Il CFO da €1 Miliardo 💶 Fabio Tomassini, Ex CFO Italo e CEO Risparmio Casa
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- Опубліковано 11 чер 2024
- Oggi raccontiamo la storia di Fabio Tomassini, l’ex CFO di Italo che ha raccolto €1 miliardo nel corso della sua carriera. Ci racconta come si diventa Chief Financial Officer e cosa significa gestire IPO ed M&A da centinaia di milioni.
00:00 Intro
01:38 CFO a 35 anni
05:51 Come si diventa CFO
07:04 Come si gestisce un’IPO
10:03 La sfida più grande
10:52 L’importanza dello storytelling
12:07 Com’è gestire M&A milionarie
14:29 Raccogliere €1 miliardo
17:22 Cosa cambierebbe della sua carriera
20:32 Consigli
HOST:
Filippo Carabelli - / filippo-carabelli - / phil__cara
Giacomo Luppi - / giacomoluppi - / giacomo_luppi
Pietro Santini - / pietrosantini
Cari Filippo, Giacomo e Pietro vi ringrazio per l'attenzione che mi avete dedicato e per il piacevolissimo tempo trascorso insieme. a presto, Fabio
Grazie mille a te Fabio per l'opportunità di raccontare la tua storia🫶🏼
Ottimo contenuto! Sarebbe interessante continuare a intervistare esperti nel corporate finance
Grazie
Interessantissimo 🚀🚀🚀
Grazie Leo🫶🏼
Grazie, sono contento che tu lo abbia trovato interessante
7 M&A in un anno è allucinante
🚀🚀
Grazie Simo🫶🏼
Grazie!!
Meglio entrare in un’azienda o in una società di consulenza, all’inizio parlo.
Ciao Baiardo, grazie del commento! Assolutamente d'accordo con te
@@SFCheersPodcast si scusate era una domanda 🤣🤣
Ahh scusa non avevo capito😂 Sicuramente la consulenza, e specialmente quella strategica, è un'ottima palestra e ti fa conoscere tanti settori diversi. Ci sono però anche tante aziende in cui si può imparare molto: da quelle tecnologiche americane più importanti alle migliori startup
Insomma, è un discorso molto personale che dipende in primis dai tuoi obiettivi
Gasa
Grazie Frank!
💪💪💪
Un CFO con poca esperienza insomma… COMPLIMENTI 🥂
Grazie Filippo, diciamo che dopo qualche anno sul campo ...
Buongiorno ragazzi, ho scoperto da poco il vostro canale. I contenuti sono molto interessanti, ma mi permetto di farvi un piccolo appunto.
Il ricorso continuo a un gergo da 18enne (come “siamo gasatissimi”, “ciao raga”, “pazzesco”) ecc stona parecchio con il profilo degli ospiti che riuscite a invitare e con i contenuti che proponete. Avete dei signori professionisti che vengono da voi e parlano di cose serie, e vi raccontano esperienze personali interessanti. Per cui questo modo di parlare sembra finto, poco spontaneo. Sembra un po’ un atteggiamento artefatto per puntare a un pubblico di matricole universitarie, mentre poi in realtà i contenuti piacciono anche a gente come me che ho 10 anni di lavoro alle spalle di cui 5 in consulenza e che con i CFO ci parlavo quasi tutti i giorni.
Non voglio essere polemico, non fraintendete, ma semplicemente dare uno spunto.
Grazie mille del commento! Ci sta, capisco bene il punto e che possa stonare. Cheers però nasce come chiacchierata tra amici, quindi l'idea è proprio di usare lo stesso gergo che useremmo se stessimo bevendo un drink tra di noi