Chiedo gentilmente di non copiare e riproporre questo materiale così come è nel rispetto del lavoro svolto ma anche dell’esclusività stessa. Si può condividere con il link. Grazie...EJR
Del Monaco e Corelli sono loro cima assoluta. Io amo entrambi alla follia e pendo un po' di più per Mario. Ma sono le due cime del 900 dal '50 in poi... dopodiché...il vuoto ...
Artista indiscutibile. Quanto a umiltà proprio no: istrionico e con un ego sconfinato (basta sentire le varie interviste qui su UA-cam). Ma a un mostro così si perdona tutto
@brunobalzano7566 Mi perdoni ma invece è tutto il contrario. Del Monaco ha fatto come Alberto Sordi che si faceva dare del tirchio e altro e poi nel privato ha aiutato silenziosamente tantissima gente ed era sempre disponibile verso tutti. Tanto alla fine quello che dicono di te non sara’ mai la verità perché c’è sempre la zizzania pronta ad intervenire. Del Monaco aveva una grande timidezza e insicurezza e a chiunque gli chiedesse una mano, gliene dava due se non tre, disinteressatamente e senza mai volere nulla in cambio. Troppe fregature ha ricevuto da chi con una mano lo salutava e con l’altra lo pugnalava alle spalle. Prima di entrare in scena si chiudeva 5 minuti da solo nel camerino a pregare in silenzio con la medaglia della madonna di Pompei a cui era devoto. La paura di sbagliare e fallire verso il pubblico e di non dare o esprimere tutto ciò che voleva. Tutta quella immagine di ego che vedete, non è altro che il costume indossato da lui per mascherare tutta la sua timidezza e insicurezza. Attenzione però, era un uomo molto consapevole di se stesso ed è dalla sua insicurezza e timidezza che traeva l’esperienza per essere sicuro di se davanti al pubblico. Era un uomo che si metteva in discussione e da lì si migliorava per dare il meglio. Era una persona molto umile. Umile che non lo dava né a vedere e ne a dichiarare. Con tutti i suoi difetti naturalmente. Ne decantavano la sua umiltà e sincerita’ (nel vero senso della parola), i suoi illustri colleghi e giovani artisti a cui ha dato tutto l’aiuto possibile. Per il resto sapeva di essere un orchestra di tenori come lui stesso si definiva e su questo ha giocato e creato anche il personaggio spavaldo etcc. E ripeto: con tutti i difetti o errori nella sua vita personale (che facciamo anche tutti noi), Mario però aveva un gran cuore autentico e un animo generosissimo. Credetemi sulla parola. Saluti
Corrado in una domenica in disse che di queste voci ne nascono una ogni cinquant'anni.....personalmente mi permetto di correggere che questa voce è nata il 27 luglio 1915 ed è morta il 16 ottobre 1982 ....ci sono state mille domande ma nessuno ha mai dato risposte sufficienti su Mario del Monaco, un artista un talento naturale una forza della natura....Einar con questi documenti continua a farci sognare grazie di cuore
Il Tenore Un incontro, in chiave contestataria, di Ugo Gregoretti con Mario Del Monaco. Tra gli ospiti del programma, di cui è regista Lino Procacci, il critico Giovanni Carli Ballola, lo scenografo Piero Zuffi, il direttore d'orchestra - Pierluigi Urbini. Regia di Lino Procacci Rai Tv 1969
@@XPRT10R Perché il programma fu ideato cercando di creare una specie di battibecco sulla carriera degli artisti tra l’artista in questione e un giovane pubblico di artisti emergenti. Un po’ come Claudio Villa in Speciale per voi del 1970. Sicuramente ci saranno stati anche Corelli e altri artisti in altre puntate di questo programma.
Самый интересный для меня эпизод в видео с 11.50.С каким профессиональным вниманием и интересом Марио слушает и комментирует интерпретации арий на дисках! Интересно, а кто поёт "E lucevan le stelle"? Жаль, что нет субтитров. Grazie per il video!
Tanti anni fa, a casa del Grande Giangiacomo Guelfi, mi raccontò un aneddoto riguardante l'aria da Tosca "E lucevan le stelle" che ascoltiamo in questo video dove Del Monaco parla genericamente di "un tenore del passato..". Quel "tenore del passato" lo ascoltai appunto assieme a Guelfi a casa sua, e dicendomi che lo ascoltò un giorno assieme a Gianni Poggi ( altro celebre tenore ) e a del Monaco - in due differenti occasioni - e tutti e due inorridirono rivolgendo al malcapitato interprete epiteti irripetibili. Alla fine dell'aria, Guelfi mi guardò e disse: "Lo sai chi è questo - insulto - che canta?" io risposi "No Maestro, chi è?" E lui "Hipolito Lazaro, uno che viene considerato uno dei più grandi tenori di sempre. Ma non si può cantare così.. grande voce, ma è davvero un - insulto - incredibile.". In effetti, se lo si ascolta bene, le parole dell'aria per chi non la conosce, non sono facilmente riconoscibili, e specialmente l'ultima frase la pronuncia sulla vocale "e" ( "E nen he emetoooo mai tanto la vita" ) evidentemente per portare il suono in avanti. Al netto di tutte le considerazioni poi, una trasmissione tipo questa oggi sarebbe impossibile da riproporre nei medesimi termini, in quanto molto di ciò che dice sia il critico Ballola, sia il foniatra che il regista - per non parlare del mitico Ballista - non può essere preso in seria considerazione dal momento che ciò che canta del Monaco è evidentemente in playback, quindi non è percepibile lo sforzo fisico, quello vero intendo, che viene posto in essere nel momento in cui un cantante, specialmente uno come il mitico Mario, prende fiato apre la bocca ed emette quella valanga di suono che, in Teatro - specialmente ai suoi tempi - non veniva aiutato da nessuna amplificazione. Sforzo e fatica che coi microfoni e i tecnici del suono si può mitigare. Quanto poi alle "gigionate" che Mario dice che ai suoi tempi il pubblico non avrebbe mai accettato, inviterei l'uditore ad ascoltare il finale di Pagliacci e di Carmen ( in Italiano ) eseguito il primo assieme a Gabriella Tucci e il secondo assieme a Giulietta Simionato, entrambi registrati in Giappone, dove il nostro adorato tenore non dico che si avvicina a Làzaro, ma insomma, ci mette qualcosa che forse, in Italia o in Europa, non avrebbe mai messo. Tutto dipendeva, come ebbe a dirmi un altro grande cantante che ho conosciuto, Bepi Giacomini, dove uno si esibiva: in America vogliono un tipo di recitazione, in Europa un altro, meno enfatico e più incentrato sul canto e spartito, o in Giappone appunto, dove ama(va)no molto il canto italiano e pure gli atletismi vocali e gli effetti plateali. Chiedo scusa per la prolissità del mio scritto, auguro a tutti un Felice Natale, e grazie per aver messo questo interessantissimo video, che avevo visto solo parzialmente ( lo spezzone con Gigi Ballista ).
Del monaco a risposto alle domande che gli venivano fatte credo che il critico sia prevenuto nei suoi confronti infatti è infastidito da l'atteggiamento quasi amichevole nei suoi confronti anche se avessero parlato con la lingua tra i denti il suo parere sarebbe stato negativo.Uno snob.Con il suo atteggiamento avrebbe voluto sovrastare il grande Del monaco un flop
Chiedo gentilmente di non copiare e riproporre questo materiale così come è nel rispetto del lavoro svolto ma anche dell’esclusività stessa. Si può condividere con il link. Grazie...EJR
Subtitulado al español e dificil?
Ciao einarrrrr come stai buon anno
Se ne è andato troppo troppo troppo presto ❤
Bellissimo documento grazie di cuore!
Muchas gracias EJR. Grandisimo Mario. Saludos desde Buenos Aires
Brillante.Grazie mille.
Grazie tanto ❤
Mario un p⁰zz0 di sapere e di uns simpatia unica 52:47 ❤❤❤
Bravissimo Einar! La cultura del canto è questa.
Maaaaariooooooo.....Maaaaaarioooooo......Maaaaaarioooooo❤❤❤❤❤❤❤❤❤❤❤❤❤il mio primo tenore 50 anni fa
Maravilloso , saludos desde Lima Perú
Molto bello!
Bellissimo ritratto di Mario del Monaco
Mario con te tu tta la vita 😂❤❤❤
Merveilleux et inégalable Mario del Monaco, le plus grand ténor du monde.
Bellissimo!! Chissa che carriera avranno mai fatto i quattro cosidetti "contestatori...
Si riascolta all'infinito
Mario unico❤❤❤ forever tvtb
Un altro come lui non è nato ancora 😢
Del Monaco e Corelli sono loro cima assoluta. Io amo entrambi alla follia e pendo un po' di più per Mario. Ma sono le due cime del 900 dal '50 in poi... dopodiché...il vuoto ...
Un artista enorme di un’umiltà eccezionale.
Artista indiscutibile. Quanto a umiltà proprio no: istrionico e con un ego sconfinato (basta sentire le varie interviste qui su UA-cam). Ma a un mostro così si perdona tutto
@brunobalzano7566 Mi perdoni ma invece è tutto il contrario. Del Monaco ha fatto come Alberto Sordi che si faceva dare del tirchio e altro e poi nel privato ha aiutato silenziosamente tantissima gente ed era sempre disponibile verso tutti. Tanto alla fine quello che dicono di te non sara’ mai la verità perché c’è sempre la zizzania pronta ad intervenire. Del Monaco aveva una grande timidezza e insicurezza e a chiunque gli chiedesse una mano, gliene dava due se non tre, disinteressatamente e senza mai volere nulla in cambio. Troppe fregature ha ricevuto da chi con una mano lo salutava e con l’altra lo pugnalava alle spalle. Prima di entrare in scena si chiudeva 5 minuti da solo nel camerino a pregare in silenzio con la medaglia della madonna di Pompei a cui era devoto. La paura di sbagliare e fallire verso il pubblico e di non dare o esprimere tutto ciò che voleva. Tutta quella immagine di ego che vedete, non è altro che il costume indossato da lui per mascherare tutta la sua timidezza e insicurezza. Attenzione però, era un uomo molto consapevole di se stesso ed è dalla sua insicurezza e timidezza che traeva l’esperienza per essere sicuro di se davanti al pubblico. Era un uomo che si metteva in discussione e da lì si migliorava per dare il meglio. Era una persona molto umile. Umile che non lo dava né a vedere e ne a dichiarare. Con tutti i suoi difetti naturalmente. Ne decantavano la sua umiltà e sincerita’ (nel vero senso della parola), i suoi illustri colleghi e giovani artisti a cui ha dato tutto l’aiuto possibile. Per il resto sapeva di essere un orchestra di tenori come lui stesso si definiva e su questo ha giocato e creato anche il personaggio spavaldo etcc. E ripeto: con tutti i difetti o errori nella sua vita personale (che facciamo anche tutti noi), Mario però aveva un gran cuore autentico e un animo generosissimo.
Credetemi sulla parola.
Saluti
@@EJR3MDMThat was a wonderful and intriguing response, as well as very enlightening for those of us who have no idea of his private story.
Non condivido la sua opinione pur non avendolo conosciuto penso avesse consapevolezza delle sue qualità e le portasse avanti con orgoglio
Top
come Lui...... nessuno !!!!
Corrado in una domenica in disse che di queste voci ne nascono una ogni cinquant'anni.....personalmente mi permetto di correggere che questa voce è nata il 27 luglio 1915 ed è morta il 16 ottobre 1982 ....ci sono state mille domande ma nessuno ha mai dato risposte sufficienti su Mario del Monaco, un artista un talento naturale una forza della natura....Einar con questi documenti continua a farci sognare grazie di cuore
Mi ha incantato e mi incanta ancora!!!!!!!❤
È molto amabile❤
Imbattibile anche con i registi dei quali un tempi se ne faceva a meno!
Mario sempre super ❤❤❤❤❤
Sono passati 42 anni dalla sua morte e ci sono solo tenorini
Спасибо...
Amazing that he criticises the tenor in the recording of "E lucevan le stelle" for an affect he copies exactly in his recording of "Vesti la Giubba".
Il Tenore
Un incontro, in chiave contestataria, di Ugo Gregoretti con Mario Del Monaco. Tra gli ospiti del programma, di cui è regista Lino Procacci, il critico Giovanni Carli Ballola, lo scenografo Piero Zuffi, il direttore d'orchestra - Pierluigi Urbini.
Regia di Lino Procacci
Rai Tv 1969
Perché "in chiave contestataria"?
@@XPRT10R Perché il programma fu ideato cercando di creare una specie di battibecco sulla carriera degli artisti tra l’artista in questione e un giovane pubblico di artisti emergenti. Un po’ come Claudio Villa in Speciale per voi del 1970. Sicuramente ci saranno stati anche Corelli e altri artisti in altre puntate di questo programma.
@@EJR3MDM inteso. Grazie
Самый интересный для меня эпизод в видео с 11.50.С каким профессиональным вниманием и интересом Марио слушает и комментирует интерпретации арий на дисках! Интересно, а кто поёт "E lucevan le stelle"? Жаль, что нет субтитров. Grazie per il video!
🙏👍💯💯
Tanti anni fa, a casa del Grande Giangiacomo Guelfi, mi raccontò un aneddoto riguardante l'aria da Tosca "E lucevan le stelle" che ascoltiamo in questo video dove Del Monaco parla genericamente di "un tenore del passato..".
Quel "tenore del passato" lo ascoltai appunto assieme a Guelfi a casa sua, e dicendomi che lo ascoltò un giorno assieme a Gianni Poggi ( altro celebre tenore ) e a del Monaco - in due differenti occasioni - e tutti e due inorridirono rivolgendo al malcapitato interprete epiteti irripetibili.
Alla fine dell'aria, Guelfi mi guardò e disse: "Lo sai chi è questo - insulto - che canta?" io risposi "No Maestro, chi è?"
E lui "Hipolito Lazaro, uno che viene considerato uno dei più grandi tenori di sempre. Ma non si può cantare così.. grande voce, ma è davvero un - insulto - incredibile.".
In effetti, se lo si ascolta bene, le parole dell'aria per chi non la conosce, non sono facilmente riconoscibili, e specialmente l'ultima frase la pronuncia sulla vocale "e" ( "E nen he emetoooo mai tanto la vita" ) evidentemente per portare il suono in avanti.
Al netto di tutte le considerazioni poi, una trasmissione tipo questa oggi sarebbe impossibile da riproporre nei medesimi termini, in quanto molto di ciò che dice sia il critico Ballola, sia il foniatra che il regista - per non parlare del mitico Ballista - non può essere preso in seria considerazione dal momento che ciò che canta del Monaco è evidentemente in playback, quindi non è percepibile lo sforzo fisico, quello vero intendo, che viene posto in essere nel momento in cui un cantante, specialmente uno come il mitico Mario, prende fiato apre la bocca ed emette quella valanga di suono che, in Teatro - specialmente ai suoi tempi - non veniva aiutato da nessuna amplificazione. Sforzo e fatica che coi microfoni e i tecnici del suono si può mitigare.
Quanto poi alle "gigionate" che Mario dice che ai suoi tempi il pubblico non avrebbe mai accettato, inviterei l'uditore ad ascoltare il finale di Pagliacci e di Carmen ( in Italiano ) eseguito il primo assieme a Gabriella Tucci e il secondo assieme a Giulietta Simionato, entrambi registrati in Giappone, dove il nostro adorato tenore non dico che si avvicina a Làzaro, ma insomma, ci mette qualcosa che forse, in Italia o in Europa, non avrebbe mai messo. Tutto dipendeva, come ebbe a dirmi un altro grande cantante che ho conosciuto, Bepi Giacomini, dove uno si esibiva: in America vogliono un tipo di recitazione, in Europa un altro, meno enfatico e più incentrato sul canto e spartito, o in Giappone appunto, dove ama(va)no molto il canto italiano e pure gli atletismi vocali e gli effetti plateali.
Chiedo scusa per la prolissità del mio scritto, auguro a tutti un Felice Natale, e grazie per aver messo questo interessantissimo video, che avevo visto solo parzialmente ( lo spezzone con Gigi Ballista ).
У-А-Е-И-О-У вариант выравнивания гласных.😀
Ugo Gregoretti anche lui un grande
Ma quanto era simpatico e umile. L'ho conosciuto
Beata lei che ha avuto questa soddisfazione non so cosa avrei pagato per conoscerlo personalmente per me il più grande
Il filmato E' stato colorato?
Subtitle please...
Il soprano che invece fa ascoltare mi pare Joan Sutherland
А-Э-Ы-О-У с куполом на низкой гортани с высоко поднятой грудью,макс.объем и резонанс..
Il conduttore assomiglia tanto ad Alessando Barbero
Il conduttore è Ugo Gregoretti, Regista, Scrittore e tanto ancora.
Il solito professor Giovanni Carli Ballola
2 ария Каварадосси в исполнении Джильи не впечатляет..
Ballola sei tu che annoi
Bisogna ammettere che, anche per l'epoca, esprimono opinioni sorprendentemente ignoranti
Del monaco a risposto alle domande che gli venivano fatte credo che il critico
sia prevenuto nei suoi confronti infatti
è infastidito da l'atteggiamento quasi amichevole nei suoi confronti anche se avessero parlato con la lingua tra i denti
il suo parere sarebbe stato negativo.Uno
snob.Con il suo atteggiamento avrebbe voluto sovrastare il grande Del monaco un flop
Verissimo concordo molto antipatico