Una lettera scritta più di cento anni fa ma che tratta un tema di un’attualità sconcertante, l’incomunicabilità tra gli esseri umani, in particolar modo tra padre e figlio. Prima dello scrittore Kafka è il figlio che parla, un figlio così diverso dal padre, così debole, così fragile, così solo, così sensibile, così piccolo davanti allo spietato tiranno, uno sfogo intriso di verità e di rancore, di frustrazione e odio per non essere mai stato capito dal padre. Sa che il destinatario non leggerà mai la sua lettera ma la usa lo stesso come valvola di sfogo per parlare di sé stesso, della sua infanzia vissuta sotto l’ombra di un padre dispotico, autoritario, un padre che l’ha fatto sempre sentire inadatto, che ha fatto nascere in lui un senso di inadeguatezza, che l’ha lentamente distrutto, un padre che l’ha sempre considerato indegno di esistere. Il comportamento del genitore causarono a Kafka delle ferite irreversibili, ancor più dolorose delle continue punizioni corporali a cui lo sottoponeva quasi ogni giorno ma nonostante ciò in lui non c’è alcuna forma di odio e di vendetta nei suoi confronti ma solo il desiderio di capire, di domandargli “ma perché, cosa ti ho fatto per meritarmi tutto questo? Guardami, sono tuo figlio, chiedo solo di essere rispettato, non desidero nient’altro da te, solo amore” e, soprattutto, un profondo senso di colpa per non aver soddisfatto le aspettative del padre, per non essere diventato l’uomo che lui avrebbe voluto, per non essere riuscito a soddisfare i suoi desideri e le sue aspettative. Una lettera breve ma profondamente intensa, il racconto a cuore aperto di un figlio che ha compiuto tanti errori a causa di un padre che non l’ha mai amato, le mancanze di un figlio che rispecchiano gli errori di un padre. Lo farei adottare come testo obbligatorio nelle scuole data la sua attualità, un tema, quello del conflitto generazionale, molto diffuso ai giorni nostri ma, purtroppo, male affrontato ma soprattutto lo farei leggere a tutti coloro che sono genitori, li aiuterà a riflettere sul loro ruolo di genitori, sul rapporto con i loro figli, a capire cosa si nasconda realmente dietro l’animo di un bambino e soprattutto li aiuterà a riflettere su quanto il dialogo sia fondamentale, su quanto sia importante parlare e affrontare così i mille pensieri e i mille dubbi che attanagliano ogni giorno la mente e il cuore di un bambino.
Fantastico ❤ grazie! Sono diventata una divoratrice di audiolibri grazie a voi. Ed erano più di 13anni che non riuscivo più a leggere libri a causa dell'adhd e delle disfunzioni esecutive... Per me il vostro lavoro è come un miracolo, DAVVERO, grazie! Valeria
" Liebste Vater, du hast mich . . . " : ' FORSE ' VALEVA LA PENA AVERE UN PADRE COSI' PER UNA LETTERA COME QUESTA, CHE IO CONSIDERO TRA LE VETTE DI KAFKA --- SEMPRE BRAVO E. CAMPONESCHI
Non so se leggere il libro mi avrebbe dato la stessa emozione, perché l’interpretazione è sicuramente un valore aggiunto. Una voce stupenda e molto interessante
Gli aspetti che trovo straordinari sono la bravura con cui demolisce letteralmente suo padre e l'ammirazione che nei secoli futuri le persone continueranno ad avere per il genio kafkiano. Alla lunga, la sensibilità (associata all'intelligenza) vince sempre contro l'arroganza e la prepotenza.
grazie!! sto imparando l'italiano e mi rende felice riuscire a capirne la maggior parte dal libro, il tuo canale è uno strumento molto utile per imparare la lingua 💞💞
Vivissimi complimenti per l'interpretazione ❤. Avevo gia ascoltato un tuo audiolibro su Kafka, quello concernente "La Metamorfosi" e si conferma la mia visione dello scrittore boemo come un cupo e tagliente amante dell'esistenza umana. Bellissima lettera❤
Meraviglia! Mi piace questo modo di accompagnare la voce. È importante prendere per mano le persone, e portarle all'interno di una storia. O almeno, è quello che cerco di fare anch'io, nel mio canale. ☀️
Il padre di Kafka doveva essere molto alto, perché lo stesso Kafka parla di lui con molta deferenza fisica, eppure lui stesso era alto 1 metro e ottantuno, altezza rispettabile adesso, ma ancora di più al tempo di Kafka, quindi il padre di Franz era sicuramente un "sacripante".
Ciao Edoardo. Ti do del tu come ad un nuovo amico conoconosciuto per caso nell'ascoltarti dall'audiolibro " Lettera al padre" di Kafka. Non so come a 17 anni mi sono trovato a leggere il "Processo" di Kafka . Ho capito ben poco allora ,ma un seme è entrato nella mia mente e mi sono riproposto di rileggerlo nel tempo. Sono passati 60 anni e nello sfogliare i vari titoli dell"Audiolibro" ho ritrovato Kafka. Convinto di non leggere più di 5 minuti, messa la cuffia disteso sul divano mi sono ritrovato dopo ben 142 minuti emozionato e soddisfatto della scelta fatta . Non ti faccio i complimenti poiché moltissimi te li hanno fatti. Ho una curiosità tecnica da chiederti. Quanto tempo reale ti è voluto per quei 142 minuti di lettura? Quante pause ti sono servite. Un montaggio audio perfetto, bravi anche i tecnici. È sembrata una lettura tutta d'un fiato. Ora sto ascoltando "Uno nessuno e 100.000: una nuova emozione. Mi piacerebbe ascoltarti nella lettura del "Deserto dei tartari" o "Viaggio alla fine del millennio" di A.Yehoshua e infine la poesia del Giusti "Sant'Ambrogio " Grazie ancora ciao Edoardo e buone letture. Ado.
Io non sono un amante di racconti e romanzi. Preferisco molto di più i saggi e le poesie. Ma concordo che la letteratura interpretata da una grande voce è immensa❤
La famiglia ha bisogno di aiuto, specialmente se con uno o più disabili a carico. Aumentare assegno di assistenza per tutti, non solo per una fascia economico sociale, perchè abbiamoperso la fiducia anche nei rapporti naturalmente umani! Albert Einstein seminario di oggi, ore 13..00 Brunini Monica
Il sacrificio è una cosa seria. I genitori che si amano e amano i figli non ammazzano, non immolano nessuno sull'altare di uno dio per accordarsene i favori, o calmarne le ire. È un'espressione psicologicamente ricattatoria, che sento spesso nella bocca delle persone.
Una lettra cruda...è vero , ma nonostante tutto ( secondo me) lo amava tantissimo... Anche il padre lo amava a modo suo ....Non si capivano. Ma si amavano .
I figli sono lo specchio dei genitori e viceversa, non si nasce nemmeno per caso in un posto per caso in un tempo per caso, niente è per caso. Un padre che voleva che tu recitassi un ruolo e lui confacente e anche tu a specchio avresti voluto che lui recitasse un ruolo a te confacente; dov'è la differenza? Il ruolo senza il quale molti non sono niente, cioè non hanno consapevolezza di se oltre al copione che recitano, deve essere esclusivo e contraddittorio: la classica scelta del padre di nominare un figlio buono e l'altro cattivo. Non potrebbe essere differentemente perchè il ruolo ha paura della normalità che il 50%+1. Per il ruolo fare le cose che fanno tutti(la normalità) è come scomparire cioè morire. Immaginiamo una scena in cui un padre incontra un amico che gli chiede a casa come va? Tutto Bene? I figli? Tutti bravi. Tua moglie? Brava. Il lavoro? Bene: un ruolo piatto cioè ininfluente = morto! Per sfuggire alla morte meglio mettere una separazione che è sempre contraddittoria, ingiusta, ottusa ma UN RUOLO.. non serve a vivere ma a sopravvivere cioè a cercare di non sprofondare nell'oblio del nulla.
Una lettera scritta più di cento anni fa ma che tratta un tema di un’attualità sconcertante, l’incomunicabilità tra gli esseri umani, in particolar modo tra padre e figlio.
Prima dello scrittore Kafka è il figlio che parla, un figlio così diverso dal padre, così debole, così fragile, così solo, così sensibile, così piccolo davanti allo spietato tiranno, uno sfogo intriso di verità e di rancore, di frustrazione e odio per non essere mai stato capito dal padre.
Sa che il destinatario non leggerà mai la sua lettera ma la usa lo stesso come valvola di sfogo per parlare di sé stesso, della sua infanzia vissuta sotto l’ombra di un padre dispotico, autoritario, un padre che l’ha fatto sempre sentire inadatto, che ha fatto nascere in lui un senso di inadeguatezza, che l’ha lentamente distrutto, un padre che l’ha sempre considerato indegno di esistere.
Il comportamento del genitore causarono a Kafka delle ferite irreversibili, ancor più dolorose delle continue punizioni corporali a cui lo sottoponeva quasi ogni giorno ma nonostante ciò in lui non c’è alcuna forma di odio e di vendetta nei suoi confronti ma solo il desiderio di capire, di domandargli “ma perché, cosa ti ho fatto per meritarmi tutto questo? Guardami, sono tuo figlio, chiedo solo di essere rispettato, non desidero nient’altro da te, solo amore” e, soprattutto, un profondo senso di colpa per non aver soddisfatto le aspettative del padre, per non essere diventato l’uomo che lui avrebbe voluto, per non essere riuscito a soddisfare i suoi desideri e le sue aspettative.
Una lettera breve ma profondamente intensa, il racconto a cuore aperto di un figlio che ha compiuto tanti errori a causa di un padre che non l’ha mai amato, le mancanze di un figlio che rispecchiano gli errori di un padre.
Lo farei adottare come testo obbligatorio nelle scuole data la sua attualità, un tema, quello del conflitto generazionale, molto diffuso ai giorni nostri ma, purtroppo, male affrontato ma soprattutto lo farei leggere a tutti coloro che sono genitori, li aiuterà a riflettere sul loro ruolo di genitori, sul rapporto con i loro figli, a capire cosa si nasconda realmente dietro l’animo di un bambino e soprattutto li aiuterà a riflettere su quanto il dialogo sia fondamentale, su quanto sia importante parlare e affrontare così i mille pensieri e i mille dubbi che attanagliano ogni giorno la mente e il cuore di un bambino.
Bellissima analisi, complimenti
@@Davide-cn6wu Grazie 😊
Gran bel commento, brava.
Struggente
@@ubit491 Grazie! 😊
Fantastico ❤ grazie! Sono diventata una divoratrice di audiolibri grazie a voi. Ed erano più di 13anni che non riuscivo più a leggere libri a causa dell'adhd e delle disfunzioni esecutive... Per me il vostro lavoro è come un miracolo, DAVVERO, grazie! Valeria
Geniale nell'evidenziare il rapporto,debole nell'affrontare e risolvere il conflitto.
" Liebste Vater, du hast mich . . . " : ' FORSE ' VALEVA LA PENA AVERE UN PADRE COSI' PER UNA LETTERA COME QUESTA, CHE IO CONSIDERO TRA LE VETTE DI KAFKA
--- SEMPRE BRAVO E. CAMPONESCHI
Non so se leggere il libro mi avrebbe dato la stessa emozione, perché l’interpretazione è sicuramente un valore aggiunto. Una voce stupenda e molto interessante
Mio dio, il livello di empatia che provo per questo libro e per Kafka. Tanti passi mi hanno ricordato la dinamica fra me e mia madre....
Gli aspetti che trovo straordinari sono la bravura con cui demolisce letteralmente suo padre e l'ammirazione che nei secoli futuri le persone continueranno ad avere per il genio kafkiano. Alla lunga, la sensibilità (associata all'intelligenza) vince sempre contro l'arroganza e la prepotenza.
Grazie per la lettura magistralmente interpretata! Lo riascoltero', perché una volta non basta
Complimenti al lettore!
Legge in modo fantastico!🤗
Grazie è una lettera meravigliosa, di un grandissimo scrittore, saluti a tutti dal Messico...!!!
Mi hai letto nel pensiero. Desideravo che tu ce lo leggessi.
Sei tra i migliori su UA-cam ❤❤❤ grazie
Eccellente.. Una lettura avvolgente, espressiva ed elegante.. Grazie. 👍👏👏🏆
grazie!! sto imparando l'italiano e mi rende felice riuscire a capirne la maggior parte dal libro, il tuo canale è uno strumento molto utile per imparare la lingua 💞💞
Davvero meraviglioso nella scrittura puntuale sembra essere un discorso fatto tutto d’un fiato, in una volta sola; la lettura è fantastica: grazie!
sei da premio oscar...lettura magistrale...
Letture Perfette che Bravo ...Chapeau !!!
Un ottima trasposizione, grazie per l'impegno ed il tempo dedicato sul canale!
Grazie per questa bellissima lettura ..voce stupenda 🙂
Tutti i genitori dovrebbero ascoltarlo.Ne fanno danni i genitori ,anche le madri / padrone
Grande Kafka..quanta sofferenza!
Bello non l'avevo mai letto, sentirlo è magnifico, ⭐⭐⭐⭐⭐⭐⭐⭐⭐
Adoro le tue letture ❤
La tua lettura adorabile e coinvolgente .Grazie
Lettura intensa! Grazie di cuore
Fantastico grazie una lettura perfetta complimenti
L'ho già ascoltato ma non mi dispiace riascltarlo da te Anzi ...molto volentieri! Grazie
Complimenti alla voce narrante!
Vivissimi complimenti per l'interpretazione ❤. Avevo gia ascoltato un tuo audiolibro su Kafka, quello concernente "La Metamorfosi" e si conferma la mia visione dello scrittore boemo come un cupo e tagliente amante dell'esistenza umana. Bellissima lettera❤
Profondamente grazie!
Meraviglia! Mi piace questo modo di accompagnare la voce. È importante prendere per mano le persone, e portarle all'interno di una storia. O almeno, è quello che cerco di fare anch'io, nel mio canale. ☀️
Quanti ricordi...quanta sofferenza, ma tutto perdonato. Kafka, ti amo...
Sublime , magnicamente attuale
Fantastico complimenti al lettore grazie
Pazzesca l’attualità delle tematiche che questa lettera porta. I rapporti umani d’altronde, sono senza tempo.
Incredibile come dopo più di 100 anni io mi ritrovi a vivere la stessa identica esperienza di Kafka nelle dinamiche padre-figlio l.
Tu eri la misura di tutte le cose.... è tutto lì caro Franz 😪
Complimenti per il vostro lavoro!
Grazieeee mille ❤️❤️❤️
Lettura piacevole e scorrevole. Grazie.
Voce sublime!
Complimenti. Grazie
Prezioso ❤
Bravissimo complimenti Grazie
Complimenti alla voce
Grande!!!!
Splendida lettura grazie
Ottima interpretazione si materializa lo stato emotivo del figlio
Ottima lettura e ottima interpretazione complimenti !
Ogni volta che leggo Kafka, non posso che ringraziare Max Brod....
Grazie 🙌🙌🙌🙌
Grazie mille!!!!!!!!!!
Che uomo Franz!
Come leggi bene! Che bella voce, chiara ed espressiva. Non hai pensato di fare il doppiatore?
grazie❤
Splendido
Il padre di Kafka doveva essere molto alto, perché lo stesso Kafka parla di lui con molta deferenza fisica, eppure lui stesso era alto 1 metro e ottantuno, altezza rispettabile adesso, ma ancora di più al tempo di Kafka, quindi il padre di Franz era sicuramente un "sacripante".
Che genio quest'uomo, anche se ho paura di ammetterlo ⚡☝️😅😅😅
Grazie
Ciao Edoardo. Ti do del tu come ad un nuovo amico conoconosciuto per caso nell'ascoltarti dall'audiolibro " Lettera al padre" di Kafka. Non so come a 17 anni mi sono trovato a leggere il "Processo" di Kafka .
Ho capito ben poco allora ,ma un seme è entrato nella mia mente e mi sono riproposto di rileggerlo nel tempo. Sono passati 60 anni e nello sfogliare i vari titoli dell"Audiolibro" ho ritrovato Kafka.
Convinto di non leggere più di 5 minuti, messa la cuffia disteso sul divano mi sono ritrovato dopo ben 142 minuti emozionato e soddisfatto della scelta fatta .
Non ti faccio i complimenti poiché
moltissimi te li hanno fatti. Ho una curiosità tecnica da chiederti.
Quanto tempo reale ti è voluto per quei 142 minuti di lettura? Quante pause ti sono servite. Un montaggio audio perfetto, bravi anche i tecnici. È sembrata una lettura tutta d'un fiato. Ora sto ascoltando "Uno nessuno e 100.000: una nuova emozione. Mi piacerebbe ascoltarti nella lettura del "Deserto dei tartari" o "Viaggio alla fine del millennio" di A.Yehoshua e infine la poesia del Giusti "Sant'Ambrogio " Grazie ancora ciao Edoardo e buone letture. Ado.
Eravamo così diversi,,,,,
Voce grazie
Amo i libri,ma per vari motivi trovo difficoltà a leggerli.
Trovo che ascoltarli sia meglio per me'.
Grazie mille
Io non sono un amante di racconti e romanzi. Preferisco molto di più i saggi e le poesie. Ma concordo che la letteratura interpretata da una grande voce è immensa❤
Complimenti per la lettura. È stata bellissima. Mi farebbe piacere quale edizione hai utilizzato. Grazie.
da dove posso trovare un transcript? vorrei usare i suoi audiolibri per migliorare gli miei studi nella lingua italiana, grazie per la sua attenzione.
La famiglia ha bisogno di aiuto, specialmente se con uno o più disabili a carico. Aumentare assegno di assistenza per tutti, non solo per una fascia economico sociale, perchè abbiamoperso la fiducia anche nei rapporti naturalmente umani! Albert Einstein seminario di oggi, ore 13..00 Brunini Monica
Il sacrificio è una cosa seria. I genitori che si amano e amano i figli non ammazzano, non immolano nessuno sull'altare di uno dio per accordarsene i favori, o calmarne le ire. È un'espressione psicologicamente ricattatoria, che sento spesso nella bocca delle persone.
❤️
🔝
Avrebbe dovuto inviarliela
Una lettra cruda...è vero , ma nonostante tutto ( secondo me) lo amava tantissimo...
Anche il padre lo amava a modo suo ....Non si capivano. Ma si amavano .
💙💙💙💙💙
🍀💚🍀
🎯 👏 🔝
Il padre avrà pensato di aver forgiato comunque un ottimo avvocato e che questo lo doveva alle sue capacità pedagogiche !!!!🙈🙉🙈
Forse un po' più lentamente si gusterebbe meglio la parola ...
1:28:00
Perfido e crudele....non ascolto niente altro che la tua voce..le altre di audiolibri non mi interessano e cambio subito
I figli sono lo specchio dei genitori e viceversa, non si nasce nemmeno per caso in un posto per caso in un tempo per caso, niente è per caso. Un padre che voleva che tu recitassi un ruolo e lui confacente e anche tu a specchio avresti voluto che lui recitasse un ruolo a te confacente; dov'è la differenza? Il ruolo senza il quale molti non sono niente, cioè non hanno consapevolezza di se oltre al copione che recitano, deve essere esclusivo e contraddittorio: la classica scelta del padre di nominare un figlio buono e l'altro cattivo. Non potrebbe essere differentemente perchè il ruolo ha paura della normalità che il 50%+1. Per il ruolo fare le cose che fanno tutti(la normalità) è come scomparire cioè morire. Immaginiamo una scena in cui un padre incontra un amico che gli chiede a casa come va? Tutto Bene? I figli? Tutti bravi. Tua moglie? Brava. Il lavoro? Bene: un ruolo piatto cioè ininfluente = morto! Per sfuggire alla morte meglio mettere una separazione che è sempre contraddittoria, ingiusta, ottusa ma UN RUOLO.. non serve a vivere ma a sopravvivere cioè a cercare di non sprofondare nell'oblio del nulla.
Vero. Mi sembra che lei abbia letto Pirandello
Rifare, Elenchi, Lodare?IncontroGiustoInfezioneOccasionaleNotteE... ore 14.00 Domenica
Mi sembra troppo veloce
la velocità è regolabile! .-)
Grazie 🙏👏
Grazie