Conosco bene la vita di D'Annunzio e il Vittoriale la tua recensione, molto ben fatta, incuriosisce e stimola alla visione del film. Ciao e grazie dell'impegno anche a nome di chi lascia solo un frettoloso like senza commentare.
È stato un incontro straordinario, un film meraviglioso, perfetto. Una scenografia superlativa dove i marmi fanno da protagonista, raccontando un Italia degli ultimi anni 30. In questo e ancora meglio nel Vittoriale , si trascina gli ultimi anni del vate.si trascina solo nel corpo restando superbo nella sua sensibilità di poeta. I dialoghi raggiungono vette altissime di pura poesia e di coinvolgimento emotivo. Che dire, un film da OSCAR
Io sono stupito che ancora nessuno ci abbia ancora pensato. Si tratta di un'impresa unica nel suo genere. Vedremo, magari qualcuno si accorgerà delle potenzialità di un simile lavoro 🤔
D'Annunzio ha un rapporto strano con il gruppo culturale dominante di questo paese. Dubito che ci saranno grandi produzioni a riguardo dell'impresa di Fiume
Ricordo un commento di Giordano Bruno Guerri ( curatore del Vittoriale) riguardo alla "Reggenza del Carnaro ", nel quale ricordava la costituzione della stessa, come una delle più moderne e libertarie in assoluto del tempo. Il giudizio della élite culturale, di questo paese nei confronti di D'Annunzio ( considerato ancora erroneamente precursore del fascismo), ritiene impresentabile quella spiazzante realtà storica. Nessun regista " impegnato " si arrischierebbe a rappresentarla. Gli intellettuali alla Scurati, sanno solo scrivere certi libercoli , di inconsistenza storica e critica, come il suo ultimo libro, M Il figlio del secolo . Non oso pensare ad un film su Fiume, fatto da questi intellettuali e pensatori conformisti .
Concordo interamente ,e trovo perfetto l'associare D'Annunzio a tutto il film,un degno omaggio al cinema Italiano e a tutto il cast,. Vittoriale come voleva il vate protagonista assoluto !
Come sempre piacevole da ascoltare, ti seguo sempre con piacere ancora di più in questo caso avendo visitato il Vittoriale pochi giorni fa. Non ho mai amato D'annunzio come uomo e come personaggio pur ammettendo la sua grandezza come poeta, seppur poco approfondito dalla scuola italiana. Concordo a pieno con la recensione che hai fatto del film che ho trovato interessante e pieno di spunti su cui riflettere per merito anche di una magistrale interpretazione di Castellitto che ha saputo rendere a pieno il decadimento di un uomo e in un certo senso sua disillusione. Il Vittoriale è sicuramente un luogo da visitare perché racconta molto di lui, ancora più suggestivo in una giornata uggiosa e grigia, come ècapitato a me. Anxhe se ttraversando quelle stanze piene di oggetti mi sono chiesta quanto ci fosse di reale. Quanto fosse un'esagerazione narcisistica, talvolta anche patetica, o il frutto di una spontanea genialità. E quanto i suoi "cortigiani"fossero ammirati da lui in quanto uomo o piuttosto plagiati dalla sua strabordante personalità. Spesso la maschera nasconde un anima fragile alla ricerca di un continuo riscontro testimoniato anche dai suoi famelici e struggenti amori. Scusami per questa mia dissertazione psicologica e ancora grazie per le pagine che ci regali.
Mentre raccontavi questo film, mi hai fatto ricordare l'anno della mia maturità classica, quando faticosamente, mettevo insieme una tesina sulla poetica del Vate....cercavo più che altro di contenere e concentrare un'immensità di materiale. Non ho ancora visto il film, ma lo farò sicuramente, perché mi piace Castellitto e perché ho letto la recensione su My movies. Non temo lo spoyler, perché la vicenda umana ed artistica di D'Annunzio è arcinota....e mi sono ascoltata il video per intero. Devo dire che sei davvero un ottimo affabulatore e mi hai fatto venire voglia di buon cinema (per me un bel film è come le vitamine, fa bene a tutto). Grazie per la deliziosa recensione, ti saluto con una frase del Vate: Ricordati di osare....Ed a proposito di osè... Stavo malignando su una versione UA-cam di Heikudo Sperelli scostumatissima!!!!! Gli aspiranti registi si facciano avanti!!!!😂🤣😂🤣😂🤣😂🤣😂🤣😂👍👍👍👍👍❤❤❤❤❤❤❤❤❤❤❤❤❤
BravoBravoBravo - ottima recensione anche illuminante, per me che non avevo colto il meta/significato di D’Annunzio che tenta di cacciare i topi dal roseto
Ottimo film con una interpretazione di Sergio Castellitto semplicemente incredibile; inoltre a mio avviso ha il pregio di non mitizzare nulla, il ritratto di Gabriele D'Annunzio è molto umano mettendo in risalto anche le sue fragilità; bellissime le riprese del Vittoriale di Gardone Riviera
È stato il primo film al cinema subito dopo la riapertura.. mi è piaciuto tanto, ho avuto le tue stesse sensazioni, ho guardato e soprattutto ascoltato i dialoghi con una sensazione di incanto e stupore. Due ore non le ho proprio sentite. Però anche in questo caso è come dici tu, nel senso che dipende da quello che uno si aspettava, gli amici con cui sono andato ad esempio lo hanno trovato noioso, sicuramente il trailer è stato abile perchè non ha lasciato tradire il fatto che si trattasse di una sorta di percorso di formazione e autoconsapevolezza di Comini in cui la figura di D'Annunzio funge da termine di confronto principale, piuttosto che appunto una storia incentrata solo su D'Annunzio, cosa che pure io mi aspettavo di vedere
ho visitato la casa di D'Annunzio almeno 3 volte... mi ha dato l'idea di un personaggio eccentricamente perverso ed intellettuale, dall'altra un personaggio straordinariamente coinvolgente nel senso che ti rapiva col modo di fare che lo caratterizzava... certo si sa, il VATE, stava sulle balle al regime del ventennio,..ma serviva alla propaganda... croce e delizia... ad ogni modo bravo Castellitto... e un grazie a te e ai tuoi video.... spiegati molto bene!!
Io concordo un film veramente di qualità Dannuzio è uno dei più grandi personaggi italiani più che poeta e viene ritratto magnificamente insieme al suo contesto
@@marcovaldo8786 già studiato grazie e l'esame di letteratura italiana non lo daró quest anno Dannuzio è uno dei nostri maggiori poeti, aviatore, imprenditore e si un po' particolare come personaggio sicuramente con i suoi grossi difetti, uno che guardava più alla sostanza e al materiale, uno pomposo e inutilmente barocco forse ma nonostante questo rimane una grande personalità di indiscutibile fascino e ampie vedute
@@gamename00 Premesso che non amo il personaggio D'Annunzio, anche se lo considero un grande poeta (personalmente, preferisco leggere lui che Carducci o, peggio mi sento, Marinetti....) e certamente un personaggio rilevante della nostra storia, mi permetto di dissentire, per quello che può valere la mia opinione, laddove scrivi che D'Annunzio era uno "che guardava più alla sostanza e al materiale". Se parli dell'aspetto più "godereccio" della vita, posso essere d'accordo ma, per il resto, in generale, a mio modesto avviso, era proprio il contrario, cioè lui rimase un irriducibile idealista, pur con le tante contraddizioni di un personaggio che rimane indubbiamente un grande personaggio, nel bene e nel male. E secondo me lo dimostrano, su tutti, due episodi, cioè l'impresa di Fiume e la sua riluttanza ad accettare di diventare capo del fascismo (ad un certo punto, sembra che Italo Balbo, a mio avviso, così, a pelle, forse il gerarca più vicino come temperamento a D'Annunzio, si sia presentato a casa sua per chiedergli ufficialmente di entrare nel fascismo e poi guidarlo ma D'Annunzio con una scusa, non si fece trovare). L'impresa di Fiume, per me, fu una esperienza forse anche pratica ma di fatto rimase una azione ideale, destinata peraltro a finire male, tanto che Mussolini, fiutando il fallimento, si sfilò dal Vate e di fatto lo abbandonò a se stesso, infatti, questo, D'Annunzio non glielo perdonò. Inoltre, anche più avanti, D'Annunzio rimproverò Mussolini per le sue tattiche politiche che considerava meschine, mentre Mussolini cercava di tranquillizzarlo, che era solo un modo per arrivare al potere. Infine, D'Annunzio a Fiume scrisse una Costituzione molto avanti per l'epoca. Poi, non so, magari hai ragione tu. Ciao.
Buon giorno DOC il primo film che vedo al cinema da anni. Devo dire la verità film come questi mi lasciano sempre con l'amaro in bocca. Spiego meglio,ho trovato il film bello,recitato bene,girato magistralmente,ottime sceneggiature ottima interpretazione. Un ottimo film,una bella storia di un personaggio assolutamente unico (ovviamente Italiano) ed eccentrico. Dall'altra film come questi attirano poco,le persone non le apprezzano e sprechiamo decine di milioni per girare film DI messa ( scusate il francesismo) come natale su Marte. Con le menti e le capacità Italiane potremmo far uscire 3 film così all'anno,abbiamo molto molto da dare. Ma ovviamente perdiamo tempo con le cose banali,stupide da popolino ignorante. Va beh buona domenica DOc. Bella recensione
@@laBibliotecadiAlessandria sì, ha ridimensionato il mio giudizio sul Vate simpatizzante del Fascio. Pensavo, da ignorante quale sono di quell'epoca, che egli fosse sostenitore di Mussolini e lo era, nei primi tempi. Ma poi, la piega che prese lo indusse quasi a rinnegarlo e questo nel film si vede bene
Ricordava in un libro uno che alla morte di D'Annunzio era liceale, che l'insegnante incaricato di ricordare il "poeta immortale" commento': "Immortale non so, immorale senz'altro!". (Cesare Marchi in "Quando eravamo povera gente").
"Questo non esagera nemmeno nel rendere negativo il fascismo" Io credo che sia il terzo film che genuinamente mi abbia trasmesso un'idea del fascismo come qualcosa di assolutamente TERRIFICANTE. I primi sono stati "Il Conformista" e "Novecento", entrambi di Bernardo Bertolucci
La scena della bottiglia personalmente è stata quella che riassumeva al meglio il latente terrore del fascismo a livello della popolazione. I racconti dei miei nonni, la paura che chiunque potesse denunciare per un vantaggio personale, anche solo per aver "sporcato" l'immagine del Duce pubblicamente o meno. Tante piccole cose, piccoli controlli e ingerenze che rendevano ogni più piccolo aspetto della vita pesante e asfissiante.
@@NerdistheWay Mah, i miei nonni pur non avendo mai avuto la tessera non ebbero mai problemi, né di lavoro né di vita civile. Tieni conto che in tutto il Regime ci furono solo 31 condanne a morte che se levi i terroristi sloveni, i gerarchi traditori, gli ammiragli felloni, praticamente nulla. Tieni conto che adesso che quelli che hanno insultato il Capo dello Stato su internet (Mussolini era solo Capo del Governo) sono sotto inchiesta e rischiano da 6 mesi a due anni di galera.
@@comstraker7329 le squadracce e il regime non usava metodi "legali" e alla luce del sole per punire o percuotere qualcuno per mantenerlo passivo sotto il regime. Fare i calcoli con i dati "ufficiali" di una dittatura vale un po' come l'aria fritta.
Grazie davvero, un'ottima recensione che mi porterò dietro quando riuscirò a vedere il film. Comunque, avendo visto il Vittoriale e conoscendo abbastanza la vicenda storica e umana di D'Annunzio e del suo rapporto col fascismo penso che tu abbia ricostruito perfettamente il clima di quel tempo. Ho visto anche lo spoiler sul finale, è un'ipotesi possibile e magri probabile. Quello che è certo e storicamente provato è che Mussolini temeva il Vate e lo considerava un potenziale pericolo. Un consiglio: andate a vedere il Vittoriale, non ve ne pentirete.
Mi hai fatto incuriosire, lo vedrò. Volendo potresti scriverlo tu uno "sceneggiato" su D'Annunzio: una volta facevi pillole singole di ucronia partendo da uno spunto riguardante una pillola storica, potresti fare qualcosa del genere qui, cosa sarebbe successo all'Italia se D'Annunzio avesse accettato di cavalcare la tigre fascista? E cosa sarebbe successo a lui? D'Annunzio ad esempio si spese tanto contro l'ammutinamento dei bersaglieri di Ancona che causò la perdita della guerra di Valona e con essa dell'Albania nel biennio rosso, per coerenza avrebbe ordinato di tornarci per "rimediare"? Cosa avrebbe fatto in Cirenaica e Tripolitania l'Italia? Ci sarebbe mai stata la guerra in Abissinia che causò l'allontanamento dall'Intesa? La retorica fascista sarebbe cambiata? D'Annunzio fiumano sarebbe stato un buon benchmark di D'Annunzio proiettato a gestire un vero stato? Ci sarebbe stata una marcia su Roma? O non sarebbe servita, dàto il prestigio popolare del Vate, magari conquistando il potere democraticamente? Il re avrebbe accettato D'Annunzio come fece con Mussolini per evitare ai Savoia di fare la fine dei Romanov?
D'Annunzio era un artista, Mussolini lo ha sempre buggerato. Il re fece quel che voleva la borghesia di allora, tutta favorevole all'uomo che rimette ordine. Ricordiamoci che era sempre a caccia di soldi, avendo uno stile di vita dispendioso: quindi era poco affidabile. Nel vittoriale divenne al dunque una larva, per l'abuso di coca e occupato a trovare donne compiacenti. Ci ha lasciato in eredita' una fastidiosa retorica, il culto della parola fine a sé stessa. Se uno legge alcuni suoi discorsi si chiede:ma in che epoca siamo? Sapegno lo definì un poeta minore. Non si fosse perso nel suo narcisismo, avrebbe fatto molto di piu'.
@@eltar67 però era tutto questo, e capace di ispirare e sollevare un paese intero, anche più di Mussolini, malgrado le sue debolezze o forse grazie a queste.
@@fralencemelograno capacità ne aveva(lo dimostra l'impresa di Fiume) ma un incidente, la famosa caduta dalla finestra provocata sembra da un'amante gelosa, lo mise fuori gioco, proprio quando voleva intervenire direttamente. La borghesia che voleva restaurare l'ordine costituito finanziava Mussolini e non so cosa avrebbe potuto fare. Eppure aveva saputo adattarsi alla nuova societa' dell'avvento delle folle, ben diversa da quella dei notabili. La storia è fatta di occasioni perdute e noi potevamo evitare anche con lui di precipitare nel totalitarismo. A pochi mesi dalla marcia su Roma vi era ancora chi parlava di 4 ragazzi facinorosi e Bordiga, uno dei fondatori del PCI riteneva che fosse in fondo una questione di ordine pubblico. Ma lui era un esteta, doveva trovare le condizioni giuste per agire. Quando si sono presentate, ecco l'incidente che stravolge tutto. Lui era un esteta ma pure i politici presero cantonate tremende, sottovalutando un movimento che usava la violenza come metodo politico. Fa rabbia che si sia dovuto confinare al Vittoriale esaurendo così la sua vena creativa. Del vittoriale se ne occupa lo storico Giordano Bruno Guerri, capofila di quelli che rivalutano la sua figura, ovviamente avversata dalla critica marxista.
20:46 sicuramente questo elemento dei topi è anche simbolico, però vedendolo mi sono chiesto se non potesse essere un fatto biografico reale: mi ricordo che mio nonno, in un periodo in cui prendeva farmaci molto potenti, soffriva di allucinazioni identiche
@@laBibliotecadiAlessandria sì, era chiaro. Però mi chiedevo se fosse un dettaglio inserito nel film ad hoc o preso dalla realtà. L'unica sarebbe andarsi a pescare le memorie di qualcuna delle persone a cui sono ispirati i personaggi
mesi fa avevo visto metà di questa recensione, poi l'avevo interrotta per vedere il film, ora ho visto il film e sono tornato a vedere il finale; devo dire che ho trovato il film noioso perchè troppo lento, un bel film che mi è piaciuto, ma che andava montato in modo più veloce tagliando tutto quegli inutili silenzi che abbondano nelle scene
Avrei una domanda che mi ha sempre intrigato, nella conferenza di Sanremo era stato strappato alla Turchia il Sangiaccato Alessandrietta, allora perché nel mondo moderno è territorio turco anche se la Turchia si astenne dal secondo conflitto mondiale?
Vedere quell'omone di Castellitto ( 1,78 per 78 kg) nei panni di D'Annunzio ( 1,67 per 60 kg) non mi convince , la testa rasata non basta. Come riuscire a rendere credibilmente, quel fuoco di creatività e di "superomismo" che Gabriele ha incarnato, con un attore così statico come Castellitto mi sfugge. Sono molto incuriosito, cercherò di vederlo al più presto! Una cosa però, dalla tua recensione si capisce e mi mette in guardia, mi aspetto una convenzionale e retorica cornice storica , il personaggio poteva essere sgradito ma non convenzionale! Vedremo
In realtà rende molto bene la fragilità dell'uomo, soprattutto negli ultimi anni di vita. Il fatto di essere circondato da attori alti, poi, non fa sentire la stazza
Ben detto. Noi diciamo fascista solo perché il periodo di tale architettura coincise con gli anni del Fascismo al Potere (ergo l'abbiamo ribattezzata, erroneamente, così).
@@laBibliotecadiAlessandria tra l'altro (non è colpa tua, va detto) ma la foto del caffè impero con le auto dell'epoca e la stele nera di mimmo paladino è un terribile anacronismo non si può proprio vedere se si parla di architettura dell'epoca e di d'annunzio in particolare. la statua di paladino è recentissima, è li in piazza della vittoria da circa 4 anni, forse meno, all'epoca di d'annunzio la piazza del piacentini era nuovissima e al posto della statua c'era il bigio del dazzi, abbattuto all'indomani dell'8 settembre. il caffè impero li di fronte era soprannominato il "cafè de le ciappe" in quanto gli avventori potevano godere di una meravigliosa vista sulle adamitiche (e sodomitiche) terga del soggetto.
@@raulcesari4115 non sono d'accordo vorrebbe demolire la storia solo perché non le piace? L'architettura del ventennio non è solo esaltazione politica del fascismo ci sono altre cose come la stazione di Milano.
Questo può essere il film che potrebbe rispingermi nelle sale mi ha troppo incuriosito , per quanto io non ami D'annunzio . P.s. ma avete mai analizzato il libro M il figlio del Secolo ?
@Angelo Spricigo il heikudo rischierebbe di lasciare questo mondo, ma del resto come disse Victorslazo88 la morte in diretta e una morte poetica e scommetto che Heikudo sia disposto a sacrificarsi per rendere i suoi fan felici
Non credo che lo spavento del padre del protagonista fosse relativo a un bicchiere appoggiato sulla foto di Mussolini. Credo che il problema fosse che avesse appoggiato bicchieri o bottiglia sporchi sulla foto, sporcandola e "deturpandola" quindi in qualche modo. Nonostante si trattasse solo di una foto su un giornale, credo comunque che all'epoca una cosa del genere fosse condannata
Non ho visto il film ma non ha importanza perché sono scettico a priori sulla possibilità di distinguere in D’Annunzio il poeta dall’ uomo, per la ragione che il suo estetismo raffinato e la sua visione panica della realtà erano io credo la sua natura . L’ uomo D’Annunzio io credo che coincidesse totalmente con il personaggio che il Nostro ha voluto rappresentare e trasmetterci
Vorrei vederlo quanto prima perché dopo la visita al Vittoriale ho colto lo spirito del crepuscolo del Vate i suoi ricordi e rimpianti la sua auto esclusione dalla vita pubblica e politica
Recensione esauriente. Non ho visto il film e spero non sia falsato troppo. Castellitto e ' bravo , ma e'facile oggi , farsi prendere la mano ,quando si parla di ventennio.
Un bel film peccato anche per alcune romanzate che visto come è fatto bene il film sembrano che siano accadute realmente: SPOILER Nel film viene fatto intendere che D'Annunzio è stato ucciso da alcune spie tedesche infatti ho dovuto dire ai miei genitori che in realtà D'Annunzio è morto per emorragia celebrare.
Grazie, molto interessante. Non riesco a restare serio: mi sovviene sempre quel mio compagno di classe che, in difficoltà nel mandare a memoria "la pioggia nel Pineto", cerco' di trarsi d'impaccio osservando " Professo', quando piove è mejo non stacce sotto le piante... " Scusa. Comunque mi hai molto incuriosito e cercherò di vedere il film. Saluti.
Avrebbe, anagraficamente, potuto esserne il padre :] a me il Bernacca restava simpatico: mi pareva illustrasse con pacatezza il piano di una battaglia, ma di quelle, così, dall'esito molto incerto.
Anche io, Cosimo, mi sento molto giovane :) e mi pare, non diciamo ieri ma l'altro ieri che la Hitchcockiana sigla delle previsioni meteorologiche imponeva il silenzio intorno al desco serale ed io confrontavo il sobrio barometro del militare con quello dei nonni, incastonato in una sorta di violino ed appeso in bella vista... Ah giovinezza!Saluti.
Film bellino, sceneggiatura po' disorganica (certe scene avrebbero potuto essere eliminate o spostate temporalmente e non sarebbe cambiato niente) con una fotografia non impressionante e che a tratti abusa del grandangolo, ma generalmente gradevole. Ottime interpretazioni (Mussolini e Starace un po' macchiettistici) ed utilizzo delle ambientazioni (anche dai palazzi potevano grattar via 80 anni di smog prima di iniziare a girare). Fatto curioso, tutte le stanze sembrano essere adornate da busti o ritratti del Duce, tranne che al Vittoriale dove giganteggia un ritratto di Dante Alighieri. Politicamente un po' forzato ed ingenuo.
@@laBibliotecadiAlessandria Ha una camminata con panza in avanti manco fosse Ciccio Sultano. Però si, comprendo come fosse più una caricatura simbolica che un personaggio vero e proprio.
Ma LEI sa fare anche il critico cinematografico!e di che fatta!!!Sono estasiata.beati quelli che la frequentano,se con tutto il lavoro che ha PUÒ avere il tempo per una vita privata.Ma lei dorme a volte?
Codesto servidorame di bassa mano teme i colpi, ha paura delle busse, ha spavento del castigo corporale. Io ve li raccomando. Vorrei poter dire: io ve li consegno. I più maneschi di voi saranno della città e della salute pubblica benemeritissimi. Forse servirebbe ancora un D'Annunzio 🤣
Questo è il classico film che vuole dare allo spettatore che ha una conoscenza scarsa dei fatti e del contesto storico in cui è ambientato una versione preconfezionata e ovviamente rassicurante dei fatti, ovvero: D’Annunzio era antifascista! Prendendo spunto da fatti reali, come l’avversione all’alleanza con la Germania, che ovviamente non viene minimamente spiegata e contestualizzata, si dipinge la versione di un D’Annunzio contrapposto a Mussolini quando in realtà esistono scritti dannunziani del 1936, alla proclamazione dell’impero, sproloquianti lodi nei confronti del Duce. D’Annunzio era al di sopra del Fascismo, ma i legami fra D’Annunzio e Fascismo furono moltissimi. L’intera iconografia fascista è dannunziana. Il tentativo di fare passare l’impresa di Fiume come qualcosa di completamente slegata al Fascismo, quando in realtà ne fu l’esperienza originaria, è altrettanto falsa. La versione del Mussolini completamente succube delle decisioni di Hitler è una versione che può forse reggere ancora nelle sezioni dell’Anpi, e nel film si manifesta in tre clamorosi errori storici che vengono commessi per fornire appunto una versione ben precisa, ovvero quella del buono e antifascista D’Annunzio che tenta di redimere l’obnubilato Duce. Il primo riguarda la guerra civile spagnola, dove nel film si sostiene che Mussolini abbia deciso di seguire Hitler nell’appoggio ai franchisti. Cosa completamente falsa perché i franchisti chiesero appoggio all’Italia prima che alla Germania e l’apporto che il Fascismo diede alla guerra civile spagnola fu molto più ampio di quello tedesco che consistette essenzialmente nell’invio di alcune unità di aviazione. La guerra civile spagnola si tramutó infatti in una guerra fra comunismo e Fascismo. Il secondo errore riguarda i titoli finali, il discorso sull’annessione della Cecoslovacchia, che viene fatta passare come un atto di violenza tedesco avallato dal succube Mussolini. La cessione della Cecoslovacchia alla Germania avvenne per via diplomatica nella conferenza di Monaco del 1938. In quella conferenza Mussolini fece da arbitro fra le posizioni tedesche e quelle anglo-francesi che avallarono comunque la cessione della Cecoslovacchia senza muovere un dito. La conferenza di Monaco del 1938, dove Mussolini fu salutato dalla stampa internazionale come il salvatore della Pace europea, è considerata il punto più alto del prestigio mussoliniano da tutti gli storici seri e imparziali. Qua uno spettatore poco informato potrebbe pensare che la Germania abbia annesso con la forza la Cecoslovacchia, nel silenzio assenso di Mussolini, quando in realtà venne decisa dalle quattro potenze europee, comprese le democratiche Francia e Inghilterra, che accettarono che i cecoslovacchi non fossero nemmeno consultati. Terza omissione clamorosa è quella del ruolo europeo di Francia e Inghilterra che ovviamente non viene mai raccontato facendo sembrare l’Europa di fine anni’30 come un continente con due soli stati, Germania e Italia. Perché non si dice mai delle enormi responsabilità francesi e inglesi sulla alleanza Italo-tedesca? Non si nomina mai il fronte di Stresa e il fatto che l’Italia fu l’unico stato che tentó di difendere l’indipendenza austriaca con le armi, mentre inglesi e francesi se ne lavarono le mani. Nel 1934, quando Hitler poteva ancora essere fermato e Mussolini era ben disposto a farlo, sono stati gli inglesi e i francesi a fare il doppio gioco, convincendo Mussolini progressivamente ad avvicinarsi a Hitler, che nel frattempo si riarmava con il tacito assenso inglese. Quindi non si capisce perché si debbano fare queste operazioni antistoriche, che possono al massimo rassicurare qualche intellettuale di sinistra sul fatto che D’Annunzio fosse antifascista e continuano a dare un’immagine totalmente falsata del contesto geopolitico europeo di quegli anni.
Effettivamente il film ha scelto una strada molto "comoda" per così dire, mostrando D'Annunzio come una sorta di eroe contro il totalitarismo, questo limita molto la descrizione di un personaggio così sfaccettato e complesso.
![545- Voodoo e torture, Papa Doc dittatore di Haiti [Pillole di Storia]](http://i.ytimg.com/vi/PWdKadmQNV4/mqdefault.jpg)
![545- Voodoo e torture, Papa Doc dittatore di Haiti [Pillole di Storia]](/img/tr.png)
![733- Come Stalin deportò in Siberia il popolo ceceno [Pillole di Storia]](http://i.ytimg.com/vi/dqFban9QfZg/mqdefault.jpg)
Conosco bene la vita di D'Annunzio e il Vittoriale la tua recensione, molto ben fatta, incuriosisce e stimola alla visione del film. Ciao e grazie dell'impegno anche a nome di chi lascia solo un frettoloso like senza commentare.
Grazie!
È stato un incontro straordinario, un film meraviglioso, perfetto. Una scenografia superlativa dove i marmi fanno da protagonista, raccontando un Italia degli ultimi anni 30. In questo e ancora meglio nel Vittoriale , si trascina gli ultimi anni del vate.si trascina solo nel corpo restando superbo nella sua sensibilità di poeta. I dialoghi raggiungono vette altissime di pura poesia e di coinvolgimento emotivo. Che dire, un film da OSCAR
Spero che un giorno a qualcuno venga lo schizzo di fare un film sul D'Annunzio a Fiume.
Io sono stupito che ancora nessuno ci abbia ancora pensato. Si tratta di un'impresa unica nel suo genere. Vedremo, magari qualcuno si accorgerà delle potenzialità di un simile lavoro 🤔
D'Annunzio ha un rapporto strano con il gruppo culturale dominante di questo paese. Dubito che ci saranno grandi produzioni a riguardo dell'impresa di Fiume
Ricordo un commento di Giordano Bruno Guerri ( curatore del Vittoriale) riguardo alla "Reggenza del Carnaro ", nel quale ricordava la costituzione della stessa, come una delle più moderne e libertarie in assoluto del tempo. Il giudizio della élite culturale, di questo paese nei confronti di
D'Annunzio ( considerato ancora erroneamente precursore del fascismo), ritiene impresentabile quella spiazzante realtà storica. Nessun regista " impegnato " si arrischierebbe a rappresentarla. Gli intellettuali alla Scurati, sanno solo scrivere certi libercoli , di inconsistenza storica e critica, come il suo ultimo libro, M Il figlio del secolo . Non oso pensare ad un film su Fiume, fatto da questi intellettuali e pensatori conformisti .
Concordo interamente ,e trovo perfetto l'associare D'Annunzio a tutto il film,un degno omaggio al cinema Italiano e a tutto il cast,. Vittoriale come voleva il vate protagonista assoluto !
Come sempre piacevole da ascoltare, ti seguo sempre con piacere ancora di più in questo caso avendo visitato il Vittoriale pochi giorni fa. Non ho mai amato D'annunzio come uomo e come personaggio pur ammettendo la sua grandezza come poeta, seppur poco approfondito dalla scuola italiana. Concordo a pieno con la recensione che hai fatto del film che ho trovato interessante e pieno di spunti su cui riflettere per merito anche di una magistrale interpretazione di Castellitto che ha saputo rendere a pieno il decadimento di un uomo e in un certo senso sua disillusione.
Il Vittoriale è sicuramente un luogo da visitare perché racconta molto di lui, ancora più suggestivo in una giornata uggiosa e grigia, come ècapitato a me. Anxhe se ttraversando quelle stanze piene di oggetti mi sono chiesta quanto ci fosse di reale. Quanto fosse un'esagerazione narcisistica, talvolta anche patetica, o il frutto di una spontanea genialità. E quanto i suoi "cortigiani"fossero ammirati da lui in quanto uomo o piuttosto plagiati dalla sua strabordante personalità. Spesso la maschera nasconde un anima fragile alla ricerca di un continuo riscontro testimoniato anche dai suoi famelici e struggenti amori.
Scusami per questa mia dissertazione psicologica e ancora grazie per le pagine che ci regali.
Grazie di aver condiviso il tuo pensiero, invece!
stupendo!!!!! lo consiglio a tutti. ottimo approfondimento! grazie
Mentre raccontavi questo film, mi hai fatto ricordare l'anno della mia maturità classica, quando faticosamente, mettevo insieme una tesina sulla poetica del Vate....cercavo più che altro di contenere e concentrare un'immensità di materiale. Non ho ancora visto il film, ma lo farò sicuramente, perché mi piace Castellitto e perché ho letto la recensione su My movies. Non temo lo spoyler, perché la vicenda umana ed artistica di D'Annunzio è arcinota....e mi sono ascoltata il video per intero. Devo dire che sei davvero un ottimo affabulatore e mi hai fatto venire voglia di buon cinema (per me un bel film è come le vitamine, fa bene a tutto). Grazie per la deliziosa recensione, ti saluto con una frase del Vate: Ricordati di osare....Ed a proposito di osè...
Stavo malignando su una versione UA-cam di Heikudo Sperelli scostumatissima!!!!! Gli aspiranti registi si facciano avanti!!!!😂🤣😂🤣😂🤣😂🤣😂🤣😂👍👍👍👍👍❤❤❤❤❤❤❤❤❤❤❤❤❤
Oddio 😸😸😸😸😸
@@laBibliotecadiAlessandria Sei salvo ..... per adesso non ho trovato un aspirante Tinto Brass 😂🤣😂🤣😂🤣😂🤣😂❤❤❤❤❤
😸 😸
BravoBravoBravo - ottima recensione anche illuminante, per me che non avevo colto il meta/significato di D’Annunzio che tenta di cacciare i topi dal roseto
Bellissima recensione.
Ottimo film con una interpretazione di Sergio Castellitto semplicemente incredibile; inoltre a mio avviso ha il pregio di non mitizzare nulla, il ritratto di Gabriele D'Annunzio è molto umano mettendo in risalto anche le sue fragilità; bellissime le riprese del Vittoriale di Gardone Riviera
È stato il primo film al cinema subito dopo la riapertura.. mi è piaciuto tanto, ho avuto le tue stesse sensazioni, ho guardato e soprattutto ascoltato i dialoghi con una sensazione di incanto e stupore. Due ore non le ho proprio sentite. Però anche in questo caso è come dici tu, nel senso che dipende da quello che uno si aspettava, gli amici con cui sono andato ad esempio lo hanno trovato noioso, sicuramente il trailer è stato abile perchè non ha lasciato tradire il fatto che si trattasse di una sorta di percorso di formazione e autoconsapevolezza di Comini in cui la figura di D'Annunzio funge da termine di confronto principale, piuttosto che appunto una storia incentrata solo su D'Annunzio, cosa che pure io mi aspettavo di vedere
ho visitato la casa di D'Annunzio almeno 3 volte... mi ha dato l'idea di un personaggio eccentricamente perverso ed intellettuale, dall'altra un personaggio straordinariamente coinvolgente nel senso che ti rapiva col modo di fare che lo caratterizzava... certo si sa, il VATE, stava sulle balle al regime del ventennio,..ma serviva alla propaganda... croce e delizia... ad ogni modo bravo Castellitto... e un grazie a te e ai tuoi video.... spiegati molto bene!!
I livelli di gradimento di heikudo sono:
-bello
-buono
-brutto
-Barbarossa
-11 settembre
😸 😸 😸 😸 Mi sembra una buona scala
Io concordo un film veramente di qualità
Dannuzio è uno dei più grandi personaggi italiani più che poeta e viene ritratto magnificamente insieme al suo contesto
Dannuzio? E chi è? Fatti un giro su Wikipedia. E poi scrivi.
@@marcovaldo8786 già studiato grazie e l'esame di letteratura italiana non lo daró quest anno
Dannuzio è uno dei nostri maggiori poeti, aviatore, imprenditore e si un po' particolare come personaggio sicuramente con i suoi grossi difetti, uno che guardava più alla sostanza e al materiale, uno pomposo e inutilmente barocco forse ma nonostante questo rimane una grande personalità di indiscutibile fascino e ampie vedute
@@gamename00 Premesso che non amo il personaggio D'Annunzio, anche se lo considero un grande poeta (personalmente, preferisco leggere lui che Carducci o, peggio mi sento, Marinetti....) e certamente un personaggio rilevante della nostra storia, mi permetto di dissentire, per quello che può valere la mia opinione, laddove scrivi che D'Annunzio era uno "che guardava più alla sostanza e al materiale". Se parli dell'aspetto più "godereccio" della vita, posso essere d'accordo ma, per il resto, in generale, a mio modesto avviso, era proprio il contrario, cioè lui rimase un irriducibile idealista, pur con le tante contraddizioni di un personaggio che rimane indubbiamente un grande personaggio, nel bene e nel male. E secondo me lo dimostrano, su tutti, due episodi, cioè l'impresa di Fiume e la sua riluttanza ad accettare di diventare capo del fascismo (ad un certo punto, sembra che Italo Balbo, a mio avviso, così, a pelle, forse il gerarca più vicino come temperamento a D'Annunzio, si sia presentato a casa sua per chiedergli ufficialmente di entrare nel fascismo e poi guidarlo ma D'Annunzio con una scusa, non si fece trovare). L'impresa di Fiume, per me, fu una esperienza forse anche pratica ma di fatto rimase una azione ideale, destinata peraltro a finire male, tanto che Mussolini, fiutando il fallimento, si sfilò dal Vate e di fatto lo abbandonò a se stesso, infatti, questo, D'Annunzio non glielo perdonò. Inoltre, anche più avanti, D'Annunzio rimproverò Mussolini per le sue tattiche politiche che considerava meschine, mentre Mussolini cercava di tranquillizzarlo, che era solo un modo per arrivare al potere. Infine, D'Annunzio a Fiume scrisse una Costituzione molto avanti per l'epoca. Poi, non so, magari hai ragione tu. Ciao.
L hai visto al cinema?in streaming non riesco stranamente a trovarlo(senza registrazione)
@@gianmariabertacchini5842 io al cinema penso anche heikudo
Devo ancora vederlo e anche andare al vittoriale dato che ci vivo a 20 minuti. Già messo il like, quessta me la recupero dopo averlo visto
Buon giorno DOC il primo film che vedo al cinema da anni.
Devo dire la verità film come questi mi lasciano sempre con l'amaro in bocca.
Spiego meglio,ho trovato il film bello,recitato bene,girato magistralmente,ottime sceneggiature ottima interpretazione.
Un ottimo film,una bella storia di un personaggio assolutamente unico (ovviamente Italiano) ed eccentrico.
Dall'altra film come questi attirano poco,le persone non le apprezzano e sprechiamo decine di milioni per girare film DI messa ( scusate il francesismo) come natale su Marte.
Con le menti e le capacità Italiane potremmo far uscire 3 film così all'anno,abbiamo molto molto da dare.
Ma ovviamente perdiamo tempo con le cose banali,stupide da popolino ignorante.
Va beh buona domenica DOc. Bella recensione
Il problema è che, alla fine, il cinema è fatto anche per guadagnare. E temo che un film così di guadagni non ne farà tantissimi
È stato il primo film che ho visto dopo il lockdown. Mi ha soddisfatto, ma mi ha lasciato l'impressione che gli mancasse qualcosa...
Wow che bello! Sono appena tornata dal cinema dove ho visto proprio questo film e mi chiedevo giustappunto se ne avresti fatto la recensione. 🤩
Piaciuto?
@@laBibliotecadiAlessandria sì, ha ridimensionato il mio giudizio sul Vate simpatizzante del Fascio. Pensavo, da ignorante quale sono di quell'epoca, che egli fosse sostenitore di Mussolini e lo era, nei primi tempi. Ma poi, la piega che prese lo indusse quasi a rinnegarlo e questo nel film si vede bene
Ricordava in un libro uno che alla morte di D'Annunzio era liceale, che l'insegnante incaricato di ricordare il "poeta immortale" commento': "Immortale non so, immorale senz'altro!".
(Cesare Marchi in "Quando eravamo povera gente").
Chi crede di essere chi giudica?
Credo sia naturale giudicare e immagino che lo stesso d'Annunzio sapesse di esserlo
Bella recensione
Bravissimo! Grazie.
Prossima recensione ti consiglio defiance i giorni del coraggio
genio un gigante folle
Sei il migliore🤗🤗🤗
"Questo non esagera nemmeno nel rendere negativo il fascismo"
Io credo che sia il terzo film che genuinamente mi abbia trasmesso un'idea del fascismo come qualcosa di assolutamente TERRIFICANTE.
I primi sono stati "Il Conformista" e "Novecento", entrambi di Bernardo Bertolucci
La scena della bottiglia personalmente è stata quella che riassumeva al meglio il latente terrore del fascismo a livello della popolazione. I racconti dei miei nonni, la paura che chiunque potesse denunciare per un vantaggio personale, anche solo per aver "sporcato" l'immagine del Duce pubblicamente o meno.
Tante piccole cose, piccoli controlli e ingerenze che rendevano ogni più piccolo aspetto della vita pesante e asfissiante.
@@NerdistheWay Mah, i miei nonni pur non avendo mai avuto la tessera non ebbero mai problemi, né di lavoro né di vita civile. Tieni conto che in tutto il Regime ci furono solo 31 condanne a morte che se levi i terroristi sloveni, i gerarchi traditori, gli ammiragli felloni, praticamente nulla. Tieni conto che adesso che quelli che hanno insultato il Capo dello Stato su internet (Mussolini era solo Capo del Governo) sono sotto inchiesta e rischiano da 6 mesi a due anni di galera.
@@comstraker7329 le squadracce e il regime non usava metodi "legali" e alla luce del sole per punire o percuotere qualcuno per mantenerlo passivo sotto il regime.
Fare i calcoli con i dati "ufficiali" di una dittatura vale un po' come l'aria fritta.
Non esagera nel senso che lo lascia umano. Per questo forse meno nero, ma anche più difficile da comprendere
Ottima recensione
Grazie davvero, un'ottima recensione che mi porterò dietro quando riuscirò a vedere il film. Comunque, avendo visto il Vittoriale e conoscendo abbastanza la vicenda storica e umana di D'Annunzio e del suo rapporto col fascismo penso che tu abbia ricostruito perfettamente il clima di quel tempo. Ho visto anche lo spoiler sul finale, è un'ipotesi possibile e magri probabile. Quello che è certo e storicamente provato è che Mussolini temeva il Vate e lo considerava un potenziale pericolo. Un consiglio: andate a vedere il Vittoriale, non ve ne pentirete.
È vero, è meraviglioso!
Non avresti potuto descriverlo meglio io da pescarese ho apprezzato molto il film .
Faresti un video su Tolkien- l'autore de Il signore degli anelli- e sulla battaglia della Somme alla quale aveva partecipato?
Mi hai fatto incuriosire, lo vedrò. Volendo potresti scriverlo tu uno "sceneggiato" su D'Annunzio: una volta facevi pillole singole di ucronia partendo da uno spunto riguardante una pillola storica, potresti fare qualcosa del genere qui, cosa sarebbe successo all'Italia se D'Annunzio avesse accettato di cavalcare la tigre fascista? E cosa sarebbe successo a lui? D'Annunzio ad esempio si spese tanto contro l'ammutinamento dei bersaglieri di Ancona che causò la perdita della guerra di Valona e con essa dell'Albania nel biennio rosso, per coerenza avrebbe ordinato di tornarci per "rimediare"? Cosa avrebbe fatto in Cirenaica e Tripolitania l'Italia? Ci sarebbe mai stata la guerra in Abissinia che causò l'allontanamento dall'Intesa? La retorica fascista sarebbe cambiata? D'Annunzio fiumano sarebbe stato un buon benchmark di D'Annunzio proiettato a gestire un vero stato? Ci sarebbe stata una marcia su Roma? O non sarebbe servita, dàto il prestigio popolare del Vate, magari conquistando il potere democraticamente? Il re avrebbe accettato D'Annunzio come fece con Mussolini per evitare ai Savoia di fare la fine dei Romanov?
D'Annunzio era un artista, Mussolini lo ha sempre buggerato. Il re fece quel che voleva la borghesia di allora, tutta favorevole all'uomo che rimette ordine. Ricordiamoci che era sempre a caccia di soldi, avendo uno stile di vita dispendioso: quindi era poco affidabile. Nel vittoriale divenne al dunque una larva, per l'abuso di coca e occupato a trovare donne compiacenti. Ci ha lasciato in eredita' una fastidiosa retorica, il culto della parola fine a sé stessa. Se uno legge alcuni suoi discorsi si chiede:ma in che epoca siamo? Sapegno lo definì un poeta minore. Non si fosse perso nel suo narcisismo, avrebbe fatto molto di piu'.
@@eltar67 però era tutto questo, e capace di ispirare e sollevare un paese intero, anche più di Mussolini, malgrado le sue debolezze o forse grazie a queste.
@@fralencemelograno capacità ne aveva(lo dimostra l'impresa di Fiume) ma un incidente, la famosa caduta dalla finestra provocata sembra da un'amante gelosa, lo mise fuori gioco, proprio quando voleva intervenire direttamente. La borghesia che voleva restaurare l'ordine costituito finanziava Mussolini e non so cosa avrebbe potuto fare. Eppure aveva saputo adattarsi alla nuova societa' dell'avvento delle folle, ben diversa da quella dei notabili. La storia è fatta di occasioni perdute e noi potevamo evitare anche con lui di precipitare nel totalitarismo. A pochi mesi dalla marcia su Roma vi era ancora chi parlava di 4 ragazzi facinorosi e Bordiga, uno dei fondatori del PCI riteneva che fosse in fondo una questione di ordine pubblico. Ma lui era un esteta, doveva trovare le condizioni giuste per agire. Quando si sono presentate, ecco l'incidente che stravolge tutto. Lui era un esteta ma pure i politici presero cantonate tremende, sottovalutando un movimento che usava la violenza come metodo politico. Fa rabbia che si sia dovuto confinare al Vittoriale esaurendo così la sua vena creativa. Del vittoriale se ne occupa lo storico Giordano Bruno Guerri, capofila di quelli che rivalutano la sua figura, ovviamente avversata dalla critica marxista.
20:46 sicuramente questo elemento dei topi è anche simbolico, però vedendolo mi sono chiesto se non potesse essere un fatto biografico reale: mi ricordo che mio nonno, in un periodo in cui prendeva farmaci molto potenti, soffriva di allucinazioni identiche
Si si assolutamente. Che volessero indicare la perdita di contatto con la realtà è sicuro, ma, appunto, secondo me erano due chiavi di lettura
@@laBibliotecadiAlessandria sì, era chiaro. Però mi chiedevo se fosse un dettaglio inserito nel film ad hoc o preso dalla realtà.
L'unica sarebbe andarsi a pescare le memorie di qualcuna delle persone a cui sono ispirati i personaggi
mesi fa avevo visto metà di questa recensione, poi l'avevo interrotta per vedere il film, ora ho visto il film e sono tornato a vedere il finale;
devo dire che ho trovato il film noioso perchè troppo lento, un bel film che mi è piaciuto, ma che andava montato in modo più veloce tagliando tutto quegli inutili silenzi che abbondano nelle scene
Attendendo il prequel.
Sono mesi che vorrei vederlo ma ,stranamente,non riesco a trovarlo in streaming senza registrazione...
Mi spiace, non saprei aiutarti
Avrei una domanda che mi ha sempre intrigato, nella conferenza di Sanremo era stato strappato alla Turchia il Sangiaccato Alessandrietta, allora perché nel mondo moderno è territorio turco anche se la Turchia si astenne dal secondo conflitto mondiale?
Perchè lo riannesse prima della seconda guerra mondiale, nel 38, dopo un accordo tra Turchia e Francia
@@laBibliotecadiAlessandria Doveesti dedicare un video a riguardo, tenendo conto anche della struttura etnica del territorio
Vedere quell'omone di Castellitto ( 1,78 per 78 kg) nei panni di D'Annunzio ( 1,67 per 60 kg) non mi convince , la testa rasata non basta. Come riuscire a rendere credibilmente, quel fuoco di creatività e di "superomismo" che Gabriele ha incarnato, con un attore così statico come Castellitto mi sfugge. Sono molto incuriosito, cercherò di vederlo al più presto! Una cosa però, dalla tua recensione si capisce e mi mette in guardia, mi aspetto una convenzionale e retorica cornice storica , il personaggio poteva essere sgradito ma non convenzionale! Vedremo
In realtà rende molto bene la fragilità dell'uomo, soprattutto negli ultimi anni di vita. Il fatto di essere circondato da attori alti, poi, non fa sentire la stazza
Un solo appunto, per il resto ottimo video: non parli di architettura fascista ma di architettura razionalista.
Ben detto. Noi diciamo fascista solo perché il periodo di tale architettura coincise con gli anni del Fascismo al Potere (ergo l'abbiamo ribattezzata, erroneamente, così).
Giusta correzione, grazie
@@laBibliotecadiAlessandria tra l'altro (non è colpa tua, va detto) ma la foto del caffè impero con le auto dell'epoca e la stele nera di mimmo paladino è un terribile anacronismo non si può proprio vedere se si parla di architettura dell'epoca e di d'annunzio in particolare.
la statua di paladino è recentissima, è li in piazza della vittoria da circa 4 anni, forse meno, all'epoca di d'annunzio la piazza del piacentini era nuovissima e al posto della statua c'era il bigio del dazzi, abbattuto all'indomani dell'8 settembre. il caffè impero li di fronte era soprannominato il "cafè de le ciappe" in quanto gli avventori potevano godere di una meravigliosa vista sulle adamitiche (e sodomitiche) terga del soggetto.
Ottima puntualizzazione spesso questa architettura che a me piace moltissimo è stata demonizzata per scelte ideologiche non razionali
@@raulcesari4115 non sono d'accordo vorrebbe demolire la storia solo perché non le piace? L'architettura del ventennio non è solo esaltazione politica del fascismo ci sono altre cose come la stazione di Milano.
Questo può essere il film che potrebbe rispingermi nelle sale mi ha troppo incuriosito , per quanto io non ami D'annunzio .
P.s. ma avete mai analizzato il libro M il figlio del Secolo ?
No e mai letto, ammetto
Vogliamo la search in live di barbarossa e di 11 settembre 1683
@Angelo Spricigo il heikudo rischierebbe di lasciare questo mondo, ma del resto come disse Victorslazo88 la morte in diretta e una morte poetica e scommetto che Heikudo sia disposto a sacrificarsi per rendere i suoi fan felici
😸 😸 😸
@@laBibliotecadiAlessandria ovviamente lo faresti per noi
Vero?
Ovviamente 😸😸
@@laBibliotecadiAlessandria tanto poi ci sarebbe il tuo amico onnipotente Giulio che ti resusciterebbe
Non credo che lo spavento del padre del protagonista fosse relativo a un bicchiere appoggiato sulla foto di Mussolini. Credo che il problema fosse che avesse appoggiato bicchieri o bottiglia sporchi sulla foto, sporcandola e "deturpandola" quindi in qualche modo. Nonostante si trattasse solo di una foto su un giornale, credo comunque che all'epoca una cosa del genere fosse condannata
Non ho visto il film ma non ha importanza perché sono scettico a priori sulla possibilità di distinguere in D’Annunzio il poeta dall’ uomo, per la ragione che il suo estetismo raffinato e la sua visione panica della realtà erano io credo la sua natura . L’ uomo D’Annunzio io credo che coincidesse totalmente con il personaggio che il Nostro ha voluto rappresentare e trasmetterci
Di certo, ma raccontandoci gli ultimi anni, il d'Annunzio invecchiato reale ( quello fisico) si stacca da quello desiderato e mentale
Vorrei vederlo quanto prima perché dopo la visita al Vittoriale ho colto lo spirito del crepuscolo del Vate i suoi ricordi e rimpianti la sua auto esclusione dalla vita pubblica e politica
Ciao troveremo mai su Clash of General Giorgio Sfranze?
Non annunciamo prima i generali, mi spiace
Lo so ma mi piacerebbe sé ci fosse
Recensione esauriente. Non ho visto il film e spero non sia falsato troppo. Castellitto e ' bravo , ma e'facile oggi , farsi prendere la mano ,quando si parla di ventennio.
A me la scena della bottiglia di vino è sembrata più una scenetta comica. Anche perché abbiamo riso tutti in sala
Però a posteriori non lascia sgomenti?
Un bel film peccato anche per alcune romanzate che visto come è fatto bene il film sembrano che siano accadute realmente:
SPOILER
Nel film viene fatto intendere che D'Annunzio è stato ucciso da alcune spie tedesche infatti ho dovuto dire ai miei genitori che in realtà D'Annunzio è morto per emorragia celebrare.
ce me stai a di che li i tuoi genitori hann curat male d annuzio facendolo schiatta per emoraggia celebrare????
@@davidelabarile1634 Ho sbagliato a scrivere
@@lavius006 aaaaaaaaaaaaaaaaaaah
dicev ied.....troppo strano...
Beh un po' di teoria complottista, peraltro non esplicitata, ci sta sempre bene 😸😸
Grazie, molto interessante. Non riesco a restare serio: mi sovviene sempre quel mio compagno di classe che, in difficoltà nel mandare a memoria "la pioggia nel Pineto", cerco' di trarsi d'impaccio osservando " Professo', quando piove è mejo non stacce sotto le piante... " Scusa. Comunque mi hai molto incuriosito e cercherò di vedere il film. Saluti.
evidentemente il d'annunzio doveva essere il nonno di bernacca.
Avrebbe, anagraficamente, potuto esserne il padre :] a me il Bernacca restava simpatico: mi pareva illustrasse con pacatezza il piano di una battaglia, ma di quelle, così, dall'esito molto incerto.
😸 😸 😸
@@lucianorambaldi3128 cavoli, c'è ancora chi si ricorda di bernacca. Ora mi sento meno matusa (che poi 40 anni c'ho...)!!
Anche io, Cosimo, mi sento molto giovane :) e mi pare, non diciamo ieri ma l'altro ieri che la Hitchcockiana sigla delle previsioni meteorologiche imponeva il silenzio intorno al desco serale ed io confrontavo il sobrio barometro del militare con quello dei nonni, incastonato in una sorta di violino ed appeso in bella vista... Ah giovinezza!Saluti.
Io non ho visto il film e ammetto di non aver seguito il consiglio di fermarmi prima della parte spoiler :)
Adesso però lo voglio vedere
Allora poi dimmi cosa ne pensi!
Film bellino, sceneggiatura po' disorganica (certe scene avrebbero potuto essere eliminate o spostate temporalmente e non sarebbe cambiato niente) con una fotografia non impressionante e che a tratti abusa del grandangolo, ma generalmente gradevole. Ottime interpretazioni (Mussolini e Starace un po' macchiettistici) ed utilizzo delle ambientazioni (anche dai palazzi potevano grattar via 80 anni di smog prima di iniziare a girare).
Fatto curioso, tutte le stanze sembrano essere adornate da busti o ritratti del Duce, tranne che al Vittoriale dove giganteggia un ritratto di Dante Alighieri.
Politicamente un po' forzato ed ingenuo.
Mussolini lo trovi macchiettistico? Per me non è neanche un vero personaggio, semplicemente un'allegoria del potere
@@laBibliotecadiAlessandria Ha una camminata con panza in avanti manco fosse Ciccio Sultano. Però si, comprendo come fosse più una caricatura simbolica che un personaggio vero e proprio.
Ma LEI sa fare anche il critico cinematografico!e di che fatta!!!Sono estasiata.beati quelli che la frequentano,se con tutto il lavoro che ha PUÒ avere il tempo per una vita privata.Ma lei dorme a volte?
😸 😸 😸 Un sacco in realtà
Codesto servidorame di bassa mano teme i colpi, ha paura delle busse, ha spavento del castigo corporale. Io ve li raccomando. Vorrei poter dire: io ve li consegno. I più maneschi di voi saranno della città e della salute pubblica benemeritissimi.
Forse servirebbe ancora un D'Annunzio 🤣
Cattivo poeta o poeta cattivo?
Il titolo è ambiguo🤔
Cattivo poeta, è una definizione che d'Annunzio dava di se
Fermsyi!
e uscito nu film sull vate e non m avit ditt nud???
vabbu comunquo o devo anna a vede appena puzz!!(anche perche per une com a me...)
☆☆☆☆☆
Ciao Andry❤❤❤😻🐾😻🐾😻🐾
Questo è il classico film che vuole dare allo spettatore che ha una conoscenza scarsa dei fatti e del contesto storico in cui è ambientato una versione preconfezionata e ovviamente rassicurante dei fatti, ovvero: D’Annunzio era antifascista!
Prendendo spunto da fatti reali, come l’avversione all’alleanza con la Germania, che ovviamente non viene minimamente spiegata e contestualizzata, si dipinge la versione di un D’Annunzio contrapposto a Mussolini quando in realtà esistono scritti dannunziani del 1936, alla proclamazione dell’impero, sproloquianti lodi nei confronti del Duce.
D’Annunzio era al di sopra del Fascismo, ma i legami fra D’Annunzio e Fascismo furono moltissimi.
L’intera iconografia fascista è dannunziana.
Il tentativo di fare passare l’impresa di Fiume come qualcosa di completamente slegata al Fascismo, quando in realtà ne fu l’esperienza originaria, è altrettanto falsa.
La versione del Mussolini completamente succube delle decisioni di Hitler è una versione che può forse reggere ancora nelle sezioni dell’Anpi, e nel film si manifesta in tre clamorosi errori storici che vengono commessi per fornire appunto una versione ben precisa, ovvero quella del buono e antifascista D’Annunzio che tenta di redimere l’obnubilato Duce.
Il primo riguarda la guerra civile spagnola, dove nel film si sostiene che Mussolini abbia deciso di seguire Hitler nell’appoggio ai franchisti.
Cosa completamente falsa perché i franchisti chiesero appoggio all’Italia prima che alla Germania e l’apporto che il Fascismo diede alla guerra civile spagnola fu molto più ampio di quello tedesco che consistette essenzialmente nell’invio di alcune unità di aviazione.
La guerra civile spagnola si tramutó infatti in una guerra fra comunismo e Fascismo.
Il secondo errore riguarda i titoli finali, il discorso sull’annessione della Cecoslovacchia, che viene fatta passare come un atto di violenza tedesco avallato dal succube Mussolini.
La cessione della Cecoslovacchia alla Germania avvenne per via diplomatica nella conferenza di Monaco del 1938.
In quella conferenza Mussolini fece da arbitro fra le posizioni tedesche e quelle anglo-francesi che avallarono comunque la cessione della Cecoslovacchia senza muovere un dito.
La conferenza di Monaco del 1938, dove Mussolini fu salutato dalla stampa internazionale come il salvatore della Pace europea, è considerata il punto più alto del prestigio mussoliniano da tutti gli storici seri e imparziali.
Qua uno spettatore poco informato potrebbe pensare che la Germania abbia annesso con la forza la Cecoslovacchia, nel silenzio assenso di Mussolini, quando in realtà venne decisa dalle quattro potenze europee, comprese le democratiche Francia e Inghilterra, che accettarono che i cecoslovacchi non fossero nemmeno consultati.
Terza omissione clamorosa è quella del ruolo europeo di Francia e Inghilterra che ovviamente non viene mai raccontato facendo sembrare l’Europa di fine anni’30 come un continente con due soli stati, Germania e Italia.
Perché non si dice mai delle enormi responsabilità francesi e inglesi sulla alleanza Italo-tedesca?
Non si nomina mai il fronte di Stresa e il fatto che l’Italia fu l’unico stato che tentó di difendere l’indipendenza austriaca con le armi, mentre inglesi e francesi se ne lavarono le mani.
Nel 1934, quando Hitler poteva ancora essere fermato e Mussolini era ben disposto a farlo, sono stati gli inglesi e i francesi a fare il doppio gioco, convincendo Mussolini progressivamente ad avvicinarsi a Hitler, che nel frattempo si riarmava con il tacito assenso inglese.
Quindi non si capisce perché si debbano fare queste operazioni antistoriche, che possono al massimo rassicurare qualche intellettuale di sinistra sul fatto che D’Annunzio fosse antifascista e continuano a dare un’immagine totalmente falsata del contesto geopolitico europeo di quegli anni.
Dare a qualcuno dell'antifascista dalle mie parti è un complimento, sa 😸? Quindi grazie
Effettivamente il film ha scelto una strada molto "comoda" per così dire, mostrando D'Annunzio come una sorta di eroe contro il totalitarismo, questo limita molto la descrizione di un personaggio così sfaccettato e complesso.
Boh, a me D'Annunzio non è mai piaciuto.
Non avevamo dubbi lol
@@robertroot7237 riguardo cosa?
Psrli troppo ed annoi.
Basta non guardarmi 😸😸
Il primo commento e il primo mi piace
Smettila
🐖
Vai al sodo.non c'è empatia
Molla il Canale allora, a NOI (invece) Gioele ci va bene così com'è.