Sarà perché anche io ho guardato avatar da piccolo (tanto piccolo) che l'ho assolutamente amato. Mi ha influenzato molto, mi ha trasmesso l'amore e soprattutto il rispetto la natura e per la vita, a prescindere da chiunque essa appartenga. Mi fa sempre piacere guardare i tuoi video, da appassionato di lingue e culture, ti mando un grande abbraccio, continua così!
È sempre piacevole ascoltarti... È sempre un arricchimento... Non solo per i tuoi contenuti, sempre interessanti e mai banali o superficiali, ma anche per come li esponi, con la tua voce gradevole e in modo pacato, ma sempre ricco di entusiasmo e vero autentico amore per i temi che tratti. Avatar è un film bellissimo, ricco di analogie e di significati molto profondi che ci fanno riflettere sul nostro comportamento folle verso la natura e il nostro mondo... e non solo... anche analogie sulle tragedie e i genocidi che i "conquistadores" e non solo nei secoli passati hanno portato ai popoli invasi...
Concordo appieno, con entrambi! Il suo entusiasmo è contagioso e ammirevole. Il desiderio di inventare una lingua lo comprendo benissimo e ne so qualcosa. Ho amato tantissimo "Avatar", specialmente quando parlavano in Na'vi. ☺
Che sorpresa!! Vedendo il video ho ripercorso con grandissimo piacere ciò che è stato (ed è tutt'ora come testimoniano le mie folli imprese sulla piattaforma ahaha) il mio rapporto con questo film. Dalla sua uscita fino alla sua ricomparsa..e non vedo l'ora di andare oltre a Dicembre! Dunque grazie per avermi dato, con questa tua riflessione, occasione di perdermi un po' tra i ricordi e le sensazioni. Appena hai nominato il libro, ovvero la sorta di manuale di sopravvivenza nel caso volessi farti un viaggetto su Pandora ahah, mi sono gasato come un bimbo e questo perché io ho scoperto quel libro quasi a caso (benedetto quel caso quel giorno in quella lontana estate 2010). Ricordo che, pur non essendo la mia principale ossessione (in senso positivo si intende, nonostante l'accezione negativa del termine), mi persi per molto tempo tra le pagine del dizionario alla fine, in quanto leggendo i vari vocaboli ne ritrovavo man mano degli elementi comuni (radici di verbi, schemi ripetuti). Condivido e apprezzo molto ciò che hai detto sul legame lingua-società, sposo molto l'idea che alcuni modi di pensare e significare la realtà siano influenzati (se non resi proprio possibili o meno) dal linguaggio presente in una certa cultura (o è la cultura figlia di quel linguaggio?) Volevo condividere inoltre una riflessione a proposito di Eywa. Ho recentemente caricato un video a riguardo (uno dei due video dedicati alla riedizione di avatar), tuttavia non voglio rendere questo passaggio del commento una marchetta e quindi riassumo in breve il cuore del pensiero in questione: Riflettevo, e lo facevo in preda alle pure congetture non supportate a pieno dalla conoscenza di eventuali teoria in merito, sul fatto che Eywa sia una divinità "orpello". Essa infatti non deve necessariamente esistere per garantire l'esistenza del culto legata a lei. (e ora aggiungo: è in ultima analisi così per tutte le religioni o no?) Questo perché di fatto Eywa è un po' la spiegazione dei Na'Vi ai complessi fenomeni biochimici che avvengono sul pianeta e che portano a quel complesso sistema di relazioni che è di fatto un "sistema complesso" nel senso più scientifico del termine (in breve un sistema che in totale produce un qualcosa che è di più che la somma delle singole parti, un sistema adattivo agli stimoli esterni e capace di far emergere comportamenti non propriamente prevedibili). Concludo dicendo che sì, indubbiamente col tuo pensiero di oggi hai arricchito almeno, ma sicuramente non solo, il sottoscritto. Ci sarebbe sicuramente tanto altro di cui parlare e chissà che con l'uscita del secondo film non ci sia occasione per farlo! Un caro saluto Davide
Avatar lo trovo un film meraviglioso, purtroppo nel 2009 io 10 anni li avevo compiuti 35 anni prima. Credo che la stessa cosa accadde a me quando a 4 anni conobbi mia zia Amelia quando venne a trovarci col marito e il figlio. Dagli occhi del bambino curioso, rimasi basito perché lei era la chiave per interagire tra noi italiani, lo zio Roger e mio cugino René che parlavano in modo incomprensibile, ma la zia li capiva e traduceva per tutti quella lingua bellissima che amai istantaneamente, il francese. Poi io ero un po' svogliato e studiarla non ci riflettei piu di un minuto, "no Fosco, è fatica" mi dissi. Quello che vorrei dirti è che è sempre bello ascoltarti, quasi a prescindere dagli argomenti, sai, vedere uno che parla di un argomento con tale passione mi è impossibile non essere attratto anche forse solo empaticamente. Ma anche in questo caso sono stati 20 minuti interessanti, passati piacevolmente nel traffico di Firenze. Un abbraccio e grazie. Scrivere ad uno studioso delle lingue con un italiano claudicante come il mio, il faut du courage. Sii clemente.😉
Ma come si fa a non apprezzare Avatar ragazzi, tralasciando che l’originalità della trama per quanto possa essere importante non è certo l’unico aspetto da considerare in nella valutazione seria di una pellicola. Io l’ho trovato fantastico, non sono un grande esperto di cinema ma nutro una certa passione per quest’arte ed ho visto un buon numero di film. Devo dire che non mi sorprende affatto che abbia avuto questo effetto su Davide. Non vedo l’ora di vedere i sequel
Io ho visto Avatar già da grande e forse è per questo che l'ho trovato banale. Essendo ateo non credo a superstizioni come l'equilibrio del mondo, la reificazione della natura e roba spirituale in genere. Gli esseri umani hanno sempre modificato il mondo a proprio vantaggio e questo ci ha portati al benessere attuale. Anche i cosiddetti problemi ambientali a cui accenni vanno guardati con razionalità. Esistono vari modelli e per qualche motivo si tende a considerare solo il più catastrofico, che non è affatto ovvio sia più probabile degli altri. Il mio approccio al mondo è squisitamente scientifico, guardo i dati. Il tuo percorso è davvero bello e sono contento nel vederti entusiasta, ma tieni presente che quello che ci hai raccontato è una giustificazione a posteriori. Lo facciamo tutti, non so perchè. Spero tu non perda mai l'entusiamo che ci mostri, su tutto il resto ne possiamo parlare.
Pochi anni fa, in visita in una delle bellissime grotte che caratterizzano il Friuli, ricordo vividamente il momento in cui la guida, indicando in un piccolo anfratto nella parete a spiovente, sopra al naturale condotto che stavamo seguendo, ci disse: " ecco vedete li sopra? quella è una naturale rientranza che nel corso dei secoli ha accolto, goccia a goccia, quella particolare concrezione stalagmitica bianca, molto particolare perché a colpo d'occhio sembrerebbe proprio..." "una madonna" pensarono *tutti.* una madonna è la cosa più logica, naturale, armonica, fisiologica da vedere se sei italiano e hai vissuto in Italia, hai davanti una piccola edicola votiva naturale con una figura bianca conica increspata dentro e vuoi indicarla, da guida italiana ad altri italiani, se vuoi stabilire un legame con loro che si basi sul vissuto e cultura comune. L'hai già vista mille volte in giro per strada. "...un piccolo budda" concluse la guida. No. Non sembrava un piccolo budda. Non sarebbe sembrato un piccolo budda nemmeno al più devoto buddhista theravada thailandese. Quella figura, in italia, tra italiani, era chiaramente, evidentemente, palesemente una madonna. Ma probabilmente la necessità della guida di sentirsi diverso, speciale, "esotico", non banale, lo portò a quella descrizione, stridente come le unghie sulla lavagna. Quell'episodio mi ritorna in mente ogni volta che una persona rigetta a tal punto il retroterra culturale che gli è inevitabilmente proprio se ha vissuto in Italia, descrivendo eventi, fenomeni, concetti, con delle categorie completamente aliene al normale (da un punto di vista statistico) interlocutore. non che peraltro manchi il collegamento *anche* con la *nostra* cultura. Cita, con un esempio completamente a caso, 1Cor 15,28 "E quando tutto gli sarà stato sottomesso, anche lui, il Figlio, sarà sottomesso a Colui che gli ha sottomesso ogni cosa, *perché Dio sia tutto in tutti."* Ancora meno comprensibile questo, da parte di una persona che considera maestro proprio Thich Nhat Hanh, che aveva estrema considerazione proprio della cultura e religione cristiana
Che pensi di Avatar 2, che ho visto pochi giorni fa? Non ti dico il mio parere, la mia "recensione" personale per non influenzarti neanche inconsciamente
Avatar è il film piu brutto e banale della storia del cinema a meno che non lo si classifichi come film per bambini, ma anche in questo caso non arriva al livello alle produzioni pixar/Disney. Che poi questo ti abbia scatenato una passione culturale che tuttora ti abita e di cui noi godiamo ri riflesso qui i suoi frutti è, credo, l'unica cosa buona di questo film. Se poi arrivi in questo percorso anche ai Veda, al Tao, a thich nhat hanh non mi resta che ringraziare Cameron per questo, ma solo per questo!
Sarà perché anche io ho guardato avatar da piccolo (tanto piccolo) che l'ho assolutamente amato. Mi ha influenzato molto, mi ha trasmesso l'amore e soprattutto il rispetto la natura e per la vita, a prescindere da chiunque essa appartenga. Mi fa sempre piacere guardare i tuoi video, da appassionato di lingue e culture, ti mando un grande abbraccio, continua così!
È sempre piacevole ascoltarti... È sempre un arricchimento... Non solo per i tuoi contenuti, sempre interessanti e mai banali o superficiali, ma anche per come li esponi, con la tua voce gradevole e in modo pacato, ma sempre ricco di entusiasmo e vero autentico amore per i temi che tratti.
Avatar è un film bellissimo, ricco di analogie e di significati molto profondi che ci fanno riflettere sul nostro comportamento folle verso la natura e il nostro mondo... e non solo... anche analogie sulle tragedie e i genocidi che i "conquistadores" e non solo nei secoli passati hanno portato ai popoli invasi...
Concordo appieno, con entrambi! Il suo entusiasmo è contagioso e ammirevole. Il desiderio di inventare una lingua lo comprendo benissimo e ne so qualcosa. Ho amato tantissimo "Avatar", specialmente quando parlavano in Na'vi. ☺
Che sorpresa!! Vedendo il video ho ripercorso con grandissimo piacere ciò che è stato (ed è tutt'ora come testimoniano le mie folli imprese sulla piattaforma ahaha) il mio rapporto con questo film. Dalla sua uscita fino alla sua ricomparsa..e non vedo l'ora di andare oltre a Dicembre!
Dunque grazie per avermi dato, con questa tua riflessione, occasione di perdermi un po' tra i ricordi e le sensazioni.
Appena hai nominato il libro, ovvero la sorta di manuale di sopravvivenza nel caso volessi farti un viaggetto su Pandora ahah, mi sono gasato come un bimbo e questo perché io ho scoperto quel libro quasi a caso (benedetto quel caso quel giorno in quella lontana estate 2010). Ricordo che, pur non essendo la mia principale ossessione (in senso positivo si intende, nonostante l'accezione negativa del termine), mi persi per molto tempo tra le pagine del dizionario alla fine, in quanto leggendo i vari vocaboli ne ritrovavo man mano degli elementi comuni (radici di verbi, schemi ripetuti).
Condivido e apprezzo molto ciò che hai detto sul legame lingua-società, sposo molto l'idea che alcuni modi di pensare e significare la realtà siano influenzati (se non resi proprio possibili o meno) dal linguaggio presente in una certa cultura (o è la cultura figlia di quel linguaggio?)
Volevo condividere inoltre una riflessione a proposito di Eywa. Ho recentemente caricato un video a riguardo (uno dei due video dedicati alla riedizione di avatar), tuttavia non voglio rendere questo passaggio del commento una marchetta e quindi riassumo in breve il cuore del pensiero in questione:
Riflettevo, e lo facevo in preda alle pure congetture non supportate a pieno dalla conoscenza di eventuali teoria in merito, sul fatto che Eywa sia una divinità "orpello". Essa infatti non deve necessariamente esistere per garantire l'esistenza del culto legata a lei. (e ora aggiungo: è in ultima analisi così per tutte le religioni o no?) Questo perché di fatto Eywa è un po' la spiegazione dei Na'Vi ai complessi fenomeni biochimici che avvengono sul pianeta e che portano a quel complesso sistema di relazioni che è di fatto un "sistema complesso" nel senso più scientifico del termine (in breve un sistema che in totale produce un qualcosa che è di più che la somma delle singole parti, un sistema adattivo agli stimoli esterni e capace di far emergere comportamenti non propriamente prevedibili).
Concludo dicendo che sì, indubbiamente col tuo pensiero di oggi hai arricchito almeno, ma sicuramente non solo, il sottoscritto.
Ci sarebbe sicuramente tanto altro di cui parlare e chissà che con l'uscita del secondo film non ci sia occasione per farlo!
Un caro saluto Davide
È un piacere vedere tanto entusiasmo!...per cose sane
Complimenti
Avatar lo trovo un film meraviglioso, purtroppo nel 2009 io 10 anni li avevo compiuti 35 anni prima.
Credo che la stessa cosa accadde a me quando a 4 anni conobbi mia zia Amelia quando venne a trovarci col marito e il figlio. Dagli occhi del bambino curioso, rimasi basito perché lei era la chiave per interagire tra noi italiani, lo zio Roger e mio cugino René che parlavano in modo incomprensibile, ma la zia li capiva e traduceva per tutti quella lingua bellissima che amai istantaneamente, il francese.
Poi io ero un po' svogliato e studiarla non ci riflettei piu di un minuto, "no Fosco, è fatica" mi dissi.
Quello che vorrei dirti è che è sempre bello ascoltarti, quasi a prescindere dagli argomenti, sai, vedere uno che parla di un argomento con tale passione mi è impossibile non essere attratto anche forse solo empaticamente.
Ma anche in questo caso sono stati 20 minuti interessanti, passati piacevolmente nel traffico di Firenze.
Un abbraccio e grazie.
Scrivere ad uno studioso delle lingue con un italiano claudicante come il mio, il faut du courage. Sii clemente.😉
Devi essere una persona simpatica, Fosco!
grande..sei un grande.
Ma come si fa a non apprezzare Avatar ragazzi, tralasciando che l’originalità della trama per quanto possa essere importante non è certo l’unico aspetto da considerare in nella valutazione seria di una pellicola. Io l’ho trovato fantastico, non sono un grande esperto di cinema ma nutro una certa passione per quest’arte ed ho visto un buon numero di film. Devo dire che non mi sorprende affatto che abbia avuto questo effetto su Davide. Non vedo l’ora di vedere i sequel
Ma perché non pubblichi più video.
Ciao ma una domamda quante lingue sai parlare???
Io ho visto Avatar già da grande e forse è per questo che l'ho trovato banale. Essendo ateo non credo a superstizioni come l'equilibrio del mondo, la reificazione della natura e roba spirituale in genere. Gli esseri umani hanno sempre modificato il mondo a proprio vantaggio e questo ci ha portati al benessere attuale. Anche i cosiddetti problemi ambientali a cui accenni vanno guardati con razionalità. Esistono vari modelli e per qualche motivo si tende a considerare solo il più catastrofico, che non è affatto ovvio sia più probabile degli altri. Il mio approccio al mondo è squisitamente scientifico, guardo i dati.
Il tuo percorso è davvero bello e sono contento nel vederti entusiasta, ma tieni presente che quello che ci hai raccontato è una giustificazione a posteriori. Lo facciamo tutti, non so perchè. Spero tu non perda mai l'entusiamo che ci mostri, su tutto il resto ne possiamo parlare.
Pochi anni fa, in visita in una delle bellissime grotte che caratterizzano il Friuli, ricordo vividamente il momento in cui la guida, indicando in un piccolo anfratto nella parete a spiovente, sopra al naturale condotto che stavamo seguendo, ci disse:
" ecco vedete li sopra? quella è una naturale rientranza che nel corso dei secoli ha accolto, goccia a goccia, quella particolare concrezione stalagmitica bianca, molto particolare perché a colpo d'occhio sembrerebbe proprio..."
"una madonna" pensarono *tutti.* una madonna è la cosa più logica, naturale, armonica, fisiologica da vedere se sei italiano e hai vissuto in Italia, hai davanti una piccola edicola votiva naturale con una figura bianca conica increspata dentro e vuoi indicarla, da guida italiana ad altri italiani, se vuoi stabilire un legame con loro che si basi sul vissuto e cultura comune. L'hai già vista mille volte in giro per strada.
"...un piccolo budda" concluse la guida.
No. Non sembrava un piccolo budda. Non sarebbe sembrato un piccolo budda nemmeno al più devoto buddhista theravada thailandese. Quella figura, in italia, tra italiani, era chiaramente, evidentemente, palesemente una madonna. Ma probabilmente la necessità della guida di sentirsi diverso, speciale, "esotico", non banale, lo portò a quella descrizione, stridente come le unghie sulla lavagna.
Quell'episodio mi ritorna in mente ogni volta che una persona rigetta a tal punto il retroterra culturale che gli è inevitabilmente proprio se ha vissuto in Italia, descrivendo eventi, fenomeni, concetti, con delle categorie completamente aliene al normale (da un punto di vista statistico) interlocutore.
non che peraltro manchi il collegamento *anche* con la *nostra* cultura. Cita, con un esempio completamente a caso, 1Cor 15,28
"E quando tutto gli sarà stato sottomesso, anche lui, il Figlio, sarà sottomesso a Colui che gli ha sottomesso ogni cosa, *perché Dio sia tutto in tutti."*
Ancora meno comprensibile questo, da parte di una persona che considera maestro proprio Thich Nhat Hanh, che aveva estrema considerazione proprio della cultura e religione cristiana
Che pensi di Avatar 2, che ho visto pochi giorni fa? Non ti dico il mio parere, la mia "recensione" personale per non influenzarti neanche inconsciamente
Avatar è il film piu brutto e banale della storia del cinema a meno che non lo si classifichi come film per bambini, ma anche in questo caso non arriva al livello alle produzioni pixar/Disney. Che poi questo ti abbia scatenato una passione culturale che tuttora ti abita e di cui noi godiamo ri riflesso qui i suoi frutti è, credo, l'unica cosa buona di questo film. Se poi arrivi in questo percorso anche ai Veda, al Tao, a thich nhat hanh non mi resta che ringraziare Cameron per questo, ma solo per questo!