In Francia c'è un sistema Paese , uno scheletro politico e istituzionale solido e funzionante da 70 anni . Noi nel 2024 non abbiamo una legge elettorale valida , siamo frammentati in ogni settore economico e litighiamo ancora oggi su tutto . Il risultato è quello che abbiamo visto nel tuo video
Nella Pubblica Amministrazione. erano più seri di noi già 40 anni fa. Noi non siamo in grado di fare alcune cose. Abbiamo dei picchi incredibili, ma mediamente siamo assai più mediocri degli, ad esempio, inglesi. Come popolo purtroppo siamo generosi ed è una qualità, ma anche3 molto ipocriti e questo è un vulnus. Al netto dei limiti delle generalizzazioni, certo. I francesi per alcune cose ci somigliano, per altre purtroppo non gli somigliamo.
il problema è la gente, secondo me. Anche l'antipolitica ci serve a dimenticare che probabilmente i ns politici sono una versione leggermente migliorata dei loro elettori tipo. Pensa come siamo messi. Poi, certo, la generosità è uno dei nostri plus, ma dimentichiamo i minus.
Io Vivo in Francia da 10 anni ormai. Con tutti i pro e i contro sinceramente la qualità di vita é simile all'Italia, e sur certe cose penso il nostro paese sia meglio, mia moglie é Prof e ti posso dire che la situazione delle scuole é drammatica, gli ospedali anche. Politicamente é uguale all'Italia e soprattutto negli ultimi anni Macron usa l'articolo 49.3 per fare passare leggi anche quando non ha la maggioranza in parlamento, la democrazia? Ci sono le stesse situazioni losche a livello di grandi società, banche e politici... in pratica stessa merda, non vedo molte differenze.
Caro Marcel, ottimo video. Secondo me è molto semplice. l'Italia è un paese "nuovo" che ha 150 anni ed è molto frammentato. Mentre in Francia c'è un senso di unità e nazionalità che c'è la sognamo. Esempio tra le varie aziende che hai citato molte erano venete, romane, torinesi, "non italiane" appunto. Aziende che funzionavano perfettamente in quell'area. E a livello nazionale probabilmente creavano invidia, malcontento e non ricevevano particolari incentivi o supporti come invece succede per una società di successo francese o altre nazionalità. L'unica eccezione è la fiat o FCA che è stata salvata dallo stato decine di volte. Ma le altre aziende invece sono state trattate come aziende straniere dal nostro caro governo. Quindi in totale balia del primo investitore straniero con il portafoglio gonfio. Altro fattore determinante è stato l'euro che ha reso le nostre aziende meno competitive quindi più invogliate a svendere.
@@titanio784Non è una questione di essere “giovani”, ma di essere omogenei sul piano sociale, culturale, comportamentale e valoriale. La Germania presenta moderate differenze interne e funziona grazie al federalismo, l’Italia è letteralmente un melting pot culturale che va dal Tirolo alla Sicilia ed è per sua natura fortemente litigioso.
Caro Marce, ottimo video. Secondo me è molto semplice. l'Italia è un paese "nuovo" che ha 150 anni ed è molto frammentato. Mentre in Francia c'è un senso di unità e nazionalità che c'è la sognamo. Esempio tra le varie aziende che hai citato molte erano venete, romane, torinesi, "non italiane" appunto. Aziende che funzionavano perfettamente in quell'area. E a livello nazionale probabilmente creavano invidia, malcontento e non ricevevano particolari incentivi o supporti come invece succede per una società di successo francese o altre nazionalità. L'unica eccezione è la fiat o FCA che è stata salvata dallo stato decine di volte. Ma le altre aziende invece sono state trattate come aziende straniere dal nostro caro governo. Quindi in totale balia del primo investitore straniero con il portafoglio gonfio. Altro fattore determinante è stato l'euro che ha reso le nostre aziende meno competitive quindi più invogliate a scendere.
r5886 aggiungerei che le regioni tedesche sono simili a quelle del nord italia. Mentre essendolitalia una nazione 'verricale' che si sviluppa dall'austria al marocco (escludendo il mare) le differenze storiche culturali e il modo di pensare e' ancora cosi diverso che e' appunto tutto disgregato.
Credo ci sia un piccolo errore nel video. Bottega Veneta non può espandersi negli anni 70 se è nata nel 1996. Ed effettivamente su Wikipedia riporta il 1966 come anno di fondazione. P.S. bel video come sempre ❤
comunque la gioconda non c'è stata rubata, leonardo stesso la portò in Francia e li l'ha venduta o data in dono, non si sà di preciso. Ma non è stata rubata. La gioconda è francese.
Sarà anche francese ma non fatta da un francese. E la cosa bella è che il quadro più importante del Lourdes, se non del mondo, è stata fatta da un italiano.
Ciao Marcello, credo ci siano un po’ di imprecisioni. 1) Per arrivare a Bottega Veneta, Kering ha comprato Gucci, e ha usato la cassa di Gucci per comprare Bottega Veneta. Ancora oggi Kering possiede i due marchi, e Gucci è diventato il più grande asset del gruppo. Diverso il discorso di Fendi, dove LVMH ha comprato le quote che aveva Prada in Fendi. LVMH non è stata mai proprietaria di Prada, oggi quotata in borsa e ancora in mano al duo Miuccia (Bianchi) Prada e Patrizio Bertelli. Stellantis francese? Ma quando? Stellantis è un gruppo dove sicuramente non c’è un padre-padrone con più del 50% del diritto di voto, ma il potere (relativo) è in mano alla Exor della famiglia Agnelli, e nello specifico a J. Elkann, il quale controlla la Dicembre (grazie ai fratelli), che ha la maggioranza relativa della Giovanni Agnelli BV, a sua volta detentrice del comando della Exor. Insomma è l’unico caso dove un italiano gestisce un gruppo con dentro delle aziende francesi così importanti.
@@Kristnoein che modo lo stato francese controlla Stellantis se le loro quote (6,2%) della società sono meno della metà di quelle degli Elkann (14,4%)?
Marcello continua così il tuo canale cresce a vista d'occhio hai un modo di comunicare giovanile e leggero che non stanca mai starei ore ad ascoltarti! Di questo passo tra qualche mese sarai uno degli influenzer/ youtuber più quotati complimenti!
I francesi sono più bravi di noi nel gestire grandi aziende e migliorare le dinamiche interne aumentando la produttività per esempio. Noi siamo più bravi a inventare nuove aziende e nella ricerca ma questo non si vede in Italia perché si punta poco sull'innovazione, ma quando gli italiani vanno all'estero eccellono esattamente in questo: ricerca in azienda già avviate o creazione di nuove start-up innovative
Non la vedo proprio così. Cioè sappiamo creare, ma poi la maggior parte non vuole superare un determinato livello, vuoi per il braccino corto o per pigrizia nostra
@@davidebettin7100 non vuole ingrandirsi per non pagare troppe tasse, e poi si ha il terrore di quotarla in borsa per il rischio di perdere il controllo
Secondo me tra le cause c'è da includere anche un certo provincialismo italiano, che non sa (più) pensare in grande. E' vero che a volte le scalate da parte di altre aziende sono ostili (con tecniche finanziarie poco chiare) ma molto spesso, più semplicemente l'imprenditore italiano preferisce prendere i soldi e mollare. Se invece non mollano allora le loro aziende restano in ambito locale o al massimo nazionale.
quando le imprese francesi si muovono all'estero, lo fanno con dietro lo Stato che fa sistema. Ad esempio, sei uno stato del Golfo che vuole acquisire aerei francesi? ecco che prima si muove l'ambasciatore, poi va Macron in visita ufficiale e poi ci si presenta con il pacchetto completo: "compri tot aerei con finanziamento da parte delle banche francesi già pronto per la firma...". La Francia sis sta anche muovendo per creare il mercato azionario unico europeo con Euronext, mentre Borsa Italiana è da sempre sottocapitalizzata (troppo capitalismo familiare, troppi padroncini che vogliono essere i soli a comandare nel loro capannone...)
Finché rimangono in mano a gruppi Europei va tutto bene, il problema è se entrano in gioco o vengono influenzate da gruppi extraeuropei o russi, questo è un fenomeno da combattere e condannare non le acquisizioni francesi
Si chiama libero mercato zio, quello che in 50 anni ci ha permesso di uscire dalla miseria endemica in cui il nostro paese marciva da secoli e di arrivare tra le prime 10 economie mondiali. Se preferisci il controllo totale dello stato in economia allora ti suggerisco di trasferirti in un paese comunista...
Piccola precisazione, Bottega veneta nasce nel 1966, non nel 1996. Non avrebbe senso che negli anni 70 un'azienda si espande internazionalmente senza neanche esistere.
Il video è la prova che il mercato italiano è polverizzato quindi libero e che invece il mercato cosiddetto "libero capitalista" vuole tende in realtà a creare un mercato oligarchico e monopolista con tutto ciò che ne segue.
In Francia c'è un sistema Paese , uno scheletro politico e istituzionale solido e funzionante da 70 anni . Noi nel 2024 non abbiamo una legge elettorale valida , siamo frammentati in ogni settore economico e litighiamo ancora oggi su tutto . Il risultato è quello che abbiamo visto nel tuo video
Nella Pubblica Amministrazione. erano più seri di noi già 40 anni fa. Noi non siamo in grado di fare alcune cose. Abbiamo dei picchi incredibili, ma mediamente siamo assai più mediocri degli, ad esempio, inglesi. Come popolo purtroppo siamo generosi ed è una qualità, ma anche3 molto ipocriti e questo è un vulnus. Al netto dei limiti delle generalizzazioni, certo.
I francesi per alcune cose ci somigliano, per altre purtroppo non gli somigliamo.
il problema è la gente, secondo me. Anche l'antipolitica ci serve a dimenticare che probabilmente i ns politici sono una versione leggermente migliorata dei loro elettori tipo. Pensa come siamo messi. Poi, certo, la generosità è uno dei nostri plus, ma dimentichiamo i minus.
E non ci sono più le mezze stagioni
@@emanuele676 Vero. Nevica ad Aprile e ci sono 20 gradi a novembre !
Io Vivo in Francia da 10 anni ormai.
Con tutti i pro e i contro sinceramente la qualità di vita é simile all'Italia, e sur certe cose penso il nostro paese sia meglio, mia moglie é Prof e ti posso dire che la situazione delle scuole é drammatica, gli ospedali anche. Politicamente é uguale all'Italia e soprattutto negli ultimi anni Macron usa l'articolo 49.3 per fare passare leggi anche quando non ha la maggioranza in parlamento, la democrazia? Ci sono le stesse situazioni losche a livello di grandi società, banche e politici... in pratica stessa merda, non vedo molte differenze.
in italia c'è ZERO gioco di squadra
ci troviamo poi deboli e attaccabili
abbiamo una mentalità provinciale
Caro Marcel, ottimo video. Secondo me è molto semplice. l'Italia è un paese "nuovo" che ha 150 anni ed è molto frammentato. Mentre in Francia c'è un senso di unità e nazionalità che c'è la sognamo. Esempio tra le varie aziende che hai citato molte erano venete, romane, torinesi, "non italiane" appunto. Aziende che funzionavano perfettamente in quell'area. E a livello nazionale probabilmente creavano invidia, malcontento e non ricevevano particolari incentivi o supporti come invece succede per una società di successo francese o altre nazionalità. L'unica eccezione è la fiat o FCA che è stata salvata dallo stato decine di volte. Ma le altre aziende invece sono state trattate come aziende straniere dal nostro caro governo. Quindi in totale balia del primo investitore straniero con il portafoglio gonfio. Altro fattore determinante è stato l'euro che ha reso le nostre aziende meno competitive quindi più invogliate a svendere.
Luoghi comuni e banalità ne abbiamo?.. la Germania è una nazione ancora più giovane, eppure non hanno i nostri problemi...
@@titanio784Non è una questione di essere “giovani”, ma di essere omogenei sul piano sociale, culturale, comportamentale e valoriale. La Germania presenta moderate differenze interne e funziona grazie al federalismo, l’Italia è letteralmente un melting pot culturale che va dal Tirolo alla Sicilia ed è per sua natura fortemente litigioso.
@@titanio784 hai capito tutto, grazie della spiegazione
"quando ero piccolo"... io fino ad un anno fa ho chiamato LeRoy Merlin... "lerdhammer land", poi ho avuto una illuminazione!
Caro Marce, ottimo video. Secondo me è molto semplice. l'Italia è un paese "nuovo" che ha 150 anni ed è molto frammentato. Mentre in Francia c'è un senso di unità e nazionalità che c'è la sognamo. Esempio tra le varie aziende che hai citato molte erano venete, romane, torinesi, "non italiane" appunto. Aziende che funzionavano perfettamente in quell'area. E a livello nazionale probabilmente creavano invidia, malcontento e non ricevevano particolari incentivi o supporti come invece succede per una società di successo francese o altre nazionalità. L'unica eccezione è la fiat o FCA che è stata salvata dallo stato decine di volte. Ma le altre aziende invece sono state trattate come aziende straniere dal nostro caro governo. Quindi in totale balia del primo investitore straniero con il portafoglio gonfio. Altro fattore determinante è stato l'euro che ha reso le nostre aziende meno competitive quindi più invogliate a scendere.
@@frankmazda anche la Germania è un paese giovane
@@marcor5886 infatti in questo video si parla di Francia che ruba all'Italia. La Germania non c'entra.
r5886 aggiungerei che le regioni tedesche sono simili a quelle del nord italia. Mentre essendolitalia una nazione 'verricale' che si sviluppa dall'austria al marocco (escludendo il mare) le differenze storiche culturali e il modo di pensare e' ancora cosi diverso che e' appunto tutto disgregato.
@@frankmazda in realtà Milano è peggio del Marocco, ci ho vissuto cinque anni
Credo ci sia un piccolo errore nel video. Bottega Veneta non può espandersi negli anni 70 se è nata nel 1996. Ed effettivamente su Wikipedia riporta il 1966 come anno di fondazione.
P.S. bel video come sempre ❤
comunque la gioconda non c'è stata rubata, leonardo stesso la portò in Francia e li l'ha venduta o data in dono, non si sà di preciso. Ma non è stata rubata. La gioconda è francese.
Sarà anche francese ma non fatta da un francese. E la cosa bella è che il quadro più importante del Lourdes, se non del mondo, è stata fatta da un italiano.
Ciao Marcello,
credo ci siano un po’ di imprecisioni.
1) Per arrivare a Bottega Veneta, Kering ha comprato Gucci, e ha usato la cassa di Gucci per comprare Bottega Veneta.
Ancora oggi Kering possiede i due marchi, e Gucci è diventato il più grande asset del gruppo.
Diverso il discorso di Fendi, dove LVMH ha comprato le quote che aveva Prada in Fendi.
LVMH non è stata mai proprietaria di Prada, oggi quotata in borsa e ancora in mano al duo Miuccia (Bianchi) Prada e Patrizio Bertelli.
Stellantis francese? Ma quando?
Stellantis è un gruppo dove sicuramente non c’è un padre-padrone con più del 50% del diritto di voto, ma il potere (relativo) è in mano alla Exor della famiglia Agnelli, e nello specifico a J. Elkann, il quale controlla la Dicembre (grazie ai fratelli), che ha la maggioranza relativa della Giovanni Agnelli BV, a sua volta detentrice del comando della Exor.
Insomma è l’unico caso dove un italiano gestisce un gruppo con dentro delle aziende francesi così importanti.
Stellantis è sotto il controllo dello stato francese.
Ma quindi qual'è la verità?
@@Kristnoe in che modo? Puoi argomentare?
Il governo francese ha quote di Stellantis, quello italiano, no.
@@Kristnoein che modo lo stato francese controlla Stellantis se le loro quote (6,2%) della società sono meno della metà di quelle degli Elkann (14,4%)?
Rimane soltanto la Luxottica e la Ferrero….almeno si prendessero anche qualche politico😩
La Giorgio Armani? Marcegaglia? E altre 100 per fortuna…
Marcello continua così il tuo canale cresce a vista d'occhio hai un modo di comunicare giovanile e leggero che non stanca mai starei ore ad ascoltarti! Di questo passo tra qualche mese sarai uno degli influenzer/ youtuber più quotati complimenti!
dopo la citazione sono dovuto per forza andare a rivedermi Leeroy ❤
I francesi sono più bravi di noi nel gestire grandi aziende e migliorare le dinamiche interne aumentando la produttività per esempio. Noi siamo più bravi a inventare nuove aziende e nella ricerca ma questo non si vede in Italia perché si punta poco sull'innovazione, ma quando gli italiani vanno all'estero eccellono esattamente in questo: ricerca in azienda già avviate o creazione di nuove start-up innovative
Non la vedo proprio così. Cioè sappiamo creare, ma poi la maggior parte non vuole superare un determinato livello, vuoi per il braccino corto o per pigrizia nostra
@@davidebettin7100 non vuole ingrandirsi per non pagare troppe tasse, e poi si ha il terrore di quotarla in borsa per il rischio di perdere il controllo
Ciao Marcello, video interessante, ti do spunto per altri video, uno sulle aziende di Berlusconi e il 2 approfondimento sulle banche.
Secondo me tra le cause c'è da includere anche un certo provincialismo italiano, che non sa (più) pensare in grande. E' vero che a volte le scalate da parte di altre aziende sono ostili (con tecniche finanziarie poco chiare) ma molto spesso, più semplicemente l'imprenditore italiano preferisce prendere i soldi e mollare. Se invece non mollano allora le loro aziende restano in ambito locale o al massimo nazionale.
latalis non possiede solo le aziende che ai menzionate ma molte altre aziende italiane come parmalat, polengli, latte oro, latte sole e molte altre.
quando le imprese francesi si muovono all'estero, lo fanno con dietro lo Stato che fa sistema.
Ad esempio, sei uno stato del Golfo che vuole acquisire aerei francesi? ecco che prima si muove l'ambasciatore, poi va Macron in visita ufficiale e poi ci si presenta con il pacchetto completo: "compri tot aerei con finanziamento da parte delle banche francesi già pronto per la firma...".
La Francia sis sta anche muovendo per creare il mercato azionario unico europeo con Euronext, mentre Borsa Italiana è da sempre sottocapitalizzata (troppo capitalismo familiare, troppi padroncini che vogliono essere i soli a comandare nel loro capannone...)
Borsa italiana sta già in gruppo euronext
Finché rimangono in mano a gruppi Europei va tutto bene, il problema è se entrano in gioco o vengono influenzate da gruppi extraeuropei o russi, questo è un fenomeno da combattere e condannare non le acquisizioni francesi
Anche la Gioconda è stata venduta, non ceduta. Quindi è la stessa identica cosa.
Infatti. È incredibile che ancora gira sta leggenda che sia stata rubata...
Altra imprecisione.
Leroy Merlin (Italia) non si è mai fusa con La Rinascente, bensì hanno fatto una joint-venture insieme per detenere Brico
Anche Decathlon è francese.
Raccontate meglio la storia di Fiat, magari in un video dedicato 😊
E Banca Nazionale del Lavoro???
Grazie Marcello per averci ricordato che sei nato nel 1997 e le tue prime esperienze 😂😂😂
Perché i francesi ci mettono i soldi, noi le chiacchiere
lo stato dovrebbe impedire tutte queste acquisizioni
@samueledecarli1800 benvenuto nel mercato libero europeo
Si chiama libero mercato zio, quello che in 50 anni ci ha permesso di uscire dalla miseria endemica in cui il nostro paese marciva da secoli e di arrivare tra le prime 10 economie mondiali. Se preferisci il controllo totale dello stato in economia allora ti suggerisco di trasferirti in un paese comunista...
Parmalat > Lactalis / Luxottica > Essilor ecc. ecc......
Venarìa...
Potevi partire da Parmalat ...,
gran bell'affare !
Io frequentò per lo più negozi cinesi dunque anche i francesi s'attaccano
Piccola precisazione, Bottega veneta nasce nel 1966, non nel 1996. Non avrebbe senso che negli anni 70 un'azienda si espande internazionalmente senza neanche esistere.
Non hai citato Parmalat
Il video è la prova che il mercato italiano è polverizzato quindi libero e che invece il mercato cosiddetto "libero capitalista" vuole tende in realtà a creare un mercato oligarchico e monopolista con tutto ciò che ne segue.
non è buono...
😡 'Promo sm'
La Gioconda è francese...
Almeno noi il bidet lo facciamo 😘
Perché sono più svegli di noi
per distruggerci
beh i francesi non sono in grado ddi creare e devono comprare
rubare
Ecco le capre con sembianze umane che usano una tastiera.
I francesi sono capaci di creare e di essere efficienti per questo ora hanno i soldi per comprare le poche cose italiane buone
I francesi sono capaci di creare, e infatti hanno creato uno Stato che funziona.
si vede che evidentemente non conosci nulla sulla Francia per uscirtene con una tale castronata