È pazzesco come il timing del tuo video coincida con la fine di una storia di sei anni. Sono letteralmente in questo punto, dove mi aspetto ancora qualcosa da lei, un messaggio, una risposta, il fatto di non sapere perché sia crollato tutto in cosi poco tempo, il fatto che io sia distrutto mentre per lei tutto sembra già passato ed è pronta a vivere di nuovo. Pensavo di essere l'unico a essere quasi ossessionato dalla ricerca di questa "closure" e invece eccoti qui con il tuo video. Ci sto provando con tutte le mie forze, ho iniziato a scrivere giù i pensieri ogni giorno, mi cerco di dare forza e vado a fare una passeggiata o provo a fare sport, penso a quali hobby potrei iniziare a seguire, eppure il pensiero torna, e mi toglie la forza di fare le cose. So solo che la relazione era in qualche modo una relazione tossica, è un bene che sia finita, è solo che una parte di me si chiede cosa avrei potuto fare per non arrivare a questo punto, o cosa ho sbagliato. È un loop, è cosi difficile darsi la forza, rispettarsi abbastanza per non elemosinare attenzione da quella persona, spero di farcela. E spero che possa farcela anche tu.
La parola chiave è "tempo". Processare tutto questo richiederà analisi personale e confronto. Dovrai rivedere questo attuale "te stesso", con quello che sarai tra altre centinaia e centinaia di altre esperienze e stati precisi nel futuro. La vita è divenire, come la tua esistenza. Ricomincia a essere attivo nel processo, dimenticherai di subire passivamente il passato doloroso. Ho vissuto una relazione simile alla tua, ora rievoco quei ricordi, sbirciando tranquillamente e razionalizzando facilmente. Volendo riesco a selezionare le stesse sensazioni provate al tempo, la bellezza e la forza del sentimento, l'attimo. A volte è una coccola o un cioccolatino per la mia testa, a volte dolore. Un campionamento di me in quell'istante che ha provato tali sensazioni. Presto diventerà casa, un pezzo di te tra i milioni di cui sarai composto, e non per questo meno importante.
Il consiglio migliore che posso darti è che se ti rendi conto che stai così per troppo tempo consideralo un problema, altrimenti gli anni passano per niente
Ciao Giulia! Le persone cambiano con il tempo. Non significa che il tempo passato in compagnia fosse una bugia o inutile, al contrario! Avete fatto un pezzo di strada insieme. Il ricordo di questa persona è giusto che viva in te anche dopo, come esistono i ricordi dell'infanzia. E' una parte della nostra storia. Non ha senso fuggire o rinnegarla, ma bisogna andare avanti. Con il tempo e con pazienza imparerai a lasciare andare, ne sono sicuro. Mi rivedo in te perchè anche io mi sono sentito svuotato dopo una rottura, ma la verità che ho raggiunto dopo un po' è che semplicemente avevo lasciato spazio all'altra persona di "occupare" la mia vita, in modo forse anche sbagliato. Non è detto che sia così anche per te, ma ti consiglio di guardare bene. Spesso dove vedi il vuoto in realtà è pieno di cassetti dove ci sono le tue cose. Le hai solo messe da parte, ma forse è il tuo momento di tirarle fuori di nuovo e ritrovare Giulia.
Ho guardato tutto il video con le lacrime agli occhi perché sono tutte le domande che mi sto facendo in questo momento e a alle quali non avrò mai risposta… Ma nonostante ciò aspetto sempre un suo ritorno 💔 Accettare e andare avanti è la cosa più difficile da fare, ma bisogna farlo…
Una cosa che non deve mancare MAI è il rispetto. Ci stanno i litigi, anche urlare (anche se non sono di questa corrente ma siamo umani ed emotivi), ci stanno le discussioni ma se qualcuno non rispetta la tua persona, quella è la "closure", l'addio. Non hai bisogno di altre spiegazioni, questa è una motivazione sufficiente a dire "basta". Non ci si deve aggrappare a "tutto quello che saremmo stati" o al "tutto quello che eravamo" ed è difficile (soprattutto quando la relazione è lunga). Ma ho capito che la cosa che fa davvero la differenza è quanto tu vuoi bene a te stessa.
Credo che il fulcro di questo discorso siano le parole non dette, più che quelle dette. Le è mancata una conclusione verbale, forse, a volte, è semplicemente giusto così
@zinedine_84 quando una persona ti manca di rispetto, non penso ci sia più niente da dire. I fatti di quella persona hanno parlato per lei. La vedo così, anche se è difficile da accettare una conclusione così.
Giulia, abbiamo parlato una volta e mezzo quindi magari il commento lascia il tempo che trova ma.... Da persona che meno di 3 anni fa si è lasciato dopo una relazione di 10 , e avendo ascoltato le tue parole, mi sembra che dietro ci sia molto di piu' che una "semplice" rottura, ma la storia di una vita intera che dice tanto di te. Anche se razionalmente sembri aver superato la cosa interiormente non sembra essere così. Se mi posso permettere, mi sembra che tu abbia bisogno di spostare un pò il focus da quella persona a te stessa, Le reazioni che abbiamo ai comportamenti degli altri ci stanno dicendo qualcosa di noi, su come funzioniamo, su come vediamo il mondo e le relazioni con le altre persone. Credo che si tratti di capire, accettare e andare avanti. Le risposte le cercherei dentro di te e non al di fuori, non abbiamo bisogno di nessun* per essere complet*.
Ti sento emozionatissima e ti auguro tanto bene perchè sei chiaramente in mezzo a un guado difficile e pesante da gestire. Purtroppo riempire la vita con "cose da fare" non servirà a niente se non riesci a smettere di pensare a un ritorno, a ingannarti pensando se tornasse sarebbe bellissimo e meglio di prima. Dici bene devi accettare la fine della relazione ma soprattutto devi riuscire a fare "no contact" per qualche mese, vincere la tentazione di un messaggio, una sbirciata ai social e cose del genere. Purtroppo è come se si perdesse un pezzo del proprio corpo, fa malissimo, ma soltanto una silenziosa convalescenza permette di guarire. Ed eventualmente pensare cosa ti ha insegnato quella relazione, quali persone ti sono affini e cosa non vuoi più da chi hai vicino, anche quando siamo lasciati c'era qualcosa su cui abbiamo fatto un compromesso, su cui ci siamo illusi andasse bene, e che è stata una causa della rottura. Un abbraccio grande, coraggio.
Personalmente, quando mi capitava, era solo perché la closure non l'avevo avuta con me stesso e con cose insolute del mio essere. Adesso ci rimango comunque emotivamente male, ma è diventato estremamente più facile andare avanti (oltre alla componente abitudinaria: d'altronde, specie dopo una lunga relazione, perdere il proprio partner equivale ad un lutto a prescindere dalla natura o il modo costruttivo o meno in cui avviene la rottura). Spero tu riesca a trovare ciò che ti permetta di "risolverti", accettarti e vivere meglio certi eventi naturali della vita.
Mi sta accadendo proprio in questo periodo di attendere anche solo un messaggio da una persona: NON riguarda la fine di una storia, bensì il voler conoscere un po' di più la persona in questione. Così mi trovo in un equilibrio funambolico fra la speranza di ricevere un cenno dall'altra parte e la consapevolezza che, come me, anche quella persona ha i suoi impegni e le sue cose da fare. Si va avanti, solo ogni tanto sale un po' di malinconia. Grazie delle parole dette in questo video Giulia!
Giulia sto amando questi video, sono veramente quello di cui ho bisogno in questo periodo, sei una persona autentica e questi video si fanno forza di questa tua grande qualità. Continuali pls
Una delle cose che mi fa stare peggio è non capire come per lei sia stato facile buttare al vento la relazione.. come sia stato facile dimenticarmi e continuare, andare oltre. Io sono ancora qua, che inconsciamente aspetto che la conversazione esca dalle chat archiviate, che prima o poi torni tutto com'era prima. Ma so che non è e non sarà più così. Hai ragione: mi sento vuoto. Grazie per il video. Davvero: è stato come parlare con un'amica.
Forse c' è sempre quella singola persona per ognuno di noi che se tornasse, per quanto sia sbagliato verso noi stessi quasi sempre, riaccoglieremmo a braccia aperte senza saper dire di no
È abbastanza un illusione, quando ritorna si rimane delusi perché nella nostra mente ci sembrava che avrebbe risolto tutto, mentre in realtà non risolve niente perché il rapporto non è più come prima e non lo sarà mai più. Quando succede ti senti solo al mondo per un po', ma poi stai meglio di prima.
Hai detto la verità fratello... Se tornasse la mia prima ragazza (ero in quarta superiore) la riaccoglierei a braccia aperte... Probabilmente perché non ho mai avuto la cosiddetta "closure" quindi continuo a idealizzarla nella mia testa anche se sono passati ormai 6 anni e lei sarà andata avanti nella vita, magari ha anche cambiato carattere e non è come me la ricordo... Ma il bel ricordo resta
Mi sono ritrovato tante volte in questa situazione, non c'è una soluzione precisa, è un miscuglio di rimedi ed eventi per cui ad un certo punto ti accorgi di esserne uscito. Capisco cosa stai cercando di esprimere, ti mando un abbraccione grande Giulia, ti si vuole davvero bene
Lo so e hai ragione ma, anche se chiudessi la porta e mi allontanassi, le basterebbe bussare e mi fionderei allo spioncino. Se decidessi di chiuderla a chiave, sa dove ho lasciato le chiavi di scorta. Se dovessi cambiare serratura, lascerei la finestra aperta solo per vederla arrivare.
Buonasera Giulia ascolto e riascolto questi suoi video e personalmente li trovo bellissimi,semplici senza tanti fronzoli o effetti speciali ogni volta che li ascolto mi fanno ricordare quell'atmosfera particolare quasi magica che si crea quando la notte prima di addormentarci nel silenzio facciamo il bilancio della nostra vita visualizziamo i ricordi belli o brutti delle nostre esperienze ed anche in questo caso in merito ad una relazione finita che in realtà non è mai finita del tutto,siamo come attori che finito lo spettacolo ci sediamo e ci togliamo la maschera che indossiamo ogni giorno e con il cuore in mano guardiamo in profondità nella nostra anima e parliamo con noi stessi con semplicità come fa con noi grazie
I understand you. During my divorce, I have gone through a period of 1.5 year without seeing my former wife in person and was unable to get "closure". Then I realized there were so many other people that were in my life with whom I would be unable to get closure from, and that got me into a bad spiral. What you understood about understanding that not receiving a message is still closure is a great advice. Thank you for sharing, and I hope you find many people that will treat you in a fair and loving manner from now on.
solo otto minuti di parole a voce, ma ore e ore di pensieri espressi in questi otto minuti con gli occhi. anche se forse non è quello che hai bisogno di sentirti dire in questo momento, onestamente non lo so, ti siamo vicini e sono sicura che ci siano tante altre persone vicine a te, magari non te ne accorgi ma è così. ho visto molti altri video di questo tuo canale negli ultimi giorni, mi hanno aiutato tantissimo dopo che è finita una lunga storia. teniamo duro che prima o poi anche se è difficile si andrà avanti, di quello ne sono sicura.
Per me sono passati ormai 8 mesi dalla mia ultima relazione di 4 anni Ad oggi ho capito taaantissime cose, e forse quella più importante è che bisogna saper vivere bene da soli, con se stessi: "La relazione più lunga che mai avrai è quella con te stesso" cosa che ormai mi ripeto sempre Vorrei poter vivere diversamente d'ora in poi e smettere di pensare tipo a frasi fatte tipo "mio/a ragazzo/a": preferisco presentare le persone che amo come persone con cui condivido parte della mia vita e che in ogni momento possano decidere di intraprendere una strada diversa (questo fintanto che c'è rispetto)
Adesso devi starci male, non reprimere nulla. Chiuditi in casa, piangi tutte le lacrime che hai nel corpo, bevi fino a perdere i sensi, drogati, fai quello che ti senti, ma non reprimere. Non fare finta di non pensare a lui, non fare la "superiore" la "razionale " di stocazzo. Se vuoi crescere ed imparare qualcosa da quello che ti è successo non devi reprimere nulla, devi imparare a conoscere e capire quello che provi, ti servirà in una prossima relazione. Piangi le lacrime che devi piangere, l'importante è capire che la storia è finita e che si deve andare avanti, ma quello lo realizzerai con il tempo.
ci manca, dal 1° vagito, l'amore del mondo (il sacro graal), quindi l'amore di tizio caio sempronio... la parte sommersa della psiche non è razionale e tutti i rifiuti la feriscono; segue 'conflitto intrapsichico' Vs mente razionale > utile è distinguere le 2 parti, ascoltarle senza pretendere che si capiscano (le nostre verità sono sempre 2, e di 2 mondi diversi)
Incredibile il tempismo con cui questo video è uscito e lo sto vedendo. Mi è capitato di chiudere un enorme capitolo della mia vita che, inconsciamente, nonostante appunto pensassi fosse chiuso, in verità non lo era per niente. Succede che la mancanza dell'altro si sublima in rabbia, rabbia per quello che ha fatto, per gli strascichi che ha lasciato, per le sterpaglie che ha bruciato. Ma non lo ammetti, perchè per te quella rabbia alla fine è invece un segno che a te non te ne frega niente. Niente di più falso. La rabbia poi si trasforma in ansia che ti toglie il fiato, e quindi ti fermi un attimo a pensare che forse, appunto, la situazione non l'avevi chiusa affatto. Solo allora riesci ad alzarti e provi a chiuderla quella porta, e tutto di colpo ti sembra essere più chiaro, e forse piano piano ricominci a respirare. Sentirti parlare è stato un po' come parlare con una migliore amica, e ti ringrazio immensamente di questo.
I miei 2 cents da uno che ha un cratere di vuoto umano intorno: Si inizia a stare meglio (/peggio?) quando si riesce ad eliminare il proprio ego, una volta che ci estraniamo dal nostro vivere e capiamo che siamo protagonisti solo della nostra vita allora riusciamo ad accettare meglio che esistono anche gli altri, le loro scelte (belle e brutte che siano) e i loro sentire. Sfortunatamente siamo tutti umani, infelici e mai sazi, in cerca di realizzazione e pace personale, cosa che non sempre coincide con chi abbiamo intorno o amiamo. Sicuramente comprendere che l'altro avrà avuto le sue ragioni è metà della fatica, poi che questi abbia agito in modo corretto o meno è altro conto e ci deve interessare sicuramente meno che la nostra salute e dignità. Detto questo ti consiglio di vivertela non in modo più leggero, non mi permetterei mai, ma con meno attaccamento all'altro e più verso te stessa; questo perchè più in là affronterai sicuramente altre situazioni di distaccamento, anche non volute, come i lutti. In quel caso non si è mai pronti ma sicuramente imparare a non ossessionarsi coi se e i ma dell'altro può fare bene ed essere utile. Concludo augurandoti più spensieratezza e pace e lasciandoti anche un po' di speranza: Non tutti i rapporti finiti hanno una colpa e per fortuna esistono anche distacchi maturi e sereni. 😌✨
volevo darti il mio punto di vista sulla questione, che è un punto di vista diverso, che propone soluzioni differenti. sono anche io passato per una rottura di recente (abbastanza sanguinosa, per certi versi per colpa mia) e temevo di ricadere in questi esatti pensieri che mi hanno torturato per un anno e mezzo dopo la fine della precedente relazione... non è successo e non è successo perché ho smesso di cercare una chiusura da quella persona perché non ha senso. e perché non ha senso? perché tutte le cose che noi desideriamo che l'altra persona ci dica vivono nella nostra testa e aderiscono alla nostra idealizzazione di quella persona... ciò non aderisce alla realtà, perché l'altra persona è reale ed ha volontà proprio e per questo non farà ciò che noi vogliamo, non penserà ciò che noi vorremmo. durante quest'ultima rottura mi sono obbligato a vedere la realtà per quello che è, non romanticizzata o imbellettata, semplicemente per quello che è... nel mio caso la realtà nuda e cruda è che all'altra persona non interessavo più (o abbastanza) per voler stare come me in una relazione "committed" e quindi che senso aveva per lei continuare a frequentarmi (vista la differenza di prospettive)? purtroppo ho realizzato che il desiderio che l'altra persona faccia o dica quello che noi vogliamo è profondamente egoistico perché costringe la controparte ad essere ciò che non è e costringe noi a vivere in un illusione (e se le persone facessero esattamente ciò che abbiamo in testa sarebbe un mondo orribile, tanto varrebbe mettersi con se stessi)... le persone non vivono nella nostra testa e la realtà purtroppo spesso è maledettamente semplice, una volta spogliata di tutte quelle cose che noi stessi mettiamo per farla aderire alle nostre stesse illusioni. ho a lungo cercato una spiegazione del perché le persone ad un certo punto se ne vanno e la realtà è che nulla spiega meglio le loro decisioni se non il loro modo di comportarsi o ciò che ci hanno detto, questo significa che nel 99% dei casi siamo noi stessi a complicarci la vita cercando nelle piccole cose segnali di ciò che noi vorremmo che la controparte avesse detto o fatto... ma siamo sempre noi a riempire la realtà di dettagli che non sono lì e non ci saranno mai... l'interpretazione della realtà e delle azioni non può fare altro che farci del male, ripeto la realtà è maledettamente semplice e non c'è motivo di complicarla con i castelli di carte e pensieri che ci costruiamo noi per primi... tutto ciò non riduce in alcun modo il dolore della separazione, purtroppo in ogni caso ammiro la tua forza nel condividere questo contenuto, ci ho pensato tante volte a farlo anche io, ma mi sono sempre fermato non so nemmeno io perché. much love
E' una semplice e banale questione di abitudine. Gli esseri umani sono tranquillamente in grado di andare avanti cambiando, perdendo o acquisendo qualsiasi tipo di abitudine, sia essa fisica o psicologica. Certo, ci si deve lavorare sopra, a volte tanto, a volte poco, ma nulla è impossibile, a meno che non ci siano reali e gravi impedimenti fisici o psicologici. Siamo in grado di "rinunciare" ai nostri genitori, talvolta pure ai figli, figuriamoci tutti gli altri. L'errore, dal mio punto di vista, è pensare di basare il proprio equilibrio e la propria felicità sugli altri e non su noi stessi: quando noi siamo sereni e in equilibrio da soli, allora abbiamo già raggiunto il massimo della condizione umana. L'altro è un di più che può arricchirti, ma non è la sua assenza eventuale a definirti come persona e a darti meno importanza e valore. Si vede che sei giovane e alcune cose le devi ancora comprendere profondamente: succederà col tempo, le persone avranno sempre meno importanza (e con questo non voglio dire che odierai la gente, no) perchè capirai sempre di più cosa ti serve per stare bene e bastare a te stessa nel tuo equilibrio. La prima cosa che ti suggerisco di fare è chiederti cosa ti spinge ad alzarti dal letto ogni giorno: se non hai una risposta, allora devi trovarla, e finchè non la troverai, il tuo percorso di "serenizzazione" nel mondo non potrà cominciare. P. S. Se la risposta è un'altra persona, allora la risposta è SBAGLIATA ; )
mi hai ricordato quanto sia triste la mia vita senza una ragazza che mi succhia le palle, ma allo stesso tempo quanto sia bello poter lasciare porte e finestre aperte senza avere l'ansia di chiuderle ogni 3x2. il fatto è che adesso qualcuno deve pur succhiarmi le palle... ho giusto chiamato l'ospedale per farmi togliere un paio di costole.
Permettimi di essere un po' becero. Sei bella, intelligente, hai decine e decine di fans. Cosa ti manca per godertela? Niente! Buttati, vai lì fuori, mescolati tra la gente, tra i tuoi fans, chi vuoi tu. E vedrai che sarà molto più semplice superarla. So che sembra banale ma a volte la vita è semplice. Noi cervellotici tendiamo a complicarla oltremodo. Un abbraccio!
È se vogliamo fisiologico il fatto che una persona con cui abbiamo condiviso tanto, in particolare la propria intimità, non si riesca fin da subito a distaccarsi e a non andare avanti
Secondo me, l’unica risposta che possiamo ricevere dall’altra persona dalla separazione è proprio il gesto della separazione stessa. E saperlo prima, è meglio che tenerselo per anni e vivere dietro una maschera. Tu hai settato uno standard, giusto o sbagliato che sia, e quella persona non vuole continuare con quello standard. Fine. Riflettere giusto, e anche “healing”, e poi, si va avanti. Si avanti con persone che accettano il nostro standard
7 anni felici, pure un po' più che felici, poi la fine E sono passati, guarda caso, ormai 7 anni da allora. Mai andato avanti. A una certa ti arrendi al fatto che non è un periodo, è uno status quo. La vita è una merda, annaspare fa schifo. Ma è fatta così, stacce 🏳️
Giovedì ³⁰ gennaio ²⁰²⁵: "A Giulia e la sua community" Vorrei iniziare a scrivere questo pensiero rimuovendo subito lo zucchero: mi complimento con te non solo per aver parlato di qualcosa che è complicato da esprimere, si vede che hai faticato a creare questo video e avendo ascoltato le tue parole in: "Perché ho così paura di espormi?" posso un qualche modo provare a comprendere le tue fatiche a riguardo. Ti volevo ringraziare anche per avere, e spero continuerai, a trattare argomenti che hanno per me un'importante rilevanza ovvero le relazioni d'amore e non solo; non portando però solo superficialità e gossip, ma serietà e una grande concentrazione verso la risoluzione di un problema che in maniera diversa ci affligge tutti. Non mi sarei aspettato altro da te e anzi non ho aspettative riguardo i video futuri perché sono certo che riuscirai a centrare il punto focale della questione come hai fatto ora. Per parlare di questioni così personali solitamente ci si può appellare quasi unicamente a esperienze personali e tu sono certo stia riuscendo, attraverso anche un percorso psicoterapeutico, a mettere sempre più a fuoco per trovare le agoniate risposte a quelle semplici domande che se lasciate a briglia sciolta possono arrivare a dilaniarci. Vorrei condividere una mia esperienza riguardo all'argomento, dato che mi sento ad oggi un'enorme vittima di tutto ciò, il cui carnefice sono per una grande percentuale io stesso. Mi sono sentito per ben 5 anni con una ragazza con cui purtroppo nulla ha mai potuto funzionare. 500 km ci dividono e capendo entrambe che entrare in una relazione ci avrebbe fatto fin troppo male abbiamo preferito evitare di appellarci come "fidanzati". Nonostante questa nostra consapevolezza siamo sempre stati in un grande tira e molla per molto tempo e io non sono mai riuscito ad andare avanti. Ci sono stati momenti in cui la porta l'avevo finalmente chiusa, per poi però stupidamente riaprirla volontariamente ritornando da lei in pessimi momenti del mio vivere. Mi sono illuso pur essendo consapevole del male che mi stavo facendo, ma l'ho fatto perché ad oggi io sento ancora di provare amore che verrebbe per altro ricambiato. Da poco mi sono accorto davvero di dover dare un taglio a tutto: non solo ai messaggi e alle chiamate alla cui astinenza mi sono ormai abituato, riuscendo a farne a meno già dopo qualche giorno; la peggiore delle sensazioni per me è dover imparare a non sperare più in un futuro incerto e ancora lontano poiché è l'unica cosa che mi sono reso conto mi permetteva di aspettare ancora e ancora e ancora. Mettendola semplicemente: la speranza mi impediva di chiudere quella porta, riempiendomi la testa di mille altre stronzate che non so se mai avverranno. Di consigli da dare ne ho pochi, il primo è ovvio ma secondo me importante da rimarcare: IL DOLORE PASSA, non vi fossilizzate e non compiangete voi stessi, dopotutto piangere sul latte versato non aiuta. Non significa però: non piangete mai. Fatelo se vi fa stare meglio, solo abbiate cura di voi e non vi fermate di fronte al dolore come fosse un muro alto 5 metri che non avete modo di scavalcare. Siete solo voi che potete plasmare quel dolore in qualcosa di meno difficoltoso da oltrepassare. Soprattutto, per me, hanno sempre aiutato gli amici, non vi isolate da persone che vi fanno ridere e sorridere, poiché quest'ultime sono le migliori medicine contro ogni male. Le vostre battaglie non le possono certo combattere loro per voi, ma vi possono aiutare a diventare soldati migliori e se sono persone che ci tengono davvero saranno loro a medicarvi quando ne avrete più bisogno. L'altro grande consiglio invece l'ha già dato Giulia a 7:18 parole sante. Io stesso sono colpevole, lo faccio poco e nulla nonostante potrei facilmente. Liberare la mente è un modo fantastico di somatizzare tante emozioni negative, rimuginare fa l'esatto opposto e io di questo sono particolarmente colpevole... XD. So come ci si senta a pensare per giornate intere ai mille complessi che la mente partorisce, non è bello per nulla. Fare altro è un modo sano di staccarsi dai propri cazzi, imparare a pensare in modo attivo e nei giusti tempi a ciò che ci fa più male è una skill perfetta per migliorare la propria sanità mentale, perché si ai problemi un po' bisogna anche pensarci, altrimenti non li si risolve. Tuttavia credo che tante risposte, se noi riusciamo a coglierle, ce le invii il mondo stesso (niente religione o fanatismi vari, è un modo di dire che tutto viene di sua natura, che il tempo è funzionale per capire e rimarginare). Detto questo credo di aver finito e per tutti voi pochi che siete arrivati fin qui, non ho bisogno di commenti carini qui sotto, riuscirò a risolvere i miei problemi senza farmi compatire. Sento di aver scritto cose banali, che il pubblico di questo canale forse da già per assodate, ma sentivo importante sottolineare alcune semplici cosette che secondo me tendiamo a dimenticare un po' tutti ogni tanto. Dobbiamo solo imparare ad avere un pochino di pazienza in più, in un mondo che ci affretta tutti i giorni per mille cazzate sconnesse tra loro. Vi voglio bene
Pensi che qualcuno in questo momento, magari legato al tuo lontano passato, stia ancora aspettando una closure da te? Come ti farebbe sentire stare "dall'altra parte"?
Quien es imprescindible para el otro nadie mas que tu mismo para ti?Cuantos tipos de personalidades existen?Tu puedes amar,querer de una manera y pensar que la otra persona siente y piensa de la misma forma pero no siempre recibes lo que damos!Saludo Giulia.
Non so se l ha già scritto qualcuno ma closure penso significhi vicinanza da close che significa vicino. Puó significare anche chiuso, tanto in inglese dipende sempre dal contesto
Guarda giulia sono proprio nella situazione che dici anche se non si tratta di una persona qualsiasi o un amico ma si tratta di una ragazza.detto in parole povere dopo che ho finito l'università sono tornato lì per fare un corso di disegno dal vero con lo scopo di migliorare ancora di più ed ho conosciuto due ragazze e per una di queste mi sono preso una bella cotta solo che ho capito troppo tardi che i comportamenti che io credevo fossero perché le piacevo erano solo per amicizia e perché si sentiva sola. Il problema è che io siccome non volevo chiudere i rapporti finito il corso gli ho proposto di vederci fuori o comunque lì al corso per pranzo perché io ormai il corso l'avevo finito e non aveva senso continuassi perché l'università l'avevo finita non mi andava di fare un altro corso mentre lei finito questo corso ha iniziato il primo anno di università e quindi non ci siamo più visti non perché non abbia avuto modo o l'occasione di vederla l'occasione c'era ma quel giorno lei no .e per concludere ora sto in una fase in cui si ci sto male e dico proprio ah anche a lei piaceva quello ma molto meno perché ne sto uscendo solo che si alternano giorni in cui ci sto male per lei e vorrei scriverle ma so che non servirebbe a niente perché tanto non mi risponderebbe o comunque giusto un po e poi finirebbe li mentre ci sono altri giorni in cui c'è lo a morte con lei mi passa la voglia di scrivergli e mi sale il maschilismo e inizio ad insultarla cosa posso fare? Che mi dici?
as they say *time heal all wounds* onestamente la closure non ha senso perchè la closure è semplicemente un refresh perchè vuoi che torni nella speranza che rimanga e non chiuda for real. quello che ho notato personalmente è che è veramente il tempo l'unica soluzione.. è come se il cervello fosse stuck e voglia evitare di lasciare andare, pian piano con i mesi arriva addirittura a diventare indifferente verso quei ricordi ma inizialmente non puoi indurre quell'indifferenza..It's as if the brain is running a process in the background, and only when that ends, you’re allowed to move on
È pazzesco come il timing del tuo video coincida con la fine di una storia di sei anni. Sono letteralmente in questo punto, dove mi aspetto ancora qualcosa da lei, un messaggio, una risposta, il fatto di non sapere perché sia crollato tutto in cosi poco tempo, il fatto che io sia distrutto mentre per lei tutto sembra già passato ed è pronta a vivere di nuovo. Pensavo di essere l'unico a essere quasi ossessionato dalla ricerca di questa "closure" e invece eccoti qui con il tuo video. Ci sto provando con tutte le mie forze, ho iniziato a scrivere giù i pensieri ogni giorno, mi cerco di dare forza e vado a fare una passeggiata o provo a fare sport, penso a quali hobby potrei iniziare a seguire, eppure il pensiero torna, e mi toglie la forza di fare le cose. So solo che la relazione era in qualche modo una relazione tossica, è un bene che sia finita, è solo che una parte di me si chiede cosa avrei potuto fare per non arrivare a questo punto, o cosa ho sbagliato. È un loop, è cosi difficile darsi la forza, rispettarsi abbastanza per non elemosinare attenzione da quella persona, spero di farcela. E spero che possa farcela anche tu.
La parola chiave è "tempo". Processare tutto questo richiederà analisi personale e confronto. Dovrai rivedere questo attuale "te stesso", con quello che sarai tra altre centinaia e centinaia di altre esperienze e stati precisi nel futuro. La vita è divenire, come la tua esistenza. Ricomincia a essere attivo nel processo, dimenticherai di subire passivamente il passato doloroso. Ho vissuto una relazione simile alla tua, ora rievoco quei ricordi, sbirciando tranquillamente e razionalizzando facilmente. Volendo riesco a selezionare le stesse sensazioni provate al tempo, la bellezza e la forza del sentimento, l'attimo. A volte è una coccola o un cioccolatino per la mia testa, a volte dolore. Un campionamento di me in quell'istante che ha provato tali sensazioni. Presto diventerà casa, un pezzo di te tra i milioni di cui sarai composto, e non per questo meno importante.
Idem per me. Finita una relazione dopo 5 anni e mezzo ed è passato un mese e mezzo da quando mi ha lasciato.
Il consiglio migliore che posso darti è che se ti rendi conto che stai così per troppo tempo consideralo un problema, altrimenti gli anni passano per niente
Ciao Giulia! Le persone cambiano con il tempo. Non significa che il tempo passato in compagnia fosse una bugia o inutile, al contrario! Avete fatto un pezzo di strada insieme. Il ricordo di questa persona è giusto che viva in te anche dopo, come esistono i ricordi dell'infanzia. E' una parte della nostra storia. Non ha senso fuggire o rinnegarla, ma bisogna andare avanti. Con il tempo e con pazienza imparerai a lasciare andare, ne sono sicuro. Mi rivedo in te perchè anche io mi sono sentito svuotato dopo una rottura, ma la verità che ho raggiunto dopo un po' è che semplicemente avevo lasciato spazio all'altra persona di "occupare" la mia vita, in modo forse anche sbagliato. Non è detto che sia così anche per te, ma ti consiglio di guardare bene. Spesso dove vedi il vuoto in realtà è pieno di cassetti dove ci sono le tue cose. Le hai solo messe da parte, ma forse è il tuo momento di tirarle fuori di nuovo e ritrovare Giulia.
Ho guardato tutto il video con le lacrime agli occhi perché sono tutte le domande che mi sto facendo in questo momento e a alle quali non avrò mai risposta…
Ma nonostante ciò aspetto sempre un suo ritorno 💔
Accettare e andare avanti è la cosa più difficile da fare, ma bisogna farlo…
Una cosa che non deve mancare MAI è il rispetto. Ci stanno i litigi, anche urlare (anche se non sono di questa corrente ma siamo umani ed emotivi), ci stanno le discussioni ma se qualcuno non rispetta la tua persona, quella è la "closure", l'addio. Non hai bisogno di altre spiegazioni, questa è una motivazione sufficiente a dire "basta". Non ci si deve aggrappare a "tutto quello che saremmo stati" o al "tutto quello che eravamo" ed è difficile (soprattutto quando la relazione è lunga). Ma ho capito che la cosa che fa davvero la differenza è quanto tu vuoi bene a te stessa.
Credo che il fulcro di questo discorso siano le parole non dette, più che quelle dette. Le è mancata una conclusione verbale, forse, a volte, è semplicemente giusto così
@zinedine_84 quando una persona ti manca di rispetto, non penso ci sia più niente da dire. I fatti di quella persona hanno parlato per lei. La vedo così, anche se è difficile da accettare una conclusione così.
Giulia, abbiamo parlato una volta e mezzo quindi magari il commento lascia il tempo che trova ma....
Da persona che meno di 3 anni fa si è lasciato dopo una relazione di 10 , e avendo ascoltato le tue parole, mi sembra che dietro ci sia molto di piu' che una "semplice" rottura, ma la storia di una vita intera che dice tanto di te.
Anche se razionalmente sembri aver superato la cosa interiormente non sembra essere così. Se mi posso permettere, mi sembra che tu abbia bisogno di spostare un pò il focus da quella persona a te stessa, Le reazioni che abbiamo ai comportamenti degli altri ci stanno dicendo qualcosa di noi, su come funzioniamo, su come vediamo il mondo e le relazioni con le altre persone.
Credo che si tratti di capire, accettare e andare avanti.
Le risposte le cercherei dentro di te e non al di fuori, non abbiamo bisogno di nessun* per essere complet*.
💙
Ti sento emozionatissima e ti auguro tanto bene perchè sei chiaramente in mezzo a un guado difficile e pesante da gestire. Purtroppo riempire la vita con "cose da fare" non servirà a niente se non riesci a smettere di pensare a un ritorno, a ingannarti pensando se tornasse sarebbe bellissimo e meglio di prima. Dici bene devi accettare la fine della relazione ma soprattutto devi riuscire a fare "no contact" per qualche mese, vincere la tentazione di un messaggio, una sbirciata ai social e cose del genere. Purtroppo è come se si perdesse un pezzo del proprio corpo, fa malissimo, ma soltanto una silenziosa convalescenza permette di guarire.
Ed eventualmente pensare cosa ti ha insegnato quella relazione, quali persone ti sono affini e cosa non vuoi più da chi hai vicino, anche quando siamo lasciati c'era qualcosa su cui abbiamo fatto un compromesso, su cui ci siamo illusi andasse bene, e che è stata una causa della rottura.
Un abbraccio grande, coraggio.
Personalmente, quando mi capitava, era solo perché la closure non l'avevo avuta con me stesso e con cose insolute del mio essere.
Adesso ci rimango comunque emotivamente male, ma è diventato estremamente più facile andare avanti (oltre alla componente abitudinaria: d'altronde, specie dopo una lunga relazione, perdere il proprio partner equivale ad un lutto a prescindere dalla natura o il modo costruttivo o meno in cui avviene la rottura).
Spero tu riesca a trovare ciò che ti permetta di "risolverti", accettarti e vivere meglio certi eventi naturali della vita.
Mi sta accadendo proprio in questo periodo di attendere anche solo un messaggio da una persona: NON riguarda la fine di una storia, bensì il voler conoscere un po' di più la persona in questione. Così mi trovo in un equilibrio funambolico fra la speranza di ricevere un cenno dall'altra parte e la consapevolezza che, come me, anche quella persona ha i suoi impegni e le sue cose da fare. Si va avanti, solo ogni tanto sale un po' di malinconia. Grazie delle parole dette in questo video Giulia!
Giulia sto amando questi video, sono veramente quello di cui ho bisogno in questo periodo, sei una persona autentica e questi video si fanno forza di questa tua grande qualità. Continuali pls
Una delle cose che mi fa stare peggio è non capire come per lei sia stato facile buttare al vento la relazione.. come sia stato facile dimenticarmi e continuare, andare oltre. Io sono ancora qua, che inconsciamente aspetto che la conversazione esca dalle chat archiviate, che prima o poi torni tutto com'era prima. Ma so che non è e non sarà più così. Hai ragione: mi sento vuoto.
Grazie per il video. Davvero: è stato come parlare con un'amica.
Ti ringrazio molto per questa condivisione non hai idea di quanto mi sia stato di aiuto in questo momento
Forse c' è sempre quella singola persona per ognuno di noi che se tornasse, per quanto sia sbagliato verso noi stessi quasi sempre, riaccoglieremmo a braccia aperte senza saper dire di no
È abbastanza un illusione, quando ritorna si rimane delusi perché nella nostra mente ci sembrava che avrebbe risolto tutto, mentre in realtà non risolve niente perché il rapporto non è più come prima e non lo sarà mai più. Quando succede ti senti solo al mondo per un po', ma poi stai meglio di prima.
Hai detto la verità fratello... Se tornasse la mia prima ragazza (ero in quarta superiore) la riaccoglierei a braccia aperte... Probabilmente perché non ho mai avuto la cosiddetta "closure" quindi continuo a idealizzarla nella mia testa anche se sono passati ormai 6 anni e lei sarà andata avanti nella vita, magari ha anche cambiato carattere e non è come me la ricordo... Ma il bel ricordo resta
Mi sono ritrovato tante volte in questa situazione, non c'è una soluzione precisa, è un miscuglio di rimedi ed eventi per cui ad un certo punto ti accorgi di esserne uscito.
Capisco cosa stai cercando di esprimere, ti mando un abbraccione grande Giulia, ti si vuole davvero bene
Lo so e hai ragione ma,
anche se chiudessi la porta e mi allontanassi, le basterebbe bussare e mi fionderei allo spioncino.
Se decidessi di chiuderla a chiave, sa dove ho lasciato le chiavi di scorta.
Se dovessi cambiare serratura, lascerei la finestra aperta solo per vederla arrivare.
Buonasera Giulia ascolto e riascolto questi suoi video e personalmente li trovo bellissimi,semplici senza tanti fronzoli o effetti speciali ogni volta che li ascolto mi fanno ricordare quell'atmosfera particolare quasi magica che si crea quando la notte prima di addormentarci nel silenzio facciamo il bilancio della nostra vita visualizziamo i ricordi belli o brutti delle nostre esperienze ed anche in questo caso in merito ad una relazione finita che in realtà non è mai finita del tutto,siamo come attori che finito lo spettacolo ci sediamo e ci togliamo la maschera che indossiamo ogni giorno e con il cuore in mano guardiamo in profondità nella nostra anima e parliamo con noi stessi con semplicità come fa con noi grazie
Wow G, ci vuole tanta forza e coraggio x dire quello che hai detto e fare quello che hai fatto
I understand you. During my divorce, I have gone through a period of 1.5 year without seeing my former wife in person and was unable to get "closure". Then I realized there were so many other people that were in my life with whom I would be unable to get closure from, and that got me into a bad spiral. What you understood about understanding that not receiving a message is still closure is a great advice. Thank you for sharing, and I hope you find many people that will treat you in a fair and loving manner from now on.
solo otto minuti di parole a voce, ma ore e ore di pensieri espressi in questi otto minuti con gli occhi. anche se forse non è quello che hai bisogno di sentirti dire in questo momento, onestamente non lo so, ti siamo vicini e sono sicura che ci siano tante altre persone vicine a te, magari non te ne accorgi ma è così. ho visto molti altri video di questo tuo canale negli ultimi giorni, mi hanno aiutato tantissimo dopo che è finita una lunga storia. teniamo duro che prima o poi anche se è difficile si andrà avanti, di quello ne sono sicura.
Per me sono passati ormai 8 mesi dalla mia ultima relazione di 4 anni
Ad oggi ho capito taaantissime cose, e forse quella più importante è che bisogna saper vivere bene da soli, con se stessi:
"La relazione più lunga che mai avrai è quella con te stesso" cosa che ormai mi ripeto sempre
Vorrei poter vivere diversamente d'ora in poi e smettere di pensare tipo a frasi fatte tipo "mio/a ragazzo/a": preferisco presentare le persone che amo come persone con cui condivido parte della mia vita e che in ogni momento possano decidere di intraprendere una strada diversa (questo fintanto che c'è rispetto)
0:47 il distacco. dopo la rottura il no contact è la cosa che più velocemente ti permette di andare avanti, anche se all'inizio sembra difficile
Adesso devi starci male, non reprimere nulla. Chiuditi in casa, piangi tutte le lacrime che hai nel corpo, bevi fino a perdere i sensi, drogati, fai quello che ti senti, ma non reprimere. Non fare finta di non pensare a lui, non fare la "superiore" la "razionale " di stocazzo. Se vuoi crescere ed imparare qualcosa da quello che ti è successo non devi reprimere nulla, devi imparare a conoscere e capire quello che provi, ti servirà in una prossima relazione. Piangi le lacrime che devi piangere, l'importante è capire che la storia è finita e che si deve andare avanti, ma quello lo realizzerai con il tempo.
ci manca, dal 1° vagito, l'amore del mondo (il sacro graal), quindi l'amore di tizio caio sempronio... la parte sommersa della psiche non è razionale e tutti i rifiuti la feriscono; segue 'conflitto intrapsichico' Vs mente razionale > utile è distinguere le 2 parti, ascoltarle senza pretendere che si capiscano (le nostre verità sono sempre 2, e di 2 mondi diversi)
Incredibile il tempismo con cui questo video è uscito e lo sto vedendo. Mi è capitato di chiudere un enorme capitolo della mia vita che, inconsciamente, nonostante appunto pensassi fosse chiuso, in verità non lo era per niente. Succede che la mancanza dell'altro si sublima in rabbia, rabbia per quello che ha fatto, per gli strascichi che ha lasciato, per le sterpaglie che ha bruciato. Ma non lo ammetti, perchè per te quella rabbia alla fine è invece un segno che a te non te ne frega niente. Niente di più falso. La rabbia poi si trasforma in ansia che ti toglie il fiato, e quindi ti fermi un attimo a pensare che forse, appunto, la situazione non l'avevi chiusa affatto. Solo allora riesci ad alzarti e provi a chiuderla quella porta, e tutto di colpo ti sembra essere più chiaro, e forse piano piano ricominci a respirare. Sentirti parlare è stato un po' come parlare con una migliore amica, e ti ringrazio immensamente di questo.
I miei 2 cents da uno che ha un cratere di vuoto umano intorno:
Si inizia a stare meglio (/peggio?) quando si riesce ad eliminare il proprio ego, una volta che ci estraniamo dal nostro vivere e capiamo che siamo protagonisti solo della nostra vita allora riusciamo ad accettare meglio che esistono anche gli altri, le loro scelte (belle e brutte che siano) e i loro sentire.
Sfortunatamente siamo tutti umani, infelici e mai sazi, in cerca di realizzazione e pace personale, cosa che non sempre coincide con chi abbiamo intorno o amiamo.
Sicuramente comprendere che l'altro avrà avuto le sue ragioni è metà della fatica, poi che questi abbia agito in modo corretto o meno è altro conto e ci deve interessare sicuramente meno che la nostra salute e dignità.
Detto questo ti consiglio di vivertela non in modo più leggero, non mi permetterei mai, ma con meno attaccamento all'altro e più verso te stessa; questo perchè più in là affronterai sicuramente altre situazioni di distaccamento, anche non volute, come i lutti.
In quel caso non si è mai pronti ma sicuramente imparare a non ossessionarsi coi se e i ma dell'altro può fare bene ed essere utile.
Concludo augurandoti più spensieratezza e pace e lasciandoti anche un po' di speranza: Non tutti i rapporti finiti hanno una colpa e per fortuna esistono anche distacchi maturi e sereni. 😌✨
volevo darti il mio punto di vista sulla questione, che è un punto di vista diverso, che propone soluzioni differenti. sono anche io passato per una rottura di recente (abbastanza sanguinosa, per certi versi per colpa mia) e temevo di ricadere in questi esatti pensieri che mi hanno torturato per un anno e mezzo dopo la fine della precedente relazione... non è successo e non è successo perché ho smesso di cercare una chiusura da quella persona perché non ha senso. e perché non ha senso? perché tutte le cose che noi desideriamo che l'altra persona ci dica vivono nella nostra testa e aderiscono alla nostra idealizzazione di quella persona... ciò non aderisce alla realtà, perché l'altra persona è reale ed ha volontà proprio e per questo non farà ciò che noi vogliamo, non penserà ciò che noi vorremmo.
durante quest'ultima rottura mi sono obbligato a vedere la realtà per quello che è, non romanticizzata o imbellettata, semplicemente per quello che è... nel mio caso la realtà nuda e cruda è che all'altra persona non interessavo più (o abbastanza) per voler stare come me in una relazione "committed" e quindi che senso aveva per lei continuare a frequentarmi (vista la differenza di prospettive)?
purtroppo ho realizzato che il desiderio che l'altra persona faccia o dica quello che noi vogliamo è profondamente egoistico perché costringe la controparte ad essere ciò che non è e costringe noi a vivere in un illusione (e se le persone facessero esattamente ciò che abbiamo in testa sarebbe un mondo orribile, tanto varrebbe mettersi con se stessi)...
le persone non vivono nella nostra testa e la realtà purtroppo spesso è maledettamente semplice, una volta spogliata di tutte quelle cose che noi stessi mettiamo per farla aderire alle nostre stesse illusioni.
ho a lungo cercato una spiegazione del perché le persone ad un certo punto se ne vanno e la realtà è che nulla spiega meglio le loro decisioni se non il loro modo di comportarsi o ciò che ci hanno detto, questo significa che nel 99% dei casi siamo noi stessi a complicarci la vita cercando nelle piccole cose segnali di ciò che noi vorremmo che la controparte avesse detto o fatto... ma siamo sempre noi a riempire la realtà di dettagli che non sono lì e non ci saranno mai... l'interpretazione della realtà e delle azioni non può fare altro che farci del male, ripeto la realtà è maledettamente semplice e non c'è motivo di complicarla con i castelli di carte e pensieri che ci costruiamo noi per primi...
tutto ciò non riduce in alcun modo il dolore della separazione, purtroppo
in ogni caso ammiro la tua forza nel condividere questo contenuto, ci ho pensato tante volte a farlo anche io, ma mi sono sempre fermato non so nemmeno io perché. much love
Prima mi entrerà in testa questo discorso e prima riprenderò in mano la mia vita…
Anch'io ho recentemente sofferto per una persona, ci pensavo ogni giorno, ora basta, move on ❤
E' una semplice e banale questione di abitudine. Gli esseri umani sono tranquillamente in grado di andare avanti cambiando, perdendo o acquisendo qualsiasi tipo di abitudine, sia essa fisica o psicologica. Certo, ci si deve lavorare sopra, a volte tanto, a volte poco, ma nulla è impossibile, a meno che non ci siano reali e gravi impedimenti fisici o psicologici. Siamo in grado di "rinunciare" ai nostri genitori, talvolta pure ai figli, figuriamoci tutti gli altri. L'errore, dal mio punto di vista, è pensare di basare il proprio equilibrio e la propria felicità sugli altri e non su noi stessi: quando noi siamo sereni e in equilibrio da soli, allora abbiamo già raggiunto il massimo della condizione umana. L'altro è un di più che può arricchirti, ma non è la sua assenza eventuale a definirti come persona e a darti meno importanza e valore. Si vede che sei giovane e alcune cose le devi ancora comprendere profondamente: succederà col tempo, le persone avranno sempre meno importanza (e con questo non voglio dire che odierai la gente, no) perchè capirai sempre di più cosa ti serve per stare bene e bastare a te stessa nel tuo equilibrio. La prima cosa che ti suggerisco di fare è chiederti cosa ti spinge ad alzarti dal letto ogni giorno: se non hai una risposta, allora devi trovarla, e finchè non la troverai, il tuo percorso di "serenizzazione" nel mondo non potrà cominciare. P. S. Se la risposta è un'altra persona, allora la risposta è SBAGLIATA ; )
mi hai ricordato quanto sia triste la mia vita senza una ragazza che mi succhia le palle, ma allo stesso tempo quanto sia bello poter lasciare porte e finestre aperte senza avere l'ansia di chiuderle ogni 3x2. il fatto è che adesso qualcuno deve pur succhiarmi le palle... ho giusto chiamato l'ospedale per farmi togliere un paio di costole.
Uomo di cultura e amante della teabag 🗿
@@coat.thik1 😆pensa che la teabag non sapevo manco cosa fosse. ho subito pensato a una sacca di te. non di te te, di te, chiaro no?
Non sai o forse si, quanto mi è servito questo video!!! ❤
Purtroppo il tempo ci fa dimenticare dei momenti brutti…. E ci ricordiamo solo di quelli belli……..
Io direi per fortuna. Il tempo ha il potere pure di guarire il cuore e la mente
Permettimi di essere un po' becero.
Sei bella, intelligente, hai decine e decine di fans. Cosa ti manca per godertela? Niente!
Buttati, vai lì fuori, mescolati tra la gente, tra i tuoi fans, chi vuoi tu. E vedrai che sarà molto più semplice superarla.
So che sembra banale ma a volte la vita è semplice. Noi cervellotici tendiamo a complicarla oltremodo.
Un abbraccio!
È se vogliamo fisiologico il fatto che una persona con cui abbiamo condiviso tanto, in particolare la propria intimità, non si riesca fin da subito a distaccarsi e a non andare avanti
I was waiting for this one!
Secondo me, l’unica risposta che possiamo ricevere dall’altra persona dalla separazione è proprio il gesto della separazione stessa. E saperlo prima, è meglio che tenerselo per anni e vivere dietro una maschera. Tu hai settato uno standard, giusto o sbagliato che sia, e quella persona non vuole continuare con quello standard. Fine. Riflettere giusto, e anche “healing”, e poi, si va avanti. Si avanti con persone che accettano il nostro standard
Ti capisco perfettamente, e non so quanta forza ti ci sia voluta per fare questo video
Consiglio un libro di cui parlero tra qualche mese: Contro la psicologia di Frank Furedi.
7 anni felici, pure un po' più che felici, poi la fine
E sono passati, guarda caso, ormai 7 anni da allora. Mai andato avanti.
A una certa ti arrendi al fatto che non è un periodo, è uno status quo.
La vita è una merda, annaspare fa schifo.
Ma è fatta così, stacce 🏳️
Giovedì ³⁰ gennaio ²⁰²⁵: "A Giulia e la sua community"
Vorrei iniziare a scrivere questo pensiero rimuovendo subito lo zucchero: mi complimento con te non solo per aver parlato di qualcosa che è complicato da esprimere, si vede che hai faticato a creare questo video e avendo ascoltato le tue parole in: "Perché ho così paura di espormi?" posso un qualche modo provare a comprendere le tue fatiche a riguardo. Ti volevo ringraziare anche per avere, e spero continuerai, a trattare argomenti che hanno per me un'importante rilevanza ovvero le relazioni d'amore e non solo; non portando però solo superficialità e gossip, ma serietà e una grande concentrazione verso la risoluzione di un problema che in maniera diversa ci affligge tutti. Non mi sarei aspettato altro da te e anzi non ho aspettative riguardo i video futuri perché sono certo che riuscirai a centrare il punto focale della questione come hai fatto ora. Per parlare di questioni così personali solitamente ci si può appellare quasi unicamente a esperienze personali e tu sono certo stia riuscendo, attraverso anche un percorso psicoterapeutico, a mettere sempre più a fuoco per trovare le agoniate risposte a quelle semplici domande che se lasciate a briglia sciolta possono arrivare a dilaniarci. Vorrei condividere una mia esperienza riguardo all'argomento, dato che mi sento ad oggi un'enorme vittima di tutto ciò, il cui carnefice sono per una grande percentuale io stesso. Mi sono sentito per ben 5 anni con una ragazza con cui purtroppo nulla ha mai potuto funzionare. 500 km ci dividono e capendo entrambe che entrare in una relazione ci avrebbe fatto fin troppo male abbiamo preferito evitare di appellarci come "fidanzati". Nonostante questa nostra consapevolezza siamo sempre stati in un grande tira e molla per molto tempo e io non sono mai riuscito ad andare avanti. Ci sono stati momenti in cui la porta l'avevo finalmente chiusa, per poi però stupidamente riaprirla volontariamente ritornando da lei in pessimi momenti del mio vivere. Mi sono illuso pur essendo consapevole del male che mi stavo facendo, ma l'ho fatto perché ad oggi io sento ancora di provare amore che verrebbe per altro ricambiato. Da poco mi sono accorto davvero di dover dare un taglio a tutto: non solo ai messaggi e alle chiamate alla cui astinenza mi sono ormai abituato, riuscendo a farne a meno già dopo qualche giorno; la peggiore delle sensazioni per me è dover imparare a non sperare più in un futuro incerto e ancora lontano poiché è l'unica cosa che mi sono reso conto mi permetteva di aspettare ancora e ancora e ancora. Mettendola semplicemente: la speranza mi impediva di chiudere quella porta, riempiendomi la testa di mille altre stronzate che non so se mai avverranno. Di consigli da dare ne ho pochi, il primo è ovvio ma secondo me importante da rimarcare: IL DOLORE PASSA, non vi fossilizzate e non compiangete voi stessi, dopotutto piangere sul latte versato non aiuta. Non significa però: non piangete mai. Fatelo se vi fa stare meglio, solo abbiate cura di voi e non vi fermate di fronte al dolore come fosse un muro alto 5 metri che non avete modo di scavalcare. Siete solo voi che potete plasmare quel dolore in qualcosa di meno difficoltoso da oltrepassare. Soprattutto, per me, hanno sempre aiutato gli amici, non vi isolate da persone che vi fanno ridere e sorridere, poiché quest'ultime sono le migliori medicine contro ogni male. Le vostre battaglie non le possono certo combattere loro per voi, ma vi possono aiutare a diventare soldati migliori e se sono persone che ci tengono davvero saranno loro a medicarvi quando ne avrete più bisogno. L'altro grande consiglio invece l'ha già dato Giulia a 7:18 parole sante. Io stesso sono colpevole, lo faccio poco e nulla nonostante potrei facilmente. Liberare la mente è un modo fantastico di somatizzare tante emozioni negative, rimuginare fa l'esatto opposto e io di questo sono particolarmente colpevole... XD. So come ci si senta a pensare per giornate intere ai mille complessi che la mente partorisce, non è bello per nulla. Fare altro è un modo sano di staccarsi dai propri cazzi, imparare a pensare in modo attivo e nei giusti tempi a ciò che ci fa più male è una skill perfetta per migliorare la propria sanità mentale, perché si ai problemi un po' bisogna anche pensarci, altrimenti non li si risolve. Tuttavia credo che tante risposte, se noi riusciamo a coglierle, ce le invii il mondo stesso (niente religione o fanatismi vari, è un modo di dire che tutto viene di sua natura, che il tempo è funzionale per capire e rimarginare). Detto questo credo di aver finito e per tutti voi pochi che siete arrivati fin qui, non ho bisogno di commenti carini qui sotto, riuscirò a risolvere i miei problemi senza farmi compatire. Sento di aver scritto cose banali, che il pubblico di questo canale forse da già per assodate, ma sentivo importante sottolineare alcune semplici cosette che secondo me tendiamo a dimenticare un po' tutti ogni tanto. Dobbiamo solo imparare ad avere un pochino di pazienza in più, in un mondo che ci affretta tutti i giorni per mille cazzate sconnesse tra loro. Vi voglio bene
Bello e utile
Parole forti, ma giuste 🥲
Complimenti
Tu cerchi delle risposte, ma non le troverai dove le stai cercando!
Pensi che qualcuno in questo momento, magari legato al tuo lontano passato, stia ancora aspettando una closure da te? Come ti farebbe sentire stare "dall'altra parte"?
forza
NON AVREI MAI PENSATO CHE 20 EURO MI SAREBBERO BASTATI per 2 gg di teknival
Quien es imprescindible para el otro nadie mas que tu mismo para ti?Cuantos tipos de personalidades existen?Tu puedes amar,querer de una manera y pensar que la otra persona siente y piensa de la misma forma pero no siempre recibes lo que damos!Saludo Giulia.
❤
Non so se l ha già scritto qualcuno ma closure penso significhi vicinanza da close che significa vicino.
Puó significare anche chiuso, tanto in inglese dipende sempre dal contesto
Mi sembra di sentir parlare il mio io interiore ….. 😢
7:02... ho provato le tue stesse emozioni quando nel 2021 Trump finì il suo mandato, e invece... mai dire mai nella vita
Guarda giulia sono proprio nella situazione che dici anche se non si tratta di una persona qualsiasi o un amico ma si tratta di una ragazza.detto in parole povere dopo che ho finito l'università sono tornato lì per fare un corso di disegno dal vero con lo scopo di migliorare ancora di più ed ho conosciuto due ragazze e per una di queste mi sono preso una bella cotta solo che ho capito troppo tardi che i comportamenti che io credevo fossero perché le piacevo erano solo per amicizia e perché si sentiva sola. Il problema è che io siccome non volevo chiudere i rapporti finito il corso gli ho proposto di vederci fuori o comunque lì al corso per pranzo perché io ormai il corso l'avevo finito e non aveva senso continuassi perché l'università l'avevo finita non mi andava di fare un altro corso mentre lei finito questo corso ha iniziato il primo anno di università e quindi non ci siamo più visti non perché non abbia avuto modo o l'occasione di vederla l'occasione c'era ma quel giorno lei no .e per concludere ora sto in una fase in cui si ci sto male e dico proprio ah anche a lei piaceva quello ma molto meno perché ne sto uscendo solo che si alternano giorni in cui ci sto male per lei e vorrei scriverle ma so che non servirebbe a niente perché tanto non mi risponderebbe o comunque giusto un po e poi finirebbe li mentre ci sono altri giorni in cui c'è lo a morte con lei mi passa la voglia di scrivergli e mi sale il maschilismo e inizio ad insultarla cosa posso fare? Che mi dici?
La pizza del giorno dopo è buona, ma se ne prendi una nuova è meglio
Aura jacket o Oura ring?
❤
severo ma giusto
CAVALLO 🐎🐎
Have you said "Horse"?
as they say *time heal all wounds*
onestamente la closure non ha senso perchè la closure è semplicemente un refresh perchè vuoi che torni nella speranza che rimanga e non chiuda for real.
quello che ho notato personalmente è che è veramente il tempo l'unica soluzione.. è come se il cervello fosse stuck e voglia evitare di lasciare andare, pian piano con i mesi arriva addirittura a diventare indifferente verso quei ricordi ma inizialmente non puoi indurre quell'indifferenza..It's as if the brain is running a process in the background, and only when that ends, you’re allowed to move on
mmmm
Ma sei milionaria?
Cavallo
spingere spingere cavallo
'mmazza che tranva che c'hai preso tesò!