È molto bella questa intervista. Sono una donna ormai , da 24 anni vivo in Italia, mi sono inventata e riinventata più volte, ma purtroppo oggi sono un po' bloccata, per cui questa testimonianza mi fa davvero bene. Volevo solo dire una mia riflessione in merito alla "libertà" di vestirsi o uscire con il pigiama (insomma il pregiudizio degli altri) io personalmente non la sento questa cosa. A volte mi va di uscire così come sono, altre mi piace curarmi. Ma non dipende dagli altri, ma bensì da ne ❤ Namastè 🙏
Super interessante! Sono stata anch io 6 mesi in Asia e ora sono tornata in italia per un mesetto per “ricaricare le pile”. E tra un mese riparto! È normale partendo soli avere alti e bassi!! L importante è avere il coraggio di uscire dalla comfort zone :)
Di eroi del quotidiano ce ne sono moltissimi: insegnanti, artigiani, operai, e sono quelli che permettono ai " cosiddetti creativi...." di esistere e chiacchierare
È vero, ci sono tanti eroi che meritano tutto il nostro rispetto, ma anche i creativi contribuiscono in modo diverso, portando nuove idee, ispirazioni, nuovi modi di vivere. Ognuno ha il suo "ruolo", e il bello è che tutti possiamo imparare gli uni dagli altri 🙂
Trovo molto più wild restare e cercare di cambiare le cose, anche vicino a noi nelle poccole realtà, come la sanita pubblica dove lavoro, molto più faticoso... Nessuna intervista ad un medico di ospedale pubblico? Vediamo....
Ciao Fabio, ognuno trova il suo modo di vivere esperienze significative, il coraggio nasce dalla voglia di esplorare e crescere, non sempre dai soldi, anzi le esperienze più belle spesso si fanno con poco, ma con tanta passione e determinazione. A volte, bastano davvero solo un po' di creatività e spirito di adattamento per fare esperienze speciali senza bisogno di grandi disponibilità economiche 😉
@@Cululuxitutto il mondo è paese. Se uno ha tanta voglia di fare può iniziare ovunque. Prima è fondamentale avere un buon equilibrio o si cercherà altro per tutta la vita passando da momenti a cui dire basta da cui scappare a altri in cui ci si illude, con un unica costante : banalità o il vuoto cosmico e senso della vita totalmente fuori dalla propria vista, concentrata in una narrazione autoalimentata da profonda frustrazione irrisolta alimentata da forti condizionamenti esterni cui si è troppo sensibili checché si dichiari il contrario. Se uno cerca il paesino isolato lontano da tutti.... non serve consumare e riempire il cielo di carburante avanti e indietro verso non si sa bene che cosa... per fare un esempio. Secondo me "essere aperti" significa vedere quanto possiamo essere e fare con noi stessi e il nostro apporto ogni istante e ovunque, senza bisogno di fuggire chissà dove, perché per quanto ci raccontiamo, soprattutto al nostro ego, queste fantastiche avventure sono fughe da qualcosa, tutto il contrario delle favole che raccontiamo o ci raccontiamo. Occhio a non finire nella favola della fuga dei cervelli e il ritorno dei pannoloni, la cosa più triste e diffusa che ci sia.
È molto bella questa intervista. Sono una donna ormai , da 24 anni vivo in Italia, mi sono inventata e riinventata più volte, ma purtroppo oggi sono un po' bloccata, per cui questa testimonianza mi fa davvero bene. Volevo solo dire una mia riflessione in merito alla "libertà" di vestirsi o uscire con il pigiama (insomma il pregiudizio degli altri) io personalmente non la sento questa cosa. A volte mi va di uscire così come sono, altre mi piace curarmi. Ma non dipende dagli altri, ma bensì da ne ❤ Namastè 🙏
Bellissima questa intervista e l'energia che emana fantastica 🥰grazie🙏
Grazie a te Annalisa 🌸
Super interessante! Sono stata anch io 6 mesi in Asia e ora sono tornata in italia per un mesetto per “ricaricare le pile”. E tra un mese riparto! È normale partendo soli avere alti e bassi!! L importante è avere il coraggio di uscire dalla comfort zone :)
@@carlottavalenti e dove li prendi i Sabri per stare sei mesi in Asia, tornare , andare ecc ecc?
grazie, molto interessante, complimenti.
Grazie 🙏
Bellissima intervista ❤grazie 🎉
Grazie! Sono contenta che ti sia piaciuta 😊
Di eroi del quotidiano ce ne sono moltissimi: insegnanti, artigiani, operai, e sono quelli che permettono ai " cosiddetti creativi...." di esistere e chiacchierare
È vero, ci sono tanti eroi che meritano tutto il nostro rispetto, ma anche i creativi contribuiscono in modo diverso, portando nuove idee, ispirazioni, nuovi modi di vivere. Ognuno ha il suo "ruolo", e il bello è che tutti possiamo imparare gli uni dagli altri 🙂
Molto interessante, grazie 🙏
🙏❤️
Trovo molto più wild restare e cercare di cambiare le cose, anche vicino a noi nelle poccole realtà, come la sanita pubblica dove lavoro, molto più faticoso...
Nessuna intervista ad un medico di ospedale pubblico?
Vediamo....
👍 Sono le storie degli "eroi del quotidiano".
Grazie 😊
🌸
ma ai gatti chi ci bada in quei sei mesi che vai in italia???
ma ai gatti chi ci bada in quei sei mesi di Italia?
Senza un lavoro o senza i soldi di mammina e papino, con quale coraggio vai a fare le wild esperienze?....
Trovo molto più wild restare e cercare di cambiare le cose in piccolo con forza, come per esempio la sanità pubblica dove lavoro io
@@Cululuxi giustissimo. Ormai questi sono video per nuovi figli di papà
Ciao Fabio, ognuno trova il suo modo di vivere esperienze significative, il coraggio nasce dalla voglia di esplorare e crescere, non sempre dai soldi, anzi le esperienze più belle spesso si fanno con poco, ma con tanta passione e determinazione. A volte, bastano davvero solo un po' di creatività e spirito di adattamento per fare esperienze speciali senza bisogno di grandi disponibilità economiche 😉
@@Cululuxitutto il mondo è paese. Se uno ha tanta voglia di fare può iniziare ovunque. Prima è fondamentale avere un buon equilibrio o si cercherà altro per tutta la vita passando da momenti a cui dire basta da cui scappare a altri in cui ci si illude, con un unica costante : banalità o il vuoto cosmico e senso della vita totalmente fuori dalla propria vista, concentrata in una narrazione autoalimentata da profonda frustrazione irrisolta alimentata da forti condizionamenti esterni cui si è troppo sensibili checché si dichiari il contrario. Se uno cerca il paesino isolato lontano da tutti.... non serve consumare e riempire il cielo di carburante avanti e indietro verso non si sa bene che cosa... per fare un esempio. Secondo me "essere aperti" significa vedere quanto possiamo essere e fare con noi stessi e il nostro apporto ogni istante e ovunque, senza bisogno di fuggire chissà dove, perché per quanto ci raccontiamo, soprattutto al nostro ego, queste fantastiche avventure sono fughe da qualcosa, tutto il contrario delle favole che raccontiamo o ci raccontiamo. Occhio a non finire nella favola della fuga dei cervelli e il ritorno dei pannoloni, la cosa più triste e diffusa che ci sia.