Come funziona un impianto di biogas?
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- Опубліковано 28 вер 2024
- Abbiamo creato per voi unanimazione in 3D che in meno di 10 minuti spiega in modo chiaro i complessi processi che si verificano in un impianto di biogas: dalla consegna delle materie prime alla distribuzione dei sostrati di fermentazione. Siete agricoltori o vi occupate di smaltimento e state pianificando la costruzione di un impianto di biogas ? Allora guardate come noi di BioConstruct costruiamo "impianti di biogas intelligenti". Per maggiori informazioni visitate il nostro sito web www.bioconstruc...
Ho lavorato parecchio tempo nell'avviamento di questo tipo di impianti.Il residuo,quando il digestore ha esaurito la sua carica di produzione biogas,il prodotto viene inviato ad un depuratore.La parte solida restante costituita da scaglie di colore verde è altamente calorica:circa 8600 kcal/kg(da specifiche snam)e viene utilizzato in un inceneritore a letto fluido come combustibile.Il vapore prodotto viene inviato in turbina(a contropressione o con spillamento LPS in una macchina a condensazione) per la produzione di energia elettrica,e teleriscaldamento.
Complimenti! Grande lavoro!
Ben detto!
Bioconstruct sviluppa progetti in cui è possibile sfruttare sottoprodotti agricoli e reflui zootecnici.
La nostra missione: lavorare in modo sempre sostenibile!
Non è sostenibile ,e il sistema che sta cercando di farlo passare per sostenibile .Ma al contrario il biogas inquina e alla grande anche !!
Quanto gasolio avete consumato per coltivare il mais o il grano per toccarlo poi alla fine i licuami esausti vengono trasportati con mega trattori da. 350cavalli disel s scassando le strade e viene iniettato di notte sotto terra nei campi e non sono trattati ed hanno un acidità molto alta inquinano le falde acquifere. L'acqua del mio pozzo puzza proprio di quella porcheria. Alla fine della storia mangiamo il grano sovietico e bruciamo il nostro grano non conviene usare il gasolio dei trattori direttamente per alimentare il generatore. E " giusto usare agevolazioni a fondo perduto per questi scopi industriali
Bel video, si dovrebbero però utilizzare altri materiali da immettere nell'impianto per avere una reale produzione da fonti rinnovabili.
L'insilato è un prodotto che necessita di lavorazioni anche costose prima di poter essere utilizzato, si deve coltivare il mais con tutti i costi del caso (irrigazione, gasolio, diserbante ed altro) poi lo si raccoglie e si stocca nelle apposite trincee.
Non credo sia la migliore soluzione.
complimenti per invenzione !!!!!
@steconca L’insilato di mais non è uno scarto, è un prodotto che deriva dalla normale coltivazione del mais. I nostri impianti hanno rese soddisfacenti anche senza utilizzare insilati. Per progettare un impianto è necessario valutare attentamente la biomassa disponibile.
Ciao
E' possibile reperire la musica di sottofondo?
Alcune aziende utilizzano gli stocchi per realizzare una lettiera alle vacche e successivamente la lettiera con i liquami e composti organici del caso vengono raccolti, essiccati all'aperto e ridotti in piccoli frammenti ed utilizzati per alimentare l'impianto di biogas.
Processo indubbiamente meno costoso ed a completo riciclo di materie prime.
Guadagno pari al 100 %.
Allora mettiamola così .... nel 2017 si è osservato che : la produzione di biogas non è innocqua come si vuole far credere ..... gli incentivi statali per poter dare del profitto ai proprietari dell'impianto ,in quanto è notorio che con il fossile si spende molto meno vengono prelevati dalle nostre bollette aumentando il costo per il cliente finale in modo tutt'altro che trascurabile , il gas viene trasformato in energia elettrica mediante motori a scoppio che scaricano gas serra nell'atmosfera, per produrre biogas in modo redditizio serve zucchero in gran quantità, zucchero presente in scarsa quantità nei reflui animali, come da scarti vegetali e di lavorazioni alimentari, percui serve in modo massivo l'immissione nel digestore di graminacee prodotte in campo, da noi in piemonte il mais che serviva per l'alimentazione animale è pilotato per buona parte in questi impianti visto il basso prezzo di mercato , la quantità imponente di reflui risultanti dalla fermentazione può si essere usata per le concimazioni ma tale mole di azotati sparsa in modo poco oculato può percolare ,è succede più spesso di quanto si sappia, inquinando l'acqua con nitriti,nitrati e batteri della decomposizione.... non parliamo poi delle emissioni maleodoranti di tali apparecchi.....insomma si produce in campo cibo ,mais , il vecchio granoturco, che verrà fermentato per farlo marcire, per produrre energia elettrica che ci costa più cara di quella fossile , comunque producendo come scarto anidride carbonica, idrogeno solforato, il classico puzzo di uovo marcio, componenti azotati che inquinano l'acqua superficiale ed alcune volte di falda, con pericoli per la salute e proliferazione di alghe......ma come siamo fortunati ad adottare simili politiche "ecologiche " e convenienti a livello economico , e ne dobbiamo pure andare fieri ....che progresso!!!......
Barba Blu noi vogliamo la canzone di sottofondo
E allora continui a bruciare carbone e gasolio 1000 volte piu inquinante ma lasci libero chi vuole evolvere.
Stefano Busato io voglio sapere la canzone di sottofondooo
@@leonardotraversari9346 mi dispiace ma non lo so
@@stefanostefano4995 si ma il gasolio lo usi cmq per la coltivazione del mais, gli impianti a biogas sono un fallimento in partenza oltre che un giro di inquinamento enorme , non tanto dal gas stesso ma dai mezzi per tenerlo alimentato, senza incentivi non dura un giorno, l'energia elettrica oggi costa 7 centesimi al chilo, per produrre biogas ci vogliono 22 centesimi, e lo stato glie paga al chilo 28 centesimi, e gia capisci che ce qualcosa che nin va.
Molto interessante, il video spiega molto bene i concetti.
NOTA sul DIGESTATO ed integrazione con i ns. Polimeri “PAM”
Le tecniche di gestione di tale DIGESTATO prevedono la separazione della frazione solida da quella liquida con varie tecniche di trattamento.
La parte solida è poi resa “palabile” per essere più facilmente trasportata e normalmente interrata come fertilizzante (all’interno od all’esterno della specifica Azienda Agricola (il trasporto all’esterno è dovuto al limite di AZOTO conferibile ai suoli, nel rispetto della normativa Nitrati).
La frazione liquida è poi normalmente conferita ai suoli, preferibilmente in “pre-semina”, con sistemi di Fertirrigazione ed è buona pratica agricola quella di prontamente “interrare” tale refluo/ammendante, per ridurre e prevenire l’evaporazione all’aria dell’Azoto ammoniacale, che andrebbe così perso.
Alcune tecniche di gestione/lavorazione del DIGESTATO prevedono talvolta anche l’utilizzo di “flocculanti” per facilitare l’aggregazione delle particelle di solidi sospesi ed una loro più agevole rimozione dalla frazione liquida.
Sono convinto che il nostro prodotto “PAM - Poliacrilammide Anionica” (che è anche un ottimo flocculante) potrebbe ben integrarsi con il DIGESTATO per renderlo meglio gestibile e soprattutto per favorire l’assorbimento dal suolo e dalle diverse colture, limitando sensibilmente la percolazione ed il drenaggio nelle falde.
Tenuto conto che la produzione di DIGESTATO è un processo continuo dell’impianto BIOGAS, lo stesso è conservato in grossi vasconi e/o serbatoi, che dovrebbero essere dotati di un impianto di miscelazione per evitare o limitare la sedimentazione delle varie frazioni.
Questo dovrebbe favorire l’applicazione del ns. prodotto “PAM” in Polvere Fine, perché il tempo di giacenza nel liquame ne dovrebbe favorire lo scioglimento e la solubilizzazione e, nel contempo, “legare” la frazione liquida così da consentire una migliore gestione e funzionalità della stessa una volta distribuita sui suoli.
Peraltro, il fatto che il DIGESTATO viene prodotto in continuità ed occorre periodicamente che l’Agricoltore svuoti tali vasche/serbatoi per il conferimento del prodotto ai suoli, questo consentirebbe di aggiungere allo stesso delle porzioni di “PAM” anche ridotte (equivalenti ad una dose di es. 2-3 Kg. per Ettaro) per facilitare la sua dissoluzione nel liquido (meno concentrazione di “PAM” lascerebbe il DIGESTATO liquido più fluido), ma nello stesso tempo apportare la “DOSE” prevista ai suoli - per le altre funzioni utili alle colture della “PAM” - in operazioni ripetute.
La determinazione della “DOSE” di Polvere Fine di “PAM” da distribuire nella vasca/serbatoio del DIGESTATO, sarà calcolata in funzione del volume di prodotto presente (o della capienza abituale degli stessi) e delle quantità di DIGESTATO che l’Agricoltore è solito conferire sul suolo per ogni ettaro.
Infine, il beneficio di tale aggiunta del ns. Polimero “PAM” in combinazione al DIGESTATO è anche quello di aumentare la “DOSE” conferita al suolo (per ciascun ettaro trattato), perché avendo il Polimero tempi di “degradazione” naturale abbastanza lunghi, questo consentirà di aumentarne nel tempo la concentrazione nel suolo a tutto beneficio delle colture che si succederanno sullo stesso, senza problemi di “eccesso”, perché l’attuale “DOSE” suggerita è il “Minimo” previsto per conferire dei vantaggi alla coltura (limitandone i costi in funzione del valore della relativa coltura), ma ben lontano da un eccesso di concentrazione.
Più “PAM” presente, maggiore efficacia per la coltura ed il suolo.
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Micronizzazione Innovativa Srl
sito web: www.micronizzazioneinnovativa.com
RS - 29.03.2018
Io lavoro in un impianto di biogas ed è fatto abbastanza male ed è sintetico molto
ciao napoli!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
con il mais però non è sostenibile! gia di per sè è una coltivazione costosa che impoverisce il terreno. meglio usare altre matrici vegetali
@salviati1 L'argomento è ben più complesso.. lei coltiverebbe mais senza guadagnarci niente ?
che speco usare il mais per l'energia
Anche io do ragione a Fabio
like se sei qui per Bimbatti ;)
Buon giorno,
Se necessitate di un compressore per biogas o gas naturali non esitate a contattarci alla mail info@bio-komp.com
DEANDRè DICEVA "SULLA MERDA CRESCONO I FIOR"...E IO AGGINGO, CI SI FA PURE ENERGIA.
e questa data non la scorda più nessuno
i 30 dislike sono benzinai
quello che abita a 5 km. sicuramente è un povero di volontà di informazione. poi va al supermercato per acquistare una bistecca di merda e la trova buona.
@biokomp Grazie!
Vorrei conoscere quando si puo fare piccolo un impianto di bio gas e il suo costo
sono stato l altro gg in un impianto a lavorare...si sente già la puzza prima di arrivare sul posto
Bel video e ottima dimostrazione per chi ancora non conosce il mondo della trigenerazione
Fabio ti do ragione, questa non è economia. questi impianti devo riutilizzare prodotti non nobili e a basso costo
Ciao a tutti , doppo 13 Anni la tecnologia e' migliorata oppure la stessa , quanto costera' un prog
etto simile , che produce 500Kw/h ??
Quanto NPK per una tonnellata di liquido a solido si puo' producere ??
L
Scusate l ignoranza. Per produrre gas necessari al riscaldamento e alla produzione di energia elettrica si potrebbero usare derivanti da rifiuti organici umani e animali e anche rifiuti di scarto degli avanzi alimentari?
molto interessante...
Grazie Mille!
BioConstruct,ma perché invece di bruciare il biogas in eccesso non lo commercializzate? Mi sembra uno spreco bruciarlo
Ho provato a costruirne uno ma non si incendia il gas, come mai?
VIGLIAMO LA MUSICA DI SOTTOFONDOOOO
ECCOLO IL FUTURO........
0:50 molto bello!
2001
11 maggio