Ciao, Burebista viveva ai tempi di Cesare infatti si era schierato con Pompeo, lo stesso Burebista è stato assassinato lo stesso anno di Cesare. Decebalo arriva quasi 100 anni dopo ed era figlio di Scorilo. La prima mappa che hai fatto vedere raffigura la provincia romana della Dacia, il regno Geto-Dacico in realtà era molto più grande, hanno calcolato che i romani conquistarono circa il 14% dellintero Regno. Purtroppo è stato smarrito il de bello dacico quindi le parole vere di traiano non sono rimaste. Osserva quante statue hanno fatto i romani in onore dei daci in Italia è pieno.
Roberto, grazie dal profondo del mio cuore per quello che fai. È molto chiaro che ami il tuo paese ei tuoi antenati, ma presenti il corso degli eventi senza pregiudizi e senza disprezzo per gli avversari. Onore a te!
Una cosa che trovo spettacolare è che i romani rimasero poco più di un secolo prima che Aureliano evacuasse la Dacia. Tuttavia, la lingua rumena è rimasta fedele alla latinità. In Gran Bretagna, i romani rimasero per quasi quattro secoli, ma la sovrastruttura della lingua latina in inglese è scomparsa. In realtà, se non fosse per l'invasione normanda, oggi sarebbe ancora peggio. I rumani sonno davvero troppo fedele.
Scomparsa la lingua latina in Inghilterra? Ma se l'80% delle parole derivano dal latino! Poi, e' difficile dire quanto di tale influenza fu "diretta" e quanto mediata dall'antico francese dei normanni.
@@paolofranceschi816 secondo me è l'influenza dei Normandia francesi se no la lingua sarebbe simile al tedesco o al danese. Comunque è un a lingua germanica, se non lo conosci non puoi capire quello che dicono, mentre con il francese ma ancor di più lo spagnolo uno può capire bene o male quello che dicono
@@giovannipetrosillo8237 la genesi della lingua inglese è oltremodo complessa: nel substrato celtico si sono via via innestati il latino, il danese antico, il sassone antico e il francese antico. Inoltre la reciproca intelleggibilita' non è un fatto determinante al fine di stabilire il grado di parentela di una lingua con un'altra. Per esempio, inglese e tedesco sono scarsamente intelleggibili tra loro pur essendo considerate entrambe lingue neogermaniche, così come rumeno (per restare in tema) e italiano che sono lingue neolatine.
Finalmente!! Erano anni che aspettavo una narrazione della guerra dacica! E pensare che passo davanti alla colonna traiana almeno due volte a settimana 😅
Roberto sei un grande "condottiero", ci guidi magistralmente nella storia dei nostri avi. È un grande piacere seguirti. Con la tua perizia e la tua passione, in altri tempi, ti avrebbero seguito ovunque i legionari!
14:50 Il ponte è il più lungo mai costruito nell'antichità, più grande di quello costruito 150 anni prima da Cesare sul Reno. Il ponte era lungo 800 metri, e si trovava al confine tra l'attuale Romania e la Bulgaria. Un'opera ingegneristica incredibile per quei tempi.
Ciao, Larry. Il grande ponte di Drobeta (Turnu - Severin) era più grandioso di quanto immaginiamo. Era lungo 1134 metri, poggiava su 20 enormi piloni di pietra distanti 50 metri l'uno dall'altro. Due fortezze legionarie ne proteggevano le teste. La struttura ad arcate era costruita in legno per poter essere abbattibile in caso di emergenza. Gli studiosi per decenni non sono riusciti a capire come fecero i Romani a costruire i piloni in un fiume largo e profondo come il Danubio. La prospezione aerea sembra portare a un'ipotesi sconcertante: deviarono temporaneamente il corso del fiume. Incredibili Romani!! Nella prima guerra dacica (101) come sai l'attacco fu portato mediante due lunghissimi ponti di barche, gettati nei pressi di due fortezze legionarie, rispettivamente Viminacium e Ratiaria. L'esercito che partì da quest'ultima base era destinato, sembra, ad effettuare una manovra diversiva dalla Mesia Inferiore, allo scopo di disorientare e dividere le forze nemiche. Vale!!
Complimenti Roberto!! Ho visto quasi tutti i tuoi video, soprattutto quelli della storia romana.Sei veramente molto esplicito,chiaro e dettagliato.Bravissimo!!
Argomento complesso e di enorme interesse: lo dimostrano i numerosi e meritati apprezzamenti da parte degli spettatori. La tua opera di divulgazione storica è meritoria di per sé, e non smetterò mai di ringraziarti. Vorrei partecipare al dibattito. a) Burebista è il vero fondatore della potenza dacica, ma visse nel I° sec. a.C. e salì al potere, sembra, nell'82. Sotto di lui ci fu un primo scontro con un esercito romano, e Lucio Antonio Ibrida, luogotenente di Lucullo, ne uscì sconfitto. Cesare, poco prima di essere ucciso, stava ammassando enormi forze (12 legioni) nei balcani, ufficialmente per una grande spedizione contro i Parti, ma anche, sembra, per impartire una dura lezione a Burebista, che, oltre che avere battuto un esercito romano, durante la guerra civile si era schierato con Pompeo. Ma sia Cesare che Burebista finirono assassinati nello stesso anno (44 a. C.). b) Il predecessore diretto di Decebalo fu un altro sovrano, noto come Duras (o Diurpaneus), che inflisse devastanti sconfitte agli eserciti romani all'epoca dei Flavi. Nel 70 il legatus della Mesia, Fonteio Agrippa, fu battuto e ucciso, e i comandanti romani riuscirono a stento a ristabilire la situazione. Nell'anno 85 un altro governatore della Mesia, Oppio Sabino, fu attaccato e subì la stessa sorte. Domiziano decise la controffensiva affidando il comando al valente prefetto del pretorio Cornelio Fusco, che schierò anche un notevole contingente di pretoriani, cioè truppe di élite. Disgraziatamente Fusco si fece sorprendere in una imboscata da parte dei Daci, e anche questa volta la sconfitta fu totale. Fusco rimase ucciso e una intera legione fu distrutta: si trattava della V Alaudae, una gloriosa unità formata da Cesare durante la guerra gallica, che scompariva così dalla storia romana (l'altra unità col numero V, la Legio V Macedonica, ebbe invece una carriera lunghissima, essendo ancora attestata in epoca bizantina). Fusco fu vendicato dopo un paio d'anni nella brillante campagna guidata da Tettio Giuliano, che, oltrepassato il Danubio, inflisse ripetute sconfitte ai Daci riuscendo a penetrare vittoriosamente fino alla capitale Sarmizegetusa. Le fonti ci informano che Traiano, quando seppe di essere stato nominato imperatore da Cocceio Nerva, si trovava in Germania. Dopo avere sistemato le difese su quel confine, volle trasferirsi sul fronte danubiano ancor prima di recarsi a Roma, pianificando subito una enorme campagna contro i Daci. Le esperienze passate non ammettevano altre soluzioni, poiché i Daci rappresentavano un pericolo grave e imminente. Le truppe ammassate sul Danubio provenivano principalmente dalle unità stanziate in Mesia e nel Norico, ma gli archeologi e gli epigrafisti hanno riscontrato unità provenienti da ogni parte dell'impero, persino dalla Britannia, composte da nativi("Cohortes Brittonum"). Si sono scoperte "truppe speciali", come le cosiddette "cohortes equitatae", particolari unità miste di fanteria e di cavalleria, particolarmente adatte al territorio montuoso della Dacia, oppure unità di lancieri a cavallo, le "cohortes milliariae contariorum" (il "contus" era una lunga lancia portata da questi cavalieri). E naturalmente, coorti di frombolieri balearici e di arcieri osroeni (quelli rappresentati nel film "Il gladiatore"). c) Nel 101 i Romani partirono all'attacco, gettando due lunghissimi ponti di barche sul Danubio, nei pressi di due campi legionari, rispettivamente Viminacium e Ratiaria. Sembra che il "corpo d'armata" partito da Ratiaria avesse il compito di effettuare una manovra diversiva dalla Mesia Inferiore, allo scopo di dividere le forze nemiche. La battaglia di Tapae deve essere stata accanita e feroce, con gravi perdite da entrambe le parti. Traiano volle erigere ad Adamklisi quello che ci è noto come "Tropaeum Traiani", in onore dei caduti romani nelle guerre daciche. Il monumento fu costruito sul luogo di un precedente cenotafio, eretto a suo tempo in memoria di 3000 legionari morti in combattimento. d) il monumento di Adamklisi è interessantissimo per vari motivi. Lo stile dei bassorilievi è piuttosto rozzo rispetto alle raffinate scene della Colonna Traiana, ma estremamente realistico. Ci dà una immagine del vero aspetto dei legionari stanziati nelle zone "operative". Sulla Colonna i legionari indossano invariabilmente la corazza a lamine (lorica segmentata), mentre gli ausiliari portano sempre la maglia di ferro (lorica hamata). Si tratta però di una divisione schematica, ad uso del pubblico che, dalle finestre della biblioteca del Foro Traiano, osservava il "racconto" . Nelle metope del Tropaeum Traiani, viceversa, la lorica segmentata è totalmente assente, e i legionari portano la lorica hamata, o quella a placche metalliche (lorica squamata) ma sono tutti pesantemente corazzati. Si vedono chiaramente gli elmi con un rinforzo cruciforme sulla calotta, contro la terribile spada dacica, la "manica" in lamine a protezione del braccio destro, gli schinieri (ocreae) a protezione delle gambe. Inoltre, un interessantissimo rilievo (incompleto) proveniente da Alba Julia (nel nord della Dacia) mostra un legionario che porta una gorgiera metallica a difesa del collo. e) La Dacia fu divisa in una parte nord (Superior) e una parte sud (Inferior). A ovest e a est della provincia, allo scopo di controllare le bellicose tribù degli Yazigi e dei Roxolani (che avevano prestato aiuto a Decebalo) i Romani stabilirono due zone di influenza, denominate rispettivamente: Pars Moesiae Superiori Adtributa e Pars Moesiae Inferiori Adtributa. Sucessivamente la provincia fu divisa (probabilmente da Antonino Pio) in tre distretti: Porolissensis, Apulensis, Maluensis, da nord a sud. La Dacia Porolissensis fu abbandonata da Gallieno attorno al 260, mentre nel 271 Aureliano decise di evacuare tutta la Dacia, troppo difficile ormai da difendere. Va detto comunque che dal 311 Costantino intraprese una serie di operazioni militari contro i barbari oltre il Danubio, riportando sotto il controllo romano buona parte della Dacia e delle zone adiacenti. f) Due curiosità. Gli archeologi hanno ritrovato un documento eccezionale: la stele funeraria di Cladius Maximianus, il soldato di cavalleria che catturò materialmente Decebalo (lo si evince dall'epigrafe). Inoltre, Traiano, forse già prima di partire dalla Germania, arruolò una nuova legione, la XXX Ulpia, a guardia del basso Reno. Alcuni anni fa gli archeologi trovarono, presso la cittadina tedesca di Niedermormter (Xanten) un elmo legionario di stupenda fattura. Esso reca il nome del legionario (L. Sollionius Superius) nonché in nome dell'unità: la Lagio XXX Ulpia!! Scusate se mi sono dilungato ma l'argomento è troppo interessante...Vale!!
Ottima spiegazione. Ogni volta che penso alla grande spedizione di Giulio Cesare, mi viene da piangere. In effetti, Cesare prevedeva di arrivare in Partia, entrando da nord, e durante la marcia, aveva in mente di conquistare tutti i territori tra i Balcani ed il Mar Caspio. Arrivati a quel punto, le forze Romane, svoltando a destra, quindi verso sud ed usando l'Armenia come base logistica, sarebbero calati sulla Partia, appunto, da Nord. Nel contempo le legioni dislocate in Siria, si sarebbero mosse verso est. Che grande impresa sarebbe stata se si fosse fatta e se fosse riuscita... vado un attimo a piangere :-) :-) :-)
Grazie mille per aver riportato con precisione tutto quello che hai scritto, molto interessante, non mi ha annoiato per niente e io che provengo da quel popolo sono fiera perché ha fatto tutto il possibile a quei tempi per non essere sottomessi. Un saluto rispettoso, adesso vivo in Italia da 41 anni e la considero il mio paese ma certe cose non si dimenticano, me le porto come un bagaglio della mia cultura. Ho 72 anni ma ancora sono curiosa di conoscere ancora tante cose
@@antoniopalumbo7326 La storia romana presenta alcune occasioni mancate, che se fossero andate a buon fine avrebbero dato una svolta decisiva alla storia occidentale. Una è proprio l'impresa progettata da Cesare contro il regno dei Parti. Ci si potrà sempre domandare quali sarebbero state le conseguenze. Intanto, il regno Sassanide non sarebbe mai esistito, e quindi nemmeno la plurisecolare serie di guerre, prima con l'impero romano, poi con quello bizantino, guerre che furono estremamente dispendiose in termini di uomini e risorse. Il controllo romano dell'altopiano iranico avrebbe incrementato i commerci e i contatti con l'estremo oriente, in particolare con l'India e la Cina. Tuttavia, il parere di molti storici è che Roma aveva certamente le forze militari per occupare la Partia, ma non per mantenerla, in quanto esisteva un rapporto tra il necessario e il possibile. In altre parole, amministrare un territorio così vasto, con tradizioni così radicate e per di più molto decentrato rispetto al mediterraneo avrebbe presentato difficoltà insormontabili, anche se si può avere la massima fiducia nel genio amministrativo (oltre che militare) di Cesare. Traiano iniziò la guerra in oriente partendo proprio dal nord, cioè dall'Armenia, inserendosi abilmente nelle questioni dinastiche dei regno partico. Il re Cosroe aveva violato il trattato di Nerone, in vigore dal 66, insediando il nipote Parthamasiris sul trono armeno, in contrasto con l'altro nipote Axidares, filoromano. Traiano, partito nel 113, già l'anno seguente aveva il controllo dell'Armenia. Partì poi verso il sud, proprio secondo il piano di Cesare. Vi furono due corpi di spedizione: uno marciò lungo l'Eufrate, l'altro lungo il Tigri e si spinse oltre, nell'Assiria. Furono conquistate le città di Seleucia e Ctesifonte (capitale partica), si raggiunse il golfo persico e, concluse le operazioni, l'imperatore con l'esercito svernò a Babilonia. Un enorme successo militare e organizzativo, in cui le truppe erano state costantemente rifornite per via fluviale. Tuttavia ben presto inziarono le difficoltà. Una città, Hatra, continuava a resistere e non sarebbe mai stata espugnata (successe anche a Settimio Severo, alcuni decenni più tardi). Inoltre, scoppiò una furiosa rivolta ebraica. In quest'ultima c'era anche una motivazione commerciale. Con la vittoria romana, gli ebrei perdevano il controllo sulle vie carovaniere e in particolare la città di Dura-Europos. Il gande imperatore romano mostrò la sua saggezza: il calcolo responsabile delle risorse lo indusse alla rinuncia, che sarebbe stata attuta da Adriano. Questo per quanto riguarda la questione Partica. Un'altra rinuncia epocale fu quella della Germania. I Romani, dopo una serie di spedizioni vittoriose, furono a un passo dalla conquista definitiva. Nel 5 d.C. effettuarono una grandiosa operazione combinata di forze navali e terrestri, incontratesi sull'Elba, quindi vicino allo Jutland. L'anno successivo doveva essere decisivo: Druso attaccò da sud, con 12 legioni (!), mentre il legatus Senzio Saturnino si spostava in drezione est con 5 legioni. Una manovra a tenaglia, già sperimentata nella conquista della Rezia, che avrebbe stritolato i Germani. Ma per loro fortuna non poté essere attuata in quanto nel frattempo ci fu una terribile ribellione di Pannoni e Dalmati, che costringe la legioni a tornare indietro. Il resto è storia nota: nel 9 Quintilio Varo si fece sorprendere nell'imboscata di Teutoburgo perdendo 3 legioni (XVII, XVIII, XIX). I Romani rinunciarono alla conquista della Germania e questo ebbe, sulla storia occidentale, conseguenze addirittura incalcolabili. La saluto cordialmente. Vale!!
@@federicocalvani9970 Sig. Federico, complimenti, per la doviziosa spiegazione. Lo so, esiste il cosiddetto rapporto forze-spazio-risorse. Vale a dire quante forze necessitano per conquistare prima e mantenere dopo un territorio ed in seguito quante risorse necessitano per mantenere un intero apparato militare-civile, di presidio allo stesso. Insomma in parole povere, il cosiddetto gioco che deve valere la candela. I Romani, al di là di quello che la maggioranza della gente crede, non iniziavano mai una campagna di conquista se ritenevano un territorio non necessario al rafforzamento dell' Impero(fosse esso, militare, economico, strategico o geografico). A patto che non dovessero rispondere ad attacchi e scorrerie del nemico(vedi i Parti in Mesopotamia)contro i quali, periodicamente si dovevano confrontare anche per la questione dell'Armenia. Proprio, sotto Augusto Romani e Parti, arrivarono ad un accordo, proprio su quello strategico Regno, è cioè che i suoi sovrani dovevano essere scelti ed avallati, alternativamente dalle due potenze. Ovviamente, i trattati sono una cosa, i fatti sono altra e ad ogni successione per il trono Armeno, si creavano disguidi diplomatici. Augusto, dopo Teutoburgo, sospese la campagna di conquista della parte di Germania che va da est del Reno fino ad ovest dell'attuale Oder, perché ritenne che i mezzi e le risorse necessari a portare a termine l'impresa, non sarebbe stata ripagata dalle risorse di quel territorio. Si risolse, così, ad avere un controllo diplomatico della regione, con periodiche spedizioni che facessero capire ai Germani, che Roma era sempre presente e che in qualsiasi momento poteva raggiungerli e punirli. La spedizione di Druso, poi, poteva essere una ulteriore impresa leggendaria, interrotta questa da una rivolta nella zona Dalmato-Pannonica, che ovviamente richiese la deviazione di tutte quelle forze in quello scacchiere. Adriano, prese la sua decisione, di abbandonare le nuove province create in Mesopotamia, qualche anno prima da Traiano, esattamente perché calcolo', che il costo di tutto l'apparato(civile e militare)necessario al loro mantenimento, fosse superiore, a lungo andare, ai benefici che l'Impero, avesse potuto trarre da esse. Salve a lei Sig. Federico P.S: Ho, finalmente, trovato qualcuno che scrive più di me e che è più dettagliato nelle spiegazioni. Chapo'
Bravo Roberto, parli in modo semplice ma spieghi bene la storia per i nostri ragazzi, stimolando la loro curiosita’. Bisogna aiutarli a recuperare le nostri antiche radici per capire la nostra cultura. Roberto A
Grazie, Roberto! Sai raccontare le cose in maniera avvincente. Io, è la seconda volta che guardo questo episodio. Dobbiamo rispetto al popolo romeno perchè, la primavera scorsa, quando, a Bergamo e Brescia, morivano come le mosche, ci hanno inviato dei loro medici per aiutarci!
Dovete avere rispetto anche x tutta la ricchezza che Traiano ha rubato dalla Romania, ed anche x tutte le donne che lavorano o hanno lavorato come badanti in casa dei vostri genitori. Genitori che insieme alle badanti in tanti sapete solo di prendere in giro, xche non v'è né frega niente di loro. Non siete capaci nemmeno di comprare il giusto x mangiare, medicinali, attrezzi (sollevatore, carrozzina o pannolini). Da noi c'è un detto " una mamma po' far crescere 10 figli....ma 10 figli non si possono prendere cura di 1 mamma, xchè dopo non hanno più tempo di andare in ferie, a ristorante, in discoteca, in giro.....cose da fare più importanti dei GENITORI !!!!!
Un video come sempre esaustivo ed emozionante su un capitolo di storia romana che non poteva mancare nel canale. L'età d'oro dell'impero... A mio parere Traiano è il più grande imperatore della storia, e non solo per le conquiste... Detto questo, vorrei ringraziare i fratelli Trizio per l'incontro al paperino, e per l'encomiabile missione divulgativa che portano avanti con passione, dedizione e costanza! Grandissimi!
Bravo e' un capolavoro io vivo in ronania e sono stato spesso a sarmisetusa e alle porte di ferro dove vi sono ancora i piloni del ponte costruito dai Romani. Lavori ben fatti durano nei millenni.
sei un incredibile racconta storie, che ti fa rivivere momenti incredibili dei Romani del tempo passato. la mia ammirazione e veri complimenti per tutto quello che ciracconti del orgoglio e della potenza di Roma.
Sapevo che i rumeni fossero orgogliosi della loro discendenza romana, ma che fosse scritta addirittura nel loro inno, questo non lo sapevo. Grande Trizio per avercelo fatto sapere
infatti i rumeni che CONOSCONO la storia, ridono quando sentono l'inno. La verità è che Traiano scrisse: i daci non sono come gli altri barbari, sono molto più organizzati, hanno armi e strategie molto avanzate. E poi erano ricchissimi, dopo la guerra Traiano portò a Roma intorno a 160 tonnellate di oro e 300 di argento. Quindi ricapitolando, i rumeni di oggi dovrebbero essere fieri poichè sono i discendenti dei Daci. nulla togliere ai romani ovviamente
E ovvio noi siamo latini perché abbiamo sangue romano... Le cavolate qua le fanno i zingari e quelli sono indiani.. Noi rumeni puri Siamo felici Dell insegnamento che Roma ci a portato
grazie Roberto.. video meraviglioso.. come sempre d'altronde.. la storia dell'antica Roma è qualcosa che andrebbe studiata ogni giorno.. impossibile stancarsi dei tuoi video.. grazie!!
@@gionystechino9847 salvati addirittura... all'epoca di TRAIANO ROMA ERA RICCHISSIMA! era nei massimi periodi di splendore anche prima della conquista della Dacia L'IMPERO ROMANO versava in una condizione di stabilità economica e politica... salvati proprio no! Arricchiti suggerirei
Sig Trizio rinnovo la mia approvazione e mi complimento per la grande cura nel narrare fatti storici così affascinanti e toccanti. Quale appassionato di storia romana e armi, riconosco nelle campagne Daciche elementi di grande interesse ai quali le avevo già accennato in passato quali l equipaggiamento "ad hoc" di alcuni legionari raffigurati con meticolosa fedeltà nelle metopae del trophaeum. Si intravedono combinazioni di lorica hamata, lorica squamata , il gladio pompeiano , gambali ed il celebre elmo rinforzato a croce. (Dettagli però non visibili nella colonna Traiana ) . E l 'elemento più sconvolgente? I guerrieri Traci che combattono letteralmente a corpo nudo . Incredibile. Scioccante e drammatico. Un abbraccio
Uno dei video più belli per spiegare le conquiste romane arrivate veramente in zone remote. Chi non sarebbe fiero di aver avuto un passato romano? E chi non le ha avute rode. Come sempre i tuoi simpatici ricatti mi fanno sbragare dalle risate😂😂😂😂😂
Trizio, sei forte sia nei racconti dettagliati degli argomenti che ci proponi, sia nel finale dei tuoi video. Grazie per come ci racconti il tutto, mi appassiona e mi fa sempre più essere fiero di avere avuto il più grande impero della storia mondiale.
Bravo e brillante! Gran bella lezione precisa e concisa come sempre. Di quel periodo mi ricordavo solo la colonna Traiana istoriata a Roma: forse l'unica al mondo che raffigura con una specie di filmato scolpito, le gloriose guerre daciche.
Bellissimo e impressionante racconto! Ottimo come sempre; mi chiedo quali motivazioni spingessero i romani a perseguire quegli scopi con tutta quella forza e estremo sacrificio. Certamente i romani nei secoli affrontarono e sconfissero popoli bellicosi e impressionanti. Devo dire però che noi italici odierni niente abbiamo a che fare con quella gente: la nostra pochezza, miseria spirituale è sotto i nostri stessi occhi di fronte a tutto quello che ci stanno facendo. Ave Trizio
In effetti, i nostri AVI, se potessero vederci ( e spero non possano farlo) si vergognerebbero di noi , popolo con la maggioranza di individualisti egoisti e fifoni, buoni solo al soliloquio , codardi, amanti dell'estero e sprezzanti dell'italico. Pietosi con se stessi quando si sbaglia e inflessibili con gli altri. Arruffoni e pronti sempre a denigrare la propria patria, semore alla ricerca di approvazione da oarte di nazioni e popoli alla resa dei conti ed eroici contro i piu' deboli . Per fortuna non tutti noi, ma i pochi rimanenti non possono nulla senza una coscienza ed uno spirito unito nella comune identita' .
Amico d'oro! Di più ... Dopo la conquista della Dacia, i romani scavarono 120 km di gallerie per estrarre ancora più oro! Ora i mafiosi italiani portano la spazzatura in Dacia! Lo sapevi?
... ottimo video ed ottima lezione di storia antica. ....avevo già letto dell'inno rumeno leggendolo dal quotidiano "Il Foglio". ....se ci facciamo caso, i rumeni, imparano rapidissimamente l'italiano, poiché la forte influenza latina nei secoli,li ha portati ad avvicinarsi alla nostra lingua in modo semplice.
Per la verità i romani chiamavano Dacia come Dacia Felix cioè Dacia Felice ! Felice perchè era una delle provincie romane più ricche in assoluto e questa cosa va ben menzionata e ricordata ! Conquistarono Dacia per le sue poderose ricchezze ! Dalla Dacia nel tempio della dominazione romana (150 anni) arrivarono a Roma centinaia di tonnellate di argento, oro e sopratutto platino , i romani dopo 150 anni di dominio lasciarono decine di miniere di oro e argento usate al massimo ! La lingua dacica è stata una delle lingue traciche coma la lingua latina stessa , eco perchè i romani potevano parlare direttamente con i daci senza l'ausilio di traduttori !Se come la lingua dacica non era una lingua scritta bensì solo parlata si è perso nel tempo ! I romani in Dacia non hanno fatto altro che sfruttare al massimo le ricchezze daciche !Traiano è riuscito a conquistare solo metà di tutta la Dacia, esattamente ciò che lo interessava, cioè la parte ricca del paese ! L'altra metà è stata chiamata Dacia Libera , Carpatina,nel nord , un territorio boscoso con poche ricchezze minerarie !
Ancora adesso la Romania è ricchissima anche se è stata sotto la dittatura di CEAUSESCU, un paese che merita essere visitato per le sue innumerevoli bellezze
@@camelianedelcu5640 7 mesi fa Ancora adesso la Romania è ricchissima anche se è stata sotto la dittatura di CEAUSESCU, un paese che merita essere visitato per le sue innumerevoli bellezze .......... sono da 11 anni che vivo in Romania e tutte queste bellezzo forse mi sono sfuggite se fossi gentile a dirmi tu quali sono te ne sarei grato. Comunque è tanto ricca che nel 2020 in Italia ci sono più di 1.5 milioni di rumeni !!!!!!!!!!!!!!
@@dado229 anche Italia, un paese ricco con tanti italiani fugiti al mondo(una volta anche in Romania) prospera sotto gli americani dopo la seconda guerra e no grazie alla Mafia o ai vostri governi corrotti come i nostri. E la Romania è ricca chieda ad Austria quanto è ricca..
Come mi e piaciuto il video e uno dei miei argomenti favoriti e conosco bene la conquista della dacia....lo hai spegiato molto bene...complimenti proffesore....Saluti della Spagna
Buonasera, sono Bruno. In una società in forte declino come la nostra, è sempre un piacere rivivere l'epoca passata specie in video come i suoi. Complimenti e grazie di cuore per la competenza e l'esposizione 👏👏👏💚
Muy instructivo y perfectamente explicado... además, como español, tengo la suerte de poder seguir tus vídeos y entenderlos perfectamente por la raíz latina común de nuestros idiomas. Otro gran legado del imperio para españoles e italianos.
@@octaviantimisoreanu5810 Stii cand Mihai Viteazu a castigat batalia de la Calugareni? Dupa asta el fugea spre Transilvania urmarit indeaproape de turci si striga la ei: "Bai, voi nu intelegeti ca EU am invins?? Sunteti turci sau ce naiba?"😂😂😂😂😂😂 Cam asta e punctul de vedere al unora ca robet35
Non c' era,c' era un efficientissimo servizio di dispacci al servizio dello Stato, ma non esisteva un servizio postale per usi privati, od almeno un servizio pubblico, esistevano professionisti che curavano l' inoltro di messaggi, ed anche merci, a pagamento. I ricchi spesso avevano schiavi messaggeri specializzati, ma il sistema più diffuso era affidare i messaggi a viaggiatori bendisposti con un piccolo rimborso.
Ave Roberto!! Grazie a te x il tuo lavoro ed è bellissimo come ancora oggi la Potenza di Roma è riconosciuta da tutti!! La campagna di Dacia è una delle mie preferite...come sempre sei riuscito a spiegare in maniera chiara e precisa!!!
Ave Roberto, complimenti per il tuo ottimo lavoro di divulgazione e specialmente per questo video! Sapevo poco sulle guerre daciche...La parte che hai citato dell'inno rumeno è qualcosa di fantastico!
@@romanempire8274 Il mio commento era riferito solo e soltanto all' orgoglio nella nostra storia e tradizioni, pensavo fosse chiaro, basterebbe contestualizzare ... 😉💪💪💪💪 Sono fiero ed orgoglioso di essere italiano, e vorrei tanto lo fossimo tutti; e pensare che i romeni si vantano di discendere da Traiano, mentre molti italioti al di là del calcio e della TV non vanno e non sanno nemmeno chi sia colui che fu tra gli imperatori il più grande, per me da italiano è umiliante!
@@lucaorru6872 Non fare di tutta l'erba un fascio Io non amo il calcio e per ora sto conseguendo gli studi universitari in storia e filosofia... E ne vado orgoglioso sinceramente di essere italiano
Grandissimo video...complimenti molto ben fatto...tra cui anche curiosità che piacciono sempre...e cosa resta...che e sempre bello sapere e vedere... Grazie Imperatore Trizio... Saluti e lode...dalla 12 legione Piemonte...
13:30 Quello è il protettorato, una politica volta dall'assimilazione "soft" del popolo assoggettato. Decebalo prese tempo, sperando di rifarsi in un secondo momento, ma ebbe la sfortuna di ritrovare Traiano , e fu la fine.
L'Italia romana era un entità ben precisa, l'appellativo di Roma Capitale deriva da Caput- Italia. Un gigantesco ceppo sulle Alpi avvertiva che si entrava in: ITALIA, TERRA BENEDETTA DAGLI DEI! AVETE IDEE CONFUSE...!
Sono stato in Romania ed al museo di Bucarest sono riprodotte tratti della colonna Traiana ma sopratutto l'arma micidiale dei Daci che vin era una spada ricurvs.. ma una grossa falce molto alta e tagliente con cui sfondavano gli elmi dei Legionari. . oltre che tagliare gli scudi. .al punto che Traiano deve rinforzare gli elmi con un supporto alto ad Arci che impedisce alle falci di raggiungere l'elmo e sfondarlo
Grande Roberto, racconto di un periodo di storia Romana, assolutamente avvincente ed appassionante, come solo tu sai fare. Un abbraccio e un continua così... P. S. Noto con piacere che aumentiamo a vista d'occhio, complimenti...e a presto!
Ciao Roberto potresti parlare dell’equipaggiamento del legionario nel corso delle varie epoche? Perché oggi lo stereotipo del legionario romano è dato dai film di Hollywood e ciò porta a varie inesattezze e confusione.
@@gennarogaliero4615 bisogna stare attenti, perché esistono diversi tipi di colonia. Inizialmente durante l'epoca regia e Repubblicana esistevano le colonie romane, quindi sotto diretto controllo di Roma e le colonie italiche, composte da sia cittadini romani che cittadini italici, durante l'impero si perde la colonia italica, perché praticamente tutta la penisola aveva ottenuto la cittadinanza. Però ci sono anche le colonie militari, composte dai veterani congedati ai quali veniva affidato un territorio
Ciao Mark, spero di non fare un torto al grande Roberto se mi permetto di segnalarti, visto che ti interessa l'argomento, un mio video in cui ne parlo e che si intitola proprio "Il legionario attraverso i secoli".
Caro Roberto, innanzitutto complimenti per la chiarezza con la quale esponi i vari argomenti sulla storia di Roma e del suo esercito, ma volevo solo ricordare che già Cesare voleva conquistare la Dacia e farla finita con Burebista. A tale scopo si stava concentrando ad Apollonia un esercito composto da 16 legioni e 10000 cavalieri. Il 18 marzo del 44 Cesare avrebbe dovuto raggiungere l'esercito. Terminata la campagna dacica, Cesare avrebbe rivolto la sua attenzione ai Parti, in modo da lavare, per così dire, "l'onta di Carre" subita da Crasso. Purtroppo non sapremo mai in che modo Cesare si sarebbe districato da questo ginepraio, ma Cesare, sì sa, ci ha sempre abituato a colpi di genio. Anche perché sul fatto che avrebbe vinto non ho dubbi. Peccato che ci manchino un "De bello dacico" e un "De bello parhico" dal momento che ci furono di mezzo 23 pugnali. Un caro saluto. P.S. : se ti interessa ho alcuni articoli su questa vicenda purtroppo non in italiano.
Gentilissimo Roberto stai con i tuoi interessantissimi video facendo capire agli italiani che cosa fosse la latinità e l'essere "Cives romanus" in un'Italia troppo smarrita dove si confonde l'amor patrio per un atteggiamento nazionalista o addirittura fascista. Il liceo classico una volta era il tempio dove tutto questo era conservato e tenuto in grande conto. Hanno tentato e tentano di svilire a questo arrogando motivazioni scellerate e prive di senso in nome di un nuovo umanesimo in realtà effimero, incolto e falso ,sfruttato a suo piacere dal libero mercato. Grazie ancora e continua così ; forza ed onore!
Molto interessante la parte sul'orgoglio dei rumeni di essere stati parte dell'Impero Romano. I francesi non sono per niente orgogliosi di essere stati conquistati dai romani, infatti hanno fatto una statua a vercingetorige, e neanche gli inglesi, che a Londra hanno messo una statua di Budicca, sebbene lei avesse devastato quella città
Il motivo è chiaro: rispetto ai Daci, i Galli e gli Britanni erano dei selvaggi. I Daci erano organizzati in uno stato politico di 150 anni, ma gli Britonni erano tribù selvagge, che si dipingevano gli occhi, la fronte e le guance e combattevano nudi. I Daci erano civilizzati anche prima della conquista. Dopo la conquista, i Daci riconobbero la superiorità della civiltà romana e se appropriarono! Ma questo non durò a lungo, a causa dei popoli migratori selvaggi che invasero la Dacia dopo l'abbandono di questa provincia da parte dell'imperatore Aureliano (275 d.C.)
@@g.d.2452 Lodano l"imprero Romano non noi Italiani che a nostra volta dopo la caduta del impero Romano siamo stati assediati da popoli confinanti , cosa che succede anche oggi . E poi guardandoci intorno non ce tanto da lodare in confronto ad altri paesi . Poi dici che e un popolo tutto da costruire culturalmente ?
xche tu saresti orgoglioso di essere conquistato . le condizioni di resa verso la dacia sono le stesse che sono state fatte dagli alleati con la sconfitta della seconda guerra mondiale. A ns volta io non sono orgoglioso di essere una colonia angloamericana
La romanizzazione dei Daci avvenne grazie ai soldati romani : la maggior parte di essi rimase nella regione nord danubiana anche dopo la ritirata aureliana . Insomma si mescolarono con i Daci e fondarono la " Romania" trasformandone anche la lingua diventando neolatina !
gli unici davvero refrattari alla Federazione Romana erano i Germani tutti gli altri hanno assorbito bene e sviluppato la civilta' Romana, in particolare i Britanni (escludi i Caledoni: scozzesi oltre Limes) la civilta' Anglo-Americana e' la continuazione di quella Greco-Romana
Stupendo come sempre, Console. Ora mi aspetto un video sulla distruzione di Cartagine. Inoltre vorrei un tuo parere su Silla, che io considero uno dei più grandi personaggi nella storia romana, anche se molti lo ricordano solo per le prescrizioni.
Piccola nota per gli amanti della pesca (io sono del ramo...) si ritiene che la CARPA, pesce molto apprezzato dai romeni e dai pescatori in genere, venne introdotta in Italia, e non solo, dai romani dopo la conquista delle terre danubiane e in particolare la Dacia stessa. Esso rappresentava una comoda e notevole fonte di alimentazione, facile da allevare anche in acque calde (una sorta di maiale nell'acqua)
Apollodoro di Damasco meriterebbe una puntata a parte...il ponte sul Danubio, citato in questo video, è una delle opere architettoniche dei Romani più clamorose, se non sbaglio è stato il ponte in muratura più lungo costruito dall'uomo per quasi 2 millenni!!
Ad oggi sistono ancora alcuni piloni che sostenevano il ponte, uno sulla terra ferma ed altri sommersi precisamente a Dobreta Turn Severin, nei pressi delle Porte di Ferro tra Serbia e Romania.
Ciao, i rumeni non sono discendenti dei daci ma di una popolazione di coloni di origine italica probabilmente trasferita a ripopolare la zona a seguito della conquista e poi rimasta fortuitamente risparmiata dalle successive ondate migratorie slave tanto da riuscire a conservare la propria identità linguistica e culturale. I daci scampati al massacro da parte dei romani non rimasero sotto il dominio romano ma abbandonarono le loro terre e di loro si sono perse le tracce. La lingua rumena infatti, neolatina, possiede contaminazioni slave ma pochissime trace della lingua geto-dacica, quella appunto parlata dagli scomparsi daci.
La leggenda narra che quando l'esercito di traiano in dacia marciava arrivava ad avere una lunghezza di 3/4 km. Non oso immaginare quando terrore poteva incutere nelle regioni locali quando vedevano questa lunga coda di soldati marciare...
Forse vuoi dire 50-60 km ... se la colonna era composta da una fila di 4 uomini, diciamo che in due metri (per potersi muovere e stare un po' a distanza una fila dall'altra) ci stavano due file, pari a 8 uomini, quindi: 2 metri=8 soldati: 20 metri = 80 soldati: 200 metri = 800 soldati; 2000 metri = 8000 soldati; 20.000 metri = 80.000 soldati (cioè quelli di Traiano): Solo che i cavalieri romani dovevano essere almeno 8.000, e un cavallo è lungo circa 2,5 metri, quindi stando anche in fila di tre e contando lo spazio tra una fila e l'altra, come minimo in 6 metri di lunghezza ci stavano 6 cavalieri: in 60 metri, 60 cavalieri; in 600 metri, circa 600 cavalieri; in 6000 metri circa 6.000 cavalieri; quindi solo la cavalleria romana prendeva circa 10 km di lunghezza. E centinaia di carri con le tende, rifornimenti (una sola legione di 6.000 uomini consumava circa 12 tonnellate di cibo ogni giorno, senza contare quello per i cavalli e le bestie da soma, nonché l'acqua. Nel caso di Traiano il consumo solo per i legionari era almeno di 150 tonnellate di cibo al giorno, e bisognava avere la scorta almeno per un mese), cibo per gli uomini ma anche per tutti i cavalli e il bestiame da soma e tiro (molte migliaia), le scorte d'acqua, le munizioni - molte centinaia di migliaia di frecce, decine di migliaia di proiettili per catapulte e baliste, ecc. - arnesi per fabbri falegnami e altro materiale da costruzione o per altri scopi, il reparto sanità, centinaia di macchine da guerra, ecc. Un carro portava al massimo una tonnellata... probabilmente altri 10 km di carriaggi. Poi devi aggiungere tutti i carri dei commercianti che seguivano le legioni e acquistavano il bottino e pure gli schiavi, con tutti i loro vigilanti. E ancora gli ausiliari, anche decine di migliaia, con i loro cavalli, scorte, ecc. Insomma, l'esercito di Traiano probabilmente in marcia doveva essere lungo 50 km o più.
@@k9uominiecani59 quello che dici tu è assolutamente plausibile, infatti le cronache di alcuni scrittori romani narrano che la lunghezza di una legione era tra i 4 e i 20 km, comunque resta il problema che un legionario in marcia percorreva al massimo 30/36 km a giorno quindi resta impossibile che potesse superare queste lunghezze, se poi sospettavano di imboscate dubito che cercavano di creare file cosi lunghe. Comunque io ho detto 4 perché mi ricordavo che lo disse Alberto Angela in un suo servizio proprio sulla guerra in Dacia ma considerando che Traiano si porto 150.000 uomini mi comincia a sembrare poco pure a me.
Lavorone, complimenti! Sono interessantissime a questo proposito le metope del trofeo di Traiano ad adamklissi in cui sono ben rappresentati Daci e Romani in combattimento, con in primo piano le falci e le maniche metalliche dei secondi, nonchè l'uso da parte dei legionari della lorica hamata, laddove sulla colonna Traiana i legionari vestono sempre la lorica segmentata.
@@Antonio-zs6bh È perché NO? Errano di origini nostre ,non romane. Romania e molto più grande del 1/4 che ha conquisrato Traiano. Poi sia Vlad Tepes che Stefano il Grande hanno lottato per la libertà del nostro popolo. Penso sia giusto che si debba lottare per la propria patria,paese, lo faresti anche te per il tuo paese?
Ciao!questo imno e stato fatto in anni 1848 .E un un'altra cosa !! Traino a conquista solo una parte di Dacia non tutta la Dacia .La parte non conquistata si chiamava Dacia libera e daci liberi.
Ciao Roberto,bellissimo video. Sarebbe bello se parlassi anche della leggenda d l tesoro di Decebalo, che se ricordo bene venne nascosto sul fondale di un fiume.
Molto interessante, ora ho qualche notizia in più su una guerra dura da vincere ma che regalò molto onore a vincitori e vinti. Anche ľinno polacco parla di Italia, e il nostro parla di Polonia, caso unico al mondo.
Bel video e spiegato bene,come sempre. Parlndo con degli amici Rumeni, mi hanno spiegato che loro sono i discendenti degli antichi romani,perché vennero mandati migliaia di coloni dell'impero perché di daci ne erano rimasti pochi e quindi serviva della gente che lavorasse la terra e tutto ii resto. Per questo anche il rumeno è una lingua neolatina.
O forse perché il Latino era come il inglese oggi,e stato più facile usare il Latino che la loro lingua,che ha ancora intorno a 160 parole nel vocabolario rumeno.Traiano non ha conquistato neanche metà de la Dacia,non fu come in Gallia
Ave Roberto, bellissimi video complimenti, ho sentito parlare più di una volta di delle relazioni che i romani strinsero con alcuni territori indiani potresti in futuro realizzare un video in merito poiché lo trovo interessantissimo sotto ogni punto di vista
Hai ragione Natalhie, per fortuna abbiamo la Colonna traiana, visto che, per ironia della sorte, il periodo di massima espansione di Roma è tra i meno documentati del periodo imperiale. In parte ci viene in aiuto l'archeologia, grazie alla quale, con il ritrovamento di una pietra tombale a Filippi, sappiamo il nome del comandante del reparto romano che raggiunse Decebalo in fuga: Tiberio Claudio Massimo, arruolatosi nella VII Legione Claudia, partecipò alle guerre daciche di Domiziano per poi diventare duplicario nella II Ala di cavalleria ausiliaria Pannonica.
Te salut 👋, Împăratul Roman Traian a fost cel mai viteaz și curajos militar ofițer, a cucerit multe teritorii din toate continentele , ajungând la întinderea maximă 🔝 🎬, maximus✌️, principus Traianus 🔛, unicus - romanicus-dacicus🌟.
Grande come sempre e anche molto divertenti i tuoi finali 🤣🤣🤣🤣🤣. Un super mega big like anche per questo video. Sei bravissimo e ti seguo molto volentieri. Ciao e buona giornata 😉😉😉😉
Comunque ci riportiamo a casa tutto l'oro e argento rubato da Traiano. Anche dopo la sua morte Decebal si vendica.. a mandato già quasi 1 mil. di querieri daci sul territorio romano.
Roberto potresti trattare in un video il grande Marco Agrippa? Personaggio fondamentale della gloriosa storia dell'antica Roma... probabilmente Ottaviano non sarebbe diventato il Princeps che conosciamo se non si fosse servito della sua abilità sul campo di battaglia. Merita un piccolo approfondimento dato che non tutti sanno quanto aiutò Augusto nella sua strada verso il principato. Un grazie davvero di cuore per tutti i contenuti che porti ❤
Dacians were before the Romans in Europe and were known as Getes. Even the events described by Homer in Iliad belonged to the Getes. The language of Getes in which even Ovid composed poems was at the base of the Latin language.
Ciao, Burebista viveva ai tempi di Cesare infatti si era schierato con Pompeo, lo stesso Burebista è stato assassinato lo stesso anno di Cesare. Decebalo arriva quasi 100 anni dopo ed era figlio di Scorilo. La prima mappa che hai fatto vedere raffigura la provincia romana della Dacia, il regno Geto-Dacico in realtà era molto più grande, hanno calcolato che i romani conquistarono circa il 14% dellintero Regno. Purtroppo è stato smarrito il de bello dacico quindi le parole vere di traiano non sono rimaste. Osserva quante statue hanno fatto i romani in onore dei daci in Italia è pieno.
È vero ,hai ragione e poi ci sono stati anche imperatori romani di origine dacica, esempio:GALLERIUS
Roberto, grazie dal profondo del mio cuore per quello che fai. È molto chiaro che ami il tuo paese ei tuoi antenati, ma presenti il corso degli eventi senza pregiudizi e senza disprezzo per gli avversari. Onore a te!
Una cosa che trovo spettacolare è che i romani rimasero poco più di un secolo prima che Aureliano evacuasse la Dacia. Tuttavia, la lingua rumena è rimasta fedele alla latinità. In Gran Bretagna, i romani rimasero per quasi quattro secoli, ma la sovrastruttura della lingua latina in inglese è scomparsa. In realtà, se non fosse per l'invasione normanda, oggi sarebbe ancora peggio. I rumani sonno davvero troppo fedele.
Atunci?
Dobbiamo tornare!
Scomparsa la lingua latina in Inghilterra? Ma se l'80% delle parole derivano dal latino! Poi, e' difficile dire quanto di tale influenza fu "diretta" e quanto mediata dall'antico francese dei normanni.
@@paolofranceschi816 secondo me è l'influenza dei Normandia francesi se no la lingua sarebbe simile al tedesco o al danese. Comunque è un a lingua germanica, se non lo conosci non puoi capire quello che dicono, mentre con il francese ma ancor di più lo spagnolo uno può capire bene o male quello che dicono
@@giovannipetrosillo8237 la genesi della lingua inglese è oltremodo complessa: nel substrato celtico si sono via via innestati il latino, il danese antico, il sassone antico e il francese antico. Inoltre la reciproca intelleggibilita' non è un fatto determinante al fine di stabilire il grado di parentela di una lingua con un'altra. Per esempio, inglese e tedesco sono scarsamente intelleggibili tra loro pur essendo considerate entrambe lingue neogermaniche, così come rumeno (per restare in tema) e italiano che sono lingue neolatine.
Mai la storia nostra romana fu narrata con tale entusiasmo ,ave centurione trizio,e'un piacere e onore ascoltarti,👍👏👌🎓
Finalmente!! Erano anni che aspettavo una narrazione della guerra dacica! E pensare che passo davanti alla colonna traiana almeno due volte a settimana 😅
Adesso guarderei con altri occhi la "Colonna Traiana ",sono sicuro.
Roberto sei un grande "condottiero", ci guidi magistralmente nella storia dei nostri avi. È un grande piacere seguirti. Con la tua perizia e la tua passione, in altri tempi, ti avrebbero seguito ovunque i legionari!
Uno degli Imperatori più grandi mai esistiti. Grazie del bellissimo racconto.
Non la sapevo dell'inno rumeno, incredibile! Bellissimo video come sempre! Che dire, Ave Trizio!!!
Purtroppo ha rovinato il destino dei Rumeni.
Y
@@giovanni1606 chi?
14:50 Il ponte è il più lungo mai costruito nell'antichità, più grande di quello costruito 150 anni prima da Cesare sul Reno.
Il ponte era lungo 800 metri, e si trovava al confine tra l'attuale Romania e la Bulgaria. Un'opera ingegneristica incredibile per quei tempi.
Ciao, Larry. Il grande ponte di Drobeta (Turnu - Severin) era più grandioso di quanto immaginiamo. Era lungo 1134 metri, poggiava su 20 enormi piloni di pietra distanti 50 metri l'uno dall'altro. Due fortezze legionarie ne proteggevano le teste. La struttura ad arcate era costruita in legno per poter essere abbattibile in caso di emergenza. Gli studiosi per decenni non sono riusciti a capire come fecero i Romani a costruire i piloni in un fiume largo e profondo come il Danubio. La prospezione aerea sembra portare a un'ipotesi sconcertante: deviarono temporaneamente il corso del fiume. Incredibili Romani!!
Nella prima guerra dacica (101) come sai l'attacco fu portato mediante due lunghissimi ponti di barche, gettati nei pressi di due fortezze legionarie, rispettivamente Viminacium e Ratiaria. L'esercito che partì da quest'ultima base era destinato, sembra, ad effettuare una manovra diversiva dalla Mesia Inferiore, allo scopo di disorientare e dividere le forze nemiche. Vale!!
@@federicocalvani9970 Ave anche a te e grazie una meraviglia ciò che han fatto STRAORDINARIO io resto sempre affascinato di nuovo grazie
In realtà il ponte piu lungo mai costruito dai romani è stato costruito da Costantino sempre sul danubio , ed era lungo 2.437 metri .
Buongiorno...il ponte aveva 22 piloni..e stato costruito di Apolodor din Damsc.....
@@valentinmocanu6010 Apollodoro di Damasco italiano.
È rimasto qualche pilone
Complimenti Roberto!!
Ho visto quasi tutti i tuoi video, soprattutto quelli della storia romana.Sei veramente molto esplicito,chiaro e dettagliato.Bravissimo!!
Uno dei miei capitoli preferiti nel grande libro della storia di Roma, grazie Roberto per averci regalato questo bellissimo spunto!!
È sempre un piacere ascoltare Roberto! Ave!
Argomento complesso e di enorme interesse: lo dimostrano i numerosi e meritati apprezzamenti da parte degli spettatori. La tua opera di divulgazione storica è meritoria di per sé, e non smetterò mai di ringraziarti. Vorrei partecipare al dibattito.
a) Burebista è il vero fondatore della potenza dacica, ma visse nel I° sec. a.C. e salì al potere, sembra, nell'82. Sotto di lui ci fu un primo scontro con un esercito romano, e Lucio Antonio Ibrida, luogotenente di Lucullo, ne uscì sconfitto. Cesare, poco prima di essere ucciso, stava ammassando enormi forze (12 legioni) nei balcani, ufficialmente per una grande spedizione contro i Parti, ma anche, sembra, per impartire una dura lezione a Burebista, che, oltre che avere battuto un esercito romano, durante la guerra civile si era schierato con Pompeo. Ma sia Cesare che Burebista finirono assassinati nello stesso anno (44 a. C.).
b) Il predecessore diretto di Decebalo fu un altro sovrano, noto come Duras (o Diurpaneus), che inflisse devastanti sconfitte agli eserciti romani all'epoca dei Flavi. Nel 70 il legatus della Mesia, Fonteio Agrippa, fu battuto e ucciso, e i comandanti romani riuscirono a stento a ristabilire la situazione. Nell'anno 85 un altro governatore della Mesia, Oppio Sabino, fu attaccato e subì la stessa sorte. Domiziano decise la controffensiva affidando il comando al valente prefetto del pretorio Cornelio Fusco, che schierò anche un notevole contingente di pretoriani, cioè truppe di élite. Disgraziatamente Fusco si fece sorprendere in una imboscata da parte dei Daci, e anche questa volta la sconfitta fu totale. Fusco rimase ucciso e una intera legione fu distrutta: si trattava della V Alaudae, una gloriosa unità formata da Cesare durante la guerra gallica, che scompariva così dalla storia romana (l'altra unità col numero V, la Legio V Macedonica, ebbe invece una carriera lunghissima, essendo ancora attestata in epoca bizantina).
Fusco fu vendicato dopo un paio d'anni nella brillante campagna guidata da Tettio Giuliano, che, oltrepassato il Danubio, inflisse ripetute sconfitte ai Daci riuscendo a penetrare vittoriosamente fino alla capitale Sarmizegetusa.
Le fonti ci informano che Traiano, quando seppe di essere stato nominato imperatore da Cocceio Nerva, si trovava in Germania. Dopo avere sistemato le difese su quel confine, volle trasferirsi sul fronte danubiano ancor prima di recarsi a Roma, pianificando subito una enorme campagna contro i Daci. Le esperienze passate non ammettevano altre soluzioni, poiché i Daci rappresentavano un pericolo grave e imminente. Le truppe ammassate sul Danubio provenivano principalmente dalle unità stanziate in Mesia e nel Norico, ma gli archeologi e gli epigrafisti hanno riscontrato unità provenienti da ogni parte dell'impero, persino dalla Britannia, composte da nativi("Cohortes Brittonum"). Si sono scoperte "truppe speciali", come le cosiddette "cohortes equitatae", particolari unità miste di fanteria e di cavalleria, particolarmente adatte al territorio montuoso della Dacia, oppure unità di lancieri a cavallo, le "cohortes milliariae contariorum" (il "contus" era una lunga lancia portata da questi cavalieri). E naturalmente, coorti di frombolieri balearici e di arcieri osroeni (quelli rappresentati nel film "Il gladiatore").
c) Nel 101 i Romani partirono all'attacco, gettando due lunghissimi ponti di barche sul Danubio, nei pressi di due campi legionari, rispettivamente Viminacium e Ratiaria. Sembra che il "corpo d'armata" partito da Ratiaria avesse il compito di effettuare una manovra diversiva dalla Mesia Inferiore, allo scopo di dividere le forze nemiche. La battaglia di Tapae deve essere stata accanita e feroce, con gravi perdite da entrambe le parti. Traiano volle erigere ad Adamklisi quello che ci è noto come "Tropaeum Traiani", in onore dei caduti romani nelle guerre daciche. Il monumento fu costruito sul luogo di un precedente cenotafio, eretto a suo tempo in memoria di 3000 legionari morti in combattimento.
d) il monumento di Adamklisi è interessantissimo per vari motivi. Lo stile dei bassorilievi è piuttosto rozzo rispetto alle raffinate scene della Colonna Traiana, ma estremamente realistico. Ci dà una immagine del vero aspetto dei legionari stanziati nelle zone "operative". Sulla Colonna i legionari indossano invariabilmente la corazza a lamine (lorica segmentata), mentre gli ausiliari portano sempre la maglia di ferro (lorica hamata). Si tratta però di una divisione schematica, ad uso del pubblico che, dalle finestre della biblioteca del Foro Traiano, osservava il "racconto" . Nelle metope del Tropaeum Traiani, viceversa, la lorica segmentata è totalmente assente, e i legionari portano la lorica hamata, o quella a placche metalliche (lorica squamata) ma sono tutti pesantemente corazzati. Si vedono chiaramente gli elmi con un rinforzo cruciforme sulla calotta, contro la terribile spada dacica, la "manica" in lamine a protezione del braccio destro, gli schinieri (ocreae) a protezione delle gambe. Inoltre, un interessantissimo rilievo (incompleto) proveniente da Alba Julia (nel nord della Dacia) mostra un legionario che porta una gorgiera metallica a difesa del collo.
e) La Dacia fu divisa in una parte nord (Superior) e una parte sud (Inferior). A ovest e a est della provincia, allo scopo di controllare le bellicose tribù degli Yazigi e dei Roxolani (che avevano prestato aiuto a Decebalo) i Romani stabilirono due zone di influenza, denominate rispettivamente: Pars Moesiae Superiori Adtributa e Pars Moesiae Inferiori Adtributa. Sucessivamente la provincia fu divisa (probabilmente da Antonino Pio) in tre distretti: Porolissensis, Apulensis, Maluensis, da nord a sud. La Dacia Porolissensis fu abbandonata da Gallieno attorno al 260, mentre nel 271 Aureliano decise di evacuare tutta la Dacia, troppo difficile ormai da difendere. Va detto comunque che dal 311 Costantino intraprese una serie di operazioni militari contro i barbari oltre il Danubio, riportando sotto il controllo romano buona parte della Dacia e delle zone adiacenti.
f) Due curiosità. Gli archeologi hanno ritrovato un documento eccezionale: la stele funeraria di Cladius Maximianus, il soldato di cavalleria che catturò materialmente Decebalo (lo si evince dall'epigrafe). Inoltre, Traiano, forse già prima di partire dalla Germania, arruolò una nuova legione, la XXX Ulpia, a guardia del basso Reno. Alcuni anni fa gli archeologi trovarono, presso la cittadina tedesca di Niedermormter (Xanten) un elmo legionario di stupenda fattura. Esso reca il nome del legionario (L. Sollionius Superius) nonché in nome dell'unità: la Lagio XXX Ulpia!!
Scusate se mi sono dilungato ma l'argomento è troppo interessante...Vale!!
Ottima spiegazione.
Ogni volta che penso alla grande spedizione di Giulio Cesare, mi viene da piangere.
In effetti, Cesare prevedeva di arrivare in Partia, entrando da nord, e durante la marcia, aveva in mente di conquistare tutti i territori tra i Balcani ed il Mar Caspio.
Arrivati a quel punto, le forze Romane, svoltando a destra, quindi verso sud ed usando l'Armenia come base logistica, sarebbero calati sulla Partia, appunto, da Nord.
Nel contempo le legioni dislocate in Siria, si sarebbero mosse verso est.
Che grande impresa sarebbe stata se si fosse fatta e se fosse riuscita... vado un attimo a piangere :-) :-) :-)
Grazie mille per aver riportato con precisione tutto quello che hai scritto, molto interessante, non mi ha annoiato per niente e io che provengo da quel popolo sono fiera perché ha fatto tutto il possibile a quei tempi per non essere sottomessi. Un saluto rispettoso, adesso vivo in Italia da 41 anni e la considero il mio paese ma certe cose non si dimenticano, me le porto come un bagaglio della mia cultura. Ho 72 anni ma ancora sono curiosa di conoscere ancora tante cose
@@antoniopalumbo7326 La storia romana presenta alcune occasioni mancate, che se fossero andate a buon fine avrebbero dato una svolta decisiva alla storia occidentale. Una è proprio l'impresa progettata da Cesare contro il regno dei Parti. Ci si potrà sempre domandare quali sarebbero state le conseguenze. Intanto, il regno Sassanide non sarebbe mai esistito, e quindi nemmeno la plurisecolare serie di guerre, prima con l'impero romano, poi con quello bizantino, guerre che furono estremamente dispendiose in termini di uomini e risorse. Il controllo romano dell'altopiano iranico avrebbe incrementato i commerci e i contatti con l'estremo oriente, in particolare con l'India e la Cina. Tuttavia, il parere di molti storici è che Roma aveva certamente le forze militari per occupare la Partia, ma non per mantenerla, in quanto esisteva un rapporto tra il necessario e il possibile. In altre parole, amministrare un territorio così vasto, con tradizioni così radicate e per di più molto decentrato rispetto al mediterraneo avrebbe presentato difficoltà insormontabili, anche se si può avere la massima fiducia nel genio amministrativo (oltre che militare) di Cesare.
Traiano iniziò la guerra in oriente partendo proprio dal nord, cioè dall'Armenia, inserendosi abilmente nelle questioni dinastiche dei regno partico. Il re Cosroe aveva violato il trattato di Nerone, in vigore dal 66, insediando il nipote Parthamasiris sul trono armeno, in contrasto con l'altro nipote Axidares, filoromano. Traiano, partito nel 113, già l'anno seguente aveva il controllo dell'Armenia. Partì poi verso il sud, proprio secondo il piano di Cesare. Vi furono due corpi di spedizione: uno marciò lungo l'Eufrate, l'altro lungo il Tigri e si spinse oltre, nell'Assiria. Furono conquistate le città di Seleucia e Ctesifonte (capitale partica), si raggiunse il golfo persico e, concluse le operazioni, l'imperatore con l'esercito svernò a Babilonia. Un enorme successo militare e organizzativo, in cui le truppe erano state costantemente rifornite per via fluviale. Tuttavia ben presto inziarono le difficoltà. Una città, Hatra, continuava a resistere e non sarebbe mai stata espugnata (successe anche a Settimio Severo, alcuni decenni più tardi). Inoltre, scoppiò una furiosa rivolta ebraica. In quest'ultima c'era anche una motivazione commerciale. Con la vittoria romana, gli ebrei perdevano il controllo sulle vie carovaniere e in particolare la città di Dura-Europos. Il gande imperatore romano mostrò la sua saggezza: il calcolo responsabile delle risorse lo indusse alla rinuncia, che sarebbe stata attuta da Adriano. Questo per quanto riguarda la questione Partica.
Un'altra rinuncia epocale fu quella della Germania. I Romani, dopo una serie di spedizioni vittoriose, furono a un passo dalla conquista definitiva. Nel 5 d.C. effettuarono una grandiosa operazione combinata di forze navali e terrestri, incontratesi sull'Elba, quindi vicino allo Jutland. L'anno successivo doveva essere decisivo: Druso attaccò da sud, con 12 legioni (!), mentre il legatus Senzio Saturnino si spostava in drezione est con 5 legioni. Una manovra a tenaglia, già sperimentata nella conquista della Rezia, che avrebbe stritolato i Germani. Ma per loro fortuna non poté essere attuata in quanto nel frattempo ci fu una terribile ribellione di Pannoni e Dalmati, che costringe la legioni a tornare indietro. Il resto è storia nota: nel 9 Quintilio Varo si fece sorprendere nell'imboscata di Teutoburgo perdendo 3 legioni (XVII, XVIII, XIX). I Romani rinunciarono alla conquista della Germania e questo ebbe, sulla storia occidentale, conseguenze addirittura incalcolabili.
La saluto cordialmente. Vale!!
@@federicocalvani9970
Sig. Federico, complimenti, per la doviziosa spiegazione.
Lo so, esiste il cosiddetto rapporto forze-spazio-risorse.
Vale a dire quante forze necessitano per conquistare prima e mantenere dopo un territorio ed in seguito quante risorse necessitano per mantenere un intero apparato militare-civile, di presidio allo stesso.
Insomma in parole povere, il cosiddetto gioco che deve valere la candela.
I Romani, al di là di quello che la maggioranza della gente crede, non iniziavano mai una campagna di conquista se ritenevano un territorio non necessario al rafforzamento dell' Impero(fosse esso, militare, economico, strategico o geografico). A patto che non dovessero rispondere ad attacchi e scorrerie del nemico(vedi i Parti in Mesopotamia)contro i quali, periodicamente si dovevano confrontare anche per la questione dell'Armenia.
Proprio, sotto Augusto Romani e Parti, arrivarono ad un accordo, proprio su quello strategico Regno, è cioè che i suoi sovrani dovevano essere scelti ed avallati, alternativamente dalle due potenze. Ovviamente, i trattati sono una cosa, i fatti sono altra e ad ogni successione per il trono Armeno, si creavano disguidi diplomatici.
Augusto, dopo Teutoburgo, sospese la campagna di conquista della parte di Germania che va da est del Reno fino ad ovest dell'attuale Oder, perché ritenne che i mezzi e le risorse necessari a portare a termine l'impresa, non sarebbe stata ripagata dalle risorse di quel territorio.
Si risolse, così, ad avere un controllo diplomatico della regione, con periodiche spedizioni che facessero capire ai Germani, che Roma era sempre presente e che in qualsiasi momento poteva raggiungerli e punirli. La spedizione di Druso, poi, poteva essere una ulteriore impresa leggendaria, interrotta questa da una rivolta nella zona Dalmato-Pannonica, che ovviamente richiese la deviazione di tutte quelle forze in quello scacchiere.
Adriano, prese la sua decisione, di abbandonare le nuove province create in Mesopotamia, qualche anno prima da Traiano, esattamente perché calcolo', che il costo di tutto l'apparato(civile e militare)necessario al loro mantenimento, fosse superiore, a lungo andare, ai benefici che l'Impero, avesse potuto trarre da esse.
Salve a lei Sig. Federico
P.S: Ho, finalmente, trovato qualcuno che scrive più di me e che è più dettagliato nelle spiegazioni. Chapo'
Complimenti a @federico calvani. MOLTO interessante questo contributo!
Bravo Roberto, parli in modo semplice ma spieghi bene la storia per i nostri ragazzi, stimolando la loro curiosita’. Bisogna aiutarli a recuperare le nostri antiche radici per capire la nostra cultura. Roberto A
Grazie, Roberto!
Sai raccontare le cose in maniera
avvincente.
Io, è la seconda volta che guardo
questo episodio.
Dobbiamo rispetto al popolo romeno
perchè, la primavera scorsa, quando,
a Bergamo e Brescia, morivano come
le mosche, ci hanno inviato dei loro
medici per aiutarci!
Dovete avere rispetto anche x tutta la ricchezza che Traiano ha rubato dalla Romania, ed anche x tutte le donne che lavorano o hanno lavorato come badanti in casa dei vostri genitori. Genitori che insieme alle badanti in tanti sapete solo di prendere in giro, xche non v'è né frega niente di loro. Non siete capaci nemmeno di comprare il giusto x mangiare, medicinali, attrezzi (sollevatore, carrozzina o pannolini). Da noi c'è un detto " una mamma po' far crescere 10 figli....ma 10 figli non si possono prendere cura di 1 mamma, xchè dopo non hanno più tempo di andare in ferie, a ristorante, in discoteca, in giro.....cose da fare più importanti dei GENITORI !!!!!
Un video come sempre esaustivo ed emozionante su un capitolo di storia romana che non poteva mancare nel canale. L'età d'oro dell'impero... A mio parere Traiano è il più grande imperatore della storia, e non solo per le conquiste... Detto questo, vorrei ringraziare i fratelli Trizio per l'incontro al paperino, e per l'encomiabile missione divulgativa che portano avanti con passione, dedizione e costanza! Grandissimi!
Grazie a te :)
Bravo e' un capolavoro io vivo in ronania e sono stato spesso a sarmisetusa e alle porte di ferro dove vi sono ancora i piloni del ponte costruito dai Romani.
Lavori ben fatti durano nei millenni.
Ps: ho fatto 2 errori romania e sarmisegetusa
sei un incredibile racconta storie, che ti fa rivivere momenti incredibili dei Romani del tempo passato. la mia ammirazione e veri complimenti per tutto quello che ciracconti del orgoglio e della potenza di Roma.
Sapevo che i rumeni fossero orgogliosi della loro discendenza romana, ma che fosse scritta addirittura nel loro inno, questo non lo sapevo. Grande Trizio per avercelo fatto sapere
infatti i rumeni che CONOSCONO la storia, ridono quando sentono l'inno. La verità è che Traiano scrisse: i daci non sono come gli altri barbari, sono molto più organizzati, hanno armi e strategie molto avanzate. E poi erano ricchissimi, dopo la guerra Traiano portò a Roma intorno a 160 tonnellate di oro e 300 di argento.
Quindi ricapitolando, i rumeni di oggi dovrebbero essere fieri poichè sono i discendenti dei Daci. nulla togliere ai romani ovviamente
E ovvio noi siamo latini perché abbiamo sangue romano... Le cavolate qua le fanno i zingari e quelli sono indiani.. Noi rumeni puri Siamo felici Dell insegnamento che Roma ci a portato
grazie Roberto.. video meraviglioso.. come sempre d'altronde.. la storia dell'antica Roma è qualcosa che andrebbe studiata ogni giorno.. impossibile stancarsi dei tuoi video.. grazie!!
L'epoca di Traiano è stata un un'epoca d'oro per la Roma Imperiale . A mio avviso il più grande degli imperatori romani. Grazie Roberto ottimo video
Epoca ďoro con ľoro romeno😂
@@gionystechino9847 salvati addirittura... all'epoca di TRAIANO ROMA ERA RICCHISSIMA! era nei massimi periodi di splendore anche prima della conquista della Dacia L'IMPERO ROMANO versava in una condizione di stabilità economica e politica... salvati proprio no! Arricchiti suggerirei
Sig Trizio rinnovo la mia approvazione e mi complimento per la grande cura nel narrare fatti storici così affascinanti e toccanti.
Quale appassionato di storia romana e armi, riconosco nelle campagne Daciche elementi di grande interesse ai quali le avevo già accennato in passato quali l equipaggiamento "ad hoc" di alcuni legionari raffigurati con meticolosa fedeltà nelle metopae del trophaeum.
Si intravedono combinazioni di lorica hamata, lorica squamata , il gladio pompeiano , gambali ed il celebre elmo rinforzato a croce.
(Dettagli però non visibili nella colonna Traiana ) .
E l 'elemento più sconvolgente?
I guerrieri Traci che combattono letteralmente a corpo nudo .
Incredibile. Scioccante e drammatico.
Un abbraccio
Uno dei video più belli per spiegare le conquiste romane arrivate veramente in zone remote.
Chi non sarebbe fiero di aver avuto un passato romano?
E chi non le ha avute rode.
Come sempre i tuoi simpatici ricatti mi fanno sbragare dalle risate😂😂😂😂😂
Trizio, sei forte sia nei racconti dettagliati degli argomenti che ci proponi, sia nel finale dei tuoi video. Grazie per come ci racconti il tutto, mi appassiona e mi fa sempre più essere fiero di avere avuto il più grande impero della storia mondiale.
Bravo e brillante! Gran bella lezione precisa e concisa come sempre. Di quel periodo mi ricordavo solo la colonna Traiana istoriata a Roma: forse l'unica al mondo che raffigura con una specie di filmato scolpito, le gloriose guerre daciche.
Chiaro sintetico esaustivo. Assolutamente esplicativo senza inutili ripetizioni.
Bellissimo e impressionante racconto! Ottimo come sempre; mi chiedo quali motivazioni spingessero i romani a perseguire quegli scopi con tutta quella forza e estremo sacrificio. Certamente i romani nei secoli affrontarono e sconfissero popoli bellicosi e impressionanti. Devo dire però che noi italici odierni niente abbiamo a che fare con quella gente: la nostra pochezza, miseria spirituale è sotto i nostri stessi occhi di fronte a tutto quello che ci stanno facendo. Ave Trizio
O
In effetti, i nostri AVI, se potessero vederci ( e spero non possano farlo) si vergognerebbero di noi , popolo con la maggioranza di individualisti egoisti e fifoni, buoni solo al soliloquio , codardi, amanti dell'estero e sprezzanti dell'italico.
Pietosi con se stessi quando si sbaglia e inflessibili con gli altri.
Arruffoni e pronti sempre a denigrare la propria patria, semore alla ricerca di approvazione da oarte di nazioni e popoli alla resa dei conti ed eroici contro i piu' deboli .
Per fortuna non tutti noi, ma i pochi rimanenti non possono nulla senza una coscienza ed uno spirito unito nella comune identita' .
Lol ti diko io la motivazione, nera x la gloria, era x la moneta che diventava nn so esattamente di quanto piu pesante dopo la conquista, ave!
Amico d'oro! Di più ... Dopo la conquista della Dacia, i romani scavarono 120 km di gallerie per estrarre ancora più oro! Ora i mafiosi italiani portano la spazzatura in Dacia! Lo sapevi?
... ottimo video ed ottima lezione di storia antica.
....avevo già letto dell'inno rumeno leggendolo dal quotidiano "Il Foglio".
....se ci facciamo caso, i rumeni, imparano rapidissimamente l'italiano, poiché la forte influenza latina nei secoli,li ha portati ad avvicinarsi alla nostra lingua in modo semplice.
Finalmente Traiano entra di diritto nel Canale!! Grazie Roberto di avermi chiarito le guerre Daciche
Per la verità i romani chiamavano Dacia come Dacia Felix cioè Dacia Felice ! Felice perchè era una delle provincie romane più ricche in assoluto e questa cosa va ben menzionata e ricordata ! Conquistarono Dacia per le sue poderose ricchezze ! Dalla Dacia nel tempio della dominazione romana (150 anni) arrivarono a Roma centinaia di tonnellate di argento, oro e sopratutto platino , i romani dopo 150 anni di dominio lasciarono decine di miniere di oro e argento usate al massimo ! La lingua dacica è stata una delle lingue traciche coma la lingua latina stessa , eco perchè i romani potevano parlare direttamente con i daci senza l'ausilio di traduttori !Se come la lingua dacica non era una lingua scritta bensì solo parlata si è perso nel tempo ! I romani in Dacia non hanno fatto altro che sfruttare al massimo le ricchezze daciche !Traiano è riuscito a conquistare solo metà di tutta la Dacia, esattamente ciò che lo interessava, cioè la parte ricca del paese ! L'altra metà è stata chiamata Dacia Libera , Carpatina,nel nord , un territorio boscoso con poche ricchezze minerarie !
Ancora adesso la Romania è ricchissima anche se è stata sotto la dittatura di CEAUSESCU, un paese che merita essere visitato per le sue innumerevoli bellezze
Il 30% del territorio circa....Traian Ibericus disse che va con la guerra nelle terre dei suoi antenati
@@camelianedelcu5640
7 mesi fa
Ancora adesso la Romania è ricchissima anche se è stata sotto la dittatura di CEAUSESCU, un paese che merita essere visitato per le sue innumerevoli bellezze .......... sono da 11 anni che vivo in Romania e tutte queste bellezzo forse mi sono sfuggite se fossi gentile a dirmi tu quali sono te ne sarei grato. Comunque è tanto ricca che nel 2020 in Italia ci sono più di 1.5 milioni di rumeni !!!!!!!!!!!!!!
@@dado229 anche Italia, un paese ricco con tanti italiani fugiti al mondo(una volta anche in Romania) prospera sotto gli americani dopo la seconda guerra e no grazie alla Mafia o ai vostri governi corrotti come i nostri. E la Romania è ricca chieda ad Austria quanto è ricca..
Molto ben detto ❤pecato che il 98% della gente non si ricordi la vera storia 😢
Grazie per aver riconosciuto il valore del popolo Daco .
Come mi e piaciuto il video e uno dei miei argomenti favoriti e conosco bene la conquista della dacia....lo hai spegiato molto bene...complimenti proffesore....Saluti della Spagna
Interessantissimo! Mi ha sempre affascinato questa parte di storia romana.
Buonasera, sono Bruno. In una società in forte declino come la nostra, è sempre un piacere rivivere l'epoca passata specie in video come i suoi. Complimenti e grazie di cuore per la competenza e l'esposizione 👏👏👏💚
Muy instructivo y perfectamente explicado... además, como español, tengo la suerte de poder seguir tus vídeos y entenderlos perfectamente por la raíz latina común de nuestros idiomas. Otro gran legado del imperio para españoles e italianos.
È fantastico che fra spagnoli e italiani ci si possa capire
Sei super informato, ti ascolterei per giorni
Ave Roberto. I didn't understand everything but I love this video. Greetings from Timisoara (Castrum Tibiscum). Grazie molto!
Mai bine ca nu ai inteles, nu este prea bine informat de razboaiele daco-romane.
@@robet35 De ce nu? A gresit cu ceva? Tot a parut corect dupa ce am vazut.
@@octaviantimisoreanu5810 A vrut sa spuna ca de fapt Decebal a invins, dar Traian n-a inteles asta. 😂😂
@@TheSilvanian Ce tampenie. Traian a invins toata Dacia.
@@octaviantimisoreanu5810 Stii cand Mihai Viteazu a castigat batalia de la Calugareni? Dupa asta el fugea spre Transilvania urmarit indeaproape de turci si striga la ei: "Bai, voi nu intelegeti ca EU am invins?? Sunteti turci sau ce naiba?"😂😂😂😂😂😂
Cam asta e punctul de vedere al unora ca robet35
Come al solito hai raccontato in modo essenziale e corretto una storia affascinante.Bravo!
Roberto, potresti parlare del servizio postale dell'antica Roma?
non c´é ne bisogno di parlarne, guarda come funziona quello antiquato italiano e te ne fai una ragione...hahaha!
Non c' era,c' era un efficientissimo servizio di dispacci al servizio dello Stato, ma non esisteva un servizio postale per usi privati, od almeno un servizio pubblico, esistevano professionisti che curavano l' inoltro di messaggi, ed anche merci, a pagamento. I ricchi spesso avevano schiavi messaggeri specializzati, ma il sistema più diffuso era affidare i messaggi a viaggiatori bendisposti con un piccolo rimborso.
@@vecchiogufo4863 Esistevano servizi postali privati. Non esisteva un servizio postale pubblico (tranne quello militare).
@@vecchiogufo4863 Vero è che il servizio postale dell'antica Roma non era accessibile a tutti, ma quest'ultima vantava un servizio postale efficiente.
Ave Roberto!! Grazie a te x il tuo lavoro ed è bellissimo come ancora oggi la Potenza di Roma è riconosciuta da tutti!! La campagna di Dacia è una delle mie preferite...come sempre sei riuscito a spiegare in maniera chiara e precisa!!!
Ave Roberto,
complimenti per il tuo ottimo lavoro di divulgazione e specialmente per questo video! Sapevo poco sulle guerre daciche...La parte che hai citato dell'inno rumeno è qualcosa di fantastico!
Anche se,sinceramente non tutti i rumeni sono contenti
Certo che tu sei bravo ed hai una bella voce limpida che spiega bene e con entusiasmo ogni storia ciao Roberto
bellissimo mia moglie è rumena la sapevo questa cosa dell'inno ciao
Non sapevo molto di questo argomento, ma la tua spiegazione è stata illuminante e interessante come sempre, continua così!👍💪
Questa cosa non è possibile!Qualche giorno da eri a 70 mila iscritti ora quasi 80 mila!Grande arriveremo presto a 500 mila legionari.
Tutto ciò è dovuto alle consuete minacce finali 😆😆😆
@@emilianobertolani3071 a verooooo🤣
Bellissima storia, anche questa, come tutte quelle che finora ci hai narrato. Grazie.
Dovremmo imparare dai romeni ad essere più fieri ed orgogliosi della nostra storia!
Si perché no
Impariamo dai romeni 💪🏼
Impariamo a zappare meglio la terra
@@romanempire8274
Il mio commento era riferito solo e soltanto all' orgoglio nella nostra storia e tradizioni, pensavo fosse chiaro, basterebbe contestualizzare ...
😉💪💪💪💪
Sono fiero ed orgoglioso di essere italiano, e vorrei tanto lo fossimo tutti; e pensare che i romeni si vantano di discendere da Traiano, mentre molti italioti al di là del calcio e della TV non vanno e non sanno nemmeno chi sia colui che fu tra gli imperatori il più grande, per me da italiano è umiliante!
@@lucaorru6872
Non fare di tutta l'erba un fascio
Io non amo il calcio e per ora sto conseguendo gli studi universitari in storia e filosofia...
E ne vado orgoglioso sinceramente di essere italiano
@@ppn194 conoscete solo Traiano
Ma vi assicuro che voi di romano non avete proprio niente
Voi eravate e rimanete un popolo di barbari
Sono questi commenti sulla Romania ad essere davvero beceri e barbari!
Grandissimo video...complimenti molto ben fatto...tra cui anche curiosità che piacciono sempre...e cosa resta...che e sempre bello sapere e vedere...
Grazie Imperatore Trizio...
Saluti e lode...dalla 12 legione Piemonte...
13:30 Quello è il protettorato, una politica volta dall'assimilazione "soft" del popolo assoggettato. Decebalo prese tempo, sperando di rifarsi in un secondo momento, ma ebbe la sfortuna di ritrovare Traiano , e fu la fine.
Roberto che dire fantastico. Questa è l'italia che ha fatto la storia non la triste Italia dei giorni nostri.
L'Italia non esisteva ancora😅
Infatti che c'entrano gli italiani con gli antichi romani?
@@emanuelvasilesabou9487 SBAGLIATO: IN MIO NOME GIURÒ TUTTA L'ITALIA.
Augusto!
@@peppdico6727...in che senso...?🤔 I romani nostri avi, erano MARZIANI?
DI ITALICA FORZA SIA LA STIRPE DI ROMA
Augusto.
L'Italia romana era un entità ben precisa, l'appellativo di Roma Capitale deriva da Caput- Italia.
Un gigantesco ceppo sulle Alpi avvertiva che si entrava in: ITALIA, TERRA BENEDETTA DAGLI DEI!
AVETE IDEE CONFUSE...!
Très intéressant, comme d'habitude. Merci !
Sei bravissimo e preparato. Per me amante della storia una vera manna. Grazie!!!!!
Sono stato in Romania ed al museo di Bucarest sono riprodotte tratti della colonna Traiana ma sopratutto l'arma micidiale dei Daci che vin era una spada ricurvs.. ma una grossa falce molto alta e tagliente con cui sfondavano gli elmi dei Legionari. . oltre che tagliare gli scudi. .al punto che Traiano deve rinforzare gli elmi con un supporto alto ad Arci che impedisce alle falci di raggiungere l'elmo e sfondarlo
Grande Roberto, racconto di un periodo di storia Romana, assolutamente avvincente ed appassionante, come solo tu sai fare. Un abbraccio e un continua così... P. S. Noto con piacere che aumentiamo a vista d'occhio, complimenti...e a presto!
Ciao Roberto potresti parlare dell’equipaggiamento del legionario nel corso delle varie epoche? Perché oggi lo stereotipo del legionario romano è dato dai film di Hollywood e ciò porta a varie inesattezze e confusione.
Se non sbaglio Traiano dopo trasferì molti coloni italici in Dacia per cui si puo dire che gli attuali rumeni sono veri discendenti ronani. Giusto ?
@@gennarogaliero4615 bisogna stare attenti, perché esistono diversi tipi di colonia. Inizialmente durante l'epoca regia e Repubblicana esistevano le colonie romane, quindi sotto diretto controllo di Roma e le colonie italiche, composte da sia cittadini romani che cittadini italici, durante l'impero si perde la colonia italica, perché praticamente tutta la penisola aveva ottenuto la cittadinanza. Però ci sono anche le colonie militari, composte dai veterani congedati ai quali veniva affidato un territorio
Ciao Mark, spero di non fare un torto al grande Roberto se mi permetto di segnalarti, visto che ti interessa l'argomento, un mio video in cui ne parlo e che si intitola proprio "Il legionario attraverso i secoli".
Humanistic Valley molte grazie
Concordo con Mark!
No,Traiano no! Che paura! Bellissimo video,Roberto, grazie!
Caro Roberto, innanzitutto complimenti per la chiarezza con la quale esponi i vari argomenti sulla storia di Roma e del suo esercito, ma volevo solo ricordare che già Cesare voleva conquistare la Dacia e farla finita con Burebista. A tale scopo si stava concentrando ad Apollonia un esercito composto da 16 legioni e 10000 cavalieri. Il 18 marzo del 44 Cesare avrebbe dovuto raggiungere l'esercito. Terminata la campagna dacica, Cesare avrebbe rivolto la sua attenzione ai Parti, in modo da lavare, per così dire, "l'onta di Carre" subita da Crasso. Purtroppo non sapremo mai in che modo Cesare si sarebbe districato da questo ginepraio, ma Cesare, sì sa, ci ha sempre abituato a colpi di genio. Anche perché sul fatto che avrebbe vinto non ho dubbi. Peccato che ci manchino un "De bello dacico" e un "De bello parhico" dal momento che ci furono di mezzo 23 pugnali. Un caro saluto. P.S. : se ti interessa ho alcuni articoli su questa vicenda purtroppo non in italiano.
Gentilissimo Roberto stai con i tuoi interessantissimi video facendo capire agli italiani che cosa fosse la latinità e l'essere "Cives romanus" in un'Italia troppo smarrita dove si confonde l'amor patrio per un atteggiamento nazionalista o addirittura fascista. Il liceo classico una volta era il tempio dove tutto questo era conservato e tenuto in grande conto. Hanno tentato e tentano di svilire a questo arrogando motivazioni scellerate e prive di senso in nome di un nuovo umanesimo in realtà effimero, incolto e falso ,sfruttato a suo piacere dal libero mercato. Grazie ancora e continua così ; forza ed onore!
Molto interessante la parte sul'orgoglio dei rumeni di essere stati parte dell'Impero Romano. I francesi non sono per niente orgogliosi di essere stati conquistati dai romani, infatti hanno fatto una statua a vercingetorige, e neanche gli inglesi, che a Londra hanno messo una statua di Budicca, sebbene lei avesse devastato quella città
Il motivo è chiaro: rispetto ai Daci, i Galli e gli Britanni erano dei selvaggi. I Daci erano organizzati in uno stato politico di 150 anni, ma gli Britonni erano tribù selvagge, che si dipingevano gli occhi, la fronte e le guance e combattevano nudi.
I Daci erano civilizzati anche prima della conquista.
Dopo la conquista, i Daci riconobbero la superiorità della civiltà romana e se appropriarono! Ma questo non durò a lungo, a causa dei popoli migratori selvaggi che invasero la Dacia dopo l'abbandono di questa provincia da parte dell'imperatore Aureliano (275 d.C.)
@@g.d.2452 Lodano l"imprero Romano non noi Italiani che a nostra volta dopo la caduta del impero Romano siamo stati assediati da popoli confinanti , cosa che succede anche oggi . E poi guardandoci intorno non ce tanto da lodare in confronto ad altri paesi . Poi dici che e un popolo tutto da costruire culturalmente ?
xche tu saresti orgoglioso di essere conquistato . le condizioni di resa verso la dacia sono le stesse che sono state fatte dagli alleati con la sconfitta della seconda guerra mondiale. A ns volta io non sono orgoglioso di essere una colonia angloamericana
La romanizzazione dei Daci avvenne grazie ai soldati romani : la maggior parte di essi rimase nella regione nord danubiana anche dopo la ritirata aureliana . Insomma si mescolarono con i Daci e fondarono la " Romania" trasformandone anche la lingua diventando neolatina !
gli unici davvero refrattari alla Federazione Romana erano i Germani
tutti gli altri hanno assorbito bene e sviluppato la civilta' Romana,
in particolare i Britanni (escludi i Caledoni: scozzesi oltre Limes)
la civilta' Anglo-Americana e' la continuazione di quella Greco-Romana
Sempre molto interessante ed esposto con grande lucidità!!!
Stupendo come sempre, Console.
Ora mi aspetto un video sulla distruzione di Cartagine. Inoltre vorrei un tuo parere su Silla, che io considero uno dei più grandi personaggi nella storia romana, anche se molti lo ricordano solo per le prescrizioni.
Bravo Roberto , con te e i tuoi video , sto imparando la storia romana .
Grazie .
ua-cam.com/video/y4u2OulKgdI/v-deo.html
Piccola nota per gli amanti della pesca (io sono del ramo...) si ritiene che la CARPA, pesce molto apprezzato dai romeni e dai pescatori in genere, venne introdotta in Italia, e non solo, dai romani dopo la conquista delle terre danubiane e in particolare la Dacia stessa. Esso rappresentava una comoda e notevole fonte di alimentazione, facile da allevare anche in acque calde (una sorta di maiale nell'acqua)
Complimenti ! Uno dei tuoi video migliori. Ti superi ancora...pur dopo anni!
Magari noi italiani fossimo cosi orgogliosi di discendere dagli antichi Romani come lo sonoi Rumeni
Gli italiani non discendono dai romani: al sud discendono dagli arabi e al nord dai longobardi.
@@fabrizioanselmi6721 non direi proprio
Libero di pensarla diversamente.
Straordinario, Roberto. Grazie.
Apollodoro di Damasco meriterebbe una puntata a parte...il ponte sul Danubio, citato in questo video, è una delle opere architettoniche dei Romani più clamorose, se non sbaglio è stato il ponte in muratura più lungo costruito dall'uomo per quasi 2 millenni!!
Ad oggi sistono ancora alcuni piloni che sostenevano il ponte, uno sulla terra ferma ed altri sommersi precisamente a Dobreta Turn Severin, nei pressi delle Porte di Ferro tra Serbia e Romania.
mah ... e il ponte che Cesare fece sul Reno in 10 giorni?
@@yallowrosa non era della stessa lunghezza e nemmeno in pietra ma in legno, ma anche quel ponte fu un'opera mastodontica
@@raffaeledeguida1819 ma e' vera? sembra una leggenda (compreso il suo rapido smontaggio)
@@yallowrosa sí sí ne è stata dimostrata l'esistenza
Roberto ben tornato ogni tuo documentario è sempre bellissimo. Grazie mille.
Roberto adesso dovresti fare la campagna Partica di Traiano.
Bello. Bello. Bello.
La domanda difficile è: ma i Romani tutto il ferro di cui avevano bisogno dove lo prendevano??
Che capolavoro i tuoi video, da fare vedere nelle scuole
Ciao, i rumeni non sono discendenti dei daci ma di una popolazione di coloni di origine italica probabilmente trasferita a ripopolare la zona a seguito della conquista e poi rimasta fortuitamente risparmiata dalle successive ondate migratorie slave tanto da riuscire a conservare la propria identità linguistica e culturale. I daci scampati al massacro da parte dei romani non rimasero sotto il dominio romano ma abbandonarono le loro terre e di loro si sono perse le tracce. La lingua rumena infatti, neolatina, possiede contaminazioni slave ma pochissime trace della lingua geto-dacica, quella appunto parlata dagli scomparsi daci.
Esatto. Ma anche i coloni si sono ritirati insieme ad Aureliano. Poi sono ritornati 'piu tardi.
Bravissimo Trizio, grazie per la bella lezione!
La leggenda narra che quando l'esercito di traiano in dacia marciava arrivava ad avere una lunghezza di 3/4 km.
Non oso immaginare quando terrore poteva incutere nelle regioni locali quando vedevano questa lunga coda di soldati marciare...
immaginati a vedere le fiel sulle autostrade che strizza...
Forse vuoi dire 50-60 km ... se la colonna era composta da una fila di 4 uomini, diciamo che in due metri (per potersi muovere e stare un po' a distanza una fila dall'altra) ci stavano due file, pari a 8 uomini, quindi: 2 metri=8 soldati: 20 metri = 80 soldati: 200 metri = 800 soldati; 2000 metri = 8000 soldati; 20.000 metri = 80.000 soldati (cioè quelli di Traiano): Solo che i cavalieri romani dovevano essere almeno 8.000, e un cavallo è lungo circa 2,5 metri, quindi stando anche in fila di tre e contando lo spazio tra una fila e l'altra, come minimo in 6 metri di lunghezza ci stavano 6 cavalieri: in 60 metri, 60 cavalieri; in 600 metri, circa 600 cavalieri; in 6000 metri circa 6.000 cavalieri; quindi solo la cavalleria romana prendeva circa 10 km di lunghezza. E centinaia di carri con le tende, rifornimenti (una sola legione di 6.000 uomini consumava circa 12 tonnellate di cibo ogni giorno, senza contare quello per i cavalli e le bestie da soma, nonché l'acqua. Nel caso di Traiano il consumo solo per i legionari era almeno di 150 tonnellate di cibo al giorno, e bisognava avere la scorta almeno per un mese), cibo per gli uomini ma anche per tutti i cavalli e il bestiame da soma e tiro (molte migliaia), le scorte d'acqua, le munizioni - molte centinaia di migliaia di frecce, decine di migliaia di proiettili per catapulte e baliste, ecc. - arnesi per fabbri falegnami e altro materiale da costruzione o per altri scopi, il reparto sanità, centinaia di macchine da guerra, ecc. Un carro portava al massimo una tonnellata... probabilmente altri 10 km di carriaggi. Poi devi aggiungere tutti i carri dei commercianti che seguivano le legioni e acquistavano il bottino e pure gli schiavi, con tutti i loro vigilanti. E ancora gli ausiliari, anche decine di migliaia, con i loro cavalli, scorte, ecc. Insomma, l'esercito di Traiano probabilmente in marcia doveva essere lungo 50 km o più.
@@k9uominiecani59 Il calcolo ha senso ma non lo vedo troppo possibile a livello reale un codazzo di decine di chilometri...
@@lorisducly6567 Eh, ma di fatto era così, la matematica e la fisica non sono punti di vista.
@@k9uominiecani59 quello che dici tu è assolutamente plausibile, infatti le cronache di alcuni scrittori romani narrano che la lunghezza di una legione era tra i 4 e i 20 km, comunque resta il problema che un legionario in marcia percorreva al massimo 30/36 km a giorno quindi resta impossibile che potesse superare queste lunghezze, se poi sospettavano di imboscate dubito che cercavano di creare file cosi lunghe.
Comunque io ho detto 4 perché mi ricordavo che lo disse Alberto Angela in un suo servizio proprio sulla guerra in Dacia ma considerando che Traiano si porto 150.000 uomini mi comincia a sembrare poco pure a me.
Innanzitutto, come sempre, complimenti! Ottimo video, narrazione completa e mai banale, spiegazioni chiare ed efficaci. Grazie!
Lavorone, complimenti! Sono interessantissime a questo proposito le metope del trofeo di Traiano ad adamklissi in cui sono ben rappresentati Daci e Romani in combattimento, con in primo piano le falci e le maniche metalliche dei secondi, nonchè l'uso da parte dei legionari della lorica hamata, laddove sulla colonna Traiana i legionari vestono sempre la lorica segmentata.
Grazie infinite Roberto, lo aspettavo da un anno grazie infinite per portare questa parte dell'impero Romano
Un altro gioiello regalatoci da Roberto.
La storia dell'inno rumeno é pazzesca... Video stupendo!
Tanti rumeni non trovano giusto che sia il nome di Traiano nel nostro inno
@@camelianedelcu5640 Forse preferiscono nomi tipo Vlad Tepes, oppure Stefano il grande.
@@Antonio-zs6bh È perché NO? Errano di origini nostre ,non romane. Romania e molto più grande del 1/4 che ha conquisrato Traiano. Poi sia Vlad Tepes che Stefano il Grande hanno lottato per la libertà del nostro popolo. Penso sia giusto che si debba lottare per la propria patria,paese, lo faresti anche te per il tuo paese?
Ciao!questo imno e stato fatto in anni 1848 .E un un'altra cosa !! Traino a conquista solo una parte di Dacia non tutta la Dacia .La parte non conquistata si chiamava Dacia libera e daci liberi.
Ciao Roberto,bellissimo video. Sarebbe bello se parlassi anche della leggenda d l tesoro di Decebalo, che se ricordo bene venne nascosto sul fondale di un fiume.
Grazie Roberto sei sempre straordinario
Molto interessante, ora ho qualche notizia in più su una guerra dura da vincere ma che regalò molto onore a vincitori e vinti.
Anche ľinno polacco parla di Italia, e il nostro parla di Polonia, caso unico al mondo.
Difatti I Polacchi hanno dovuto pagare un Conto di guerra a Napoleone schierandosi contro L'Italia.
Ogni tuo video è un opera d'arte, bellissimo come al solito, complimenti!
Bel video e spiegato bene,come sempre. Parlndo con degli amici Rumeni, mi hanno spiegato che loro sono i discendenti degli antichi romani,perché vennero mandati migliaia di coloni dell'impero perché di daci ne erano rimasti pochi e quindi serviva della gente che lavorasse la terra e tutto ii resto. Per questo anche il rumeno è una lingua neolatina.
Esatto
Li avranno sterminati...
O forse perché il Latino era come il inglese oggi,e stato più facile usare il Latino che la loro lingua,che ha ancora intorno a 160 parole nel vocabolario rumeno.Traiano non ha conquistato neanche metà de la Dacia,non fu come in Gallia
@@UltrasModusVivendi Non in questo caso. I Daci furono praticamente decimati. Poi,tutto può essere.
I tuoi amici hanno fatto la scuola dopo 1990 non sano istoria
Finalmente si parla di Traiano bellissimo vedeo grazie Roberto 👍👌
Ottimo orario per pubblicare
Ave Roberto, bellissimi video complimenti, ho sentito parlare più di una volta di delle relazioni che i romani strinsero con alcuni territori indiani potresti in futuro realizzare un video in merito poiché lo trovo interessantissimo sotto ogni punto di vista
Ti consiglio di andare a visitare quel bel paese Dacico! Sei molto preparato! Però ti e sfuggito dire che i daci parlava già latino !
Cazzo!
Tu come sai questo ?? Te la detto Burebishta? :-)))
Grandissimo Roberto, che piacere ascoltarti!
Traiano scrisse il De Bello Dacico, così come Cesare aveva scritto il De Bello Gallico. Peccato non sia giunto sino a noi.
Serio? Oddio
Fortunatamente abbiamo quell'antico "fumetto" che é la colonna traiana
Hai ragione Natalhie, per fortuna abbiamo la Colonna traiana, visto che, per ironia della sorte, il periodo di massima espansione di Roma è tra i meno documentati del periodo imperiale. In parte ci viene in aiuto l'archeologia, grazie alla quale, con il ritrovamento di una pietra tombale a Filippi, sappiamo il nome del comandante del reparto romano che raggiunse Decebalo in fuga: Tiberio Claudio Massimo, arruolatosi nella VII Legione Claudia, partecipò alle guerre daciche di Domiziano per poi diventare duplicario nella II Ala di cavalleria ausiliaria Pannonica.
È stato l'imperatore Adriano a oscurare ad eliminare le fonti
@@umbertobardini785 giusto
Potresti realizzare dei video-documentari al riguardo???
Guarda che Burebista era îl re della Dacia nei tempi di Cesare e alleato di Pompei...un piccolo errore
and Decebal was not the successor of Burebista, it was more than 100 years between them
Sarà un altro
Magnifica spiegazione, ancora una volta
Te salut 👋, Împăratul Roman Traian a fost cel mai viteaz și curajos militar ofițer, a cucerit multe teritorii din toate continentele , ajungând la întinderea maximă 🔝 🎬, maximus✌️, principus Traianus 🔛, unicus - romanicus-dacicus🌟.
Grande come sempre e anche molto divertenti i tuoi finali 🤣🤣🤣🤣🤣. Un super mega big like anche per questo video. Sei bravissimo e ti seguo molto volentieri. Ciao e buona giornata 😉😉😉😉
Felice sia di essere un figlio di Decebalo che essere cugino di Traiano. :)
Comunque ci riportiamo a casa tutto l'oro e argento rubato da Traiano. Anche dopo la sua morte Decebal si vendica.. a mandato già quasi 1 mil. di querieri daci sul territorio romano.
Sbagli
Roberto potresti trattare in un video il grande Marco Agrippa? Personaggio fondamentale della gloriosa storia dell'antica Roma... probabilmente Ottaviano non sarebbe diventato il Princeps che conosciamo se non si fosse servito della sua abilità sul campo di battaglia. Merita un piccolo approfondimento dato che non tutti sanno quanto aiutò Augusto nella sua strada verso il principato.
Un grazie davvero di cuore per tutti i contenuti che porti ❤
Dacians were before the Romans in Europe and were known as Getes. Even the events described by Homer in Iliad belonged to the Getes. The language of Getes in which even Ovid composed poems was at the base of the Latin language.
This is complete dacopathic nonsense. Stop making a fool of yourself and other Romanians with this bs.
@@daciaromana2396 Maybe it means that being with the Germans earns more.
Grazie per questo video, documentato e oggettivo.
"Un popolo dovrebbe capire quando è sconfitto..."
"Tu lo capiresti Quinto? Io lo capirei?"
Cit.
Massimo Decimo Meridio sempre nel cuore
Bellissimo, come sempre un lavoro svolto in maniera stupenda!