Eccellente chiarezza nella divulgazione, ma incredibile anche la coerenza e l'onesta personale che traspare dalla sinergia unitaria dei discorsi delle conferenze; noi non siamo nelle idee siamo nei fatti apprezzabili nelle nostre vite quotidiane; il relatore è impeccabile per chi ha orecchie per ascoltare e occhi con cui vedere l'unitarietà della verità. Grazie immensamente di tutto.
Professore, desidero ringraziarla di cuore per questa bellissima lezione e per tutte le altre! Sto leggendo il Vivekacudamani e la sua capacità di chiarire e sintetizzare questi concetti per me non facili mi ha aiutato moltissimo!
Credo che la sua capacità espositiva sia incredibile. Questo video è la migliore introduzione non solo all'Advaita Vedanta, ma anche alla cultura Hindu in generale che c'è su UA-cam.
grandissimo, a novembre torno, dopo 5 anni, in India (nel tamil nadu) x tre mesi a fare esperienze nell ambiente dove la filosofia di shankara è ancora viva malgrado le. influenze occidentali di tre secoli di colonialismo, dove si riesce ancora a sentir il profumo della libertà e unione sapientemente descritto da sig Rosaci in questo bel discorso conciso ma che centra bene il pensiero antico
Uno dei personaggi da far conoscere nella rete.Merita per le sue capacità di comunicare cose in cui crede e che ha studiato con passione.-Complimenti!!
Tutti questi argomenti e conoscenze dovrebbe essere inseriti nelle scuole , altro che storie false inventate . Non per giudicare , ma sarebbe ora di cambiare l'istruzione , ci sono tropi zombi in giro . Grazie per tutto questo lavoro e a quelli che danno una mano per la divulgazione ...
Il colonialismo sarà anche finito a livello politico ma nell'immaginario si è triplicato... Chi di dovere ha tutto l'interesse a tenere nascoste queste conoscenze perché se le grandi masse venissero a conoscenza della saggezza dei veda la società occidentale imploderebbe dall' interno
Grazie Professore, Lei spiega i concetti in modo eccezionale. Soprattutto chiarisce il significato di alcune parole solitamente usate per descrivere le filosofie orientali che noi occidentali fraintendiamo.
Ancora una volta MERAVIGLIOSOOOO🌞Chi invece mette il prossimo like mi sa che è fottuto o...o forse no?? Chissà, magari in un qualche suo pregevole video ci sarà qualche accenno al significato ed il perché di quel famigerato numero👀😳
Professore, le sue lezioni sono interessantissime e la ringrazio. Una curiosità: Spinoza, secondo lei, dove si colloca rispetto alla filosofia perenne? Ne fa parte? Se no: perché?
Buongiorno Domenico... Ho scoperto il suo canale di recente e sto guardando numerose sue conferenze, tutte interessantissime. Avrei una domanda di carattere generale...come si concilia il concetto de "la separazione è un'illusione" e quindi del "tutto è uno" al fatto che per conoscere se stessi si dovrebbe, secondo alcuni, riuscire a guardarsi come dall'esterno, come fossimo "separati" addirittura da noi stessi, per osservare il proprio dolore ecc? Grazie e buona giornata
Come la pellicola di un ologramma spezzettata in minutissimi pezzi, dove Ogni infinitesimale frammento di tale pellicola contiene sia l immagine del frammento sia l immagine intera dell oggetto fotografato...È così? Grazie
sto leggendo alcuni libri di ramesh s. balsekar (discepolo di Nisargadatta) non so se lei conosce questo autore. Se lo ha letto mi piacerebbe con oscere la sua opinione a riguardo perche' sono un po' perplessa.grazie e buon domenica.
Il pensiero di Ramesh Balsekar è sicuramente ispirato dall'Advaita, ma a mio avviso non ne contiene l'essenza più profonda. Ramesh crede e insegna che "la conoscenza è tutto", mentre il fondamento dell'advaita vedanta è che la più profonda forma di conoscenza è l'Essere, in cui ci si dovrebbe "riconoscere" piuttosto che pensarlo come una meta a cui tendere. Molti guru moderni, anche nel contesto induista, tendono a prendere molto sul serio il loro ruolo di maestri di una saggezza più rivelata (e quindi nascosta) che svelata, e quindi oggetto di una scoperta individuale. I Vedanta sono un viaggio "visionario", e l'Advaita è una semplice, spontanea accettazione di esistere in quanto natura, in quanto Tutto, in quanto Unità, e non un mero desiderio di conoscere ciò che da noi si considera separato. Ma questa è soltanto la mia visione delle cose, e non vuole essere una critica a Ramesh Balsekar, il cui pensiero e i cui scritti possono comunque contribuire ad avvicinarsi all'advaita vedanta. Ma avvicinarsi, osservo soltanto, non vuol dire comprenderne l'essenza.
Meraviglioso. Confermo che di Sankara non avevo mai sentito neppure parlare. Ho apprezzato molto la spiegazione simbolica della danza di Shiva, così come il parallelismo tra Brahman, Logos e Tao. Il "sacrificio per ricomporre Dioniso" può dunque esser visto come metro del soggetto individuale per la percezione delle realtà relativa?
Una domanda. Ho sentito dire (in un video di un 'praticante' o comunque 'adepto' di un guru che segue l'Advaita Vedanta) che nell'Advaita Vedanta la divinità è sia impersonale che personale. In che senso eventualmente è da intendere quel 'personale', sempre che tale affermazione sia corretta? È per caso da intendersi 'personale' nel momento in cui si facesse esperienza intuitiva di quella Realtà Suprema o 'personale' perché anche noi siamo Quello per natura? Oppure, sempre che sia, è altro ancora?
La visione Advaita considera l'esistenza di un Essere unico, del quale ogni ente individuale (compreso ogni essere umano) è manifestazione. Quindi ciò che viene chiamato Divinità è proprio questo Essere, che essendo universale non è personale (non è un singolo individuo, ma una collettività di individui), e tuttavia si manifesta nella singola persona, per cui possiamo dire che la singola persona è essa stessa la divinità, che si è fatta individuo. Il singolo individuo generalmente non è cosciente di questa sua divinità, e ogni processo di iniziazione all'elevazione spirituale è finalizzato a questa presa di coscienza, che si riassume nella seguente frase: L'atman (l'anima individuale) coincide con il Brahman (l'anima dell'Essere universale). Cordiali saluti.
la mente mente a un destino a venire la mente mente e proietta i nostri guai ne rimane un uomo all'esterno che perisce in eterno che scompare e riappare in gioco infinito di momenti inquieti
Conferenza molto bella! Una sola considerazione: quando dice che ..."NOI siamo gli artefici della nostra salvezza..." presuppone l'esistenza di un individuo separato con una volontà propria e libero di agire. Ma se TUTTO è brahman, e ogni cosa è sua diretta azione, in realtà non esiste più il libero arbitrio come normalmente viene inteso! Il libero arbitrio è anch'esso illusione!? Può meglio approfondire questo aspetto? Mille grazie :-)
Dal momento che dev'essere fatta una scelta tra una cosa o l'altra non vi é più libertà poiché costretto a prendere una scelta. Con la Vera conoscenza non serve fare scelte poiché Ogni gioco é il Suo gioco :)
è vero, mi fece "dannare" un po' anche a me la pronuncia di Adhiyajna (il Signore del Sacrificio) quando affrontai la Gita le prime volte. A proposito, se leggerà il mio commento,Signor Rosaci, ha per caso una qualche intenzione di trattare la Bhagavad Gita in futuro? Sarebbe splendido. Dopo aver pagato il giusto tributo a Shiva (il dionisiaco?) sarebbe una bella chiusura del cerchio onorare Krishna (l'apollineo?). Le rinnovo la mia stima.
Penso anche io. Alla fine la verità trionferà... e anche certe manipolatrici seriali di anime, che chiamavano "rakshasa" i grandi maestri spirituali dell'India moderna, verranno illuminate pure loro e faranno ammenda per il male commesso su tanti adulti e bambini ingenui!!!
@@DomenicoRosaciVideo Si sente benissimo, ha pronunciato giusto: Jiva. Nel film "Adi Shankaracharya" di GV Iyer (girato in sanscrito) Sankara. è pronunciato con l'accento sulla "a" finale. Sarebbe quindi quella la pronuncia più esatta?
@@Andrea.comma22 comunque il sanscrito pronunciato da un Indiano di oggi risente delle lingue indiane moderne. In epoca antica questa lingua probabilmente non aveva neppure il concetto di accenti tonici, mentre i professori universitari di Sanscrito tendono a metterli come in Latino. La scelta fra queste tre opzioni, alla fine, rimane soggettiva
I Sahaja yoga purtroppo cercano sempre di farsi pubblicità a sproposito, invadendo maleducatamente tutti gli spazi possibili e immaginabili... anche da questo ci si fa un'idea di chi sono. Quando uno ha una verità da elargire, sa anche trovare il modo per farlo. Purtroppo, anche l'hinduismo ha i suoi testimoni di Geova...
@@lucastedile2322 quando dico che non ci ha messo nulla di sua intendo dire che di certo non è sankara che ha inventato la metafisica, al massimo ha esposto ed adattato la strada per raggiungere la conoscenza. I veda, così come qualsiasi altra dottrina iniziatica, non hanno nulla a che vedere con la filosofia.
@@lucadalesio6607 1. Shankara era un filosofo , se non sai cosa sia un filosofo , prova a cercare su Google , di sicuro vedrai che corrisponde al personaggio di Shankara , poiché Shankara era anche un filosofo. 2. Nessuno dice che Shankara abbia inventato né la metafisica (che non si inventa , é un approccio filosofico alla realtà) e neppure ha inventato l'Advaita Vedanta (che non si inventa, anche questo é un approccio alla vita). 3. I Veda sono una raccolta di testi antichissimi, estremamente ampi come struttura...
Eccellente chiarezza nella divulgazione, ma incredibile anche la coerenza e l'onesta personale che traspare dalla sinergia unitaria dei discorsi delle conferenze; noi non siamo nelle idee siamo nei fatti apprezzabili nelle nostre vite quotidiane; il relatore è impeccabile per chi ha orecchie per ascoltare e occhi con cui vedere l'unitarietà della verità. Grazie immensamente di tutto.
Grandioso prof. Rosaci, lei è un raggio di luce che ci guida.
Professore, desidero ringraziarla di cuore per questa bellissima lezione e per tutte le altre! Sto leggendo il Vivekacudamani e la sua capacità di chiarire e sintetizzare questi concetti per me non facili mi ha aiutato moltissimo!
Sentirsi parte del tutto, fosse anche solo per suggestione, ti fa già stare un po' meglio. Grazie, professore.
Credo che la sua capacità espositiva sia incredibile. Questo video è la migliore introduzione non solo all'Advaita Vedanta, ma anche alla cultura Hindu in generale che c'è su UA-cam.
Complimenti professore la sua chiarezza ed onestà intellettuale sono ammirevoli grazie
Grazie di cuore Prof. Rosaci. Sto imparando molto dalle sue conferenze 🙏
grandissimo, a novembre torno, dopo 5 anni, in India (nel tamil nadu) x tre mesi a fare esperienze nell ambiente dove la filosofia di shankara è ancora viva malgrado le. influenze occidentali di tre secoli di colonialismo, dove si riesce ancora a sentir il profumo della libertà e unione sapientemente descritto da sig Rosaci in questo bel discorso conciso ma che centra bene il pensiero antico
Mi sapresti indicare con precisione dove ?
Uno dei personaggi da far conoscere nella rete.Merita per le sue capacità di comunicare cose in cui crede e che ha studiato con passione.-Complimenti!!
Tutti questi argomenti e conoscenze dovrebbe essere inseriti nelle scuole , altro che storie false inventate . Non per giudicare , ma sarebbe ora di cambiare l'istruzione , ci sono tropi zombi in giro . Grazie per tutto questo lavoro e a quelli che danno una mano per la divulgazione ...
Concordo.Ormai quello che si impara nelle scuole sa di vecchio,ce' bisogno di rinnovo.
⁰per e cafe' e qqqqqqqqqq
Il colonialismo sarà anche finito a livello politico ma nell'immaginario si è triplicato... Chi di dovere ha tutto l'interesse a tenere nascoste queste conoscenze perché se le grandi masse venissero a conoscenza della saggezza dei veda la società occidentale imploderebbe dall' interno
❤
Bella proprio questa spiegazione dell'Advaita Vedanta semplice, profonda, precisa.. Complimenti Domenico...
Grazie Professore, Lei spiega i concetti in modo eccezionale. Soprattutto chiarisce il significato di alcune parole solitamente usate per descrivere le filosofie orientali che noi occidentali fraintendiamo.
Come disse il poeta Unamuno: la puntualità è la cortesia dei re, la chiarezza è la cortesia dei filosofi.
Grazie infinite Professore.
Bellissimo discorso, molto chiaro. GRAZIE!
Ancora una volta MERAVIGLIOSOOOO🌞Chi invece mette il prossimo like mi sa che è fottuto o...o forse no??
Chissà, magari in un qualche suo pregevole video ci sarà qualche accenno al significato ed il perché di quel famigerato numero👀😳
Grazie chiarissimo prof. Rosaci :)
Grazie per la completa introduzione all' Advaita Vedanta.
Stupenda esposizione !
Esposizione chiarissima! Grazie ❤
Meraviglioso, non aggiungo altro
Stupenda spiegazione. Grazie Professore.
Bravissimo divulgatore , complimenti e grazie.
Professore, le sue lezioni sono interessantissime e la ringrazio. Una curiosità: Spinoza, secondo lei, dove si colloca rispetto alla filosofia perenne? Ne fa parte? Se no: perché?
Molto interessante 👍🏻
Buongiorno Domenico... Ho scoperto il suo canale di recente e sto guardando numerose sue conferenze, tutte interessantissime. Avrei una domanda di carattere generale...come si concilia il concetto de "la separazione è un'illusione" e quindi del "tutto è uno" al fatto che per conoscere se stessi si dovrebbe, secondo alcuni, riuscire a guardarsi come dall'esterno, come fossimo "separati" addirittura da noi stessi, per osservare il proprio dolore ecc? Grazie e buona giornata
👏👏👏🙏
Come la pellicola di un ologramma spezzettata in minutissimi pezzi, dove Ogni infinitesimale frammento di tale pellicola contiene sia l immagine del frammento sia l immagine intera dell oggetto fotografato...È così? Grazie
❤❤❤❤
sto leggendo alcuni libri di ramesh s. balsekar (discepolo di Nisargadatta) non so se lei conosce questo autore. Se lo ha letto mi piacerebbe con oscere la sua opinione a riguardo perche' sono un po' perplessa.grazie e buon domenica.
Il pensiero di Ramesh Balsekar è sicuramente ispirato dall'Advaita, ma a mio avviso non ne contiene l'essenza più profonda. Ramesh crede e insegna che "la conoscenza è tutto", mentre il fondamento dell'advaita vedanta è che la più profonda forma di conoscenza è l'Essere, in cui ci si dovrebbe "riconoscere" piuttosto che pensarlo come una meta a cui tendere. Molti guru moderni, anche nel contesto induista, tendono a prendere molto sul serio il loro ruolo di maestri di una saggezza più rivelata (e quindi nascosta) che svelata, e quindi oggetto di una scoperta individuale. I Vedanta sono un viaggio "visionario", e l'Advaita è una semplice, spontanea accettazione di esistere in quanto natura, in quanto Tutto, in quanto Unità, e non un mero desiderio di conoscere ciò che da noi si considera separato. Ma questa è soltanto la mia visione delle cose, e non vuole essere una critica a Ramesh Balsekar, il cui pensiero e i cui scritti possono comunque contribuire ad avvicinarsi all'advaita vedanta. Ma avvicinarsi, osservo soltanto, non vuol dire comprenderne l'essenza.
Bellissimo davvero, chiedo se mi può indicare qualche libro per approfondire. Ringrazio in anticipo
Meraviglioso. Confermo che di Sankara non avevo mai sentito neppure parlare. Ho apprezzato molto la spiegazione simbolica della danza di Shiva, così come il parallelismo tra Brahman, Logos e Tao. Il "sacrificio per ricomporre Dioniso" può dunque esser visto come metro del soggetto individuale per la percezione delle realtà relativa?
Sublime
Una domanda. Ho sentito dire (in un video di un 'praticante' o comunque 'adepto' di un guru che segue l'Advaita Vedanta) che nell'Advaita Vedanta la divinità è sia impersonale che personale. In che senso eventualmente è da intendere quel 'personale', sempre che tale affermazione sia corretta? È per caso da intendersi 'personale' nel momento in cui si facesse esperienza intuitiva di quella Realtà Suprema o 'personale' perché anche noi siamo Quello per natura?
Oppure, sempre che sia, è altro ancora?
La visione Advaita considera l'esistenza di un Essere unico, del quale ogni ente individuale (compreso ogni essere umano) è manifestazione. Quindi ciò che viene chiamato Divinità è proprio questo Essere, che essendo universale non è personale (non è un singolo individuo, ma una collettività di individui), e tuttavia si manifesta nella singola persona, per cui possiamo dire che la singola persona è essa stessa la divinità, che si è fatta individuo. Il singolo individuo generalmente non è cosciente di questa sua divinità, e ogni processo di iniziazione all'elevazione spirituale è finalizzato a questa presa di coscienza, che si riassume nella seguente frase: L'atman (l'anima individuale) coincide con il Brahman (l'anima dell'Essere universale). Cordiali saluti.
Domenico Rosaci Video Grazie Professore.
Anche solo immaginare come Realtà ciò che ha descritto dona serenità.
la mente mente a un destino a venire la mente mente e proietta i nostri guai ne rimane un uomo all'esterno che perisce in eterno che scompare e riappare in gioco infinito di momenti inquieti
Cose il VImanikasciastra ? Veda significa ciò che è stato visto. in profonda meditazione l atman brahman
Conferenza molto bella! Una sola considerazione: quando dice che ..."NOI siamo gli artefici della nostra salvezza..." presuppone l'esistenza di un individuo separato con una volontà propria e libero di agire. Ma se TUTTO è brahman, e ogni cosa è sua diretta azione, in realtà non esiste più il libero arbitrio come normalmente viene inteso! Il libero arbitrio è anch'esso illusione!? Può meglio approfondire questo aspetto? Mille grazie :-)
Dal momento che dev'essere fatta una scelta tra una cosa o l'altra non vi é più libertà poiché costretto a prendere una scelta. Con la Vera conoscenza non serve fare scelte poiché Ogni gioco é il Suo gioco :)
Per l'appunto Shankara più che i Veda ha commentato ampiamente le Upanishad, Brahmasutra e Bhagavadgita.
viviamo tempi bui
a redel37 …. mi viene da sorridere , ma penso sempre che senza buio non c'è luce , ci vogliano i due , un ciclo che va e viene ...
@redel37 a mio parere sono tempi propizi per conseguire la cosiddetta illuminazione spirituale
grazie
molto interessante, grazie. come si chiama il bravo relatore?
Grazie a lei per l'attenzione. Il relatore è Domenico Rosaci
Bravo
E OSHO ? Almeno Jung e Mircea hanno fatto dei tentativi. ...
Osho è una reincarnazione di Shankara 😁
@@mariodefranceschi8875 direi proprio di no :) non si può lontanamente paragonare il Maestro Shankara con un business man come Osho.
@@lucastedile2322 haha è vero!!!!
@@mariodefranceschi8875 :D
Aryan invasion theory e none vero…. Falso…
Jnana si pronuncia ghiana e significa conoscenza
è vero, mi fece "dannare" un po' anche a me la pronuncia di Adhiyajna (il Signore del Sacrificio) quando affrontai la Gita le prime volte. A proposito, se leggerà il mio commento,Signor Rosaci, ha per caso una qualche intenzione di trattare la Bhagavad Gita in futuro? Sarebbe splendido. Dopo aver pagato il giusto tributo a Shiva (il dionisiaco?) sarebbe una bella chiusura del cerchio onorare Krishna (l'apollineo?). Le rinnovo la mia stima.
Ghiana è una delle pronunce possibili. L'india è grande e per la pronuncia di questa combinazione consonantica sono ammissibili pronunce diverse
La verità brilla di luce propria non ha bisogno di pubblicità. La luce allontana l'oscurità rende visibile ciò che è.
Penso anche io. Alla fine la verità trionferà... e anche certe manipolatrici seriali di anime, che chiamavano "rakshasa" i grandi maestri spirituali dell'India moderna, verranno illuminate pure loro e faranno ammenda per il male commesso su tanti adulti e bambini ingenui!!!
Jiva, non Jina
Jiva, certamente. Così è detto nel video (1:33:44), forse l'audio non è chiarissimo.
@@DomenicoRosaciVideo Si sente benissimo, ha pronunciato giusto: Jiva. Nel film "Adi Shankaracharya" di GV Iyer (girato in sanscrito) Sankara. è pronunciato con l'accento sulla "a" finale. Sarebbe quindi quella la pronuncia più esatta?
@@Andrea.comma22 comunque il sanscrito pronunciato da un Indiano di oggi risente delle lingue indiane moderne. In epoca antica questa lingua probabilmente non aveva neppure il concetto di accenti tonici, mentre i professori universitari di Sanscrito tendono a metterli come in Latino. La scelta fra queste tre opzioni, alla fine, rimane soggettiva
Abbiamo bisogno della realizzazione del Sé, della pura conoscenza di Sahaja Yoga. È così semplice .....
I Sahaja yoga purtroppo cercano sempre di farsi pubblicità a sproposito, invadendo maleducatamente tutti gli spazi possibili e immaginabili... anche da questo ci si fa un'idea di chi sono. Quando uno ha una verità da elargire, sa anche trovare il modo per farlo. Purtroppo, anche l'hinduismo ha i suoi testimoni di Geova...
Sankara non era un filosofo, ha solo esposto il veda senza metterci nulla di suo. Cominciamo male...
Prova a studiare meglio :)
@@lucastedile2322 io ho studiato abbastanza, a differenza degli imbecilli che confondono una dottrina metafisica con della profana filosofia.
@@lucadalesio6607 quindi i commentari di Shankara non sono di Shankara ?
@@lucastedile2322 quando dico che non ci ha messo nulla di sua intendo dire che di certo non è sankara che ha inventato la metafisica, al massimo ha esposto ed adattato la strada per raggiungere la conoscenza. I veda, così come qualsiasi altra dottrina iniziatica, non hanno nulla a che vedere con la filosofia.
@@lucadalesio6607 1. Shankara era un filosofo , se non sai cosa sia un filosofo , prova a cercare su Google , di sicuro vedrai che corrisponde al personaggio di Shankara , poiché Shankara era anche un filosofo.
2. Nessuno dice che Shankara abbia inventato né la metafisica (che non si inventa , é un approccio filosofico alla realtà) e neppure ha inventato l'Advaita Vedanta (che non si inventa, anche questo é un approccio alla vita).
3. I Veda sono una raccolta di testi antichissimi, estremamente ampi come struttura...