Zucco del Chiasso e Penna Rossa E/O - VideoEscursione #72

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  • Опубліковано 5 вер 2024
  • Partiamo dal culmine della Valle di Renara e nei pressi di un edificio abbandonato lasciamo i segnavia CAI a destra e prendiamo a sinistra (indicazione Lizza della Monorotaia). Pur non segnata, la via da seguire è evidente; nel tratto iniziale risulta ancora in parte asfaltata. Ci addentriamo nel Canale della Buchetta, superando una zona di grossi massi e pozze d'acqua; in questo tratto la via di lizza risulta fortemente degradata, ma l'orientamento rimane elementare. Davanti a noi si comincia a delineare l'ardito percorso della Lizza della Monorotaia che risale lungo il Fosso del Chiasso.
    A quota 543 m. parte la Monorotaia, caratterizzata dai suoi 2500 gradini; ne cominciamo la risalita per abbandonarla dopo poco (ometto e segno grigio), prima che la pendenza aumenti, scartando sulla sinistra.
    Seguendo gli ometti, tra grandi massi, attraversiamo il Fosso del Chiasso, puntando all'erto pendio di paleo sotto la verticale della gialla parete dello Zucco del Chiasso. Al di la' del fosso la traccia si fa piu' marcata e sono presenti numerosi bolli rossi. Si sale con ripide serpentine fino a quando sulla sx notiamo un canalino alla destra dello Zucco del Chiasso: lasciamo momentaneamente la traccia principale (che salirebbe verso destra - segnato - ) e ci portiamo ai piedi del canale, che risaliamo (ripido e smosso) fino ad una stretta forcellina. Da qui raggiungiamo in pochi minuti la esile vetta dello Zucco del Chiasso risalendo la cresta N, stando poco a destra del filo (qualche passo di I un po’ esposto), nella prima parte ostacolati da qualche arbusto e sul finale con qualche metro esposto.
    Torniamo con cautela alla forcellina e di qui alla traccia principale precedentemente abbandonata; proseguiamo la salita (sempre bolli rossi) fino ad un'altra forcella sulla sinistra per traccia che adesso prosegue più orizzontalmente sulla destra; traversiamo tra rocce e paleo un costone sulla destra per poi affrontare una aerea cengetta rocciosa, dotata pero' di ottimi appigli ed appoggi. Si traversa un invaso roccioso oltre il quale, senza piu' difficolta' si raggiunge il bacino marmifero del Valocchione.
    In maniera evidente puntiamo un rudere di cavatori semi distrutto ed iniziamo a scendere lungo la lizza, superiamo una cava piu' bassa e poco oltre affrontiamo alcuni metri piu' ripidi e degradati; scartiamo sulla destra (ometto) assecondando una traccia che risale fino ad una costola rocciosa, la supera, e pianeggiando ci prosegue fino alla Foce della Cimetta (cava). Da qui puntiamo alla vicina ed evidente traccia che scende diretta verso il fondo del canal Fecorino: non la raggiungiamo e scartiamo sulla sinistra seguendo una traccia che si dirige verso la vicina Penna Rossa Est, prima traversando su terreno boscoso ripido e successivamente su un aperto crinalino roccioso (esposto) fino ad un rilievo secondario che viene aggirato sulla destra sempre su evidente traccia (esposta).
    Proseguiamo ormai poco sotto la cima della Penna Rossa Est, che raggiungiamo scartando liberamente sulla sinistra quando la traccia inizia a perdere quota, risalendo su terreno boscoso ripido ma facile.
    Torniamo sulla nostra traccia e proseguiamo, traversando una breve placca nerastra un poco esposta, oltre la quale giungiamo alla sella tra le due Penne Rosse (taglio di cava). Qui è possibile puntare direttamente a raggiungere la vetta della Penna Rossa Ovest, superando nei metri iniziali il filo di cresta piuttosto esposto, alla sinistra del taglio di cava (II+); in alternativa si può aggirare lungamente da destra per poi risalire dalla cresta ovest.
    Dalla vetta proseguiamo in cresta scendendo alla piccola cava (passaggi di I in discesa leggermente esposti) per poi seguire il crinale di collegamento con il Pizzo di Gronda (vaga traccia).
    Dopo qualche su e giu' incontriamo un ometto che indica il punto nel quale abbandonare il crinale ed iniziare la discesa verso Renara (molto poco evidente). La traccia, molto vaga, traversa diagonalmente verso sinistra in direzione di un ravaneto e in direzione di un crinalino roccioso; una volta raggiunto quest’ultimo lo seguiamo calando fino ad un successivo ometto, dove lo abbandoniamo.
    Continuiamo a traversare verso sinistra, perdendo quota, scavallando un secondo crinalino. Da qui l'obiettivo è raggiungere la lizza della Penna Rossa (ben visibile da Renara); la vaga traccia seguita fino ad ora svanisce quindi proseguiamo a vista. Arrivati sulla lizza la seguiamo per poi puntare al fondo del fosso di Renara, fino a ritrovare la traccia piu' in basso, nei pressi del margine di un boschetto: seguendola sbuchiamo nel fondo del canale che attraversiamo, risalendo poi il versante opposto per giungere cosi' dove abbiamo parcheggiato l’auto.
    DATI TECNICI
    Difficoltà: EE+/F-II+
    Tempo: 5.30h escluse le pause
    Dislivello: 700mt
    Lunghezza: 5,5km

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