montag | gli immigrati

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  • Опубліковано 7 вер 2024
  • Gli Immigrati è una canzone di Ottobre 2015. L'ho chiamata così perché Pierpaolo Capovilla ha detto che la musica leggera deve essere impegnata.
    Parla di Bergamo e di Milano, basta.
    SCARICA IL PEZZO GRATIS COME NON MAI: mntg.bandcamp....
    Il video è fatto con immagini di repertorio raccolte principalmente dalla handycam di Bonti, dove c'erano un sacco di cose uscite dalla prima metà degli anni '10, quando eravamo ancora più piccoli e ancora più imbarazzanti. Altre immagini vengono fuori da un Samsung Galaxy S3 Mini e da un Nokia Asha 300. Per tutto il resto c'è il Televideo.
    PAROLE
    Lei mi fa tremare ancora le ginocchia
    ma non è niente, è solo memoria,
    se la vedessi di sfuggita in città alta...
    noi siamo l'unica specie che ricorda.
    Colto sul fatto, superstite per sbaglio,
    con l'anima sul terrazzo,
    a san crescenzio iniziavano le scuole
    per una volta senza di me,
    con il dolore di andarmene
    ed il sole all'incontrario
    sui colloqui, sui provini, sui test.
    E se dopodomani sarò a Milano e ci vedremo,
    con la faccia che faccio ti sembrerò strano,
    con il tempo che ho perso fingendo di conoscerti,
    tiro sassi al destino ed è tutto per aria qui.
    Stamattina ho scoperto la pioggia,
    ti ho rubato un ombrello,
    sul passante ferroviario,
    ho detonato un bisogno (RAUDO) e forse
    la tua voce è la cosa più forte che c'è
    più forte di me
    più forte del mare di dubbi che
    con un quaderno e due astucci
    mi pesa nello zaino vuoto in festa del perdono.
    E se pisci sui tramonti in autostrada e ti senti grande,
    come un proiettile scheggiato lanciato da un altro presente,
    se fuori muori mentre piove, allora,
    nell'occasione di un altrimenti che non vivrai mai,
    tu raccogli il vento e spera.
    E se dovessi cambiare idea,
    come il tempo che fa qua,
    se dovessi andare via,
    allora capirà
    da una sola lacrima negli occhi
    che non le basto e non basta a me
    (come emigrare dall'oggi al domani)
    anche se va tutto bene, il fatto è che
    che non le basto e non basta a me.
    Lei mi fa sudare tuttora le mani
    e mi confondono i dettagli preferisco i panorami,
    se ti vedessi camminare in lontananza...
    noi siamo l'unica specie che aspetta.
    CREDITSS
    Uscito il 22 Novembre del 2015.
    Autoprodotto.
    Grazie a tutti quelli che appaiono in questo video magari senza volerlo (Paolo Bontempo, Sebastiano Parafioriti, Giovanni Pedersini, Agostino Marconi detto Il Sommo, Paolo Raimondi, Cecilia Bertozzi, Che Guevara) e a quelli che hanno inventato le didascalie.
    Musica e parole di Pietro Raimondi. PERÓ ho rubato dei versi:
    "E se pisci sui tramonti in autostrada e ti senti grande" è di Simone Lupi,
    "come un proiettile scheggiato lanciato da un altro presente" è di Carlo Pace,
    "se fuori muori mentre piove" è di Paolo Bontempo,
    "nell'occasione di un altrimenti che non vivrai mai" è di Agostino Marconi
    e "raccogli il vento" è un ricalco su Arnaldo Daniello.
    Chitarra classica, voce, campionatore, tastiera bontempi e artwork di Pietro Raimondi. Treni passanti e regionali a cura di Trenord.

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