Molto ben spiegato! magari nel prossimo video può migliorare la qualità sonora aumentando il volume Ciò eviterebbe anche strafalcioni riportati nella sottotitolatura automatica. Grazie
Ciao Luca! Pensi che ci siano punti di contatto fra il pensiero di Ponty e alcune teorie sugli studi di genere che hanno prese in America da qualche decennio? Entrambi mi sembra che pongano l'accento sulla propria percezione soggettiva. Ti chiedo scusa in anticipo per questa eccessiva semplificazione
Beh sicuramente la visione di Merleau-Ponty si presta a tutte quelle teoria che valorizzano la pluralità delle identità, non definendo l’identità come un qualcosa di “oggettivo”
Grazie Luca, davvero interessante! A questo punto, all'interno del sistema, trovi sbagliato pensare che tutto l' ambito della conoscenza 'umana' , quindi non solo la filosofia ma anche la storia, la medicina, la psicologia, ecc., non sia scienza?.. Con pari dignità {per me superiore..} ma comunque qualcosa di diverso..
Bisognerebbe capire cosa vuol dire “scienza”. Se con questa parola intendiamo un sapere certo, assoluto, universale, l’uomo non possiede tale sapere. Se invece intendiamo con episteme il sapere che intende preservare la verità delle premesse allora la medicina, la psicologia (ma non la filosofia) sono scienze.
@@FilosofiaFuoriPosto @FilosofiaFuoriPosto scusami, non capisco..'... preservare la verità delle premesse...' Lo scienziato che segue il metodo, con ottica popperiana (quindi anche il medico) vuole solo certezza e non verità epistemica. Dobbiamo forse interderci su che sia episteme?
Molto interessante, ma mi domando che tipo di applicazione questo approccio può avere nell'esperienza reale delle cose. A cosa mi serve sapere che le due linee, se le percepisco come diverse, lo sono? Da che punto di vista lo sono? La filosofia non dovrebbe essere un tentativo di svelare le illusioni, anziché legittimarle come "mie percezioni personali dotate di senso"? Ho la sensazione che quest'approccio sia un viatico per relativismi irrazionali, nonché condizionamenti ideologici. Come a dire che, se Hitler percepiva che gli ebrei fossero una razza da eliminare perché pericolosa, allora la sua percezione era comunque legittima e dotata di un senso proprio, e non una menzogna dettata da follia e istinti ancestrali di superiorità.
notare! Grazie per i suoi video, rende questa meravigliosa materia comprensibile e affascinante.
Sono rimasto felicemente sorpreso di scoprire questo filosofo...bellissima trilogia💪💪🙏
Super!
Stasera me lo godo.
Grazie Luca! In pochi espongono filosofi di tale spessore 🙏
Notare: Grazie sempre eccellente
grazie!
Molto ben spiegato! magari nel prossimo video può migliorare la qualità sonora aumentando il volume Ciò eviterebbe anche strafalcioni riportati nella sottotitolatura automatica. Grazie
Grazie davvero ben spiegato, il quarto video sul corpo invece è disponibile? Non lo trovo. Grazie ancora
Non ancora, a breve
Notare!
Notare 💙
#notare ✨
Ciao Luca! Pensi che ci siano punti di contatto fra il pensiero di Ponty e alcune teorie sugli studi di genere che hanno prese in America da qualche decennio? Entrambi mi sembra che pongano l'accento sulla propria percezione soggettiva.
Ti chiedo scusa in anticipo per questa eccessiva semplificazione
Beh sicuramente la visione di Merleau-Ponty si presta a tutte quelle teoria che valorizzano la pluralità delle identità, non definendo l’identità come un qualcosa di “oggettivo”
Grazie Luca, davvero interessante! A questo punto, all'interno del sistema, trovi sbagliato pensare che tutto l' ambito della conoscenza 'umana' , quindi non solo la filosofia ma anche la storia, la medicina, la psicologia, ecc., non sia scienza?.. Con pari dignità {per me superiore..} ma comunque qualcosa di diverso..
Bisognerebbe capire cosa vuol dire “scienza”. Se con questa parola intendiamo un sapere certo, assoluto, universale, l’uomo non possiede tale sapere. Se invece intendiamo con episteme il sapere che intende preservare la verità delle premesse allora la medicina, la psicologia (ma non la filosofia) sono scienze.
@@FilosofiaFuoriPosto @FilosofiaFuoriPosto scusami, non capisco..'... preservare la verità delle premesse...' Lo scienziato che segue il metodo, con ottica popperiana (quindi anche il medico) vuole solo certezza e non verità epistemica. Dobbiamo forse interderci su che sia episteme?
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Molto interessante, ma mi domando che tipo di applicazione questo approccio può avere nell'esperienza reale delle cose. A cosa mi serve sapere che le due linee, se le percepisco come diverse, lo sono? Da che punto di vista lo sono? La filosofia non dovrebbe essere un tentativo di svelare le illusioni, anziché legittimarle come "mie percezioni personali dotate di senso"? Ho la sensazione che quest'approccio sia un viatico per relativismi irrazionali, nonché condizionamenti ideologici. Come a dire che, se Hitler percepiva che gli ebrei fossero una razza da eliminare perché pericolosa, allora la sua percezione era comunque legittima e dotata di un senso proprio, e non una menzogna dettata da follia e istinti ancestrali di superiorità.
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