corporeo x chi fa palestra ci si arriva alla grande. Basta finanziare questo sistema di sofferenza che oltretutto distrugge il pianeta.
Dopo un po' non ho più retto. Sentire certi discorsi solo economici su esseri viventi trattate come macchine che "a fine carriera" stremate vengono "caricate" su camion portate sl macello. Per non parlare dei vitelli staccati alla nascita dalla madre. L altro giorno ne ho visto uno in zona montagna in una gabbia che aspettava di andare alla morte senza aver neanche visto la madre. Ho accarezzato il muso tenero e ho pianto. Gli allevatori non conoscono pietà. Felice di non mangiare carne da anni, di non essere complice di tanta crudeltà.
Ma come pensi che vada in natura? È quasi impossibile per un animale arrivare alla vecchiaia, vengono sbranati o presi da un’epidemia
Questa cosa del “ la carne non è cibo “ è un’idea prettamente umana
@@tripleh98marcogli allevamenti intensivi sono altra cosa,sono atrociità umane e ,fra l'altro,producono carni di bassissima e indubbia qualità
@@concettam4262 gli allevamenti intensivi sicuramente, qua parlava di un allevamento normale
Ma non ha senso considerare una “ cattiveria “ il nutrirsi di animale
Grazie a questa discussione sono ancora più orgogliosamente vegana 🌱
❤
idem... questo è il. mio 20esimo anno🎉
😃♥️
@@demon7989io vegana da 11 anni e non sono mai stata meglio. Soprattutto con la coscienza ❤
@@erminiapersico2467 idem... 💓🌱
Veramente una bellissima discussione, bravi.
Grazie mille! Mi fa un immenso piacere :)
@@Ilpiatto_consapevole Per me invece hai detto solo una marea di kazzate. La teoria è una cosa la realtà dei fatti è un"altra. Ovunque in tutta Europa, in tutto il pianeta. Continua a raccontare le favole alla gente, per fortuna c'è chi si informa e approfondisce questi argomenti con video, testimonianze e prove sul campo ed ha modo quindi di contraddire tutto quello che hai detto. Ed essendo veterinario inizia a parlare degli animali con rispetto e non come oggetti. E magari a non mangiarli. Non sei credibile.
Quindi i veterinari, in epoca moderna, sono dei volgari burocrati pagati dalle aziende che producono derivati animali, il cui unico scopo è certificare che le aziende per cui lavorano rispettino gli illusori/aleatori precetti concernenti il "benessere animale". Sarebbe bello domandare a questi veterinari burocrati se il trattamento riservato agli animali negli allevamenti intensivi (dai veterinari stessi certificato come benessere...) fosse applicato ai loro parenti, amici, mogli, mariti o figli lo considererebbero ancora benessere oppure lo chiamerebbero tortura, aberrazione, ingiustizia...l'ipocrisia umana è qualcosa di rivoltante.
Anche la presuzione umana è qualcosa di rivoltante
Tempi di attesa, cicli, fecondazioni...alla fine il lavoro del veterinario è quello di massimizzare il profitto dell' allevatore.
Tempi di attesa, cicli e fecondazioni sono attività che avvengono con o senza veterinario, in un'azienda zootecnica. Il ruolo del medico veterinario nell'allevamento è quello di migliorare il più possibile il benessere degli animali, fin quando sono in vita, curandone e prevenendone le malattie e favorendone il benessere psicologico, ovviamente entro i limiti economici di un mercato che dipende solo in minima parte dalla qualità del suo lavoro.
Beh meno male che uno associa il veterinario al vero benessere animale!! Io l mia laurea in veterinaria non l’avrei mai utilizzata per fare a pezzi gli animali. Poi uno fa ciò che crede, se ami gli animali non te li mangi. Punto
Bravissimo!
Non penso sia così
Brava!!!!❤
@@marcopomodoro2286perché sei un non empatico
Come affermato più volte il "benessere" degli animali ci deve essere affinché siano più produttivi e a vantaggio economico dell'allevatore... Io non mangio più carne da un po'
Assolutamente sì. Sono animali allevati per produrre un reddito.
❤
Parlate di animali come fossero oggetti a vostro uso e consumo; vi piacerebbe che medesimo trattamento lo subissero le vostre mogli, madri, sorelle, figlie, mariti, padri, fratelli, figli e amici? Ecco perché i politici sono guerrafondai...perché in guerra ci mandano altri e i figli degli altri.
Immagino questa tua visione paritaria umanità animali sia dovuto alla visione disneysna della natura.
La carne è diventata parte integrante della convivialità solo negli ultimi 80 anni. Ora se fai una cena e non si arrostiscono almeno 3kg di carne, passi per tirchio. Nonni e bisnonni, vedevano la carne una volta a settimana se andava molto bene, altrimenti mangiavano tutto cibo di origine vegetale, legumi poveri, soprattutto, ma non per questo la loro vita aveva meno senso. Ora che sappiamo come calibrare i macro nutrienti anche di origine vegetale, stiamo ancora a difendere i fasti dell ingordigia? Senza dimenticare che è dalla vicinanza tra uomini e animali che hanno avuto origine gran parte delle malattie fino alle pandemie...
Il confronto vero sulla sostenibilità dovrebbe essere fatto tra quanto è impattante produrre un kg di proteine da fonti vegetali rispetto a quelle animali e, alla luce di ciò, valutare quanto sia necessario che le proteine che assumiamo siano di origine animale.
Non credo le persone scelgano le proteine solo sul piano della sostenibilità.
Sicuramente è un elemento da tenere in considerazione soprattutto alla luce che le evidenze scientifiche spingono per una dieta prevalentemente vegetale.
@@project_invictusNo, assolutamente. Anzi, negli USA ma ora anche in Europa iniziano a girare degli studi, finora sempre messi da parte per motivi ideologici, che mostra i benefici di una dieta ricca di proteine e grassi animali. Occupati di allenamento, Biasci, lascia perdere la nutrizione.
@@Trader7535 in che universo vivi?
@@Trader7535 mi sa che hai letto gli studi sbagliati....
@@Trader7535 vallo a raccontare al tuo cardiologo quando lo andrai a trovare, molto probabilmente molto presto :D
Probabilmente senza gli allevamenti intensivi non potremmo garantire il consumo attuale di carne e sicuramente questa tipologia di allevamento è sotto certi aspetti meno impattante sull’ambiente (infatti in Italia ci sono più foreste adesso che 100 anni fa), ma gli allevamenti intensivi sono dei veri e propri lager per animali, e su questo c’è poco da discutere, e non siamo consapevoli che per nutrirci ammazziamo 70 miliardi di animali ogni anno. Inoltre, l’attuale consumo di carne nei paesi moderni è sicuramente eccessivo (90 kg all’anno per gli Europei, 150 per i Nord Americani).
Perché “lager per animali”? Gli animali negli allevamenti intensivi possono anche stare bene. Non è necessariamente detto che stiano peggio.
@@busdragofumagalli4361 Stanno bene perché mangiano e bevono tutti i giorni e sono protetti dai predatori? Guarda che si mangiava tre volte al giorno anche nei campi dì concentramento in Germania, e solo l’un per cento dei prigionieri è morto, ma è evidente che quelle persone non stavano lì per scelta, se avessero potuto se ne sarebbero scappate via di corsa, discorso analogo per gli animali concentrati in questi allevamenti, con la differenza che sono carne da macello. Ma quello che hai scritto è anche giusto, la Natura è raramente idilliaca ed è discutibile che se questi animali vivessero allo stato naturale farebbero una vita così migliore, raramente in natura gli animali se la passano alla grande.
90 kg è già comunque tantissimo. Io da anni ho ridotto il consumo di carne in generale, per ragioni ambientali, etiche e di salute. Quello di carne bovina drasticamente, credo la mangerò forse 10 volte all'anno. Può essere certamente ipocrita sul piano etico, ma è un compromesso.
@@busdragofumagalli4361 sicuramente, perché tu, animale che normalmente pascoleresti , interagiresti con tuo figlio, i tuoi simili, ti faresti i cavoli tuoi ecc..., invece vivresti da Dio in un cubicolo 2x1 per il resto della tua vita, proprio da Dio... Non raccontiamoci favole solo perché giustifichiamo i nostri gusti su... Io trovo inconcepibile che solo per un fatto di gusto al palato, giustifichiamo questi disastri in tutti i sensi.
Finché il denaro sarà più importante della salute umana, degli animali e delle piante, i governi e le industrie non miglioreranno nulla, nè gli allevamenti nè i prodotti che danno alle coltivazioni ma temo che il vero problema sia che siamo troppi a questo mondo ed IN POCHI siamo disposti a fare un passo indietro, RINUNCIARE e RIDURRE al minimissimo il consumo animale/latte e in generale il consumo delle FINITE risorse del pianeta.
Stiamo andando verso l'autodistruzione ma in pochi si informano, capiscono e sono pronti a rinunciare😢
1. Come mai la carne supercontrollata del supermercato, cuocendo, si restringe dando acqua?
2. Polli con petti così grandi da non poter stare in piedi...
3. Le ispezioni negli allevamenti sono CONCORDATE con gli allevatori 😂
E potrei andare avanti...qualcuno si chiede dov'è Dio. Io mi chiedo dov'è l'uomo 😢😢😢
Vorrei vedere se quello che facciamo al pianeta/animali ce lo facessero a noi...
Ma di cosa stiamo parlando????
Ho iniziato il video pensando di guardare tutt'altro... Di rientro da quello che per me è uno degli allenamenti più faticosi di corsa una Tempo Run si vede che avevo poco ossigeno al cervello e avevo letto "Allenamenti Intensivi"... Ho pure pensato certo che suona proprio male 😂
Mi aggiungo alla lista di chi aveva letto "allenamenti intensivi"
Idem....allenamenti intensivi!!!
Non ho ancora visto il video ma c'è poco da discutere: gli animali sono essere viventi senzienti, provano emozioni e di sicuro non vogliono vivevere di merda per poi essere ammazzati malamente unicamente perché a noi "ci piace il loro cadavere".
Si può vivere in perfetta salute senza mangiare gli animali e ciò impatta anche molto meno sull'ambiente (e questi sono fatti).
Go vegan.
Nope continuo a mangiare carne
La questione etica è molto personale, la questione ambientale è oggettiva. Inoltre davvero esistono animali che non devono essere uccisi? Secondo me questi animali esistono
Ci sono moltissimi siti dove si può comprare carne importata, echitettata come carne argentina ecc.... ma chi controlla che non sia carne americana fatta passare da quei paesi? Come i nostri prodotti che vengono fatti in cina, poi arrivano da noi e solo perchè li inscatoliamo qua possiamo denominarli italiani
I controlli ufficiali competono sempre ai medici veterinari dipendenti delle Aziende Sanitarie Locali
@@Ilpiatto_consapevole il che vuole dire che se sposto la carne statunitense in america del sud ,.posso bayoassare il ban degli ormoni
@@manuelegarzelli647 sull'etichetta della carne fresca è obbligatorio indicare dove l'animale nasce, dove viene allevato e dove viene macellato... Per cui non c'è questo problema.
@@Ilpiatto_consapevole mah....
Penso di non aver mai visto qualcosa di cosi lontano dalla realtà, il fatto che un canale affidabile come invictus abbia dato spazio a dei pensieri cosi pericolosi è molto deludente.
Se la questione è solo meglio estensivo o intensivo, la risposta è nessuna delle due. Fine. Il consumo di carne e derivati che il mercato vorrebbe non è sostenibile per consumo di risorse, inquinamento, biodiversità. Che la gente creda che una o l'altra carne sia più o meno sana ormai sono discorsi sorpassati. Ne riparliamo quando l'avremo capito, magari tra una inondazione, una mucillagine, una catastrofe e l'altra. E intanto i governi e le stesse multinazionali della carne si affrettano ad accaparrarsi terreni e risorse che sanno di stare consumando in maniera spropositata, a discapito nostro, sempre. Ricordiamocelo.
Le fonti e gli studi su cui basi le tue opinioni? Posso sapere quali sono?
Che sciocchezza. Pensi che l’umanità smetterà di mangiare carne no. Allora conviene che sia fatto nella maniera che meno danneggia l’ambiente. Anche l’agricoltura danneggia l’ambiente. Tutto è un compromesso
"Che la gente creda che una o l'altra carne sia piú o meno sana ormai sono discorsi superati".
Falso.
Non si può pretendere che tutti abbiano la stessa sensibilitá sul tema dell inquinamento, della sostenibilità ambientale ecc.
Per me se un cibo è sano e non nuoce alla mia salute, allora va bene. Fine.
Non ho velleità di salvare il mondo.
Perché le catastrofi le fanno solo gli allevamenti o più che altro gli allevamenti? Magari sei anche uno che ha un animale da compagnia, anche quello causa disastri no?
@@Pisellini non servono fonti, basta un ragionamento logico semplice di trasformazione energetica, è più efficiente nutrire per anni un animale a soia(tanto per esempio) sprecando una moltitudine di spazio, acqua ed inquinando con deiezioni, gas ecc.., poi accopparlo e mangiarlo o è più efficiente che la soia ce la mangiamo direttamente noi usando molto meno spazio ed acqua e risparmiandoci le deiezioni ed il gas serra?
" creare consapevolezza sullo stato attuale degli allevamenti intensivi in Italia" quindi i programmi come Report, Indovina chi viene a cena, Piazza Pulita e le documentazioni di EssereAnimali, FoodforProfit etc etc cosa hanno fatto? Secondo me, se mangi carne, devi essere consapevole dalla sofferenza degli animali.
Inutile girarci intorno!
Che un ragazzino all’ultimo anno di università metta in dubbio la divulgazione fatta da report (mi viene in mente in servizio su amatori fatto qualche anno fa o food for profit della Innocenzi), mi lascia un po’ perplesso…
@@dany72314 il punto è che report fa sensazionalismo. Per fortuna ci sono i veri report ministeriali e le linee guida. Non fosse così le aziende chiuderebbero commettendo reati
Non è divulgazione quella. È attivismo. Video e immagini che ha presentato non hanno alcuna valenza scientifica né statistica. Sull'uso di antibiotici, non ha mai citato EFSA, per dire...
É un argomento ad personam: il fatto che sia uno studente non significa che abbia torto.
Se vuoi ti elenco un po' di fallacie logiche sfruttate da report per fare scena in alcuni suoi reportage... Che non significa che tutto faccia schifo.quel che fanno, ma che in certi casi non siano stati professionali
@@project_invictusdiciamo che da un ragazzo che ha scelto questa professione non ci sia aspetta né che conosca la realtà degli allevamenti (ha studiato solo la teoria, e presume che tutte le regole vengano rispettate ovunque, che mi pare un po’ naïf onestamente…), né tantomeno che si esponga contro l’industria prima ancora di essere assunto.
Mi limito a far notare che non sia proprio la persona più imparziale e con meno conflitti di interesse, insomma.
@@DannyJCash la laurea in medicina veterinaria è diversa dalla laurea in medicina umana. Abbiamo 6 mesi di tirocinio all'ultimo anno più innumerevoli attività pratiche sparse nel corso dell'università. Inoltre io ho affiancato e affianco veterinari liberi professionisti che non hanno nulla a che fare con l'università. Prima di farsi un'idea su qualcosa, bisognerebbe conoscerla.
Boh, io in rete leggo che una mucca in natura vivrebbe 20 anni, una mucca da latte vive in media 5 anni, e allora che sono quei discorsi sul toro che la coprirebbe sempre, che in allevamento vive meglio e di piu ecc..?
Chi ha detto che vive meglio e di più?
@@Ilpiatto_consapevole beh hai lasciato capire che in natura la mucca vivrebbe 'peggio' perché più volte ingravidata che in allevamento, poi hai detto che l'attesa della nuova ingravidata è per il bene della mucca che cosi vive più a lungo per produrre latte per chi lo beve e poi viene macellata quando non serve più perché la sua produzione diventa insufficiente per chi la mantiene, tutti questi punti "a favore" degli allevamenti intensivi li trovo quanto meno MOLTO di parte...degli allevatori ovviamente. Dimmi in quali delle motivazioni da te portate, la vita di una mucca in catene, dovrebbe essere avvantaggiata rispetto ad una non in catene.
La mucca in natura vive 20 anni praticamente mai. Quasi nessun animale erbivoro arriva alla morte di vecchiaia: si muore molto prima (soprattutto da cuccioli)
@@StefanoZamprogno perdonami se te lo dico, ma questa è una deduzione che hai fatto tu. Il ritmo riproduttivo influenza relativamente poco la qualità e l'aspettativa di vita di un bovino. Inoltre negli allevamenti intensivi le vacche non vengono allevate alla catena (anzi, ciò succede solo in alcuni allevamenti estensivi, specie durante l'inverno, ed è una forma di allevamento che - personalmente - non condivido affatto sotto tutti i punti di vista).
@@marcopomodoro2286 Esatto. Non conviene proprio fare il paragone con ciò che accade in natura. La stragrande maggioranza dei ruminanti selvatici muore entro il primo anno di vita, per cui l'aspettativa di vita media è decisamente bassa.
Quante supercazzole in un supervideo
Complimenti a piatto consapevole per la ua spiegazione che nn ha nessun filo logico
Ha detto tutto e il contrario di tutto proprio come quello che condannate voi
Ottimo video che ha fatto cadere la vostra credibilità
Siete stati molto autolesionisti
Oserei dire quasi intensivi ma senza essere consapevoli
Addios
Quanti di voi hanno letto... ALLENAMENTI intensivi ??
Un veterinario che dovrebbe prendersi cura degli animali che invece orgogliosamente se li “cura” e se li mangia e ne parla come se fossero oggetti… validi in quanto tali solo nelle mani degli esseri umani. Quanto la nostra specie può essere piena di se anche se mascherata da una parlata tranquilla e pacata..
Sono d'accordo con te!!
Lo sai che tu sei una "peccatrice" tanto quanto il veterinario, per il tuo stile di vita? La filiera dell' automobile che presumo tu usi quotidianamente, credi che agisca ed operi nel rispetto dell'ambiente, degli animali e degli umani? E il tuo telefonino? Le tue scarpe? La tua energia? Sai questi oggetti su quanti UMANI, hanno calpestato la dignità? Perdona le mie domande esplicitamente provocatorie, il mio obiettivo è quello di far capire a persone che si pongono "nell'alto dell'empireo", che tutti noi occidentali siamo privilegiati, e almeno indirettamente carnefici di un mondo alquanto sporco ed ingiusto. Dovesse il mondo (o un dio) esprimere un giudizio su parametri assoluti, probabilmente non saremmo giudicati brave persone; e lo dico da non credente. Perciò ti esorto ad essere più umile quando scrivi questi commenti. Tutti noi abbiamo ancora tanto da fare per migliorarci e per migliorare questa esistenza.
Eh si lo decidi te cosa deve fare un veterinario.
Concordo in pieno, specismo a go go. Continuiamo pure, tanto la specie superiore si autoestinguerà ma non prima di aver raso al suolo la foresta amazzonica per coltivare la soia per gli allevamenti intensivi
Il consumatore che "trova il latte di montagna troppo gustoso"dovrebbe fare un percorso di rieducazione alimentare.... è un po' come chi mette lo zucchero nel caffè.
Grande Maurizio! Hai centrato il punto, l'ignoranza del consumatore e' un problema che nessuno ne parla.
In definitiva, la carne che viene dagli allevamenti intensivi, dove sono stipati, vivono nel loro sporco e presi a bastonate è qualitativamente simile a quella che viene dagli allevamenti allo stato brado, che brucano l'erba, vedono la luce del sole. Così come per i derivati, come latte e uova. Io ci credo poco, anzi, non ricordo le fonti, ma ho sentito che lo stress subito rende la carne differente dall'animale vissuto serenamente.
Semplicemente tu non hai ascoltato nulla di quello che è stato detto.
Scusate l’ignoranza, ma l’allenamento intensivo non promuove l’ uso e a volte abuso di antibiotici che se anche non ci ritroviamo direttamente nel piatto, avendo cessato il loro decorso biologico promuovono comunque il selezionamento di batteri antibiotico resistenti come i casi di Listeria, e.coli e campylobacter trovati asnalizzando la carne di pollo della Lidl? Notizie riportate da Repubblica, non dal blog vegan di turno. In questo caso qualcosa nel circuito non deve proprio aver funzionato a dovere! È il famoso white striping nei pollo? Cioè onestamente al di là dei valori nutrizionali in sé ci deve essere una sostanziale differenza fra il pollo a 5€ al kg è il pollo a 15€ al kilo del contadino che ha ruspato tutta la sua vita e quando lo vai a mangiare ha tutti i sapori di sto mondo!
ciao ti consiglio sempre di cercare le fonti, ti lascio qualche dato www.epicentro.iss.it/ben/2003/lu-ago2003/1
Sulla parte organolettica sicuramente val la pena il pollo ruspante, anche dal punto dei valori nutrizionali anche se cambia meno di quello che si crede se non per il quantitativo di grassi.
@@project_invictus grazie mille come sempre ragazzi ❤️
Sarebbe meglio poter scegliere direttamente al supermercato se è stato curato il benessere dell'animale ( come avviene già in alcuni paesi,dove in etichetta si legge come è allevata la carne, oppure quale alimentazione ha seguito la mucca per quanto riguarda il latte).
Per quanto riguarda i prodotti del contadino, sono comunque meno controllati: ricordo una puntata sull ILVA di Taranto fatta da report (sempre loro😅) dove facevano vedere che il formaggio di un contadino che faceva pascolare le pecore a ridosso dell'acciaieria fosse altamente tossico (lui stesso credo sia morto per questa cosa)
non capisco perché sto video.. un canale che parla di Fitness... xché parlare di allevamenti? non ce n'era bisogno... invitate anche chi ha da controbattere.. non un ragazzo appena laureato che non ha visto praticamente nulla x adesso.... voglio vedere tra 20anni che direbbe.
Parlate di fitness che lo fate bene.... il resto non vi compete
Parliamo anche di nutrizione e quello che ruota attorno.
Ti invito a non dire cose di cui non sai nulla. Io sin da quando ho iniziato l'università giro per allevamenti e ho affiancato veterinari di animali da reddito di varie parti d'Italia per fare pratica extra. Ho visitato decine di allevamenti pugliesi, campani, emiliani, abruzzesi, piemontesi. Già con l'università ne visitiamo tanti, ma io ne ho visitati il decuplo dei miei colleghi... E ti posso dare nome e cognome dei veterinari che ho seguito in giro per l'Italia, e se non ci credi puoi chiedere a loro se è vero.
Mi sembri un po' restrittivo ed autoritario, l'informazione è libera e doverosa , ognuno sul suo canale è libero di parlare di ciò che vuole ..... soprattutto quando si parla di salute pubblica...grande project 👍 bravo Michele 💪
@@lambertiroberto grazie mille!
@@Ilpiatto_consapevole si ti portano dove sanno che vedi cose "normali".. va di nascosto a sorpresa in altri posti... vediamo se è tutto ok...
Mia bis nonna allevava i suoi polli, ben trattati e la loro carne era fenomenale buona e nutriente, mia nonna lavorava in un allevamento di polli....ebbene nonostante la potessero mangiare ogni giorno e si parla degli anni 50 lei non si è mai permessa di mangiarne uno di quei polli allevati, mangiava esclusivamente quelli allevati da sua madre...chi lavora in questi allevamenti sa bene che carne ne vien fuori da quelle povere creature sfruttate al midollo...gli allevamenti non sono altro che un business come qualsiasi altra attività produttiva,solo con impatto negativo sul nostro ecosistema e moralità....non che le immense industrie petrolifere chimiche o meccaniche non producano inquinamento ma qua purtroppo ad aggravare la situazione è una questione infinira sul maltrattamento sottomissione e sfruttamento di altri esseri viventi capaci di provare paura e dolore.
A mio avviso sarebbe da sensibilizzare l opinione pubblica sul consumo di carne e cercare di spingere sul chiudere gli intensivi promuovendo un allevamento sostenibile dove non c'è discapito in nessuna delle parti, la carne subirà un aumento di prezzo è vero ma tutto andrà a giovare sulle nostre vite ambiente e soprattutto coscienze.
Limitare,come dicono le linee guida di una sana alimentazione, il consumo di carni sopratutto rosse ed insaccati non può che far solo bene al nostro organismo, il consumismo porta solo a spreco.
Quanta carne viene buttata ogni giorno dagli scaffali dei supermercati?ve lo siete mai chiesti?quanta acqua e foraggio c'è dietro a una bistecca di manzo? Quante multinazionali farmaceutiche guadagnano su quella fetta di carne?
Bisogna aprire gli occhi sui temi sensibili dello sfruttamento delle risorse per il nostro benessere e quello del nostro mondo. Non si può continuare su questa strada
Non possiamo far arricchire pochi a nostro esclusivo discapito.
Che il palato si sia assuefatto ai sapori dettati dai cibi industriali è scontato, altrettanto si può apprezzare (qualitativamente), quando si assapora una carne, formaggio, uova che provengono da animali alimentati non industrialmente, affermare che un salmone allevato, che non mangia alghe, abbia la stessa quantità di omega 3 di quello selvaggio, mi pare azzardato. L'ultima domanda non esattamente esauriente, non ha rispoto in merito al mais usato negli allevamenti, etc. Quindi la filiera cosiddetta "grass fed" sarebbe solo una trovata commerciale? Grazie per l'informazione, non esattamente obiettivo nell'ultima parte
@@claudiocapelli7507 scusa porta le fonti grazie
Ti metto io intanto una ricerca da cui puoi partire per vedere quelle correlate: www.sciencedirect.com/science/article/abs/pii/S0013935116311811?via%3Dihub
Proverei l'assaggio alla cieca per capire se veramente si sente sempre la differenza 😅
@@mitcha813 sul sempre, difficile dirlo, sicuramente mi metterei alla prova, pur non conoscendone la provenienza, certo di prenderci in larga misura, d'altronde, se quelli che non hanno mai assaporato un latte prodotto da mucche alpine, avvertono uno "sgradevole" sapore,, altrettanto posso discriminare facilmente un ortaggio cresciuto forzatamente, come pure qualsiasi altro cibo di provenienza industriale, serve solo aver un termine di paragone, che spesso, è quello che manca.
@@project_invictusConfido molto sulla serietà e professionalità del dottor Vendrame, bologo nurtizionista, da una veloce occhiata nella prima ricerca, parliamo di soli 100 pesci, caturati in prossimità delle coste norvegesi, con un potenziale mescolamento di alcuni evasi dalle "gabbie". (n.d.r.) Più qualche dubbio sugli istituti Norvegesi che hanno finanziato la ricerca. Ci sono diversi filmati indipendenti di come vengono gestiti gli allevamenti nei fiordi Norvegesi, personalmente, accetterei con meno patemi una concentrazione leggermente superiore di metalli + o - pesanti, rispetto a pesci cresciuti ed alimetati in quelle condizioni e modalità.
p.s. magari invitare Stefano, così che possa evntualmente esporre il suo punto di vista?
Personalmente ho fatto la scelta di limitare il consumo di carne e pesce e credo che continuerò ad andare avanti sperando di arrivare presto al vegetarianesimo assoluto, per questioni etiche. Ma BEN VENGA la divulgazione in questo senso, specialmente in un ambito che al giorno d'oggi vede una delle più alte concentrazioni di supercazzole, insieme all' ambito scienze motorie/allenamento. Ho ascoltato con estremo interesse, penso sia davvero un contenuto di grande valore. Grazie Andrea e complimenti a Michele, mio vicino di regione. Un saluto da Matera.
Grazie mille per questo bellissimo commento 😃
A proposito di allevamenti, nei commenti di questo video vedo molti polli (probabilmente geneticamente modificati per scrivere stronzate).
Ottimo video, finalmente qualcuno che può tirare quattro schiaffi in faccia alle notizie da sensazionalismo. Continuate così.
Grazie mille! 😃
molto interessante come sempre, contenuto apprezzatissimo. segnalo pero' che sto guardando da 20 minuti , e non sto scherzando, mi sono uscite 17 pubblicita'. e' insostenibile. interrompo anche se vorrei continuare a guardare
Video interessante, alcune cose non le conoscevo, tipo che non c’è differenza salutare tra salmone allevato e pescato. Gli accenni sull’etica potevate evitarli, perché si percepisce chiaramente che l’obbiettivo del video è altro. Per esempio la faccia di Andrea quando si parla di animalisti, report, insostenibilità degli allevamenti estensivi, è di palese soddisfazione. Sembra che provi piacere a smascherare i “buoni”, probabilmente hai dei bias verso di loro 😅. Fare le pulci a loro è come smascherare la mamma di un qualcosa mentre hai i ladri in casa.
P.S.
Da onnivoro ad onnivoro, riguardo agli allevamenti estensivi, è bello e figo dire che sono meno sostenibili degli allevamenti intensivi, ma purtroppo il problema reale è un altro, cioè il consumo smisurato di carne, ergo gli animalisti hanno ragione.
si dovrebbe parlare degli allevamenti di cavalli in Islanda per prelevare il sangue e produrre ormoni
Non capisco il senso di allevare cavalli per produrre ormoni dal loro sangue…
Mi mandi una fonte? Grazie
@@project_invictus facendo una ricerca su Google si trovano varie fonti su allevamento di cavalli per il business del sangue.
@@pasqualefracasso5166 tu hai letto questi studi o ne hai soltanto sentito parlare,letto un titolo di un sito online a caso e sei venuto qui a ripeterlo senza sapere un caxxo?
@@Pisellinibasta fare una ricerca su Google sugli allevamenti di cavalli per il business del sangue e si trovano molte fonti, anche su UA-cam ci sono servizi video a riguardo
@@pasqualefracasso5166 si va bene l abbiamo capito. Il punto è: TU HAI FATTO QUESTE RICERCHE? HAI LETTO GLI STUDI?
Lo hai fatto sì o no? Perchè secondo me ripeti a pappagallo dei titoli di qualche blog.
prima di tutto il tema per l'opinione pubblica è delicato ma penso l'abbiate affrontato con professionalità e chiarezza. Sottolineo che un altro aspetto poco considerato, oltre al benessere animale che non è mai stato contemplato negli allevamenti (limitato solo alla sicurezza alimentare), non viene mai considerato l'impatto nell'ambiente degli allevamenti intensivi, se non esclusivamente nelle emissioni odorose e/o inquinanti. Rilevate con metodi non efficaci e al solo fine di rispettare parametri imposti e decisi senza considerare le conseguenze ambientali in senso più ampio degli stessi. Vivere in condizioni di sovraffollamento (paragonato a come vivrebbero gli animali allo stato brado), non porta alla proliferazione di virus, all'aumento esponenziale di batteri e patogeni? e questi ultimi potrebbero essere diffusi nell'ambiente selvatico notoriamente sprovvisto di sanità che ne controlli lo stato? Guardie forestali per esempio consigliano di raccogliere le feci dei cani domestici quando a passeggio nel bosco poiché potrebbero avere virus, per i quali i domestici sono vaccinati, mentre gli animali selvatici no.Questo è solo un esempio. Chiedo se quanto domandato o affermato sia frutto di suggestioni oppure abbia fondamenti teorici validi da esplorare. Poiché penso che l'impatto ambientale degli allevamenti intensivi, come dell'uomo in generale, vada oltre il solo nostro benessere, ma anche alla tutela di ciò che ci circonda. Comprendo bene l'esigenza di produrre alimenti per soddisfare il fabbisogno alimentare ma credo si sia trascurato troppo e troppo a lungo di come questo impatta su tutto l'ambiente naturale. Penso che sia necessario un passo indietro per farne 2 in avanti ricercando un maggiore equilibrio nelle tecniche di allevamento. Ho colto l'occasione dell'argomento sugli allevamenti intensivi, ma si potrebbe estendere il ragionamento a tanti altri argomenti.
Caro Andrea, quando io ero piccolo mio nonno mi chiese quale era la bestia peggiore che esistesse; io cominciai a elencargli gli animali feroci: il leone, la tigre, lo squalo, ecc... ma lui mi disse che nessuna di queste era la bestia peggiore, ma che era l'ignoranza. E aggiungo: mio padre quando ormai ero un adolescente, mi spiegò che nella vita è meglio avere a che fare con pazzo, che con un ignorante. Ti cito le sue testuali parole, "Con un pazzo, quando ha i momenti di lucidità ci puoi ragionare, con un ignorante mai". Effetto Dunning-Kruger docet! Non te prendere troppo...porta pazienza. Questo video è un tassello in più per allargare la visione delle cose, e aumentare la nostra conoscenza(poi ognuno ha il diritto di avere le proprie opinioni, che per alcuni quelle 'vere', sono solamente quelle loro!!) Scusa lo sfogo. Grazie.
@@fabiomanzetti7900 figurati grazie a te 💪
ho guardato tutto il video facendo altro e forse mi sono perso qualcosa... per tutti gli antibiotici che prendono i polli non vi è nessun rischio per l'uomo?
la filiera del pollo da carne (ma anche quella delle galline ovaiole) ha tante sotto-filiere antibiotic-free, fortunatamente. Il tema dell'antibiotico resistenza, ad ogni modo, è molto complesso e la correlazione tra medicina veterinaria e medicina umana è ancora poco chiara, purtroppo. Trovi diversi approfondimenti in materia sulla mia pagina. Per qualsiasi dubbio sono a completa disposizione in direct.
grazie per la risposta . Per pagina intendi il tuo profilo Instagram ??
@@marcopecorella1236 si
Ciao Andrea,grazie per il tuo lavoro sempre. Questo ragazzo ha davvero una visione ristretta della realtà. Come molti studenti appassionati vede e vive l’esaltazione di ciò che studia. Davvero limitato e poco arricchente questo video,semplicemente perché c’è lui che ripete la lezioncina a memoria
bella marchetta pro allevatori...complimenti....
@@pauluzz ci hanno pagato bene 💪
Ottimo video.
Grazie mille 😃
Dopo questo video mi cancello dal canale. Tutto questo è contro natura. Totalmente delusa. Buona continuazione.
Grazie sentiremo la mancanza
Ma su cosa non sei d accordo? Hai degli studi,dei dati che indicano il contrario o cose diverse da quelle che dicono?
@@Pisellinipenso si riferisca all etica
@@demon7989 l etica è qualcosa di soggettivo. Non può imporre la sua soggettività sugli altri, a meno che quest ultima non la danneggi, e non mi sembra che questo avvenga.
Quindi la sua etica e morale se la può tenere tranquillamente per se 😊.
@@Pisellini danneggia altri esseri senzienti...
Bel video molto interessante
Ogniuno mangia ciò che si merita
Al di là delle finalità del video, mi pare uno strawman.
Vengono criticate pagine e realtà di presunta disinformazione, ma non si specifica chi e come diffonde queste falsità (anche se, nei commenti, si citano Ranucci e e Report). Il mondo vegan e animalista è molto vario e fare di tutta l'erba un fascio, non segnalando i contenuti critici, mi sembra un tentativo di portare acqua al mulino dell'ospite.
Per capirci, ho molto apprezzato il vostro intervento sull'intervista delle Iene a Calabrese e Berrino, banalmente perché siete entrati nel merito e non avete parlato, generalmente, di "esperti di nutrizione over 60" o di "dietologi maschi etero-cis".
Insomma, la generalizzazione mi è sembrata un po' pretestuosa e finalizzata ad attaccare posizioni forse non così condivise anche all'interno del mondo vegan, animalista o green. Cosa ne pensate?
CAVEAT: sono animalista, il mio punto di vista non è neutrale e potrei avere dell'affettato di lupini sugli occhi.
CAVEAT bis: apprezzo molto il vostro lavoro e anche per questo ci ho pensato a lungo prima di muovere questa accusa. So che nelle logiche di UA-cam interagire ora non ha molto senso, ma ogni vostro feedback è graditissimo.
Credo si tratti del bias cognitivo dato dalla differenza tra quello che si studia e viene acritto sui testi universitari e la realtà
in che senso? come tutte le facoltà di medicina dopo i primi anni lavori sul campo coi tirocini. Inoltre parliamo di normative vigenti non di testi universitari
A prescindere da tutta quest'aria fritta, la domanda che tutti i mangiacarogne dovrebbero porsi è: mangiare carne, pesce, uova, latte e derivati è per homo "sapiens" una necessità oppure un sordido capriccio? Risposta: un sordido capriccio, quindi tutta l'energia utilizzata per svolgere siffatte (abominevoli) attività potrebbe essere utilizzata per altre attività meno dannose, energivore nonché raccapriccianti...
Mangia carogne? Pensi di andare molto lontano con simili argomenti "ciucciacarote"?
Il dito indica la luna. Lo stolto guarda il dito ignorando la luna, l'intelligente tralascia il dito osservando la luna. Mangiacarogne non vi sta bene? Ok allora saprofagi, ma il centro del discorso non è questo...
@@diegoleva9720 Hai ragione ma quelli che parlano come luì non ti ascolteranno mai.
Quindi quante serie allenante tra un toro e l'altro 😂
Io ho sentito tante informazioni utili e rassicuranti
Non ti ha chiesto se sono più sostenibili gli allevamenti intensivi o estensivi ma se sono sostenibili in generale, forse era meglio non rispondere per te... Eh
niente è sostenibile, perché praticamente tutte le nostre attività hanno un impatto negativo sull'ambiente. Esistono solo cose più sostenibili e meno sostenibili di altre.
La domanda: " Ma gli allevamenti intensivi sono sostenibili?" È stata rigirata senza dare una risposta. Ma ve lo dico io. No. Non lo sono.
Niente è sostenibile. Ci sono cose meno o più sostenibili di altre.
Molto interessante. Ottima idea fornire questa prospettiva.
Sono più confusa di prima 😊 perché fino ad oggi, pur preferendo il pesce alla carne, ho scelto di mangiare carne biologica immaginando che l' animale avesse almeno vissuto una vita felice ... 🤔
Nei supermercati scelgo in genere quella con scritto "filiera controllata", "solo carne italiana", "senza uso di antibiotici o ormoni "......
non mangiarla... fai prima... o della felicità dell'animale non ti interessa veramente
Allevamento intensivo = n di capi per ettaro elevato , estensivi n d8 capi per ettaro basso . La tecnologia è una coseguenza . Mi dispiace ma in quesro punto ha cannato di brutto
Guarda, ci sono allevamenti estensivi in cui le vacche sono allevate alla catena, raggiungendo quindi una densità enormemente superiore a qualsiasi allevamento intensivo. La definizione di allevamento intensivo la trovi su qualsiasi manuale di zootecnia, anche quelli per gli istituti tecnici.
@@Ilpiatto_consapevole la densità è sulla superficie coltivata per loro non dove stanno esattamente
@@hardogtrainer6719 per un singolo animale allevato intensivamente hai bisogno di molti più ettari, perché per produrre di più deve anche mangiare di più...
@@Ilpiatto_consapevole ci stai girando attorno ,ma sai ho sostenuto più di un esame a riguardo , i mangimi concentrati , le tecniche di allenamento sono fatte per tenere più animali nella stessa stalla , poi uno estensivo come dici tu che lo tiene a catena ma magari ha 3 vacche su una montagna di 1000 ettari .
Non ho modo di argomentare scientificamente e evito giudizi che sarebbero esclusivamente frutto di sensazione personale. Racconto però un episodio che ho personalmente vissuto quando sono stato invitato a visitare l'allevamento di maiali di un mio cliente, allevamento che mi era stato descritto come assolutamente lontano da quello intensivi descritti da media e social, con animali ben tenuti e con spazi per muoversi dignitosamente. Io ho visto in realtà enormi capannoni divisi in innumerevoli recinti stipati da bestie enormi schiacciate l'una sull'altra come un match di Tetris. Teoricamente doveva essere un luogo di maggiore benessere per animali comunque destinati alla macellazione. Non oso e davvero non riesco ad immaginare allevamenti realmente intensivi 😞
In molti casi i veterinari sono i complici di questo sistema industriale malato che produce cibo solo col fine lucrativo considerando gli animali come oggetti al nostro servizio. Gli allevamenti intesivi esistono (e sono anche a Brescia) e sono la stragrande maggioranza in Italia, molti veterinari sono collusi col sistema permettendo ricette, medicine, trattamenti, etc. per far passare come legali alcuni passaggi. Questo video cerca di riabilitare un sistema che non e' salvabile ne giustificabile, se non avete empatia e non provate sofferenza guardando e sapendo come davvero vanno le cose sono caxxi vostri, vivrete meglio. Felice di essere diventato vegano da qualche mese, vivo alla grande, mi alleno, faccio 4 sport e non tornero' piu' indietro. Mangiatevi la carne se volete e non sapete farne a meno ma non cercate di giustificarvi con queste affabulazioni. Andatevi a guardare i servizi di alto giornalismo di Sabrina Giannini. Peccato che Andrea Biasci che reputo una persona intelligente, invece di frapporsi al sistema industriale e difendere le minoranze, avalli tutto cio' e faccia anche video a difesa di questi affaristi. Poi voi parlate di fake news, ma fatemi il piacere. Che tristezza.
Comunque grazie per il confronto !
Come la vedere sul fatto che una parte di un noto partito di sinistra si dichiara anrispecista?
@@eriksosso3804 guarda ci limitiamo a portare i dati e a discutere su quello. Le scelta politiche non sempre sono generate dalla convenienza economica ma possono perseguire un’ideologia morale. In tal senso non entriamo nel merito limitandoci alla sfera scientifica.
Argomento molto sensibile e complicato, parlarne aiuta a ridurre le bufale che circolano per avere una base comune su cui discutere.
I casi singoli di allevatori disonesti o che pensano di essere furbi non devono togliere credibilità a chi lavora in modo onesto.
Detto questo, che un allevatore intensivo si preoccupi di una gallina che sta male, mi risulta difficile da credere, nel migliore delle ipotesi gli da una bastonata e spera che non abbia contaminato le altre, non credo che interessi molto all'allevatore curare un animale se curarlo gli costa di più che perderlo, magari una mucca la cura ma una gallina sono più i No! che i Si.
Visto che il come vivono gli animali non cambia in modo importante la qualità del prodotto, almeno dal punto vista nutrizionale, non credo che agli allevatori sopra tutto chi fa intensivo, interessi il benessere dell'animale, che vorrei ricordare che con la parola benessere si intende sia sul piano biologico, che sul piano psichico che sociale, e l'allevamento intensivo non ha niente di benessere per l'animale, o mi sbaglio!?!?
In un allevamento intensivo avicolo si preoccupa della salute degli animali nel momento in cui viene intaccata la mortalità o riduce l'accrescimento. E' disposto a pagare per curare e prevenire malattie infettive contagiose che si ripercuotono, quindi, sul bilancio economico della sua attività. Un "contadino" è davvero difficile che curi le sue galline, semplicemente perché 1) non ha un legame affettivo tale da giustificarlo 2) il suo reddito non dipende dalla mortalità di quelle galline. Per benessere animale, come giustamente hai detto tu, si intende sia il benessere fisico che il benessere psicologico. Anche quest'ultimo, negli allevamenti, sta acquisendo molta più importanza, e la sua valutazione (attraverso la misurazione delle libertà di espressione dei comportamenti naturali) è parte integrante dei controlli ufficiali e dell'autocontrollo nelle aziende zootecniche, nonché della ricerca scientifica. Infatti, anche il benessere psicologico, oltre ad essere indissolubilmente legato al benessere animale e quindi come tale va incentivato e protetto, ha un ruolo importante sulla produttività di un'azienda zootecnica. Per garantire il benessere psicologico, tuttavia, spesso sono necessari investimenti e costi molto elevati, per cui, seppur il malessere psicologico rappresenti un costo, in un'ottica di bilanciamento tra costi e benefici, viene spesso messo da parte, ma le cose stanno lentamente cambiando, come testimoniato dai cambiamenti legislativi in corso in materia di benessere animale on farm, durante il trasporto e in sede di macellazione (a tal proposito, ti invito a leggere gli ultimi report EFSA). P
@@Ilpiatto_consapevole ti ringrazio e mi fa molto piacere che si incominci a dire e a scrivere che il benessere animale è un bene, mi rincresce che il fine è solo quello produttivo, puramente egocentrico, ma purtroppo (ed è molto triste) lo si dice da un po di decenni anche per noi essere umani: "il benessere del dipendente aumenta la produttività", NO! io dico che aumenta l'umanità e il benessere comune.
@@stefanopilla6818 io sono d'accordo con te, assolutamente, ma parlando di aziende non si può trascurare l'aspetto economico, purtroppo.
@@Ilpiatto_consapevole non si deve trascurare, sono assolutamente d'accordo, ma sono convinto che l'una non prescinda l'altra, bisogna solo metterle nel giusto ordine 🙂
Bisogna ascoltare tutti. E, solo dopo, farsi un’opinione.
Bisogna guardare i dati altrimenti giudichi per la capacità dialettica o simpatia
@@project_invictuscerto, poi ci sono le scelte etiche e le idee, quindi l’opinione.
@@MicheleNatale72si assolutamente l’importante è però partire dalla realtà dei fatti
@@project_invictusa me piace questo canale ma oggi avete toppato. Quale sarebbe la realtà dei fatti? L’ha detta anche lui la realtà dei fatti e poi se una mucca la facciamo partorire continuamente dopo 9 mesi ed alcune persone pensano sia prima qual’è la differenza? La fa la grandezza della gabbia? Il numero di animali ammassati? La differenza lo fa il principio, il vedere gli animali solo come oggetti per i consumatori, non come esseri viventi con sentimenti come noi e il diritto di vivere come noi. Riascoltatevi.
Già detto tra l’altro da Giacomo di entropy for science.
Allevamento intensivo più sostenibile di quello estensivo.
Guardate food for life , altro che video di ecotalebani
Da Allevamenti europei..cuoci carne e rilascia una marea d' acqua.. carne .dal Brasile e Argentina non rilascia quasi nulla e la qualita é tutta un altra....con cosa le pompano lo sanno solo loro🎉..a me viene in mente propio un bodybuillder dopato😂😂
La quantità di acqua nei muscoli non dipende solo da eventuali impieghi illeciti di farmaci, fortunatamente. Sono diversi i fattori che la determinano. Ti invito a leggere i miei post sull'argomento e la IIIa edizione italiana del manuale di ispezione e controllo delle carni.
Potete parlare dello scandalo latte alterato nelle Marche..?
Non conoscevo la questione ma appunto i controlli rilevando delle violazioni hanno fatto partire le denunce