Buongiorno Gerardo, approvo a pieno quello che dite riguardo ad un lavoro compiuto dallo scatto alla stampa finale dal medesimo autore e penso che sia il valore aggiunto di un fotografo. Premesso che io non sono Mimmo Jodice ahimè .. anche io curo i miei scatti in questa maniera. Un giorno, con l'idea di uscire dal mio "guscio", proposi un mio lavoro ad una "open call" di artisti, il lavoro piacque e fu selezionato insieme ad altri a questa mostra. l'eccitazione iniziale lasciò però pian piano il passo alla delusione finale; nel senso che.. del fatto che fossi l'unico a proporre un lavoro in analogico curato dall'inizio alla fine da me con stampe baritate ecc ecc.. non fregava niente a nessuno, tanto meno alla curatrice la quale invece era molto attenta ad esaltare i progetti più strampalati e assurdi proposti da pseudoartisti vestiti nel modo più strano possibile e magari con una storia problematica alle spalle. Per mesi non sono più entrato in camera oscura. Forse ero fuori luogo, forse il mio lavoro non era efficace quanto gli altri, forse quello non era il mio posto. Comunque, ormai l'ho metabolizzata, sono tornato nel mio guscio e stampo più di prima ! sto seguendo i tuoi video e ho appena ordinato delle ferrania P3 😀. Complimenti !
Ma il titolo del film citato in apertura dell'intervista, si riesce a recuperare? Al riguardo segnalo agli appassionati come me del tema della fotografia nel cinema, l'articolo di Gerardo "CINEMA E FOTOGRAFIA. I FILM CI INSEGNANO A FOTOGRAFARE" pubblicato sul suo sito nel dicembre 2020.
Ho "subito" e goduto un' altro arricchimento e raggiunto una conferma delle mie vibrazioni immaginarie ed immaginative di un mondo infinito di tonalità di grigio. Ma proprio infinito perché in ognuno di noi si può rivelare un cosmo intero. Grazie al tandem! P.S. Daie, daie, quest'anno si arriva a 10000 iscritti. Mi ricordo ancora la fatidica soglia dei mille garibaldiani. (in camicia bianca e nera però)
Grazie del video. È costruttivo sentire parlare dell’opera e dell’immagine e non delle specifiche tecniche delle macchine, con riferimento particolare al digitale, dove i megapixel tengono “banco” nei commenti. Buona serata Gerardo.
In merito a quanto detto sul tratto interpretativo della realtà che accomunerebbe la pittura alla fotografia e vice versa, mi permetto di dissentire. Il pittore in realtà anche quando dipinge la "realtà", attinge da un'immagine interiore. L'occhio del fotografo invece è sempre rivolto verso l'esterno. infatti i sogni si possono dipingere ma non fotografare. Questo non significa che non ci sia interpretazione in fotografia, c'è interpretazione di un materiale diverso. Peccato che tanti sentano questa peculiarità della fotografia come un limite.
Fantastica lectio magistralis di Filosofia della Fotografia Argentica. Grazie
Merito di Stefano Natrella. Grazie. Cordialmente. Gerardo Bonomo
Bellissimo dialogo in tema di cultura fotografica.
Grazie mille, Stefano. Cordialmente. Gerardo Bonomo
Gran bel video. Complimenti. Buon 2024!
Grazie Mauro. Cordialmente. Gerardo Bonomo
Buongiorno Gerardo, approvo a pieno quello che dite riguardo ad un lavoro compiuto dallo scatto alla stampa finale dal medesimo autore e penso che sia il valore aggiunto di un fotografo. Premesso che io non sono Mimmo Jodice ahimè .. anche io curo i miei scatti in questa maniera. Un giorno, con l'idea di uscire dal mio "guscio", proposi un mio lavoro ad una "open call" di artisti, il lavoro piacque e fu selezionato insieme ad altri a questa mostra. l'eccitazione iniziale lasciò però pian piano il passo alla delusione finale; nel senso che.. del fatto che fossi l'unico a proporre un lavoro in analogico curato dall'inizio alla fine da me con stampe baritate ecc ecc.. non fregava niente a nessuno, tanto meno alla curatrice la quale invece era molto attenta ad esaltare i progetti più strampalati e assurdi proposti da pseudoartisti vestiti nel modo più strano possibile e magari con una storia problematica alle spalle. Per mesi non sono più entrato in camera oscura. Forse ero fuori luogo, forse il mio lavoro non era efficace quanto gli altri, forse quello non era il mio posto. Comunque, ormai l'ho metabolizzata, sono tornato nel mio guscio e stampo più di prima ! sto seguendo i tuoi video e ho appena ordinato delle ferrania P3 😀. Complimenti !
Riprovaci. Volere è potere. Cordialmente. Gerardo Bonomo
Grazie!
Grazie a te. Cordialmente. Gerardo Bonomo
Ma il titolo del film citato in apertura dell'intervista, si riesce a recuperare? Al riguardo segnalo agli appassionati come me del tema della fotografia nel cinema, l'articolo di Gerardo "CINEMA E FOTOGRAFIA. I FILM CI INSEGNANO A FOTOGRAFARE" pubblicato sul suo sito nel dicembre 2020.
Buonasera Stefano, abbiamo fatto lunghe ricerche, ma purtroppo senza approdare a nulla, per ora. Il film comunque esiste. Cordialmente. Gerardo Bonomo
@@IlGerardone anch'io mi sono scatenato nella ricerca, primo o poi lo troviamo..
@@stefanolodi777il primo che lo trova segni il link nei miei commenti. Grazie. Cordialmente. Gerardo Bonomo
Ho "subito" e goduto un' altro arricchimento e raggiunto una conferma delle mie vibrazioni immaginarie ed immaginative di un mondo infinito di tonalità di grigio. Ma proprio infinito perché in ognuno di noi si può rivelare un cosmo intero. Grazie al tandem! P.S. Daie, daie, quest'anno si arriva a 10000 iscritti. Mi ricordo ancora la fatidica soglia dei mille garibaldiani. (in camicia bianca e nera però)
Ti ringrazio, anche a nome di Stefano. Cordialmente. Gerardo Bonomo
Ben trovato Gerardo, e rimanendo in tema Iridescenti e monocromatici auguri. Ora seguiamo il video. Buonaserata.
Grazie. Spero sia di tuo gradimento. Cordialmente. Gerardo Bonomo
Grazie del video. È costruttivo sentire parlare dell’opera e dell’immagine e non delle specifiche tecniche delle macchine, con riferimento particolare al digitale, dove i megapixel tengono “banco” nei commenti.
Buona serata Gerardo.
@@egidiozuretti8388 Grazie. Anche da parte di Stefano. Cordialmente. Gerardo Bonomo
Ben ritrovato maestro e complimenti per i suoi video che ci insegnano sempre di più, sia in tecnica che in storia
@@giuseppemoltisanti7268Ti ringrazio. Cordialmente. Gerardo Bonomo
In merito a quanto detto sul tratto interpretativo della realtà che accomunerebbe la pittura alla fotografia e vice versa, mi permetto di dissentire. Il pittore in realtà anche quando dipinge la "realtà", attinge da un'immagine interiore. L'occhio del fotografo invece è sempre rivolto verso l'esterno. infatti i sogni si possono dipingere ma non fotografare. Questo non significa che non ci sia interpretazione in fotografia, c'è interpretazione di un materiale diverso. Peccato che tanti sentano questa peculiarità della fotografia come un limite.
La ringrazio per il suo apporto. Il dissenso è alla base della LIBERTA'. Cordialmente. Gerardo Bonomo
@@IlGerardone Mio punto di vista, nulla di più.
Garibaldini😊
Devo comprarmi una camicia rossa. Cordialmente. Gerardo Bonomo