Complimenti al direttore Nizzo e alla sua equipe per l'ottima intuizione di raccontare il museo e le sue storie sfruttando (egregiamente) tutti i canali social! Keep going👍
al di la dei dettagli archeologici, non esiste lavoro cinematografico che abbia mai rigorosamente rispettato elementi coerenti col periodo o fatti che vengono sceneggiati, in quel film ad esempio ho perplessità sia sulla lingua latina troppo classica anche se con una fonetica realistica, sia su alcuni popoli incontrati che sono geograficamente distanti ed incoerentemente presenti nello scenario dove si prova ad immaginare si vadano aggirando i protagonisti. Tutto sembra infatti ambientato tra Alba e Tevere e quindi lato Castelli e Roma sud-est, dove imbattersi in guerrieri Veienti... quindi etruschi immagino fosse improbabile dato che imperversavano dall' altro lato del Tevere in zona cassia bis abbastanza più lontano per chi si muove a piedi da Alba da dove scappavano e verso il Tevere....... il GRA ancora non c'era.......anche la vestale con perizia da lucumone nell 'ars aruspicina è poco credibile però alla fine è spettacolo, non documentario e quindi il film, pur troppo stile età del ferro nell'ambientazione è comunque avvincente proprio per le curiosità che stimola....
Sono arrivata a questo video cercando materiale UA-cam su Il Primo Re ed è stata una gran bella sorpresa ! Mi ero chiesta se il contesto storicoarcheologico fosse veramente congruo poiché, dopo aver visto il film (peraltro davvero importante e innovativo nel grigio panorama cinematografico nazionale), mi erano tuttavia rimasti dubbi e perplessità. Specialmente l'enfasi sul primitivismo che mi sembrava esagerata per raccontare l'VIII sec.. Questo video, sostanzioso e cristallino, ha risposto a tutte le mie domande e inoltre mi ha fatto scoprire questo splendido canale ! Ottima idea quella di narrare il museo anche attraverso i social, complimenti dott. Valentino Nizzo.
Bella archeorecensione. Complimenti. Pur non essendo uno specialista, anche io nel film avevo notato alcune scelte legittime ma discutibili; il regime torrentizio esagerato, i caratteri del territorio, le capanne circolari prive di intonaco (e le gabbie di prigionia quadrate!), gli accenni a un solo Dio (quasi un monoteismo), la cavalleria degna di epoche posteriori (per un attimo ho pensato che prima o poi si sarebbero viste le staffe). Su tutto l'eccesso di primitivismo è però il messaggio che rischia di rimanere negli occhi e nella testa dello spettatore. Un primitivismo reso, a mio avviso, soprattutto dai tessuti approssimativi e sempre un po' 'straccioni'...
ho seguito con piacere, e come in un discorso retorico ho apprezzato moltissimo l'apertura e la chiusura, la parte centrale è rappresentazione di cosa deve fare un bravo Direttore per il suo Museo: ovvero presentare l'unicità del patrimonio conservato, ma il cinema è finzione per definizione e tratta di ciò che non è conservato e conservabile si tratta di arte e l'arte è sottile, preziosa spesso effimera ma ha regole, che sono regole Disciplinari al pari di quelle dell'Archeologia o dell'Architettura-Urbanistica , quando il cinema usa una "ambientazione" scivolosa e palustre , l'arte che guida il senso della scelta è quella della narrazione , della "fiction", perchè siamo disponibili ad accettare che uno dei più grandi capolavori della narrazione antica parli di giganti monoculari cannibali (che rendono la storia molto attrattiva) ma poi diventati noi ciechi non accettiamo le carpe che sguazzano nel tevere di questo film, un atteggiamento Normativo e Docente trasferito in un campo estraneo spesso allontana i mondi, per esempio come si può escludere che i cavalli fossero montati a pelo, solo perchè nelle inumazioni mancano vasetti per i lenimenti emorroidali? alle volte penso che ravanando nei nostri cimiteri nel futuro potremmo essere rappresentati tutti vestiti di doppiopetto gessato con un bizzarro fazzoletto intorno al viso, tutto il resto sarebbe escluso. Con affetto
Molte grazie Paolo. Entro nel merito solo dell'ultimo punto nel quale mostra forse una eccessiva. I cavalli sicuramente potevano essere montati a pelo, ma con una certa difficoltà in quel periodo avrebbero potuto essere usati così in battaglia e questo lo sappiamo attraverso diverse fonti: iconografiche, archeologiche e letterarie. C'è stata una intera mostra sull'argomento: Carri da guerra e principi etruschi, risale al 1997 ed è la summa della materia per il mondo etrusco-italico. Non mi sarei soffermato su particolari come questi se il film non avesse la pretesa di essere più storico di quanto la storia ha tramandato (punto che non ho voluto nemmeno toccare perché ritengo corretto riconoscere libertà poetica agli artisti). Omero non pretendeva di fare storia ma era consapevole di fare epica, oggi diremmo fiction, già solo per il fatto che i poemi che portano il suo nome narravano fatti risalenti a secoli prima. Ma penso potrebbe essere utile organizzare un dibattito conferenza a Villa Giulia su questi temi. Potrebbe essere utile per tutti. Ne daremo notizia sulla nostra pagina facebook. Graziem ille per la sua riflessione
Graziem ille è un fantastico protolatino, a riprova del mistero che ci circonda, per il dibattito ,forse l'anfiteatro Flavio sarebbe luogo più divertente e spettacolare ma purtroppo oramai non ci sono più i marmilloni di una volta, per esempio sarebbe stato interessante sentire il pensiero dell'ultimo gladiatore intellettuale, di Pier Paolo Pasolini a riguardo. Vale, Esclusibus et axi
Un piccolo chiarimento: verso la fine del video si indica il Tevere come confine dell'area etrusca verso Sud. Ma gli Etruschi non erano presenti anche nell'area campana?
Gentile Dott. Nizzo, grazie per questo video. Ne approfitto per sottoporLe un mio dubbio: provenendo da Alba e giungendo in zona Velia, i due fratelli dovrebbero già trovarsi sulla riva orientale del Tevere. Mi chiedo quindi perchè siano intenzionati a guadare il fiume; Remo chiede inoltre esplicitamente che la città sia fondata dall'altro lato. Qualche leggenda fa per caso riferimento ad un primo interesse verso la riva occidentale? O si dovrebbe interpretare questa volontà come un'altra "licenza artistica"? Grazie anticipatamente, Valentina.
Più che licenza artistica mi sembra ignoranza… Semplicemente Rovere non si è per nulla documentato perché l'argomento non gli interessa… I suoi obiettivi erano altri (e secondo me non ha raggiunto nemmeno quelli)
innanzitutto , grazie . Ho visto il film e non mi è piaciuto e non ho la sua gentilezza nell'evidenziare la delusione riportata dopo tanto annuncio : a cominciare dalla trama (non è che mi aspettassi una lupa vera e propria , ma almeno Acca Larentia..) per finire con quel tremendo protolatino ,ricostruito non si sa come , perlopiù balbettato e cantilenato come una filostrocca dai poveri attori in evidente difficoltà , ecc. ecc. ... Ancora grazie ( appena iscritta ) :)
Molto interessante !! Potrebbe consigliare o recensire anche testi ?? Per esempio stò leggendo con soddisfazione di Thierri Camous " Tarquinio il Superbo " Grazie
Complimenti Dott. Nizzo per le puntualizzazioni necessarie riguardo le esattezze e le inesattezze storiche del film, ha fatto un'analisi tecnica molto approfondita e ho ascoltato con piacere tutto quello che ha detto. Tuttavia, come anche lei ha detto, si tratta pur sempre di un film, un bel film e talvolta sono necessarie delle licenze e degli adattamenti, necessari a rimanere al passo gli stili narrativi di questi anni. Secondo la mia opinione, se si fosse trattato di un documentario storico e non di un film, allora effettivamente sarebbe stato necessario essere quanto più attendibili possibile, il documentario è a tutti gli effetti un ausilio allo studio e talvolta può sopperire in maniera egregia a ciò che difficilmente può essere compreso o spiegato ai più, leggendo solamente i testi. Come anche lei giustamente dice, il mito di Romolo e Remo è diviso tra storia e leggenda, credo che sia proprio su questo che gli sceneggiatori hanno fatto leva per il successo della sceneggiatura di questo film unito egregiamente ad alcuni accorgimenti come l'uso del latino arcaico per dare più forza alla narrazione. Non è da escludere che gli stessi sceneggiatori abbiano considerato di inserire ad hoc alcune inesattezze di cui lei parla, proprio per suscitare l'interesse sul film, difatti in ambito accademico credo che abbia suscitato molto interesse. Alla luce di questo vorrei fare delle mie personalissime considerazioni, credo che questo film abbia delle enormi potenzialità, dipendente soprattutto dal successo che potrebbe avere in ambito ester e, se come prevedo questo successo ci sarà, potrebbe segnare un punto di svolta per la far accrescere in maniera esponenziale l' interesse in ambito nazionale ed internazionale su questo periodo storico che, come Lei ben saprà, oltremare si limita alla sola Roma alto imperiale. Questo inevitabilmente potrebbe portare enormi benefici. Maurizio.
Ottimo video; io avrei delle grosse perplessità sulla religione presente nel film; la Pietas e la superstizione sono rese molto bene, ma le divinità sono molto lontane da quelle latine/ indoeuropee ( anzi, queste mancano del tutto : si possono solo intravedere dei richiami a Volcan perché il fuoco è distruttore, forse: ma in generale è tutto lo schema indoeuropeo tipico della religione romana arcaica a mancare, sostituito da una strana religione nemmeno troppo animista che, ma qui ammetto la mia ignoranza, c'entra poco anche con quella etrusca, salvo per l'aruspicina)
A suo tempo comprai il CD e lo guardai, ora posso riguardarlo a valle di questa analisi. Ovviamente alcune cose le avevo notate, l'eccessiva ferinità dei personaggi primigeni e certe semplificazioni sulle vicende, quindi il trascurare le già presenti complessità sociali culturali belliche, non siamo in un Italia totalmente primitiva, ma comunque abitata da culture già da centinaia se non millenni. Lo stesso dicasi per albalonga che sembra un po' mesa lì come gruppo di capanne sparse di pastori.....Unica precisazione che faccio da Grossetano che vive accanto al fiume Ombrone, che ancora oggi ha un alveo naturale e va in golena svariate volte all'anno (andava forse va detto con questa siccità), una volta ho visto dalla quattro corsie l'onda di piena avanzare sui campi asciutti , alta forse anche un paio di metri! La golena che stavo osservando a est nordest di Grosseto prima del tratto dell'argine in zona San Martino, dove un'ansa lambisce l'argine a nord della città, è larga un km e più... Tale era lo spettacolo di questa massa d'acqua che avanzava tumultuosa a partire dal fiume stesso verso i lati , ma grosso modo in maniera quasi rettilinea e perpendicolare alla golena, impressionante , un contadino che se la fosse vista arrivare poteva solo cercare di arrampicarsi su uno degli alberi presenti.... Vice versa molte altre "piene" salgono con andamento più tranquillo..... Arrivando però talvolta a sfiorare la sommità dell'argine che sovrasta i primi e talvolta i secondi piani delle case della città di Grosseto.... Mi piace immaginare il Tevere di Romolo e Remo qualcosa di così, questa volta, " primitivo "..... Un saluto
24:57 Non tutti sanno che i frequenti cambi di livello del lago di Albano che furono occasionalmente causa di catastrofiche inondazioni, indussero, nel 398 aC, i Romani a scavare uno sbocco artificiale per controllare il livello del lago, l’ingresso di questa incredibile opera di ingegneria è ancora visibile. Probabilmente il film si riferisce ad un evento simile dal momento che le piene del Tevere non sono così violente.
Forse ha ragione. Va detto che in passato ci sono state piene del Tevere molto violente. Forse non come rappresentate nel film ma devastanti si. Tenga conto che il flusso dell'attuale Tevere è molto regolato da varie dighe. Non si faccia ingannare dalle, pur sempre spettacolari ma quasi 'innocue' piene di oggi. Da non dimenticare che il fiume nella parte bassa ha cambiato percorso molte volte nei secoli il ché si può spiegare solo con violente (e documentate) inondazioni.
Recensione interessantissima e godibilissima. Naturalmente un film destinato a un vasto pubblico ha esigenze produttive e narrative che non possono coincidere completamente con l'accuratezza storica e filologica: alcune scelte produttive troppo aderenti alle conoscenze scientifiche e archeologiche potrebbero infatti risultare troppo costose da realizzare (es. un insediamento protourbano con un numero congruo di capanne) oppure rendere il flusso narrativo troppo lento e/o meno interessante (es. meno "ferinità" nell'azione). Per quante imprecisioni possano essere rilevate nel lungometraggio, ben vengano queste produzioni italiane di grande impegno e comunque di ottima qualità: non riesco infatti a comprendere perché le maggiori produzioni che raccontano dell'antichità romana (in genere di età imperiale) debbano essere realizzate dal mondo anglosassone, quando si tratta di storie di casa nostra. Ma, in realtà, un motivo c'è: ed è che nel mondo anglosassone si continua a guardare al mondo classico e agli studi classici come a un modello educativo e formativo di alto livello; in Italia, tutto ciò si sta perdendo, sin da quando si è iniziato a parlare, una ventina di anni fa, delle tre "I" (Inglese, Internet e Impresa!). E pochi produttori hanno oggi il coraggio di tentare avventure come quella realizzata con impegno e passione, sfidando il mercato, da Matteo Rovere.
Non capisco perché voi archeologi odiate cosi tanto la mitologia. Dateci la prova che Romolo non sia mai esistito, solo allora potrete fare affermazioni cosi perentorie.
Comunque i film è bello, concordo invece che all'epoca Roma avesse un pò piu di case e non di semplici capanne, basta vedere stessa epoca nel Veneto le case che avevano i Paloveneti non erano solo fatte con sterpaglie. Presentandolo con quel tipo di abitazioni non rappresenta bene l'epoca la fa sembrare ancora piu antica
Ho un dubbio sulla pira finale: più che un funerale mi è sembrato voler essere un sacrificio al dio, eseguito con le stesse modalità viste all'inizio del film in ambito albano (il duello e poi la cremazione del perdente), il sacrificio più grande per benedire l'impresa più grande. Questa interpretazione è anche confermata dal fatto che Remo è l'unico a non essere seppellito, da spettatore ho trovato evidente lo scarto e quindi trovo che la discrepanza rispetto all'uso del tempo sia voluta e portatrice di significato. Però questo mi porta a chiedermi se tale rito sia frutto di ricerca filologica o sia da attribuire alla fantasia narrativa degli autori ps: grazie per la piccola lezione, dal momento in cui sono uscito dalla sala ho desiderato un commento esperto per cercare di mettere ordine tra ricostruzione e licenza narrativa
pretty sad kitsune Sì ma nessuna così forte... Non vorrai mica seguire la corrente di Roma = rhomè = forza in greco, oppure quella secondo cui Roma era una delle donne che seguirono Enea?
Infatti il film non rispetta la leggenda sulla fondazione,mi sarei aspettato romolo e remo uno sul.palatino e l'altro sull'aventino che guardavano il volo degli uccelli per avere gli auspici invece nada
TV METER FRVGIFERENS... mehercule...age age ti fa venire in mente daje daje. Bel film più per l’idea che per il film stesso. Anche quella specie di sacrificio umano tra popoli uguali di tribù diverse non mi convince nell’VIII sec. inoltrato
Be se vogliamo propio essere pignoli compariva nel film vicino al fiume l'Amorfa Fruticosa, pianta che fù importata in Europa nel 1600 provenienti dall'America, poi i 2 pesci che sono comparsi erano 2 Carpe portate dai Romani molto tempo dopo quando conquistarono le terre dell'Europa dell'Est e portate in Italia come dicevo molto tempo dopo.
Si parla Do etruschi ma in realta sono i sikuli popolo Di origine indoeuropea Che gia abitavano nel Latium vedi tombe dei sikuli e i diversi nominativi Dei sikuli anche i guerriwri di albalonga con le loro armamenti tipici dei sikuli.
ATTENZIONE-ATTENZIONE-ATTENZIONE ! La più antica 'iscrizione' in Europa (Grecia compresa) è la 'Stele di Nora' esposta nel museo di Cagliari e riportata sulla Treccani alla lettera 'A' di 'alfabeto'. Risale al 900/950 A.C. , scritta con caratteri detti protofenici , non traducibile dal fenicio, ma che il prof. Dedola traduce da lingue semitiche contemporanee e/o precedenti ad essa. Lo stesso Dedola trova parole latine antiche non indoeuropee comuni al non indoeuropeo sopravissuto nel sardo parlato di oggi. Egli teorizza che una terza lingua abbia influenzato, ab origine, il latino primitivo e le lingue italiche, al pari del sardo già parlato da 1000 anni prima di Romolo e della fondazione di Roma. Ne sarebbe origine lo stesso nome 'Roma'.
A me non è piaciuto. Non è tanto per gli errori, quanto per la povertà della trama... Ci sono tanti fatti e personaggi affascinanti nella storia dell’origine di Roma, ma nessuno di essi è stato minimamente preso in considerazione
Complimenti al direttore Nizzo e alla sua equipe per l'ottima intuizione di raccontare il museo e le sue storie sfruttando (egregiamente) tutti i canali social! Keep going👍
al di la dei dettagli archeologici, non esiste lavoro cinematografico che abbia mai rigorosamente rispettato elementi coerenti col periodo o fatti che vengono sceneggiati, in quel film ad esempio ho perplessità sia sulla lingua latina troppo classica anche se con una fonetica realistica, sia su alcuni popoli incontrati che sono geograficamente distanti ed incoerentemente presenti nello scenario dove si prova ad immaginare si vadano aggirando i protagonisti.
Tutto sembra infatti ambientato tra Alba e Tevere e quindi lato Castelli e Roma sud-est, dove imbattersi in guerrieri Veienti... quindi etruschi immagino fosse improbabile dato che imperversavano dall' altro lato del Tevere in zona cassia bis abbastanza più lontano per chi si muove a piedi da Alba da dove scappavano e verso il Tevere....... il GRA ancora non c'era.......anche la vestale con perizia da lucumone nell 'ars aruspicina è poco credibile però alla fine è spettacolo, non documentario e quindi il film, pur troppo stile età del ferro nell'ambientazione è comunque avvincente proprio per le curiosità che stimola....
Sono arrivata a questo video cercando materiale UA-cam su Il Primo Re ed è stata una gran bella sorpresa !
Mi ero chiesta se il contesto storicoarcheologico fosse veramente congruo poiché, dopo aver visto il film (peraltro davvero importante e innovativo nel grigio panorama cinematografico nazionale), mi erano tuttavia rimasti dubbi e perplessità. Specialmente l'enfasi sul primitivismo che mi sembrava esagerata per raccontare l'VIII sec..
Questo video, sostanzioso e cristallino, ha risposto a tutte le mie domande e inoltre mi ha fatto scoprire questo splendido canale !
Ottima idea quella di narrare il museo anche attraverso i social, complimenti dott. Valentino Nizzo.
Infatti le tue perplessità sono fondate, come hai ben detto vi è un eccessivo primitivismo e il film è scarsamente accurato per molti aspetti.
Meraviglioso
da appassionato di archeologia greca e romana è stato un piacere ascoltarla.....
Bravo, ottima narrazione, mi iscrivo!
Bella archeorecensione. Complimenti. Pur non essendo uno specialista, anche io nel film avevo notato alcune scelte legittime ma discutibili; il regime torrentizio esagerato, i caratteri del territorio, le capanne circolari prive di intonaco (e le gabbie di prigionia quadrate!), gli accenni a un solo Dio (quasi un monoteismo), la cavalleria degna di epoche posteriori (per un attimo ho pensato che prima o poi si sarebbero viste le staffe). Su tutto l'eccesso di primitivismo è però il messaggio che rischia di rimanere negli occhi e nella testa dello spettatore. Un primitivismo reso, a mio avviso, soprattutto dai tessuti approssimativi e sempre un po' 'straccioni'...
grazie!
Bellissimofilm. Bellissima descrizione di questo signore.
ho seguito con piacere, e come in un discorso retorico ho apprezzato moltissimo l'apertura e la chiusura, la parte centrale è rappresentazione di cosa deve fare un bravo Direttore per il suo Museo: ovvero presentare l'unicità del patrimonio conservato, ma il cinema è finzione per definizione e tratta di ciò che non è conservato e conservabile si tratta di arte e l'arte è sottile, preziosa spesso effimera ma ha regole, che sono regole Disciplinari al pari di quelle dell'Archeologia o dell'Architettura-Urbanistica , quando il cinema usa una "ambientazione" scivolosa e palustre , l'arte che guida il senso della scelta è quella della narrazione , della "fiction", perchè siamo disponibili ad accettare che uno dei più grandi capolavori della narrazione antica parli di giganti monoculari cannibali (che rendono la storia molto attrattiva) ma poi diventati noi ciechi non accettiamo le carpe che sguazzano nel tevere di questo film, un atteggiamento Normativo e Docente trasferito in un campo estraneo spesso allontana i mondi, per esempio come si può escludere che i cavalli fossero montati a pelo, solo perchè nelle inumazioni mancano vasetti per i lenimenti emorroidali? alle volte penso che ravanando nei nostri cimiteri nel futuro potremmo essere rappresentati tutti vestiti di doppiopetto gessato con un bizzarro fazzoletto intorno al viso, tutto il resto sarebbe escluso. Con affetto
Molte grazie Paolo. Entro nel merito solo dell'ultimo punto nel quale mostra forse una eccessiva. I cavalli sicuramente potevano essere montati a pelo, ma con una certa difficoltà in quel periodo avrebbero potuto essere usati così in battaglia e questo lo sappiamo attraverso diverse fonti: iconografiche, archeologiche e letterarie. C'è stata una intera mostra sull'argomento: Carri da guerra e principi etruschi, risale al 1997 ed è la summa della materia per il mondo etrusco-italico. Non mi sarei soffermato su particolari come questi se il film non avesse la pretesa di essere più storico di quanto la storia ha tramandato (punto che non ho voluto nemmeno toccare perché ritengo corretto riconoscere libertà poetica agli artisti). Omero non pretendeva di fare storia ma era consapevole di fare epica, oggi diremmo fiction, già solo per il fatto che i poemi che portano il suo nome narravano fatti risalenti a secoli prima. Ma penso potrebbe essere utile organizzare un dibattito conferenza a Villa Giulia su questi temi. Potrebbe essere utile per tutti. Ne daremo notizia sulla nostra pagina facebook. Graziem ille per la sua riflessione
Graziem ille è un fantastico protolatino, a riprova del mistero che ci circonda, per il dibattito ,forse l'anfiteatro Flavio sarebbe luogo più divertente e spettacolare ma purtroppo oramai non ci sono più i marmilloni di una volta, per esempio sarebbe stato interessante sentire il pensiero dell'ultimo gladiatore intellettuale, di Pier Paolo Pasolini a riguardo. Vale, Esclusibus et axi
Un piccolo chiarimento: verso la fine del video si indica il Tevere come confine dell'area etrusca verso Sud. Ma gli Etruschi non erano presenti anche nell'area campana?
Gentile Dott. Nizzo, grazie per questo video. Ne approfitto per sottoporLe un mio dubbio: provenendo da Alba e giungendo in zona Velia, i due fratelli dovrebbero già trovarsi sulla riva orientale del Tevere. Mi chiedo quindi perchè siano intenzionati a guadare il fiume; Remo chiede inoltre esplicitamente che la città sia fondata dall'altro lato. Qualche leggenda fa per caso riferimento ad un primo interesse verso la riva occidentale? O si dovrebbe interpretare questa volontà come un'altra "licenza artistica"? Grazie anticipatamente, Valentina.
L'ho pensat anche io. Questa cosa mi ha lasciato un po' perplesso
Grazie a lei per l'attenzione; è un'altra licenza artistica. Non ci sono giustificazioni storiche al riguardo!
Più che licenza artistica mi sembra ignoranza… Semplicemente Rovere non si è per nulla documentato perché l'argomento non gli interessa… I suoi obiettivi erano altri (e secondo me non ha raggiunto nemmeno quelli)
Molto interessante, grazie!
innanzitutto , grazie . Ho visto il film e non mi è piaciuto e non ho la sua gentilezza nell'evidenziare la delusione riportata dopo tanto annuncio : a cominciare dalla trama (non è che mi aspettassi una lupa vera e propria , ma almeno Acca Larentia..) per finire con quel tremendo protolatino ,ricostruito non si sa come , perlopiù balbettato e cantilenato come una filostrocca dai poveri attori in evidente difficoltà , ecc. ecc. ... Ancora grazie ( appena iscritta ) :)
Molto interessante !!
Potrebbe consigliare o recensire anche testi ??
Per esempio stò leggendo con soddisfazione di Thierri Camous " Tarquinio il Superbo "
Grazie
Un ottimo libro, che fa il punto della situazione e, presentando molti punti di vista, propone anche una sintesi delle soluzioni più interessanti
Complimenti Dott. Nizzo per le puntualizzazioni necessarie riguardo le esattezze e le inesattezze storiche del film, ha fatto un'analisi tecnica molto approfondita e ho ascoltato con piacere tutto quello che ha detto. Tuttavia, come anche lei ha detto, si tratta pur sempre di un film, un bel film e talvolta sono necessarie delle licenze e degli adattamenti, necessari a rimanere al passo gli stili narrativi di questi anni. Secondo la mia opinione, se si fosse trattato di un documentario storico e non di un film, allora effettivamente sarebbe stato necessario essere quanto più attendibili possibile, il documentario è a tutti gli effetti un ausilio allo studio e talvolta può sopperire in maniera egregia a ciò che difficilmente può essere compreso o spiegato ai più, leggendo solamente i testi. Come anche lei giustamente dice, il mito di Romolo e Remo è diviso tra storia e leggenda, credo che sia proprio su questo che gli sceneggiatori hanno fatto leva per il successo della sceneggiatura di questo film unito egregiamente ad alcuni accorgimenti come l'uso del latino arcaico per dare più forza alla narrazione. Non è da escludere che gli stessi sceneggiatori abbiano considerato di inserire ad hoc alcune inesattezze di cui lei parla, proprio per suscitare l'interesse sul film, difatti in ambito accademico credo che abbia suscitato molto interesse. Alla luce di questo vorrei fare delle mie personalissime considerazioni, credo che questo film abbia delle enormi potenzialità, dipendente soprattutto dal successo che potrebbe avere in ambito ester e, se come prevedo questo successo ci sarà, potrebbe segnare un punto di svolta per la far accrescere in maniera esponenziale l' interesse in ambito nazionale ed internazionale su questo periodo storico che, come Lei ben saprà, oltremare si limita alla sola Roma alto imperiale. Questo inevitabilmente potrebbe portare enormi benefici. Maurizio.
Video molto interessante, grazie.
Ottimo video; io avrei delle grosse perplessità sulla religione presente nel film; la Pietas e la superstizione sono rese molto bene, ma le divinità sono molto lontane da quelle latine/ indoeuropee ( anzi, queste mancano del tutto : si possono solo intravedere dei richiami a Volcan perché il fuoco è distruttore, forse: ma in generale è tutto lo schema indoeuropeo tipico della religione romana arcaica a mancare, sostituito da una strana religione nemmeno troppo animista che, ma qui ammetto la mia ignoranza, c'entra poco anche con quella etrusca, salvo per l'aruspicina)
A suo tempo comprai il CD e lo guardai, ora posso riguardarlo a valle di questa analisi. Ovviamente alcune cose le avevo notate, l'eccessiva ferinità dei personaggi primigeni e certe semplificazioni sulle vicende, quindi il trascurare le già presenti complessità sociali culturali belliche, non siamo in un Italia totalmente primitiva, ma comunque abitata da culture già da centinaia se non millenni. Lo stesso dicasi per albalonga che sembra un po' mesa lì come gruppo di capanne sparse di pastori.....Unica precisazione che faccio da Grossetano che vive accanto al fiume Ombrone, che ancora oggi ha un alveo naturale e va in golena svariate volte all'anno (andava forse va detto con questa siccità), una volta ho visto dalla quattro corsie l'onda di piena avanzare sui campi asciutti , alta forse anche un paio di metri! La golena che stavo osservando a est nordest di Grosseto prima del tratto dell'argine in zona San Martino, dove un'ansa lambisce l'argine a nord della città, è larga un km e più... Tale era lo spettacolo di questa massa d'acqua che avanzava tumultuosa a partire dal fiume stesso verso i lati , ma grosso modo in maniera quasi rettilinea e perpendicolare alla golena, impressionante , un contadino che se la fosse vista arrivare poteva solo cercare di arrampicarsi su uno degli alberi presenti.... Vice versa molte altre "piene" salgono con andamento più tranquillo..... Arrivando però talvolta a sfiorare la sommità dell'argine che sovrasta i primi e talvolta i secondi piani delle case della città di Grosseto.... Mi piace immaginare il Tevere di Romolo e Remo qualcosa di così, questa volta, " primitivo ".....
Un saluto
Mi è piaciuto molto il commento.
Al minuto 10, si deve usare il singolare Cardiophylax. Non cardiophylakes.
24:57 Non tutti sanno che i frequenti cambi di livello del lago di Albano che furono occasionalmente causa di catastrofiche inondazioni, indussero, nel 398 aC, i Romani a scavare uno sbocco artificiale per controllare il livello del lago, l’ingresso di questa incredibile opera di ingegneria è ancora visibile. Probabilmente il film si riferisce ad un evento simile dal momento che le piene del Tevere non sono così violente.
Forse ha ragione. Va detto che in passato ci sono state piene del Tevere molto violente. Forse non come rappresentate nel film ma devastanti si. Tenga conto che il flusso dell'attuale Tevere è molto regolato da varie dighe. Non si faccia ingannare dalle, pur sempre spettacolari ma quasi 'innocue' piene di oggi. Da non dimenticare che il fiume nella parte bassa ha cambiato percorso molte volte nei secoli il ché si può spiegare solo con violente (e documentate) inondazioni.
Recensione interessantissima e godibilissima. Naturalmente un film destinato a un vasto pubblico ha esigenze produttive e narrative che non possono coincidere completamente con l'accuratezza storica e filologica: alcune scelte produttive troppo aderenti alle conoscenze scientifiche e archeologiche potrebbero infatti risultare troppo costose da realizzare (es. un insediamento protourbano con un numero congruo di capanne) oppure rendere il flusso narrativo troppo lento e/o meno interessante (es. meno "ferinità" nell'azione). Per quante imprecisioni possano essere rilevate nel lungometraggio, ben vengano queste produzioni italiane di grande impegno e comunque di ottima qualità: non riesco infatti a comprendere perché le maggiori produzioni che raccontano dell'antichità romana (in genere di età imperiale) debbano essere realizzate dal mondo anglosassone, quando si tratta di storie di casa nostra.
Ma, in realtà, un motivo c'è: ed è che nel mondo anglosassone si continua a guardare al mondo classico e agli studi classici come a un modello educativo e formativo di alto livello; in Italia, tutto ciò si sta perdendo, sin da quando si è iniziato a parlare, una ventina di anni fa, delle tre "I" (Inglese, Internet e Impresa!). E pochi produttori hanno oggi il coraggio di tentare avventure come quella realizzata con impegno e passione, sfidando il mercato, da Matteo Rovere.
Non capisco perché voi archeologi odiate cosi tanto la mitologia.
Dateci la prova che Romolo non sia mai esistito, solo allora potrete fare affermazioni cosi perentorie.
leggi Carandini , poi mi dici...
Comunque i film è bello, concordo invece che all'epoca Roma avesse un pò piu di case e non di semplici capanne, basta vedere stessa epoca nel Veneto le case che avevano i Paloveneti non erano solo fatte con sterpaglie. Presentandolo con quel tipo di abitazioni non rappresenta bene l'epoca la fa sembrare ancora piu antica
Comunque, la migliore recensione sin qui vista del film.
Grazie !
ha spoilerato.. chi vince tra i fratelli. eheh!
OTTIMA LEZIONE........UN PIACERE ASCOLTARLA
un ripasso di questo video prima dell'appuntamento del 21 aprile 2020 ore 17,00 :-)
Matteo Rovere ha fatto un grande lavoro...😎👏👏👏
Ho un dubbio sulla pira finale: più che un funerale mi è sembrato voler essere un sacrificio al dio, eseguito con le stesse modalità viste all'inizio del film in ambito albano (il duello e poi la cremazione del perdente), il sacrificio più grande per benedire l'impresa più grande.
Questa interpretazione è anche confermata dal fatto che Remo è l'unico a non essere seppellito, da spettatore ho trovato evidente lo scarto e quindi trovo che la discrepanza rispetto all'uso del tempo sia voluta e portatrice di significato.
Però questo mi porta a chiedermi se tale rito sia frutto di ricerca filologica o sia da attribuire alla fantasia narrativa degli autori
ps: grazie per la piccola lezione, dal momento in cui sono uscito dalla sala ho desiderato un commento esperto per cercare di mettere ordine tra ricostruzione e licenza narrativa
Romolo è il più grande!
Ho visto male , ma mi è sembrato che sia romolo e remo anche altri abbiano adosso le armi simili hai nuragici? Soprattutto il pugnale sul petto
"Romolo non è mai esistito"....mmm, affermazione un po' categorica azzardata.
Secondo me Romolo era in origine un titolo... Voleva dire Re di Roma o qualcosa del genere... e veniva dato appunto a tutti i capi dello stato
@@lartetulumne e da cosa deriverebbe?
Giacomo Gennari Cosa il nome di Roma? dal termine ruma, cioè “mammella” in latino arcaico
@@lartetulumne 'mammella' è solo una delle ipotesi eh, ce ne sono tantissime
pretty sad kitsune Sì ma nessuna così forte... Non vorrai mica seguire la corrente di Roma = rhomè = forza in greco, oppure quella secondo cui Roma era una delle donne che seguirono Enea?
Vabbè se vogliamo essere pignoli c'era anche qualche occhio azzurro?
Possibile che ci fossero già spie barbare
Ho visto statuette etrusche di cavalieri con scudo che combattono a cavallo e non su carro.
Molto più recenti dell'età di Romolo. La cavalleria come la intendiamo noi si diffonde dalla fine dell'VIII secolo.
@@Etruschannel grazie per la precisazione.
Complimenti. certo è che per quanto splendido, nel film le imprecisioni sono molte, mi pare di capire.
L'ultimo imperatore romano d'occidente si chiamava Romolo; Flavius Romulus Augustus* (*mica tanto Augustus 😁).
sembra quasi opera del Grande Puparo!
Καρδιοφυλα[ non c'è la x icchèsse sul mio telpot]
La υ greca si pronunciva [ probabilmente] come la ü milanese e [ sicuramente] non all' inglese iouw
Infatti il film non rispetta la leggenda sulla fondazione,mi sarei aspettato romolo e remo uno sul.palatino e l'altro sull'aventino che guardavano il volo degli uccelli per avere gli auspici invece nada
TV METER FRVGIFERENS... mehercule...age age ti fa venire in mente daje daje.
Bel film più per l’idea che per il film stesso.
Anche quella specie di sacrificio umano tra popoli uguali di tribù diverse non mi convince nell’VIII sec. inoltrato
Be se vogliamo propio essere pignoli compariva nel film vicino al fiume l'Amorfa Fruticosa, pianta che fù importata in Europa nel 1600 provenienti dall'America, poi i 2 pesci che sono comparsi erano 2 Carpe portate dai Romani molto tempo dopo quando conquistarono le terre dell'Europa dell'Est e portate in Italia come dicevo molto tempo dopo.
Se vogliamo essere proprio pignoli fu si scrive senza accento e proprio si scrive con due erre!
Si parla Do etruschi ma in realta sono i sikuli popolo Di origine indoeuropea Che gia abitavano nel Latium vedi tombe dei sikuli e i diversi nominativi Dei sikuli anche i guerriwri di albalonga con le loro armamenti tipici dei sikuli.
ATTENZIONE-ATTENZIONE-ATTENZIONE ! La più antica 'iscrizione' in Europa (Grecia compresa) è la 'Stele di Nora' esposta nel museo di Cagliari e riportata sulla Treccani alla lettera 'A' di 'alfabeto'. Risale al 900/950 A.C. , scritta con caratteri detti protofenici , non traducibile dal fenicio, ma che il prof. Dedola traduce da lingue semitiche contemporanee e/o precedenti ad essa. Lo stesso Dedola trova parole latine antiche non indoeuropee comuni al non indoeuropeo sopravissuto nel sardo parlato di oggi. Egli teorizza che una terza lingua abbia influenzato, ab origine, il latino primitivo e le lingue italiche, al pari del sardo già parlato da 1000 anni prima di Romolo e della fondazione di Roma. Ne sarebbe origine lo stesso nome 'Roma'.
A me non è piaciuto. Non è tanto per gli errori, quanto per la povertà della trama... Ci sono tanti fatti e personaggi affascinanti nella storia dell’origine di Roma, ma nessuno di essi è stato minimamente preso in considerazione