Grazie al prof. Cottarelli per questi interventi divulgativi, sempre puntuali, interessanti, semplici ed accessibili a tutti. Sono un insegnate di scuola media superiore. Mostrerò il video ai miei studenti, sperando serva loro ad affrontare con più consapevolezza il futuro.
In virtù del suo importante ruolo di insegnante di scuola media superiore, trovo doveroso segnalarle acuni cruciali aspetti MACROeconomici equivocamente omessi dal sig. Cottarelli (nonchè dall'intero MainStream mediatico e culturale), indispensabili per comprendere a pieno le cause rispettivamente di: -Le difficoltà italiane/SudEuropa -Le facilitazioni tedesche/NordEuropa all'interno del SistemaEuroMonetario. Ciò che accade con l'adozione dell'Euro, lo rivela candidamente l'EuroParlamentare tedesco Ske Keller ai microfoni di Ballarò nel 2014 (ua-cam.com/video/OSUJM7VqgSg/v-deo.html): SKA KELLER: “Se la Germania lasciasse l’Euro, perderemmo moltissimi posti di lavoro nel settore delle esportazioni perchè nessuno mai comprerebbe più i prodotti carissimi tedeschi poichè non ci sarebbe più l’Euro. Non ha senso lasciare l’Euro, creerebbe una perdita di posti di lavoro enorme (in Germania).”[Cit. Ska Keller] - Theo Waigel, ex ministro tedesco delle finanze del governo Kohl dichiara in un’intervista la realta’ sul cambio dell’Euro pro-Marco (e contro-Italia) THEO WAIGEL: “Se la Germania oggi uscisse dall’unione monetaria, allora avremmo immediatamente, il giorno dopo, un apprezzamento tra il 20% e il 30% del marco tedesco - che tornerebbe nuovamente in circolazione -. Chiunque si può immaginare che cosa significherebbe per il nostro export, per il nostro mercato del lavoro, o per il nostro bilancio federale.“[Cit. Theo Waigel] Ebbene: L’Unione EuroMonetaria altera i listini prezzi dei paesi-membri come segue: -sconta al ribasso tutti i listini prezzi dei paesi membri del NORD-Europa (Italia in primis), e -rincara al rialzo tutti i listini prezzi dei paesi membri del SUD-Europa (Germania in primis), Quando l’Unione monetaria si scioglie, i listini prezzi dei paesi ex-membri si riposizionano ai valori reali, nella fattispecie: -quelli del NORD Europa ritornano su (ovvero rincarano). e -quelli del SUD Europa ritornano giù (ovvero si scontano). LA PROVA/VERIFICA: Nel 1992 l'Italia si sgancia dal sistema euromonetario, e ciò che è accaduto è confermato da tutte le principali testate giornalistiche del tempo: 1) TITOLI GIORNALI: - PRIMA DELL’EXIT: CORRIERE - ECONOMIA (giugno1992): Mario Monti: Svalutare la Lira? Follia! LA REPUBBLICA (giugno 1992): Misure drastiche o la svalutazione. LA REPUBBLICA (settembre 1992): E Spaventa è contrario alla svalutazione: Sarebbe folle e dannoso. LA REPUBBLICA (settembre 1992): Prendi i BOT e scappa . LA REPUBBLICA (settembre 1992): Agnelli e Abete: Due settimane di tempo per evitare il disastro. Il 16 sett 1992, in seguito alla speculazione di Soros, Lira e Sterlina escono dallo SME, e la Lira, secondo le regole di calcolo del riallineamento del tasso di cambio, svaluta in una forchetta compresa fra il 20 e il 30% a seconda della valuta che si prende di riferimento (vedi art “COME SI RIPOSIZIONANO LE VALUTE QUANDO SI SVINCOLANO DAL LORO LEGAME” pag “SME ed ECU“). Quello che accadde dopo l’exit, è testimoniato dai titoli dei giornali riportati qui di seguito (in ordine cronologico): - DOPO L’EXIT: LA REPUBBLICA (gennaio 1993): Italia, bentornata sull’EuroMercato. LA REPUBBLICA (gennaio 1993): Con il super Marco che blocca l’export tedesco, le PMI italiane sorridono. LA REPUBBLICA (settembre 1993): Mario Monti: La svalutazione ci ha fatto bene. CORRIERE - ECONOMIA (1993): Germania mai così in basso. CORRIERE - ECONOMIA (1993): Made in Italy mai così bene. CORRIERE - ECONOMIA (1993): Esplode l’export grazie alla Lira. CORRIERE - ECONOMIA (1993): Bilancia commerciale. attivo record nel 1993: oltre 32 mila miliardi. CORRIERE - ECONOMIA (1993): Inflazione al 4% come nel 1969. LA REPUBBLICA (1994): La Lira anticrisi scaccia il pessimismo. CORRIERE - ECONOMIA (1994): L’ export vola nel 1994. CORRIERE - ECONOMIA (1994): L’ inflazione cala al 3, 7 %. CORRIERE - ECONOMIA (1995): Crescita record, l’ economia vola. CORRIERE - ECONOMIA (1995): Industria, boom di fine secolo. CORRIERE - ECONOMIA (1995): Turismo straniero e’ un vero boom. CORRIERE - ECONOMIA (1996): Bilancia commerciale, 1995 senza precedenti CORRIERE - ECONOMIA (1996): Primi in Europa per aumento del PIL: Italia, crescita record Inflazione cala al 5, 8% CORRIERE - ECONOMIA (1996): Lira e borsa al galoppo. CORRIERE - ECONOMIA (1996): La Lira rimonta sul Dollaro …. L’economia italiana vola fino a che qualcuno non ripropone di rivincolare il tasso di cambio allo SME. LA REPUBBLICA (1996): Romano Prodi: Lira, l’Europa tifa per il ritorno nello SME. Nel novembre 1996 l’Italia rientra nello SME e la situazione della nostra bilancia commerciale passa dal verde al rosso, mentre quella della Germania viceversa passa dal rosso al verde. Qualcuno dovrebbe spiegarci come mai Cottarelli e soci omettono clamorosamente di menzionare questi fondamentali aspetti sopra citati. Detto questo, se ha avuto la pazienza di leggere fino a qui, la ringrazio per la sua cortese attenzione, e le auguro un buon proseguimento..
@@antoniocurcio1713 lei dice che non ha trovato nulla.. Mi sembra un po’ strano che NON risulti da nessuna parte che: -le esportazioni facciano rafforzare il cambio e viceversa -le importazioni facciano indebolire il cambio nei confronti del cambio dei paesi con cui si interagisce. Perché in tal caso, sono io chiederle di mostrarmi dati o elementi che smentiscano questa regola macroeconomica descritta in qualsiasi libro di testo di macro economia. Se afferma che le cose NON stiano così, avrà sicuramente da mostrarmi dimostrazioni che comprovino il contrario. In attesa che mi mostri delle prove in merito, mi porto avanti con le varie opportune constatazioni del caso per non allungare troppo “il brodo”. Ora: -possiamo dare per appurato che la Germania abbia perso la guerra mondiale e che in conseguenza di ciò, aveva da pagare ingenti debiti di guerra? -possiamo dare per assodato che là Germania per pagare i debiti di guerra era obbligata ad esportare oltremodo ottenendo di riflesso un apprezzamento smodato del marco? -possiamo dare per assodato che il marco tedesco non a caso era una valuta in costante rivalutazione (come sottolineato dagli stessi tedeschi Keller e Waigel)? -possiamo dare per assodato che la rivalutazione del marco rendeva via via i prodotti tedeschi sempre più inaccessibili per il mercato estero (come menzionato da Keller e Waigel, ma non solo)? Se la risposta a queste domande è sì (e se fosse no la invito a dimostrare il contrario), come si spiegherebbe il fatto che la Germania per avere la bilancia commerciale in attivo abbia sempre dovuto ricorrere all’Unione monetaria? Io ho menzionato Ska Keller e Theo Waigel. A questi aggiungo Romano Prodi: ROMANO PRODI (nel 2013): “La Germania NON ha mai potuto accumulare un surplus di esportazioni senza l’Unione EuroMonetaria!” [Cit. R.Prodi] Mi saprebbe dire cosa intende Prodi con questa affermazione? Perché senza l’Unione monetaria la Germania NON riusciva ad esportare? E ancora: LUIGI SPAVENTA (nel 1978): “Col vincolo valutario dello SME, l’Italia subirà una perdita di competitività che la indurrà a deflazionare la sua economia con conseguente perdita di esportazioni, di occupazione e di reddito (e dunque di PIL).”[Cit. Luigi Spaventa] GIORGIO NAPOLITANO (nel 1978): “Il sistema EuroMonetario SME invece di garantire lo sviluppo dei paesi a moneta debole (come l’Italia), serve a garantire lo sviluppo dei paesi a moneta piu’ forte (come la Germania).”[Cit. Giorgio Napolitano] Mi saprebbe spiegare cosa intendono Spaventa e Napolitano con queste affermazioni? In base a cosa l’Italia nell’UnioneMonetaria (SME) perderebbe competitività a scapito delle sue esportazioni? In base a cosa l’Italia nello SME sarebbe costretta ad attuare politiche economiche deflative/restrittive che indeboliscono la sua economia (a tutto vantaggio dei diretti competitors)? Ci tengo a precisare che tutte le citazioni , i titoli dei giornali e tutti gli indicatori economici che dimostrano l’alterazione dei cambi provocate dalle unioni monetarie , sono tutte disponibili sul web. Io le ho ricavare tutte su internet facendo delle ricerche oculate (e sono più di 10 anni che conduco ricerche in merito). Se comunque riscontrasse difficoltà a rintracciare i contenuti in questione, NON esiti a domandare.
Grazie al Prof. Cottarelli per la sua spiegazione molto chiara ed esaustiva. È una persona che dà fiducia. Tempo fa era stato chiamato a stilare un elenco degli sprechi da tagliare o almeno da ridurre e altri pesi addirittura da eliminare...Sarebbe da metterlo in pratica. L'avrei visto molto bene al governo, perché persona preparata e coscienziosa. Chissà!! Comunque, auguri e buon lavoro. Ci aiuti a "crescere" nell'interesse del Paese. Intanto, ancora grazie. P.S. L'istruzione, la cultura, l'ambiente e il ripristino territoriale, il turismo, l'agricoltura con l'industria di conversione alimentare, le energie green, il digitale dovrebbero essere i settori trainanti. Da non trascurare anche i nostri porti, visto che abbiamo così tanta "costa" a disposizione: sfruttiamola. Riforme veloci della pubblica amministrazione, della giustizia e dei diritti civili. Da sottolineare il grande problema dell'emancipazione femminile, da prendere davvero sul serio e non per "qualche slogan" di tanto in tanto. Noi donne siamo " l'altra metà" della popolazione: non dimentichiamolo. Mi scuso se ho approfittato nei suggerimenti...Ma il prof. Cottarelli è persona "simpatica" e sono sicura che non me ne vorrà. Buona serata
Min 7:30 "Ci sono 2 forze che operano (nella decrescita del PIL durante la crisi COVID): Una è la decrescita causata dal dei Lock down, Se però trascuri l'aspetto sanitario, hai comunque un effetto molto forte sull'economia perchè hai un effetto di paura." Bene: allora prendiamo in esame 2 Stati: Uno che ha attuato restrizioni che salvaguardano la salute, ad esempio l'Italia (o la Spagna). Un altro che NON ha attuato restrrizioni salva salute (o ha attuato restrizioni meno rigide), ad esempio la Svezia (o la Svizzera). La logica ci dice che confrontando le 2 tipologie di interventi, quella con maggiori restrizioni di salvaguardia della salute, dovrebbe avere meno morti covid de quella che attua poche restrizioni. Ebbene: Provate a farvi i calcoli, e vedrete che risulta esattamente il contrario! Con una differenza: Che i paesi che hanno attuato restrizioni più moderate, di riflesso hanno salvaguardato (GUARDA CASO) la loro economia maggiormente rispetto agli Stati che hanno applicato restrizioni più estreme. Non ci credete? CLASSIFICA: (Dati riferiti al giorno 6 dicembre 2020). Italia: Pop. 60,3 milioni / 60078 mortiCOVID = 1 morto ogni 1003,69 ab. Spagna Pop. 47,0 milioni / 4652 mortiCOVID = 1 morto ogni 1016,17 ab. UK: Pop. 66,6 milioni / 61342 mortiCOVID = 1 morto ogni 1085,71 ab. USA: Pop. 334,0 milioni / 282299 mortiCOVID = 1 morto ogni 1183,14 ab. Francia: Pop. 67,0 milioni / 55247 mortiCOVID = 1 morto ogni 1212,73 ab. Svezia: Pop 10,2 milioni / 7067 mortiCOVID = 1 morto ogni 1447,57 ab. Svizzera: Pop. 8,5 milioni / 5349 mortiCOVID = 1 morto ogni 1589,08 ab. Russia: Pop. 144,5 milioni / 42675 mortiCOVID = 1 morto ogni 3386,05 ab. Germania: Pop. 83,0 milioni / 18989 mortiCOVID = 1 morto ogni 4370,95 ab. Giappone: Pop. 126,5 milioni / 2259 mortiCOVID = 1 morto ogni 55998,22 ab. Cina: Pop. 1.393,0 miliardi / 4746 mortiCOVID = 1 morto ogni 293510,32 ab. Come si può facilmente notare: L'Italia è posizionata al 1° posto, col tasso di mortalità maggiore fra tutti (con 1 morto ogni 1003 abitanti), seguita a ruota dalla Spagna, ovvero, le 2 nazioni che nel lotto hanno adottato misure più stringenti. La Svezia che ha attuato restrizioni molto moderate ha il 50% di morti in meno! Stesso discorso per la Svizzera o la Germania, o altre ancora...
ma infatti lui parla per condizioni generalizzate. Paragonare un paese come la svezia e l'italia è un po' superficiale. Sono densità di popolazioni diverse , condizioni del sistema sanitario di partenza DIVERSE , età e salute media della popolazione DIVERSE , livello culturale medio diverso...
@@Clavin_92 le faccio direttamente copia-incolla di una mia risposta che ho già espresso alle innumerevoli persone che propongono la sua tesi (NB: io NON pretendo di avere la verità in tasca, però NON mi accontento nemmeno di accettare spiegazioni che risultino essere in evidente conflitto con gli elementi in analisi): RISPOSTA: I 5 principali motivi per cui generalmente si giustifica questo triste primato italiano, sono i seguenti (ATTENZIONE: tutti motivi sonoramente smentiti dai fatti!): 1) L'Italia è un paese di vecchi. 2) La sanità italiana NON è all'altezza delle altre. 3) L'Italia è un paese ad alta densità di abitante per KmQ. 4) Gli italiani sono indisciplinati. 5) Gli italiani sono un popolo caloroso/affettuoso (baci, abbracci ecc). Ebbene, questi 5 motivi NON giustificano i dati per le seguenti rispettive ragioni: 1) POPOLO VECCHIO: La Germania e il Giappone hanno la stessa media di età della popolazione italiana, ma i loro dati sono distanti anni luce dai nostri (NOTA BENE: Sia la Germania che il Giappone, adottano entrambi la modalità MENO RESTRITTIVA dell'Italia, ovvero, la modalità SALVAsalute-SALVA-economia). 2) SANITA' INSUFFICIENTE: NON può essere un problema di insufficiente sanità italiana visto che la maggior parte dei morti COVID in Italia si è sempre concentrata nelle nazioni del Nord notoriamente più disciplinate e attrezzate rispetto alle altre del Centro-Sud. 3) DENSITA': Il Giappone è un paese con una densità di popolazione elevatissima (il 50% maggiore dell'Italia), eppure nonostante ciò riscontra un tasso di mortalità sconfinatamente più basso della stragrande maggioranza di tutti gli Stati che hanno densità sensibilmente inferiore alla sua. Anche il discorso secondo cui Svezia o Svizzera beneficino di una bassa densità, è smentito dai fatti: In Svizzera e soprattutto in Svezia, la maggior parte degli abitanti è concentrata nelle grandi città urbane nelle quali si riscontra pressoché la stessa densità equivalente alle altre capitali europee e NON (Nota: la popolazione di Stoccolma ad es. è di 1milione di abitanti). 4) INDISCIPLINA: In Italia da molto tempo NON si vede persona alcuna circolare senza mascherina, a differenza di molti altri Stati, anche molto vicini a noi come la Svizzera, in cui moltissimi cittadini continuano a circolare sprovvisti di mascherine (video dimostrativi nelle Fonti in calce all'articolo). Stesso discorso per il così detto "liberi tutti" estivo: Ebbene, il "liberi tutti" lo hanno fatto anche gli altri Stati, e NON solo l'Italia come si vorrebbe far credere, per di più che durante il periodo estivo, del covid se ne erano perfino perse le tracce (NB: da notare che l'Italia poi in autunno avrebbe anche battuto sul tempo molte altre nazioni , ripristinando precocemente prima degli altri, le proprie misure cautelative anti-covid). 5) CALOROSITA': E' ormai da tempo incalcolabile (per lo meno da quando la televisione sta diffondendo terrorismo mediatico) che gli italiani hanno smesso di essere calorosi tra loro, compresi i rapporti familiari tra parenti. CONCLUSIONE: Da tutto ciò si evince che: ***Le eccessive restrizioni COVID-estremiste "AFFONDAeconomia" sponsorizzate dal Governo italiano e dai media nostrani (e NON), NON sono giustificate dai fatti.*** ERGO: - Va bene le mascherine , - va bene il distanziamento sociale , - vanno bene gli ingressi contingentati nelle attività commerciali, - Vanno bene i divisori in plexiglas, - vanno bene tutte le precauzioni sanitarie in genere che si possono mettere in atto. Ma da lì in poi , tutte le restrizioni che AFFONDANO L’ECONOMIA e le attività commerciali/produttive in genere, sono misure estremiste che rischiano di provocare problemi ancora più gravi di quello che si cerca di risolvere.
@@cristianminerva4788 vabè , visto che ha risposto in modo anco più generico ( basta leggere parole come "notoriamente", "da tempo incalcolabile"....) avendo anche l'arroganza di proporla come una analisi più precisa, per di più aggiungendo delle connessioni a caso. Cioè si parla di svezia e italia, si prendono in considerazione 4-5 elementi che devono essere considerati in toto e non separatamente. E dai! se proprio si vuole dare un contributo o fare una contestazione , cerchiamo di essere realisti! Se parliamo di nazioni diverse non si possono fare paragoni diretti, questo è un fatto . perchè devi allora andare a sviscerare tutte le variabili che fanno la differenza. mettere tutto sotto il bel cappello del "restrizioni cattive" sempre e comunque è superficiale , anche questo è un fatto .
“Ci danno questi soldi “praticamente” senza condizioni” Ha spiegato quali sono le condizioni 10 minuti prima, sono condizioni base. Non viene chiesta la luna Non commenti alimentando bufale, grazie
@@lorenzo97istpremesso che ormai sono discussioni fuori tempo massimo ma comunque....... Già il fatto che mi dice "condizioni base" vuol dire che saranno "base" ma che ci sono Poi potremmo parlare di cosa si intende con base
Min 9:30 "Il deficit sono i soldi che lo Stato ogni anno da in netto all'economia: l'anno scorso 2019, il deficit era 30miliardi di Euro, quest'anno il deficit è di 180miliardi. Questa è l'azione di sostegno che lo stato fa per l'economia." Cottarelli parla di sostegno.... Ma i 30 miliardi dell'anno scorso NON avevano nulla di sostegno visto che 30 miliardi erano tutti interessi (anzi, va detto che lo Stato al netto di quelli interessi stava pure facendo avanzo primario, che è l'opposto del sostegno all'economia!). I 180 miliardi di deficit di quest'anno, sono semplicemente l'ammanco di tasse provocato dal crollo del PIL, crollo che poteva essere arginato adottando misure che salvaguardassero sia la salute CHE ANCHE L'ECONOMIA! Invece qualcuno ha preferito adottare misure "Salva Salute - Affonda economia, e così facendo, ora l'Italia oltre ad avere più morti di tutti, ha pure l'economia maggiormente compromessa rispetto agli altri Stati che hanno adottato misure Sava salute - Salva economia! Qualcuno mi spieghi per quale ragione i medici NON vogliono che nessuno metta becco nella loro materia sanitaria, però loro si surrogano il diritto di imporre provvedimenti in ambito economico. NON a caso le misure andavano discusse in parlamento con un confronto tra tutte le parti per ottenere una quadra. Invece sono state imposte restrizioni selvagge abusive a suon di DPCM. E queste azioni hanno prodotto il seguente risultato: L'Italia è il paese col più alto tasso di mortalità covid (tra i paesi di riferimento). L'Italia è il paese con la peggiore contrazione del PIL (tra i paesi di riferimento). 2 problemi invece che solo 1. La domanda sorge spontanea: Ma l'obbiettivo delle restrizioni era: La salvaguardia della salute' o L'affondamento dell'economia? (magari per costringerci ad attivare il MES? eh sig. Cottarelli) Qualcuno diceva: "A pensar male, a volte ci si azzecca!" ...
Domandone per il sig. Cottarelli sul debito pubblico (giacché nel video parla sovente di debito pubblico): Ma se, come ha spiegato lei stesso, la Banca Centrale stampa soldi (aggiunti ex-novo nell'economia) e con questi ci acquista i titoli di Stato (di fatto liquidandoli/estinguendoli), domanda: Dove starebbe il debito pubblico (quello assorbito dalla BC) di cui Lei continua tanto a parlare? A chi bisognerebbe restituire i soldi stampati dalla Banca Centrale, nel momento in cui quei soldi NON sono stati sottratti a nessuno? Alla BCE? Ma la BCE NON è composta anche dalla nostra Banca Centrale italiana (come giustamente ha spiegato al min 34:00)? Quindi , se la Banca Centrale nazionale stampa soldi ed estingue il debito, perchè gli economisti continuano ingannevolmente a parlare di debito pubblico omettendo questa sostanziale differenza?! NB: Per tutti i negazionisti del caso, si sappia che la Banca Centrale di Inghilterra ha scritto nero su bianco questa sostanziale differenza nel suo bilancio. Quindi, astenersi negazionisti!
Perché se la banca centrale stampa soldi in quantità esagerate per un tempo prolungato sale l’inflazione: la ricchezza non si crea dal nulla perciò stampando più moneta non si è più ricchi.
@@pietrovilla4763 Si ma NON mi ha risposto a chi bisognerebbe restituire i soldi. Cominciamo a riconoscere che tutti i titoli attualmente assorbiti dalla BC NON sono più debito, e poi proseguiamo a discutere il resto.. Lei dice che se la Banca Centrale continuasse a stampare soldi esagerati per tempo prolungato, salirebbe l’inflazione.. Ma per quale ragione una BC dovrebbe stampare tutti i soldi esagerati che dice lei? E se la BC si mettesse a stampare soltanto i soldi misurati strettamente necessari ad impiegare i disoccupati per produrre ciò che manca/serve, l’inflazione aumenterebbe ugualmente? Ovvio che no! Peccato solo che ci sia un sacco di gente che NON riconosca questa sostanziale differenza che intercorre tra: -Soldi stampati a caso e distribuiti a pioggia con gli elicotteri nel deserto (sotto forma di reddito di cittàdinanza o sussidi per la disoccupazione). E -Soldi stampati in quantità misurata ed impiegati a fini produttivi. Che sarebbe un po’ come dire che: A con l’H e A senza H, in italiano sia la stessa cosa..
@@pietrovilla4763 una volta che la BCE ha liquidato i titoli, e i soldi nuovi ormai sono in circolo, nel momento in cui l’inflazione è rimasta pressoché invariata, l’assunto secondo cui l’inflazione sarebbe dovuta aumentare in seguito all’aggiunta di nuovi soldi, è smentito dai fatti. Anzi, se dopo l’iniezione di nuovi soldi , l’inflazione continua ad essere eccessivamente bassa, a guardar bene si potrebbe anche dire che sarebbero necessari ulteriori nuovi soldi. Quello che conta con l’inflazione NON è la quantità di soldi in circolo, ma la velocità di circolazione del denaro. Se i soldi che si aggiungono nel circuito monetario continuano ad essere sempre riposti nelle mani di pochi individui, mentre la maggior parte della gente continua ad essere sottopagata (con basso reddito), o disoccupata (senza reddito), tu puoi aggiungere tutti i soldi del mondo (si fa per dire) ma l’inflazione resterà sempre scarsa. Questo aspetto sull’ inflazione e’ completamente travisato dalla dottrina liberista, e io sono uno di quelli che ritiene che questo specifico travisamento avvenga con equivoca intenzionalità.. (da qui i miei punzecchiamenti agli economisti NeoLiberisti come Cottarelli)
Grazie al prof. Cottarelli per questi interventi divulgativi, sempre puntuali, interessanti, semplici ed accessibili a tutti. Sono un insegnate di scuola media superiore. Mostrerò il video ai miei studenti, sperando serva loro ad affrontare con più consapevolezza il futuro.
In virtù del suo importante ruolo di insegnante di scuola media superiore, trovo doveroso segnalarle acuni cruciali aspetti MACROeconomici equivocamente omessi dal sig. Cottarelli (nonchè dall'intero MainStream mediatico e culturale), indispensabili per comprendere a pieno le cause rispettivamente di:
-Le difficoltà italiane/SudEuropa
-Le facilitazioni tedesche/NordEuropa
all'interno del SistemaEuroMonetario.
Ciò che accade con l'adozione dell'Euro, lo rivela candidamente l'EuroParlamentare tedesco Ske Keller ai microfoni di Ballarò nel 2014 (ua-cam.com/video/OSUJM7VqgSg/v-deo.html):
SKA KELLER: “Se la Germania lasciasse l’Euro, perderemmo moltissimi posti di lavoro nel settore delle esportazioni perchè nessuno mai comprerebbe più i prodotti carissimi tedeschi poichè non ci sarebbe più l’Euro.
Non ha senso lasciare l’Euro, creerebbe una perdita di posti di lavoro enorme (in Germania).”[Cit. Ska Keller]
- Theo Waigel, ex ministro tedesco delle finanze del governo Kohl dichiara in un’intervista la realta’ sul cambio dell’Euro pro-Marco (e contro-Italia)
THEO WAIGEL: “Se la Germania oggi uscisse dall’unione monetaria, allora avremmo immediatamente, il giorno dopo, un apprezzamento tra il 20% e il 30% del marco tedesco - che tornerebbe nuovamente in circolazione -. Chiunque si può immaginare che cosa significherebbe per il nostro export, per il nostro mercato del lavoro, o per il nostro bilancio federale.“[Cit. Theo Waigel]
Ebbene:
L’Unione EuroMonetaria altera i listini prezzi dei paesi-membri come segue:
-sconta al ribasso tutti i listini prezzi dei paesi membri del NORD-Europa (Italia in primis),
e
-rincara al rialzo tutti i listini prezzi dei paesi membri del SUD-Europa (Germania in primis),
Quando l’Unione monetaria si scioglie, i listini prezzi dei paesi ex-membri si riposizionano ai valori reali, nella fattispecie:
-quelli del NORD Europa ritornano su (ovvero rincarano).
e
-quelli del SUD Europa ritornano giù (ovvero si scontano).
LA PROVA/VERIFICA:
Nel 1992 l'Italia si sgancia dal sistema euromonetario, e ciò che è accaduto è confermato da tutte le principali testate giornalistiche del tempo:
1) TITOLI GIORNALI:
- PRIMA DELL’EXIT:
CORRIERE - ECONOMIA (giugno1992): Mario Monti: Svalutare la Lira? Follia!
LA REPUBBLICA (giugno 1992): Misure drastiche o la svalutazione.
LA REPUBBLICA (settembre 1992): E Spaventa è contrario alla svalutazione: Sarebbe folle e dannoso.
LA REPUBBLICA (settembre 1992): Prendi i BOT e scappa .
LA REPUBBLICA (settembre 1992): Agnelli e Abete: Due settimane di tempo per evitare il disastro.
Il 16 sett 1992, in seguito alla speculazione di Soros, Lira e Sterlina escono dallo SME, e la Lira, secondo le regole di calcolo del riallineamento del tasso di cambio, svaluta in una forchetta compresa fra il 20 e il 30% a seconda della valuta che si prende di riferimento (vedi art “COME SI RIPOSIZIONANO LE VALUTE QUANDO SI SVINCOLANO DAL LORO LEGAME” pag “SME ed ECU“).
Quello che accadde dopo l’exit, è testimoniato dai titoli dei giornali riportati qui di seguito (in ordine cronologico):
- DOPO L’EXIT:
LA REPUBBLICA (gennaio 1993): Italia, bentornata sull’EuroMercato.
LA REPUBBLICA (gennaio 1993): Con il super Marco che blocca l’export tedesco, le PMI italiane sorridono.
LA REPUBBLICA (settembre 1993): Mario Monti: La svalutazione ci ha fatto bene.
CORRIERE - ECONOMIA (1993): Germania mai così in basso.
CORRIERE - ECONOMIA (1993): Made in Italy mai così bene.
CORRIERE - ECONOMIA (1993): Esplode l’export grazie alla Lira.
CORRIERE - ECONOMIA (1993): Bilancia commerciale. attivo record nel 1993: oltre 32 mila miliardi.
CORRIERE - ECONOMIA (1993): Inflazione al 4% come nel 1969.
LA REPUBBLICA (1994): La Lira anticrisi scaccia il pessimismo.
CORRIERE - ECONOMIA (1994): L’ export vola nel 1994.
CORRIERE - ECONOMIA (1994): L’ inflazione cala al 3, 7 %.
CORRIERE - ECONOMIA (1995): Crescita record, l’ economia vola.
CORRIERE - ECONOMIA (1995): Industria, boom di fine secolo.
CORRIERE - ECONOMIA (1995): Turismo straniero e’ un vero boom.
CORRIERE - ECONOMIA (1996): Bilancia commerciale, 1995 senza precedenti
CORRIERE - ECONOMIA (1996): Primi in Europa per aumento del PIL: Italia, crescita record Inflazione cala al 5, 8%
CORRIERE - ECONOMIA (1996): Lira e borsa al galoppo.
CORRIERE - ECONOMIA (1996): La Lira rimonta sul Dollaro
…. L’economia italiana vola fino a che qualcuno non ripropone di rivincolare il tasso di cambio allo SME.
LA REPUBBLICA (1996): Romano Prodi: Lira, l’Europa tifa per il ritorno nello SME.
Nel novembre 1996 l’Italia rientra nello SME e la situazione della nostra bilancia commerciale passa dal verde al rosso, mentre quella della Germania viceversa passa dal rosso al verde.
Qualcuno dovrebbe spiegarci come mai Cottarelli e soci omettono clamorosamente di menzionare questi fondamentali aspetti sopra citati.
Detto questo, se ha avuto la pazienza di leggere fino a qui, la ringrazio per la sua cortese attenzione, e le auguro un buon proseguimento..
@@cristianminerva4788 io ho letto, ma di macroeconomia non ne ho trovato neanche una traccia.
@@antoniocurcio1713 lei dice che non ha trovato nulla..
Mi sembra un po’ strano che NON risulti da nessuna parte che:
-le esportazioni facciano rafforzare il cambio
e viceversa
-le importazioni facciano indebolire il cambio
nei confronti del cambio dei paesi con cui si interagisce.
Perché in tal caso, sono io chiederle di mostrarmi dati o elementi che smentiscano questa regola macroeconomica descritta in qualsiasi libro di testo di macro economia.
Se afferma che le cose NON stiano così, avrà sicuramente da mostrarmi dimostrazioni che comprovino il contrario.
In attesa che mi mostri delle prove in merito, mi porto avanti con le varie opportune constatazioni del caso per non allungare troppo “il brodo”.
Ora:
-possiamo dare per appurato che la Germania abbia perso la guerra mondiale e che in conseguenza di ciò, aveva da pagare ingenti debiti di guerra?
-possiamo dare per assodato che là Germania per pagare i debiti di guerra era obbligata ad esportare oltremodo ottenendo di riflesso un apprezzamento smodato del marco?
-possiamo dare per assodato che il marco tedesco non a caso era una valuta in costante rivalutazione (come sottolineato dagli stessi tedeschi Keller e Waigel)?
-possiamo dare per assodato che la rivalutazione del marco rendeva via via i prodotti tedeschi sempre più inaccessibili per il mercato estero (come menzionato da Keller e Waigel, ma non solo)?
Se la risposta a queste domande è sì (e se fosse no la invito a dimostrare il contrario), come si spiegherebbe il fatto che la Germania per avere la bilancia commerciale in attivo abbia sempre dovuto ricorrere all’Unione monetaria?
Io ho menzionato Ska Keller e Theo Waigel.
A questi aggiungo Romano Prodi:
ROMANO PRODI (nel 2013): “La Germania NON ha mai potuto accumulare un surplus di esportazioni senza l’Unione EuroMonetaria!” [Cit. R.Prodi]
Mi saprebbe dire cosa intende Prodi con questa affermazione? Perché senza l’Unione monetaria la Germania NON riusciva ad esportare?
E ancora:
LUIGI SPAVENTA (nel 1978): “Col vincolo valutario dello SME, l’Italia subirà una perdita di competitività che la indurrà a deflazionare la sua economia con conseguente perdita di esportazioni, di occupazione e di reddito (e dunque di PIL).”[Cit. Luigi Spaventa]
GIORGIO NAPOLITANO (nel 1978): “Il sistema EuroMonetario SME invece di garantire lo sviluppo dei paesi a moneta debole (come l’Italia), serve a garantire lo sviluppo dei paesi a moneta piu’ forte (come la Germania).”[Cit. Giorgio Napolitano]
Mi saprebbe spiegare cosa intendono Spaventa e Napolitano con queste affermazioni? In base a cosa l’Italia nell’UnioneMonetaria (SME) perderebbe competitività a scapito delle sue esportazioni? In base a cosa l’Italia nello SME sarebbe costretta ad attuare politiche economiche deflative/restrittive che indeboliscono la sua economia (a tutto vantaggio dei diretti competitors)?
Ci tengo a precisare che tutte le citazioni , i titoli dei giornali e tutti gli indicatori economici che dimostrano l’alterazione dei cambi provocate dalle unioni monetarie , sono tutte disponibili sul web.
Io le ho ricavare tutte su internet facendo delle ricerche oculate (e sono più di 10 anni che conduco ricerche in merito).
Se comunque riscontrasse difficoltà a rintracciare i contenuti in questione, NON esiti a domandare.
Chiarissimo e un grazie di cuore.
fantastico come sempre.
Grazie al Prof. Cottarelli per la sua spiegazione molto chiara ed esaustiva. È una persona che dà fiducia. Tempo fa era stato chiamato a stilare un elenco degli sprechi da tagliare o almeno da ridurre e altri pesi addirittura da eliminare...Sarebbe da metterlo in pratica. L'avrei visto molto bene al governo, perché persona preparata e coscienziosa.
Chissà!! Comunque, auguri e buon lavoro. Ci aiuti a "crescere" nell'interesse del Paese.
Intanto, ancora grazie.
P.S. L'istruzione, la cultura, l'ambiente e il ripristino territoriale, il turismo, l'agricoltura con l'industria di conversione alimentare, le energie green, il digitale dovrebbero essere i settori trainanti. Da non trascurare anche i nostri porti, visto che abbiamo così tanta "costa" a disposizione: sfruttiamola.
Riforme veloci della pubblica amministrazione, della giustizia e dei diritti civili. Da sottolineare il grande problema dell'emancipazione femminile, da prendere davvero sul serio e non per "qualche slogan" di tanto in tanto. Noi donne siamo " l'altra metà" della popolazione: non dimentichiamolo.
Mi scuso se ho approfittato nei suggerimenti...Ma il prof. Cottarelli è persona "simpatica" e sono sicura che non me ne vorrà.
Buona serata
Rende comprensibile anche l' argomento più ostico.
👏👏👏👏👏👏👏
Numero uno prof cottarelli
Min 7:30 "Ci sono 2 forze che operano (nella decrescita del PIL durante la crisi COVID):
Una è la decrescita causata dal dei Lock down,
Se però trascuri l'aspetto sanitario, hai comunque un effetto molto forte sull'economia perchè hai un effetto di paura."
Bene: allora prendiamo in esame 2 Stati:
Uno che ha attuato restrizioni che salvaguardano la salute, ad esempio l'Italia (o la Spagna).
Un altro che NON ha attuato restrrizioni salva salute (o ha attuato restrizioni meno rigide), ad esempio la Svezia (o la Svizzera).
La logica ci dice che confrontando le 2 tipologie di interventi, quella con maggiori restrizioni di salvaguardia della salute, dovrebbe avere meno morti covid de quella che attua poche restrizioni.
Ebbene: Provate a farvi i calcoli, e vedrete che risulta esattamente il contrario!
Con una differenza:
Che i paesi che hanno attuato restrizioni più moderate, di riflesso hanno salvaguardato (GUARDA CASO) la loro economia maggiormente rispetto agli Stati che hanno applicato restrizioni più estreme.
Non ci credete?
CLASSIFICA: (Dati riferiti al giorno 6 dicembre 2020).
Italia: Pop. 60,3 milioni / 60078 mortiCOVID = 1 morto ogni 1003,69 ab.
Spagna Pop. 47,0 milioni / 4652 mortiCOVID = 1 morto ogni 1016,17 ab.
UK: Pop. 66,6 milioni / 61342 mortiCOVID = 1 morto ogni 1085,71 ab.
USA: Pop. 334,0 milioni / 282299 mortiCOVID = 1 morto ogni 1183,14 ab.
Francia: Pop. 67,0 milioni / 55247 mortiCOVID = 1 morto ogni 1212,73 ab.
Svezia: Pop 10,2 milioni / 7067 mortiCOVID = 1 morto ogni 1447,57 ab.
Svizzera: Pop. 8,5 milioni / 5349 mortiCOVID = 1 morto ogni 1589,08 ab.
Russia: Pop. 144,5 milioni / 42675 mortiCOVID = 1 morto ogni 3386,05 ab.
Germania: Pop. 83,0 milioni / 18989 mortiCOVID = 1 morto ogni 4370,95 ab.
Giappone: Pop. 126,5 milioni / 2259 mortiCOVID = 1 morto ogni 55998,22 ab.
Cina: Pop. 1.393,0 miliardi / 4746 mortiCOVID = 1 morto ogni 293510,32 ab.
Come si può facilmente notare:
L'Italia è posizionata al 1° posto, col tasso di mortalità maggiore fra tutti (con 1 morto ogni 1003 abitanti), seguita a ruota dalla Spagna, ovvero, le 2 nazioni che nel lotto hanno adottato misure più stringenti.
La Svezia che ha attuato restrizioni molto moderate ha il 50% di morti in meno! Stesso discorso per la Svizzera o la Germania, o altre ancora...
vabbè ma la Germania potrebbe a quel punto svalutare la propria moneta, dove sarebbe il problema?
@@poilmon Scusi ma NON colgo il nesso tra mortiCOVID e svalutazione della Germania... Forse ha risposto per errore al commento sbagliato
ma infatti lui parla per condizioni generalizzate. Paragonare un paese come la svezia e l'italia è un po' superficiale. Sono densità di popolazioni diverse , condizioni del sistema sanitario di partenza DIVERSE , età e salute media della popolazione DIVERSE , livello culturale medio diverso...
@@Clavin_92 le faccio direttamente copia-incolla di una mia risposta che ho già espresso alle innumerevoli persone che propongono la sua tesi (NB: io NON pretendo di avere la verità in tasca, però NON mi accontento nemmeno di accettare spiegazioni che risultino essere in evidente conflitto con gli elementi in analisi):
RISPOSTA:
I 5 principali motivi per cui generalmente si giustifica questo triste primato italiano, sono i seguenti (ATTENZIONE: tutti motivi sonoramente smentiti dai fatti!):
1) L'Italia è un paese di vecchi.
2) La sanità italiana NON è all'altezza delle altre.
3) L'Italia è un paese ad alta densità di abitante per KmQ.
4) Gli italiani sono indisciplinati.
5) Gli italiani sono un popolo caloroso/affettuoso (baci, abbracci ecc).
Ebbene, questi 5 motivi NON giustificano i dati per le seguenti rispettive ragioni:
1) POPOLO VECCHIO: La Germania e il Giappone hanno la stessa media di età della popolazione italiana, ma i loro dati sono distanti anni luce dai nostri (NOTA BENE: Sia la Germania che il Giappone, adottano entrambi la modalità MENO RESTRITTIVA dell'Italia, ovvero, la modalità SALVAsalute-SALVA-economia).
2) SANITA' INSUFFICIENTE: NON può essere un problema di insufficiente sanità italiana visto che la maggior parte dei morti COVID in Italia si è sempre concentrata nelle nazioni del Nord notoriamente più disciplinate e attrezzate rispetto alle altre del Centro-Sud.
3) DENSITA': Il Giappone è un paese con una densità di popolazione elevatissima (il 50% maggiore dell'Italia), eppure nonostante ciò riscontra un tasso di mortalità sconfinatamente più basso della stragrande maggioranza di tutti gli Stati che hanno densità sensibilmente inferiore alla sua.
Anche il discorso secondo cui Svezia o Svizzera beneficino di una bassa densità, è smentito dai fatti: In Svizzera e soprattutto in Svezia, la maggior parte degli abitanti è concentrata nelle grandi città urbane nelle quali si riscontra pressoché la stessa densità equivalente alle altre capitali europee e NON (Nota: la popolazione di Stoccolma ad es. è di 1milione di abitanti).
4) INDISCIPLINA: In Italia da molto tempo NON si vede persona alcuna circolare senza mascherina, a differenza di molti altri Stati, anche molto vicini a noi come la Svizzera, in cui moltissimi cittadini continuano a circolare sprovvisti di mascherine (video dimostrativi nelle Fonti in calce all'articolo).
Stesso discorso per il così detto "liberi tutti" estivo:
Ebbene, il "liberi tutti" lo hanno fatto anche gli altri Stati, e NON solo l'Italia come si vorrebbe far credere, per di più che durante il periodo estivo, del covid se ne erano perfino perse le tracce (NB: da notare che l'Italia poi in autunno avrebbe anche battuto sul tempo molte altre nazioni , ripristinando precocemente prima degli altri, le proprie misure cautelative anti-covid).
5) CALOROSITA': E' ormai da tempo incalcolabile (per lo meno da quando la televisione sta diffondendo terrorismo mediatico) che gli italiani hanno smesso di essere calorosi tra loro, compresi i rapporti familiari tra parenti.
CONCLUSIONE:
Da tutto ciò si evince che:
***Le eccessive restrizioni COVID-estremiste "AFFONDAeconomia" sponsorizzate dal Governo italiano e dai media nostrani (e NON), NON sono giustificate dai fatti.***
ERGO:
- Va bene le mascherine ,
- va bene il distanziamento sociale ,
- vanno bene gli ingressi contingentati nelle attività commerciali,
- Vanno bene i divisori in plexiglas,
- vanno bene tutte le precauzioni sanitarie in genere che si possono mettere in atto.
Ma da lì in poi , tutte le restrizioni che AFFONDANO L’ECONOMIA e le attività commerciali/produttive in genere, sono misure estremiste che rischiano di provocare problemi ancora più gravi di quello che si cerca di risolvere.
@@cristianminerva4788 vabè , visto che ha risposto in modo anco più generico ( basta leggere parole come "notoriamente", "da tempo incalcolabile"....) avendo anche l'arroganza di proporla come una analisi più precisa, per di più aggiungendo delle connessioni a caso. Cioè si parla di svezia e italia, si prendono in considerazione 4-5 elementi che devono essere considerati in toto e non separatamente.
E dai! se proprio si vuole dare un contributo o fare una contestazione , cerchiamo di essere realisti! Se parliamo di nazioni diverse non si possono fare paragoni diretti, questo è un fatto . perchè devi allora andare a sviscerare tutte le variabili che fanno la differenza. mettere tutto sotto il bel cappello del "restrizioni cattive" sempre e comunque è superficiale , anche questo è un fatto .
la sedia e l'asola sulla giacca
"il Mes è senza condizioni"
Mega bufala di Cottarelli
“Ci danno questi soldi “praticamente” senza condizioni”
Ha spiegato quali sono le condizioni 10 minuti prima, sono condizioni base. Non viene chiesta la luna
Non commenti alimentando bufale, grazie
@@lorenzo97istpremesso che ormai sono discussioni fuori tempo massimo ma comunque....... Già il fatto che mi dice "condizioni base" vuol dire che saranno "base" ma che ci sono
Poi potremmo parlare di cosa si intende con base
Ma secondo me è noioso ed incompetente
Min 9:30 "Il deficit sono i soldi che lo Stato ogni anno da in netto all'economia: l'anno scorso 2019, il deficit era 30miliardi di Euro, quest'anno il deficit è di 180miliardi. Questa è l'azione di sostegno che lo stato fa per l'economia."
Cottarelli parla di sostegno....
Ma i 30 miliardi dell'anno scorso NON avevano nulla di sostegno visto che 30 miliardi erano tutti interessi (anzi, va detto che lo Stato al netto di quelli interessi stava pure facendo avanzo primario, che è l'opposto del sostegno all'economia!).
I 180 miliardi di deficit di quest'anno, sono semplicemente l'ammanco di tasse provocato dal crollo del PIL, crollo che poteva essere arginato adottando misure che salvaguardassero sia la salute CHE ANCHE L'ECONOMIA!
Invece qualcuno ha preferito adottare misure "Salva Salute - Affonda economia, e così facendo, ora l'Italia oltre ad avere più morti di tutti, ha pure l'economia maggiormente compromessa rispetto agli altri Stati che hanno adottato misure Sava salute - Salva economia!
Qualcuno mi spieghi per quale ragione i medici NON vogliono che nessuno metta becco nella loro materia sanitaria, però loro si surrogano il diritto di imporre provvedimenti in ambito economico.
NON a caso le misure andavano discusse in parlamento con un confronto tra tutte le parti per ottenere una quadra.
Invece sono state imposte restrizioni selvagge abusive a suon di DPCM.
E queste azioni hanno prodotto il seguente risultato:
L'Italia è il paese col più alto tasso di mortalità covid (tra i paesi di riferimento).
L'Italia è il paese con la peggiore contrazione del PIL (tra i paesi di riferimento).
2 problemi invece che solo 1.
La domanda sorge spontanea:
Ma l'obbiettivo delle restrizioni era:
La salvaguardia della salute'
o
L'affondamento dell'economia? (magari per costringerci ad attivare il MES? eh sig. Cottarelli)
Qualcuno diceva: "A pensar male, a volte ci si azzecca!" ...
Domandone per il sig. Cottarelli sul debito pubblico (giacché nel video parla sovente di debito pubblico):
Ma se, come ha spiegato lei stesso, la Banca Centrale stampa soldi (aggiunti ex-novo nell'economia) e con questi ci acquista i titoli di Stato (di fatto liquidandoli/estinguendoli), domanda:
Dove starebbe il debito pubblico (quello assorbito dalla BC) di cui Lei continua tanto a parlare?
A chi bisognerebbe restituire i soldi stampati dalla Banca Centrale, nel momento in cui quei soldi NON sono stati sottratti a nessuno?
Alla BCE?
Ma la BCE NON è composta anche dalla nostra Banca Centrale italiana (come giustamente ha spiegato al min 34:00)?
Quindi , se la Banca Centrale nazionale stampa soldi ed estingue il debito, perchè gli economisti continuano ingannevolmente a parlare di debito pubblico omettendo questa sostanziale differenza?!
NB: Per tutti i negazionisti del caso, si sappia che la Banca Centrale di Inghilterra ha scritto nero su bianco questa sostanziale differenza nel suo bilancio. Quindi, astenersi negazionisti!
Perché se la banca centrale stampa soldi in quantità esagerate per un tempo prolungato sale l’inflazione: la ricchezza non si crea dal nulla perciò stampando più moneta non si è più ricchi.
@@pietrovilla4763 Si ma NON mi ha risposto a chi bisognerebbe restituire i soldi.
Cominciamo a riconoscere che tutti i titoli attualmente assorbiti dalla BC NON sono più debito, e poi proseguiamo a discutere il resto..
Lei dice che se la Banca Centrale continuasse a stampare soldi esagerati per tempo prolungato, salirebbe l’inflazione..
Ma per quale ragione una BC dovrebbe stampare tutti i soldi esagerati che dice lei?
E se la BC si mettesse a stampare soltanto i soldi misurati strettamente necessari ad impiegare i disoccupati per produrre ciò che manca/serve, l’inflazione aumenterebbe ugualmente?
Ovvio che no!
Peccato solo che ci sia un sacco di gente che NON riconosca questa sostanziale differenza che intercorre tra:
-Soldi stampati a caso e distribuiti a pioggia con gli elicotteri nel deserto (sotto forma di reddito di cittàdinanza o sussidi per la disoccupazione).
E
-Soldi stampati in quantità misurata ed impiegati a fini produttivi.
Che sarebbe un po’ come dire che:
A con l’H e A senza H, in italiano sia la stessa cosa..
Dovremo restituirli, invece. Sempre per evitare inflazione dovuta a eccessiva liquidità circolante
Ovviamente alla bce
@@pietrovilla4763 una volta che la BCE ha liquidato i titoli, e i soldi nuovi ormai sono in circolo, nel momento in cui l’inflazione è rimasta pressoché invariata, l’assunto secondo cui l’inflazione sarebbe dovuta aumentare in seguito all’aggiunta di nuovi soldi, è smentito dai fatti.
Anzi, se dopo l’iniezione di nuovi soldi , l’inflazione continua ad essere eccessivamente bassa, a guardar bene si potrebbe anche dire che sarebbero necessari ulteriori nuovi soldi.
Quello che conta con l’inflazione NON è la quantità di soldi in circolo, ma la velocità di circolazione del denaro.
Se i soldi che si aggiungono nel circuito monetario continuano ad essere sempre riposti nelle mani di pochi individui, mentre la maggior parte della gente continua ad essere sottopagata (con basso reddito), o disoccupata (senza reddito), tu puoi aggiungere tutti i soldi del mondo (si fa per dire) ma l’inflazione resterà sempre scarsa.
Questo aspetto sull’ inflazione e’ completamente travisato dalla dottrina liberista, e io sono uno di quelli che ritiene che questo specifico travisamento avvenga con equivoca intenzionalità.. (da qui i miei punzecchiamenti agli economisti NeoLiberisti come Cottarelli)