Nodulo tiroideo: le risposte della citologia per le migliori scelte terapeutiche

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  • Опубліковано 6 тра 2023
  • Ecco come l'esame delle cellule nodulari guida la scelta della terapia più efficace e sicura, ne parliamo con il Dr. Davide Francomano (Specialista in Endocrinologia)
    Per saperne di più nodulotiroideo...
    “La citologia del nodulo tiroideo, che cos’è? È il prelievo all’interno del nodulo tiroideo di alcune cellule. Queste cellule che vengono prelevate dal nodulo tiroideo vengono analizzate e in base all’analisi che viene data ci sono delle caratteristiche che definiscono di che natura è il nodulo, se il nodulo è di tipo benigno o è un nodulo di tipo maligno.
    Le caratteristiche dell’agoaspirato sono state dichiarate nel tempo in maniera numerica, per facilitare anche la lettura del paziente. Per chiunque sia stato sottoposto ad un agoaspirato troverà sui suoi referenti dei tipi di numeri, questi numeri vanno da 1 a 5.
    Rappresentati con il numero 1 una citologia scarsa, praticamente all’interno del prelievo non c’erano abbastanza cellule tiroidee e quindi non si può dare una diagnosi su questo prelievo, e il prelievo va ripetuto a distanza.
    Se invece il prelievo delle cellule tiroidee ha dato un risultato di tipo 2 e quindi che viene determinato con TIR2, perché TIR sta per tiroide perché è la serie del prelievo. Questa tipologia di risultato ci pone di fronte ad un nodulo di tipo benigno, è un nodulo adenomatoso che ha già una diagnosi di benignità.
    Se invece il numero della citologia è di tipo 3, significa che il nodulo al quale siamo di fronte è un nodulo di tipo indeterminato, cioè un nodulo che non ha delle caratteristiche pienamente benigne ma non ha neanche delle caratteristiche di sospetto o pienamente maligne. E in questa tipologia di noduli risulta fondamentale fare poi una seconda distinzione tra TIR3-A E TIR3-B.
    Il TIR3-A è quel nodulo che ha delle caratteristiche pressoché benigne, infatti, solamente il 20% dei noduli TIR3-A risultano poi dei noduli maligni e su questi è fondamentale seguire quello che si chiama il biomolecolare, cioè cercare all’interno del prelievo dell’agoaspirato se ci sono delle mutazioni genetiche che inducono il nodulo nel tempo a diventare maligno. Invece per quella caratteristica del nodulo TIR-B ci sono già all’interno di queste cellule delle anomalie tali che è più probabile che questo nodulo sia un nodulo maligno, su questa tipologia di noduli si può anche fare uno studio di tipo molecolare ma comunque la maggior parte di questi noduli, più dell’80%, hanno probabilità di essere già maligni.
    Un altro tipo di risultato che si può andare a riscontrare è il nodulo di tipo TIR4.
    TIR4 vuol dire che queste cellule all’interno del nodulo sono pressocché maligne; quindi, è fortemente sospetto che il nodulo sia maligno, e in questo tipo di lesione nodulare si procede direttamente poi con la chirurgia. Così come nel nodulo TIR5 in cui invece la diagnosi tumorale è già nota.
    Per i noduli invece TIR2 e TIR3-A si possono utilizzare nuove opzioni terapeutiche come, per esempio, il trattamento con il laser.”

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