Metapolitics 1000 iscritti, la ferragni decine di milioni. Se fosse l’inverso potremmo sperare in una rivoluzione , stando così le cose, mai visto dei cerebrolesi tentare di invertire l’inerzia negativa
Fashion, cool, glamour, trendy, chic, funny, sono questi i cibi di cui si nutre buona parte della popolazione odierna, dopo che anche le brioches (dopo il pane) sono finite.
Guarda che gli hanno chiuso il canale poco tempo fa ... è normale che il suo canale non cresca e la gente non lo conosca, perchè subisce censura sia su UA-cam che sulla televisione ... la Ferragni è stata propagandata di continuo in TV e si è messa con il ''rapper'' più famoso d'Italia ... prima di allora non se la inculava nessuno ...
@@viridisquo, forse volevi dire i ''cornetti'' o i ''croissant'' ... le brioches sono tutt'altra cosa, in Italia non mangiamo quella merda francese ...
Illuminante. Sei una persona splendida nell esposizione di concetti fondamentali. La vera sovranità si ottiene dal riconoscimento dei valori della nostra cultura e della nostra storia. Solo un sano patriotismo può cancellare questo vento di liberismo che puzza di morte.
Rossana Bachiorri guarda che non è il portafoglio pieno o vuoto che determina il patriottismo. Il patriottismo è una cultura, è un sano modo di vivere che spesso viene confuso o abbinato al fascismo, ma che nulla ha a che vedere. Il problema é che ci cancellano sempre più la nostra identità. Basta che osservi i giovani e la loro meschina infelicità, gratificata solo da doni o elargizioni, o da dita che schiacciano la tastiera di uno smartphone. Ciò a cui credono é il riflesso di quello che gli abbiamo permesso gli venisse inflitto senza veli e filtri dal mercato della competizione, che li sta fagocitando e annichilendo. Il liberismo é il male di tutti i mali.
@@fabiolinus3791 pienamente d'accordo. Io ho insegnato ai miei figli i Veri Valori e anche se ho fatto molta fatica perché rimasta vedova a 34 anni sono contenta per il fatto che si accontentano di ciò che hanno.
Sei un fenomeno. Hai la capacità di spiegare tutto, nei dettagli, in un modo comprensibile a tutti quelli che VOGLIONO comprendere. Ti rinnovo i miei sinceri complimenti. Il tuo lavoro, a mio parere, ha pochi eguali. Conoscevo già tutto quanto detto, ma ascoltarti mi è servito comunque, grazie.
Analisi molto lucida. Video molto ben riuscito. Io mi sono definito liberale per i miei primi quarant'anni ma poi ho compreso che in realta pensavo ad un liberalismo personale comunque sottomesso alla democrazia, cioè al pluralismo delle idee; ciò che evidentemente il liberalismo nel concreto non è. Poi ho capito che il liberalismo, come tutte le ideologie politiche, attenta al principio democratico per imporre una propria visione della società; nel caso specifico una società ultra competitiva che qualcuno a sinistra chiamerebbe darwinismo sociale. Il liberalismo si è rivelato plutocratico e non democratico. Adesso non credo più in alcuna ideologia ma penso che il destino di una nazione debba essere deciso democraticamente in base a regole e decisioni a maggioranza. Penso, inoltre, che l'accentramento del potere economico sia esiziale per la democrazia. Il potere è potere e muta di continuo, un grande potere militare può diventare un grande potere politico. Anche un grande potere religioso può sconfinare dal suo ambito, figuriamoci un grande potere economico.
@@metapoliticstv Guardi che il "darwinismo sociale" non è solo presente nel liberalismo ma anche e soprattutto in altre ideologie. Non va disprezzato! Il liberalismo ha poche colpe per quanti tutti scrivano altro in quanto non è l'ideologia dominante in Occidente. Oggi domina la socialdemocrazia e la dottrina egualitaria (tipica di ogni forma di socialismo e del cristianesimo), culturalista, internazionalista e universalista. Il problemi di molti commentatori e che non riescono a identificare il Moloch che ci attanaglia tutti quanti. Domanda: Lei ha mai pensato di discutere con un libertario o un minarchiano questi concetti? Per quanto non ritenga utile il dialogo fra ineguali credo che in questo caso potrebbe uscirne fuori qualcosa di interessante.
Lei disprezza il liberalismo, senza conoscerlo, ma ama la democrazia che non è altro che un'altra forma di socialismo autodistruttivo. Se vuole disprezzare il liberalismo disprezzi anche la democrazia, ideologia odiata da comunisti, fascisti e anche i terribili liberali, così da avere una vera coerenza.
@@piocavallaro2213 lei è proprio fuori strada. Se guarda i miei video scoprirà che la democrazia, soprattutto quella parlamentare di oggi, è fortemente criticata. Ciò che lei chiama socialdemocrazia non è che una forma di liberalismo, magari colorato di rosso. La mia personale opinione è che una società dove il "mercato" dovrebbe regolare il funzionamento e la vita di una comunità mi sembra una pura utopia. Il mercato è semmai un mezzo, non è né un fine né un presupposto. Se qualche anarco-capitalista vuole argomentare, io sono disponibilissimo.
@@piocavallaro2213 io da giovane ho letto Marx, Popper e von Hayek. Scelsi il secondo ed il terzo. L'argomento lo conosco e non lo disprezzo. Ho solo capito che le ideologie sono tutte fallaci. La democrazia non è una ideologia se non l'ideologia che ripone fiducia anche nelle idee degli altri.
Con la filosofia del " tutto è permesso " tantissimi individui senza scrupoli potrebbero di sicuro approfittare e far sprofondare tutta la società nel caos.
Ho molto apprezzato la chiarezza e la completezza nell'illustrare la genesi e l'evoluzione del liberalismo da parte tua. Davvero complimenti. Mi appare sempre più chiaro che il capitalismo non può mai morire se non viene trasformato radicalmente il liberalismo sottostante: a tale scopo secondo te può costituire un passo decisivo la resiliente costruzione di comunità consapevoli così come Adriano Olivetti aveva iniziato magistralmente a far germogliare?
Ciao, grazie per la domanda. In realtà il capitalismo può benissimo vivere anche in un sistema dittatoriale (è accaduto nella storia). Tuttavia il sistema congeniale al capitalismo e, ancora di più al capitalismo di oggi, è il liberalismo (che produce il liberismo economico). Il liberalismo offre al capitalismo l'individualismo sfrenato, il materialismo, l'assenza di morale (la morale è un fatto privato), il laicismo forzato, la mobilità, la lussuria senza limiti, la negazione dei generi...e via dicendo. Tutto questo al capitalismo interessa non tanto da un punto di vista ideologico, quanto di mercato: meno la società è organica, gerarchica, morale, comunitaria e più si allarga la base dei potenziali consumatori e degli schiavi da sfruttare e sottopagare. E' evidente quindi che il liberalismo e il capitalismo non possono che essere nemici dell'ethnos, perché questo è un ostacolo ai loro piani.
Onestamente noi viviamo in un sistema tutt'altro che liberale... almeno nel senso minarchiano o libertario del termine. Viviamo in una socialdemocrazia dominata in buona parte da élite allogene. Il liberalismo ha indubbi vantaggi rispetto ad altre ideologie: pur essendo universalista, internazionalista, parzialmente culturalista ma non è egualitarista. Esattamente come il socialeugenetismo e il nazionalismo bianco (ma anche fascismo e Nazionalsocialismo) presenta quindi una maggior percezione della realtà effettiva.
Bisogna distinguere il liberalismo classico inglese e il liberalismo francese e continentale. Hayek lo spiegó bene distinguendolo dal individualismo vero (Burke, Locke, Smith ecc) da quello falso che poi sfociò nella democrazia, nel comunismo, nella socialdemocrazia e così via. È evidente che la società europea sia una società socialdemocratica, costruttivista, nichilista. Io sono d'accordo con la maggior parte delle analisi fatte da Metapolitics da un punto di vista socio-culturale, però questa precisazione sul liberalismo è necessaria. Al giorno d'oggi sono tutti liberali, ma di quel liberalismo classico c'è poco ahimè.
è vero che noi, intesi come individui, viviamo in un sistema tutt'altro che liberale oppressi da organizzazioni statali estremamente potenti, in primis gli USA. Il problema della nostra condizione nasce però dal fatto che sull'ideologia liberale sono stati costruiti imperi privati sovranazionali talmente potenti da poter usare gli stati come strumenti di estrazione della ricchezza materiale dai popoli.
Il liberalismo è egualitarista dal momento che riconosce che tutti gli individui hanno eguale diritto alla vita, alla libertà e alla proprietà sulla base di una teoria del tutto fallace come quella del giusnaturalismo per cui esistono "diritti naturali" preesistenti alla nascita di una qualche forma di organizzazione del potere politico.
@@LoReTdL gli unici diritti che riconosce il liberalismo sono quelli di proprietà dove al limite in seguito nascono e si formano gli altri. Ma quelli oggettivamente onnipresenti sono quelli di proprietà. No, non è egualitario ma inegualitario. Certamente, non può essere inegualitario come il Nazionalismo Bianco, il SocialismoEugenetista o il nazismo ma è inegualitario a causa della sua visione che identifica gli uomini come esseri unici e speciali e conseguentemente ineguali sia per questioni dettate dalla cultura, che dall'esperienza che dalla biologia. Denoto che la vostra conoscenza e il vostro attacco al liberalismo sia fortemente socializzato.
@@piocavallaro2213 Se il liberalismo fosse inegualitario non riconoscerebbe a tutti gli stessi diritti economici così come la stessa uguaglianza giuridica.
Metapolitics 1000 iscritti, la ferragni decine di milioni.
Se fosse l’inverso potremmo sperare in una rivoluzione , stando così le cose, mai visto dei cerebrolesi tentare di invertire l’inerzia negativa
Fashion, cool, glamour, trendy, chic, funny, sono questi i cibi di cui si nutre buona parte della popolazione odierna, dopo che anche le brioches (dopo il pane) sono finite.
Guarda che gli hanno chiuso il canale poco tempo fa ... è normale che il suo canale non cresca e la gente non lo conosca, perchè subisce censura sia su UA-cam che sulla televisione ... la Ferragni è stata propagandata di continuo in TV e si è messa con il ''rapper'' più famoso d'Italia ... prima di allora non se la inculava nessuno ...
@@viridisquo, forse volevi dire i ''cornetti'' o i ''croissant'' ... le brioches sono tutt'altra cosa, in Italia non mangiamo quella merda francese ...
Grazie. Lo hai spiegato in un modo perfetto. Semplice ed efficace. Senza pupazzetti e ammiccamenti (Dio ce ne liberi!)
Che bello tornare a casa e vedere un video di Metapolitics!
Analisi eccellente come al solito, complimenti!
Illuminante. Sei una persona splendida nell esposizione di concetti fondamentali. La vera sovranità si ottiene dal riconoscimento dei valori della nostra cultura e della nostra storia. Solo un sano patriotismo può cancellare questo vento di liberismo che puzza di morte.
Rossana Bachiorri guarda che non è il portafoglio pieno o vuoto che determina il patriottismo. Il patriottismo è una cultura, è un sano modo di vivere che spesso viene confuso o abbinato al fascismo, ma che nulla ha a che vedere. Il problema é che ci cancellano sempre più la nostra identità. Basta che osservi i giovani e la loro meschina infelicità, gratificata solo da doni o elargizioni, o da dita che schiacciano la tastiera di uno smartphone. Ciò a cui credono é il riflesso di quello che gli abbiamo permesso gli venisse inflitto senza veli e filtri dal mercato della competizione, che li sta fagocitando e annichilendo. Il liberismo é il male di tutti i mali.
@@fabiolinus3791 pienamente d'accordo. Io ho insegnato ai miei figli i Veri Valori e anche se ho fatto molta fatica perché rimasta vedova a 34 anni sono contenta per il fatto che si accontentano di ciò che hanno.
Sei un fenomeno. Hai la capacità di spiegare tutto, nei dettagli, in un modo comprensibile a tutti quelli che VOGLIONO comprendere. Ti rinnovo i miei sinceri complimenti. Il tuo lavoro, a mio parere, ha pochi eguali. Conoscevo già tutto quanto detto, ma ascoltarti mi è servito comunque, grazie.
Grazie a te per le belle parole!
@@metapoliticstv meritate, assolutamente. Continua.
Ottima analisi del liberalismo! I tuoi video sono molto preziosi! Grazie!
Grazie a te!
@@metapoliticstvNel video dici che destra e sinistra li utilizzi solo per chiarezza di definizione cosa intendi scusa?
Veramente un'ottima analisi. Come sempre. Grazie Edoardo.
Grazie a te!
Che piacere sentirti... grazie!👏👏👍👍🤗
Analisi molto lucida. Video molto ben riuscito.
Io mi sono definito liberale per i miei primi quarant'anni ma poi ho compreso che in realta pensavo ad un liberalismo personale comunque sottomesso alla democrazia, cioè al pluralismo delle idee; ciò che evidentemente il liberalismo nel concreto non è.
Poi ho capito che il liberalismo, come tutte le ideologie politiche, attenta al principio democratico per imporre una propria visione della società; nel caso specifico una società ultra competitiva che qualcuno a sinistra chiamerebbe darwinismo sociale.
Il liberalismo si è rivelato plutocratico e non democratico.
Adesso non credo più in alcuna ideologia ma penso che il destino di una nazione debba essere deciso democraticamente in base a regole e decisioni a maggioranza. Penso, inoltre, che l'accentramento del potere economico sia esiziale per la democrazia.
Il potere è potere e muta di continuo, un grande potere militare può diventare un grande potere politico. Anche un grande potere religioso può sconfinare dal suo ambito, figuriamoci un grande potere economico.
Ha detto bene: darwinismo sociale. Grazie per il suo intervento.
@@metapoliticstv Guardi che il "darwinismo sociale" non è solo presente nel liberalismo ma anche e soprattutto in altre ideologie. Non va disprezzato!
Il liberalismo ha poche colpe per quanti tutti scrivano altro in quanto non è l'ideologia dominante in Occidente. Oggi domina la socialdemocrazia e la dottrina egualitaria (tipica di ogni forma di socialismo e del cristianesimo), culturalista, internazionalista e universalista.
Il problemi di molti commentatori e che non riescono a identificare il Moloch che ci attanaglia tutti quanti.
Domanda: Lei ha mai pensato di discutere con un libertario o un minarchiano questi concetti? Per quanto non ritenga utile il dialogo fra ineguali credo che in questo caso potrebbe uscirne fuori qualcosa di interessante.
Lei disprezza il liberalismo, senza conoscerlo, ma ama la democrazia che non è altro che un'altra forma di socialismo autodistruttivo. Se vuole disprezzare il liberalismo disprezzi anche la democrazia, ideologia odiata da comunisti, fascisti e anche i terribili liberali, così da avere una vera coerenza.
@@piocavallaro2213 lei è proprio fuori strada. Se guarda i miei video scoprirà che la democrazia, soprattutto quella parlamentare di oggi, è fortemente criticata. Ciò che lei chiama socialdemocrazia non è che una forma di liberalismo, magari colorato di rosso. La mia personale opinione è che una società dove il "mercato" dovrebbe regolare il funzionamento e la vita di una comunità mi sembra una pura utopia. Il mercato è semmai un mezzo, non è né un fine né un presupposto. Se qualche anarco-capitalista vuole argomentare, io sono disponibilissimo.
@@piocavallaro2213 io da giovane ho letto Marx, Popper e von Hayek. Scelsi il secondo ed il terzo. L'argomento lo conosco e non lo disprezzo. Ho solo capito che le ideologie sono tutte fallaci. La democrazia non è una ideologia se non l'ideologia che ripone fiducia anche nelle idee degli altri.
Con la filosofia del " tutto è permesso " tantissimi individui senza scrupoli potrebbero di sicuro approfittare e far sprofondare tutta la società nel caos.
Non ''potrebbero'' ... purtroppo POSSONO ... e tutt'ora lo fanno ...
Molto chiaro e interessantissimo. Grazie
Grande video Metapolitics!
sono molto interessanti questi argomenti
SEI MOLTO BRAVO. OTTIMA INTERESSANTE E MOLTO PIACEVOLE DIVULGAZIONE. NON AVERE TIMORE AD USARE IL TUO NOME GIORNALISTA. CIAO
Magistrale.
Grazie!
Molto ben detto.
Ho molto apprezzato la chiarezza e la completezza nell'illustrare la genesi e l'evoluzione del liberalismo da parte tua. Davvero complimenti. Mi appare sempre più chiaro che il capitalismo non può mai morire se non viene trasformato radicalmente il liberalismo sottostante: a tale scopo secondo te può costituire un passo decisivo la resiliente costruzione di comunità consapevoli così come Adriano Olivetti aveva iniziato magistralmente a far germogliare?
Ciao, grazie per la domanda. In realtà il capitalismo può benissimo vivere anche in un sistema dittatoriale (è accaduto nella storia). Tuttavia il sistema congeniale al capitalismo e, ancora di più al capitalismo di oggi, è il liberalismo (che produce il liberismo economico). Il liberalismo offre al capitalismo l'individualismo sfrenato, il materialismo, l'assenza di morale (la morale è un fatto privato), il laicismo forzato, la mobilità, la lussuria senza limiti, la negazione dei generi...e via dicendo. Tutto questo al capitalismo interessa non tanto da un punto di vista ideologico, quanto di mercato: meno la società è organica, gerarchica, morale, comunitaria e più si allarga la base dei potenziali consumatori e degli schiavi da sfruttare e sottopagare. E' evidente quindi che il liberalismo e il capitalismo non possono che essere nemici dell'ethnos, perché questo è un ostacolo ai loro piani.
questa è una lectio magistralis
Ottima analisi.
Io mi considero liberale perché ognuno così ha uno spazio nella società tutti i singoli con le loro caratteristiche
Onestamente noi viviamo in un sistema tutt'altro che liberale... almeno nel senso minarchiano o libertario del termine. Viviamo in una socialdemocrazia dominata in buona parte da élite allogene.
Il liberalismo ha indubbi vantaggi rispetto ad altre ideologie: pur essendo universalista, internazionalista, parzialmente culturalista ma non è egualitarista. Esattamente come il socialeugenetismo e il nazionalismo bianco (ma anche fascismo e Nazionalsocialismo) presenta quindi una maggior percezione della realtà effettiva.
Bisogna distinguere il liberalismo classico inglese e il liberalismo francese e continentale. Hayek lo spiegó bene distinguendolo dal individualismo vero (Burke, Locke, Smith ecc) da quello falso che poi sfociò nella democrazia, nel comunismo, nella socialdemocrazia e così via. È evidente che la società europea sia una società socialdemocratica, costruttivista, nichilista. Io sono d'accordo con la maggior parte delle analisi fatte da Metapolitics da un punto di vista socio-culturale, però questa precisazione sul liberalismo è necessaria. Al giorno d'oggi sono tutti liberali, ma di quel liberalismo classico c'è poco ahimè.
è vero che noi, intesi come individui, viviamo in un sistema tutt'altro che liberale oppressi da organizzazioni statali estremamente potenti, in primis gli USA. Il problema della nostra condizione nasce però dal fatto che sull'ideologia liberale sono stati costruiti imperi privati sovranazionali talmente potenti da poter usare gli stati come strumenti di estrazione della ricchezza materiale dai popoli.
Il liberalismo è egualitarista dal momento che riconosce che tutti gli individui hanno eguale diritto alla vita, alla libertà e alla proprietà sulla base di una teoria del tutto fallace come quella del giusnaturalismo per cui esistono "diritti naturali" preesistenti alla nascita di una qualche forma di organizzazione del potere politico.
@@LoReTdL gli unici diritti che riconosce il liberalismo sono quelli di proprietà dove al limite in seguito nascono e si formano gli altri. Ma quelli oggettivamente onnipresenti sono quelli di proprietà.
No, non è egualitario ma inegualitario. Certamente, non può essere inegualitario come il Nazionalismo Bianco, il SocialismoEugenetista o il nazismo ma è inegualitario a causa della sua visione che identifica gli uomini come esseri unici e speciali e conseguentemente ineguali sia per questioni dettate dalla cultura, che dall'esperienza che dalla biologia. Denoto che la vostra conoscenza e il vostro attacco al liberalismo sia fortemente socializzato.
@@piocavallaro2213 Se il liberalismo fosse inegualitario non riconoscerebbe a tutti gli stessi diritti economici così come la stessa uguaglianza giuridica.
Ottima analisi
Per colpa tua ho preso 5
la tua mente sará molto piú ricca per aver ascoltato Edoardo, ♡♡♡
Una visione del mondo completamente non sens.