Prof. Marco Cimmino = un nome una garanzia.Grazie Prof. , la ho scoperta da poco ma ascolto le Sue lezioni con un interesse massimo,chiaro ,preciso,ironico il giusto,mai banale,una grande persona ed un divulgatore eccellente.
Straordinario storico che affascina con una narrazione ricca di informazioni con una affabulazione impareggiabile e che suscita ammirazione sincera. Molte grazie💞 a Marco Cimmino e🐝 fervidi auguri🍀 di buona e lunga vita🌈, Gaetano Calabrese dall'Irpinia.
Sempre un grandissimo oratore ed impeccabile nelle descrizioni, il Dott. Cimmino ti trasporta e ti fa sentire con il pensiero nei luoghi e nei momenti che descrive Un grande ! Grazie Marco Cimmino !!
Complimenti al professore,preparato e sanguigno,obiettivo e spietato nello stesso tempo,nei giudizi. Grazie,mi ha aperto un mondo di quello che è stata veramente la prima guerra mondiale.
Il professore Cimino veramente preparato e capace di spiegare in modo assolutamente con passione e bravura che tutti riescono a capire e ricordare, complimenti.
Mi sto "bevendo" avidamente tutti questi racconti così come ci si disseta ad una sorgente di montagna dopo un lungo cammino. Sono un amante della montagna, conosco benissimo i luoghi che sono stati magnificamente descritti e devo dire che mi sono emozionato nell'ascoltare tutto d'un fiato questa splendida esposizione. Grazie ancora.
@@3LRaetica Si, nel mio camminare ed arrampicarmi sono stato sulla Furcia Rossa non al Bivacco Baccon, il Bivacco della pace non ricordo se ci sono passato, di sicuro sulla ferrata della Pace. Mi vengono ancora i brividi al ricordo di quei luoghi
@@lucianocarboni6560 Ci sono diverse volte in pieno inverno anche in solitaria. Sono luoghi incredibili dove rieccheggiano ancora le sofferenze e i ruomori della guerra.
Vorrei ringraziarla,professore, per le belle parole riservate alla Sassari: mio nonno era del 152 rgt, ragazzo del '99 e cavaliere di Vittorio Veneto;pure,nonostante da ragazzino quasi lo supplicassi, rarissimamente parlava di guerra, finché crescendo ho smesso di chiedere.
@@fabiobrandani7745 confermo nel piccolo. Anche se ho vissuto solo meno di un mese in totale nelle zone di guerra nel centro della ex federazione jugoslava ogni tanto rieccheggiano nella mente colpi di sniper, di AK (sentiti da poche decine di metri, fino a dietro il nostro veicolo), e i bombardamenti ininterrotti nottorni. E' un qualcosa che ti entra dentro e ti rimane a vita. Per non parlare dei racconti dei profughi che videro di ben peggio.
Mia trisnonna perse 4 figli durante la grande guerra...fra cui mio bisnonno paterno...erano fanti della Sassari....due anni fa il comune di Teulada ha dedicato una statua al sacrificio di questa donna....
@@lucianocadona6722 grazie...io lavoro per una azienda Veneta e viaggio spesso per lavoro...apprezzo molto la vostra serietà nel lavoro...buon anno e speriamo di uscirne ptesto
Gli Alpini erano il 5% del totale dei combattenti della grande guerra. Impiegati prevalentemente in teatri secondari furono però stupendi nel loro sacrificio e nell'abnegazione con cui affrontarono le battaglie. Sono diventati un mito e forse si esagera anche un pochino nella loro celebrazione. Il prof. Cimmino è stato molto realista nell' attribuire i meriti reali delle truppe della Grande Guerra. Grazie
Non avevo ancora avuto la possibilita' di ascoltare cosa voleva dire " combattere " in alta montagna , grazie del video et di tutti gli altri video che spiegano in " dettaglio " battaglie di cui si parla " poco " non essendo di interesse per il grande pubblico ! .
Lei ha giustamente lodato il valore, il senso della parola data, l'eroismo dei MIEI nonni, e di questo, da sardo la ringrazio. Però tenga conto che la brigata è stata distrutta e ricostituita non " tre o quattro volte" ma sei volte; senza che mai si sia avuta nessuna difficoltà nel farlo perchè i sardi in servizio negli altri reparti dell'esercito facevano a gara per far parte della brigata. Forse per chi non è sardo è difficile capirlo ma, come diceva giustamente Lussu era veramente " un popolo in divisa che faceva onore alla Sardegna. Il grande Rigoni Stern amava dire che non andava volentieri alle adunate delle stupende truppe alpine, ma quando sullo Zebio qualche hanno fà è stato trovato un cimitero di fortuna con i resti di 47 combattenti che provenivano da TUTTE le località della mia patria, si è orgogliosamente messo il cappello alpino ed è andato ad onorarli. Se mi permette vorrei citare (fra i tanti) altri due episodi: l'attraversamento sul Piave del Ponte della Priula da parte del battaglione Musinu inquadrato, a passo cadenzato e con il sottogola abbassato sotto il fuoco mitragliatrici austriache a protezione degli ultimi reparti in ritirata, e la di poco successiva "Battaglia dei tre monti" Col d'Echele, Col del Rosso e Monte Valbella quando portarono a termine, dopo tre giorni di feroci combattimenti la prima vittoriosa offensiva italiana dopo Caporetto. Facendo, fra l'altro più di 2000 prigionieri . FORTZA PARIS. Ricordo ancora con quale orgoglio mio zio portava nel taschino la medaglia di Cavaliere di Vittorio Veneto. Le rinnovo ancora i miei complimenti per la Sua preparazione e per l'orgoglio di essere alpino. Sempre. Franco Mocci
Quando fui sui monti Scarpazi "Miserere" sentivo cantar. T'ò cercato fra il vento e i crepazi Ma una croce soltanto ò trovà. Oh mio sposo eri andato soldato Per difendere l'imperator, Ma la morte quassù hai trovato E mai più non potrai ritornar. Maledeta la sia questa guera Che mi ha dato sì tanto dolor. Il tuo sangue hai donato a la tera Hai distruto la tua gioventù. Io vorei scavarmi una fossa, Sepelirmi vorei da me Per poter colocar le mia ossa Solo un palmo distante da te.
Bellissima conferenza, molto preparato e con spiegazioni chiare e concise. Ho prestato servizio nella 7^Cp. Trasmissioni Alpine a Bassano d/Grappa e mio ufficiale Giuseppe "Bepi" Magrin, grandissima guida alpina ed esperto della 1 G.M.
@@massimochinello3750 guarda sul canale de "L'Universale", troverai le conferenza del mercoledì de "L'Argonauta". Sono presenti per ogni puntata argomenti attuali che storici, in esposizione monografica di solito.
@MatteoBrandi devi assolutamente ascoltare e rilanciare la conferenza online di Cimmino nella rubrica "L'Argonauta" titolata "La Storia da riscrivere" di fine dicembre 2021.
È sempre di estremo piacere ascoltare le sue conferenze-lezione di argomento storico.... grazie per renderci partecipi dei suoi studi e grazie a Domus Orobica...
Il professore ha citato la difficoltà nell'approvvigionare di acqua i reparti in montagna, si riferiva al periodo della prima g.m.; posso assicurare che anche nel lontano, ma più recente 1992, sul Monte Grappa (ero di stanza a Bassano d/Grappa) a giorni alterni il mio reparto di Trasmissioni Alpine (7^compagnia, poi diventata 2^cp. ponti radio), doveva trasportare una cisterna d'acqua per rifornire due presidi, "Pendici Monte Grappa zona Pragolin" un ponte radio ripetitore del battaglione trasmissioni di Padova, il secondo, località "Colli Alti" stazione radio del comando nato di Verona; ma le stesse problematiche le aveva anche la base di lancio 64 (A.M.) dei missili "NikeHercules", nella zona di Cima Grappa, loro convogliavano l'acqua piovana in cisterne.
complimenti per la sua spiegazione mio nonno paterno e suo fratello combatterono in Adamello, mio nonno classe 1896 io essendo del 1965 ho avuto la fortuna di conoscerlo , anche se di guerra non ne parlava ,suo fratello classe1894 , mori sotto una slavina nell'ottobre del 1916, io poi avendo fatto la naja negli ALPINI e ho avuto la possibilita di frequentare la zona dell'adamello,e ancora oggi quando vado ,in quella zona mi chiedo come abbiano potuto affrontare 3 anni di guerra in quelle zone e con scarso equipaggiamento , che non e' certo quello che abbiamo noi oggi,
Ottima iniziativa lo sciopero per il vino. Avendo ragionissima Bravi,maggior stima per gli alpini 👏👏👏👏👏 La grappa (filuferru) La beveva la Brigata Sassari
Per quanto riguarda la Ritirata da Cappretto chi ha descritto gli italiani come branco di pavidi fu per primo il "Generalissimo Cadorna" a cui ancora oggi sono immeritevolmente dedicate piazze ...
Von Payer prese parte alla spedizione polare austro-ungarica, durante la quale venne scoperta la Terra di Francesco Giuseppe. Quando morì, più che settantenne, nel 1915 stava progettando un spedizione sottomarina per raggiungere il polo nord sotto il pelo dell'acqua. Gran personaggio.
Al centro del Parco Stelvio di Trafoi si trova la biblioteca specializzata in Italiano e Tedesco dedicata ai ghiacciai ed ambienti polari. Diversi libri ovviamente sul Payer che cartografò diverse cime, a volte come prima salita, dell'area del Tre Confini Retico. Vale la pena salire al Rif. Payer all'Ortles da Gomagoi o Trafoi. Rifugio a 3050m insolitamente sulla cresta decisamente in zona climatica polare almeno per 9 mesi all'anno. C'è un bel bassorilievo in legno del busto del Payer nell'angolo del rifugio che guarda verso la cresta.
Grazie per l'attenta analisi degli avvenimenti e dei luoghi, se posso permettermi ho rilevato alcune imprecisioni riguardanti il Col di Sangue, ma nessuno è perfetto. Mi piacerebbe molto una lezione riguardante i peculiari personaggi adamellini, i fratelli Calvi, Degli Albizzi, Battanta, Patroni, Urli, Carcano, Bonaldi e dall'altra parte Fisher, Hecht, per citarne solo alcuni. Grazie ancora
Eccellente conferenza sulla Guerra Bianca. Peccato per la brevità poiché ne andrebbero fatte tre conferenze sui tre fronti principali di altissima quota: Adamello-Presanella, Cevedale-Ortles, Dolomiti Orientali (in particolare Marmolada e Furcia Rossa-Tofane). Non mi pare che nessun relatore sia sceso così nel dettaglio tra i tanti visionati su YT in dieci anni. Conscio che il lavoro di approfondimento per ricavare ogni conferenza sarebbe non breve ma diciamo che appoggiandosi alle associazioni militari locali di lingua tedesca e ladina si colmerebbe quella parte di Storia in parte omessa, non compresa. Ad esempio in Venosta c'é la „Ortler Sammler verein Erster Weltkrieg" che ha prodotto una decina di film documentari di rilevanza storica. Collabora anche con l'Esercito Italiano e la Protezione Civile per i recuperi spesso in altissime quote. Cimmino ha già scritto il libro su Nino Calvi, potrebbe riprendere da lì.
@@domusorobica2014 se vorrete interpellarci per tempo ci sono delle storie per ogni aspetto della guerra bianca. Dalla slavina che uccise una mezza compagnia alla malga di Prato allo Stelvio, la logistica della Val Venosta, il cimitero italiano di Spondigna (dove russi, tirolesi, e italiani sono sepolti assime come in quello di Brunici). Poi nessuno ha mai parlato della seconda linea di Nauders (se avessero sfondato gli italiani al cevedale o sullo Stelvio) che va Norbertpass fino al forte di Nauders, a protezione ultima della valle dell'Inn. Ho foto di tutte queste situazioni. Più i contatti con le associazioni storiche locali.
Se posso vorrei consigliare a Domus Orobica uno speciale sulla Grande Guerra nui luoghi che furono teatro di quegli eventi. Sulle cime con il professor Cimmino - Visita all'Ortigara
Vorrei chiedere dove fosse possibile trovare la fonte riguardo alla razione di tre litri di vino giornaliera agli alpini e anche dello sciopero. ho fatto una breve ricerca in internet ma non sono riuscito a trovare nulla. Vorrei anche dire che mi spiace che vengano censurati i miei commenti di critica alla lezione, che ho trovato davvero molto interessante, perche la critica se motivata e fatta in maniera rispettosa, e' possibilita' di dialogo e di crescita. grazie.
Salvo insulti pesanti e malfatti non siamo usi alla censura . Tuttavia non è la prima volta che un BUG disabilita in via temporanea alcune funzioni di UA-cam e non è la prima segnalazione che riceviamo in tal senso. Ce ne doliamo ma non possiamo fare altro che invitarti a riproporre il tuo commento. Se vuoi maggiori info, qualora il professore non rispondesse in loco, puoi provare a contattarlo su fb
a me piace pensare che i miei due bisnonni non si siano sparati su quelle stesse montagne, uno alpino brianzolo del morbegno l'altro kaiserschutzen di pinzolo... su quelle stesse montagne su cui sono cresciuto da ragazzo facendo passeggiate in Val Genova.
Ho il sospetto che Cimmino sia stato ufficiale di complemento delle truppe alpine. Una tale padronanza della materia, una simile conoscenza del territorio e tanta proprietà di linguaggio non so spiegarmele diversamente
Ottimo Cimmino, qua e là la memoria lo tradisce (es. mina del col di lana erano 2 fornelli per complessive 5t di gelatina, non 50). A ulteriore dettaglio sullo Zebio scoppiarono per il temporale sia la mina italiana che la contromina austriaca (di cui è visitabile la galleria)
3 ci sono arrivati sul fondo della Val di Genova , passata l'estate non riuscendo più a rifornire il presidio si sono ritirati incendiando il rifugio Bolognini
probabilmente erano dei Leppa, i coltelli a manico fisso dei pastori sardi. Ma è più probabile che a spaventare gli austroungarici non fossero il tipo di lama quanto chi la impugnava.
Hemingway, fu ferito "solamente" perchè un ragazzo di Montalcino, sacrificò la sua vita gettandosi su di lui facendogli scudo nel momento in cui un colpo di artiglieria scoppiò praticamente sulla testa.
Bella esposizione , ma dissento su alcuni punti: 1 il 23 maggio 1915 gli italiani si sono ritirati dal passo paradiso non per una visione errata del modo di fare la guerra ,a perché impossibilitati di rifornire la truppa che presidiava la linea passo paradiso - cima payer che sarebbe irrimediabilmente caduta prigioniera 2 la guerra ha bisogno di spazio , Cadorna decise fin da subito (a ragione) che le vere operazioni si fanno sul Carso dove trovi strade , ferrovie , il porto di Trieste per fare arrivare uomini e materiali. Dalle altre parti conquisterai una montagna , e poi? Cosa trovi dopo? Un altra montagna e via così , non arrivi da nessuna parte
Sublime lezione
Si, è bravissimo!👍🏽
Prof. Marco Cimmino = un nome una garanzia.Grazie Prof. , la ho scoperta da poco ma ascolto le Sue lezioni con un interesse massimo,chiaro ,preciso,ironico il giusto,mai banale,una grande persona ed un divulgatore eccellente.
L'ho guardato 4 volte in due giorni...
Grandissimo storico il migliore del web ascoltarlo si percepisce la sua preparazione. Grazie
Quando la passione per la montagna incontra la passione per la storia salta fuori Marco Cimmino
Rigoni Stern
Orrore! DETESTO LA MONTAGNA! FARCI LA GUERRA POI...POVERI AMORI SANTI!😢
Straordinario storico che affascina con una narrazione ricca di informazioni con una affabulazione impareggiabile e che suscita ammirazione sincera. Molte grazie💞 a Marco Cimmino e🐝 fervidi auguri🍀 di buona e lunga vita🌈, Gaetano Calabrese dall'Irpinia.
Bellissimo. Grazie.
Sempre un grandissimo oratore ed impeccabile nelle descrizioni, il Dott. Cimmino ti trasporta e ti fa sentire con il pensiero nei luoghi e nei momenti che descrive Un grande ! Grazie Marco Cimmino !!
Dott.Cimmino ,ho una cartolina di un parente inviata da Caporetto poco prima della disfatta. Si vede il paese di Caporetto
Bravissimo come sempre il Professor Cimmino
Complimenti al professore,preparato e sanguigno,obiettivo e spietato nello stesso tempo,nei giudizi.
Grazie,mi ha aperto un mondo di quello che è stata veramente la prima guerra mondiale.
Il professore Cimino veramente preparato e capace di spiegare in modo assolutamente con passione e bravura che tutti riescono a capire e ricordare, complimenti.
Lezione di Storia meravigliosa, Dr Cimmino inarrivabile 💚🙏💚
Mamma mia che preparazione e che modo di raccontare. Grazie professore
Questa serie sulla prima guerra mondiale è davvero stupenda e immersiva
Bellissima lezione!
Bravo come sempre, grazie da Sassari
Grazie professore, grande preparazione storico/militare, ottima capacità divulgativa. La seguo sempre con grande ammirazione. Franco Mocci
Mi sto "bevendo" avidamente tutti questi racconti così come ci si disseta ad una sorgente di montagna dopo un lungo cammino.
Sono un amante della montagna, conosco benissimo i luoghi che sono stati magnificamente descritti e devo dire che mi sono emozionato nell'ascoltare tutto d'un fiato questa splendida esposizione.
Grazie ancora.
Sei stato anche sulla Furcia Rossa, Bivacco della Pace, Bivacco Baccon-Baborka e via dicendo?
@@3LRaetica Si, nel mio camminare ed arrampicarmi sono stato sulla Furcia Rossa non al Bivacco Baccon, il Bivacco della pace non ricordo se ci sono passato, di sicuro sulla ferrata della Pace.
Mi vengono ancora i brividi al ricordo di quei luoghi
@@lucianocarboni6560 Ci sono diverse volte in pieno inverno anche in solitaria. Sono luoghi incredibili dove rieccheggiano ancora le sofferenze e i ruomori della guerra.
Sempre interessantissimo. Grandissimo prof. Cimmino e grazie a Domus!!!
Vorrei ringraziarla,professore, per le belle parole riservate alla Sassari: mio nonno era del 152 rgt, ragazzo del '99 e cavaliere di Vittorio Veneto;pure,nonostante da ragazzino quasi lo supplicassi, rarissimamente parlava di guerra, finché crescendo ho smesso di chiedere.
Poveri ragazzi...hanno vissuto un vero orrore.
Dio benedica il tuo caro nonno❤❤❤❤
Io la guerra la ho vista da vicino .....non si riescie a raccontare un inferno .....lo vivi e basta . Onore ai combattenti di tutte le guerre
@@fabiobrandani7745 quale guerra se posso chiederglielo?
@@87derblauereiter sono stato iin afgAnistan e irak.....
@@fabiobrandani7745 confermo nel piccolo. Anche se ho vissuto solo meno di un mese in totale nelle zone di guerra nel centro della ex federazione jugoslava ogni tanto rieccheggiano nella mente colpi di sniper, di AK (sentiti da poche decine di metri, fino a dietro il nostro veicolo), e i bombardamenti ininterrotti nottorni. E' un qualcosa che ti entra dentro e ti rimane a vita. Per non parlare dei racconti dei profughi che videro di ben peggio.
Mia trisnonna perse 4 figli durante la grande guerra...fra cui mio bisnonno paterno...erano fanti della Sassari....due anni fa il comune di Teulada ha dedicato una statua al sacrificio di questa donna....
Siete un grande popolo, ve lo dice un lombardo-veneto che è spesso da voi
@@lucianocadona6722 grazie...io lavoro per una azienda Veneta e viaggio spesso per lavoro...apprezzo molto la vostra serietà nel lavoro...buon anno e speriamo di uscirne ptesto
Meglio tardi che mai, direbbero...🙄
Onore al popolo sardo ! Orgoglioso a testa alta
Tra Lei e il Prof Barbero siete due "mostri". Riuscite a catturarci e farci vivere ogni parola. Grazie delle stupende lezioni❤
ottima lezione, chiara e ben spiegata, come sempre per il prof. Cimmino. E' un piacere seguirlo!!
complimenti e grazie per questo video
Devo assolutamente recuperare qualche libro di questo signore.
Un grande
Eccellente ricostruzione, animata da grande passione per la storia militare di montagna.
Gli Alpini erano il 5% del totale dei combattenti della grande guerra. Impiegati prevalentemente in teatri secondari furono però stupendi nel loro sacrificio e nell'abnegazione con cui affrontarono le battaglie. Sono diventati un mito e forse si esagera anche un pochino nella loro celebrazione. Il prof. Cimmino è stato molto realista nell' attribuire i meriti reali delle truppe della Grande Guerra. Grazie
Splendido!!! Grazie
Non avevo ancora avuto la possibilita' di ascoltare cosa voleva dire " combattere " in alta montagna , grazie del video et di tutti gli altri video che spiegano in " dettaglio " battaglie di cui si parla " poco " non essendo di interesse per il grande pubblico ! .
Mi disseto alla sua inesauribile fonte.
Grazie Professore, grazie Domus Orobica👏👏👏👏👏
Lei ha giustamente lodato il valore, il senso della parola data, l'eroismo dei MIEI nonni, e di questo, da sardo la ringrazio. Però tenga conto che la brigata è stata distrutta e ricostituita non " tre o quattro volte" ma sei volte; senza che mai si sia avuta nessuna difficoltà nel farlo perchè i sardi in servizio negli altri reparti dell'esercito facevano a gara per far parte della brigata. Forse per chi non è sardo è difficile capirlo ma, come diceva giustamente Lussu era veramente " un popolo in divisa che faceva onore alla Sardegna.
Il grande Rigoni Stern amava dire che non andava volentieri alle adunate delle stupende truppe alpine, ma quando sullo Zebio qualche hanno fà è stato trovato un cimitero di fortuna con i resti di 47 combattenti che provenivano da TUTTE le località della mia patria, si è orgogliosamente messo il cappello alpino ed è andato ad onorarli.
Se mi permette vorrei citare (fra i tanti) altri due episodi: l'attraversamento sul Piave del Ponte della Priula da parte del battaglione Musinu inquadrato, a passo cadenzato e con il sottogola abbassato sotto il fuoco mitragliatrici austriache a protezione degli ultimi reparti in ritirata, e la di poco successiva "Battaglia dei tre monti" Col d'Echele, Col del Rosso e Monte Valbella quando portarono a termine, dopo tre giorni di feroci combattimenti la prima vittoriosa offensiva italiana dopo Caporetto. Facendo, fra l'altro più di 2000 prigionieri . FORTZA PARIS.
Ricordo ancora con quale orgoglio mio zio portava nel taschino la medaglia di Cavaliere di Vittorio Veneto.
Le rinnovo ancora i miei complimenti per la Sua preparazione e per l'orgoglio di essere alpino. Sempre.
Franco Mocci
Onore
Ho sempre pensato che Rigoni Stern fosse uno stronzi! Comunque onore alla Sassari
Ascolto lei e il prof Barbero: veramente 2 colossi incollanti ai video. Complimenti veramente
Relatore molto bravo e gradevole all'ascolto.
Affascinante... E che passione!
Dio che memoria...bravissimo
Se ami la storia...non dimentichi...forse,le date..
Veramente che incredibili lezioni, è commovente
Super...Cimmino non smettere mai
Quando fui sui monti Scarpazi
"Miserere" sentivo cantar.
T'ò cercato fra il vento e i crepazi
Ma una croce soltanto ò trovà.
Oh mio sposo eri andato soldato
Per difendere l'imperator,
Ma la morte quassù hai trovato
E mai più non potrai ritornar.
Maledeta la sia questa guera
Che mi ha dato sì tanto dolor.
Il tuo sangue hai donato a la tera
Hai distruto la tua gioventù.
Io vorei scavarmi una fossa,
Sepelirmi vorei da me
Per poter colocar le mia ossa
Solo un palmo distante da te.
Bellaaa!
Professore cimmino bel video molto professionale come sempre
Bellissima conferenza, molto preparato e con spiegazioni chiare e concise. Ho prestato servizio nella 7^Cp. Trasmissioni Alpine a Bassano d/Grappa e mio ufficiale Giuseppe "Bepi" Magrin, grandissima guida alpina ed esperto della 1 G.M.
Cimmino ci ha abituato a grandissime prestazioni
Spiegazione coinvolgente. Grazie
Ottimo esaustivo e coinvolgente intervento.
Grazie
Grandissimo Prof. Cimmino, sembra di esserci.
Spettacolare.
Perché non provi a intervistarlo sia su argomenti storici che sulla tragedia politica che stiamo vivendo ?
@@massimochinello3750 guarda sul canale de "L'Universale", troverai le conferenza del mercoledì de "L'Argonauta". Sono presenti per ogni puntata argomenti attuali che storici, in esposizione monografica di solito.
@MatteoBrandi devi assolutamente ascoltare e rilanciare la conferenza online di Cimmino nella rubrica "L'Argonauta" titolata "La Storia da riscrivere" di fine dicembre 2021.
È sempre di estremo piacere ascoltare le sue conferenze-lezione di argomento storico.... grazie per renderci partecipi dei suoi studi e grazie a Domus Orobica...
complimentoni!
Lezione stupenda come sempre, ma il finale è EPICO
Grazie mille!
questo professore è veramente bravo a spiegare storia militare, complimenti
molto preparato, davvero ottimo
Il professore ha citato la difficoltà nell'approvvigionare di acqua i reparti in montagna, si riferiva al periodo della prima g.m.; posso assicurare che anche nel lontano, ma più recente 1992, sul Monte Grappa (ero di stanza a Bassano d/Grappa) a giorni alterni il mio reparto di Trasmissioni Alpine (7^compagnia, poi diventata 2^cp. ponti radio), doveva trasportare una cisterna d'acqua per rifornire due presidi, "Pendici Monte Grappa zona Pragolin" un ponte radio ripetitore del battaglione trasmissioni di Padova, il secondo, località "Colli Alti" stazione radio del comando nato di Verona; ma le stesse problematiche le aveva anche la base di lancio 64 (A.M.) dei missili "NikeHercules", nella zona di Cima Grappa, loro convogliavano l'acqua piovana in cisterne.
complimenti per la sua spiegazione mio nonno paterno e suo fratello combatterono in Adamello, mio nonno classe 1896 io essendo del 1965 ho avuto la fortuna di conoscerlo , anche se di guerra non ne parlava ,suo fratello classe1894 , mori sotto una slavina nell'ottobre del 1916, io poi avendo fatto la naja negli ALPINI e ho avuto la possibilita di frequentare la zona dell'adamello,e ancora oggi quando vado ,in quella zona mi chiedo come abbiano potuto affrontare 3 anni di guerra in quelle zone e con scarso equipaggiamento , che non e' certo quello che abbiamo noi oggi,
E con un clima che era MOLTO più freddo di oggi
Grande Prof. Ti ho scoperto da poco,fai paura....
Marco è spaziale!!🎉
io sono sardo e sono orgoglioso di sentire l'inno della brigata Sassari e anche degli alpini
Ottima iniziativa lo sciopero per il vino.
Avendo ragionissima
Bravi,maggior stima per gli alpini
👏👏👏👏👏
La grappa (filuferru)
La beveva la Brigata Sassari
Per quanto riguarda la Ritirata da Cappretto chi ha descritto gli italiani come branco di pavidi fu per primo il "Generalissimo Cadorna" a cui ancora oggi sono immeritevolmente dedicate piazze ...
Cimmino lo gradisco moltissimo..
ah ah ahh, ufficialmente...adoro Marco Cimmino.
pure se NON condivido tutto qll ke dice.
Stupefacente
Giu il cappello difronte a tanta conoscenza
Giù il cappello di fronte a tal modo di spiegare
Spiegato benissimo. Bravo.
Ottimo
Il professore è sempre una certezza
Non ci sono film recenti che raccontano queste battaglie... Peccato.
Grande, grandissimo Cimmino!
Storico militare coi controfiocchi che fa parere sempre troppo brevi queste conferenze
Von Payer prese parte alla spedizione polare austro-ungarica, durante la quale venne scoperta la Terra di Francesco Giuseppe. Quando morì, più che settantenne, nel 1915 stava progettando un spedizione sottomarina per raggiungere il polo nord sotto il pelo dell'acqua. Gran personaggio.
gran personaggio davvero
Al centro del Parco Stelvio di Trafoi si trova la biblioteca specializzata in Italiano e Tedesco dedicata ai ghiacciai ed ambienti polari. Diversi libri ovviamente sul Payer che cartografò diverse cime, a volte come prima salita, dell'area del Tre Confini Retico.
Vale la pena salire al Rif. Payer all'Ortles da Gomagoi o Trafoi. Rifugio a 3050m insolitamente sulla cresta decisamente in zona climatica polare almeno per 9 mesi all'anno. C'è un bel bassorilievo in legno del busto del Payer nell'angolo del rifugio che guarda verso la cresta.
Bravissimo
Grazie per l'attenta analisi degli avvenimenti e dei luoghi, se posso permettermi ho rilevato alcune imprecisioni riguardanti il Col di Sangue, ma nessuno è perfetto.
Mi piacerebbe molto una lezione riguardante i peculiari personaggi adamellini, i fratelli Calvi, Degli Albizzi, Battanta, Patroni, Urli, Carcano, Bonaldi e dall'altra parte Fisher, Hecht, per citarne solo alcuni. Grazie ancora
Cos'è successo sul Col di Sangue?
Eccellente conferenza sulla Guerra Bianca. Peccato per la brevità poiché ne andrebbero fatte tre conferenze sui tre fronti principali di altissima quota: Adamello-Presanella, Cevedale-Ortles, Dolomiti Orientali (in particolare Marmolada e Furcia Rossa-Tofane). Non mi pare che nessun relatore sia sceso così nel dettaglio tra i tanti visionati su YT in dieci anni. Conscio che il lavoro di approfondimento per ricavare ogni conferenza sarebbe non breve ma diciamo che appoggiandosi alle associazioni militari locali di lingua tedesca e ladina si colmerebbe quella parte di Storia in parte omessa, non compresa. Ad esempio in Venosta c'é la „Ortler Sammler verein Erster Weltkrieg" che ha prodotto una decina di film documentari di rilevanza storica. Collabora anche con l'Esercito Italiano e la Protezione Civile per i recuperi spesso in altissime quote. Cimmino ha già scritto il libro su Nino Calvi, potrebbe riprendere da lì.
tempo verrà che riprenderemo in mano l'argomento.
@@domusorobica2014 se vorrete interpellarci per tempo ci sono delle storie per ogni aspetto della guerra bianca. Dalla slavina che uccise una mezza compagnia alla malga di Prato allo Stelvio, la logistica della Val Venosta, il cimitero italiano di Spondigna (dove russi, tirolesi, e italiani sono sepolti assime come in quello di Brunici). Poi nessuno ha mai parlato della seconda linea di Nauders (se avessero sfondato gli italiani al cevedale o sullo Stelvio) che va Norbertpass fino al forte di Nauders, a protezione ultima della valle dell'Inn. Ho foto di tutte queste situazioni. Più i contatti con le associazioni storiche locali.
Sul Pasubio e Ortigara si possono vedere delle cisterne in grotta per l'acqua .
grande prof.
Bella storia.
Se posso vorrei consigliare a Domus Orobica uno speciale sulla Grande Guerra nui luoghi che furono teatro di quegli eventi. Sulle cime con il professor Cimmino - Visita all'Ortigara
Quel che si chiama passione per la montagna
il migliore
Vorrei chiedere dove fosse possibile trovare la fonte riguardo alla razione di tre litri di vino giornaliera agli alpini e anche dello sciopero. ho fatto una breve ricerca in internet ma non sono riuscito a trovare nulla. Vorrei anche dire che mi spiace che vengano censurati i miei commenti di critica alla lezione, che ho trovato davvero molto interessante, perche la critica se motivata e fatta in maniera rispettosa, e' possibilita' di dialogo e di crescita. grazie.
Salvo insulti pesanti e malfatti non siamo usi alla censura . Tuttavia non è la prima volta che un BUG disabilita in via temporanea alcune funzioni di UA-cam e non è la prima segnalazione che riceviamo in tal senso. Ce ne doliamo ma non possiamo fare altro che invitarti a riproporre il tuo commento. Se vuoi maggiori info, qualora il professore non rispondesse in loco, puoi provare a contattarlo su fb
Una fonte è Luciano Viazzi, che scriveva per Mursia.
la peggiore e' la guerra del parcheggio!!!sc. a parte....bravo
È possibile avere un calendario con le date degli incontri con cimmino? Questi incontri sono aperti a tutti? Non sono uno storico o studente
se ti iscrivi al canale ricevi tutti gli aggiornamenti sui nostri incontri, che sono aperti a tutti
Ottima conferenza.La Domus non sbaglia un colpo!
a me piace pensare che i miei due bisnonni non si siano sparati su quelle stesse montagne, uno alpino brianzolo del morbegno l'altro kaiserschutzen di pinzolo... su quelle stesse montagne su cui sono cresciuto da ragazzo facendo passeggiate in Val Genova.
magari si sono sparati come se non ci fosse un domani mancandosi sempre e quando si sono incontrati non si sono riconosciuti
@@domusorobica2014 sicuramente più probabile ma in ogni caso ognuno stava facendo il suo dovere... Meglio così altrimenti non sarei qua !
Ho il sospetto che Cimmino sia stato ufficiale di complemento delle truppe alpine. Una tale padronanza della materia, una simile conoscenza del territorio e tanta proprietà di linguaggio non so spiegarmele diversamente
E' stato Capitano degli Alpini infatti.
Ho avuto il mio bisnonno che ha combattuto sul monte canin era alpino ed è ritornato
trovare una donna che ti ami come il Dott. Cimino ama l'ama degli Alpini
Ottimo Cimmino, qua e là la memoria lo tradisce (es. mina del col di lana erano 2 fornelli per complessive 5t di gelatina, non 50). A ulteriore dettaglio sullo Zebio scoppiarono per il temporale sia la mina italiana che la contromina austriaca (di cui è visitabile la galleria)
Come diceva il Prof di turno a qualche rilievo dall'aula: "Faccio qualche errore durante la lezione per vedere se state attenti!" 🙂
Fategli fare una lezione sull'Ortigara!
3 ci sono arrivati sul fondo della Val di Genova , passata l'estate non riuscendo più a rifornire il presidio si sono ritirati incendiando il rifugio Bolognini
E complimenti al dott. Cimmino per aver citato Gelasio Caetani
👍👍♥️♥️
Che coltelli erano quelli che spaventavano molto gli austrici?
probabilmente erano dei Leppa, i coltelli a manico fisso dei pastori sardi. Ma è più probabile che a spaventare gli austroungarici non fossero il tipo di lama quanto chi la impugnava.
Hemingway, fu ferito "solamente" perchè un ragazzo di Montalcino, sacrificò la sua vita gettandosi su di lui facendogli scudo nel momento in cui un colpo di artiglieria scoppiò praticamente sulla testa.
Bravi! Viva la Brigata Sassari!
Ho dovuto mettermi la cartina geografica davanti perché non riuscivo a seguirlo.
Impressionante, il professore intendo
La brigata Sassari ha la percentuale di morti piu' alta,rispetto a tutte le altre truppe italiane.
Grazie per le belle parole
Lo voglio come pontefice ! Santo subito,da vivo!
La prossima? Mai pensato alla battaglia di Adua?
qualsiasi cosa raccontata da Cimmino va benissimo
@@lucianobile9659, Cimmino sarebbe in grado di raccontare in maniera interessante e avvincente perfino una rissa da osteria.
Bella esposizione , ma dissento su alcuni punti: 1 il 23 maggio 1915 gli italiani si sono ritirati dal passo paradiso non per una visione errata del modo di fare la guerra ,a perché impossibilitati di rifornire la truppa che presidiava la linea passo paradiso - cima payer che sarebbe irrimediabilmente caduta prigioniera 2 la guerra ha bisogno di spazio , Cadorna decise fin da subito (a ragione) che le vere operazioni si fanno sul Carso dove trovi strade , ferrovie , il porto di Trieste per fare arrivare uomini e materiali. Dalle altre parti conquisterai una montagna , e poi? Cosa trovi dopo? Un altra montagna e via così , non arrivi da nessuna parte