Non succederà mai avrà si e no 16 anni e dopo neanche 10 sarà fuori a fare la vita che faceva prima lucidissima e pagata da tutti noi perché con deficit cognitivo....questo grazie alla giustizia italiana!
Penso di sì, perché non vedo come mai potrebbe prendere vita una qualsiasi forma di benevolenza verso di lei per ciò che ha fatto e per come e perché lo ha fatto.
Ancora una volta complimenti per la pacatezza, la signorilità e la ragionevolezza con la quale affrontate il tema, che oggi è una cosa veramente rara. Perchè si vedono salotti intorno all'argomento davvero grotteschi. Sono perfettamente d'accordo sul fatto che lo schema familiare sia tutto sommato molto simile in tutte e tre i soggetti. In realtà madre e due figlie sono fredde e egoriferite se non di più. Vorrei aggiungere un ulteriore spunto: è vermente disdicevole che in televisione l'insegnante di sostegno sia stata criticata. Perchè lei poverina quello che poteva fare lo ha fatto e si è attivata, ma la madre a quel punto, invece di guardare in faccia la verità e agire per aiutare la figlia, ha preferito non vedere. Ora mi chiedo, cos'altro può fare la scuola? Ha ricevuto critiche per l'intervista e per essersi prestata. Non si fa così! La sorella con quella maglietta e che non ha una sola parola di pietas, sinceramente mi dà molto da pensare. P.S. Non vorrei dire anemità, ma sembrano figlie a due padri diversi...
Secondo me l’errore più grande che ha fatto la Pontenani è di rendersi così odiosa a tutti. E’ vero che i giudici non tengono conto di certi aspetti ma sono comunque esseri umani. Puntare sul vizio di mente esclusivamente non mi è sembrata una strategia sensata. Doveva abbinare a questo il pentimento della sua assistita magari avrebbe evitato l’ergastolo. Il giorno dell’ arringa del PM, quando ha mostrato le foto della piccola e ha descritto il ritrovamento in quell’aula piangevano tutti meno che la Pifferi. Magari da avvocato qualche indicazione gliela doveva dare e soprattutto impedirle di fare le dichiarazioni spontanee.
Il giorno dell'arringa del Pm, la sciagurata ha sorriso sarcasticamente, ma i buonisti non lo hanno evidenziato. Infine, con tutto il rispetto per il lavoro del difensore, l'aspetto che mi ha schifato è l'attacco continuo contro la famiglia e l'ironia nei confronti dell'operato degli altri professionisti. Libera di portare avanti la sua difesa, ma con meno arroganza!
Questa non si è resa odiosa per il modo di presentarsi, ma per l'orribile cosa che ha fatto. L'avvocato dice che non si è resa conto di quello che ha fatto, che ancora non metabolizza quello che ha commesso, la pena giusta per questo, è chiuderla a vita in una cella, con uno psichiatra che la curi, riportandola per tutti i giorni che le restano ( io spero pochi) a quello che ha commesso.
33:10 ... faceva le prove.. 2-3 giorni non bastavano! Non vuole dire chi è il padre della bambina.. sicuramente c'è dietro qualcosa di scabroso e lei non ha mai amato la figlia! 😓💔
Grazie per questa discussione interessante, bravi come sempre! La Pifferi mi causa un corto circuito continuo ogni volta che cerco di ragionarci su. Non mi resta difficile capire che abbia messo in conto che poteva succedere ciò che è successo e che nella sua testa questo non fosse percepito come qualcosa di grave, però poi penso alla sua valigia con i cambi per una settimana vs un biberon e una bottiglia di teuccio sempre per una settimana e tutto il ragionamento sopra mi crolla addosso. Penso che la Pontenani l'abbia lasciata libera di fare quelle dichiarazioni proprio per far vedere a tutti come sia assurdo il suo modo di ragionare, dopo tutto il lavoro svolto non ce la vedo a fare uno sbaglio del genere. Per quanto riguarda la famiglia a me sembrano solo lacrime di coccodrillo, se avessero avuto sul serio intenzione di occuparsi della bimba un sistema lo avrebbero trovato.
Anche perché avevano le doppie chiavi di casa e una sbirciatina la mamma o la sorella la potevano andare a fare,sapendo che Alessia era poco affidabile,e diceva che la bambina dormiva e non la faceva vedere in video alla nonna!
Sicuramente si e' capito che la Pifferi non ha una famiglia d'origine che e' il massimo.... In effetti la madre, dato che abita lontano, poteva sollecitare con telefonate l'altra figlia che andasse a controllare la situazione, e dato che la sorella abita li' vicino era facilitata da questo! Detto cio'.... l'unica colpevole secondo me, rimane solo ed esclusivamente la madre della bimba....
@@michelabeltramini6925 si si certo, la responsabilità è solo la sua, perché nonostante i suoi problemi, non era inficiata la sua capacità di prevedere e preparare l'occorrente per alcuni giorni (la valigia per se stessa). La responsabilità della famiglia è di essersene fregata un po' di tutta la situazione a priori, certo non è che uno si va ad immaginare che succeda una tragedia simile, però avrebbero fatto meglio a tacere perché, ripeto, se avessero avuto interesse a tutelare la bimba lo avrebbero potuto fare, senza se e senza ma.
@@ippolisca Verissimo!....in effetti si percepisce benissimo che tra le due sorelle non c'e' un gran rapporto, ma non e' una giustificazione x fregarsene al punto di non controllare la situazione, per il bene della bambina appunto, non necessariamente per l'affetto che Viviana prova per Alessia... Poi Viviana in quanto sorella maggiore, sa che tipo di infanzia ha avuto Alessia, essendo piu' grande non solo di un paio d'anni.... Mah.... 😒
Finché ha potuto divertirsi non mi sembra che l'Alessia si appiccicasse addosso l'etichetta di neo della famiglia. Non mi sembra sentendo i suoi audio si sentisse ritardata. Tutto questo vittimismo e' uscito fuori dopo il fatto . Ha fatto strategia . Prima viveva allegra e spensierata senza senrsi il neo della famiglia , anzi . Faceva pure l'arrogante con la famiglia
Bella vita vivere con 200 euro al mese, prostituirsi per20/40euro, non si parlava con la sorella e la madre viveva e vive in Calabria. Che divertimento!!!
@@LellaReggiani brava, infatti quando gli hanno provato a tendere la mano ( non lei gli altri ) rivolgendosi agli assistenti sociali per avere i classici sussidi che in queste situazioni (a tuo dire) si hanno, quando ( non lei gli altri) hanno preso la classica domanda che qualunque associazione richiede e gliela portata ( sempre restando alla storia racconta perché ne tu ne io la conosciamo) avuta la domanda, il giorno dopo era la prima, davanti all associazione. Conosco ragazze, che davvero vivono situazioni complicate, a livello economico, e la maggior parte di loro si prostituiscono per crescere i loro bambini non per ucciderli.
Chissà quante volte ha lasciato questa bambina da sola e ogni volta era convinta che sarebbe andata bene, poi, come ogni cosa, va bene 100 volte e poi ne basta una che può succedere la tragedia 😢 Non riesco a vedere una donna malata ma ovviamente io non sono copetente per valutare e giudicare
Voleva essere libera sbarazzandosi della figlia e oggi che la libertà l'ha perduta davvero si dispera. Pensa solo a se stessa. È malvagia e furba . Non è malata, è solo cattiva
Dottoressa Catania mi sa che sono una psicologa senza laurea , la sua analisi è la stessa che ho fatto io 😅 Mi ritrovo completamente in ciò che ha detto 😊
Ciao ragazzi,a prescindere da tutto,per quanto mi riguarda il solo fatto che la Pifferi abbia "inserito"la bimba in una relazione con un uomo come appetibile contentino,mi scuso per l'utilizzo di questa parola nei confronti della piccola, è già da ergastolo.Non giustifico nulla riguardo a questa donna,giustifico è un parolone,sia chiaro.Puo'aver subito tante cose,abusi, eccetera,ma non esiste che tratti così chiunque.Come ho già scritto in precedenza,poteva rinunciare alla bimba,dall'inizio.
Buongiorno. Dico solo una cosa: chi prova pena per questa donna non si è immedesimata a fondo su ciò che ha patito la bimba prima di giungere alla fine....
E non ha sentito gli audio e letto le chat in cui parlava di quanto "magnava" sua figlia. Era capacissima di intendere e volere se si è inventata 1000 bugie che le facevano comodo. Poteva salvarla ... Non l'ha fatto. Ha fatto le prove tecniche finché non ha ottenuto il risultato sperato. Altrimenti si sarebbe disperata e pentita dopo il suo rientro a casa. Invece ha dato subito la colpa ad una fantomatica babysitter. Una manipolatrice cattiva ed egoista. Piange solo per sé stessa.
Ma la bambina dove aveva la residenza? Quando scadono i vaccini dal comune scrivono, secondo me non aveva neppure la residenza, anche per questo forse non interveniva nessuno
Ha avuto la volontà di ucciderla ,perché nemmeno un pacchetto di biscotti e un teuccio gli ha lasciato ,dunque non ha voluto ucciderla con le sue mani ,l,ha uccisa in un altro modo
Anche se avesse lasciato un frigorifero fornito di ogni ben di Dio, a 18 mesi la bambina, da sola, non sarebbe sopravvissuta, il problema è quanto fosse in grado di occuparsi della bambina anche "in presenza", non dico che sarebbe morta comunque ma di certo non sarebbe cresciuta nel migliore dei modi, la tragedia nella tragedia è che nessuno si è accorto della gravità della situazione.
@@paolamarras2432 Ciao Paola ,ti conosco virtualmente.,tu sei una delle amazzoni sul caso Alice Neri..Certamente Diana aveva carenza di affetto e altro però è vissuta 18 mesi ,quindi la Pifferi (non la voglio chiamare mamma )sapeva ché la bimba doveva doveva mangiare ,non gli ha lasciato niente durante la sua assenza ,sono un piccolo biberon di latte ,ché a quelle temperature si è inacidito ,quindi la volontà di ucciderla x me ce stata !Un pacchetto di biscittini la bimba avrebbe potuto mangiare ,de te al posto del latte ,certamente non erano abbastanza x 6 giorni ,ma forse sarebbe sopravvissuta !
@@mariarovati265 Ciao cara, si, sicuramente, una madre centrata sa quando e quanto deve mangiare una bimba di 18 mesi, a me, sinceramente, viene il dubbio che questa donna fosse in grado di provvedere in modo adeguato alla cura, in generale, della bimba, dico questo perché pare che nella famosa cartella clinica/relazione che avrebbe rilasciato la struttura ospedaliera al momento delle dimissioni dopo il parto, fosse stato indicato in modo dettagliato quante volte, quantità e come dovesse essere alimentata la bambina...se questo fosse vero, il sentore che non fosse in grado di provvedere da sé, in qualche modo, c'era...una madre equilibrata si accorge, "ascolta" e capisce quando il proprio bambino ha fame, si rende conto se la quantità di cibo somministrata sia sufficente o meno, sa nelle diverse fasi di crescita cosa deve mangiare, senza bisogno di un vademecum preordinato. Se fosse stata in grado di capire tutto questo, non l'avrebbe lasciata sola, è possibile che non fosse la prima volta che la lasciava sola con un biberon di latte e tutto fosse andato bene, la sua esperienza era quella e l'ha riprodotta meccanicamente, considerando anche che nella sua mente la priorità fosse quella di trovare un uomo che si occupasse di lei, certo, tutto ciò è aberrante e incomprensibile, ingiustificabile agli occhi di chi ha una mente che funziona "con ogni priorità al giusto posto". È vero che le conclusioni della perizia propendono per la capacità di intendere e volere ma il quando che vien fuori circa il "funzionamento" di questa donna non può non aver dato dei segnali che se colti tempestivamente avrebbero potuto evitare l' irreparabile. Non è la prima madre scapestrata in circolazione, fortunatamente, non sempre finisce in tragedia, per cui, è evidente che oggettivamente si può intervenire.
@@paolamarras2432 La bambina è nata prematura ,le indicazioni in ospedale li lasciano ,specialmente alle mamme di un primo figlio o alle mamme ansiose ,"come lo ero io "i primi mesi sono i più difficili ,i bambini possono morire soffocati ,piangono e non si sa il perché ,BENE o male e forse perché è stata aiutata la binba è sopravvissuta a 1 anno e mezzo .Dire ché questa donna fosse equilibrata certamente NO ,ma dove voleva era anche molto sveglia ,a cercarsi uomini ché l,avrebbero potuta mantenere e farle fare la vita da SIGNORA .Ho sentito ché non accettava consigli da nessuno ,è guai a chi gli toccava la banbina ,secondo me quella banbina fino a un certo punto gli ha fatto comodo anche x i suoi scopi ,"chiedere soldi alla famiglia ,soldi x il finto battesimo "Quindi non era del tutto interdetta ,sapeva chiattare ,andare su siti x cercare uomini ,prenotare limousine ,sapeva benissimo "secondo me ,ché senza mangiare e bere una bimba così piccola non poteva sopravvivere "Certo ché potevano accorgersi anche altri ché NON era una donna equilibrata ,ma la famiglia poteva portargli via la figlia ?????E comunque quanti genitori analfabeti hanno cresciuto figli in passato !Certamente chi la conosceva e la famiglia MAI avrebbe pensato ciò CHÉ ha fatto ,x correre dietro a un uomo ,è le bugie le sapeva raccontare BENE
@@paolamarras2432 A mio avviso la Pifferi, parlando in termine pratico, con un biberon di latte e uno di the, le ha lasciato una provvista sufficiente per una colazione, o una merenda, giusto se la madre avesse dovuto assentarsi un paio d'ore senza potersela portare appresso.... Ma anche x quanto riguarda accudirla, dopo circa un paio d'ore, controllare il cambio del pannolino e' d'obbligo.... Ma questa era abituata ad abbandonarla tre giorni consecutivi per farsi i suoi week end in santa pace... Quella maledetta volta ha alzato troppo l'asticella!
Secondo me la Pifferi ha lasciato un biberon per trovarsi un eventuale alibi, sapendo che non sarebbe bastato. Infatti penso che ha lasciato al destino la sorte della bimba
non sapeva neppure di essere incinta. ha partorito nel water. per me basta questo per capire che non poteva essere una madre normodotata. le hanno lasciato la bambina senza tenerla monitorata. tutto assurdo
Mi sembra che tutto l'approccio dell'avv.Pontenani a questa vicenda ,abbia reso ancora più (ancor di più se mai fosse possibile) ,ancor più invisa, la Pifferi,agli occhi del mondo. E si, ho "esultato" alla sentenza, mi sono sentita sollevata!
Anche queste sono soddisfazioni...il fallimento di un intero sistema sociale...dalla base della piramide, la famiglia fino al vertice, le istituzioni; la capisco, come non essere soddisfatti di essere parte attiva, almeno con il pensiero, di cotanta magnificenza...
Quando si tratta di infanticidio la gente perde ogni senso comune e si rifiuta di entrare in qualsiasi considerazione psicologica o psichiatrica e persino di riflettere un minimo. Grida solo vendetta e vuole mandare la strega al rogo. Puro giudizio di pancia basato sul mito dell'amore materno che chi non lo prova (e sono molte) non puo essere altro che un mostro. In questo campo, l'Italia rimane un paese molto arcaico e patriarcale. Il PM si è lasciato andare ad un atteggiamento emozionale ben poco professionale e ha urlato con i lupi. In questo caso, il principio di proporzionalità della pena è stato calpestato. se si da l'ergastolo alla Pifferi, cosa si da a une serial killer che ha torturato, stuprato e ucciso ?
Perché la tua protetta che ha fatto? Non ha torturato quella povera creatura, per inciso sua figlia, lasciandola morire orribilmente con modalità degne da lager nazista?? Di' un po'!!
no questo discorso non è corretto.. la pena massima è stata data quindi da questo punto di vista non c'è da recriminare.. c'è da preoccuparsi dell'assoluta assoluzione nei confronti dello Stato, colpevole prima della rea di non essere intervenuto nelle varie figure professionali che le hanno lasciato la figlia come se fosse una persona normale e capace di sostenere un'infante, quando non aveva una lira nè una persona in casa per sostenerle (soprattutto l'infante)
Secondo me la Pontenani non è che sia molto competente, in un caso simile bisognava, tentare almeno, di rendere consapevole l'imputata del danno che ha commesso e del fatto che sicuramente dovrà passare parecchi anni in prigione, invece nella pontenani ho visto solo accuse alla famiglia, giustificare quel che ha commesso la pifferi e il tranquillizzarla continuamente, ciò non ha giovato ne alla sua arringa, ne alla sua immagine come avvocato e ne alla pifferi che ha creduto di poterla scampare in qualche modo fino al giorno della sentenza, ora sicuramente si renderà conto che quella sarà, volente o nolente, il suo futuro perchè lei è causa di quel che è accaduto alla figlia per la legge.
Se non ho capito male a Quarto Grado hanno un documento da cui risulta che sia in occasione della nascita che del secondo ricovero della bimba la Pifferi ha avuto due colloqui con i servizi sociali’ entrambe le volte ha risposto che viveva a casa del compagno e che veniva aiutata dalla madre. Sapete se è vero?
@@lukehack5129io penso che gli assistenti sociali avrebbero dovuto tentare di appurare le condizioni della bambina. Ma se Pifferi, in quel caso, si fosse sempre negata? Avrebbero dovuto mandare la polizia.
Sì. Diciamo che avrebbe anche avuto diritto a reddito du cittadinanza e altri aiuti essendo madre single ma non si è mai attivata. La sorella sostiene di essersi informata in sua vece per queste cose, ma le è stato risposto che doveva attivarsi l'interessato in prima persona ( ed è in effetti così che funziona per un adulto non interdetto legalmente ) ma Alessia non si è mai attivata.
Se tutto quello detto sulla famiglia, lo contestualizate a 40 anni fa, in un paese del sud, ad una famiglia con un grado di cultura, come quello visto in quella madre, vi rendete conto che è tutto normale. 40 anni fa per noi, il non andare a scuola, se non si andava bene, e dedicarsi ad un lavoro, o per la donna alle facende di casa, era cosa normale e comune. Vivere in famiglie patriarcali, dove papà comanda e si fa quello che si dice lui era comune ai più, avere genitori che usavano dei modi " inaccettabili " oggi ( il classico detto mazze e panelle ) era una cosa del tutto normale nelle famiglie del tempo. Sfido qualunque 45enne, uomo del sud, che non ricordi un calcio dal padre o la classica ciabbatta al volo dalla madre. Anche la scuola era tutta un altro mondo rispetto ad oggi, io in particolare ricordo un professore di tecnica e la famosa attrezzatura tecnica di legno, appesa sui muri delle classi. Eppure non siamo cresciuti con chissà quale problema psichico o diventati tutti assassini.
Tutto giusto quello che dici, ma infatti non è questo il punto, il problema è che questa donna non avrebbe dovuto formare famiglia e stare tanto lontano da figure più "centrate", perchè da sola non è in grado di accudire e accudirsi. Ora se è vero che tempo fa il papà ti dava il ceffone e la mamma ti lanciava la ciabatta, era anche vero che purtroppo con handicap simili, restavi in casa e non ti facevano sposare. Ne conosco tanti così, e lo so è bruttissimo da dire, ma tale era la situazione. Conosco anche qualcuno/a che si è sposato, ma non hanno avuto figli di proposito, come ne conosco di sposati con figli e però i figli hanno fatto una brutta fine, proprio per causa di gravi deficit mentali dei genitori.
@@EtaBeta. tutto vero quello che scrivi, ma ci si dimentica che la signora in questione ad ora è stata visitata, da un perito non di parte che l ha ritenuta capace di intendere e volere. Sono d'accordo, che non ampliare la visita in base anche alle nuove certificazioni, sia stata un errore perché questo avrebbe tolto anche il dubbio. Credo è spero sia fatto in secondo grado, a quel punto però, se anche un nuovo collegio, valutato tutto il percorso, dal infanzia ad oggi, dovesse arrivare alle medesime conclusioni, mi aspetterei che tanti chiedessero scusa. Non si può sentire, in una televisione pubblica ( Quarto grado del 17/05/24 ) che paga, la meno cattiva di questa storia e che deve essere la signora un domani a perdonare la mamma e la famiglia. Questo per me è insostenibile.
@@vincenzovaranese7535 No ma figurati io ritengo che capace o non capace deve pagare tutta la pena e anche di più! E a meno che non sei uno che vede le farfalle volare insieme agli asini tutti hanno la capacità di intendere e volere, certo intendere e volere a caxxi loro! L'incapacità, per come la vedo io è una scappatoia INVENTATA per mettere su processi, periti e perizie e mangiarsi i soldi pubblici, ma ancora non lo abbiamo capito? E poi sai cosa dico, e credo sarai d'accordo con me: a me non interessa se è capace, è responsabile e via dentro...poi per carità si valuteranno tutte le cose che ci sono da fare come il recupero, le cure, le terapie farmacologiche e psicoterapiche, ma dentro.
@@vincenzovaranese7535Il personaggio in questione, ridicolo ed isterico pseudo-opinionista, supponente e sicuro di sé, andrebbe querelato per diffamazione!
Per me mi spiace ma questa individua ha anche premeditato l'omicidio. In quei 6 giorni ha mentito a tutti su dove fosse la piccola per evitare che fosse salvata e perché sapeva che aveva commesso qualcosa di mostruoso lasciandola sola, dimostrando sempre e comunque di essere capacissima di intendere e volere come detto dal prof. Pirfo. Il suo unico errore comune a tutti gli psicopatici è stato pensare di poterla in qualche modo fare franca. È inutile che la Pontenani si arrampichi sugli specchi. Se non confermano l'ergastolo a questa in tutti i gradi devono far uscire dal carcere tutti gli ergastolani. È il delitto più grave e mostruoso che abbia mai sentito
Quell'essere mi disgusta ma non credo avesse premeditato nulla. Ha fatto di peggio! Non ha dato a quella creatura alcuna importanza, l'ha considerata uno scarto, meno di niente! Come si direbbe in termini semplicistici" non l'ha pensata proprio". Così come non la cambiava, le procurava piaghe da pannolino, non la portava dal pediatra, non la alimentava adeguatamente... Se si fosse prostituita per mantenere la piccola, sarebbe stata una donna con la d maiuscola, degna di lode e rispetto, ma lo faceva solo ed unicamente per se stessa...
Il delitto più grave e mostruoso che lei abbia mai sentito? Le sfugge il caso del piccolo Giuseppe di Matteo, non se lo ricorda? Eppure è stato sciolto nell' acido nel 1996, difficile da dimenticare un caso del genere e poter dire che la Pifferi ha commesso il delitto più grave e mostruoso...
@@paolamarras2432 ha ragione anche quel povero bimbo fece una fine orrenda. Per me questo caso è ancora peggiore perché a decretare la fine orrenda di Diana condannata a una lenta e indicibile agonia è stata addirittura sua madre la figura di cui ci si dovrebbe fidare di più
@@sjfan81 Concordo, la responsabilità genitoriale era in mano alla Pifferi e solo lei ha la responsabilità giuridica di quanto è accaduto, allo stesso tempo è palese che non era nelle condizioni di potersi occupare di una bambina, se avesse avuto una guida, questo orrore si sarebbe potuto evitare, purtroppo, da più parti, per svariati motivi, non si è fatto abbastanza, ora che fragilità e disagio di questa donna è emerso in tutta la sua brutalità, penso si debba fare il possibile per metterla nelle condizioni di non nuocere più né agli altri né a se stessa, che sconti 30 anni, 20 o quel che sarà è auspicabile tentare di recuperare il recuperabile non augurarle tutto il mondo del mondo, questo lo ha già vissuto.
Giustizia e fatta per quella povera bambina. 😭😪 Secondo me la Pifferi a fatto morire la Bambina, per paura che quando la piccolina sarebbe cresciuta avrebbe potuto Raccontare qualcosa di Brutto per esempio che la Bambina avrebbe subbito delle violenze sessuale dai tanti Uomini che frequentava quel mostro 😢
@@fabryiris3350 Se fosse vero la Pontenani avrebbe picchiato parecchio su questa cosa, tentando di scaricare la colpa sugli assistenti sbagliati( ed avrebbe avuto ragione), ma non l'ha fatto e non l'ha fatto perché non sono stati contattati.
Io non accetto minimamente le continue accuse che la Pontenani rivolge alla famiglia. Fossi in loro la denuncerei. Sono docente di sostegno e ho visto mille famiglie non accettare le diagnosi dei propri figli, rifiutare i percorsi differenziati, rifiutare il sostegno. Non c'è scritto da nessuna parte che le famiglie debbano essere edotte o esperte, possono anche essere più ignoranti dei figli, possono anche non comprendere. Questo non attribuisce loro alcuna responsabilità su quello che i loro figli faranno da adulti. Alessia è adulta e viveva da sola, la famiglia può arrivare fino a un certo punto, se lei decide di non averne a che fare, loro non possono fare niente, considerando che non c'erano motivi neanche per farle togliere la bambina.
Infatti... finché i figli sono minorenni la responsabilità genitoriale è in capo ai padri e alle madri, ma è anche vero che se i genitori non forniscono validi strumenti ai propri figli affinché possano vivere al meglio prima che raggiungano la maggiore età, è facile poi dire eh ma è adulto, è andato via di casa, non lo sento da anni, ha scelto la sua strada...ok, ora è adulto ma tu padre e/o madre cosa hai fatto nel frattempo? È un po' come dire, eh ma le ho lasciato un biberon di latte e il teuccio ... esimenti di pari tenore... però da un lato, giammai colpevolizzare le famiglie d'origine, la colpa è dei figli diventati adulti, ma con chi stavano questi figli prima di diventare adulti? Con la famiglia d'origine o no?
@@paolamarras2432 ripeto, la famiglia d'origine non deve essere obbligatoriamente una famiglia sana che educa in maniera impeccabile i figli. La responsabilità è unicamente dell'adulto. Posso anche essere figlia di tossici, alcolizzati, mafiosi, assassini o serial killer, questo non giustifica che a mia volta debba essere una criminale. Non c'è un atto di idoneità rilasciato dallo Stato per figliare, lo possono fare tutti ma non è che lo Stato può fare da badante a ogni singolo cittadino. Conosciamo le leggi, se le infrangiamo finiamo in prigione. Stop
@@roryfdd Si, infatti, se la famiglia di origine non è sana è molto probabile che i bambini crescendo in un ambiente non sano diventino adulti inadeguati, per non finire in carcere da adulto qualcuno, fin dalla più tenere età, ti deve aver insegnato che le leggi esistono e vanno rispettate, immagino che neanche lei sia venuta alla luce, già preconfezionata, qualcuno le avrà dato il buon esempio, delle regole, degli strumenti, delle opportunità, e ciò che ha avuto non è ciò che hanno avuto gli altri o tutti hanno la stessa capacità di sfruttarli. Nei banchi di scuola lei ha proprio l'opportunità di toccarli con mano questi meccanismi, solo osservando come i bambini si esprimono attraverso il gioco, ha una idea di che famiglia hanno alle spalle e non mi dica che non è vero o che non tutti i figli degli alcolizzati diventeranno alcolizzati, magari non diventeranno alcolizzati ma è probabile che sviluppino altre forme di dipendenza più o meno gravi, più o meno dannose per se stessi o per gli altri, il modello che hanno avuto è il modello della dipendenza e questo non lo dico io ma lo dicono gli esperti in materia, poi se non ci vogliamo credere è un altro discorso...
@@paolamarras2432 Ma nessuno sta dicendo che la famiglia non influenzi, con traumi, i propri figli. Le teorie dell'attaccamento come i maggiori disturbi psichiatrici hanno origine proprio nell'infanzia, non venga a spiegarlo a me che sono docente di sostegno. Ma non c'è imputazione per essere cattivi genitori, non so se mi spiego. Lei parla a livello morale, io a livello giuridico. La famiglia non ha alcuna responsabilità sull'omicidio della bambina. Se siano poi stati genitori edotti o ignoranti, o molesti poco importa in relazione a questa vicenda. Se così fosse, saremmo tutti in carcere.
@@roryfddInfatti non ho mai detto né che le famiglie sono responsabili penalmente delle azioni dei propri figli superata una certa età né che la responsabilità morale delle famiglie sia giuridicamente rilevante, ma non per questo l'idea da far passare è la famiglia non sa, non può e non deve, la famiglia è in modello di riferimento per i figli ed è probabile che se il modello familiare di riferimento è adeguato i figli cresceranno "centrati", se ciò non accade qualcosa è andata storta, non nel momento in cui accade il fattaccio del giorno, ma anni prima, arrestiamo tutti i genitori di chi commette un reato? No, ma è lecito sollevare il dubbio che non si sia fatto abbastanza
@@Nena-nj4poè stata lei a dirlo in una trasmissione e vuoi vedere che non cu ha azzeccato? 😂 manipolare no ma credo si sia fatta coinvolgere più del dovuto
Non penso proprio che un un'avvocato si faccia manipolare .lei deve svolgere il suo lavoro e basta ,poi se infine ci mette anche il cuore ,vuol dire che è umana e non all opposto .e questo vuol dire essere una bravissima avvocato .perché tanto c'è sempre il giudizio del signore alla fine e non scappa nessuno .
Buonasera a tutti, dott ssa Catania, premesso che, in generale, credo nel valore rieducativo della pena ... mi ha incuriosita la descrizione dell'agire, diciamo così, camaleontico della Pifferi, a suo parere, questa caratteristica, in un contesto di adeguato percorso rieducativo, potrebbe, dunque, "restituire un'altra Pifferi" e ci dovremmo, quindi, "aprire", ad una diversa prospettiva rispetto al fine pena mai, senza pane e acqua, come una buona parte dell' opinione pubblica si augura e augura a questa donna?
Ognuno di noi possiede determinati tratti di personalità che caratterizzano i propri pensieri e le proprie azioni, il disagio nasce quando questi tratti diventano rigidi e non si adattano all'esperienza. Il lavoro rieducativo, ma anche il lavoro terapeutico, sta proprio nel cercare di creare consapevolezza nel soggetto in modo da mostrargli come quei comportamenti rigidi effettivamente siano fonte di disagio e non strategie funzionali. Il contesto carcerario è sicuramente molto sfidante sotto l'aspetto rieducativo e sotto l'aspetto di acquisizione di consapevolezze, poiché non è possibile portare avanti avanti una vera e propria psicoterapia, così come potremmo fare fuori dalle mura carcerarie. Il senso però sta proprio lì, nel cercare di ridare senso a quello che si è vissuto. se io pensassi che siamo incorreggibili e da buttare, quando la situazione è così complicata come nel caso della Pifferi, non farei questo mestiere. Spero davvero che si possa lavorare con lei per restituirle un po' di umanità.
Consiglio a tutti la.visione di un video du You Tube della psicoterapeuta Deborah Trinchi sulla Pifferi.. l'unica francamente ad avere a mio avviso inquadrato la Pifferi e l'unica ad avere usato due aggettivi per quell'essere: CRUDELE E PSICOPATICA e capace comunque di intendere e di volere. La professionista è anche convinta che imvece premeditazione ci sia stata eccome.
Per quanto riguarda la famiglia non credo in una loro responsabilità. Anche il nucleo familiare non ha avuto gli strumenti per riconoscere il “ disagio “ della pifferi soprattutto perché non presentava sintomi evidenti di disagio.
Io ho una mamma con deficit cognitivo, l,'ho capito a 7 anni che era diversa dalle altre mamme!! Non puoi non accorgerti perché queste persone non hanno contato con la realtà e fanno "ragionamenti" che hanno senso solo per loro. Hanno responsabilità eccome! Io non avrei mai lasciato mio figlio di pochi mesi a mia madre neanche per un 1 ora e non lo faccio neanche ora che ha 6 anni. Perché so che ci sono cose che non riesce a gestire.
Gli strumenti glieli hanno forniti quando ancora andava a scuola, ma hanno rifiutato. Come fa a non sentirsi in colpa non so! Già in questo c'è qualcosa che non va. Una madre degna sarebbe la prima a farsi delle domande. Io, quello che so con certezza, è che una madre del genere non la vorrei per nessuna ragione al mondo, forse sarebbe stata piú seguita se l'avessero abbandonata.
@@Nena-nj4po Sono d'accordo con te, come madre,come persona di fronte a un fatto del genere ti metti in discussione. Aiuti tua figlia ad affrontare le crisi le consegne di ciò che ha fatto. Invece lei e l'altra figlia si sono comportate in un modo indegno 😔
@@Nena-nj4po devi contestualizzare il tempo e il luogo in cui è avvenuto Poi se non ricordo male il “ disagio “ segnalato non parlava di squilibri psichici ma di una personalità chiusa e di un quoziente intellettivo non elevato, non di un disturbo mentale. Poi la Pifferi ha avuto una vita “ normale “ dove non si evincere chissà quale disturbo mentale Infine ogni madre può “ sbagliare “, le famiglie sono tutte perfette? Non credo
Quindi secondo la psicologa bisogna colpevolizzare la famiglia che non è competente ma invece il medico di base le maestre di sostegno l'ospedale che l'ha accolta per il ricovero dopo la nascita loro è normale che non siano intervenuti!!! Come mai invece nella bassa modenese sono intervenuti a sottrarre bambini a famiglie meridionali solo perché umili?
Mi scusi dottoressa ma non mi sembra che qualcuno abbia detto nei vari commenti e in tutti i consessi che hanno trattato questo caso che la responsabilità è delle maestre di sostegno, delle psicologhe che hanno avuto contatti professionali con la "bambina" Alessia, hanno responsabilità mentre la famiglia è stata proprio colpevolizzata puntando contro il dito e addirittura dalla difesa dell'imputata "chiamata a correità".
Riguardo a 33:00, abbandono di minore, credo che non abbiate colto dove sta la debolezza della difesa che reclama l'abbandono di minore. L'abbandono in questo caso potrebbe anche avere senso, il problema e' che l'abbandono di minore, o di persona incapace, per essere tale deve essere fatto in modo che altre persone riescano in breve tempo a trovare il minore e a prestare soccorso se necessario. Un minore, anche se minore, e' sufficiente che abbia 4 o 5 anni, e riesce gia' a muoversi e a cercare aiuto da solo, a rivolgersi ad altre persone, ma in questo caso no, siccome parliamo di una bambina di 1 anno. Qui il sospetto e' che la bambina sia stata come nascosta alla vista di ogni altra persona, in modo che non potesse essere trovata, e quindi in modo che arrivasse a morire in modo quasi sicuro. E' questo il nodo della questione, non tanto se sia abbandono di minore o no, ma tanto se la bambina sia stata in qualche modo occultata e nascosta in modo che nessuno si potesse accorgere della situazione. Io sono decisamente possibilista nei confronti della Pifferi, per il semplice motivo che non riesco a vedere l'intenzione di uccidere. Per parlarci chiaro, ci sono cento modi piu' semplici di uccidere un bambino indifeso. E poi non c'e' stato stato nessun tentativo di occultare il cadavere o di negare l'accaduto. Anzi e' stata la stessa Pifferi a cercare in modo goffo di rianimare la bambina e a chiedere aiuto alla vicina di casa. Perche' fare cio' se quello che voleva era sbarazzarsi di questa figlia ?
Sull’abbandono di minore non abbiamo approfondito in live ma effettivamente poteva essere uno spunto interessante anche per gli altri. Sulla volontà di uccidere io mi pongo a metà strada, credo che lei volesse in cuor suo che la bambina morisse e si sia affidata al caso. Non ha provato a rianimarla ma l’ha lavata e cambiata nella speranza che si potesse camuffare la data della morte, questi sono gli aspetti che denotavano da subito il suo scarso QI ma a monte sta il problema, possiamo rendere una scusante le capacità cognitive di chi compie un reato? No ovviamente.
Insomma! Ancora questa storia del cercare di rianimarla!! Possibile che un punto così importante sfugga e sia necessario riproporre dettagli macabri e raccapriccianti?? La bambina era chiaramente morta, già in decomposizione, questo era chiaro anche ad un'ebete come lei! L'ha lavata solo per nascondere lo scempio di quel corpicino e lettino pieno di feci, urine, liquidi fisiologici! Si è vergognata evidentemente , pur idiota come la vogliono dipingere, ha avuto un moto di decenza!!
@@crimedoorsInfatti, considerando il dato secco della capacità cognitiva è stata emessa una sentenza di ergastolo in quanto a parere del perito questa non hanno inciso sulla capacità di intendere e volere e il giudice si è allineato in quanto l'elemento di partenza intorno al quale ha ruotato tutta la prima udienza è il famoso test cognitivo somministrato in carcere con l'annesso e noto procedimento parallelo, ma a monte, il perito riferisce "il funzionamento" di questa donna, ovvio che questo ha inciso sul suo agire, sulla base del parere e considerazioni espresse a monte dal perito, il reato commesso ha le caratteristiche di un omicidio volontario o di morte in conseguenza di altro reato (abbandono di minore)? Se in secondo grado, considerando anche la relazione/cartella clinica rilasciata all' atto delle dimissioni dopo il parto, ottenuta dalla difesa nei giorni precedenti l'udienza di primo grado, documentazione scolastica, testimonianze, anche il fatto che la stessa sorella della Pifferi si fosse rivolta ai servizi sociali, si spostasse l'asse sulla capacità oggettiva di questa donna di occuparsi della bambina e questo fosse oggetto di una perizia da sottoporre allo stesso perito che ha redatto la prima perizia ho dei dubbi che arriverebbe a concludere che la Pifferi fosse in grado di badare alla bambina per il semplice fatto che questa conclusione entrerebbe in conflitto con quanto ha scritto circa il funzionamento di questa donna, dunque l'ha uccisa o l'ha abbandonata (non nel senso che l'ha lasciata solo in casa) ma nel senso più ampio del non prendersi cura delle esigenze del minore e ciò ne ha cagionato la morte?
Qualcuno può spiegarmi perchè la Pifferi meriti l'ergastolo quando la Franzoni prese 16 anni e la Panarello 30 anni? A Monica Demma: “abbiamo tutti provato gioia.”??!? Onestamente no.
La Franzoni venne condannata in appello a 16 anni con il rito abbreviato. Ne ha fatti 10 grazie anche all’indulto. La Panariello ne ha presi 30 ma anche lei ha beneficiato del rito abbreviato se no si sarebbe beccata l’ergastolo. Ovviamente parlavo in live con le persone presenti ed il “tutti” abbiamo gioito era riferito a questo. Francamente se le avessero dato 30 anni o meno non sarei rimasta delusa, l’unico timore è che passasse la linea difensiva proposta dall’avvocato
Non si possono sempre scaricare le responsabilità sui familiari, evidentemente la madre della Pifferi l'ha cresciuta con i mezzi che aveva. L'altra figlia ha evidentemente risolto la propria situazione e camminato con le proprie gambe mentre Alessia no. Suppongo che nella sua testa sempliciotta abbia pensato che quel fagotto fastidioso fosse al sicuro in casa e lei libera di amoreggiare, salvo trovare quella sorpresa. Come può la famiglia di una donna di 37 anni intromettersi a forza tra lei e sua figlia se nemmeno gli assistenti sociali se ne sono fatti carico? Alla gentile dottoressa che ha dichiarato di essere una disabile fisica, il sostegno viene assegnato con estrema difficoltà e il rifiuto di sua madre ha precluso la possibilità che la persona a lei assegnata potesse essere di aiuto su tutta la classe. Anche queso può essere definito egoismo.
Gli assistenti sociali non se ne sono fatti carico perché neanche sapevano della sua esistenza! Se fosse stata segnalata la situazione sicuramente Diana sarebbe ancora viva.
cmq l'avvocata non è molto in gamba.. a cominciare dal puntare il dito sulla famiglia e non sui pubblici ufficiali che non hanno fatto il proprio lavoro, ma pure nel momento in cui la fa parlare nella speranza di dimostrare che fosse una mentecatta incapace e quindi non pienamente responsabile, puntanto sul reato di abbandono di minore che è ridicolo.. se una madre lascia andare il bambino di 10 anni da solo a scuola, quello è reato di abbandono di minore.. in appello ormai le servirebbero gli avvocati oj simpson per avere speranze.. e certamente dovrebbero cambiare strategia facendola tacere e puntando il dito sui primi (in senso temporale) responsabili.. appunto le strutture mediche che non hanno fatto il proprio mestiere
Puntare sul reato di abbandono di minore non è esattamente ridicolo visto e considerato il combinato disposto dell' art. 591 c.p. che le riporto di seguito: "(Abbandono di persone minori o incapaci) Chiunque abbandona una persona minore degli anni quattordici, ovvero una persona incapace, per malattia di mente o di corpo, per vecchiaia, o per altra causa, di provvedere a se' stessa, e della quale abbia la custodia o debba avere cura, e' punito con la reclusione da sei mesi a cinque anni. Alla stessa pena soggiace chi abbandona all'estero un cittadino italiano minore degli anni diciotto, a lui affidato nel territorio dello Stato per ragioni di lavoro. La pena e' della reclusione da uno a sei anni se dal fatto deriva una lesione personale, ed e' da tre a otto anni se ne deriva la morte. Le pene sono aumentate se il fatto e' commesso dal genitore, dal figlio, dal tutore o dal coniuge, ovvero dall'adottante o dall'adottato". Nel caso di specie, volendo, potremmo avventurarci a prendere in considerazione la differenza tra omicidio volontario e l'abbandono di minore, quindi il diverso elemento psicologico che caratterizza le due tipologie di reato...
@@paolamarras2432 si ok, lo sai che è consuetudine far andare i bambini a scuola anche se minori di anni 14 e quindi penalmente rei del medesimo reato? non puoi comminare il solo reato di abbandono di minore ad un caso come quello, sul quale è consuetudine chiudere un occhio e sostanzialmente renderlo impunito.. significherebbe equiparare un'eventuale pena comminata alla matta del caso in esame a quella della signora che fa andare il figlio a scuola senza fisicamente accompagnarlo.. trovalo il giudice che si avventura in un percorso del genere
@@lukehack5129 Il reato non è fare andare il bambino a scuola da solo, il problema si pone se hai o meno la consapevolezza che mandando il bambino da solo a scuola, gli possa accadere qualcosa di cui sei responsabile in virtù dell' obbligo di custodia che è in capo a te come genitore, per esempio, puoi ipoteticamente prevedere che il bambino possa essere investito da un'auto, ma se inciampa sul marciapiede, cade, batte la testa e muore non sei responsabile della morte per averlo mandato a scuola da solo, lo stesso evento si sarebbe potuto verificare anche in tua presenza... parimenti, il reato di abbandono di minore si configura anche se il genitore è fisicamente presente ma materialmente non si occupa delle esigenze del minore venendo meno ai suoi obblighi di custodia e accudimento. Detto questo e tornando a bomba, tenendo conto di quanto detto sopra sull'abbandono di minore, la Pifferi potrebbe aver commesso il reato di abbandono di minore essendo venuta meno all' obbligo di custodia e accudimento in capo a lei (visto e considerato che a diversi livelli le hanno "lasciato" la responsabilità genitoriale)?
@@paolamarras2432 quindi il giudice dovrebbe incriminare la Pifferi per lo stesso reato commesso dalla signora di cui hai fatto l'esempio corretto poc'anzi.. ti rendi conto che è impossibile
@@lukehack5129 No, non è impossibile, il punto è se il genitore non si occupa delle esigenze del minore e questo gli cagiona un danno incorre nel reato di abbandono di minore, la differenza la fa la consapevolezza da parte del genitore del danno anche solo potenziale che il minore potrebbe subire se lo stesso genitore viene meno all' obbligo di custodia e cura ...
Ragazzi, fate attenzione ai messaggi che date sul web!!!!!! Se volete parlare di questo caso, fatelo tra le vostre 4 mura!!!!! Avete cambiato idea in continuazione. Questa donna ha avuto l'ergastolo perché il reato che ha commesso è tremendo, la famiglia non c'entra nulla.......e BASTA! C'È UN GIUDICE E SOLO LUI PUÒ GIUDICARE IL CASO E IO SPERO CHE ANCHE IN SECONDO GRADO LA SENTENZA RIMANGA TALE! E QUESTO ANCHE PER IL BENE DELL' IMPUTATA. SIETE TROPPO GIOVANI PER PARLARE E GIUDICARE, SOPRATTUTTO SUI SOCIAL, PER ME È PERICOLOSO.
@@patriziacalamante4949 giusto! Ma tutti pronti a scagliarsi contro la famiglia. Peraltro sono persone semplici, la sorella lavorava tutto il giorno. La signora Pifferi ha fatto morire la figlia ma qui senza colpo ferire la cattiva e’ la sorella !
Scusate ma questa "alessitimia" non è ciò che in passato semplicemente si chiamava "egoismo, cattiveria, superficialità, menefreghismo, assenza di senso morale" ecc. ecc??!
Sto guardando ora Quarto Grado. Ma Abbate è indecente! Vuole fare il magnifico, critico e dissonante! Ma a che titolo e con quali competenze apre la bocca? Isterico e assurdo!
@@crimedoors Se credi ne valga la pena😅 Apprezzo invece molto la franchezza diretta della Collovati e la chiarezza della dott.ssa Pugliese. Anche la Longo ora grida all'ingiustizia🙄
Davvero! Io non capisco che ruolo occupa! Tra l altro: la dott.ssa Pugliese ha incalzato la Pontenani sull'atteggiamento falsato tenuto dalla sua assistita durante il processo! Pontenani non ha risposto! Infine, dato che si sostiene che Pifferi sia "malata", è stato suggerito al difensore di inserirla in una struttura carceraria psichiatrica! Pontenani ha tergiversato, sostenendo che non è il posto adatto! Allora???? Ci vogliono fare credere che non sta bene ma non è curabile? Ma la finissero una volta per tutte. Io non gioisco, ma la pena se la merita, non riesco a dimenticare lo strazio che avrà vissuto quella bambina!
Certo per l'assistita della Pontenani ci vuole probabilmente una clinica extra-lusso con magari vista sul lago! Non sopporto il suo fare pietistico ed accondiscendente nei confronti di quell'essere che fa l'idiota per non andare in guerra! Ho apprezzato moltissimo anche l'intervento della Collovati che ha detto chiaramente all'avvocata: "ma gli unici due elementi della sua strategia difensiva sono infangare la famiglia e screditare il dottor Pirfo (tra l-altro figura super partes e di indiscussa competenza)? ". La Pontenani ha reagito con una delle sue smorfie stizzite, strabuzzando gli occhi e non ha risposto. Io non sono competente in materia, ma ritengo che l'attività diffamatoria dovrebbe essere querelata..
ottima notizia, finalmente una sentenza giusta. Auguriamoci che questa condanna venga confermata fino alla Cassazione
Non succederà mai avrà si e no 16 anni e dopo neanche 10 sarà fuori a fare la vita che faceva prima lucidissima e pagata da tutti noi perché con deficit cognitivo....questo grazie alla giustizia italiana!
Penso di sì, perché non vedo come mai potrebbe prendere vita una qualsiasi forma di benevolenza verso di lei per ciò che ha fatto e per come e perché lo ha fatto.
Ancora una volta complimenti per la pacatezza, la signorilità e la ragionevolezza con la quale affrontate il tema, che oggi è una cosa veramente rara. Perchè si vedono salotti intorno all'argomento davvero grotteschi. Sono perfettamente d'accordo sul fatto che lo schema familiare sia tutto sommato molto simile in tutte e tre i soggetti. In realtà madre e due figlie sono fredde e egoriferite se non di più. Vorrei aggiungere un ulteriore spunto: è vermente disdicevole che in televisione l'insegnante di sostegno sia stata criticata. Perchè lei poverina quello che poteva fare lo ha fatto e si è attivata, ma la madre a quel punto, invece di guardare in faccia la verità e agire per aiutare la figlia, ha preferito non vedere. Ora mi chiedo, cos'altro può fare la scuola? Ha ricevuto critiche per l'intervista e per essersi prestata. Non si fa così! La sorella con quella maglietta e che non ha una sola parola di pietas, sinceramente mi dà molto da pensare. P.S. Non vorrei dire anemità, ma sembrano figlie a due padri diversi...
👏🏻👏🏻👏🏻
Secondo me l’errore più grande che ha fatto la Pontenani è di rendersi così odiosa a tutti. E’ vero che i giudici non tengono conto di certi aspetti ma sono comunque esseri umani. Puntare sul vizio di mente esclusivamente non mi è sembrata una strategia sensata. Doveva abbinare a questo il pentimento della sua assistita magari avrebbe evitato l’ergastolo. Il giorno dell’ arringa del PM, quando ha mostrato le foto della piccola e ha descritto il ritrovamento in quell’aula piangevano tutti meno che la Pifferi. Magari da avvocato qualche indicazione gliela doveva dare e soprattutto impedirle di fare le dichiarazioni spontanee.
Tutti abbiamo.pianto tranne la delinquentwvegoista delka Pifferi ALESSIA . ERGASTOLO PERFETTO CI VOLEVA.
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Lasciarla a SAN vittore per sempre.
Il giorno dell'arringa del Pm, la sciagurata ha sorriso sarcasticamente, ma i buonisti non lo hanno evidenziato. Infine, con tutto il rispetto per il lavoro del difensore, l'aspetto che mi ha schifato è l'attacco continuo contro la famiglia e l'ironia nei confronti dell'operato degli altri professionisti. Libera di portare avanti la sua difesa, ma con meno arroganza!
Questa non si è resa odiosa per il modo di presentarsi, ma per l'orribile cosa che ha fatto. L'avvocato dice che non si è resa conto di quello che ha fatto, che ancora non metabolizza quello che ha commesso, la pena giusta per questo, è chiuderla a vita in una cella, con uno psichiatra che la curi, riportandola per tutti i giorni che le restano ( io spero pochi) a quello che ha commesso.
Ottima considerazione
33:10 ... faceva le prove.. 2-3 giorni non bastavano! Non vuole dire chi è il padre della bambina.. sicuramente c'è dietro qualcosa di scabroso e lei non ha mai amato la figlia! 😓💔
Grazie mille a voi quattro per questo podcast così intreressante ! ❤
Grazie per questa discussione interessante, bravi come sempre!
La Pifferi mi causa un corto circuito continuo ogni volta che cerco di ragionarci su.
Non mi resta difficile capire che abbia messo in conto che poteva succedere ciò che è successo e che nella sua testa questo non fosse percepito come qualcosa di grave, però poi penso alla sua valigia con i cambi per una settimana vs un biberon e una bottiglia di teuccio sempre per una settimana e tutto il ragionamento sopra mi crolla addosso.
Penso che la Pontenani l'abbia lasciata libera di fare quelle dichiarazioni proprio per far vedere a tutti come sia assurdo il suo modo di ragionare, dopo tutto il lavoro svolto non ce la vedo a fare uno sbaglio del genere.
Per quanto riguarda la famiglia a me sembrano solo lacrime di coccodrillo, se avessero avuto sul serio intenzione di occuparsi della bimba un sistema lo avrebbero trovato.
Anche perché avevano le doppie chiavi di casa e una sbirciatina la mamma o la sorella la potevano andare a fare,sapendo che Alessia era poco affidabile,e diceva che la bambina dormiva e non la faceva vedere in video alla nonna!
Sicuramente si e' capito che la Pifferi non ha una famiglia d'origine che e' il massimo....
In effetti la madre, dato che abita lontano, poteva sollecitare con telefonate l'altra figlia che andasse a controllare la situazione, e dato che la sorella abita li' vicino era facilitata da questo!
Detto cio'.... l'unica colpevole secondo me, rimane solo ed esclusivamente la madre della bimba....
@@michelabeltramini6925 si si certo, la responsabilità è solo la sua, perché nonostante i suoi problemi, non era inficiata la sua capacità di prevedere e preparare l'occorrente per alcuni giorni (la valigia per se stessa). La responsabilità della famiglia è di essersene fregata un po' di tutta la situazione a priori, certo non è che uno si va ad immaginare che succeda una tragedia simile, però avrebbero fatto meglio a tacere perché, ripeto, se avessero avuto interesse a tutelare la bimba lo avrebbero potuto fare, senza se e senza ma.
@@ippolisca Verissimo!....in effetti si percepisce benissimo che tra le due sorelle non c'e' un gran rapporto, ma non e' una giustificazione x fregarsene al punto di non controllare la situazione, per il bene della bambina appunto, non necessariamente per l'affetto che Viviana prova per Alessia... Poi Viviana in quanto sorella maggiore, sa che tipo di infanzia ha avuto Alessia, essendo piu' grande non solo di un paio d'anni.... Mah.... 😒
Mi sono persa la live perchè mi è arrivata prima la notifica della Bruzzone. Dovevo festeggiare con Giovanni l'ergastolo. Che tristezza
Finché ha potuto divertirsi non mi sembra che l'Alessia si appiccicasse addosso l'etichetta di neo della famiglia. Non mi sembra sentendo i suoi audio si sentisse ritardata. Tutto questo vittimismo e' uscito fuori dopo il fatto . Ha fatto strategia . Prima viveva allegra e spensierata senza senrsi il neo della famiglia , anzi . Faceva pure l'arrogante con la famiglia
I ritardati non si sentono ritardati, altrimenti non sarebbero tali
Bella vita vivere con 200 euro al mese, prostituirsi per20/40euro, non si parlava con la sorella e la madre viveva e vive in Calabria. Che divertimento!!!
@@LellaReggiani si può sempre lavorare...
@@fabryiris3350 Non era una persona in grado di rendersi autonoma e indipendente.
@@LellaReggiani brava, infatti quando gli hanno provato a tendere la mano ( non lei gli altri ) rivolgendosi agli assistenti sociali per avere i classici sussidi che in queste situazioni (a tuo dire) si hanno, quando ( non lei gli altri) hanno preso la classica domanda che qualunque associazione richiede e gliela portata ( sempre restando alla storia racconta perché ne tu ne io la conosciamo) avuta la domanda, il giorno dopo era la prima, davanti all associazione.
Conosco ragazze, che davvero vivono situazioni complicate, a livello economico, e la maggior parte di loro si prostituiscono per crescere i loro bambini non per ucciderli.
Chissà quante volte ha lasciato questa bambina da sola e ogni volta era convinta che sarebbe andata bene, poi, come ogni cosa, va bene 100 volte e poi ne basta una che può succedere la tragedia 😢
Non riesco a vedere una donna malata ma ovviamente io non sono copetente per valutare e giudicare
Voleva essere libera sbarazzandosi della figlia e oggi che la libertà l'ha perduta davvero si dispera.
Pensa solo a se stessa. È malvagia e furba . Non è malata, è solo cattiva
Dottoressa Catania mi sa che sono una psicologa senza laurea , la sua analisi è la stessa che ho fatto io 😅
Mi ritrovo completamente in ciò che ha detto 😊
Ciao ragazzi,a prescindere da tutto,per quanto mi riguarda il solo fatto che la Pifferi abbia "inserito"la bimba in una relazione con un uomo come appetibile contentino,mi scuso per l'utilizzo di questa parola nei confronti della piccola, è già da ergastolo.Non giustifico nulla riguardo a questa donna,giustifico è un parolone,sia chiaro.Puo'aver subito tante cose,abusi, eccetera,ma non esiste che tratti così chiunque.Come ho già scritto in precedenza,poteva rinunciare alla bimba,dall'inizio.
Live ottima con ospiti ottimi ❤
Da noi si dice " fare u scecco per nin pagare le tasse". Le hanno confezionato un ruolo, e lei, perché le faceva comodo, l'ha interpretato!🤬
Buongiorno. Dico solo una cosa: chi prova pena per questa donna non si è immedesimata a fondo su ciò che ha patito la bimba prima di giungere alla fine....
Esatto immedesioniamoci nella piccola Diana. Povero tesoro❤️💋🌹
Povero tesoro martirizzata dalla mamma 😭😭
non si deve giustificare e tutta finta basta senza pietà e tutta una strategia
per andare con gli uomini era brava poco l.ergastolo
E non ha sentito gli audio e letto le chat in cui parlava di quanto "magnava" sua figlia. Era capacissima di intendere e volere se si è inventata 1000 bugie che le facevano comodo.
Poteva salvarla ... Non l'ha fatto.
Ha fatto le prove tecniche finché non ha ottenuto il risultato sperato. Altrimenti si sarebbe disperata e pentita dopo il suo rientro a casa.
Invece ha dato subito la colpa ad una fantomatica babysitter.
Una manipolatrice cattiva ed egoista. Piange solo per sé stessa.
Ma la bambina dove aveva la residenza? Quando scadono i vaccini dal comune scrivono, secondo me non aveva neppure la residenza, anche per questo forse non interveniva nessuno
Grazie 🥰😍😘
Ha avuto la volontà di ucciderla ,perché nemmeno un pacchetto di biscotti e un teuccio gli ha lasciato ,dunque non ha voluto ucciderla con le sue mani ,l,ha uccisa in un altro modo
Anche se avesse lasciato un frigorifero fornito di ogni ben di Dio, a 18 mesi la bambina, da sola, non sarebbe sopravvissuta, il problema è quanto fosse in grado di occuparsi della bambina anche "in presenza", non dico che sarebbe morta comunque ma di certo non sarebbe cresciuta nel migliore dei modi, la tragedia nella tragedia è che nessuno si è accorto della gravità della situazione.
@@paolamarras2432 Ciao Paola ,ti conosco virtualmente.,tu sei una delle amazzoni sul caso Alice Neri..Certamente Diana aveva carenza di affetto e altro però è vissuta 18 mesi ,quindi la Pifferi (non la voglio chiamare mamma )sapeva ché la bimba doveva doveva mangiare ,non gli ha lasciato niente durante la sua assenza ,sono un piccolo biberon di latte ,ché a quelle temperature si è inacidito ,quindi la volontà di ucciderla x me ce stata !Un pacchetto di biscittini la bimba avrebbe potuto mangiare ,de te al posto del latte ,certamente non erano abbastanza x 6 giorni ,ma forse sarebbe sopravvissuta !
@@mariarovati265 Ciao cara, si, sicuramente, una madre centrata sa quando e quanto deve mangiare una bimba di 18 mesi, a me, sinceramente, viene il dubbio che questa donna fosse in grado di provvedere in modo adeguato alla cura, in generale, della bimba, dico questo perché pare che nella famosa cartella clinica/relazione che avrebbe rilasciato la struttura ospedaliera al momento delle dimissioni dopo il parto, fosse stato indicato in modo dettagliato quante volte, quantità e come dovesse essere alimentata la bambina...se questo fosse vero, il sentore che non fosse in grado di provvedere da sé, in qualche modo, c'era...una madre equilibrata si accorge, "ascolta" e capisce quando il proprio bambino ha fame, si rende conto se la quantità di cibo somministrata sia sufficente o meno, sa nelle diverse fasi di crescita cosa deve mangiare, senza bisogno di un vademecum preordinato. Se fosse stata in grado di capire tutto questo, non l'avrebbe lasciata sola, è possibile che non fosse la prima volta che la lasciava sola con un biberon di latte e tutto fosse andato bene, la sua esperienza era quella e l'ha riprodotta meccanicamente, considerando anche che nella sua mente la priorità fosse quella di trovare un uomo che si occupasse di lei, certo, tutto ciò è aberrante e incomprensibile, ingiustificabile agli occhi di chi ha una mente che funziona "con ogni priorità al giusto posto". È vero che le conclusioni della perizia propendono per la capacità di intendere e volere ma il quando che vien fuori circa il "funzionamento" di questa donna non può non aver dato dei segnali che se colti tempestivamente avrebbero potuto evitare l' irreparabile. Non è la prima madre scapestrata in circolazione, fortunatamente, non sempre finisce in tragedia, per cui, è evidente che oggettivamente si può intervenire.
@@paolamarras2432 La bambina è nata prematura ,le indicazioni in ospedale li lasciano ,specialmente alle mamme di un primo figlio o alle mamme ansiose ,"come lo ero io "i primi mesi sono i più difficili ,i bambini possono morire soffocati ,piangono e non si sa il perché ,BENE o male e forse perché è stata aiutata la binba è sopravvissuta a 1 anno e mezzo .Dire ché questa donna fosse equilibrata certamente NO ,ma dove voleva era anche molto sveglia ,a cercarsi uomini ché l,avrebbero potuta mantenere e farle fare la vita da SIGNORA .Ho sentito ché non accettava consigli da nessuno ,è guai a chi gli toccava la banbina ,secondo me quella banbina fino a un certo punto gli ha fatto comodo anche x i suoi scopi ,"chiedere soldi alla famiglia ,soldi x il finto battesimo "Quindi non era del tutto interdetta ,sapeva chiattare ,andare su siti x cercare uomini ,prenotare limousine ,sapeva benissimo "secondo me ,ché senza mangiare e bere una bimba così piccola non poteva sopravvivere "Certo ché potevano accorgersi anche altri ché NON era una donna equilibrata ,ma la famiglia poteva portargli via la figlia ?????E comunque quanti genitori analfabeti hanno cresciuto figli in passato !Certamente chi la conosceva e la famiglia MAI avrebbe pensato ciò CHÉ ha fatto ,x correre dietro a un uomo ,è le bugie le sapeva raccontare BENE
@@paolamarras2432 A mio avviso la Pifferi, parlando in termine pratico, con un biberon di latte e uno di the, le ha lasciato una provvista sufficiente per una colazione, o una merenda, giusto se la madre avesse dovuto assentarsi un paio d'ore senza potersela portare appresso....
Ma anche x quanto riguarda accudirla, dopo circa un paio d'ore, controllare il cambio del pannolino e' d'obbligo.... Ma questa era abituata ad abbandonarla tre giorni consecutivi per farsi i suoi week end in santa pace... Quella maledetta volta ha alzato troppo l'asticella!
Secondo me la Pifferi ha lasciato un biberon per trovarsi un eventuale alibi, sapendo che non sarebbe bastato. Infatti penso che ha lasciato al destino la sorte della bimba
Io francamente rivedrei ancora una volta la premeditazione
@@monicaonano7804Ancg'ip
non sapeva neppure di essere incinta. ha partorito nel water. per me basta questo per capire che non poteva essere una madre normodotata. le hanno lasciato la bambina senza tenerla monitorata. tutto assurdo
sapeva di essere incinta l aveva detto alla madre
Mi sembra che tutto l'approccio dell'avv.Pontenani a questa vicenda ,abbia reso ancora più (ancor di più se mai fosse possibile) ,ancor più invisa, la Pifferi,agli occhi del mondo.
E si, ho "esultato" alla sentenza, mi sono sentita sollevata!
Anche queste sono soddisfazioni...il fallimento di un intero sistema sociale...dalla base della piramide, la famiglia fino al vertice, le istituzioni; la capisco, come non essere soddisfatti di essere parte attiva, almeno con il pensiero, di cotanta magnificenza...
Quando si tratta di infanticidio la gente perde ogni senso comune e si rifiuta di entrare in qualsiasi considerazione psicologica o psichiatrica e persino di riflettere un minimo. Grida solo vendetta e vuole mandare la strega al rogo. Puro giudizio di pancia basato sul mito dell'amore materno che chi non lo prova (e sono molte) non puo essere altro che un mostro. In questo campo, l'Italia rimane un paese molto arcaico e patriarcale. Il PM si è lasciato andare ad un atteggiamento emozionale ben poco professionale e ha urlato con i lupi. In questo caso, il principio di proporzionalità della pena è stato calpestato. se si da l'ergastolo alla Pifferi, cosa si da a une serial killer che ha torturato, stuprato e ucciso ?
Perché la tua protetta che ha fatto? Non ha torturato quella povera creatura, per inciso sua figlia, lasciandola morire orribilmente con modalità degne da lager nazista?? Di' un po'!!
no questo discorso non è corretto.. la pena massima è stata data quindi da questo punto di vista non c'è da recriminare..
c'è da preoccuparsi dell'assoluta assoluzione nei confronti dello Stato, colpevole prima della rea di non essere intervenuto nelle varie figure professionali che le hanno lasciato la figlia come se fosse una persona normale e capace di sostenere un'infante, quando non aveva una lira nè una persona in casa per sostenerle (soprattutto l'infante)
X me... È giusto l'ergastolo perché anche se ha dei problemi psichici ha fatto fare una morte dolorosa alla figlia.
Secondo me la Pontenani non è che sia molto competente, in un caso simile bisognava, tentare almeno, di rendere consapevole l'imputata del danno che ha commesso e del fatto che sicuramente dovrà passare parecchi anni in prigione, invece nella pontenani ho visto solo accuse alla famiglia, giustificare quel che ha commesso la pifferi e il tranquillizzarla continuamente, ciò non ha giovato ne alla sua arringa, ne alla sua immagine come avvocato e ne alla pifferi che ha creduto di poterla scampare in qualche modo fino al giorno della sentenza, ora sicuramente si renderà conto che quella sarà, volente o nolente, il suo futuro perchè lei è causa di quel che è accaduto alla figlia per la legge.
L'allegra combriccola ha peccato di presunzione: la carta della "demente inconsapevole" sembrava l'unica da giocare e imbattibile...
Se non ho capito male a Quarto Grado hanno un documento da cui risulta che sia in occasione della nascita che del secondo ricovero della bimba la Pifferi ha avuto due colloqui con i servizi sociali’ entrambe le volte ha risposto che viveva a casa del compagno e che veniva aiutata dalla madre. Sapete se è vero?
SI
Mah!! Con tutte le bugie che ha detto non si sa....
anche se fosse, hanno il dovere sia professionale che legale di appurarne le condizioni di vita dell'infante..
@@lukehack5129io penso che gli assistenti sociali avrebbero dovuto tentare di appurare le condizioni della bambina. Ma se Pifferi, in quel caso, si fosse sempre negata? Avrebbero dovuto mandare la polizia.
Sì. Diciamo che avrebbe anche avuto diritto a reddito du cittadinanza e altri aiuti essendo madre single ma non si è mai attivata. La sorella sostiene di essersi informata in sua vece per queste cose, ma le è stato risposto che doveva attivarsi l'interessato in prima persona ( ed è in effetti così che funziona per un adulto non interdetto legalmente ) ma Alessia non si è mai attivata.
Se tutto quello detto sulla famiglia, lo contestualizate a 40 anni fa, in un paese del sud, ad una famiglia con un grado di cultura, come quello visto in quella madre, vi rendete conto che è tutto normale. 40 anni fa per noi, il non andare a scuola, se non si andava bene, e dedicarsi ad un lavoro, o per la donna alle facende di casa, era cosa normale e comune.
Vivere in famiglie patriarcali, dove papà comanda e si fa quello che si dice lui era comune ai più, avere genitori che usavano dei modi " inaccettabili " oggi ( il classico detto mazze e panelle ) era una cosa del tutto normale nelle famiglie del tempo.
Sfido qualunque 45enne, uomo del sud, che non ricordi un calcio dal padre o la classica ciabbatta al volo dalla madre.
Anche la scuola era tutta un altro mondo rispetto ad oggi, io in particolare ricordo un professore di tecnica e la famosa attrezzatura tecnica di legno, appesa sui muri delle classi.
Eppure non siamo cresciuti con chissà quale problema psichico o diventati tutti assassini.
Tutto giusto quello che dici, ma infatti non è questo il punto, il problema è che questa donna non avrebbe dovuto formare famiglia e stare tanto lontano da figure più "centrate", perchè da sola non è in grado di accudire e accudirsi. Ora se è vero che tempo fa il papà ti dava il ceffone e la mamma ti lanciava la ciabatta, era anche vero che purtroppo con handicap simili, restavi in casa e non ti facevano sposare. Ne conosco tanti così, e lo so è bruttissimo da dire, ma tale era la situazione. Conosco anche qualcuno/a che si è sposato, ma non hanno avuto figli di proposito, come ne conosco di sposati con figli e però i figli hanno fatto una brutta fine, proprio per causa di gravi deficit mentali dei genitori.
ps ...e comunque apprezzo molto il tuo commento
@@EtaBeta. tutto vero quello che scrivi, ma ci si dimentica che la signora in questione ad ora è stata visitata, da un perito non di parte che l ha ritenuta capace di intendere e volere.
Sono d'accordo, che non ampliare la visita in base anche alle nuove certificazioni, sia stata un errore perché questo avrebbe tolto anche il dubbio.
Credo è spero sia fatto in secondo grado, a quel punto però, se anche un nuovo collegio, valutato tutto il percorso, dal infanzia ad oggi, dovesse arrivare alle medesime conclusioni, mi aspetterei che tanti chiedessero scusa.
Non si può sentire, in una televisione pubblica ( Quarto grado del 17/05/24 ) che paga, la meno cattiva di questa storia e che deve essere la signora un domani a perdonare la mamma e la famiglia.
Questo per me è insostenibile.
@@vincenzovaranese7535 No ma figurati io ritengo che capace o non capace deve pagare tutta la pena e anche di più! E a meno che non sei uno che vede le farfalle volare insieme agli asini tutti hanno la capacità di intendere e volere, certo intendere e volere a caxxi loro! L'incapacità, per come la vedo io è una scappatoia INVENTATA per mettere su processi, periti e perizie e mangiarsi i soldi pubblici, ma ancora non lo abbiamo capito? E poi sai cosa dico, e credo sarai d'accordo con me: a me non interessa se è capace, è responsabile e via dentro...poi per carità si valuteranno tutte le cose che ci sono da fare come il recupero, le cure, le terapie farmacologiche e psicoterapiche, ma dentro.
@@vincenzovaranese7535Il personaggio in questione, ridicolo ed isterico pseudo-opinionista, supponente e sicuro di sé, andrebbe querelato per diffamazione!
Per me mi spiace ma questa individua ha anche premeditato l'omicidio. In quei 6 giorni ha mentito a tutti su dove fosse la piccola per evitare che fosse salvata e perché sapeva che aveva commesso qualcosa di mostruoso lasciandola sola, dimostrando sempre e comunque di essere capacissima di intendere e volere come detto dal prof. Pirfo. Il suo unico errore comune a tutti gli psicopatici è stato pensare di poterla in qualche modo fare franca. È inutile che la Pontenani si arrampichi sugli specchi. Se non confermano l'ergastolo a questa in tutti i gradi devono far uscire dal carcere tutti gli ergastolani. È il delitto più grave e mostruoso che abbia mai sentito
Quell'essere mi disgusta ma non credo avesse premeditato nulla. Ha fatto di peggio! Non ha dato a quella creatura alcuna importanza, l'ha considerata uno scarto, meno di niente! Come si direbbe in termini semplicistici" non l'ha pensata proprio". Così come non la cambiava, le procurava piaghe da pannolino, non la portava dal pediatra, non la alimentava adeguatamente... Se si fosse prostituita per mantenere la piccola, sarebbe stata una donna con la d maiuscola, degna di lode e rispetto, ma lo faceva solo ed unicamente per se stessa...
Esatto, hai perfettamente ragione
Il delitto più grave e mostruoso che lei abbia mai sentito? Le sfugge il caso del piccolo Giuseppe di Matteo, non se lo ricorda? Eppure è stato sciolto nell' acido nel 1996, difficile da dimenticare un caso del genere e poter dire che la Pifferi ha commesso il delitto più grave e mostruoso...
@@paolamarras2432 ha ragione anche quel povero bimbo fece una fine orrenda. Per me questo caso è ancora peggiore perché a decretare la fine orrenda di Diana condannata a una lenta e indicibile agonia è stata addirittura sua madre la figura di cui ci si dovrebbe fidare di più
@@sjfan81 Concordo, la responsabilità genitoriale era in mano alla Pifferi e solo lei ha la responsabilità giuridica di quanto è accaduto, allo stesso tempo è palese che non era nelle condizioni di potersi occupare di una bambina, se avesse avuto una guida, questo orrore si sarebbe potuto evitare, purtroppo, da più parti, per svariati motivi, non si è fatto abbastanza, ora che fragilità e disagio di questa donna è emerso in tutta la sua brutalità, penso si debba fare il possibile per metterla nelle condizioni di non nuocere più né agli altri né a se stessa, che sconti 30 anni, 20 o quel che sarà è auspicabile tentare di recuperare il recuperabile non augurarle tutto il mondo del mondo, questo lo ha già vissuto.
Giustizia e fatta per quella povera bambina. 😭😪 Secondo me la Pifferi a fatto morire la Bambina, per paura che quando la piccolina sarebbe cresciuta avrebbe potuto Raccontare qualcosa di Brutto per esempio che la Bambina avrebbe subbito delle violenze sessuale dai tanti Uomini che frequentava quel mostro 😢
Bravissima roberta Catania .complimenti per il ragionamento.
Ciao Roberta ❤❤❤
Si spiega molto bene la dottoressa Catania
Voglio non pensare più a questro mostro e alla sua avvocatessa...penso a Diana dolce creatura❤
Eccomi ❤❤❤
Se a 37 anni ti allontana, ti racconta bugie e ti dice la figlia è mia ,tu non puoi intervenire a forza
Sí che puoi! Contatti gli assistenti sociali, dato che la situazione era preoccupante, poi valuteranno loro!
@@Nena-nj4po ha contattato gli assistenti sociali , come anche l'ospedale l'aveva segnalata.
@@fabryiris3350 e chi lo dice? e chi lo ha documentato?
@@Nena-nj4po è stato detto da chi ha indagato nelle trasmissioni
@@fabryiris3350 Se fosse vero la Pontenani avrebbe picchiato parecchio su questa cosa, tentando di scaricare la colpa sugli assistenti sbagliati( ed avrebbe avuto ragione), ma non l'ha fatto e non l'ha fatto perché non sono stati contattati.
Io non accetto minimamente le continue accuse che la Pontenani rivolge alla famiglia. Fossi in loro la denuncerei. Sono docente di sostegno e ho visto mille famiglie non accettare le diagnosi dei propri figli, rifiutare i percorsi differenziati, rifiutare il sostegno. Non c'è scritto da nessuna parte che le famiglie debbano essere edotte o esperte, possono anche essere più ignoranti dei figli, possono anche non comprendere. Questo non attribuisce loro alcuna responsabilità su quello che i loro figli faranno da adulti. Alessia è adulta e viveva da sola, la famiglia può arrivare fino a un certo punto, se lei decide di non averne a che fare, loro non possono fare niente, considerando che non c'erano motivi neanche per farle togliere la bambina.
Infatti... finché i figli sono minorenni la responsabilità genitoriale è in capo ai padri e alle madri, ma è anche vero che se i genitori non forniscono validi strumenti ai propri figli affinché possano vivere al meglio prima che raggiungano la maggiore età, è facile poi dire eh ma è adulto, è andato via di casa, non lo sento da anni, ha scelto la sua strada...ok, ora è adulto ma tu padre e/o madre cosa hai fatto nel frattempo? È un po' come dire, eh ma le ho lasciato un biberon di latte e il teuccio ... esimenti di pari tenore... però da un lato, giammai colpevolizzare le famiglie d'origine, la colpa è dei figli diventati adulti, ma con chi stavano questi figli prima di diventare adulti? Con la famiglia d'origine o no?
@@paolamarras2432 ripeto, la famiglia d'origine non deve essere obbligatoriamente una famiglia sana che educa in maniera impeccabile i figli. La responsabilità è unicamente dell'adulto. Posso anche essere figlia di tossici, alcolizzati, mafiosi, assassini o serial killer, questo non giustifica che a mia volta debba essere una criminale. Non c'è un atto di idoneità rilasciato dallo Stato per figliare, lo possono fare tutti ma non è che lo Stato può fare da badante a ogni singolo cittadino. Conosciamo le leggi, se le infrangiamo finiamo in prigione. Stop
@@roryfdd Si, infatti, se la famiglia di origine non è sana è molto probabile che i bambini crescendo in un ambiente non sano diventino adulti inadeguati, per non finire in carcere da adulto qualcuno, fin dalla più tenere età, ti deve aver insegnato che le leggi esistono e vanno rispettate, immagino che neanche lei sia venuta alla luce, già preconfezionata, qualcuno le avrà dato il buon esempio, delle regole, degli strumenti, delle opportunità, e ciò che ha avuto non è ciò che hanno avuto gli altri o tutti hanno la stessa capacità di sfruttarli. Nei banchi di scuola lei ha proprio l'opportunità di toccarli con mano questi meccanismi, solo osservando come i bambini si esprimono attraverso il gioco, ha una idea di che famiglia hanno alle spalle e non mi dica che non è vero o che non tutti i figli degli alcolizzati diventeranno alcolizzati, magari non diventeranno alcolizzati ma è probabile che sviluppino altre forme di dipendenza più o meno gravi, più o meno dannose per se stessi o per gli altri, il modello che hanno avuto è il modello della dipendenza e questo non lo dico io ma lo dicono gli esperti in materia, poi se non ci vogliamo credere è un altro discorso...
@@paolamarras2432 Ma nessuno sta dicendo che la famiglia non influenzi, con traumi, i propri figli. Le teorie dell'attaccamento come i maggiori disturbi psichiatrici hanno origine proprio nell'infanzia, non venga a spiegarlo a me che sono docente di sostegno. Ma non c'è imputazione per essere cattivi genitori, non so se mi spiego. Lei parla a livello morale, io a livello giuridico. La famiglia non ha alcuna responsabilità sull'omicidio della bambina. Se siano poi stati genitori edotti o ignoranti, o molesti poco importa in relazione a questa vicenda. Se così fosse, saremmo tutti in carcere.
@@roryfddInfatti non ho mai detto né che le famiglie sono responsabili penalmente delle azioni dei propri figli superata una certa età né che la responsabilità morale delle famiglie sia giuridicamente rilevante, ma non per questo l'idea da far passare è la famiglia non sa, non può e non deve, la famiglia è in modello di riferimento per i figli ed è probabile che se il modello familiare di riferimento è adeguato i figli cresceranno "centrati", se ciò non accade qualcosa è andata storta, non nel momento in cui accade il fattaccio del giorno, ma anni prima, arrestiamo tutti i genitori di chi commette un reato? No, ma è lecito sollevare il dubbio che non si sia fatto abbastanza
Lei si è accorta della gravità della cosa quando ha trovato la bambina morta ...ecco perché ha tentato di giustificarsi
1:08:30 bravissima Roberta
La Pontenani che si fa manipolare dalla Pifferi mi fa molto ridere, perdonatemi.
È stato detto con ironia
@@crimedoors Sí, sí, infatti mi ha fatto ridere😅
@@Nena-nj4poè stata lei a dirlo in una trasmissione e vuoi vedere che non cu ha azzeccato? 😂 manipolare no ma credo si sia fatta coinvolgere più del dovuto
@@crimedoors L'ha detto la Pontenani o è stata un'uscita ironica?🤔
Non penso proprio che un un'avvocato si faccia manipolare .lei deve svolgere il suo lavoro e basta ,poi se infine ci mette anche il cuore ,vuol dire che è umana e non all opposto .e questo vuol dire essere una bravissima avvocato .perché tanto c'è sempre il giudizio del signore alla fine e non scappa nessuno .
Favolosa notizia bravissimo.il PUBBLICO MINISTERO. 10 CON LODE
Buonasera a tutti,
dott ssa Catania, premesso che, in generale, credo nel valore rieducativo della pena ... mi ha incuriosita la descrizione dell'agire, diciamo così, camaleontico della Pifferi, a suo parere, questa caratteristica, in un contesto di adeguato percorso rieducativo, potrebbe, dunque, "restituire un'altra Pifferi" e ci dovremmo, quindi, "aprire", ad una diversa prospettiva rispetto al fine pena mai, senza pane e acqua, come una buona parte dell' opinione pubblica si augura e augura a questa donna?
Ognuno di noi possiede determinati tratti di personalità che caratterizzano i propri pensieri e le proprie azioni, il disagio nasce quando questi tratti diventano rigidi e non si adattano all'esperienza. Il lavoro rieducativo, ma anche il lavoro terapeutico, sta proprio nel cercare di creare consapevolezza nel soggetto in modo da mostrargli come quei comportamenti rigidi effettivamente siano fonte di disagio e non strategie funzionali. Il contesto carcerario è sicuramente molto sfidante sotto l'aspetto rieducativo e sotto l'aspetto di acquisizione di consapevolezze, poiché non è possibile portare avanti avanti una vera e propria psicoterapia, così come potremmo fare fuori dalle mura carcerarie. Il senso però sta proprio lì, nel cercare di ridare senso a quello che si è vissuto. se io pensassi che siamo incorreggibili e da buttare, quando la situazione è così complicata come nel caso della Pifferi, non farei questo mestiere. Spero davvero che si possa lavorare con lei per restituirle un po' di umanità.
Grazie per la risposta, speravo che dicesse ciò che ha detto 😁
Interessanti gli approfondimenti psicologici della Dott.ssa Catania.....
Che non sia giustificabile è giusto .ma c'è sempre da tener presente che la madre non era normale .
Consiglio a tutti la.visione di un video du You Tube della psicoterapeuta Deborah Trinchi sulla Pifferi.. l'unica francamente ad avere a mio avviso inquadrato la Pifferi e l'unica ad avere usato due aggettivi per quell'essere: CRUDELE E PSICOPATICA e capace comunque di intendere e di volere. La professionista è anche convinta che imvece premeditazione ci sia stata eccome.
Per quanto riguarda la famiglia non credo in una loro responsabilità.
Anche il nucleo familiare non ha avuto gli strumenti per riconoscere il “ disagio “ della pifferi soprattutto perché non presentava sintomi evidenti di disagio.
Io ho una mamma con deficit cognitivo, l,'ho capito a 7 anni che era diversa dalle altre mamme!! Non puoi non accorgerti perché queste persone non hanno contato con la realtà e fanno "ragionamenti" che hanno senso solo per loro.
Hanno responsabilità eccome! Io non avrei mai lasciato mio figlio di pochi mesi a mia madre neanche per un 1 ora e non lo faccio neanche ora che ha 6 anni. Perché so che ci sono cose che non riesce a gestire.
Gli strumenti glieli hanno forniti quando ancora andava a scuola, ma hanno rifiutato. Come fa a non sentirsi in colpa non so! Già in questo c'è qualcosa che non va. Una madre degna sarebbe la prima a farsi delle domande. Io, quello che so con certezza, è che una madre del genere non la vorrei per nessuna ragione al mondo, forse sarebbe stata piú seguita se l'avessero abbandonata.
@@Nena-nj4po Sono d'accordo con te, come madre,come persona di fronte a un fatto del genere ti metti in discussione. Aiuti tua figlia ad affrontare le crisi le consegne di ciò che ha fatto. Invece lei e l'altra figlia si sono comportate in un modo indegno 😔
@@Nena-nj4po devi contestualizzare il tempo e il luogo in cui è avvenuto
Poi se non ricordo male il “ disagio “ segnalato non parlava di squilibri psichici ma di una personalità chiusa e di un quoziente intellettivo non elevato, non di un disturbo mentale. Poi la Pifferi ha avuto una vita “ normale “ dove non si evincere chissà quale disturbo mentale
Infine ogni madre può “ sbagliare “, le famiglie sono tutte perfette? Non credo
@@lilandhSono le donne come te che dovrebbero avere figli, donne di altro tipo possono fare danni incalcolabili
Quindi secondo la psicologa bisogna colpevolizzare la famiglia che non è competente ma invece il medico di base le maestre di sostegno l'ospedale che l'ha accolta per il ricovero dopo la nascita loro è normale che non siano intervenuti!!! Come mai invece nella bassa modenese sono intervenuti a sottrarre bambini a famiglie meridionali solo perché umili?
esattamente.. per il principio cardine del nostro c.d.p, ovvero legge uguale per tutti, o li mandiamo a processo anche loro oppure nessuno
no Donatella, secondo la psicologa (che sarei io), bisogna che ognuno si prenda le proprie responsabilità senza lavarsene le mani, famiglia compresa
Mi scusi dottoressa ma non mi sembra che qualcuno abbia detto nei vari commenti e in tutti i consessi che hanno trattato questo caso che la responsabilità è delle maestre di sostegno, delle psicologhe che hanno avuto contatti professionali con la "bambina" Alessia, hanno responsabilità mentre la famiglia è stata proprio colpevolizzata puntando contro il dito e addirittura dalla difesa dell'imputata "chiamata a correità".
@@donatellabartoli8246 l'avvocata secondo me è incompetente
Riguardo a 33:00, abbandono di minore, credo che non abbiate colto dove sta la debolezza della difesa che reclama l'abbandono di minore.
L'abbandono in questo caso potrebbe anche avere senso, il problema e' che l'abbandono di minore, o di persona incapace, per essere tale deve essere fatto in modo che altre persone riescano in breve tempo a trovare il minore e a prestare soccorso se necessario.
Un minore, anche se minore, e' sufficiente che abbia 4 o 5 anni, e riesce gia' a muoversi e a cercare aiuto da solo, a rivolgersi ad altre persone, ma in questo caso no, siccome parliamo di una bambina di 1 anno.
Qui il sospetto e' che la bambina sia stata come nascosta alla vista di ogni altra persona, in modo che non potesse essere trovata, e quindi in modo che arrivasse a morire in modo quasi sicuro.
E' questo il nodo della questione, non tanto se sia abbandono di minore o no, ma tanto se la bambina sia stata in qualche modo occultata e nascosta in modo che nessuno si potesse accorgere della situazione.
Io sono decisamente possibilista nei confronti della Pifferi, per il semplice motivo che non riesco a vedere l'intenzione di uccidere. Per parlarci chiaro, ci sono cento modi piu' semplici di uccidere un bambino indifeso.
E poi non c'e' stato stato nessun tentativo di occultare il cadavere o di negare l'accaduto. Anzi e' stata la stessa Pifferi a cercare in modo goffo di rianimare la bambina e a chiedere aiuto alla vicina di casa.
Perche' fare cio' se quello che voleva era sbarazzarsi di questa figlia ?
Sull’abbandono di minore non abbiamo approfondito in live ma effettivamente poteva essere uno spunto interessante anche per gli altri. Sulla volontà di uccidere io mi pongo a metà strada, credo che lei volesse in cuor suo che la bambina morisse e si sia affidata al caso. Non ha provato a rianimarla ma l’ha lavata e cambiata nella speranza che si potesse camuffare la data della morte, questi sono gli aspetti che denotavano da subito il suo scarso QI ma a monte sta il problema, possiamo rendere una scusante le capacità cognitive di chi compie un reato? No ovviamente.
Insomma! Ancora questa storia del cercare di rianimarla!! Possibile che un punto così importante sfugga e sia necessario riproporre dettagli macabri e raccapriccianti?? La bambina era chiaramente morta, già in decomposizione, questo era chiaro anche ad un'ebete come lei! L'ha lavata solo per nascondere lo scempio di quel corpicino e lettino pieno di feci, urine, liquidi fisiologici! Si è vergognata evidentemente , pur idiota come la vogliono dipingere, ha avuto un moto di decenza!!
@@crimedoorsInfatti, considerando il dato secco della capacità cognitiva è stata emessa una sentenza di ergastolo in quanto a parere del perito questa non hanno inciso sulla capacità di intendere e volere e il giudice si è allineato in quanto l'elemento di partenza intorno al quale ha ruotato tutta la prima udienza è il famoso test cognitivo somministrato in carcere con l'annesso e noto procedimento parallelo, ma a monte, il perito riferisce "il funzionamento" di questa donna, ovvio che questo ha inciso sul suo agire, sulla base del parere e considerazioni espresse a monte dal perito, il reato commesso ha le caratteristiche di un omicidio volontario o di morte in conseguenza di altro reato (abbandono di minore)? Se in secondo grado, considerando anche la relazione/cartella clinica rilasciata all' atto delle dimissioni dopo il parto, ottenuta dalla difesa nei giorni precedenti l'udienza di primo grado, documentazione scolastica, testimonianze, anche il fatto che la stessa sorella della Pifferi si fosse rivolta ai servizi sociali, si spostasse l'asse sulla capacità oggettiva di questa donna di occuparsi della bambina e questo fosse oggetto di una perizia da sottoporre allo stesso perito che ha redatto la prima perizia ho dei dubbi che arriverebbe a concludere che la Pifferi fosse in grado di badare alla bambina per il semplice fatto che questa conclusione entrerebbe in conflitto con quanto ha scritto circa il funzionamento di questa donna, dunque l'ha uccisa o l'ha abbandonata (non nel senso che l'ha lasciata solo in casa) ma nel senso più ampio del non prendersi cura delle esigenze del minore e ciò ne ha cagionato la morte?
Chissà che ne pensa Tiziana Deserto di questo caso ...
50:47 Concordo con Giovanni
Qualcuno può spiegarmi perchè la Pifferi meriti l'ergastolo quando la Franzoni prese 16 anni e la Panarello 30 anni?
A Monica Demma: “abbiamo tutti provato gioia.”??!? Onestamente no.
C'è una differenza......una sostanziale differenza.
Ma io non capisco come si possa essere così..... Ciechi!
xchè la Franzoni aveva avvocati piu che buoni, la Pifferi per nulla
La Franzoni venne condannata in appello a 16 anni con il rito abbreviato. Ne ha fatti 10 grazie anche all’indulto.
La Panariello ne ha presi 30 ma anche lei ha beneficiato del rito abbreviato se no si sarebbe beccata l’ergastolo.
Ovviamente parlavo in live con le persone presenti ed il “tutti” abbiamo gioito era riferito a questo.
Francamente se le avessero dato 30 anni o meno non sarei rimasta delusa, l’unico timore è che passasse la linea difensiva proposta dall’avvocato
Non si possono sempre scaricare le responsabilità sui familiari, evidentemente la madre della Pifferi l'ha cresciuta con i mezzi che aveva. L'altra figlia ha evidentemente risolto la propria situazione e camminato con le proprie gambe mentre Alessia no. Suppongo che nella sua testa sempliciotta abbia pensato che quel fagotto fastidioso fosse al sicuro in casa e lei libera di amoreggiare, salvo trovare quella sorpresa. Come può la famiglia di una donna di 37 anni intromettersi a forza tra lei e sua figlia se nemmeno gli assistenti sociali se ne sono fatti carico?
Alla gentile dottoressa che ha dichiarato di essere una disabile fisica, il sostegno viene assegnato con estrema difficoltà e il rifiuto di sua madre ha precluso la possibilità che la persona a lei assegnata potesse essere di aiuto su tutta la classe. Anche queso può essere definito egoismo.
Gli assistenti sociali non se ne sono fatti carico perché neanche sapevano della sua esistenza! Se fosse stata segnalata la situazione sicuramente Diana sarebbe ancora viva.
cmq l'avvocata non è molto in gamba.. a cominciare dal puntare il dito sulla famiglia e non sui pubblici ufficiali che non hanno fatto il proprio lavoro, ma pure nel momento in cui la fa parlare nella speranza di dimostrare che fosse una mentecatta incapace e quindi non pienamente responsabile, puntanto sul reato di abbandono di minore che è ridicolo.. se una madre lascia andare il bambino di 10 anni da solo a scuola, quello è reato di abbandono di minore.. in appello ormai le servirebbero gli avvocati oj simpson per avere speranze.. e certamente dovrebbero cambiare strategia facendola tacere e puntando il dito sui primi (in senso temporale) responsabili.. appunto le strutture mediche che non hanno fatto il proprio mestiere
Puntare sul reato di abbandono di minore non è esattamente ridicolo visto e considerato il combinato disposto dell' art. 591 c.p. che le riporto di seguito:
"(Abbandono di persone minori o incapaci) Chiunque abbandona una persona minore degli anni quattordici, ovvero una persona incapace, per malattia di mente o di corpo, per vecchiaia, o per altra causa, di provvedere a se' stessa, e della quale abbia la custodia o debba avere cura, e' punito con la reclusione da sei mesi a cinque anni. Alla stessa pena soggiace chi abbandona all'estero un cittadino italiano minore degli anni diciotto, a lui affidato nel territorio dello Stato per ragioni di lavoro. La pena e' della reclusione da uno a sei anni se dal fatto deriva una lesione personale, ed e' da tre a otto anni se ne deriva la morte. Le pene sono aumentate se il fatto e' commesso dal genitore, dal figlio, dal tutore o dal coniuge, ovvero dall'adottante o dall'adottato".
Nel caso di specie, volendo, potremmo avventurarci a prendere in considerazione la differenza tra omicidio volontario e l'abbandono di minore, quindi il diverso elemento psicologico che caratterizza le due tipologie di reato...
@@paolamarras2432 si ok, lo sai che è consuetudine far andare i bambini a scuola anche se minori di anni 14 e quindi penalmente rei del medesimo reato?
non puoi comminare il solo reato di abbandono di minore ad un caso come quello, sul quale è consuetudine chiudere un occhio e sostanzialmente renderlo impunito.. significherebbe equiparare un'eventuale pena comminata alla matta del caso in esame a quella della signora che fa andare il figlio a scuola senza fisicamente accompagnarlo.. trovalo il giudice che si avventura in un percorso del genere
@@lukehack5129 Il reato non è fare andare il bambino a scuola da solo, il problema si pone se hai o meno la consapevolezza che mandando il bambino da solo a scuola, gli possa accadere qualcosa di cui sei responsabile in virtù dell' obbligo di custodia che è in capo a te come genitore, per esempio, puoi ipoteticamente prevedere che il bambino possa essere investito da un'auto, ma se inciampa sul marciapiede, cade, batte la testa e muore non sei responsabile della morte per averlo mandato a scuola da solo, lo stesso evento si sarebbe potuto verificare anche in tua presenza... parimenti, il reato di abbandono di minore si configura anche se il genitore è fisicamente presente ma materialmente non si occupa delle esigenze del minore venendo meno ai suoi obblighi di custodia e accudimento. Detto questo e tornando a bomba, tenendo conto di quanto detto sopra sull'abbandono di minore, la Pifferi potrebbe aver commesso il reato di abbandono di minore essendo venuta meno all' obbligo di custodia e accudimento in capo a lei (visto e considerato che a diversi livelli le hanno "lasciato" la responsabilità genitoriale)?
@@paolamarras2432 quindi il giudice dovrebbe incriminare la Pifferi per lo stesso reato commesso dalla signora di cui hai fatto l'esempio corretto poc'anzi.. ti rendi conto che è impossibile
@@lukehack5129 No, non è impossibile, il punto è se il genitore non si occupa delle esigenze del minore e questo gli cagiona un danno incorre nel reato di abbandono di minore, la differenza la fa la consapevolezza da parte del genitore del danno anche solo potenziale che il minore potrebbe subire se lo stesso genitore viene meno all' obbligo di custodia e cura ...
Ragazzi, fate attenzione ai messaggi che date sul web!!!!!! Se volete parlare di questo caso, fatelo tra le vostre 4 mura!!!!! Avete cambiato idea in continuazione. Questa donna ha avuto l'ergastolo perché il reato che ha commesso è tremendo, la famiglia non c'entra nulla.......e BASTA! C'È UN GIUDICE E SOLO LUI PUÒ GIUDICARE IL CASO E IO SPERO CHE ANCHE IN SECONDO GRADO LA SENTENZA RIMANGA TALE! E QUESTO ANCHE PER IL BENE DELL' IMPUTATA. SIETE TROPPO GIOVANI PER PARLARE E GIUDICARE, SOPRATTUTTO SUI SOCIAL, PER ME È PERICOLOSO.
Ma quando mai abbiamo cambiato idea? Siamo sempre rimasti ognuno dei 3 delle proprie idee ma hai ascoltato bene?
Le sentenze sono contestabili, non siamo in dittatura.
@@crimedoors non volevo offendere nessuno ho solo scritto quello che questo video mi ha trasmesso.
@@monicaonano7804no ma nessuna offesa, il punto è che siamo sempre stati della stessa opinione e non abbiamo contestato la sentenza
@@crimedoors allora ho capito male io, buona serata e grazie.
Questa avrebbe offerto la figlia agli uomini ,mela marcia
Pontenani e un bravissimo avvocato l unica che ha avuto giudizio in questo caso
Il comportamento della madre della Pifferi è inqualificabile.
E la sorella no!! Alessia sarà pure un assassina ma la sorella è una cattiva nell anima!!
Prima di giudicare bisognerebbe conoscere le dinamiche familiari .Mia opinione.
@@patriziacalamante4949 giusto! Ma tutti pronti a scagliarsi contro la famiglia. Peraltro sono persone semplici, la sorella lavorava tutto il giorno. La signora Pifferi ha fatto morire la figlia ma qui senza colpo ferire la cattiva e’ la sorella !
@@letyscordato3259 quando non avete elementi su cui dire certe cose.. Perché non evitare di scrivere certi commenti?..
Scusate ma questa "alessitimia" non è ciò che in passato semplicemente si chiamava "egoismo, cattiveria, superficialità, menefreghismo, assenza di senso morale" ecc. ecc??!
No.
@@OcchioniApotropaici Apprezzabile, Dott./Dott.ssa il suo dono della sintesi, sarebbe però opportuno che lei spiegasse...
@@antonellad9484Sarebbe come a dire che un depresso è solo triste.
@@Nena-nj4po Per la verità la domanda non era rivolta a lei ma ad @occhioniapotropaici, comunque non colgo il senso della sua risposta.
@@antonellad9484 Sarebbe banalizzare e semplificare un vero e proprio disturbo
Sto guardando ora Quarto Grado. Ma Abbate è indecente! Vuole fare il magnifico, critico e dissonante! Ma a che titolo e con quali competenze apre la bocca? Isterico e assurdo!
Lo recupero!
@@crimedoors Se credi ne valga la pena😅 Apprezzo invece molto la franchezza diretta della Collovati e la chiarezza della dott.ssa Pugliese. Anche la Longo ora grida all'ingiustizia🙄
Davvero! Io non capisco che ruolo occupa! Tra l altro: la dott.ssa Pugliese ha incalzato la Pontenani sull'atteggiamento falsato tenuto dalla sua assistita durante il processo! Pontenani non ha risposto! Infine, dato che si sostiene che Pifferi sia "malata", è stato suggerito al difensore di inserirla in una struttura carceraria psichiatrica! Pontenani ha tergiversato, sostenendo che non è il posto adatto! Allora???? Ci vogliono fare credere che non sta bene ma non è curabile? Ma la finissero una volta per tutte. Io non gioisco, ma la pena se la merita, non riesco a dimenticare lo strazio che avrà vissuto quella bambina!
Certo per l'assistita della Pontenani ci vuole probabilmente una clinica extra-lusso con magari vista sul lago! Non sopporto il suo fare pietistico ed accondiscendente nei confronti di quell'essere che fa l'idiota per non andare in guerra! Ho apprezzato moltissimo anche l'intervento della Collovati che ha detto chiaramente all'avvocata: "ma gli unici due elementi della sua strategia difensiva sono infangare la famiglia e screditare il dottor Pirfo (tra l-altro figura super partes e di indiscussa competenza)? ". La Pontenani ha reagito con una delle sue smorfie stizzite, strabuzzando gli occhi e non ha risposto. Io non sono competente in materia, ma ritengo che l'attività diffamatoria dovrebbe essere querelata..