Le signorine del calcio moderno dovrebbero incontrare difensori come Bruscolotti e Di Somma per capire realmente che una volta il calcio era solo per veri uomini...
Anche io sottoscrivo i commenti precedenti, racconti stupendi !! Però vanno fatte un paio di precisazioni: su Elkjaer, poiché, forse per il lungo tempo trascorso, nel ricordo del Capitano si sono sovrapposte 2 situazioni diverse; su Passarella, poichè nel finale il racconto è stato solo accennato e, a causa della domande di Chiariello, potrebbe essersi creato anche in questo caso un malinteso sui fatti. 1) Elkjaer: l'espulsione di cui parla il Capitano nella gara giocata a Verona, per aver rifilato un colpo all'attaccante danese, fu nella I giorn. del primo anno di Diego, 1984-85 (Ver-Napoli 3-1, 16 settembre 1984); ebbene, nel racconto sembra che il mancato impiego di Elk. dall'inizio al San Paolo, per timore da parte del giocatore del Verona di ritorsioni in seguito a quell'espulsione di Bruscolotti, ci fu nel campionato successivo, 1985-86, quando nel frattempo il portiere del Napoli era diventato Garella (che nel 1984-85 era a Verona) tramite il quale Elk, si informava della presenza di Bruscolotti. In realtà non fu così, perché il mancato impiego di Elk. da inizio gara e suo ingresso nel II tempo (al 64' per la precisione), ci fu non nel 1985-86, quando Garella era a Napoli, bensì nella gara di ritorno sempre del camp. 1984-85 (Napoli-Verona 0-0 20 gennaio 1985); infatti poi Bruscolotti dice che a fine gara chiese a Castellini di fare il blocco nel sottopassaggio per intrappolare Elk, ma Castellini nel 1985-86 non giocava più nel Napoli. Viceversa, nei 3 campionati successivi nei quali Elk avrebbe potuto chiedere notizie a Garella (1986, 1987, 1988, poi Elk ritornò a giocare in Danimarca), la prima volta giocò tutta la gara (camp. 1985-86, 7 giornata, Napoli-Verona 5-0), mentre le altre 2 volte non era nemmeno in panchina. Pertanto è presumibile che il grande Capitano, come detto, abbia sovrapposto nel suo ricordo 2 situazioni diverse: il mancato impiego di Elk la prima volta che costui venne a giocare a Napoli dopo l'espulsione di Bruscolotti a Verona (16 giornata camp. 1984-85, Napoli-Verona 0-0) e una successiva occasione (presumibilmente 7 giornata camp. 1985-86 Napoli-Verona 5-0) nella quale Garella nei giorni precedenti gli riferì che Elk aveva chiesto notizie della sua presenza in campo. 2) Diaz e Passarella: nella parte finale del racconto, quando si parla di Passarella, può sembrare che anche Passarella, al pari di Ramon Diaz, fosse in campo nella partita del I scudetto del Napoli, invece all'epoca era passato già all'Inter. Cmque i racconti sono davvero EPICI, soprattutto lo schiaffone a Diaz quando giocava nel Napoli (1982-83, l'anno del ritorno di Pesaola) e l'avvertimento, senza mezzi termini, di starsene tranquillo nella gara del primo scudetto.
il mitico capitano Bruscolotti, questo tipo di difensore manca oggi. non capisco poi perche la società del napoli non lo prende nell'organico per curare i rapporti squadra-società per esempio.
Con questo fisico da lanciatore di coriandoli mi sembrano racconti inverosimili. Cmq bel terzino vecchie maniere e rappresentante perfetto del bel calcio che non c'è più....
Quel calcio era di livello molto superiore a quello che si gioca oggi in Serie A. Il nostro campionato in quegli anni era di gran lunga il più ricco di campioni. (E il più prestigioso e difficile.) Anche i fuoriclasse epocali facevano fatica!...
@@olibart1 si campioni assoluti e scarpari di terza categoria. Si giocava a uomo in maniera ossessiva. In Europa le italiane si sono fatte rispettare grazie a maradona platini van basten etc etc
@@billobong2817 Era un calcio nettamente superiore a quello di oggi, sul piano tecnico. Fare gol in serie A era molto più difficile, e infatti si segnava molto di meno. (La media dei gol segnati per ogni partita in certi anni non arrivava nemmeno a 2. Oggi supera i 3.) Nell'anno del primo scudetto, il capocannoniere del Napoli è stato Maradona con solo 10 gol. I difensori italiani sapevano marcare, ed erano per questo rispettati e temuti a livello internazionale. E mi sembra che i giocatori italiani, nel 1982, si siano fatti valere anche senza stranieri...
@@olibart1 anch'io giocavo a uomo negli anni 80, mi sale la nostalgia quando ci penso, però poi ricordo che di palloni durante la gara ne toccavo pochi, facevo più falli che passaggi😁. Non partecipavo nemmeno alla manovra, il mio allenatore di allora si incazzava😅 dovevo solo marcare, era il libero che impostava e dava la palla direttamente al centravanti o al regista. Oggi il calcio non lo guardo nemmeno più, peró anche se il calcio è cambiato in peggio credo almeno il pallone oggi viene toccato da tutti gli 11 componenti.
Nn so se mi fa più pena il sig. Bruscolotti , o i giornalisti che ridono a crepapelle per minacce e colpi alle ginocchia....Mi dispiace per i ragazzini che ascoltano ....I veri uomini sono altri.....
un continuo racconto di minacce in campo, di interventi a spaccare le ginocchia per nn tacere della combine in campo. Poi il racconto del blocco nello spogliatoio è penoso, da intimidazioni.
Il capitano per eccellenza quante battaglie per amore del Napoli Palo di ferro sempre nei nostri cuori ♥️
Come si fa a non amare queste storie? Indipendentemente dai colori , un altro calcio , altri uomini
grande uomo e persona umile.
Bruscolotti era veramente un duro.
Semplicemente epico.
Le signorine del calcio moderno dovrebbero incontrare difensori come Bruscolotti e Di Somma per capire realmente che una volta il calcio era solo per veri uomini...
Questo è il vero team manager che il Napoli dovrebbe avere.
Grande pal e fierr!
Grande Capitano. Se il Napoli picchiasse un decimo di quello dell'87 oggi avremo 20 scudetti 😀
Grande Capitano!!
Anche io sottoscrivo i commenti precedenti, racconti stupendi !!
Però vanno fatte un paio di precisazioni:
su Elkjaer, poiché, forse per il lungo tempo trascorso, nel ricordo del Capitano si sono sovrapposte 2 situazioni diverse;
su Passarella, poichè nel finale il racconto è stato solo accennato e, a causa della domande di Chiariello, potrebbe essersi creato anche in questo caso un malinteso sui fatti.
1) Elkjaer:
l'espulsione di cui parla il Capitano nella gara giocata a Verona, per aver rifilato un colpo all'attaccante danese, fu nella I giorn. del primo anno di Diego, 1984-85
(Ver-Napoli 3-1, 16 settembre 1984);
ebbene,
nel racconto sembra che il mancato impiego di Elk. dall'inizio al San Paolo, per timore da parte del giocatore del Verona di ritorsioni in seguito a quell'espulsione di Bruscolotti, ci fu nel campionato successivo, 1985-86, quando nel frattempo il portiere del Napoli era diventato Garella (che nel 1984-85 era a Verona) tramite il quale Elk, si informava della presenza di Bruscolotti.
In realtà non fu così, perché il mancato impiego di Elk. da inizio gara e suo ingresso nel II tempo (al 64' per la precisione), ci fu non nel 1985-86, quando Garella era a Napoli, bensì nella gara di ritorno sempre del camp. 1984-85 (Napoli-Verona 0-0 20 gennaio 1985);
infatti poi Bruscolotti dice che a fine gara chiese a Castellini di fare il blocco nel sottopassaggio per intrappolare Elk, ma Castellini nel 1985-86 non giocava più nel Napoli.
Viceversa, nei 3 campionati successivi nei quali Elk avrebbe potuto chiedere notizie a Garella (1986, 1987, 1988, poi Elk ritornò a giocare in Danimarca), la prima volta giocò tutta la gara (camp. 1985-86, 7 giornata, Napoli-Verona 5-0), mentre le altre 2 volte non era nemmeno in panchina.
Pertanto è presumibile che il grande Capitano, come detto, abbia sovrapposto nel suo ricordo 2 situazioni diverse:
il mancato impiego di Elk la prima volta che costui venne a giocare a Napoli dopo l'espulsione di Bruscolotti a Verona (16 giornata camp. 1984-85, Napoli-Verona 0-0) e una successiva occasione (presumibilmente 7 giornata camp. 1985-86 Napoli-Verona 5-0) nella quale Garella nei giorni precedenti gli riferì che Elk aveva chiesto notizie della sua presenza in campo.
2) Diaz e Passarella:
nella parte finale del racconto, quando si parla di Passarella, può sembrare che anche Passarella, al pari di Ramon Diaz, fosse in campo nella partita del I scudetto del Napoli, invece all'epoca era passato già all'Inter.
Cmque i racconti sono davvero EPICI, soprattutto lo schiaffone a Diaz quando giocava nel Napoli (1982-83, l'anno del ritorno di Pesaola) e l'avvertimento, senza mezzi termini, di starsene tranquillo nella gara del primo scudetto.
bbbbzzzzable il racconto del blocco di Castellini potrebbe essere anche 85-86, allora Castellini faceva già da preparatore dei portieri.
Napoli iuve rissa panzanato Salvatore
Elkjaer se lo fumava il Bruscolotti...
@@enricocapellari5568 altroché
Oggi come minimo si sarebbe aperta un’inchiesta a seguito delle parole di Bruscolotti…
il mitico capitano Bruscolotti, questo tipo di difensore manca oggi. non capisco poi perche la società del napoli non lo prende nell'organico per curare i rapporti squadra-società per esempio.
In società?? Nn sa parlare nemmeno in italiano,ma dai,io lo stimo,ma nn centra oggi,
...mitico PAL 'E FIERR
Con questo fisico da lanciatore di coriandoli mi sembrano racconti inverosimili. Cmq bel terzino vecchie maniere e rappresentante perfetto del bel calcio che non c'è più....
Un par di palle. Bruscolotti faceva paura
O pal e fierr
Pal e fierr
Grande capitano e bandiera
IL MIO ITOLO LUI FERARIO È CASTELLINI 😢😢😢😢😢CHI HA VISTO HA VISTO
Per ke nn li racconta su Vialli van Basten matthaus platini Brani e fosse franco baresi
Raimondo Muresu,ne ha raccontato uno di Vialli da morire dal ridere ,l'ho sentito tempo fa.
pal e fierro 😂😂😂
Davanti ad una platea di bimbi forse si poteva narrare altro..
Scarso come pochi...giusto in quel calcio poteva giocare e solo con intimidazioni e violenza...
Quel calcio era di livello molto superiore a quello che si gioca oggi in Serie A.
Il nostro campionato in quegli anni era di gran lunga il più ricco di campioni. (E il più prestigioso e difficile.)
Anche i fuoriclasse epocali facevano fatica!...
@@olibart1 si campioni assoluti e scarpari di terza categoria.
Si giocava a uomo in maniera ossessiva. In Europa le italiane si sono fatte rispettare grazie a maradona platini van basten etc etc
@@billobong2817 Era un calcio nettamente superiore a quello di oggi, sul piano tecnico.
Fare gol in serie A era molto più difficile, e infatti si segnava molto di meno.
(La media dei gol segnati per ogni partita in certi anni non arrivava nemmeno a 2. Oggi supera i 3.)
Nell'anno del primo scudetto, il capocannoniere del Napoli è stato Maradona con solo 10 gol.
I difensori italiani sapevano marcare, ed erano per questo rispettati e temuti a livello internazionale.
E mi sembra che i giocatori italiani, nel 1982, si siano fatti valere anche senza stranieri...
@@olibart1 anch'io giocavo a uomo negli anni 80, mi sale la nostalgia quando ci penso, però poi ricordo che di palloni durante la gara ne toccavo pochi, facevo più falli che passaggi😁. Non partecipavo nemmeno alla manovra, il mio allenatore di allora si incazzava😅 dovevo solo marcare, era il libero che impostava e dava la palla direttamente al centravanti o al regista.
Oggi il calcio non lo guardo nemmeno più, peró anche se il calcio è cambiato in peggio credo almeno il pallone oggi viene toccato da tutti gli 11 componenti.
Cretinate...era anche tecnicamente capace!
Nn so se mi fa più pena il sig. Bruscolotti , o i giornalisti che ridono a crepapelle per minacce e colpi alle ginocchia....Mi dispiace per i ragazzini che ascoltano ....I veri uomini sono altri.....
Mah, di sicuro il commento è fuori luogo.
A mamma re sciem è semp incinta . Se vere Ca mammeta avette nu brutto parto cu te .
un continuo racconto di minacce in campo, di interventi a spaccare le ginocchia per nn tacere della combine in campo. Poi il racconto del blocco nello spogliatoio è penoso, da intimidazioni.
c'è chi gioca col pallone e chi con le ginocchia.... grandi campioni.....
Il capitano x eccellenza...Eccellenza Campania
vai Pal eFierr !!!! un mito.