"Paladini di Francia", una produzione di Teatro Koreja | Koreja - 2015

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  • Опубліковано 25 бер 2015
  • 🏆 Premio EOLO AWARDS come Miglior Spettacolo
    🏆 Premio Associazione Nazionale Critici del Teatro
    🏆 Premio speciale della Giuria come Miglior Performance per il sostegno e lo sviluppo delle tradizioni
    🏆 The Great Petrushka, International Puppet Festival 2014_Ekaterinburg-Russia
    🏆 Premio come miglior regista
    🏆 Harmony Word puppet Carnival 2014 - Bangkok-Thailand
    🎎 Giochi di bambini. Giochi di guerra.
    Marionette. Pupi. Roba vecchia e bellissima. Da spaccare in due a colpi di spada.
    Sotto: corpi, metallo, amore e guerra. Sopra: fili, voci tonanti e un destino tragico.
    Carlo Magno e i suoi paladini. Da ragazzo li odiavo quei personaggi, prototipi di conquistatori. Invece amavo con tenerezza e batticuore le loro raffigurazioni morte, quelle marionette fatte a pezzi, legate a un cielo di carta strappato.
    Vent'anni dopo, quando vedo uomini e/o marionette morire sui campi di battaglia, ho capito che tutti meritano compassione e i loro corpi vanno rispettati.
    La storia comica e tragica dei paladini di Carlo Magno - dall’arrivo a corte della bella Angelica al massacro di Roncisvalle - racconta la bellezza e la crudeltà della vita. E se da più di cinquecento anni grandi poeti e oscuri teatranti continuano a provare un piacere immenso a raccontarla, un motivo ci deve essere. Mi pare di essere nel teatrino delle marionette dove Pasolini fa raccontare a Totò, Ninetto Davoli, Franco e Ciccio, la triste storia di Otello, Iago e Desdemona. Con quelle stesse marionette vorrei raccontare di Rinaldo, Astolfo, Angelica, Bradamante, Fiordiligi, Orlando e, da ultimo, il massacro di Roncisvalle, quella discarica assurda e insanguinata dove tutti quei corpi morirono e furono abbandonati, occhi al cielo, a domandarsi che cosa sono le nuvole.
    Francesco Niccolini
    🎎 Uno spettacolo di Koreja
    di Francesco Niccolini
    regia Enzo Toma
    con Carlo Durante, Emanuela Pisicchio,
    Silvia Ricciardelli, Francesco Cortese
    assistente alla regia Valentina Impiglia
    ideazione scene Iole Cilento
    realizzazione scene Porziana Catalano, Iole Cilento
    musiche originali Pasquale Loperfido
    voce di Carlo Magno Fabrizio Saccomanno
    disegno luci Angelo Piccinni
    tecnico Mario Daniele
    🇬🇧 ENGLISH VERSION
    by Francesco Niccolini
    direction Enzo Toma
    with Francesco Cortese, Carlo Durante,
    Anna Chiara Ingrosso, Emanuela Pisicchio
    direction assistant Valentina Impiglia
    scenes planning Iole Cilento
    scenes setting Porziana Catalano, Iole Cilento
    original musics Pasquale Loperfido
    Carlo Magno’s voice Fabrizio Saccomanno
    Lights design Angelo Piccinni
    technical management Mario Daniele, Alessandro Cardinale
    Prize as Best Performance _EOLO AWARDS 2009
    Prize as Best Performance_ The Critics’ Choice Award 2009
    Special prize of the Jury as Best Performance for supporting and developing the traditions
    The Great Petrushka, International Puppet Festival 2014_Ekaterinburg-Russia
    Prize as Best Director
    Harmony Word puppet Carnival 2014_ Bangkok-Thailand
    Childrens’ games. War games.
    Puppets. Moppets. Old and beautiful things. To be broken in two by sword swings.
    Underneath: bodies, metal, love and war. Above: wires, loud voices and a tragic destiny.
    Charlemagne and his paladins. When I was a boy I hated those characters, prototypes of conquerors.
    Whereas, I loved their portrayal of death tenderly, those marionettes broken into hundred pieces, tied to a torn paper sky.
    Twenty years later, when I see men and/or puppets die in battle fields, I understand that everybody deserves compassion and their corpses must be respected.
    The tragic- and comic story of Charlemagne’s paladins - from Angelique’s arrival at court to the massacre at Roncesvalles - tells the beauty and cruelty of life. If great poets and obscure theatre-goers still have pleasure in telling this story even after more than five hundred years, there must be a reason. It seems to be in the small puppet theatre where the great director and poet Pier Paolo Pasolini led some of the most important Italian actors of the Sixties (Totò, Ninetto Davoli, Franco e Ciccio) telling the story of Otello, Iago and Desdemona. With these puppets I would like to recount Rinaldo, Astolfo, Angelica, Bradamante, Fiordiligi, Orlando and the massacre in Roncesvalles at the end, that weird and bloody dump in which all those bodies died and lied abandoned, looking at the sky and asking themselves “What are clouds?”
    Francesco Niccolini
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