La mIa storia un pò più da vicino

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  • Опубліковано 8 лис 2024

КОМЕНТАРІ • 5

  • @supportoeartcounseling6622
    @supportoeartcounseling6622 3 роки тому +1

    Grande: forza, tenacia e determinazione! Complimenti!

  • @diegoalbano6200
    @diegoalbano6200 2 роки тому

    Grande rispetto . Lo racconti bene .grande grande forza

  • @liviobabich952
    @liviobabich952 3 роки тому +2

    La sto seguendo da un po' e capisco come chi soffre di dolore cronico ha tanti punti di contatto in comune ed al tempo stesso sia un caso a sé. Ha ragione ogni giorno bisogna avere la "creativita" necessaria per reinventarsi di continuo perché nessuna posizione è conquistata definitivamente né consolidata e ogni giorno va vissuto momento per momento. Noi facciamo davvero quello che si dice "vivere nel qui ed ora" ! Trasmettere le nostre esperienze è importante perché io per 3 anni ho vagato tra un medico e l'altro, tra un fisioterapista e l'altro, farmaci integratori e diagnostica di ogni tipo convenzionale e non. Avevo in mano una risonanza che diceva altro di quello che affermavo io e così non ero creduta ma anzi mi si diceva che il mio era una problema di stress o psicosomatico ed una psicologa a cui mi ero rivolta per cercare uno sguardo esterno mi disse nella prima seduta dopo averle appena raccontato il fatto ed un po' della mia vita che era evidente che io mi stessi autopunendo ! Allo stesso tempo, visto che avevo momenti in cui stavo meglio ed altri in cui il dolore diventava crudele alcune amicizie hanno iniziato a non credermi o ad evitarmi come se avessero timore di essere in qualche modo "contagiate" dal mio dolore che solo gli oppiacei potevano un po' sedare. Insomma mi sono trovata da sola (senza genitori, compagno e con una sorella ammalata) ad affrontare questo fardello, a cercare informazioni e a fare ricerche per conto mio, a volte mi chiedo come abbia fatto a non deflagrare pur soffrendo a volte di crisi di collera potentissime, forse la speranza che il mio corpo trovasse la strada dell'autoguarigione, un medico più competente e sensibile mi hanno aiutato a scacciare la disperazione ed il pensiero di porre fine a tutto quanto. Poi, per fortuna, dopo tre lunghi anni ho incontrato un medico più attento e preparato che ha compreso quale poteva essere il reale problema ed ho iniziato un percorso in un centro di terapia del dolore, ho conosciuto una psicologa che mi ha un po' aiutato e ho ritrovato la fede che avevo scordato per strada ed ora faccio meditazione ed un cammino spirituale . Non ho ancora risolto, sto aspettando di essere chiamata per una metodica desensibilizzante ma la questione covid ha reso tutto più complesso e lento.
    Ho voluto portare la mia esperienza perché anch'io come tutti voglio dare un senso al dolore e, se posso, aiutare anche solo un po' chi non ha ancora trovato la strada. Un abbraccio a lei Roberta e a tutti quelli che soffrono e che questa sofferenza la vivono in solitudine, prima o poi si trova un "cartello indicativo" e si inizia a riprendersi la propria vita.
    Per la mia esperienza trovo che non ci sia un percorso coerente per chi ha questa problematica, i specialisti non dialogano tra loro ed il medico di base che dovrebbe essere una figura di riferimento, confronto e coordinamento in realtà non svolge (o non può) questo ruolo importantissimo.

    • @concretamentecorpo1673
      @concretamentecorpo1673  3 роки тому

      Grazie per questa bellissima condivisione e apertura della sua esperienza personale.
      Grazie anche alle testimonianze e alle condivisioni di tutti possiamo rendere più reale e concreto questo problema e questa difficoltà che spesso è dimenticata e non vista.
      Nel sistema sanitario ci sono ancora molte difficoltà da affrontare, ma iniziare a sensibilizzare e a far conoscere che ci sono modalità diverse e costruttive per gestire questo dolore e questa sofferenza sono preziose per tutti!
      Un abbraccio e grazie ancora di cuore. ❤️🙏🏻